sabato 31 agosto 2019

[Bitcoin] L'impatto ambientale di Bitcoin e la sua profittabilitá


Di una cosa sono molto contento quando parlo di bitcoin e, piú in generale, di criptovalute.

Facciamo un pó di profilazione spiccia, per divertirci.

Le persone che mi scrivono per criticarmi sono intelligenti e preparate. Non tutte, ci sono le dovute eccezioni, ma la media é alta. Bitcoin é un argomento affascinante perché affronta temi complessi come calcolo distribuito e criptografia, teoria monetaria e token economy. E' un territorio in evoluzione. Buono per tutti, dai sognatori agli speculatori, dagli informatici ai creduloni.

In genere chi mi critica "se la crede" perché é abituato ad avere a che fare con analfabeti tecnologici ed economici.
Si tratta in genere di persone che credono fortissimamente nel libero mercato: chi é bravo, vince, gli altri, si attaccano al tram.
Io credo nel libero mercato, ma regolato, il che fa di me secondo molti di loro uno che NON crede nel libero mercato.
Le critiche al bitcoin vengono quasi sempre affrontate come "non capisci una sega, informati" o "i problemi si risolveranno, abbi fede, ci stiamo lavorando".

Io cerco sempre di avere un approccio quantitativo ai problemi.

I due precedenti articoli che ho scritto in merito al fatto che bitcoin fosse una frode, nel senso di fregatura, hanno sollevato un vespaio e una montagna di click.

Io con i click NON CI GUADAGNO, ma ammetto che i due articoli precedenti erano clickbait per avere un po'di feedback di persone con un po' di cervello e competenza tecnica. I fatti mi hanno dato ragione e ho usato i loro commenti a leva per ottenere critiche costruttive.

Per inciso, non mi riferisco ai programmatori in PHP o C/C++, ma a gente che usa i bitcoin perché ha analizzato a fondo le potenzialitá e soprattutto i difetti in un contesto generale, che abbraccia la teoria monetaria, il consumo di risorse energetiche, i contraccolpi sociali.

I difetti tecnologici attuali di Bitcoin sono fondamentalmente due:

1) richiede un enorme consumo di corrente.

2) il numero di transazioni che possono essere processate é bassissimo, e infinitamente risibile rispetto a quanto fatto da una VISA (rapporto nell'ordine di un intervallo da 1 a cinquecento a 1 a mille, per intenderci..). Ció crea latenze insostenibili a meno di non pagare piú alti costi di transazione ("vuoi essere processato velocemente? PAGA!"). Comunque in ogni caso siamo nell'ordine delle decine di minuti nel caso migliore, tre giorni nel caso peggiore. Transazione non andata a buon fine nel caso pessimo se dopo tre giorni ancora aspetti. Questo perché le transazioni vengono messe prima in anticamera come dal medico, cioé in attesa, ordinate secondo chi ha piú prioritá (fees associate, come un codice da bianco a giallo a rosso al pronto soccorso) poi le transazioni devono essere validate ("il tizio che paga ce li ha i bitcoin nel portafoglio o compra allo scoperto?" si possono richiedere piú conferme, a seconda dei soldi in gioco) vengono elaborate in blocchi (mining), e i blocchi vengono distribuiti ai nodi.

Ci sarebbe un terzo punto, e cioé la volatilitá, il che rende attualmente il bitcoin una valuta soggetta a speculazione, ma giustamente i critici mi fanno osservare che se TUTTI usassero bitcoin, il bitcoin non sarebbe volatile. Oggi e per i prossimi anni, se continuerá ad esistere, il bitcoin sará molto volatile.

Ci sarebbe poi un problema, di tipo monetario, e cioé che bitcoin é deflattivo. Ma non é oggetto di questo post. Tra l'altro, per i creatori, é un vantaggio. Abbiamo posizioni opposte.

Il punto 2), noto come scalabilitá delle transizioni, é affrontato al momento con una estensione del  protocollo Bitcoin, chiamata Lightning Network (rete fulmine!). Ne parleró in altra sede, per ora mi pare di capire che la rete é sotto test in una bitcoin test network (Sto leggendo il white paper quando ho un po' di respiro da lavoro, famiglia e palestra, e articoli per ExitEconomics che sto usando come diario personale per vedere i miei sviluppi).

Il punto 1), invece, é oggetto di questo post.

Come scrive giustamente Marco Dal Pra in replica al mio post, una blockchain DEVE avere una valuta intrinseca, sia essa bitcoin, sia essa ethereum, o PippoCoin. Piú in generale, commento io, deve esserci una fiche (come le fiches usate nel poker) che qualcuno considera valga la pena ricevere per consumare l'energia elettrica per validare le transazioni di quelli che la usano. Le fiches oggi vengono scambiate poi in dollari, euro, yen, renmimbi. Il bitcoin viene vista come valuta NON a corso forzoso in quanto scambiabile su piattaforme di Exchange in moneta a corso forzoso, garantita dallo Stato Centrale. Essa stessa viene scambiata rispetto alle altre valute a corso forzoso, fiat money in inglese.

La fiche in questione é chiamata token, gettoncino. Da qui il termine token economy per quelle economie basate su transazioni di criptovalute.

Bitcoin puó esistere solo finché il costo della corrente elettrica e dei server usati per minare, nella valuta a corso forzoso del paese dove ci sono i server per minare, é INFERIORE al valore del bitcoin che deve essere minato. 


Nota: proprio perché é transnazionale come la rete internet, il bitcoin gode di arbitraggio valutario: posso minare bitcoin con server ubicati in Cina perché pago in yuan la corrente elettrica prodotta da economiche ed inquinantissime centrali a carbone da operai con gli occhi a mandorla pagati poco, e rivenderlo in dollari statunitensi a ricchi signori che comprano le Tesla.
Da questo punto di vista, Bitcoin é l'esempio calzante della globalizzazione estrema di servizi e capitali.

Questa considerazione fornisce una prima rozza metrica per immaginare il futuro di Bitcoin. 

Ogni anno che passa, nuovi sistemi di calcolo specifici per minare bitcoin vengono introdotti. Non sto a spiegare cosa sia un ASIC, diciamo che per minare bitcoin sono usati circuiti integrati altamente ottimizzati (gli ASIC, appunto) che sono specificamente progettati per usare l'algoritmo SHA256 per calcolare la funzione hash del blocco.
Niente di eccezionale, intendiamoci: io stesso seguo lo sviluppo di ASIC volti a calcolare l'eco dei radar satellitari. Si tratta di aggeggini che fanno conti molto rapidamente consumando meno rispetto ad altre soluzioni meno ottimizzate.

Piú fanno i conti rapidamente a paritá di consumo di energia, piú questi ASIC sono ricercati.

Piú veloce é l'ASIC, o gruppi di ASIC che lavorano in parallelo in costosi cluster, prima fa il miner a vincere la competizione con gli altri miners e aggiudicarsi la ricompensa.

In base a qualche ricerca condotta in rete, ho potuto concludere che il costo per calcolare 1 miliardo di chiavi hash per ogni joule di energia é sceso di venti volte in 5 anni. Che é un ECCELLENTE risultato!

Quanto é salito il numero di hash necessarie a minare un blocco in 5 anni?
Sempre in base a qualche ricerca condotta in rete, mi risulta che la difficoltá di minare bitcoin, espressa in Gigahash al secondo (GH/s) sia esplosa ed aumentata di un fattore  diecimila nello stesso arco di tempo. DIECIMILA.

Quelli che scrivono nei miei commenti che l'evoluzione degli ASIC compensa il costo della corrente, scrivono una solenne..come dire..non mi viene il termine..ah ecco: CAZZATA. Una cazzata di fattore 500.

Potete andare a questo sito per vedere il grafico della difficoltá di minare bitcoin: per quanti fra di voi la sanno leggere, suggerisco la scala logaritmica. Con la scala logaritmica, si vede bene che in dieci anni il costo per calcolare hash é aumentato di 100*100*100*100*100*100*100 volte. Purtroppo la legge di Moore non ce la fa: gli ASIC non possono compensare una tale crescita della mole di calcolo! Quindi occorre comprare tanti ASIC e farli lavorare insieme.

Copiaincollate questi brevi trafiletti sopra quando arriva qualcuno a dirvi che gli ASIC compensano i costi della corrente e mandateglieli.

Nei primi tempi, la ricompensa per minare erano 50 BTC. Poi nel 2012 si é passati a 25 BTC. Oggi la ricompensa per indovinare la chiave hash é di 12.5 BTC. Probabilmente l'anno prossimo la ricompensa si dimezzerá ulteriormente, e si passerá a 6.25 BTC.

Cosa significa tutto ció? che i primi miners, o creatori di bitcoin, hanno fatto una quantitá spaventosa di soldi perché: PRIMO, facevano per ogni blocco minato 50 bitcoin, e non 12.5 come oggi. SECONDO, la difficoltá per minare era un milione di miliardi di volte inferiore ad oggi.

Se avete la bava alla bocca pensando ai facili guadagni ("potevo attaccare il pc con linux sopra e farci girare il SW di mining mentre mi trombavo la ragazza!!") come qualche nerd con pancetta e occhiali, pensate sempre che a posteriori é facile fare valutazioni perché il mercato premia chi ha successo, ma le milioni di imprese andate a male e i soldi persi con esse non finiscono sui giornali. Insomma, in hindsight tutto é facile.

La soglia di profittabilitá é nota ad ogni ingegnere gestionale: esiste per ogni investimento, e il bitcoin non fa eccezione a riguardo perché per un miner con tanti soldi da investire in costosi server il guadagno é assicurato. Per chi compra e chi vende, no. Ma Bitcoin non é democratico, i guadagni non sono spartiti equamente come in una SPA. La creazione del denaro in bitcoin soffre di un bias molto maggiore del denaro creato dalle banche centrali. Ne parleró in un post apposito, in merito all'indice di Gini applicato al BTC. Se me lo scordo, ricordatemelo.

La soglia di profittabilitá é relaticamente facile da calcolare per il BTC rispetto a, che so,  il nuovo telaio di una Jeep, che ha una infinitá di variabili (fornitori, energia, leggi, dazi, design, test, produzione, etc.) da valutare prima.

La soglia di profittabilitá é definibile a partire dall'efficienza dell'operazione di mining.
Per il bitcoin, possiamo definire l'efficienza come rapporto fra ricompensa per ogni hash calcolata, e il costo dell'energia associata.

Ora, ovviamente l'energia in dollari non é la stessa né nel tempo, né in tutto il mondo, per cui dobbiamo mettere un piccolo paletto, e per esempio assumere che l'energia elettrica costi gli stessi soldi dappertutto e per alcuni anni per fare i confronti. Che so, 10 centesimi per kWh.

