giovedì 28 luglio 2022

Come siamo diventati "green"?

 Quando i media devono vendere, e i politici insistere su qualche slogan acchiappa-voti, é da tempo immemore che bisogna inventarsi un nemico.

Bene, diciamo che oggi il nemico sia il cambiamento climatico. Lascio perdere la questione se il cambiamento sia di origine antropica, se siamo condannati a crisi mai viste etc. Non é questo il punto, non mi interessa.

Mi interessa discutere di come siamo diventati "green"in Occidente.

Il post é breve. 

Tutto é iniziato con la deindustrializzazione occidentale a metá anni 80. Ma provo a fornirvi un quadro generale.

Con la fine del gold standard nel quinquennio 1969-1973, poiché il denaro non doveva piú essere convertito in oro, gli USA e gli altri paesi scoprirono che potevano creare dollari dal nulla e comprare merce dall'estero pagando in dollari.

C'era un grosso "ma" a quanto si potesse comprare senza problemi.

Il grosso "ma" era l'inflazione. 

Se hai troppa moneta, e una fornitura di beni e servizi limitata, i prezzi salgono. Se salgono i prezzi, devi alzare i tassi comprimendo la domanda, e quindi mandi il paese in recessione.

Come risolvere la cosa? Cioé stampare ad libitum senza avere inflazione? La soluzione la forní la neonata globalizzazione, che si basava su tre pilastri:

1] la produzione veniva spostata in paesi in via di sviluppo con cittadini pagati tre dollari al giorno 

2] l'America garantiva una "pax" per cui merci e servizi potevano spostarsi senza problemi, liberi da tariffe. L' Unione Sovietica si era dissolta con le sue mani.

3] la comunicazione doveva essere rapida, le filiere di approvvigionamento efficienti.


Internet agevoló il punto 3], le supply chain vennero migliorate con i container e i portacontainer. Il crollo dell'unione sovietica agevoló le spinte mercantilistiche come modello di sviluppo (in Europa adottammo l'euro a concezione tedesca). Il punto 1] ha creato, di fatto, la Cina moderna. 

L'Europa e gli Stati Uniti si sono deindustrializzati, anche se in misura diversa, e la produzione si é spostata prima in Giappone, poi in Corea, Indonesia, Corea, e infine in Cina. Creando bolle su bolle. Ma questa delle bolle é un'altra storia. 

Ora, in Occidente ci siamo focalizzati sui servizi, che inquinano molto meno dell'industria. E siamo potuti diventare "green", perché la stanza sporca delle acciaierie, produzione di circuiti stampati, plastiche etc avveniva nella lontana Cina, nella quale non si potevano aprire le finestre per i fumi nocivi alla salute. 

Le immagini satellitari mostrano chiaramente che il Mar Cinese Meridionale é una discarica di plastica. 

Quindi, l'Occidente é diventato green grazie alla mancanza di inflazione, a sua volta legata alla globalizzazione e al controllo unipolare americano.

In pochi mesi, ora, dopo il Covid, sta cambiando tutto. E i politici non sanno che pesci pigliare. Qualunque politico eletto in questi mesi, si trova in una situazione assai peggiore dei vari Merkel, Obama, etc del passato che hanno beneficiato di un periodo unico nella storia mondiale.

E si aprono vari scenari, dal piú ottimista (fine del Covid, fine della guerra in Ucraina) al piú pessimista (covid che causa chiusura a singhiozzo delle fabbriche in Cina, guerra in Ucraina che perdura anni e si estende altrove), con vari scenari in mezzo.

In ogni caso, temo che la politica green abbia i mesi contati. E che non sentiremo parlare dei Gretini per il tempo a venire. 

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