giovedì 3 novembre 2022

Il mio suggetimento: vendete tutto

 Ho venduto quasi tutti i miei asset in borsa e ho sfruttato il rimbalzo recente per andare in gain sull' anno che si sta per concludere.

A dispetto di quello che sento dire in giro, resto della mia opinione che ci sara' una crisi del credito SPAVENTOSA e che andra' molto peggio di cosi'. 

Chiaramente qualche titolo che sale in un periodo di crisi, o che tiene, c'e' sempre, ma il trend temo che sia ad un ribasso notevole. Questo perche' l' inflazione a causa delle supply chain disruption rimarra' alta e pertanto le banche centrali saranno costrette non solo ad alzare i tassi, ma a distruggere denaro. L' intera generazione dei millennial manco sa cosa siano alti tassi di interesse o credito difficile. E quelli che si sono rifugiati nelle cripto penso che prenderanno sonore legnate. 

Sull' oro non mi esprimo: non l' ho mai considerato un bene rifugio utile per il mio modo di investire, a meno di piccole quantita' fisiche.

Resto cash per comprare asset a buon prezzo quando il tempo verra'. Poi, chiaramente, rimbalzi anche importanti vi saranno, e saranno frutto del mood temporaneo, ma la discesa ritengo sia matematica. 




giovedì 27 ottobre 2022

Le Sanzioni Americane alla Cina: altri punti di vista

 

Nei precedente due post, attinenti alle sanzioni americane sui semiconduttori che possono essere usati da nazioni ostili per sistemi d’ arma avanzati e supercomputer, mi ero basato su due documenti rilasciati da think tank americani.

I punti di vista alternativi sulla questione possono essere molto diversi e tutti validi. Ne riporto diversi.

Punto di Vista 1: La Cina verra’ fortemente rallentata da queste sanzioni nel suo sviluppo domestico di semiconduttori, garantendo agli USA, che nel frattempo stanno sovvenzionando con miliardi di dollari la propria industria per fare re-shoring, un primato per i decenni a venire.

Punto di Vista 2: in parte e’ vero, ma gli USA hanno di fatto chiuso un mercato enorme di esportazione e le mancate revenues delle vendite faranno diminuire anche gli investimenti in Ricerca e Sviluppo delle compagnie americane. Non solo, la Cina sta investendo da anni una quantita’ enorme di denaro in Ricerca Base e Applicata. E’ solo questione di tempo prima che raggiunga gli USA. Gli USA sono in declino e questo e’ e restera’ il secolo cinese, o comunque il secolo del multipolarismo, perche’ piu’ potenze stanno dedollarizzando I loro scambi. Russia, Cina e Iran e ora anche altri paesi del Golfo Persico si stanno sganciando dal dollaro. Per gli americani la pacchia e’ finita. I cinesi hanno dato prova di poter fare allunare un rover.

Punto di Vista 3: In Cina stanno chiudendo migliaia di centri di ricerca e a dispetto di miliardi investiti i cinesi non hanno prodotto un risultato utile degno di nota in ricerca di base sui semiconduttori o in prototipi avanzati. I cinesi hanno capacita' per “ assemblare” ma non per disegnare ne’ produrre supercomputer. Il punto pero’ e’ un altro, e cioe’ che gli Stati Uniti hanno uno strapotere sul fronte design e brevetti. Oggi colpiscono la Cina, e impongono anche ai produttori europei di seguirli nelle sanzioni. Domani chi colpiscono? In altri termini, non e’ che gli altri paesi restano a guardare: ovviamente anche loro si domandano cosa succederebbe se le sanzioni colpissero anche loro in futuro e spingeranno per disaccoppiarsi dagli USA. Insomma gli USA guardano al breve, ma non al lungo periodo, come e' loro solito.

Punto di vista 4: io non capisco nulla di semiconduttori, ma queste sanzioni danneggiano la competitivita’ globale perche’ le risorse non vengono allocate nel modo piu’ efficente. Ad esempio, non basta mettere soldi per fare una fab, occorrono le competenze per farla funzionare, occorre la logistica, occorre che I fornitori siano prossimi al centro industriale. In altri termini, non bastano I soldi, occorrono anni per formare il personale, costruire le catene di fornitura. Altrimenti, “ semiconduttori in USA”  e’ solo uno slogan vuoto. Taiwan ha messo in piedi in 30 anni un Sistema che funziona, non e’ solo la Fab in se’. E’ il Sistema:  laureati, fornitori, leggi che deve funzionare all’unisono. Fare industria in America e’ piu’ costoso che altrove, ecco dove sta il successo di Taiwan, per esempio.

Punto di vista 5: capisco le perplessita’ di tutti ma la Cina si sta avvitando su se stessa, sono mesi e mesi che industrie occidentali, giapponesi e coreani in primis, stanno abbandonando la Cina. Delle grosse compagnie occidentali, e' rimasta TESLA, che la’ produce il 50% delle sue auto e per questo flirta col in CCP. Xi ha imposto un giro di vite su educazione e controllo della popolazione. E I continui shutdown stanno causando danni enormi alla produzione. Il Covid19 ha mostrato chiaramente I limiti di una catena di approvvigiornamento talmente ottimizzata che non prevede ridondanze interne, e quindi e’ strapiena di single point of failures. Ormai qua si tratta di sicurezza nazionale. Non solo di libero mercato. La Cina sta lentamente ma inerosabilmente implodendo, al pari delle altri grandi ex Tigri Asiatiche degli anni 90 e duemila, a causa di malinvestimenti, bolle speculative, corruzione causata dal CCP.

Punto di vista 6: faccio presente che le ultime due guerre mondiali sono state anticipate da sanzioni finanziarie e tecnologiche. Le guerre commerciali e gli embarghi hanno spesso anticipato le guerre vere.Ora abbiamo inflazione alle stelle causata in buona parte dal crollo dell’ approvvigionamento di energia, materie e altro legate a due anni di lockdown, oltre ad un aumento dei risparmi privati grazie ai contributi governativi. Abbiamo ora la situazione in cui I Governi aiutano i private con I sussidi per l’ energia e le banche centrali che invece alzano I tassi di interesse. Governo e Banche Centrali stanno su versanti opposti. E c’e’ un debito mondiale altissimo, assolutamente non paragobile all’ altro periodo inflazionistico dei primi anni 70, quando c’era la Guerra Fredda. Il problema dei semiconduttori e’ solo l’ ultimo in ordine temporale di un trend che sta accelerando. E’ marginale nel grande Quadro delle Cose.

Punto di vista 7: non capisco di semiconduttori, o di logistica, ma dal punto di vista monetario faccio presente che la Cina, anche considerando la crescita rapida del suo PIL, ha comunque stampato molto di piu’ degli USA. E quei soldi non sono finiti in aumento della produttivita’, anzi proprio l’ opposto. Inoltre, se si vuole che lo yuan sia valuta di riserva, essa deve mantenere il valore rispetto ad altre valute. Ma lo yuan e’ controllato dal CCP, e di fatto analisi suggeriscono che se potesse fluttuare in regime di cambi liberi, come euro e dollaro, anziche’ sette yuan per un dollaro, ne occorrerebbero almeno venti. Questo disintegrerebbe ogni velleita’ per lo yuan di diventare valuta di riserva. Questo succede perche’ la popolazione cinese, le banche etc non possono comprare altra valuta straniera se non in quantita’ minime. E’ come per il rublo: puoi comprarlo ma non venderlo. Inoltre, se vogliono inondare il mondo di yuan, la Cina dovrebbe essere importatore NETTO e pagare in yuan il resto del mondo, non viceversa. E anche se gli USA hanno i loro problemi e difetti, non c’e’ modo di detronizzare il dollaro negli anni a venire, e questa storia viene riproposta ogni volta che c’e’ una crisi, da almeno 50 anni. 

Mi fermo qua: come vedete, si tratta di punti di vista alternativi, complementari, e tutti validi. Con un solo problema di fondo: sono tutti QUALITATIVI, non quantitativi. 

Quindi, ognuno si scelga quello che lo convince di piu’ o si faccia il suo mix personale.

