lunedì 27 giugno 2022

[Europa] Non ci crede piú nessuno

 Inutile girarci intorno.

A questa Europa non crede piú nessuno, nemmeno chi la governa, che é ormai vittima di una retorica infinita su diritti umani, collaborazione, solidarietá....buzzwords che servono a distogliere l'attenzione dal fatto che sulle questioni SERIE non si prendono decisioni.  

Sulla politica dei fertilizzanti, di fatto sono inconcludenti: dicono all'Africa che non devono prendere fertilizzanti dalla Russia, ma poi dicono che l'Europa non puó aiutare l'Africa a prodursi da sola i fertilizzanti perché sarebbe contraria alle politiche green. Non sto scherzando, é una idiozia colossale, ma vera. La soluzione? supportare i fertilizzanti green. In Africa. Dove la gente non mette insieme la colazione con il pranzo e hanno una inflazione che sta causando rivolte in vari paesi.

Sul tetto al prezzo del gas, zero. Tutto rinviato. Aggiungo che la gas-dipendente Olanda ha fatto in modo di cacciare Shell, che ora si é spostata in UK. Geniale. 

Sulle politiche di dissuasione alla Russia, tutto frammentato. 

Sulle politche di supporto della BCE all'acquisto di titoli per evitare che il differenziale fra i rendimenti dei titoli di stato di Italia-Spagna-Grecia-Portogallo e il blocco Germania-Olanda-Austria esploda, il famigerato "spread", la Lagarde fa un casino dietro l'altro con le sue dichiarazioni. Facendo fare alle borse europee del Sud i giri sull'ottovolante. 

Chiariamo un punto importante: l'Europa é cresciuta meno dei suoi maggiori competitor, US e Cina, per venti anni. E all'interno dell'Europa, fra Germania e Italia per esempio, si sono verificati madornali differenze che sono riconducibili alla vecchia dicotomia Nord e Sud Italia; a differenza dell'Italia, peró,  senza che vi fossero politiche di compesnazione. A parte l'emigrazione, che dal Sud Italia al Nord Italia degli anni 60 e 70, é diventato fra Italia e Germania dopo gli anni 2000. 

Questo é ben illustrato dal fatto che nelle prime 50 compagnie per fatturato, nel mondo quelle Europee (ed escludiamo la Svizzera e UK), sono solo quattro.

In termini hi-tech, tra le venti maggiori compagnie hi-tech nel mondo, USA e Giappone guidano la lista: Europa, non pervenuta.

Di che parliamo? del nulla. E non si tratta di un momento storico particolare (esplosione del prezzo del gas, del cibo, etc). Perdura da quando l'UE é nata.

Questi sono numeri, cifre. Incontrovertibili.  Il resto sono chiacchiere. Prese su uno span temporale di VENTIDUE anni.

Il sistema é andato avanti grazie a zero inflazione, in cui la BCE poteva comprare titoli di stato per tutti. Ora, non é piú cosí, come ho giá spiegato in quest'altro post. E, di nuovo, ognuno si arrangi con quel che ha. 


martedì 21 giugno 2022

Europa, inflazione e politica monetaria

 Siamo davanti alla ennesima crisi europea.

In Europa, il costo del denaro é in buona parte controllato dalla Banca Centrale Europea. Come? La BCE fissa i rendimenti che le banche commerciali ottengono se parcheggiano liquiditá presso la BCE stessa. E' come se io andassi in banca, aprissi il conto corrente, e la banca mi ritorna l'1% annuo. 

Ora, in un momento di esplosione del costo delle materie prime e del cibo, dei semiconduttori, etc si capisce che una banca centrale per mitigare gli acquisti della gente puó SOLO agire sul lato della domanda. Si chiama distruzione della domanda, cioé chiedere di avere credito costa di piú, i nuovi mutui costano di piú, le carte di credito costano di piú, etc e quindi meno gente compra, le aziende vendono meno, e si riequilibria il tutto.

Questo in teoria.

Ma se hai la Francia che non soffre particolarmente di inflazione, poiché usa il nucleare per l'energia, mentre l'Olanda la vede al 12% e ha le serre che vanno ad energia elettrica prodotta col gas russo, e in mezzo tutti gli altri, come mettere d'accordo tutti?