I miner comprano hardware di altissimo profilo e li installano in posti dove l'energia elettrica costa poco. A questa pagina, potete leggere che con "un Antminer S15 installato a casa vai a goderti la vita e fai 15 dollari al mese". Ne metti tanti insieme, e fai soldi gratis. I rentiers del nuovo millennio :-)

Il fratello maggiore del S15, l'Antminer S17, consuma 0.05 Joule per GHash e si calcola fino a  60TH/s (si, lo so, alcuni scrivono mediamente 28, ma io sono buono e 60 mi fa comodo per i conti per valutare un estremo superiore di profittabilitá ). Quindi dovrebbe consumare circa 14 kWh/TH, cioé per ogni TH, si spendono 140 centesimi, cioé 1.4 dollari.

Un blocco, per essere minato, richiede di smazzarsi dai 4 ai 7 EH/s (Slushpool elabora mentre scrivo 6.16 EH/s) Ora, 1 EH = 1 milione di TH.
7 EH/s richiedono pertanto 110 mila ASIC di ultima generazione che lavorano in sinergia, parzialmente localizzati in enormi data-center, e in parte distribuiti in tutto il mondo presso privati.

NOTA: é un conto della serva, non ho voluto considerare, in primissima approssimazione, che per ogni ASIC aggiunto l'efficienza complessiva diminuisce.

110mila per 140 centesimi = 154 mila dollari.

Se il costo dell'energia é di soli 5 centesimi, anziché dieci, si spende la metá.

Bene, in un'ora si possono minare circa 75 BTC.

75 BTC sono circa 750 mila dollari.

L'efficienza diventa 0.75/0,154 = 4.87

Di fatto, si arriva ad una profittabilitá che in condizioni ideali pari a quasi il 500% (nelle nostre ipotesi solo un gruppo di minatori vince, si sfrutta tutta la potenza e gli ASIC e i server glieli regalano). Se vai dove l'energia elettrica costa la metá, raddoppi il profitto.

Nei conti abbiamo ignorato i costi fissi e abbiamo esagerato un tantino con la velocitá degli ASIC, diciamo che consideriamo un ASIC tipo Innosilicon Terminator N, con N >3. Una bestiolina come questi ASIC  sta sui 5mila dollari, come minimo. Certo, se ne ordini diecimila ti fanno lo sconto.

Non solo: i miner sono in competizione tra loro. Il primo che vince, porta a casa i soldi. In ogni caso gli ASIC lavorano di continuo, anche quando il blocco lo vince un altro  competitor.

Da questo punto in poi faccio assunzioni su cui non sono ancora ferrato, per cui spero che qualcuno mi confermi o sconfessi.

Ora, supponiamo che elaboriamo sotto il pool AntPool, che detiene il 9% del mercato mining di Bitcoin.
Questo significa che si é profittevoli solo per il 9% del tempo. Per il 91% del tempo Antpool spreca energia elettrica.

La profittabilitá diventa 0.09*0.75/0.154 = 0.43

Che é meno di uno, cioé per ogni dollaro speso, ritornano 43 centesimi.

Dove sta l'inghippo?
BTC per essere profittevole deve poter funzionare in zone del pianeta dove l'energia elettrica costa poco, o avere enormi cluster che diminuiscono i costi degli ASIC e che garantiscono una percentuale del mercato del mining a doppia cifra.

Per assicurarsi che l'energia costi poco, é necessario produrla in zone come la Cina dove c'é carbone o in posti dimenticati da Dio tipo questo.
Questo crea problemi alla scalabilitá di BTC se consideriamo gli impatti climatici. Non é un caso che l'opinione pubblica inizi a domandarsi sulla sostenibilitá di questo sistema. Prima delle Banche Centrali e dei governi a caccia di gettito fiscale, Bitcoin dovrá secondo me preoccuparsi degli ambientalisti, che faranno pressione per spegnere i mining center. Un articolo di Nature del 2018 conclude che minare BTC a Novembre 2018 inquinava quanto un milione di vetture facenti uso di combustibili fossili. Finora poca roba, si tratta solo dello 0.01% delle emissioni globali, ma Bitcoin soffre di un problema: il costo della energia sale esponenzialmente, piú che triplicando ogni anno in media negli ultimi 5 anni (media geometrica di 500 in 5 anni)

Non é un caso che si sia passati da un consumo di un portatile al consumo di un piccolo paese come l'Irlanda in 9 anni. Benvenuti tra le funzioni esponenziali.


Per oggi é tutto, questi post sono piú utili a me che a voi, penso, perché chi é preparato mi critica e rimane della sua, chi non lo é non ci capisce una fava e rimane della sua lo stesso. Si scherza eh!


venerdì 30 agosto 2019

[Economia] Mercato immobiliare e proposte per migliorare la vita in Italia

Voglio mettervi due figurine a confronto.
Questa é la prima



e questa é la seconda



Noterete che entrambi i grafici scendono all'inizio, ma dopo il 2014 quello di sopra si riprende, alla grande direi, e passa da un indice 95 a un indice 130, mentre il secondo é in caduta libera, e sembra aver raggiunto una "resistenza" intorno al 2016. Di fatto, scende ancora ma impercettibilmente.

Cosa sono questi grafici?
Sono la rappresentazione plastica dell'Olanda e dell'Italia. 
Quello che vedete é il confronto fra l'indice immobiliare per abitazioni ad uso residenza (tradotto: misura i prezzi delle case) olandese, sopra, e italiano, sotto.

L'Olanda sta vivendo un boom immobiliare superiore al picco del 2007-2008. Per l'Italia é stagnazione.

Quando vi dicono che i bassi tassi di interesse hanno sorretto il mercato immobiliare italiano, hanno ragione. Perché se i tassi fossero stati piú alti e non ci fosse stato quantitative easing, i prezzi delle case italiane sarebbero precipati a capofitto, non scesi. 
Di fatto l'Italia é in stagnazione da anni, ed é tenuta in piedi dalla Banca Centrale Europea che compra debito pubblico italiano e offre liquiditá alle banche le quali, altrimenti, fallirebbero una dopo l'altra. Questo serve per ricattare politicamente il paese, ma di fatto abbiamo messo il cappio al collo da quando abbiamo messo in mano il ns. debito pubblico a banche e fondi di investimento stranieri.

Vediamo di spiegare il legame tassi di interesse - implosione dell'economia attraverso il mercato immobiliare.

In Olanda, come in Inghilterra, i prezzi delle case sono alle stelle. Anche in Italia lo sono, rispetto agli stipendi che ci sono in giro. In altri termini, l'immobiliare é salito, o ha tenuto meglio botta nel caso italiano, molto piú della crescita dei salari, e molti giovani non hanno liquiditá a sufficienza per comprare casa. 
In Olanda c'é una enorme domanda per case a prezzi abbordabili, ma non ci sono abitazioni a sufficienza. I prezzi delle case in Olanda sono in continua ascesa dal 2015 e molta gente deve stare in affitto. Studenti non trovano camere vicino alle universitá (Leida, Amsterdam, Delfi) se non a costi proibitivi.

Tutto ció é effetto delle decisioni delle banche centrali, che tengono i tassi di interesse a breve bassissimi quindi, chi puó, fa mutuo, e i prezzi schizzano in alto perché l'Olanda é densamente popolata e le case sono poche rispetto alla domanda. L'Olanda é molto gettonata per le universitá, perché c'é molto lavoro per expat visto che hanno sede molte multinazionali (FCA, per dirne una) che godono di tassazione bassa e un forte stato di diritto.
La Brexit da questo punto di vista dá una mano all'Olanda.

Cosa succederebbe se i tassi salissero? per quanti hanno mutuo a tasso fisso, cambia poco, ma per coloro che hanno un mutuo indicizzato o vogliono vendere casa,  sarebbe una debacle.  

Vediamo perché.

Se i tassi salgono, chi vuole comprare si trova davanti una rata piú alta del mutuo, quindi puó offrire di meno. Questo impone, a chi ha necessitá di vendere, di accettare di vendere ad un prezzo piú basso.
Chi ha un mutuo a tasso variabile, e scopre che non ce la fa piú a pagare la rata (o anche a tasso fisso prossimo a scadenza: calcolate che in Olanda gli interessi sono bloccati per dieci anni, dopo i dieci anni si rinegoziano gli interessi quindi anche chi ha il mutuo a tasso fisso in realtá ce l'ha solo per intervalli di dieci anni), si trova a dover vendere in fretta, pena vedersi la casa presa dalla banca, che la vuole vendere subito e quindi accetta compratori che offrono poco.

Siccome le banche hanno un bilancio che, in attivo, riporta il valore degli asset immobiliari, se le case perdono di valore perché improvvisamente la gente deve vendere, i bilanci bancari si contraggono.
L'effetto é che le banche non prestano piú denaro. Credit crunch, in gergo.
Se le banche non prestano, le imprese non possono indebitarsi per fare investimenti, o pagare gli stipendi, i fornitori etc. Le imprese chiudono i battenti, e la disoccupazione sale. 
Sale la disoccupazione, scende il gettito fiscale, diminuiscono le spese per il welfare, sale il malcontento, sale la rabbia, si rovesciano i governi. 

Capite quindi la relazione tra gli attuali bassissimi, al limite nulli o persino negativi, tassi di interesse e il rischio recessione di un paese. Molto passa attraverso il valore delle abitazioni. Una abitazione che, sulla carta, acquista valore, induce anche una certa tranquillitá psicologica ("se le cose si mettono male, vendo..") e la gente é piú propensa a spendere (a consumare, e i consumi sono una voce del PIL).

Il problema di fondo é la stagnazione dei salari. Che é connessa alla produttivitá. 
Un paese che innova, e spende in deficit per finanziare ricerca, ponti, fibra ottica, etc. nel medio lungo periodo ha CRESCITA; la crescita porta ad avere salari piú alti che riescono a tenere il passo con la crescita dell'economia e dei costi delle case. Se la produttivitá non SALE, e si ricorre solo al debito per mantenere lo stile di vita, i conti prima o poi arrivano. 

Oggi invece viviamo il paradosso che le case costano di piú ma la crescita non c'é, o é risibile (Zero virgola...). O che le case sono scese di valore ma i salari sono talmente ridicoli che in ogni caso le case costano troppo.