 

domenica 23 ottobre 2022

Tecnologia militare russa: breve approfondimento tecnico

Qeusto post e' la continuazione del mio  precedente post in cui avevo promesso che avrei parlato dello stato della tecnologia russa. E' basato su informazioni liberamente disponibili in rete, ma e' necessaria competenza tecnica per metterle insieme.

Innanzitutto, quando si parla di approvvigionamento (supply) di componenti elettronici, bisogna fare un po' di chiarezza. Un componente in genere arriva (all' assemblatore della scheda) racchiuso in un package plastico o ceramico, e non c'e' (perdonate gli accenti, ma scrivo con tastiera americana) alcuna, ripeto alcuna possibilita' di riconoscere ad occhio se un componente dentro e' falso (counterfeit, cioe' hanno messo una etichetta farlocca e magari il package dentro e' persino vuoto), se e' malfunzionante o altro. 

Insomma, non e' come nei film dove il tizio prende un panetto di cocaina a caso, lo apre, e sniffa il contenuto e dice se e' merce buona o cattiva. Il concetto di sampling, cio'e di campionamento a caso di un prodotto, vale come per i film dei narcos cosi' come per la certificazione dei semiconduttori, ma le analogie si fermano qua.

Non voglio entrare nei dettagli tecnici che mi richiederebbe decine di pagine ed e' una piccola parte della mia professione. Questo e' un blog amatoriale. Ma vorrei fornire un quadro generale.

Quando si parla di componenti elettronici bisogna sapere di cosa si parla e, soprattutto, capire il lessico dietro i concetti di DPA (destructive physical analysis), NDI (non destructive inspection), component screening, lot screening, batch, classi di componenti, standard di qualifica, classi di qualifica, produttori certificati, agenzie di acquisti certificate, e via discorrendo. E' una filiera, dalla produzione alla vendita, normata, ispezionata, validata e certificata. 

In genere identificare fornitori (sources) di componenti elettronici e' costoso. Effettuare test di verifica che il componente funzioni a specifica (screening tests) e' ancora piu' costoso, e se si vuole indagare a fondo e verificare che il cuore del chip (il die) non sia stato soggetto a modifiche da parte del produttore (manufacturer) negli anni, porta i costi a livelli altissimi. Si attivano processi cosi' complessi e costosi per evitare di incorrere in problemi come il seguente: 

E' notizia recente che il 40% dei chip forniti dalla Cina alla Russia, che sta soffrendo per mancanza di componenti per la propria industria civile e militare, sia o malfunzionante o addirittura contraffatta

E questo e' successo PRIMA che fossero entrate in vigore le sanzioni sui semiconduttori imposte dagli USA alla Cina di cui ho parlato nel mio precedente post

In una tale situazione, non c' e' alcun modo di attivare la produz)ione su scala industriale di moduli elettronici funzionanti. Nessuna. Per l' approvvigionamento esiste il mercato nero, ma i costi, i tempi e i rischi di acquistare produzione contraffatta o malfunzionante salgono enormemente. 

Quindi, gli USA hanno tagliato le gambe alla Cina, che dovrebbe fornire alla Russia i chip, che gia' oggi non funzionano. 

Iniziate a capire dove vado a parare. 

Sono state effettuate analisi su missili russi inesplosi in Ucraina. Un dettagliato report lo trovate pubblicato da RUSI, Silicon Lifeline, nell' agosto 2022. E' un report approfondito, tecnico, scritto molto bene, da personale competente in materia di design, produzione e logistica. 

Ecco un breve riassunto:

1] piu' di 450 tipi diversi di componenti elettronici sono stati recuperati dalle armi russe recuperate in Ucraina. Le armi esaminate includono 27 dei sistemi russi piu' avanzati, quali missili da crociera, sistemi di comunicazione e sistemi di guerra elettronica. La Russia ha acquistato questi componenti ANNI prima dell' invasione. Chiariamo che questi componenti sono stati acquistati DOPO che i produttori russi avevano giustificato al Ministero della Difesa Russo che il loro design non poteva essere realizzato con alternative domestiche. 

2] la Russia non e' in grado di produrre internamente una gran quantita' di questi componenti, che sono chiave per sistemi a guida autonoma ad alta precisione. Questo include l' Iskander 9M727, uno dei missili russi piu' avanzati. 



3] Gli Iskander inesplosi sono stati aperti, ispezionati, disassemblati ed e' stato confermato che sono impacchettati di tecnologia americana, principalmente processori per signal processing, memorie flash, memorie RAM statiche. Cioe' componenti ad alte prestazioni e bassi consumi.

4] I produttori di questi componenti sono principlamente Texas Instruments (TI), AMD e Cypress Semiconductor. Riguardo i cablaggi, si tratta di industrie europee e americane.

5] i due terzi di componenti esteri sono di fabbricazione statunitense. Di fatto, la tecnologia militare russa dipende dalla tecnologia americana. 

Mi fermo qua, potrei andare avanti ma vi suggerisco di leggere il report per capire che le sanzioni dell' amministrazione Biden sortiranno un effetto indiretto, ma enorme, sull' industria militare russa. Divertitevi a leggere pagina 8, 9 e 10 per capire come un drone di ricognizione, una centrale di comando e un missile dipendano tutte da tecnologia occidentale: semiconduttori avanzati, elettronica commerciale COTS (commercial off the shelf), persino motori e meccanismi di precisione.


Con questo secondo post concludo su Exit Economics l' argomento semiconduttori, di cui ho molto parlato in passato, anticipando di mesi le notizie poi diffuse sui media nazionali riguardo la carenza globale di processori, memorie, schede grafiche, etc. 

Vorrei che di tutti questi post rimanesse un solo concetto chiave: il dominio mondiale si gioca sul controllo di design, produzione e packaging dei semiconduttori, che sono oggigiorno considerati il nuovo petrolio (New Oil). USA, Taiwan, Corea giocano in serie A. Gli altri, in serie B o C. 

Senza semiconduttori, non c'e' sviluppo di supercomputer ne' di intelligenza artificiale  (e quindi di modelli predittivi avanzati, dalla farmaceutica alla previsione dei terremoti alla progettazione di missili ipersonici), quantum computing, crittografia, cyber warfare, e in generale di aerospazio e difesa. Ogni area aprirebbe un capitolo a parte, ma i fondamentali sono comuni a tutti: circuiti integrati monolitici avanzati. E qua poi si aprirebbe il capitolo Taiwan vs. Intel. Ho le mie scommesse a riguardo.


sabato 22 ottobre 2022

Deglobalizzazione a tutto vapore: la Cina soccombe alle sanzioni USA sui semiconduttori

E' passato in sordina sui media nazionali, e in parte anche su quelli internazionali, ma l'amministrazione Biden in un solo colpo ha fatto piú di quello che Trump ha fatto in 4 anni. Solo, con meno fanfare. E queste decisioni sono onde telluriche planetarie. Porteranno la Cina indietro di decine di anni e aspettiamoci ritorsioni.

A partire dal 10 Ottobre 2022:

1] La Cina non avrá piú accesso a chip ad alte prestazioni. A differenza del passato (amministrazione Obama prima e Trump poi) in cui si trovavano scappatoie a mezzo di societá americane operanti in Cina o reseller internazionali per ottenere gli agognati chip, stavolta ZERO, nemmeno le compagnie americane, europee, etc possono rivendere alla Cina tecnologia americana. 

Parliamo di chip che servono ai supercomputer per IA, previsioni del tempo, modellazione di fenomeni complessi, quali sistemi ipersonici, esplosioni nucleari etc. Parliamo di compagnie impattate quali nVidia e AMD.

2] La Cina non avrá piú accesso al software (SW) di design dei chip e alle attrezzature per produrre semiconduttori. Questa é una atomica. Di fatto, sono gli EDA (Electronic Design Automation) SW il punto di forza assoluto del dominio americano nella progettazioni di integrati. Cadence, Synopsis, etc sono i mostri del settore. Gli americani hanno anche esternalizzato, con l'eccezione di Intel, la produzione di chip ad alte prestazioni in Taiwan, ma il software di progettazione resta il loro. Parliamo di SW che simula persino il comportamento della materia al livello degli atomi. Quindi, anche impatti per Applied Materials. 

