domenica 31 maggio 2020

Perché non ho fiducia nell'Italia

Questo post non é polemico. E' un elenco di constatazioni

Ho vissuto in Italia per la maggior parte della mia vita, lí mi sono laureato, sposato, ho messo su famiglia e ho a lungo lavorato. Spesso in missione all'estero.
Ho quindi avuto modo di vedere come lavora il privato, il pubblico, come é impostata la scuola italiana, la mentalitá educativa e ho potuto fare i confronti con altri paesi.

Nel 2014 mi sono trasferito in Olanda. Non ero felice a Roma, non vedevo sufficienti sbocchi professionali, mia moglie non trovava lavoro, non mi piaceva persino l'educazione che davano ai bambini dell'asilo, basata sulla punizione e non sulla comprensione dell'errore!
La dipartita dall'Italia era stata molto ragionata: avevo iniziato a studiare economia e avevo capito che l'Italia nell'euro ci poteva solo perdere, si stava deindustrializzando e tuttavia era cosí cieca che non capiva che il nemico NON era esterno (lEUROPA kattifa), né interno (siamocattivievasori), ma era un problema di atteggiamento.

L'Italia che io critico é quell'Italia che ha un atteggiamento nichilista e tafazziano, tipicamente attendista degli aiuti di un ente terzo, il governo.

E metto su qualche esempio perché le chiacchiere stanno a zero. Devo fare confronti per farvi capire le differenze fra un atteggiamento di un popolo positivo, e un popolo attendista e passivo che vive di aspettative statali.

L'italiano medio é finanziariamente analfabeta. Le donne italiane stanno messe ancora peggio degli uomini. Questo comporta che puoi anche essere laureato, ma se sei finanziariamente debole farai la fine di un istruito che fa la vita da povero.

Possibile obiezione: i giovani hanno una migliore cultura finanziaria dei padri.
Mia risposta: no, i giovani italiani sono messi malissimo, per confronto i 15enni olandesi stracciano i 15enni italiani. https://www.truenumbers.it/test-pisa-conoscenze-finanziarie/

Quindi le nuove generazioni finiranno piú povere delle generazioni precedenti, perché erediteranno un debito piú alto dei loro genitori e non avranno la cultura finanziaria per gestirlo e venirne fuori.

Questo é colpa del sistema scolastico, che in Italia FA SCHIFO. Senza se e senza ma.
Ragazzini con zaini pesantissimi (in Olanda usano i tablet dati dalla scuola), spese enormi per i libri (in Olanda li passa lo Stato, persino le matite, e hai il dovere di tenere i libri in ordine. Certo, alcuni libri vanno acquistati, ma mio figlio va alle elementari e non porta libri negli zaini) e docenti che insegnano materie che non servono a niente nel mercato del lavoro. E'compito della famiglia portare i bambini nei musei in Olanda. La famiglia DEVE compensare per le materie che la scuola NON PUO' coprire.

I ragazzi olandesi studiano meno, hanno piú tempo libero, sono tra i giovani piú felici al mondo secondo varie statistiche, e sono istruiti. E hanno competenze finanziarie giá da ragazzini.

Quindi, di che parliamo?

Cambiamo argomento: mercato del lavoro.
NON ESISTE il concetto di reddito di cittadinanza come lo si intende in Italia. Ci sono i sussidi di disoccupazione quando perdi il lavoro, ma poi li devi rimborsare quando lo ritrovi, il lavoro. Ci sono pesone che abusano del sistema, ovvio, ma non parliamo di milioni di persone! Anche in Olanda esiste il lavoro nero, sfatiamo il mito del problema del lavoro nero solo piaga italiana, ma tanto i contanti prima o poi verranno aboliti, quindi questo é un falso problema. Diciamo che qua puoi pagare con carta anche per 50 centesimi, in Italia é un disastro.
Parliamo del modo di comunicare.
L'olandese va dritto al punto, se vi stampo un foglio di comunicazione dell'ufficio delle tasse, suona cosí: "Caro lorenzo, tu DEVI pagare ENTRO questa data...."due righe due. Tutto viene fatto con app e internet. Zero carta. Tutto é chiaro. Contratto del lavoro? poche pagine, pochi punti. Apertura di partita IVA? 30 minuti on line presso il sito della Camera di Commercio e 50 euro. Fatto. Io le tasse so quando pagarle e quanto. Tutto on line.
ITALIA: avete visto il sito dell'INPS? patetici.
EQUITALIA: ho chiesto la mia posizione debitoria da ricevere in formato PDF. Mi é arrivata una montagna di carta. Pagine su pagine incasinatissime per dire che dovevo pagare ben 23 euro. La missiva gli sará costata almeno la metá.