Prima Soluzione immediata: stringere le possibilitá al "buy to rent", perché chi ha i soldi in questa maniera compra per mettere in affitto, tipicamente 10 immigrati in uno stabile, e fa profitti su profitti, e chi vuole mettere su famiglia si trova a decidere tra mettere un tetto sulla testa o avere un figlio. 
Il buy to rent aumenta la povertá, aumenta la denatalitá, facilita politiche immigratorie fuori controllo (vedi cooperative rosse per la gestione degli immigrati), porta al degrado dei quartieri. 

Seconda Soluzione di lungo periodo: investire, investire, investire a deficit in nuove tecnologie, universitá e istruzione. La produttivitá del paese deve aumentare, non ci sono altre strade per la crescita. PD e M5S sono su posizioni antitetiche entrambe sbagliate. Uno é per i tagli alla Monti, l'altro per spesa a sussidio. Entrambe le soluzioni portano a recessione, fuga di cervelli, denatalitá.

Terza Soluzione immediata: separare banche di investimento dalle banche commerciali che concedono prestiti a famiglie e imprese sul territorio. Casa mia é parte del MIO territorio, non ha senso che il mio mutuo venga diviso in tante piccole fettine (in gergo si chiama cartolarizzazione) che vengono vendute a persone e banche che vivono all'altro capo del pianeta. La storia secondo cui con la cartolarizzazione il rischio del cigno nero (crisi devastante mondiale) viene spalmato su tutto il pianeta é una stronzata venduta da squali finanziari ai creduloni: senza camere stagne in una nave, anche una falla localizzata affonda il natante. Il credito deve poter sí circolare nel mondo, ma anche avere ecosistemi locali dove famiglie e imprese sono protette se nei mercati finanziari infuria la tempersta.

Le sopraesposte soluzioni coinvolgono la collettivitá.

Il sistema democratico italiano consente di formare maggioranze parlamentari che riescono ad alternarsi nel giro di un mese, proponendo soluzioni economiche disastrose nell'uno o nell'altro verso con gli stessi membri del parlamento.
Una democrazia siffatta non consente di governare un paese. La classe dirigente é talmente frammentata e poco preparata che di fatto é eterodiretta, dall'Europa o dal FMI. 
La costituzione italiana é assolutamente inefficace a proteggere la parte produttiva del paese e lo vediamo in questi giorni.

Quindi capisco chi, esasperato e con competenze rivendibili altrove, scappa e va all'estero.
Ma si scappa, si va soltanto in un altro posto dove gli stessi problemi potrebbero riapparire. Si perdono le radici, si lasciano amici e parenti. Possibile che DEBBA andare cosí? no. 

Le soluzioni individuali sono sempre possibili (emigrare, fare corsi su corsi per migliorare la propria rivendibilitá, fottere il prossimo, ottenere un posto pubblico strapagato ottenuto grazie ad una telefonata dello zio dell'amico, vendere consulenze su strumenti speculativi garantiti al 100% risk free, fare marketing piramidale), ma hanno il respiro di una generazione. Personalmente credo che lo scopo di ogni generazione sia lasciare un mondo migliore ai propri figli e nipoti.

La via maestra per una paese sano, con fiducia nel futuro, e con poco crimine é avere una classe media che sia la piú estesa possibile.

Per avere una classe media, occorre riprendersi un po'di sovranitá (controllo degli interessi sul credito messo in circolo nell'economia) e mettere delle barriere alla libera circolazione del credito per comprare strumenti finanziari a leva (cosí proteggendo famiglie e imprese), investire in istruzione sulle nuove tecnologie, dare spazio alle scuole professionali e investire in opere pubbliche e in ricerca di base.

Personalmente non ho una predilezione per il colore verde, ma per come la vedo io é la Lega in Italia a proporre soluzioni che piú si avvicinano a quelle che ho indicato.
Se arrivasse un partito X apromuovere le idee che io porto avanti, voterei il partito X.

Non vedo altre alternative. Stronzate come chiacchiere vaghe senza progettualitá sulla Green Economy, treni ultraveloci, sul piú Europa (sí dei poveracci disoccupati, aggiungo io), diminuire le tasse a chi guadagna poco (ormai guadagnare 30 mila euro lordi l'anno in Italia é avere un OTTIMO salario quindi si é fra i ricchi) etc lasciamole al presidente del consiglio con il fazzoletto sulla giacca e al PD.





martedì 27 agosto 2019

[Clima] Le frodi climatiche - il processo climatico del secolo

Nello scorso post, abbiamo visto che scienziati autorevoli hanno contestato pesantemente, per mezzo di dati da satelliti di telerilevamento, i modelli meteorologici "doom and gloom" in giro e dati in pasto ai giornalisti a partire dagli anni '70.

In quel caso, nessuno si é spinto a dire che trattavasi di frode, semplicemente perché in ogni modello un errore statistico é sempre presente. Quando peró l'errore statistico é dominato da un bias, ovvero da un valore medio che stranamente é sempre al rialzo rispetto ai valori misurati, qualche sopracciglio si alza, e se uno scienziato é degno di questo nome, inizia a indagare.

In altri termini, un conto é prevedere nel modello delle fluttuazioni intorno al valore medio della temperatura, un altro é avere un valore medio della temperatura previsto talmente al rialzo che si scontra con misurazioni effettuate per mezzo di satelliti che peró nessuno contesta. Le misurazioni satellitari sono precise, ripetibili, affidabili, coerenti, e difficilmente soggette ad errori tipo boe di mare che si surriscaldano, vernici bianche che si distaccano dai sensori, rivelatori di terra impossibili da installare su superfici ghiacciate, etc.

Peró nessuno si era mai spinto a parlare di frode su canali ufficiali.

Nessun giornale italiano ha dato rilievo alla notizia della prima importante causa vinta negli USA da un climatologo contro un altro climatologo, che é destinata a ridimensionare pesantemente la credibilitá di quanti sostengono che la causa dell'aumento delle temperature recenti nel pianeta é esclusivamente di orgine umana.

https://principia-scientific.org/breaking-fatal-courtroom-act-ruins-michael-hockey-stick-mann/

Se nel precedente post abbiamo parlato di modelli predittivi (tempo: futuro), oggi parliamo di dati storici (tempo: passato).

Osservate questo grafico. Questo é il grafico dei grafici di coloro che pensano che il mondo sia destinato a finire a breve. Marketing, non scienza, come vedremo a breve.




Questo grafico é l'iconico Hockey Stick Chart (grafico a forma di mazza da hockey) che il prof. Michael Mann produsse nel 2001 nel report delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici.
Ripeto: Report delle Nazioni Unite, non un paper interno di una universitá.

Questo grafico ha fatto il giro del mondo, é stato usato come evidenza per dire che la causa del riscaldamento globale é antropica. Fu largamente usato da Al Gore e dai sostenitori dei cambiamenti climatici causati dall'uomo.

Come ha fatto il prof. Mann a ricavare quei dati? Quei dati sono in massima parte basati sulla misura dello spessore degli anelli di alcuni abeti. Diciamo quindi che, in prima battuta, il set di dati si basa su un contributore principale per tutta la durata del periodo di riferimento (dal 1000dC al 2000dC). Questa é cosa buona e giusta, perché il misurato deve venire da un set coerente. Non é che ogni 100 anni cambi sorgente dei dati: il rischio é avere un grafico per mischia mele con pere a seconda del periodo storico. La correzione richiederebbe parecchie regressioni (ho parlato della regressione nel mio post sulle fesserie sull'inflazione, e ogni regressione si porta dietro errori su errori) ma non stiamo qua a spiegare i dettagli.

Questo grafico é BELLO, dal punto di vista di un esperto di marketing e di scienza della comunicazione e deve essere piaciuto molto agli alti papaveri dell'ONU: in blu il freddo, in rosso il caldo, e il rosso corrisponde alla seconda parte della rivoluzione industriale. Non solo, il grigio, dovuto alla variazione statistica, correttamente diminuisce mano a mano che ci avviciniamo al periodo odierno, dove le misurazioni si fanno piú attendibili. In nero spesso, al centro, c'é la media mobile dei dati. Tutto perfetto.

Noterete che da metá Ottocento la temperatura media nell'emisfero boreale é schizzata verso l'alto, con una delta di 1 grado centigrado oltre la media dei precedenti 1850 anni.

Una deviazione enorme.

Questo grafico peró soffriva di un problema: non riportava assolutamente le evidenze di un medio evo caldo, occorso fra il 1050 e il 1350, su cui molti scienziati erano concordi.

Diversi scienziati iniziarono a contestare i metodi di Mann: ne elenco qattro: Steven McIntyre, Ross mcKitrick, Mark Steyn e infine Tim Ball. Questi scienziati contestavano il dataset originale, troppo poco rappresentativo a loro dire per tirare conclusioni cosí enormi. Dissero che il modello regressivo usato da Mann era talmente biased che avrebbe prodotto un grafico a mazza da Hockey anche con dataset di partenza completamente differenti. Roba pesante.

Dando prova di spirito scientifico, apertura mentale e atteggiamento votato alla collaborazione professionale,  Mann citó in giudizio i suoi contestatori, uno dopo l'altro. Scienziati che citano in giudizio altri scienziati perché i dati vengono contestati. Siamo alle comiche e questo fa capire a cosa si é ridotta molta della scienza odierna.

In particolare, Tim Ball aveva accusato Mann apertamente di frode ("Mann appartiene alla Penna di Stato, non al Penn State", dove Penn sta per Pennsylvania, dove Mann insegnava).

Quale era la posizione di Ball il freddo? Eccola nel grafico sottostante.


Sopra, vediamo Mann (caldo), sotto vediamo Ball (freddo)

Di fatto, Ball dice che nel medioevo faceva piú caldo di oggi.
Attenzione: Ball NON NEGA l'aumento delle temperature recenti, ma CONTESTA il fatto che i dati di Mann siano piatti fino a quando l'uomo non ha iniziato a costruire le ferrovie e i battelli a vapore.

Apriti cielo!

Davanti alla corte, Ball aveva una linea difensiva semplice, che si puó riassumere cosí: "Io credo nel mio modello, e sfido Mann, che penso sia un imbroglione, a darmi i suoi dati e la matematica che ha usato. D'altronde, mi devo difensere visto che Mann mi ha citato in giudizio."

La corte intimó quindi Mann di dare i dati a Ball.
Piu'volte.
Per anni.
Mann si é sempre rifiutato.

Il processo é iniziato nel 2011 in Canada (Ball é canadese) e si é concluso pochi giorni fa, dopo OTTO anni. Otto anni durante i quali Mann non ha mai reso pubblici i dati e la matematica a supporto delle sue conclusioni (nonostante l'ordine del giudice) diffuse in tutto il mondo e prese come ORO colato da una infinitá di scienziati (con la s minuscola, aggiungo io).