Per l'Olanda, i tassi sono troppo bassi, per l'Italia sono troppo alti. Fin qui, é cosa nota e stranota. In Olanda i bassi tassi hanno creato la piú grande e spaventosa bolla immobiliare della storia. Chi teneva in piedi la baracca euro é, e resta, la BCE. Che siccome é il burattinaio, ormai conta piú della Commisisone Europea e del Parlamento Europeo uniti, che possono solo promulgare leggi e leggine ma di fatto sono impotenti per tenere in piedi l'eurozona senza fattivo supporto della BCE. 

Veniamo ad oggi: fino a quando il credito era cheap, facile stampare e proteggere i debiti sovrani. Ma causa crisi da supply chain, problemi di produzione in Cina per shutdown da Covid, invasione dell'Ucraina, sottoinvestimenti nel ramo petrolifero con le raffinerie che non sono cresciute di numero dagli anni 70, e via discorrendo, ora c'é una vigorosa inflazione al consumo. Questa é stata anche causata dalle politiche dei governi che hanno supportato la popolazione durante il lockdown, creando un eccesso di risparmio presso i dipendenti pubblici e col posto fisso. 

Quindi, come evitare una crisi di debito sovrano, leggasi Italia, senza facilitare spinte "euroscettiche" perché l'Italia deve "fare i compiti" etc etc? Mario Monti si é visto che fine ha fatto. 

C'é una SOLA soluzione: Bisogna che la BCE continui a comprare debito italiano. Stampare numeri su un computer, mandare un ordine e via. Facile a farsi.

Ma bisogna convincere tedeschi e olandesi, giá alle prese con i cittadini incazzati per il costo della vita, che la cosa si possa fare selettivamente, cioé SOLO con paesi come l'Italia.

Insomma, quantitative easing solo per i paesi del Mezzogiorno europeo. Per gli altri, no. 

Ma questa cosa non si puó fare senza violare le leggi europee. Dovranno inventare qualche scorciatoia o avere il consenso di TUTTI i paesi dell'eurozona. TUTTI, nessuno escluso. Esiste un leader europeo capace di convincere i delegati di tutti i paesi che un acquisto selettivo di titoli di stato é la strada maestra per evitare la dissoluzione dell'euro? 

La solita, vecchia, bizantina, neurozona.


mercoledì 15 giugno 2022

Che sleppa!

 75 basis points di aumento del tasso di interesse che la FED chiede alle banche quando queste devono prestarsi i soldi nel corso della notte, per bilanciare prelievi/uscite nelle attivitá diurne.

Il Federal Funds Rate impone che i mutui da chiedere/rinegoziare diventano piú costosi, le carte di credito costano di piú etc etc. Di fatto serve a impedire alla gente di fare acquisti, in gergo viene "distrutta la domanda".

Servirá? 

Ní.

Questo perché in questo caso non siamo come negli anni 80 quando l'America produceva e produceva con industrie dentro il proprio territorio. Stavolta molte delle imprese sono ancora delocalizzate, quindi l'America IMPORTA un botto, infinitamente di piú che non quanto facesse negli anni 80. 

All'epoca il capo della FED, uomo d'acciaio Paul Volcker, alzó il Federal Funds Rate a valori intorno al 20%, ma l'inflazione galoppava intorno al 15%. Avvió una recessione, con disoccupazione che salí al 10%, ma alla fine sconfisse l'inflazione. E l'America poté ripartire con le politiche reaganiane, che si appoggiavano alla neonata globalizzazione per tenere sotto controllo i costi produttivi.


Stavolta peró c'é una crisi da supply chain: manca semplicemente la roba negli scaffali. Quindi, si, la gente puó anche spendere di meno, ma di fatto se la merce non arriva, non arriva, punto. 

Vedremo.

Ah, tutti parlano della recessione causata dal giro di vite della FED, in piena guerra in Ucraina e il prezzo dei combustibili nella stratosfera...qualcuno ha per caso nominato lo tsunami che arriverá dalla Cina? Perché, statene certi, arriverá e pure a breve. Ops....

martedì 14 giugno 2022

Bitcoin miners sott'acqua

 Il protocollo di bitcoin prevede che chi "garantisce" la regolaritá di un pagamento (tizio che manda bitcoin a caio) abbia diritto al pagamento di una tariffa. Questa tariffa é creata dal nulla dal protocollo di bitcoin quando vengono creati dal nulla, in gergo minati, i bitcoin per ricompensare chi valida la transazioni. I "miners" sono proprio coloro che validano le transazioni e vengono quindi ricompensati coi bitcoin, che possono vendere in cambio di dollari, euro, puttane o altro.