Infine, senza parti di ricambio, senza attrezzature, non produci niente, devi cannibalizzare quello che giá hai. Sistemi fotolitografici, robot, etc sono ora fuori portata. Impatti per ASML e altre compagnie.

Iniziate a capire come mai, oltre all'aumento dei tassi di interesse, le compagnie che operano nel mercato dei semiconduttori, per design, produzione, supporto etc stanno capitolando in questi giorni. Ma questo é solo l'inizio. Andiamo avanti. 

La Cina con le precedenti due misure potrebbe ancora farcela ad evitare le sanzioni. Potrebbe per esempio disegnare i chip in Cina, piratando i precedenti EDA SW, e farsi i chip a casa usando le attrezzature disponibili. Costoso, complicato, pieno di possibili failure points, ma qualcosa potrebbe tirare comunque fuori. 

E invece no, ecco altre due limitazioni.

3] La Cina non avrá piú accesso a forniture di supporto per le attrezzature per costruire i chip, nemmeno consulenze. In altri termini, se ti si rompe l'attrezzatura della olandese ASML, non puoi chiamare tecnici di ASML. Di fatto, l'attrezzatura diventa inoperabile. E non parliamo di filtri per lavatrici, parliamo di sistemi a lunghezza d'onda dell'ultravioletto estremo basati sul plasma e robot che spostano decine di wafer all'ora con precisione nanometrica. I cinesi non hanno queste capacitá, punto. 

4] La Cina non avrá accesso a componentistica statunitense.  Significa che anche se i cinesi volessero mettersi di impegno per farsi le attrezzature, mancherebbero loro proprio i componenti base, dove gli USA hanno un vantaggio di almeno una generazione e mezza. 

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Di fatto la Cina sul fronte semiconduttori e possibilitá di sviluppo di AI o quantum computing torna all'etá della pietra (lo dice un esperto cinese). 

"“To put it mildly, [Chinese companies] are basically going back to the Stone Age,” stated Szeho Ng, Managing Director at China Renaissance."

Altre conseguenze: chi ha un passaporto americano e lavora in Cina, esempio cinesi o taiwanesi che hanno lavorato in america a lungo nei semiconduttori e sono poi stati assunti in Cina, deve decidere se continuare a lavorare in Cina e vedersi revocare il passaporto americano. Ci sono gia' centinaia di defezioni di ingegneri e manager con passaporto americano che si sono licenziati da compagnie cinesi e straniere operanti in Cina. E' know how perso per sempre.

Questo é un ENORME passo indietro, deciso e netto, rispetto alla globalizzazione tecnologica. Ormai la inversione a U é nel suo pieno svolgimento. La ragione é semplice: la sicurezza nazionale per tre decenni ha ceduto il posto al commercio garantito dalla pax americana che non aveva piú "nemici" degni di rilievo.  Ora quel trend é invertito. Biden, che ha sempre considerato la Cina come un partner commerciale perché a Wall Street faceva comodo, finalmente la vede come una minaccia. Ci é voluto il Covid prima e la guerra in Ucraina dopo per farlo rinsavire. Ed é corso ai ripari. Occorrerá del tempo per capire l'estensione degli impatti di queste sanzioni. Il consumatore ci va a rimettere in termini di inflazione, l'Occidente ci guadagna in termini di sicurezza e controllo sul proprio know how. 

Il sistema é perfetto? no, ci sono ancora dei buchi da riempire, tipo la possibile costituzione di imprese finte cinesi localizzate in India che comprano dagli USA etc.... peró é molto molto piú complicato, quindi piú costoso per la Cina e a maggior rischio di prendere roba contraffatta o malfunzionante, e inoltre le liste di proscrizione negli USA vengono continuamente aggiornate. 

Poi scriveró della Russia, ma ormai lá stanno cannibalizzando le lavatrici per cercare i microcontrollori per i sistemi missilistici Iskander dei primi anni 90. Tecnologicmente la Russia é arretrata ed é un nano economico. La Cina, peró, é tutto un altro discorso e vista l'assenza di informazione in Italia, ho pensato di scrivere questo pezzo. E'un classico caso di gating informativo (quali informazioni mettiamo in prima pagina, quali no) asimmetrico (chi scrive gli articoli non capisce i fatti), stavolta legato alla ignoranza dei giornalisti italiani in materia. Uno dei tanti. 

giovedì 28 luglio 2022

Come siamo diventati "green"?

 Quando i media devono vendere, e i politici insistere su qualche slogan acchiappa-voti, é da tempo immemore che bisogna inventarsi un nemico.

Bene, diciamo che oggi il nemico sia il cambiamento climatico. Lascio perdere la questione se il cambiamento sia di origine antropica, se siamo condannati a crisi mai viste etc. Non é questo il punto, non mi interessa.

Mi interessa discutere di come siamo diventati "green"in Occidente.

Il post é breve. 

Tutto é iniziato con la deindustrializzazione occidentale a metá anni 80. Ma provo a fornirvi un quadro generale.

Con la fine del gold standard nel quinquennio 1969-1973, poiché il denaro non doveva piú essere convertito in oro, gli USA e gli altri paesi scoprirono che potevano creare dollari dal nulla e comprare merce dall'estero pagando in dollari.

C'era un grosso "ma" a quanto si potesse comprare senza problemi.

Il grosso "ma" era l'inflazione. 

Se hai troppa moneta, e una fornitura di beni e servizi limitata, i prezzi salgono. Se salgono i prezzi, devi alzare i tassi comprimendo la domanda, e quindi mandi il paese in recessione.

Come risolvere la cosa? Cioé stampare ad libitum senza avere inflazione? La soluzione la forní la neonata globalizzazione, che si basava su tre pilastri:

1] la produzione veniva spostata in paesi in via di sviluppo con cittadini pagati tre dollari al giorno 

2] l'America garantiva una "pax" per cui merci e servizi potevano spostarsi senza problemi, liberi da tariffe. L' Unione Sovietica si era dissolta con le sue mani.

3] la comunicazione doveva essere rapida, le filiere di approvvigionamento efficienti.


Internet agevoló il punto 3], le supply chain vennero migliorate con i container e i portacontainer. Il crollo dell'unione sovietica agevoló le spinte mercantilistiche come modello di sviluppo (in Europa adottammo l'euro a concezione tedesca). Il punto 1] ha creato, di fatto, la Cina moderna. 

L'Europa e gli Stati Uniti si sono deindustrializzati, anche se in misura diversa, e la produzione si é spostata prima in Giappone, poi in Corea, Indonesia, Corea, e infine in Cina. Creando bolle su bolle. Ma questa delle bolle é un'altra storia. 

Ora, in Occidente ci siamo focalizzati sui servizi, che inquinano molto meno dell'industria. E siamo potuti diventare "green", perché la stanza sporca delle acciaierie, produzione di circuiti stampati, plastiche etc avveniva nella lontana Cina, nella quale non si potevano aprire le finestre per i fumi nocivi alla salute. 

Le immagini satellitari mostrano chiaramente che il Mar Cinese Meridionale é una discarica di plastica. 

Quindi, l'Occidente é diventato green grazie alla mancanza di inflazione, a sua volta legata alla globalizzazione e al controllo unipolare americano.

In pochi mesi, ora, dopo il Covid, sta cambiando tutto. E i politici non sanno che pesci pigliare. Qualunque politico eletto in questi mesi, si trova in una situazione assai peggiore dei vari Merkel, Obama, etc del passato che hanno beneficiato di un periodo unico nella storia mondiale.

E si aprono vari scenari, dal piú ottimista (fine del Covid, fine della guerra in Ucraina) al piú pessimista (covid che causa chiusura a singhiozzo delle fabbriche in Cina, guerra in Ucraina che perdura anni e si estende altrove), con vari scenari in mezzo.

In ogni caso, temo che la politica green abbia i mesi contati. E che non sentiremo parlare dei Gretini per il tempo a venire. 

martedì 5 luglio 2022

Banche e crypto

Scusate, come era la storia?

Provo a riassumere.

1] Le banche potrebbero bloccarvi i prelievi in caso di collasso del sistema finanziario.

