sabato 3 agosto 2019

La finanza ha generato la civiltá

Il titolo é una provocazione...ma neppure tanto. Non piacerá né ai Gretini, né ai sostenitori della Decrescita Felice, né alle ONG (che peró dai grandi finanzieri prendono i soldi), né ai Centri Sociali e in genere ad una certa Sinistra che non sa guardare oltre 1 cm dal proprio naso.

Come ingegnere impiegato nell'industria aerospaziale, ho modo di coprire i piú disparati ambiti tecnologici: materiali, processi, semiconduttori, sicurezza, software, affidabilitá, sostenibilitá, etc. coprendo sia le fasi prototipali che la larga produzione industriale.

L'altra passione che ho sviluppato in anni recenti é di natura economico-finanziaria. L'ho spiegato nel primo post di ExitEconomics: non capivo perché ero piú povero dei miei genitori pur essendo piú istruito di loro. Semplicemente, stavo leggendo i libri sbagliati e i giornali sbagliati, Repubblica in primis.

Quandi si unisce l'ingegneria (tecnologia) all'economia, e si studia la storia per capire come l'evoluzione tecnologica abbia consentito invenzioni economico-contabili-finanziarie, che a loro volta hanno cambiato i rapporti di forza fra regni o stati, ecco...si acquisisce una consapevolezza che ti fa dire: minchia ma possibile che l'informazione nelle TV e nei giornali é cosí limitata e, di fatto, inutile per orientarsi nel mondo di oggi? Da un lato ti senti solo perché non sai con chi parlarne, dall'altro pieno di idee su come sfruttare questa nuova inaspettata sorgente informativa.

Oggi voglio scalfire la superficie di un argomento affascinante: la finanza nata come conseguenza della ricchezza di un popolo, che a sua volta ha spinto per la nascite di strumenti matematici che a loro volta hanno migliorato gli strumenti tecnologici.

Di principio fu il fango.
Il fango, circa diecimila anni prima di Cristo, permise a tribú nomadi di stanziarsi in una regione compresa fra Tigri ed Eufrate che consentiva di avere raccolti copiosi (potete leggervi armi, acciaio e malattie di Diamond per documentarsi meglio), di cuocere l'argilla per realizzare manufatti, di mischiare fango e paglia per costruire capanne...
La ricchezza che ne conseguí sviluppo la separazione del lavoro (i cacciatori-raccoglitori si specializzarono, chi fece l'artigiano, chi il coltivatore, chi il guerriero, chi il sacerdote..) e rese necessario tenere traccia degli scambi: nacquero la scrittura e la matematica. La matematica era di fatto contabilitá.

In Egitto si sviluppó la geometria per ovviare ai problemi delle esondazioni periodiche del Nilo.

Scrittura, matematica e geometria nacquero per esigenze pratiche, di natura economica-finanziaria.

La tecnologia nacque prima della scienza.

Facciamo un salto nel tempo e spostiamoci al 1200 dopo Cristo.
Il Rinascimento italiano fu reso possibile dai Medici. I Medici adoperavano numeri arabi e metodi di calcolo studiati su un testo che di fatto é un architrave della rinascita europea: il Liber Abaci di Fibonacci.

In questo libro (uno dei piú importanti mai scritti nella storia, ma non si trova in giro) Fibonacci spiegava come liberarsi dell'orribile sistema numerico romano per abbracciare quello arabo, per effettuare moltiplicazioni, elevamento a potenza e, soprattuttoo, per calcolare il tasso di interesse fisso e composto di una certa somma di denaro PRESTATA e calcolare il cash flow futuro, attualizzandolo ad oggi. I Medici erano banchieri. Prestavano denaro. A Firenze sono conservati i registri contabili dei Medici in cui le somme prestate e dovute erano con numerazione araba. Quella che usiamo oggi. Per approfondire leggetevi Ascesa e Declino del Denaro di Ferguson.
I logaritmi nacquero per velocizzare le moltiplicazioni, l'elevamento a potenza e le divisioni,

Andiamo avanti di 400 anni e parliamo di calcolo infinitesimale, attirbuito a Leibniz e Newton. Di fatto, una enorme spinta al calcolo infinitesimale fu data dallo studio delle serie convergenti, in particolare quella che porta al numero di Nepero, e, numero trascendente. Si ottiene questo numero immaginando una infinitá di minuscoli rimborsi con un dato tasso di interesse per una cifra prestata in un dato periodo.

