martedì 21 giugno 2022

Europa, inflazione e politica monetaria

 Siamo davanti alla ennesima crisi europea.

In Europa, il costo del denaro é in buona parte controllato dalla Banca Centrale Europea. Come? La BCE fissa i rendimenti che le banche commerciali ottengono se parcheggiano liquiditá presso la BCE stessa. E' come se io andassi in banca, aprissi il conto corrente, e la banca mi ritorna l'1% annuo. 

Ora, in un momento di esplosione del costo delle materie prime e del cibo, dei semiconduttori, etc si capisce che una banca centrale per mitigare gli acquisti della gente puó SOLO agire sul lato della domanda. Si chiama distruzione della domanda, cioé chiedere di avere credito costa di piú, i nuovi mutui costano di piú, le carte di credito costano di piú, etc e quindi meno gente compra, le aziende vendono meno, e si riequilibria il tutto.

Questo in teoria.

Ma se hai la Francia che non soffre particolarmente di inflazione, poiché usa il nucleare per l'energia, mentre l'Olanda la vede al 12% e ha le serre che vanno ad energia elettrica prodotta col gas russo, e in mezzo tutti gli altri, come mettere d'accordo tutti?

Per l'Olanda, i tassi sono troppo bassi, per l'Italia sono troppo alti. Fin qui, é cosa nota e stranota. In Olanda i bassi tassi hanno creato la piú grande e spaventosa bolla immobiliare della storia. Chi teneva in piedi la baracca euro é, e resta, la BCE. Che siccome é il burattinaio, ormai conta piú della Commisisone Europea e del Parlamento Europeo uniti, che possono solo promulgare leggi e leggine ma di fatto sono impotenti per tenere in piedi l'eurozona senza fattivo supporto della BCE. 

Veniamo ad oggi: fino a quando il credito era cheap, facile stampare e proteggere i debiti sovrani. Ma causa crisi da supply chain, problemi di produzione in Cina per shutdown da Covid, invasione dell'Ucraina, sottoinvestimenti nel ramo petrolifero con le raffinerie che non sono cresciute di numero dagli anni 70, e via discorrendo, ora c'é una vigorosa inflazione al consumo. Questa é stata anche causata dalle politiche dei governi che hanno supportato la popolazione durante il lockdown, creando un eccesso di risparmio presso i dipendenti pubblici e col posto fisso. 

Quindi, come evitare una crisi di debito sovrano, leggasi Italia, senza facilitare spinte "euroscettiche" perché l'Italia deve "fare i compiti" etc etc? Mario Monti si é visto che fine ha fatto. 

C'é una SOLA soluzione: Bisogna che la BCE continui a comprare debito italiano. Stampare numeri su un computer, mandare un ordine e via. Facile a farsi.

Ma bisogna convincere tedeschi e olandesi, giá alle prese con i cittadini incazzati per il costo della vita, che la cosa si possa fare selettivamente, cioé SOLO con paesi come l'Italia.

Insomma, quantitative easing solo per i paesi del Mezzogiorno europeo. Per gli altri, no. 

Ma questa cosa non si puó fare senza violare le leggi europee. Dovranno inventare qualche scorciatoia o avere il consenso di TUTTI i paesi dell'eurozona. TUTTI, nessuno escluso. Esiste un leader europeo capace di convincere i delegati di tutti i paesi che un acquisto selettivo di titoli di stato é la strada maestra per evitare la dissoluzione dell'euro? 

La solita, vecchia, bizantina, neurozona.


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