2] Il governo vi sequenstrerebbe l'oro [1933 docet]

Le soluzioni erano:

1] Con le critpovalute i vostri soldi sono al sicuro grazie ad un sistema decentralizzato, immune ad una entitá centrale che vi blocca i conti correnti

2] il bitcoin é oro digitale

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Veniamo ad oggi.

Il crypto lender Vauld ha bloccato i prelievi proprio ieri. Questo tre settimane dopo che il suo CEO disse che la compagnia "continua ad operare normalmente nonostante il mercato sia volatile". 

Lo scorso magio, la "stablecoin" terraUSD ha collassato insieme al suo token Luna. Al contempo, l'hedge fund Three Arrows Capital, il cui core business erano investimenti in cryptovalute, é' finito in liquidazione. Sempre lo scorso maggio, Celsius ha bloccato i prelievi. 

A metá giugno, la piú grande piattaforma al mondo di exchange di criptovalute, Binance, ha sospeso i prelievi Bitcoin. 


Significa che tutte queste piattaforme, "banche", hedge funds hanno finito la liquiditá. Sono in default.

Nemmeno mi pronuncio sull'oro, visto che l'oro é un hard asset, mentre le cripto dipendono nel loro valore dalla capacitá di calcolo di server e dalla domanda speculativa.

Se la cosa vi riporta con la memoria al bust delle Dotcom nel 2000, non siete i soli. 

Le conclusioni le lascio a voi. 



lunedì 27 giugno 2022

[Europa] Non ci crede piú nessuno

 Inutile girarci intorno.

A questa Europa non crede piú nessuno, nemmeno chi la governa, che é ormai vittima di una retorica infinita su diritti umani, collaborazione, solidarietá....buzzwords che servono a distogliere l'attenzione dal fatto che sulle questioni SERIE non si prendono decisioni.  

Sulla politica dei fertilizzanti, di fatto sono inconcludenti: dicono all'Africa che non devono prendere fertilizzanti dalla Russia, ma poi dicono che l'Europa non puó aiutare l'Africa a prodursi da sola i fertilizzanti perché sarebbe contraria alle politiche green. Non sto scherzando, é una idiozia colossale, ma vera. La soluzione? supportare i fertilizzanti green. In Africa. Dove la gente non mette insieme la colazione con il pranzo e hanno una inflazione che sta causando rivolte in vari paesi.

Sul tetto al prezzo del gas, zero. Tutto rinviato. Aggiungo che la gas-dipendente Olanda ha fatto in modo di cacciare Shell, che ora si é spostata in UK. Geniale. 

Sulle politiche di dissuasione alla Russia, tutto frammentato. 

Sulle politche di supporto della BCE all'acquisto di titoli per evitare che il differenziale fra i rendimenti dei titoli di stato di Italia-Spagna-Grecia-Portogallo e il blocco Germania-Olanda-Austria esploda, il famigerato "spread", la Lagarde fa un casino dietro l'altro con le sue dichiarazioni. Facendo fare alle borse europee del Sud i giri sull'ottovolante. 

Chiariamo un punto importante: l'Europa é cresciuta meno dei suoi maggiori competitor, US e Cina, per venti anni. E all'interno dell'Europa, fra Germania e Italia per esempio, si sono verificati madornali differenze che sono riconducibili alla vecchia dicotomia Nord e Sud Italia; a differenza dell'Italia, peró,  senza che vi fossero politiche di compesnazione. A parte l'emigrazione, che dal Sud Italia al Nord Italia degli anni 60 e 70, é diventato fra Italia e Germania dopo gli anni 2000. 

Questo é ben illustrato dal fatto che nelle prime 50 compagnie per fatturato, nel mondo quelle Europee (ed escludiamo la Svizzera e UK), sono solo quattro.

In termini hi-tech, tra le venti maggiori compagnie hi-tech nel mondo, USA e Giappone guidano la lista: Europa, non pervenuta.

Di che parliamo? del nulla. E non si tratta di un momento storico particolare (esplosione del prezzo del gas, del cibo, etc). Perdura da quando l'UE é nata.

Questi sono numeri, cifre. Incontrovertibili.  Il resto sono chiacchiere. Prese su uno span temporale di VENTIDUE anni.

Il sistema é andato avanti grazie a zero inflazione, in cui la BCE poteva comprare titoli di stato per tutti. Ora, non é piú cosí, come ho giá spiegato in quest'altro post. E, di nuovo, ognuno si arrangi con quel che ha. 


martedì 21 giugno 2022

Europa, inflazione e politica monetaria

 Siamo davanti alla ennesima crisi europea.

In Europa, il costo del denaro é in buona parte controllato dalla Banca Centrale Europea. Come? La BCE fissa i rendimenti che le banche commerciali ottengono se parcheggiano liquiditá presso la BCE stessa. E' come se io andassi in banca, aprissi il conto corrente, e la banca mi ritorna l'1% annuo. 

Ora, in un momento di esplosione del costo delle materie prime e del cibo, dei semiconduttori, etc si capisce che una banca centrale per mitigare gli acquisti della gente puó SOLO agire sul lato della domanda. Si chiama distruzione della domanda, cioé chiedere di avere credito costa di piú, i nuovi mutui costano di piú, le carte di credito costano di piú, etc e quindi meno gente compra, le aziende vendono meno, e si riequilibria il tutto.

Questo in teoria.

Ma se hai la Francia che non soffre particolarmente di inflazione, poiché usa il nucleare per l'energia, mentre l'Olanda la vede al 12% e ha le serre che vanno ad energia elettrica prodotta col gas russo, e in mezzo tutti gli altri, come mettere d'accordo tutti?

Per l'Olanda, i tassi sono troppo bassi, per l'Italia sono troppo alti. Fin qui, é cosa nota e stranota. In Olanda i bassi tassi hanno creato la piú grande e spaventosa bolla immobiliare della storia. Chi teneva in piedi la baracca euro é, e resta, la BCE. Che siccome é il burattinaio, ormai conta piú della Commisisone Europea e del Parlamento Europeo uniti, che possono solo promulgare leggi e leggine ma di fatto sono impotenti per tenere in piedi l'eurozona senza fattivo supporto della BCE. 

Veniamo ad oggi: fino a quando il credito era cheap, facile stampare e proteggere i debiti sovrani. Ma causa crisi da supply chain, problemi di produzione in Cina per shutdown da Covid, invasione dell'Ucraina, sottoinvestimenti nel ramo petrolifero con le raffinerie che non sono cresciute di numero dagli anni 70, e via discorrendo, ora c'é una vigorosa inflazione al consumo. Questa é stata anche causata dalle politiche dei governi che hanno supportato la popolazione durante il lockdown, creando un eccesso di risparmio presso i dipendenti pubblici e col posto fisso. 

Quindi, come evitare una crisi di debito sovrano, leggasi Italia, senza facilitare spinte "euroscettiche" perché l'Italia deve "fare i compiti" etc etc? Mario Monti si é visto che fine ha fatto. 

C'é una SOLA soluzione: Bisogna che la BCE continui a comprare debito italiano. Stampare numeri su un computer, mandare un ordine e via. Facile a farsi.

Ma bisogna convincere tedeschi e olandesi, giá alle prese con i cittadini incazzati per il costo della vita, che la cosa si possa fare selettivamente, cioé SOLO con paesi come l'Italia.

Insomma, quantitative easing solo per i paesi del Mezzogiorno europeo. Per gli altri, no. 

Ma questa cosa non si puó fare senza violare le leggi europee. Dovranno inventare qualche scorciatoia o avere il consenso di TUTTI i paesi dell'eurozona. TUTTI, nessuno escluso. Esiste un leader europeo capace di convincere i delegati di tutti i paesi che un acquisto selettivo di titoli di stato é la strada maestra per evitare la dissoluzione dell'euro? 

La solita, vecchia, bizantina, neurozona.


mercoledì 15 giugno 2022

Che sleppa!

 75 basis points di aumento del tasso di interesse che la FED chiede alle banche quando queste devono prestarsi i soldi nel corso della notte, per bilanciare prelievi/uscite nelle attivitá diurne.