Ora, chi glielo fa fare ai miner di fare mining? il profitto.

Il profitto é dato dalla differenza fra il valore dei bitcoin venduti sul mercato, e i costi per minare.

Quali sono i costi per minare? Ce ne sono di vario tipo: 

  • Costi fissi: esempio noleggio dell'equipment per minare (tipicamente server ad alte prestazioni per calcolo parallelo e superscalare), affitto dei capannoni dove risiedono i server, personale per manutenere queste facilities (aggiornamento dei sistemi di alimentazione, del Software, del Firmware, operazioni di sostituzione di equipment difettosi), etc. Ai costi fissi aggiungiamo anche deprezzamento dell'hardware.
  • Costi variabili: la bolletta elettrica per far funzionare i suddetti server e raffreddarli con potenti impianti di condizionamento dell'aria (o dell'acqua)
Si capisce che per rimanere "in the money", cioé per fare profitti, é necessario contenere i costi, e confidare che il bitcoin rimanga a valori alti rispetto ad altre valute (la bolletta elettrica e l'equipment per minare si paga in moneta ordinaria, leggasi euro o dollari).

In Nord America, i costi variabili richiedono circa 22000 dollari per minare un bitcoin. Se si aggiungono i costi fissi, siamo intorno ai 30mila dollari. 
Questo comporta che piú a lungo il bitcoin rimane sotto i 30mila dollari, maggiori sono le perdite, maggiore il numero delle bitcoin farms che devono chiudere i battenti. In realtá sembrerebbe che in Norda America, complice l'inflazione e l'aumento del costo dell'HW e dell'elettricitá, ora i costi totali si aggirino intorno ai 34mila dollari per minare un bitcoin, che mentre scrivo vale circa 21mila dollari. 

Ora, una qualsiasi compagnia quando perde soldi, cioé ha cashflow negativo, deve coprire le perdite: lo puó fare vendendo asset, o creando nuovo debito, o trovando nuovi investitori (che poi significa allargare la platea dei creditori) o licenziando. Siccome i server non si possono licenziare, e se li vendi non puoi piú lavorare facendo il miner, questa gente qua deve rinegoziare il debito. Come? Mettendo a garanzia cosa? server che fanno una sola cosa, cioé azzeccare un numero alla massima velocitá possibile, mentre il mondo va verso una recessione con costi dell'energia spaventosamente alti? 
E le compagnie che affittano queste strutture, vedendo che i loro clienti non possono piú pagare, come si muovono? 

Tirate voi le vostre conclusioni. State capendo ora i motivi profondi per cui le crypto stanno collassando.

State capendo come mai non esiste e mai esisterá una criptovaluta ancorata al dollaro, mai esisterá una "banca bitcoin" che vi ritorna il 18% l'anno salvo poi chiudervi la possibilitá di prelevare allo sportello del bitcoin i vostri amati bigliettoni.

A coloro che dicevano che il bitcoin é oro digitale, e che il governo americano non vi puó requisire i vostri bitcoin, credo che abbiate avuto il vostro primo, dolorosissimo, bagno di realtá. Il problema non é il governo americano, ma lo scam di quelle infinite societá che vi hanno fottuto i soldi, nella migliore tradizione del collaudatissimo schema Ponzi. 




lunedì 13 giugno 2022

Crypto che? Time for Carnage - Tempo di carneficina!

E'bello diventare ricchi quando ci sono tanti soldi in giro e compri la prima cacca azionaria e ci fai i soldi sopra vero? E' successo negli anni '20, negli anni 90 con le dot com, e negli ultimi dieci anni, con il settore tech, e nell'accelerata colossale durante la pandemia.

La cacca "piú peggiore" peró sono e restano le crypto. Che stanno, ovviamente, collassando, insieme a quello societá che maneggiano criptovalute, che non solo non assumono piú, ma dall'oggi al domani hanno preso a licenziare fior di programmatori, a impedire prelievi bitcoin->cash, etc etc,

Sto godendo come un picchio. Perché non avete idea degli insulti che mi sono beccato quando scrivevo, argomentando punto per punto, le ragioni per cui consideravo bitcoin uno scam per creduloni fanatici del "techie". 