Il giudice ha obbligato Mann a pagare i costi del processo e le parcelle degli avvocati. Mann dice che ricorrerá in appello. Ma, sinceramente, uno scienziato che cita in giudizio colleghi che contestano i suoi dati e si rifiuta di mettere a disposizione dati e metriche di valutazione andrebbe radiato, per come la vedo io. Altrimenti io pubblico quello che mi pare e poi cito chi mi contesta i metodi.
E'un precedente GRAVISSIMO.

Forte di questa vittoria, adesso Ball dovrebbe dare mandato agli avvocati della British Columbia di citare in giudizio Mann per frode finanziata con soldi pubblici. Per Mann il caldo, si mette male.

Benvenuti nella epica saga delle Climate Wars.



Mann, a sinistra e Ball, a destra.

Se ti é piaciuto il post, linkalo ai tuoi amici e conoscenti e apri un po'la testa a chi vive nel politicamente corretto e nel pensiero unico. E fai la raccolta differenziata.

lunedì 26 agosto 2019

[Clima] Il grande fallimento dei modelli climatici



Weather Buoy: misura la temperatura in acqua e nell'aria (foto da Wikipedia). 

Sul clima é in corso una guerra, che ha ormai assunto i connotati di una guerra di religione, fra chi sostiene che siamo condannati a meno che non facciamo come Greta e chi invece dice che le cose vanno come al solito, e i cambiamenti climatici c'erano, ci sono, e sempre ci saranno. Questi ultimi negano che la causa principale dei cambiamenti climatici sia di origine antropica.

In mezzo, con varie scale di grigio, ci stanno quelli che, come il sottoscritto, NON climatologo, non prendono le difese di nessuno ma, nel loro piccolo, fanno la raccolta differenziata, usano la bicicletta se possono, non buttano plastica a mare.

Nota: sono molto scettico in merito all'auto elettrica a batterie, mentre credo molto nell'idrogeno e nelle celle a combustibile. Giusto per precisare.

Come ingegnere che ha lavorato a lungo nele design e nel test, peró, so una cosa: le correlazioni statistiche sono quanto di piú scivoloso esista. Questo perché se un argomento é complesso, e ci sono per dire venti variabili che, a titolo maggiore o minore, globalmente concorrono ad una misura, ecco che se io ne trascuro diciannove e vedo che, se la variabile restante sale, anche il misurato sale, sono portato a dire che le due variabili hanno una correlazione positiva.

La correlazione positiva c'é, ma non é detto affatto che la relazione causa effetto sia corretta!

E'la differenza fra correlazione e indipendenza, che a ingegneria qualche mal di testa me l'ha causata quando studiavo la difficilissima ma affascinante teoria dei segnali.

Gli americani dicono lies, damned lies and statistics: il senso é quello che ho spiegato: scegliendo opportunamente il set di dati di partenza, posso far vedere in uscita al mio sistema quello che voglio. E dare in pasto le mie "conclusioni"a politici, professori, opinionisti e giornalisti.

Ora, questo preambolo per dire cosa? che i modelli analitici sono per forza di cose...modelli, cioé semplificazioni della realtá che poi vanno validati con le misure, e sono soggetti a frodi. Alle volte la realtá viene troppo semplificata, e quindi i risultati sono sballati. E alle volte per ottenere misure occorrono anni e ti tieni un modello sbagliato per anni prima di modificarlo. In alcuni casi i risultati sono cosí sballati (vedi le predizioni del Centro Studi Confindustria, dei vari DEF, etc) che viene da pensare ad una frode voluta per dirottare verso lidi precisi l'opinione pubblica.

Tra i modelli predittivi piú complessi ci sono sicuramente quelli climatici: il clima é per definizione caotico, cioé bastano poche variazioni qua e ora per causare grandi variazioni lá e domani.

Cosa ha catturato la mia attenzione oggi? una notizia che Google Discover (ve la consiglio per ottimizzare le vostre giornate) aveva gentilmente trovato per me nei meandri di internet.

https://www.washingtonexaminer.com/opinion/op-eds/the-great-failure-of-the-climate-models

Cosa si dice nell'articolo? che per decenni i modelli climatici avevano previsto aumenti spaventosi delle temperature del pianeta che non si sono materializzati. Tra l'altro la Cina e il suo inquinantissimo apparato industriale (col carbone producono l'energia elettrica - cari miners cinesi, ecco perché la corrente in Cina costa poco!) erano difficilmente prevedibili.

Come mai un tale gap fra predizioni e realtá?
Semplice: i modelli erano grossolanamente sbagliati. Eccone un estratto:

According to the United Nations' Intergovernmental Panel on Climate Change, there has been no systematic increase in the frequency of extreme weather events, and the ongoing rise in sea level that began with the end of the ice age continues with no great increase in magnitude.

Il climatologo John Christy, premiato dall NASA e collaboratore delle Nazioni Unite, si é fatto il mazzo andando a cercare modelli passati e dati disponibili. Onore al suo spirito scientifico.

Christy is not looking at surface temperatures, as measured by thermometers at weather stations. Instead, he is looking at temperatures measured from calibrated thermistors carried by weather balloons and data from satellites. Why didn’t he simply look down here, where we all live? Because the records of the surface temperatures have been badly compromised.

I termometri sulla superficie compromessi irrimediabilmente? ohibó, e come mai?

Perché la parte superficiale della boa si scalda al sole piú del dovuto.

The size of the ship determines how deep the intake tube is, and steel ships warm up tremendously under sunny, hot conditions.

No, scusate, qua siamo alla barzelletta. Davvero era questa la causa di un tale errore nei modelli predittivi? Pare che la pre-calibrazione dei termistori non fosse sufficiente a compensare un tale errore. Per mezzo di misure condotte da satelliti di telerilevamento (ehi, ci ho lavorato anche io!!) Christy ha potuto ottenere misurazioni molto piú affidabili delle temperature in alta e bassa atmosfera e quantificare gli errori.

Ma andiamo avanti.

The second big adjustment was over the Arctic Ocean, where there aren’t any weather stations. In this revision, temperatures were estimated from nearby land stations. This runs afoul of basic physics.

Insomma, per dedurre la temperatura sopra un blocco di ghiaccio, hanno misurato la temperatura su una zolla di terra non troppo distante. Ignoro la magnitudine dell'errore, ma pare essere clamorosamente alta.

Altre chicche:

  • i dati sono stati storicamente riaggiustati sempre mettendo la temperatura passata piú fredda rispetto al set di dati precedente. 
  • Le capsule termiche che devono misurare la temperatura devono essere manutenute, in particolare se la vernice bianca va via, la temperatura registrata sale (effetto corpo nero). Infatti i paesi piú poveri dove le capsule non vengono verniciate mostrano i temperature piú alte che in altre parti del pianeta.


Per inciso, gli autori dell'articolo sono un ex professore di scienze ambientali e statistica climatica. Insomma, non Beppe Grillo (che detesto, NdA).

Cosa concludere?

Che siamo gnomi in un mare di (dis)informazione che per mezzo di alterazioni statistiche (in buona o cattiva fede) prendno decisioni pilotate senza nemmeno rendersene conto. Il clima ormai rientra in questo calderone e l'hype é destinato a salire.
Altro esempio che ho trattato éra l inflazione, che per mezzo dell'aggiustamento edonistico puó far apparire un televisore scassato piú costoso di un moderno OLED TV. Quel post era dettagliato perché volevo farvi capire come posso fottervi con due tabelle.

Secondo voi ha piú visibilitá sui media la foto dell'orso bianco emaciato claudicante o questo articolo? 




domenica 25 agosto 2019

[Tecnologia] Google e dati personali

Ci stavo pensando mentre facevo colazione questa mattina e leggevo i giornali sul cellulare.

Anzi, mi correggo, leggevo notizie sul cellulare.

Giá, perché non stavo sfogliando, che so, ilgiornale.it, repubblica.it, o corriere.it, NO, stavo sfogliando le notizie che l'app Google Discover selezionava per me e rendeva disponibili come prima pagina sul mio smartphone.

Google Discover é a tutti gli effetti un aggregatore, e puoi decidere quali filtri (chiamati cards) sulle notizie selezionare. Le preferenze ruotano, come al solito, intorno al tuo account, e fanno parte dei tuoi preziosissimi dati personali.

I dati personali sono il nuovo asset del XXI secolo. 

Perché l'informazione la fará sempre piú da padrona e saper gestire efficacemente l'informazione renderá sempre piú proficue alcune attivitá, e meno proficue altre.

Se ci pensate bene, le criptovalute basano la loro sicurezza su chiavi di accesso digitali.
Un email basa la sua sicurezza su una password.
Accedo al mio conto in banca via smartphone con impronta digitale.

Una impronta digitale, una password, una chiave di sicurezza digitale mi definiscono, perché definiscono il modo in cui io posso entrare ad interagire con l'ecosistema informativo esterno.

Per esempio, per stanare con sicurezza Satoshi Nakamoto, l'unico modo é aspettare che i suoi bitcoin si muovano perché solo Satoshi ha la sua chiave privata di accesso.
Nessuno sa chi sia, ma per vendere i bitcoin deve usare una fottuta lunghissima stringa di bit che solo lui conosce.

La situazione continuerá ad evolversi e credo fortemente che arriveremo a comodi chip sottopelle che serviranno a validare transazioni economiche, accesso alla posta elettronica, ai social etc. Come la sicurezza di questi chippetti sottopelle verrá garantita, beh, vedremo.

Torniamo a Google.

Tra una notizia e l'altra, controllavo la posta (Gmail), mio figlio mi parlava di un video (Youtube) e se non conoscevo un termine inglese usavo Google Translator.
ExitEconomics gira su piattaforma Blogger, di Google.

Ieri sera a letto leggevo un e-book sulle criptovalute usando Play Books di Google.

Google ha collaborato estensivamente ad una self-driving car insieme a FCA (Marchionne non volle mettersi in competizione inutile con i giganti della tecnologia, e optó per sinergie industriali mirate), e la macchina é quasi pronta per l'uso di massa. Le mie abitudini di guida, i miei percorsi (ho detto Google Maps o Google Earth?) saranno parte del set delle mie preferenze. Ancora, dati personali disponibili a Google.

Per mezzo di algoritmi di IA Google sará in grado di predire i miei comportamenti con sempre maggiore precisione.
Giá lo fa oggi suggerendomi le notizie su Google Discover. E in genere ci prende.


Il punto, secondo me, NON é bloccare questo trend, che io vedo come inevitabile perché ritorna utile alla maggior parte delle persone (chi potrebbe fare a meno dei servizi di Google a meno di non faticare solo per dover apparire "cool" ed anticonformista ad una cena?) ma come sfruttarlo a beneficio dell'individuo.