Il Federal Funds Rate impone che i mutui da chiedere/rinegoziare diventano piú costosi, le carte di credito costano di piú etc etc. Di fatto serve a impedire alla gente di fare acquisti, in gergo viene "distrutta la domanda".

Servirá? 

Ní.

Questo perché in questo caso non siamo come negli anni 80 quando l'America produceva e produceva con industrie dentro il proprio territorio. Stavolta molte delle imprese sono ancora delocalizzate, quindi l'America IMPORTA un botto, infinitamente di piú che non quanto facesse negli anni 80. 

All'epoca il capo della FED, uomo d'acciaio Paul Volcker, alzó il Federal Funds Rate a valori intorno al 20%, ma l'inflazione galoppava intorno al 15%. Avvió una recessione, con disoccupazione che salí al 10%, ma alla fine sconfisse l'inflazione. E l'America poté ripartire con le politiche reaganiane, che si appoggiavano alla neonata globalizzazione per tenere sotto controllo i costi produttivi.


Stavolta peró c'é una crisi da supply chain: manca semplicemente la roba negli scaffali. Quindi, si, la gente puó anche spendere di meno, ma di fatto se la merce non arriva, non arriva, punto. 

Vedremo.

Ah, tutti parlano della recessione causata dal giro di vite della FED, in piena guerra in Ucraina e il prezzo dei combustibili nella stratosfera...qualcuno ha per caso nominato lo tsunami che arriverá dalla Cina? Perché, statene certi, arriverá e pure a breve. Ops....

martedì 14 giugno 2022

Bitcoin miners sott'acqua

 Il protocollo di bitcoin prevede che chi "garantisce" la regolaritá di un pagamento (tizio che manda bitcoin a caio) abbia diritto al pagamento di una tariffa. Questa tariffa é creata dal nulla dal protocollo di bitcoin quando vengono creati dal nulla, in gergo minati, i bitcoin per ricompensare chi valida la transazioni. I "miners" sono proprio coloro che validano le transazioni e vengono quindi ricompensati coi bitcoin, che possono vendere in cambio di dollari, euro, puttane o altro.

Ora, chi glielo fa fare ai miner di fare mining? il profitto.

Il profitto é dato dalla differenza fra il valore dei bitcoin venduti sul mercato, e i costi per minare.

Quali sono i costi per minare? Ce ne sono di vario tipo: 

  • Costi fissi: esempio noleggio dell'equipment per minare (tipicamente server ad alte prestazioni per calcolo parallelo e superscalare), affitto dei capannoni dove risiedono i server, personale per manutenere queste facilities (aggiornamento dei sistemi di alimentazione, del Software, del Firmware, operazioni di sostituzione di equipment difettosi), etc. Ai costi fissi aggiungiamo anche deprezzamento dell'hardware.
  • Costi variabili: la bolletta elettrica per far funzionare i suddetti server e raffreddarli con potenti impianti di condizionamento dell'aria (o dell'acqua)
Si capisce che per rimanere "in the money", cioé per fare profitti, é necessario contenere i costi, e confidare che il bitcoin rimanga a valori alti rispetto ad altre valute (la bolletta elettrica e l'equipment per minare si paga in moneta ordinaria, leggasi euro o dollari).

In Nord America, i costi variabili richiedono circa 22000 dollari per minare un bitcoin. Se si aggiungono i costi fissi, siamo intorno ai 30mila dollari. 
Questo comporta che piú a lungo il bitcoin rimane sotto i 30mila dollari, maggiori sono le perdite, maggiore il numero delle bitcoin farms che devono chiudere i battenti. In realtá sembrerebbe che in Norda America, complice l'inflazione e l'aumento del costo dell'HW e dell'elettricitá, ora i costi totali si aggirino intorno ai 34mila dollari per minare un bitcoin, che mentre scrivo vale circa 21mila dollari. 

Ora, una qualsiasi compagnia quando perde soldi, cioé ha cashflow negativo, deve coprire le perdite: lo puó fare vendendo asset, o creando nuovo debito, o trovando nuovi investitori (che poi significa allargare la platea dei creditori) o licenziando. Siccome i server non si possono licenziare, e se li vendi non puoi piú lavorare facendo il miner, questa gente qua deve rinegoziare il debito. Come? Mettendo a garanzia cosa? server che fanno una sola cosa, cioé azzeccare un numero alla massima velocitá possibile, mentre il mondo va verso una recessione con costi dell'energia spaventosamente alti? 
E le compagnie che affittano queste strutture, vedendo che i loro clienti non possono piú pagare, come si muovono? 

Tirate voi le vostre conclusioni. State capendo ora i motivi profondi per cui le crypto stanno collassando.

State capendo come mai non esiste e mai esisterá una criptovaluta ancorata al dollaro, mai esisterá una "banca bitcoin" che vi ritorna il 18% l'anno salvo poi chiudervi la possibilitá di prelevare allo sportello del bitcoin i vostri amati bigliettoni.

A coloro che dicevano che il bitcoin é oro digitale, e che il governo americano non vi puó requisire i vostri bitcoin, credo che abbiate avuto il vostro primo, dolorosissimo, bagno di realtá. Il problema non é il governo americano, ma lo scam di quelle infinite societá che vi hanno fottuto i soldi, nella migliore tradizione del collaudatissimo schema Ponzi. 




lunedì 13 giugno 2022

Crypto che? Time for Carnage - Tempo di carneficina!

E'bello diventare ricchi quando ci sono tanti soldi in giro e compri la prima cacca azionaria e ci fai i soldi sopra vero? E' successo negli anni '20, negli anni 90 con le dot com, e negli ultimi dieci anni, con il settore tech, e nell'accelerata colossale durante la pandemia.

La cacca "piú peggiore" peró sono e restano le crypto. Che stanno, ovviamente, collassando, insieme a quello societá che maneggiano criptovalute, che non solo non assumono piú, ma dall'oggi al domani hanno preso a licenziare fior di programmatori, a impedire prelievi bitcoin->cash, etc etc,

Sto godendo come un picchio. Perché non avete idea degli insulti che mi sono beccato quando scrivevo, argomentando punto per punto, le ragioni per cui consideravo bitcoin uno scam per creduloni fanatici del "techie". 

E faccio i complimenti a quegli SPECULATORI che hanno comprato questa roba come coloro che comprarono Tiscali negli anni 90 in Italia e vendettero le azioni prima del tracollo. 

Per lo speculatore, il timing é essenziale. E capire come tira il vento pure.

Ci sono vari motivi per cui le cripto stanno collassando. NE elenco alcuni:

1] Il dollaro sará anche non perfetto, ma é sempre meglio di una cripto tenuta in piedi da server che indovinano un numero. Quando i tassi aumentano, il dollaro ha comunque uno stato dietro, gente che produce e che consuma.

2] Quando c'é meno liquiditá in giro, i primi a saltare sono quei modelli di business che fanno dello Blitz-Scaling, cioé crescita esplosiva a debito, perché il debito da ripagare diventa improvvisamente esorbitante, la gente ha meno soldi da spendere e quindi si prevedono vacche magre. Il blitz scaling é proprio delle compagnie hi-tech a crescita violenta che assumono, assumono, crescono, crescono facendo debiti senza vedere un euro di profitto per anni. E infatti sono le prime a precipitare (vedasi Nasdaq) appena i debiti diventano piú costosi.

3] Tra una fuffa digitale senza sostanza e petrolio e cibo e fertilizzanti mi sa che vince il secondo gruppo.

4] Il governo ha riempito di soldi le tasche di fancazzisti nerd che durante la pandemia hanno investito in fuffa hi-tech alla moda perché "volemo cambiá er mondo stando seduti davanti ar laptop". Quei risparmi spariranno, si vaporizzeranno. Puff!


Di fatto, le cripto stavano in piedi grazie proprio alla cattivissima FED che stampava. E che grazie alla liquiditá e a bassissimi tassi di interesse ha garantito modelli di business insopportabili. LE critpo erano tenute in piedi dalle FED, da quella stessa FED che i convinti assertori di bitcoin e altre minchiavalute detestano con tutto il cuore, perché non capiscono una mazza di economia. L'ho scritto in vari articoli, andate nel search accanto a questo post e digitate bitcoin. 

