giovedì 19 maggio 2022

Crypto che?

 Sono sempre stato diffidente sulla utilitá di avere un database distribuito, pesantissimo, e con costi energetici assurdi per operare transizioni, quale la blockchain di Bitcoin.

Ho scritto articoli anche sulla matematica dietro Bitcoin, quindi dico da subito che non é il caso mi veniate a dire che non capisco di Bitcoin. 

Ho sempre ripetuto che Bitcoin é per speculatori. Chi ha cavalcato l'onda, ha fatto i soldi, chi é arrivato tardi, e spera che poi risalirá e raggiungerá 100 mila e oltre, é a mio avviso nella migliore delle ipotesi, un illuso. 

Alcune osservazioni:

  • Il bitcoin é salito in concomitanza con i quantitative easing 
  • Le stablecoin non sono stabili, proprio perché si basano su panieri retti da elementi speculativi

La cosa divertente é che quelli che compravano bitcoin dicevano che erano contro il sistema, perché la FED stampava troppo. Ora che la FED leva le fiches dal tavolo, cioé non solo ha smesso di stampare, ma distrugge denaro, ed é finita la cuccagna, i giocatori rimangono con meno fiches da spartirsi, scoprono che il bitcoin era di fatto tenuto in piedi indirettamente dalla FED. 

Se l'inflazione nominale é all'11%, e il bitcoin é anti inflattivo, anzi deflattivo, perché non corrono tutti a comprare bitcoin? semplicemente perché chi compra bitcoin non vede un ritorno di valore intrinseco, ma spera di venderlo a prezzo maggiore ad un altro. Si chiama speculazione. Idem per i casermoni inoccupati cinesi, la bolla dei tulipani, le dot com etc.

Semplicemente é un asset speculativo, e chi ha paura del crollo, vende. Incassa, e tanti saluti. Senza ideologie.

E quei paesi che hanno ancorato la propria valuta col bitcoin e hanno visto un 50% di perdita valutaria? cazzi loro, mi viene da dire. Politici criminali che sostituiscono l'ideologia e l'adorazione al totem tecnologico alla valuazione della realtá. 








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