In altri termini, come rendere profittevoli i nostri dati personali.

Manca in tutti i paesi, che io sappia, una legge che consenta di dare un VALORE ai nostri dati personali. Ci pensavo ieri, in parallelo mentre scrivevo il post spiegando perché bitcoin non é né sará mai oro digitale.
Partivo dall'oro che secondo molti ha valore intrinseco (grande fesseria, ma non é banale arrivare a capirlo).

In generale, un asset é tale solo se c'é domanda per esso.
Quindi occorre la domanda per dare un prezzo a qualcosa che esiste.
Estrarre valore non é banale, perché prima bisogna vederlo il valore, magari é sotto il tuo naso ma non te ne accorgi.
Il prezzo non deve essere necessariamente in dollari o euro. E qui si apre la possibilitá di uso di token economies; insomma, criptovalute e similaria.

Cosa é sotto il nostro naso tutti i giorni come l'aria che respiriamo a cui non diamo importanza, tanto é scontato?
.......
.......
Esatto, i nostri dati personali, ovvero le nostre interfacce verso il mondo informativo ESTERNO.
Noi siamo il lato supply; il mondo esterno, Google per esempio, é il lato demand.

C'é un modo di sviluppare dei token che misurano il valore in questo modo, secondo una filosofia blockchain? Non lo so. Magari qualcuno puo' illuminarmi. Per ora sono solo idee, ma le metriche iniziano ad essermi chiare.
E sono appena agli inizi. Ho iniziato ad interessarmi seriamente di blockchain due settimane fa.

Chiunque sia interessato a creare un gruppo di lavoro per iniziare ad affrontare sistematicamente queste tematiche e renderle profittevoli puó scrivermi a lorenzo.marchetti@gmail.com.






sabato 24 agosto 2019

[BITCOIN] Bitcoin é una frode - perché non puó funzionare come un gold standard digitale

Nello scorso post, pubblicato anche su OraZero, ho ricevuto alcuni commenti, che qui riassumo (per una lettura dei commenti originali, andate al sito di OraZero).
Per capire il senso dei commenti, vi rimando all'articolo originale.

Ecco il succo dei commenti:

1) Il bitcoin é oro digitale
2) il bitcoin, al pari di Microsoft che nacque in un garage, gode del supporto di chi ci crede ed é per questo che é salito di valore.
3) Una banca puó propormi titoli tossici, chiedermi di mettere denaro in un conto corrente a rendimento nullo, oppure mi propone di investire in borsa a leva. Quindi mi fotte.
4) la moneta nei mercati finanziari potrebbe comprare piú volte la terra. Quindi il valore é fittizio.
5) il BTC non é piú frode dell'euro, e la volatilitá del BTC ce l'hanno anche strumenti finanziari ordinari.

Ecco le mie considerazioni sul punto 1), da ingegnere che studia da anni economia e finanza, da appassionato e con mente abbastanza aperta da aver dovuto disinteressarmi prima di Keynes e poi dei principi della scuola austriaca.

I punti da 2) a 5) li copriró in un prossimo post.

1) Il bitcoin é oro digitale
Questa affermazione si basa sul fatto che, come l'oro richiede fatica ed é disponibile in quantitá limitata, cosí lo é il bitcoin.

Sí, da questo punto di vista esiste un parallelo.
Ma spingiamoci un po'oltre con l'aiuto della logica. Capiremo che il BTC NON É oro digitale. E'uno strumento speculativo frutto di una clamorosa cantonata sul funzionamento dell'economia reale.

Primo, non sappiamo quanto oro vi sia nella crosta terrestre e quanto ne potremo estrarre con i mezzi futuri. E' aleatorio. Invece sappiamo con matematica precisione il numero totale dei bitcoin creabili. La supply dell'oro é aleatoria, mentre sappiamo con ottimi margini di incertezza quanti BTC possono essere creati tra oggi e un mese da oggi.

Secondo, l'oro non puó gestire le moderne economie. Sí, ci sono le scuole austriache che affermano il contrario. Beh, il buon senso dice altro. Una economia é elastica, ed é tanto piú elastica quanto si muove dai beni ai servizi, e non puó basarsi sulla disponibilitá rigida e lenta di oro per  le transazioni. Se l'oro é stato abbandonato, piú e piú volte, e il rapporto rispetto al dollaro o la sterlina o altro paniere é stato sottoposto a svalutazione piú e piú  volte, é perché una economia dinamica ha bisogno di scelte dinamiche. Questo non significa dare ragione tout-court alle decisioni operate dalle banche centrali, ma l'anarchia monetaria spinge all'incertezza, l'incertezza alla paura, e la paura al crollo delle transazioni commerciali, e quindi all'implosione dell'economia. E'stato suffiente hackerare un sito per scambiare dollari con bitcoin (cercate Mt. Gox con Google) per creare il panico su Bitcoin.

Terzo, a coloro che dicono che un collasso dell'economia globale porterebbe oro e bitcoin a livelli impensabili rispondo: volete un collasso dell'economia? sembra quasi lo desideriate. Volete disoccupati, suicidi, scuole chiuse ma internet perfettamente funzionante con i costi dell'energia elettrica alle stelle cosí poi con i bitcoin comprate asset a prezzi di saldo? ma ragazzi, questo é ció che fanno i bravi speculatori-coccodrillo che voi tanto detestate e dai quali il bitcoin dovrebbe proteggervi!
Battute a parte, una stagnazione secolare potrebbe essere alle porte, ma il post si farebbe troppo complesso e off-topic, e bitcoin non risolverebbe nulla, ANZI.

Quarto e piú importante punto: il bitcoin é deflattivo. Per i creatori é un bene, per me é una follia, frutto di una idea distorta (tedesca direi) che l'inflazione E' il problema dei problemi. Nell'ipotesi in cui tutto il mondo usasse bitcoin, una manciata di bitcoin varrebbero quanto il PIL di un paese. Sottopongo a voi i seguenti quesiti:
4a) coloro che hanno minato per primi quantitá enormi di bitcoin cosa farebbero, si comprerebbero un piccolo stato?
4b) se io so che una valuta aumenta matematicamente di valore perché é in numero limitato e l'economia si espande, cosa faccio, me la spendo o la tengo in cassaforte? Ecco che la gente comprerebbe bitcoin senza di fatto spenderli in beni e servizi, e l'economia reale dovrebbe girare su altra valuta. Il che porterebbe il valore di bitcoin a scendere, fino ad un punto di equilibrio. Bitcoin non puó essere usato come moneta di scambio da sola. Pura e semplice logica.

Quindi occorrerebbe creare una moneta agganciata al bitcoin, che so, una lira = 0.000001 bitcoin. E quindi ricreare una sorta di Bretton Woods dove, anziché l'oro come sottostante, si usa il bitcoin. Bene. Ma Bretton Woods fu un accordo siglato da stati uscenti da una guerra, e il BTC é per definizione contro lo stato e avverso al controllo centrale.

Ora supponiamo che io debba comprare 100 g di prosciutto. Mi costa 0,01 lire. Pago con le lire, quindi il bitcoin come interviene? sta da qualche parte, nella rete. Chi valida la transizione in lire? una seconda blockchain? E chi stabilisce il valore tra lira e bitcoin? O aspetto di morire di fame prima di decidermi a pagare in preziosi bitcoin e nel frattempo il droghiere chiude i battenti?
Scusate ma la cosa si fa un po' troppo complicata.
Saró io limitato, ma non vedo in giro risposte a queste domande.

Ma c'é di peggio nei tetri e foschi territori dove mi conduce la mia umile logica. E ci arrivo fra un attimo.

Bitcoin é a tutti gli effetti soggetto all'hype del momento ed é sostenuto da ordoliberisti ignoranti di economia che vedono lo stato come IL problema, salvo poi avere fatto scuole pubbliche, girato su autostrade pagate con debito pubblico, mandato i figli ad asili sovvenzionati con denaro pubblico che rimangono ancorati ad una idea ingenua dell'economia. Piú che uno schema Ponzi, é un sistema pump and dump, una sorta di marketing piramidale dove chi ci mette i soldi fa aumentare il valore per i primi entrati, che poi vendono quando i prezzi sono alle stelle. Né piú né meno come un ordinario e banale strumento speculativo.

La rete bitcoin consuma quantitá mostruose di energia elettrica solo per validare le transazioni e lucrare sulla differenza fra il premio in bitcoin ricevuto e il costo dell'energia elettrica.

Mi dite che differenza c'é fra il profitto fatto in questo modo (differenza tra valore del BTC e il costo della corrente per produrlo) e il signoraggio bancario (differenza fra il valore facciale della moneta e il costo per produrla) tanto odiato dai promotori del bitcoin?

Secondo voi chi mina l'oro contenuto nella crosta terrestre gode dei sopracitati privilegi? Bitcoin non mi pare molto oro digitale, da questo punto di vista.

Mi dite che differenza c'é fra pool organizzati che mettono insieme milioni di euro di server accentrando geograficamente e in poche mani i centri di mining e le banche centrali che creano moneta dal nulla accentrando in poche mani queste decisioni? 
Tra l'altro con i soldi stampati, le banche centrali comprano debito pubblico che finanzia scuole, ospedali etc. Ma sorvoliamo. Non é che il banchiere centrale si stampa per sé un trilione di euro. O pensate che sia cosí?

Chi ha creato il bitcoin NON ha capito come funziona il mondo di oggi o, meglio, non ha capito proprio come funziona l'economia ed é rimasto ad una visione economica del 1500. La Spagna era piena di argento e oro e ha fatto default piú volte mentre nasceva la brillante economia olandese, che non ha basato la sua economia sull'oro ma che ha inventato la suddivisione del rischio di impresa e creato la compagnia olandese delle indie orientali, una delle societá piú profittevoli della storia.

La blockchain é una grande invenzione, ma ce ne é di strada da fare prima di avere una criptovaluta degna di essere usata. 

Il bitcoin é stato sviluppato come risposta alla crisi del 2007, ma la crisi del 2007 é stata causata da una serie di eventi che hanno come origine eventi accaduti venti anni prima e dalla aviditá umana, che esisterá sempre (vedi lo scandalo della Silk Road, un mix di TOR e Bitcoin per commerciare in droga e armi), non si sono dollaro, bitcoin, oro o conchiglie che tengano.

Nel frattempo, io continuo a studiare, senza bias di sorta, la blockchain. Un poco per volta, il tempo é quello che é per via di lavoro e famiglia, e sto leggendo vari libri in // perché la sola blockchain é noiosetta.



venerdì 23 agosto 2019

Cosí é troppo facile! Fabio Sdogati uber alles.