Ora, coi costi dell'energia alle stelle, e il prezzo di bitcon piú che dimezzato dai massimi, quant'é il margine di profitto per i miners? Ridtto, direi, forse pure negativo, con i costi assurdi dei rig per minare.





mercoledì 8 giugno 2022

La commissione neuropea - le solite ricette lunari

 In un periodo storico che vede


1] La guerra alle porte dell'Europa

2] Inflazione al consumo alle stelle

3] Distruzione della filiera delle materie prime e del commercio

4] Carenza di semiconduttori

5] Prezzi dei fertilizzanti alle stelle

6] Prezzi del frumento alle stelle

7] Aumento del costo del denaro che metterá fuori gioco migliaia di business model basati su fai debito oggi e aspetta domani per fare profitti

8] rischio di milioni di nord africani che spingono per la fame alle porte del sud Europa

etc etc

la mitica commissione neuropea non ha di meglio su cui deliberare che non bannare con un tratto di penna la VENDITA di auto con motore a combustione interna da qui a 13 anni. E' l'intervallo di tempo che separa OGGI dal 2009, di cui intere generazioni portano ancora le cicatrici. 

E' come se questi personaggi vivessero in una bolla, una realtá parallela agli eventi che la gente normale, ordinaria, ma persino CEO, finanzieri etc vive quotidianamente. Per le Germania, giá alle prese con una crisi durissima (economica e di coscienza) del gas, é una mazzata pesantissima. Per gli altri, pure. Intere filiere industriali, persone qualificate, etc che dovranno essere azzerate e ricostruite in tempo zero. Significa recessione. Panico. Mentre il resto del mondo continuerá a bruciare ancora piú carbone di prima perché i paesi poveri, che contano miliardi di esseri umani, non possono permettersi una Kia EV6. E siccome il pianeta UNO é, non é che l'atmosfera sporca si ferma al giardino della villa della Von der Leyen; saremo tutti curiosi di sapere, visto lo spasmodico aumento del consumo di energia elettrica necessaria per muoverci, come la medesima energia verrá creata senza aumentare di n mila volte la domanda di materiale (tipicamente proveniente dalla Cina) di silicio policristallino per fare i pannelli, le terre rare per i magneti, etc. Domanda che fará esplodere i prezzi in alto. Occhio e croce chi vende pneumatici e fa freni vedrá un aumento del fatturato visto che le auto elettriche pesano come elefanti di ghisa, ma per gli altri la vedo dura. 

Senza parlare del problema dello smaltimento delle batterie, che finora pare si riciclino da sole a fine vita. Qualcuno ne parla, a parte citare scassatissimi report della Tesla in cui si parla di prototipi per il riciclo? Metteranno pure delle tasse per il riciclo, tasse salva pianeta. Poco ma sicuro. E per quanto riguarda la produzione dei pannelli solari? O delle pale eoliche? Senza parlare del rame necessario, la gomma per l'isolamento dei cavi, etc etc. Tutto in pochi ANNI. 

Che dire? se le cose sono confermate, prepariamoci a costi dell'energia che quelli attuali sono risibili a confronto. E bisogna capire bene come e dove investire nel lungo termine. Sicuramente il dollaro se la passerá benissimo rispetto all'euro. 


Torneró sull'argomento. 




lunedì 6 giugno 2022

Sará un nuovo 1929? no. Un nuovo 2009? no. Sará qualcosa di nuovo? Sí

 Nel 1929, ad inizio Ottobre, per ogni dollaro prestato dalle banche, 47 centesimi erano "investiti"(emh emh..) per essere usati a margine per comprare azioni, che venivano usate come garanzia. 

Mi spiego meglio: John Smith aveva 1000 dollari da investire, andava in banca, e ne chiedeva altri 1000 in prestito. Con quali garanzie? "semplice, compro duemila dollari di azioni di una bella compagnia ferroviaria, quelle saliranno, e ripago il prestito e mi tengo pure in saccoccia un bel po' di guadagno". E la banca: "accordato!"

E parliamo di investitori retail, non di grossi fondi.

Nel 2009, la leva usata riguardava mutui subprime. In altri termini, John Smith andava in banca, diceva "compro una quarta casa, datemi i soldi, tanto il mercato immobiliare é solo destinato a salire, quando la rivendo ripago il prestito e mi tengo in saccoccia un bel po' di guadagno". E la banca: "accordato!"

Nel 1929, il boom era stato innescato dai bond obbligazionari per pagare le spese di guerra, i "Liberty bonds". A farla breve, nel mondo erano stati venduti a palate bond per finanziare le spese di guerra, che pagavano una bella cedola. Questa enorme massa monetaria era stata messa a disposizione perché in tempo di guerra le valute erano state sganciate dall'oro. Insomma, stampa che ti passa.

Quindi come investire tutti questi soldi nei primi anni Venti? In borsa, che all'epoca era stata resa accessibile anche a famiglie, pensionati, etc etc. Ed ecco nati i ruggenti anni 20, quelli della emancipazione femminile, del pagamento a rate, del consumismo e del mio adorato Charleston. Nel 2008, si pensava di contenere il rischio con la cartolarizzazione, cioé spalmando il rischio di vari mutui di solventi e possibili insolventi in una miriade di "pezzettini" che venivano poi conglomerati in robaccia che veniva venduta a lauto prezzo perché qualche corrotto delle agenzie di rating vi apponeva una AAA. Ovviamente, alla fine i primi insolventi causarono il crollo.

Veniamo ad oggi. 

Se chiedi un mutuo, ti contano i peli del culo. Decisamente non é il 2008.

Se provi a chiedere un prestito per comprare azion", ti prendono a calci nel culo nella direzione della porta di uscita. Decisamente non é il 1929.

Cosa c'é di diverso? 

Il Quantitative Tightening. Cioé la sistematica distruzione di liquiditá, cioé di denaro in giro, operata dalla FED per la prima volta nella Storia, con la S maiuscola. E questo in aggiunta all'aumento dei tassi di interesse. 

Significa tante cose. Ma proprio tante. 

1] Le compagnie che prevedevano crescita a go-go, tipicamente le hi-tech, che contavano su prestiti a interessi dell'1% per assumere programmatori strapagati, ora fanno marcia indietro. Due esempi? Coinbase e Tesla. 

2] Le compagnie che viaggiano su altissimi multipli di P/E, vedono crollare i propri valori in borsa, anche se sono ottime compagnie ( quelle che consegnano pizze e si considerano hi-tech perché dicono ai corridori dove andare a consegnare manco le considero...). Due esempi? AMD e nVidia.

3] Lo smart working, il "lavora ndo te pare basta che produci risultati" subirá un estremo giro di vite. Questo perché bisognerá tenere i costi bassi e aumentare la produttivitá, e la produttivitá se lavori in spiaggia e non ti vedi mai con il tuo team la vedo dura da mantenere. I salari verranno ridimensionati, specie per coloro che per 12 anni se la sono spassata nella Silicon Valley.

4] Riassisteremo alla sindacalizzazione. Due esempi? Apple e Intel. 

Poi potrei parlare di de-globalizzazione, impatti sul deficit governativo e sulle spese di Welfare, effetti sull'immobiliare, sul gap generazionale, investimenti in difesa, etc etc. ma penso di avere buttato giú qualche spunto per vostre riflessioni e commenti. 



sabato 4 giugno 2022

Oro e Bitcoin...ma smettiamola con le cazzate!

 Com'era la storia?

Il bitcoin é oro digitale.

Il bitcoin protegge dall'inflazione.

Il bitcoin protegge dalla stampa monetaria delle Banche Centrali

L'oro é l'Asset (con la A maiuscola) che protegge da alta inflazione

L'oro é l'Asset (con la A maiuscola) che protegge dalle conseguenze delle guerre


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Carissimi, il mondo é cambiato. Sono anni che lo scrivo.

Al momento c'é una guerra (vera) in corso, c'é inflazione altissima nel mondo e infatti l'oro non si é mosso e il bitcoin é collassato. I vostri mantra riportati sopra non contano una ceppa di niente.

Tutto previsto, e prevedibile. 