Rimborsi coronavirus. Qua i soldi ARRIVANO direttamente sui conti correnti. Niente proclami a vanvera. Fino al 90% del fatturato perso stimato sulla base delle dichiarazionei fiscali degli anni precedenti. Niente scartoffie su scartoffie. O promesse di 600 euro poi cancellate e moduli da ricompilare con siti inaccessibili.

Mia moglie ha fatto corsi intensivi di lingua e ora ha trovato il lavoro che voleva. Tra l'altro part time e a 10 minuti da casa in bicicletta. A Roma era pagato in nero e ci volevano due ore di macchina la mattina e due ore la sera.

Quando la Meloni si infuria per una copertina di un settmanale olandese che si arrabbia per l'aumento del debito olandese per i trasferimenti ai paesi del Sud Europa, manca bersaglio completamente.
Dovrebbe infuriarsi per i disservizi italiani PRIMA e solo DOPO prendersela per una copertina di un settimanale. La copertina é solo l'EVIDENZA di un malcontento generale del pubblico olandese. La Meloni guarda al dito (una copertina) e non alla luna (l'idea continua italiana della necessitá di trasferimenti a fondo perduto).

Agli olandesi non frega niente: loro sono molto diretti, al limite della maleducazione, ma se non altro dicono quello che pensano. Senza bizantinismi come un Di Maio che dice che lo Stato non ha pagato un riscatto perché non l'ha fatto direttamente ma solo per mezzo di terzi. Come si fa dico io? Perché un popolo accetta di essere preso in giro cosí platealmente? Quando il premier Rutte parla alla nazione, lo fa senza giri di parole: "stiamo messi male, ogni cittadino deve dare il suo, ma non chiudo tutto perché é la soluzione peggiore e oltre tre settimane di previsione non sono in grado di vedere."

Mi fermo qua: non ho fiducia nell'Italia NON per il debito pubblico, non per lo spread, non per le differenze fra Nord e Sud.

No, non ho fiducia nell'Italia per la mancanza di un atteggiamento COSTRUTTIVO e POSITIVAMETE CRITICO verso ció che non funziona, per cui ogni disservizio é tollerato. Ci si lamenta, ma si tollera. Quindi non si cambia nulla.

Chi non ci sta, é costretto a emigrare. Chi ha le competenze e non vede sbocchi, deve emigrare. Chi non ha le spalle coperte o i soldi di famiglia per cui eredita casa al centro ma ha un reddito basso (in Italia 1200 euro al mese é ormai visto come ottimo stipendio se si va a chiedere un mutuo...), fa la vita da povero ma istruito.

Non ho fiducia nell'Italia per l'atteggiamento solo POLEMICO e non costruttivo di tanti italiani, che si aspettano gli aiuti di stato, cioé si aspettano gli aiuti dagli ALTRI cittadini, e non si impegnano a cambiare loro per primi.

E' l'atteggiamento dell'individuo che cambia una nazione, non il governo. L'italiano medio aspetta aiuti di governo, critica il governo, ma non vuole cambiare veramente il governo perché altrimenti sa che deve cambiare atteggiamento lui per primo. In realtá é invidioso di chi occupa le posizioni di governo e appena ne ha l'occasione le sfrutta nello stesso identico modo di chi prima criticava. Ogni riferimento ai 5 Stelle e alla casta che doveva sostituire, all'Europa che doveva combattere, é assolutamente casuale. Il M5S ha preso oltre il 30% dei voti.

Chiaro che ci sono le eccezioni. Gente che lavora, e che rimane in Italia, che alza la serranda la mattina presto e paga il 60% di tasse. Ma la media é quella. Altrimenti non saremmo ultimi in cultura finanziaria, con una disoccupazione alle stelle, con il M5S che ha preso il 30% di voti, e con un governo che é passato dal centro destra alla sinistra nel giro di 15 giorni, mantenendo lo stesso presidente del consiglio. Premier che ha emanato una sequenza ininterrotta di decreti legge per l'emergenza coronavirus che farebbero invidia a un bel regime dittatoriale. E tutti zitti e muti. Pure in Olanda, ligia alle regole, e sottoposta all'osservanza di misure di contenimento che rispetto a quelle italiane sono acqua di rose, la gente si é arrabbiata ed é scesa in piazza. In Italia, zero. Ora, in Italia la fame inizia a farsi sentire, ma non puó essere SOLO la fame a farti scendere in piazza.

Stendo poi un velo pietoso sulla magistratura italiana. Veramente, una tragedia. Mi ricorda una stanza piena di muffa, ragnatele, e agenti patogeni da ucciderti se solo apri la porta. Scuola e magistratura sono i due esempi lampanti del declino italiano.

Forse per cambiare gli italiani hanno BISOGNO di una VERA crisi, ma le crisi non portano cambiamenti ragionati, ma solo reazioni di pancia. La crisi ora, dopo essere partita dal basso, sta raggiungendo il ponte di comando, ma un cambiamento VERO lo vedo in ogni caso duro. Perché i cambiamenti culturali richiedono decenni.

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