Su suggerimento di una persona che mi conosce da una vita (quando scrivo "da una vita" non esagero), mi sono andato a vedere questo video, in italiano, del prof. Fabio Sdogati sulle ragioni della crisi che si é manifestata a partire dal 2007.


Questo docente ha due palle ipercubiche per come sa spiegare

In questo video, c'é un buon 60% dei post di ExitEconomics scritti fra il 2016 al 2018. Deficit commerciale USA, reinvestimento dei dollari americani da parte della Cina in titoli di stato americani, crollo dei tassi di interesse bancari nel mondo, cartolarizzazione dei mutui subprime, creazione del credito/debito, ruolo delle banche centrali come gestori della moneta in circolazione (nei limiti...) e dei tassi di interesse (nei limiti...). C'é anche un brevissimo accenno ai futures inventati dai sumeri :=) impagabile!

Il prof ha una verve eccezionale e vedere quei ragazzini rincoglioniti che seguono passivamente la lezione mi fa rabbia. Io ho impiegato 6 anni per afferrare prima, capire e digerire poi quei concetti, faticando come un mulo per separare il segnale (crisi innescata dalle banche) dal rumore di fondo giornalistico (colpa del debbbito pubblico..) ...e  questi ragazzi si trovano una tale perla di insegnamento e non la sfruttano? mai una domanda in due ore di lezione?? andate a pascolare le pecore, é la mia risposta! non vi meritate un docente simile, CAPRE!

Avere disponibile in italiano una lezione del genere che copre 40 anni di storia finanziaria mondiale non ha prezzo. Io ho studiato su decine di libri, ascoltato ore di podcast e visto decine e decine di video di economisti, hedge fund manager, analisti e storici dell'economia per arrivare ad avere le stesse conoscenze che in due ore due Sdogati ha snocciolato ad una piccola platea distratta.

Tornando a noi (scusate lo sfogo), su ExitEconomics sto raccogliendo un po'di letteratura, libri, link, video e podcast da condividere con chi ha sete di conoscenza. Molto di questo materiale é in inglese, ma se non dominate l'inglese...mi spiace per voi siete condannati a seguire le ricette da decrescita felice dei Di Maio di turno.

Questo materiale sará disponibile su specifici post (in inglese..caso mai qualche anglofono passi da queste parti e voglia interagire) che verranno aggiornati periodicamente. Non verranno caricati sul blog di orazero.org.

Nel frattempo invito chi fra di voi abbia interesse a studiare e costruire metriche per il confronto fra le criptovalute a scrivermi (lorenzo.marchetti@gmail.com). Ho intenzione di focalizzare quali cripto possono avere futuro e quali no prima che scoppi la bolla, al pari di quella dei tulipani o delle dot.com. A quel punto, solo le criptovalute buone sopravviveranno (un po'come Amazon che sopravvisse e prosperó dopo lo scoppio delle .com, perché aveva un modello di business superiore).

[BITCOIN] Bitcoin é una frode

La strada per l'inferno é lastricata di buone intenzioni.

Credo che questa massima riassuma perfettamente il senso di Bitcoin.

Come ho giá accennato in precedenti post, sto studiando la blockchain, e di conseguenza la miriade di "criptovalute" nate sopra di essa.

Bitcoin mi ricorda le ONG.

Come le ONG sono animate dalle buone intenzioni di salvare vite, ma di fatto scaricano migranti economici accollandone i costi e i disagi ai paesi di approdo, cosí Bitcoin promette di salvare il pianeta dall'orrendo controllo che le banche centrali hanno sulla creazione del denaro, ma di fatto é uno schema Ponzi che consuma quantitá enormi di corrente elettrica senza alcun valore aggiunto facendo piú ricchi i primi entrati e piú poveri gli ultimi arrivati.

La mia é una accusa molto forte, me ne rendo conto, e ora vado a supportarla con dati, cifre e ragionamenti. Spero che qualcuno mi commenti smontando le mie conclusioni, perché sinceramente per Bitcoin la vedo dura, molto dura.

Sto sviluppando delle metriche che consentano di mettere a confronto denaro tradizionale e le varie criptovalute. Chi é interessato a collaborare (c'é da studiare e ragionare) mi puó contattare per email (lorenzo.marchetti@gmail.com).

Veniamo alle intenzioni originali dei creatori di Bitcoin:

1) Bitcoin prometteva un abbattimento dei costi di transazione del denaro.
2) Bitcoin prometteva un decentramento della creazione del denaro e della sua redistribuzione
3) Bitcoin prometteva una valuta stabile, non soggetta ai capricci delle banche centrali


E ora veniamo ai dati. Tranquilli, non vi tedieró con concetti come blocco, hash, peer-to-peer. A noi interessa la sostanza.

1) Bitcoin prometteva un abbattimento dei costi di transazione del denaro, agevolando i micropagamenti per popolazioni povere.

ExitEconomics - principio: Una transazione é l'atomo costituente di ogni economia

Quindi l'intenzione era piú che nobile. Come scritto in altri post, i costi di transazione possono arrivare al 10%. Mando 100 euro in India con i vari Money Transfer, l'intermediario se ne prende 10, al destinatario ne arrivano solo 90. Ingiusto. Siamo tutti d'accordo.

Quanto costa una transazione in BTC? secondo i miei calcoli, fino a venti dollari. Una cifra A L L U C I N A N T E.
I calcoli tengono conto del fatto che per creare bitcoin (con la creazione di bitcoin si validano le transazioni), occorrono quantitá spaventose di corrente elettrica. Siccome le transazioni validate sono poche per ogni attivitá di mining, e il consumo di corrente altissimo, siamo intorno a queste cifre. Immaginate di spendere 20 dollari per un micropagamento da 5 dollari.

Per validare poche centinaia di transazioni, occorrono circa 10 minuti, se tutto va bene. Una VISA in un secondo opera 24000 transazioni. Bitcoin é ancora poco diffuso, pensate cosa succederebbe alle latenze nel caso in cui fosse piú diffuso. Pagate in bitcoin all'autonoleggio e aspettate dai dieci minuti a mezza giornata che il pagamento vada a buon fine prima di poter prendere l'auto.
Le latenze peggioreranno nel tempo e il consumo di corrente salirá nel tempo.

2) Bitcoin prometteva un decentramento della creazione del denaro e della sua redistribuzione
Le banche potrebbero congelarvi il conto corrente, limitarne i prelievi giornalieri (vedi Grecia). Con la app di bitcoin sul vostro telefonino, invece, i soldi sono sempre disponibili, basta avere internet per pagare, comprare, vendere. Queste le intenzioni.

Peccato che anche in questo caso Bitcoin abbia fallito.
Per migliorare l'efficienza della creazione di bitcoin, enormi computer vengono adoperati solo per creare bitcoin. Questi computer non possono esssere comprati e manutenuti da singoli individui, per cui nascono consorzi ("pool", in gergo) cioé gruppi di persone che mettono insieme enormi centri di calcolo, di fatto accentrando in pochi posti FISICI (tipicamente in Cina) la creazione di bitcoin. Scordatevi di creare bitcoin con il vostro laptop connesso alla rete domestica. Non si puó fare, non piú. L'accentramento andrá peggiorando nel tempo.

3) Bitcoin prometteva una valuta stabile, non soggetta ai capricci delle banche centrali, immune dall'inflazione che é un furto dei ricchi a danno dei poveri.

Sul fatto che l'inflazione sia un furto dei ricchi a danno dei poveri, ci sarebbe da discutere (io non sono d'accordo, le cose sono piú complicate di cosí) ma soprassediamo e andiamo avanti.
Il bitcoin riesce a perdere o guadagnare in una giornata anche il 10%. La chiamate stabilitá?
A chi ribatte che é ancora poco usata, faccio presente che esiste da dieci anni, non dall'altro ieri.
Bitcoin é di fatto regno per speculatori e, aggiungo, venditori di consulenze per sprovveduti analfabeti tecnologici. In queste condizioni NON PUO' essere usata da gente che per lavoro fa altro (dal bagnino all'ingegnere al medico al bidello) e non puó seguire i movimenti del mercato come un trader professionista o venditore di pentole tecnologiche.
Il bitcoin ha sofferto di enormi problemi inflazionistici: una moneta che in poco tempo passa da 20mila dollari a 10mila dollari di fatto ha subito una svalutazione del 50%. Cioé le cose in bitcoin costano il 50% in piú,,,se non é inflazione questa!

Barzellette finali

Poi ci sono chicche, come questa: il tizio in questione, con una espressione facciale che la dice tutta, afferma di essere il mitico creatore di Bitcoin, con una personale fortuna di 980mila bitcoin creati con pochi dollari di energia elettrica (10 anni fa minare bitcoin era poco costoso) oggi valutabili intorno ai 10 miliardi di dollari.
Peccato che dice che ha perso l'hard disk con i bitcoin dentro...
Al di lá del ridicolo, c'é una veritá fondamentale:
Con bitcoin, se perdete "le chiavi" di accesso al vostro gruzzoletto digitale, perdete tutto. 

Non ci sono banche o numeri verdi da chiamare per vedersi restituiti nome utente e password.

Non solo: quei bitcoin sono perduti per sempre per tutti. Spariscono dalla rete! Siccome i bitcoin sono in numero limitato, di fatto avete eliminato dall'universo dei bitcoin dai pochi disponibili.

Ci sono altri aspetti ancora che mi fanno dubitare della sostenibilitá e della utilitá di bitcoin, ma per oggi é abbastanza.


CONCLUSIONI 

Vale il solito principio: in ogni attivitá umana, l'intermediario fa i soldi, sia che voi ci guadagniate, sia che ci rimettiate. Bitcoin é, al pari di ogni attivitá speculativa, soggetto alle leggi di mercato della domanda e dell'offerta. Se entrate bassi e vendete alti, fate i soldi. Altrimenti li perdete. Chi fa i soldi  sono i miners che hanno la potenza di calcolo necessaria per creare i bitcoin: piú i bitcoin sono alti, e meno l'energia elettrica costa per tenere in piedi i server, maggiori sono i profitti.

Quale é il valore aggiunto nel tenere in piedi server che consumano quanto l'Irlanda che ha una popolazione che ogni mattina si sveglia, va a lavorare, produce, va al cinema, ride, piange, nasce e muore?
Ditemi voi quale é il valore aggiunto, io non lo vedo. Vedo solo un enorme spreco di risorse in termini di combustibili fossili usati per far girare e (raffreddare) dei server in Cina.