Se non l'avete capito, peggio per voi e per i vostri "investimenti". A quelli che hanno perso fantastilioni in minchiavalute come le "stablecoins", che stabili non sono per niente, dico che siccome siete speculatori che vi credete investitori, e prendevate per il culo tutti noi altri dicendo che eravamo dei trogloditi ancorati al mesozoioco economico, prendete la cosa come lesson learned a ricalibratevi il cervello. Ancora mi ricordo di quando mi insultavate sui miei post sul valore di bitcoin.

A quelli che pensano che l'oro sia la panacea, rispondo: auguri, non produce cash flow, dovete dare soldi ad ALTRI per tenervelo al sicuro (gli altri sí che fanno cashflow grazie ai vostri soldi) e non produce nemmeno informazione (il denaro é informazione, al giorno d'oggi). Anche il cavallo é stato usato per n-mila anni come mezzo di trasporto. Quindi?

Ah, per inciso, a coloro che ritengono che siamo in un dip....qua di dip c'é solo il cervello di quelli che non capiscono di macroeconomia finanziaria: siamo appena agli INIZI di un tracollo. Se persino il twittarolo Musk che confonde Tesla con la salvezza del mondo scrive incazzato che o tornate a casa o vi licenzio, anzi no vi licenzio e basta (20mila dipendenti messi in strada dal divo salvifico Musk), vuol dire che la sveglia é arrivata. Il motivo? l'ho spiegato nei post passati. 

Io mi sono tenuto liquido e investito in compagnie di commodities che producono dividendi e azioni di compagnie della difesa. E sto in guadagno da inizio anno. 

Continuate pure a comprare sui vostri "dips". 

Poi, se vi piace investire sull'arte frazionaria per cui comprate una frazione di un quadro di valore condifando che "tanto sale", beh, che dirvi, continuate cosí. 




venerdì 27 maggio 2022

State lontani dalla Cina, in ogni forma

 LA Cina, come scrivo ormai da tanto tempo, imploderá.

Non é se, é quando.

Parlavo la scorsa settimana con colleghi che mi guardavano sbalorditi mentre esprimevo i miei pensieri, ma loro non seguono l'economia, non la capiscono, non si interessano di sociologia delle masse, per cui capisco il loro stupore.

Provo a riassumere in pochi punti il mio pensiero:

1] La Cina non ha un vaccino efficace contro il Covid --> questo comporta che appena aprono mezzo porto, c'é un esplosione di omicron, che se non confinata porta a milioni di morti. Da qui nasce l'esigenza della politica ZERO covid, costi quel che costi. Il Partito Comunista Cinese, dopo aver falsificato in ogni aspetto i numeri delle vittime, non puó perdere la faccia mostrando che non é in grado di avere un vaccino decente con milioni di morti, difficile da non rendicontare anche falsificando ogni possibile statistica. 

2] A causa della chiusura di porti e fabbriche, la manifattura cinese sta implodendo, e con essa il reddito di milioni di cinesi.

3] Il cittadino cinese medio é oberato da debiti immobiliari impensabili persino per un americano che ha vissuto nel pieno del botto del 2008. Di fatto l'immobiliare in Cina é stato l'unico veicolo di investimento per i cinesi, visto che comprare azioni é sconsigliatissimo per l'ingerenza del partito, le cripto sono bannate, e comprare valuta straniera impossibile col controllo dei capitali in vigore.

4] La Cina é importatore netto di derrate alimentari perché ha un suolo inquinatissimo e i terreni coltivabili sono stati espropriati con la forza dai governi regionali per fare cassa e venderli a lauto prezzo ai palazzinari cinesi. 

5] In Cina ormai il libero pensiero é bandito. C'é il culto di Xi. L'educazione ha subito un terribile giro di vite. Senza istruzione, non c'é valore aggiunto nella ricerca, e anche copiare come hanno finora fatto, diventa arduo. La produttivitá cinese é bassissima. Le universitá sono al collasso.

6] LA demografia é a pezzi. Il numero di uomini sopravanza enormemente quello delle donne. E la popolazione é vecchissima. Poiché le giovani coppie cinesi lavorano dalle 9 alle 9 per sei giorni a settimana, e devono pure occuparsi di QUATTRO genitori anziani, con costi immobiliari altissimi, esse non possono permettersi di fare figli. 

7] Moltissime compagnie hanno GIA' lasciato la Cina. Sony, Samsung, Panasonic,....l'elenco é lunghissimo. Di fatto il PCC ha fatto in modo che non potessero fare business, dopo essersi appropriato del know-how. A mio avviso, la stessa sorte toccherá a Tesla.

8] Il PCC sta spingendo per avere una popolazione meno istruita, meno esigente, che possa lavorare a basso costo nelle fabbriche. Stiamo assistendo ad una incredibile involuzione. Al PCC non frega nulla se la Cina implode, per loro al potere l'importante é avere il controllo. 

L'elenco é ancora lungo, potrei riempire due pagine, ma penso di aver fornito il quadro generale. 


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Di contro, i grandi vincitori sono gli USA, che si stanno reindustrializzando alla velocitá della luce. E ci sará di conseguenza una crisi di manodopera specializzata che potrebbe perdurare ANNI. Con relativa inflazione. E tassi di interesse piú alti. Stavolta la FED non abbasserá i tassi per anni a venire perché DEVE tenere l'inflazione sotto controllo, in modo soft, ma senza deragliare. 

Come investire in questo nuovo scenario? Io mi sto muovendo da tempo. Chi mi legge sa che:

1] non credo nell'oro come riserva di valore, perché non produce cashflow. E a chi dice che é stato usato per migliaia di anni, beh, rispondo che anche il cavallo é stato usato per migliaia di anni come mezzo di trasporto. Il punto é che l'oro va bene se scappi da un paese in guerra. 

2] non credo nelle criptovalute come investimento, e chi vi dice il contrario lo reputo o un ingenuo o un venditore che sta facendo i suoi interessi perché ci ha investito tempo, denaro, o ci ha dato corsi. E 'pura speculazione. 

Non pretendo di avere ragione, sono le mie opinioni. 

Quindi resto investito in compagnie ad alto dividendo, basso rischio, e/o compagnie che geopoliticamente sono messe molto bene in uno scenario di guerre commerciali che perdureranno ANNI. 

Sto aspettando una ulteriore, FORTE, correzione del mercato per comprare compagnie (la lista é pronta) che hanno tecnologie che non sono replicabili se non in anni, per cui ci sará sempre una fortissima domanda, e che sono stabili finanziariamente. 

A mio avviso, la forte correzione ancora non c'é stata ed é inevitabile che ci sará: banalmente, quando la FED inizierá a distruggere denaro, é come rimuovere le fiches da un tavolo di gioco con una padella: meno soldi per tutti, e il bottino per i giocatori si decimerá.



giovedì 19 maggio 2022

Crypto che?

 Sono sempre stato diffidente sulla utilitá di avere un database distribuito, pesantissimo, e con costi energetici assurdi per operare transizioni, quale la blockchain di Bitcoin.

Ho scritto articoli anche sulla matematica dietro Bitcoin, quindi dico da subito che non é il caso mi veniate a dire che non capisco di Bitcoin. 

Ho sempre ripetuto che Bitcoin é per speculatori. Chi ha cavalcato l'onda, ha fatto i soldi, chi é arrivato tardi, e spera che poi risalirá e raggiungerá 100 mila e oltre, é a mio avviso nella migliore delle ipotesi, un illuso. 

Alcune osservazioni:

  • Il bitcoin é salito in concomitanza con i quantitative easing 
  • Le stablecoin non sono stabili, proprio perché si basano su panieri retti da elementi speculativi

La cosa divertente é che quelli che compravano bitcoin dicevano che erano contro il sistema, perché la FED stampava troppo. Ora che la FED leva le fiches dal tavolo, cioé non solo ha smesso di stampare, ma distrugge denaro, ed é finita la cuccagna, i giocatori rimangono con meno fiches da spartirsi, scoprono che il bitcoin era di fatto tenuto in piedi indirettamente dalla FED. 