Il calcolo combinatorio, inutile dirlo, venne sviluppato da matematici patiti di scommesse: Pascal per dirne uno. Dal calcolo combinatorio é nata la moderna statistica.

La statistica consentí la nascita delle assicurazioni: le assicurazioni nacquero in Scozia, con modelli matematici predittivi per capire la probabilitá che una donna potesse trovarsi vedova alla morte del marito prelato, e quindi calcolare il premio assicurativo annuale. Modelli predittivi accuratissimi, tra l'altro. Lo Scottish Widow Insurance Scheme sopravvive tutt'oggi.

Prima le banche (i Medici) , ora le assicurazioni (Scottish Widows).

Oggigiorno, si fa un gran parlare di fibre ottiche terrestri o del sistema di telecomunicazioni in orbita bassa SpaceX. Al di lá della maggiore banda disponibile per uso mainstream, queste tecnologie servono alle grandi aziende finanziarie per ridurre le latenze di comunicazione fra i poli opposti del pianeta. Minori latenze significa avere un vantaggio, dell'ordine delle centinaia di microsecondi, per comprare una valuta a New York e rivenderla a Singapore realizzando profitti perché i due mercati valutari non sono allineati in una frazione di tempo cosí piccola (arbitraggio reso possibile dalla minuscole latenze di una fibra ottica o di una complessa ragnatela di link inter-satellitari).

Quindi, tecnologia al servizio del mercato Forex.
Considerando che i derivati sono strumenti al leva che sfruttano qualsiasi scommessa finanziaria, potete immaginare da voi gli impatti economici di queste tecnologie.

Se ne potrebbero fare altri, di esempi, ma il principio resta sempre lo stesso: matematica, scrittura, tecnologia sono nate per risolvere problemi pratici e per portare un egoistico vantaggio di una parte a scapito di tutte le altre. Solo successivamente la tecnologia porta benefici ad una maggiore platea di persone perché, per la legge di mercato, molti competitors si buttano sulla stessa tecnologia abbattendone i costi e rendendola disponibile ad una piú vasta platea (vedi Libra, qua sotto).

Magari un giorno ci occuperemo della nascita della moneta, e di come oggigiorno non ha assolutamente piú senso agganciare la moneta ad una qualsivoglia commodity (oro, petrolio, orzo, fate voi...) per far girare l'economia.

Dico l'ultima, Libra di Facebook. Di fatto nasce per aumentare esponenzialmente il numero di debitori/creditori che altrimenti non avrebbero accesso al credito bancario. Una platea MONDIALE di utenti, immigranti inclusi. Libra si basa sulla BlockChain, una invenzione nata con Bitcoin per ovviare al problema del controllo creditizio operato dalle Banche Centrali, e che come tecnologia puó in principio essere applicata in qualsiasi transizione che richieda una terza parte per garantire la correttezza della transazione stessa: il voto politico (si sostituisce alle commissioni), l'acquisto di una casa (si sostituisce al notaio), tutto quello che volete. Per ora sono solo chiacchiere, ma il percorso é segnato.


Per immaginare la direzione del futuro basta unire non i puntini, ma i GIUSTI puntini.


5 commenti:

  1. Articolo molto interessante e con degli spunti notevoli. Ho già ordinato uno dei libri che hai consigliato :-)

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  2. Risposte
    1. "Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni"

      Questo! Sono un grande appassionato di Storia, quella vera e importante, non la noiosa cronologia di eventi che ho studiato a scuola in modo asettico.

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    2. E'uno di quei libri che ti cambia il modo di ragionare e di vedere lo sviluppo umano. Non é una lettura da ombrellone: ho scoperto che su Youtube c'é un documentario dello stesso autore, in inglese, che ripercorre i contenuti del saggio.

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    3. Ottimo! E' proprio il genere di lettura che cerco

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