La blockchain ha enormi potenzialitá, ma bitcoin, prima sua creatura, ne é certamente un fallimento da cui trarre insegnamenti per migliorare il sistema delle criptovalute.






mercoledì 21 agosto 2019

Perché Libra? e perché oggi?

Ogni tecnologia, quando viene adottata, si porta dietro vincitori e vinti.

Questo é stato vero in passato, é vero oggi e sará vero in futuro.

I vinti combattono per resistere al cambiamento, o per avere un paracadute che rallenti la caduta a livelli sostenibili (tradotto: lo stato interviene con misure di supporto alla popolazione per mezzo del welfare), i vincitori cavalcano il cambiamento, sanno adattarsi e fanno i soldi, se capiscono per tempo dove tira il vento.

Nel tempo, la tecnologia porta maggiore benessere ad una piú vasta platea di utenti.

Insieme al dualismo vincitori-vinti, una nuova tecnologia puó indurre cambiamenti negli equilibri fra classi sociali, classi lavoratrici, nazioni, paesi, aree geografiche.

Libra, criptovaluta proposta da Facebook che dovrebbe vedere la luce nel 2020, é una di queste tecnologie (in ambito fintech) che cambieranno gli equilibri nel pianeta.

Cosa é Libra?

Ci sono documenti e video a tonnellate in giro per la rete, per cui dico solo che si tratta di una criptovaluta, basata sull'onnipresente BlockChain, promossa da Facebook per gli acquisti on line, per l'accesso al credito, per i pagamenti cashless in zone remote del pianeta senza servizi bancari.

Il punto fondamentale é la facilitá di pagamento e l'accesso al credito di miliardi di individui che vivono in zone dimenticate dai media.

Vedete, oggigiorno senza credito non c'é economia. Il credito viene creato dalle banche, e se devo mandare i soldi da un punto all'altro del pianeta i costi di transazione possono arrivare al 10%. Mando 100 euro IN CONTANTI in India, 10 euro se li prende l'intermediario che trasferisce il denaro, e a quello cui il denaro serve arrivano soltanto 90 euro. Quello cui arrivano 90 euro non ha un conto bancario, altrimenti gli facevo un bonifico e i costi erano molto inferiori.

Iniziate a vedere il mercato potenziale?

I migranti, milioni di migranti, devono trasferire denaro (cash) da zone ricche a  zone povere del pianeta, dove non ci sono servizi bancari. Peró quelle zone hanno accesso a internet, spesso e volentieri.

Questi trasferimenti renderebbero piú ricche le persone, NON le banche, in zone depresse del pianeta. Nessuno vieta che in futuro per mezzo di Libra non si possano pagare i finanziamenti per un mutuo per comprare casa e avviare una impresa. Perché no? Quello che serve é il collaterale.

Pago in libra per mezzo del mio cellulare, che attiva il trasferimento al terminale della persona in India. Da cellulare a cellulare, da una public key (la mia) ad un'altra public key (l'indiano). La blockchain valida la transazione in qualche minuto, e in (quasi) totale anonimato il cash digitale é accreditato al mio amico in India.
Qualche considerazione:

1) Non ci sono intermediari
2) Il trasferimento é quasi istantaneo
3) I costi di transizione saranno di pochi microcentesimi

Ci sono giá servizi per il trasferimento di denaro a costi abbordabili, ma Facebook sfrutterá la sua rete di miliardi di utenti in tutto il mondo. Ecco perché Libra sará disruptive technology. Sará integrata in Facebook.

Di fatto Facebook diventa una banca, ed é per questo motivo che l'Unione Europea sta investigando su Libra per comportamento anti-competitivo. In altri termini, vorrebbero che Facebook si comportasse come una banca ordinaria, sottoposta a controllo ordinario come le banche ordinarie. No stupisce: l'Unione Europea puzza di morto lontano un miglio.

Solo che Facebook opererebbe in un regime tecnologico che fa a pezzi il vecchio sistema delle banche. Le banche saranno le prime vittime di questo sistema di trasferimento e creazione del credito.

Le banche fanno soldi fra la differenza degli interessi pagati al passivo e gli interessi pagati all'attivo. Ho giá spiegato in un video come funziona. La banca fa i soldi creando prestiti e mutui.
Quando eroga un prestito, la banca chiede un collaterale a garanzia: tipicamente, la casa su un mutuo.

Ma miliardi di persone NON hanno un collaterale per chiedere un prestito. Non solo non hanno un collaterale, ma non hanno proprio la banca nemmeno a 100 km. Rimangono poveri perché non hanno accesso al credito.

Senza credito, anche le menti migliori pascolano le pecore. 


Si tratta di un mercato enorme per i prestiti, e per dare la possibilitá alle persone di iniziare a fare business a casa loro, non dovendo necessariamente migrare.

La finanza, come ho giá scritto in altri post, ha plasmato il mondo insieme alla tecnologia, di cui si é fatta foriera per avere vantaggi competitivi (io la chiamo sempre effetto leva) sulla concorrenza. Libra va nella stessa esatta direzione. Come un proiettile. Riesco a figurarmi l'esito. Le banche in guerra contro Libra. Si arriverá ad un compromesso di breve periodo ma la strada é segnata, perché l'efficienza va a favore di questa nuova tecnologia.

I dirigenti di Amazon hanno elaborato un business plan che tiene in considerazione miliardi di utenti. Per alcuni di loro sapete quale puó essere l'unico collaterale degno di nota? i LORO DATI PERSONALI.

Si chiama token economy.

Ne parleremo in futuro.

E, per rispondere ad Alessia (Alka) la Kazara in un suo commento: NO, non credo che finiremo come nel film Elysium. Alcuni ci finiranno, altri -la maggioranza- no.
La fantascienza non ci ha mai preso, perché estrapola il presente e lo moltiplica per dieci nel futuro.

Sto studiando la blockchain e Libra, unendo l'approccio da ingegnere con economia, in particolare la creazione e distribuzione del credito. Mi interesserebbe creare un gruppo di lavoro a riguardo. Scrivetemi in privato se siete interessati (lorenzo.marchetti@gmail.com).


sabato 17 agosto 2019

Euribor negativo, bond yield invertiti, oro ai massimi...che succede? la fine del mondo? no.

Ne avrete sentito parlare su tutti i media, recentemente il titolo di Stato USA a 10 anni rende MENO del titolo di stato a due anni. In gergo, la differenza fra rendimenti fra due strumenti finanziari dello stesso tipo si chiama "spread". In questo caso, lo spread fra i rendimenti a 10 anni e quelli a 2 anni é diventato negativo.

Non amo riempirvi di grafici, li potete trovare in giro, ma i rendimenti del mercato dei bond sono importantissimi perché definiscono i trend  nell'economia mondiale.

Il mondo oggigiorno poggia su una mongolfiera chiamato credito, e una componente importante del credito é il tasso di interesse applicato. Ecco perché guardare ai tassi di interesse significa capire come il credito si evolve, se si sta contraendo (tassi salgono) o se sta aumentando (tassi diminuiscono).

In generale, ci insegnano che se si presta denaro si chiede un tasso di interesse maggiore se maggiore é la durata del prestito.

In questo caso, avviene l'opposto. Cioé un prestito a 10 anni offre un interesse inferiore rispetto ad un prestito a 2 anni!

Perché? perché i grandi investitori (i "mercati") hanno talmente tanta incertezza che preferiscono accettare rendimenti bassi, al limite negativi, nel futuro comprando i titoli a 10 anni OGGI piuttosto che dover comprare fra qualche anno gli stessi titoli a 10 anni quando i rendimenti SARANNO ANCORA PIU'BASSI (secondo le aspettative).

Se i rendimenti degli strumenti finanziari vanno sottozero, si entra in una dimensione "strana", come lo specchio di Alice: é tutto rovesciato. E'tutto col segno meno.

In Danimarca una banca concede il mutuo a tassi negativi. Giá, ogni mese la rata scende perché la banca ti "rimborsa" il prestito...

In Europa, l'euribor (io ho un mutuo in Italia a tasso variabile e lo seguo ogni giorno, come i numeri al lotto) sta al minimo storico, -0,42. Sottozero. Sto pagando meno di 45 euro al mese di interesse sul mutuo...

In Germania, é la prima volta che TUTTI i titoli di stato di nuova emissione su tutte le duration sono negativi.

Ora, si suppone che se i titoli di stato hanno interesse sottozero, allora il cash ha maggiore valore.
Perché?
Perché significa che ci si aspetta una recessione, quindi meno posti di lavoro, meno spese. Quindi i prezzi scendono e allora chi ha il contante e spende in contanti ha maggiore potere di spesa.

Quindi non ci si aspetta inflazione, ma deflazione.

Si dice che l'oro sale quando si attende inflazione. L'oro é ai massimi dopo anni ma di inflazione non c'é traccia, non nelle attese almeno.
Quindi perché l'oro sale?

Sale perché i grandi fondi di investimento non sanno se ci sará recessione: potrebbe anche essere che le banche centrali, alla bisogna, se le cose si dovessero mettere male, potrebbero stampare come se non ci fosse un domani per tenere a galla le spese per i consumi, e quindi ci sarebbe un'ondata inflazionistica. Meglio cautelarsi e comprare oro come hedge.

L'oro sale per diffidenza verso le banche centrali.

Ormai i vecchi "mantra" (l'oro sale in periodo inflazionistico, i bond hanno rendimenti che aumentano con la duration, etc) saltano via l'uno dopo l'altro.

Cosa penso io?

Ritengo, ma potrei sbagliarmi per questo ho azioni in compagnie minerarie nel caso in cui si mettesse male per il sistema monetario globale, che le banche centrali potrebbero monetizzare il debito pubblico ricorrendo a nuove iniezioni di quantitative easing, entrando anche nella regione dei tassi sottozero per anni. I governi si potrebbero finanziare in questo modo, ricorrendo a deficit pluriennali, per anni e anni a venire.

Lo zero é solo un punto di riferimento. Nessun dottore vieta che si possa scendere sotto lo zero.

Se l'inflazione é -0.3, e il rendimento -0.1, si ha comq un rendimento netto di +0.2.

Entreremo in un mondo deflazionistico, ma con tassi di interesse negativi, che peró potrebbero diventare ancora piú negativi nel futuro e pertanto gli strumenti finanziari con tassi che non sono "troppo"negativi andrebbero a ruba. Tanto poi, gli interessi scenderebbero ancora di piú.

Il contante sará talmente ridotto, giusto per le spesucce giornaliere, che in ogni caso non creerá problemi ai grossi movimenti bancari.

Il contante verrá, di fatto, abolito.