Se l'inflazione nominale é all'11%, e il bitcoin é anti inflattivo, anzi deflattivo, perché non corrono tutti a comprare bitcoin? semplicemente perché chi compra bitcoin non vede un ritorno di valore intrinseco, ma spera di venderlo a prezzo maggiore ad un altro. Si chiama speculazione. Idem per i casermoni inoccupati cinesi, la bolla dei tulipani, le dot com etc.

Semplicemente é un asset speculativo, e chi ha paura del crollo, vende. Incassa, e tanti saluti. Senza ideologie.

E quei paesi che hanno ancorato la propria valuta col bitcoin e hanno visto un 50% di perdita valutaria? cazzi loro, mi viene da dire. Politici criminali che sostituiscono l'ideologia e l'adorazione al totem tecnologico alla valuazione della realtá. 








mercoledì 11 maggio 2022

[INTEL] Manca poco per entrare a gamba tesa

 Pro Micro:

1] Massicci investimenti in R&D, specie sul fronte fabs

2] Cambio dei vertici: Gelsinger ha messo persone coi coglioni

3] Diversificazione e apertura a RISC V e alla produzione di chip per conto terzi

4] Spinta sul fronte AI e gaming

5] Intel non se la caga nessuno, ancora tutti dietro a nVidia e AMD che hanno un modello di business inevitabilmente in declino e prezzi assurdi rispetto agli earnings.

Pro Macro:

1] gli USA devono spinger per l'in-shoring della produzione di componenti elettronici avanzati

2] gli USA dovranno sostenere la produzione interna di semiconduttori con incentivi, detassazione degli utili reinvestiti, agevolazioni

3] Intel é l'unica grossa compagnia OCCIDENTALE a sviluppo verticale per design, produzione, packaging, test, validazione e distribuzione. 

4] Intel é piú resiliente di altri competitors alla de-globalizzazione

Contro:

1] per effetto di quantitative tightening della FED, TUTTO il settore tech é destinato a scendere, e Intel non fará eccezione. Ci saranno occasionali boom e bust, ma mediamente il settore scenderá.

2] Intel scende, e scenderá, MENO della concorrenza ma di fatto scenderá

3] Al momento é ai minimi storici sul fronte P/E, ma non sul fronte P/FCF, causa massici investimenti in capex.

4] Il dollaro é fortissimo, il che era prevedibile (l'ho scritto per anni), visto che in Europa ci sono 27 teste che ragionano come pare a loro, i tassi in USA sono in rialzo, c'é una guerra alle porte dell'Europa in corso (che a mio avviso durerá mesi se non anni con vari strascichi). Chi compra Intel deve ricordarsi che acquistando in dollari, il cambio di questo periodo é forse irrepetibilmente costoso. A mio avviso, euro e dollaro andranno in paritá presto se la Lagarde non si decide ad alzare i tassi.

5] Intel é per long term investors. Quindi, per coloro che hanno PAZIENZA e DETERMINAZIONE e LUCIDITA' per vedere valore dove altri vedono solo il solito dinosauro in via di estinzione.

6] Il mercato dei semiconduttori é parzialmente ciclico. Potremmo arrivare nel 2024 ad una sovraofferta, e l'industria della difesa potrebbe non compensare la domanda di un calo sul fronte civile. 


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Tirando le somme, direi che tenendo conto del fattore cambio eur/usd, Intel dovrebbe scendere sotto i 40 USD per essere ultra appetibile. Lo é giá se uno é un investitore che compra direttamente in dollari americani. Personalmente aspetterei il Q3/Q4 2022 per vedere cosa succede all'euro. 

Ho giá azioni Intel, comprate prima che il dollaro schizzasse, ma per incrementare la quota, aspetteró. 


Al momento sono molto piú esposto su fertilizzanti, mid stream oil and gas companies, e upstream oil and gas companies. Oltre al settore della difesa. 


venerdì 6 maggio 2022

Nasdaq - 21%, S&P -14%, ed io?

 Finora sto a piú 4%. 

Il periodo considerato é dal primo gennaio di quest'anno ad oggi.


Brevi riflessioni.

Stavo perdendo ai primi di febbraio oltre il 7%. Ho capito dove sbagliavo, e ho ruotato completamente portafoglio. Ho coperto le perdite in 15 giorni e poi a partire dai primi di Marzo sono tornato in attivo.

Ho chiuso il gruppo di investimento Telegram. Non stava portando ai risultati che mi aspettavo.

C'é una importante lesson learned in questo caso: gestire un gruppo da remoto, con persone che non si conoscono, con background e competenze diverse, che vivono in nazioni diverse, é una impresa difficilissima. Ti capita il cazzaro, la persona competente ma con poco tempo, quello che si iscrive "per imparare" e che non produce, quello intuitivo che si lascia trasportare dalla mania di fare il bastian contrario, etc. Un portafoglio assortito, assolutamente, di persone intelligenti e curiose, ma alla fine era un "herd of cats", un gregge di gatti, e io di fare il pastore evidentemente non ho la pazienza né la stoffa.

A me interessa una sola regola: non perdere soldi in qualunque situazione macro economica mi posso trovare. Se li faccio, ho ragione, se non li faccio, ho torto. Sic et simpliciter.

Io lavoro con analisi macroeconomiche, storiche e geopolitiche per individuare i settori interessanti.

Individuato un settore, isolo un pool di aziende che mi danno fiducia sulla base di metriche precise, che cambiano a seconda del settore. Questa cosa richiede molto studio ma c'é un enorme vantaggio: capite le metriche, tra venti anni le usi come oggi.

Isolato un pool di aziende, ne isolo una o due su cui mi sento di investire, dopo aver incrociato opinioni con persone competenti che scrivono in altri siti, in inglese. 

Diversifico poco. Per scelta.

Commetto errori. Gli errori (due) commessi nel 2021 me li tengo in portafoglio per ricordarmi di non lasciarmi trasportare dall'entusiamo del momento. Sono i due errori che mi hanno impedito di fare guadagni ragguardevoli da inizio anno. Stanno lá come una fotografia a ricordarmi "non fare cazzate". 

Veniamo un po'alla situazione macro finanziaria.

1] La borsa scenderá fino a tutto il 2022, e forse anche nel 2023. Ci sará un momento in cui rientreró massicciamente, e sará quando la FED dichiarerá concluso il monetary tightening. Fino ad allora, prepariamoci alle montagne russe in borsa con discesa consistente. L'entitá della discesa dipenderá da quanto denaro la FED distruggerá. Ovviamente ci sono settori e compagnie che reggeranno bene, o meno peggio di altre. Io ho putato su difesa, fertilizzanti, compagnie midstream di oil and gas.

2] A coloro che pensano che il dollaro sia finito, beh, auguri. Non avete capito un cazzo.

3] A coloro che pensano che la Cina si riprenderá, e che é un ottimo investimento a questi prezzi, auguri, non avete capito un cazzo. L'ho scritto per due anni, non insisto.

4] A coloro che pensano che le cripto mostreranno di che pasta sono fatte dico auguri, avete vissuto le cripto quando c'era il quantitative easing, con soldi piovuti dal cielo per adolescenti e ragazzi annoiati che vedono nel "sistema" il nemico. Vediamo ora che la massa monetaria collassa e c'é inflazione come reggono le cripto. Sono curioso. Io, me ne tengo alla larga.

5] A coloro che pensano che il modello di sviluppo esternalizzato di molte big tech sia ancora possibile (AMD, nVidia, Apple, etc) dico, auguri, io sono mesi che ho puntato sulla manifattura USA, specie hi tech.

6] A coloro che pensano che gli USA stiano collassando, dico, capisco le vostre paure/speranze, ma vi rispondo che gli USA stanno solamente attraversando una fase di transizione. Succede, ad un paese giovane e con molte idee ed etnicamente variegato. 

Sull'Europa non mi esprimo piú. E'mal governata, miope, lenta, burocratica, piccola di mente e di visione. Ma ha dalla sua un enorme potenziale di culture diverse e creativitá. Vedremo ora che il commercio non tiene piú in piedi la baracca e tutti si vogliono riarmare e creare un po' piú di autarchia come cambieranno le cose. Forse il politically correct subirá una brusca frenata, fará retromarcia e potremo riconcentrarci sulle cose importanti.