lunedì 6 giugno 2022

Sará un nuovo 1929? no. Un nuovo 2009? no. Sará qualcosa di nuovo? Sí

 Nel 1929, ad inizio Ottobre, per ogni dollaro prestato dalle banche, 47 centesimi erano "investiti"(emh emh..) per essere usati a margine per comprare azioni, che venivano usate come garanzia. 

Mi spiego meglio: John Smith aveva 1000 dollari da investire, andava in banca, e ne chiedeva altri 1000 in prestito. Con quali garanzie? "semplice, compro duemila dollari di azioni di una bella compagnia ferroviaria, quelle saliranno, e ripago il prestito e mi tengo pure in saccoccia un bel po' di guadagno". E la banca: "accordato!"

E parliamo di investitori retail, non di grossi fondi.

Nel 2009, la leva usata riguardava mutui subprime. In altri termini, John Smith andava in banca, diceva "compro una quarta casa, datemi i soldi, tanto il mercato immobiliare é solo destinato a salire, quando la rivendo ripago il prestito e mi tengo in saccoccia un bel po' di guadagno". E la banca: "accordato!"

Nel 1929, il boom era stato innescato dai bond obbligazionari per pagare le spese di guerra, i "Liberty bonds". A farla breve, nel mondo erano stati venduti a palate bond per finanziare le spese di guerra, che pagavano una bella cedola. Questa enorme massa monetaria era stata messa a disposizione perché in tempo di guerra le valute erano state sganciate dall'oro. Insomma, stampa che ti passa.

Quindi come investire tutti questi soldi nei primi anni Venti? In borsa, che all'epoca era stata resa accessibile anche a famiglie, pensionati, etc etc. Ed ecco nati i ruggenti anni 20, quelli della emancipazione femminile, del pagamento a rate, del consumismo e del mio adorato Charleston. Nel 2008, si pensava di contenere il rischio con la cartolarizzazione, cioé spalmando il rischio di vari mutui di solventi e possibili insolventi in una miriade di "pezzettini" che venivano poi conglomerati in robaccia che veniva venduta a lauto prezzo perché qualche corrotto delle agenzie di rating vi apponeva una AAA. Ovviamente, alla fine i primi insolventi causarono il crollo.

Veniamo ad oggi. 

Se chiedi un mutuo, ti contano i peli del culo. Decisamente non é il 2008.

Se provi a chiedere un prestito per comprare azion", ti prendono a calci nel culo nella direzione della porta di uscita. Decisamente non é il 1929.

Cosa c'é di diverso? 

Il Quantitative Tightening. Cioé la sistematica distruzione di liquiditá, cioé di denaro in giro, operata dalla FED per la prima volta nella Storia, con la S maiuscola. E questo in aggiunta all'aumento dei tassi di interesse. 

Significa tante cose. Ma proprio tante. 

1] Le compagnie che prevedevano crescita a go-go, tipicamente le hi-tech, che contavano su prestiti a interessi dell'1% per assumere programmatori strapagati, ora fanno marcia indietro. Due esempi? Coinbase e Tesla. 

2] Le compagnie che viaggiano su altissimi multipli di P/E, vedono crollare i propri valori in borsa, anche se sono ottime compagnie ( quelle che consegnano pizze e si considerano hi-tech perché dicono ai corridori dove andare a consegnare manco le considero...). Due esempi? AMD e nVidia.

3] Lo smart working, il "lavora ndo te pare basta che produci risultati" subirá un estremo giro di vite. Questo perché bisognerá tenere i costi bassi e aumentare la produttivitá, e la produttivitá se lavori in spiaggia e non ti vedi mai con il tuo team la vedo dura da mantenere. I salari verranno ridimensionati, specie per coloro che per 12 anni se la sono spassata nella Silicon Valley.

4] Riassisteremo alla sindacalizzazione. Due esempi? Apple e Intel. 

Poi potrei parlare di de-globalizzazione, impatti sul deficit governativo e sulle spese di Welfare, effetti sull'immobiliare, sul gap generazionale, investimenti in difesa, etc etc. ma penso di avere buttato giú qualche spunto per vostre riflessioni e commenti. 



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