Le criptovalute dovranno essere normate. Al momento é una giungla, e le cryptos servono soprattutto per spostare capitali e parcheggiarli in zone virtuali difficili da rintracciare per il fisco (vedi Cina che ha severamente limitato l'acquisto di oro e il trasferimento di capitali all'estero). Tra l'altro in Cina c'é il casino di Honk Kong....altra gatta da pelare per l'establishment mondiale.
La blockchain é giá utilizzata da molte banche: vedo una sinergia tra blockchain e banche ordinarie. 

L'immobilare continuerá a crescere, o a non scendere piú di tanto, almeno finché i governi iniettano capitale nello stato per tenere in piedi la baracca. Il punto é capire se i governi si decideranno realmente ad INVESTIRE in ricerca e infrastrutture, oppure se continueranno a giocare con strumenti finanziari che aumentano il divario fra ricchi e poveri.

In Germania infatti si parla di uno stimolo fiscale, da finanziare in deficit, da 450 miliardi di euro.
La Germania emetterebbe Bund comprati dalla banca centrale e immetterebbe liquiditá in circolo INVESTENDO in infrastrutture e nuove tecnologie (green economy, grid per la distribuzione dell'energia elettrica, fibra, strade...). In Italia stiamo fermi all'infame reddito di cittadinanza. Con Salvini che verrá messo sotto processo in tutte le maniere per la storia delle ONG. Il Sud Italia si sta spopolando, letteralmente. E'una occasione enorme per l'Italia per crescere sfruttando i bassissimi tassi di interesse per investire con piani ENORMI di infrastrutture, a deficit, per garantire crescita per anni e anni a venire.

Abbiamo bisogno di classi politiche preparate in Occidente, ma ne vedo poche.



mercoledì 14 agosto 2019

[Bond mechanics] Very useful links

1) Very simple explanation of the Negative Interest Rates and the link between interest rate and demand.

https://www.zerohedge.com/news/2019-08-02/i-explain-mrshorseman-mechanics-negative-interest-rates


2) Inverted Yield curve as a lead indicator for economic recessions

https://www.investopedia.com/articles/economics/08/yield-curve.asp

3) Differences, not just simple words, between recession and depression. One of the best videos ever.

https://www.youtube.com/watch?v=PHe0bXAIuk0


Note that media always refer to the term "crisis"  which is so abused that has become meaningless and cannot help you take any decisions.



This page is gonna be updated each time I find out some extra useful links.


Underlying principle: the interest rate is the driving force in today's economy. Understanding the IR is mandatory.

The IR gauges the cost of money. But the money is just time-limited information between a borrower and a lender . So what kind of cost does the IR measure exactly? Even better, what is the information that the IR keeps hidden?

This is still an open point, not completely clear to me, and I do not like the official explanations. They are too simplistic.


[Cryptocurrency] preliminary analysis of the impacts over current economy


Open points:

1. Until there is a clear credit system based on cryptocurrency it is too early to talk about mass adoption.

2. By using cryptos, there can be a disruptive delta between value and currency. Until now, since 1971, the two concepts have been moving on together. It is likely that the new value is the personal data carried along by each entity (NOT individual) having a wallet. This point is complex, needs further study.

3. The tokens, whether they are bitcoins, ethereum, or other types of information conveyed by means of fancy coin-creations, are essentially information, pure and simple information. The information has value only if there is demand for that. This means that the fact that bitcoin has value because you need to spend money for electric power, is completely misleading. It is like looking at a new technology with the old conception of value.

4. There might be, in the long run, a disruptive phenomenon in the business cycles, both long and short duration. But the human nature underlying the business cycles is always the same. Consequences? I do not know yet.


All in all, cryptos might trigger a disruptive change, but it is too early now to draw conclusions. For sure, the following principles stand:

1) Law of supply and demand
2) human nature and its impact on business cycles
3) need of people of trading, keeping transactions costs close to zero, in the most reliable environment, no matter what the government might be.

Bitcoin goes into the direction of globalization, removing intermediaries like internet did, but on a very higher scale.



sabato 10 agosto 2019

L'ascesa dell'oro e di bitcoin

Mentre scrivo, l'oro é quotato 1508 USD.

L'ascesa é iniziata a Giugno di quest'anno, ed é stato finalmente bucato il muro dei 1400 dollari che resisteva imperterrito da sei anni, dal 2013.



Il prezzo dell'oro é sempre stato tenuto basso dalle Banche Centrali. e molti commentatori "complottisti"scrivono che al momento la spinta al rialzo non riesca ad essere controbilanciata dalle vendite allo scoperto dei future operati dalle banche centrali. Di fatto non esiste alcuna prova che le Banche Centrali per anni e anni abbiano bloccato la salita dell'oro in questa maniera.

Nonostante quello che dicono i giornali, l'oro NON E' un bene rifugio in caso di inflazione. Qua di inflazione non se ne vede. Ho giá spiegato altrove che l'inflazione é tra l'altro un numero taroccato continuamente maneggiato dagli uffici di statistica che non tiene conto dei prezzi delle case, che costituiscono la massima spesa di una famiglia ordinaria nel corso della vita adulta dei genitori.

Quindi?
E' semplice: l'oro sale quando scende la fiducia nelle istituzioni. 

Sic et simpliciter.

Quali istituzioni? quelle che ci dicono che la situazione é sotto controllo e che c'é da fidarsi della tenua di euro, dollaro, yen etc.

I grossi investitori, quelli che muovono miliardi di dollari con pochi click dalla tastiera, evidentemente NON si fidano delle istituzioni piú di tanto e quindi comprano oro, come hedge, cioé copertura, nel caso remoto ma non impossibile che il sistema finanziario imploda e le valute circolanti perdano di valore.

Ovviamente le testate giornalistiche e i commentatori piú seguiti non lo diranno mai apertamente. Anzi.

Veniamo ora al bitcoin, e alle altre criptovalute.

Come per l'oro, si tratta di strumenti o di hedge (copertura) o speculativi, visto che né con l'oro né con il bitcoin ci compri niente (o poca roba).

Mentre scrivo, il bitcoin é in una fase di salita delle sue perenni montagne russe, con una nuova resistenza intorno agli 11800 dollari. Ricordo che a Dicembre 2018 il BTC era piombato a 3000 dal picco dei 19000 del Dicembre 2017.

Come mai questa ascesa?
Come per l'oro, credo sia da imputare al fatto che i grossi fondi di investimento usino il bitcoin per diversificare il proprio rischio nel caso che il sistema finanziario subisca una forte correzione al ribasso

Come mai potrebbe arrivare una forte correzione?

Ci sono varie cause, tutte interconnesse. Ne elenchiamo alcune.

C'é sovrapproduzione in ogni settore industriale .C'é un altissimo indebitamento privato (famiglie e imprese) che non puó essere compensato all'infinito dall'abbassamento dei tassi di interesse, ormai largamente prossimi allo zero, se non addirittura sottozero come in buona parte dell'Europa del Nord o in Giappone.
I soldi che le banche centrali hanno immesso nel sistema in questi 10 anni non sono serviti per finanziare attivitá produttive che portano ricchezza nel lungo periodo (miglioramento di infrastrutture, ricerca contro il cancro, ricerca in energie rinnovabili, ricerca nell'ottimizzazione delle reti di distribuzione dell'energia, ricerca in nanotecnologie, etc) ma sono stati malspesi semplicemente in strumenti finanziari beceri come la compravendita di bond o il riacquisto di azioni proprie che hanno tenuto in piedi il mercato azionario.

In questi dieci anni, la torta della ricchezza globale NON é aumentata, semmai le fette della torta della classe media sono state mangiate dai super-ricchi. E'aumentato l'indebitamento dei medio-poveri verso i grandi ricchi.

E ora é arrivata la bomba dei dazi di Trump.

Imporre dazi alla Cina, significa che la Cina per vendere a paritá di costo deve diminuire i propri margini di profitto, e alla lunga é impossibile senza scatenare rivolte interne per mancanza di denaro a buon mercato. Quindi per sopravvivere deve consentire alla moneta di svalutarsi. In Cina esiste il Partito Comunista che se vede le avvisaglie di una crisi, deve intervenire per tempo (ricordiamoci di Piazza Tienanmen), con largo anticipo.
Quindi deve a sua volta spostare la produzione verso paesi terzi ancora piú poveri (Africa, Vietnam), creare un vero mercato domestico, ma anche avere uno Yuan un minimo stabile, visto che é parte del paniere di valute del Fondo Monetario Internazionale.
Si tratta di operazioni enormi da portare avanti nel medio-lungo termine.

I dazi causano una diminuzione delle attese del commercio internazionali, con crollo del traffico delle navi portacontainer, e quindi del greggio. Infatti il greggio é sceso.

In un tale casino, molti investitori stanno perdendo fiducia nelle capacitá delle banche centrali. Il geniale Draghi viene ora sostituito da una mezza calzetta come la Lagarde ("per via dei suoi meriti sulla gestione della Grecia!" ci sarebbe da ridere se non fosse per il collasso di un popolo)?

Non si vogliono i falchi alle Banche Centrali (vi ricordate i complottisti e blogger del menga che dicevano che Weidmann alla guida della BCE avrebbe disintegrato l'Italia?)ma si vogliono uomini e donne dal credito facile.

Ormai il capitalismo (risparmio, investo, traggo un profitto, risparmio, investo, traggo un profitto, etc.) si é trasformato in creditismo, cioé credito a buon mercato. Debito che viene ripagato facendo altro debito con minore tasso di interessa.

Un mondo in perenne surroga, come un mutuo.

Chi non capisce questo, é destinato a non capire NIENTE dei prossimi cambiamenti che avverranno su scala planetaria.

Nel frattempo, sto approfondendo gli studi sulla blockchain e inizieró a investire in criptovalute. Non ricorro ad intermediari. Cosi'come non sono ricorso ad intermediari qua in Olanda per l'acquisto di casa o quando ho surrogato sulla casa in Italia o quando ho comprato e venduto BTP in Italia. In genere gli intermediari sono mezze seghe con scarse conoscenze di informatica, matematica ed economia, che trovano gonzi ignoranti cui propongono consulenze. Guadagnano sulle consulenze, e raramente ci prendono. Quelli bravi chiedono migliaia di euro al mese, e anche loro sbagliano pesantemente. Come ingegnere, copro informatica e matematica. Come appassionato di economia, copro la parte legata alle azioni delle banche centrali. Ho giá azioni in compagnie minerarie e per ora aspetto che salgano ulteriormente.

Meglio sbagliare da soli e imparare dai propri errori che affidarsi a venditori di padelle.