E faccio i complimenti a quegli SPECULATORI che hanno comprato questa roba come coloro che comprarono Tiscali negli anni 90 in Italia e vendettero le azioni prima del tracollo. 

Per lo speculatore, il timing é essenziale. E capire come tira il vento pure.

Ci sono vari motivi per cui le cripto stanno collassando. NE elenco alcuni:

1] Il dollaro sará anche non perfetto, ma é sempre meglio di una cripto tenuta in piedi da server che indovinano un numero. Quando i tassi aumentano, il dollaro ha comunque uno stato dietro, gente che produce e che consuma.

2] Quando c'é meno liquiditá in giro, i primi a saltare sono quei modelli di business che fanno dello Blitz-Scaling, cioé crescita esplosiva a debito, perché il debito da ripagare diventa improvvisamente esorbitante, la gente ha meno soldi da spendere e quindi si prevedono vacche magre. Il blitz scaling é proprio delle compagnie hi-tech a crescita violenta che assumono, assumono, crescono, crescono facendo debiti senza vedere un euro di profitto per anni. E infatti sono le prime a precipitare (vedasi Nasdaq) appena i debiti diventano piú costosi.

3] Tra una fuffa digitale senza sostanza e petrolio e cibo e fertilizzanti mi sa che vince il secondo gruppo.

4] Il governo ha riempito di soldi le tasche di fancazzisti nerd che durante la pandemia hanno investito in fuffa hi-tech alla moda perché "volemo cambiá er mondo stando seduti davanti ar laptop". Quei risparmi spariranno, si vaporizzeranno. Puff!


Di fatto, le cripto stavano in piedi grazie proprio alla cattivissima FED che stampava. E che grazie alla liquiditá e a bassissimi tassi di interesse ha garantito modelli di business insopportabili. LE critpo erano tenute in piedi dalle FED, da quella stessa FED che i convinti assertori di bitcoin e altre minchiavalute detestano con tutto il cuore, perché non capiscono una mazza di economia. L'ho scritto in vari articoli, andate nel search accanto a questo post e digitate bitcoin. 

Ora, coi costi dell'energia alle stelle, e il prezzo di bitcon piú che dimezzato dai massimi, quant'é il margine di profitto per i miners? Ridtto, direi, forse pure negativo, con i costi assurdi dei rig per minare.





mercoledì 8 giugno 2022

La commissione neuropea - le solite ricette lunari

 In un periodo storico che vede


1] La guerra alle porte dell'Europa

2] Inflazione al consumo alle stelle

3] Distruzione della filiera delle materie prime e del commercio

4] Carenza di semiconduttori

5] Prezzi dei fertilizzanti alle stelle

6] Prezzi del frumento alle stelle

7] Aumento del costo del denaro che metterá fuori gioco migliaia di business model basati su fai debito oggi e aspetta domani per fare profitti

8] rischio di milioni di nord africani che spingono per la fame alle porte del sud Europa

etc etc

la mitica commissione neuropea non ha di meglio su cui deliberare che non bannare con un tratto di penna la VENDITA di auto con motore a combustione interna da qui a 13 anni. E' l'intervallo di tempo che separa OGGI dal 2009, di cui intere generazioni portano ancora le cicatrici. 

E' come se questi personaggi vivessero in una bolla, una realtá parallela agli eventi che la gente normale, ordinaria, ma persino CEO, finanzieri etc vive quotidianamente. Per le Germania, giá alle prese con una crisi durissima (economica e di coscienza) del gas, é una mazzata pesantissima. Per gli altri, pure. Intere filiere industriali, persone qualificate, etc che dovranno essere azzerate e ricostruite in tempo zero. Significa recessione. Panico. Mentre il resto del mondo continuerá a bruciare ancora piú carbone di prima perché i paesi poveri, che contano miliardi di esseri umani, non possono permettersi una Kia EV6. E siccome il pianeta UNO é, non é che l'atmosfera sporca si ferma al giardino della villa della Von der Leyen; saremo tutti curiosi di sapere, visto lo spasmodico aumento del consumo di energia elettrica necessaria per muoverci, come la medesima energia verrá creata senza aumentare di n mila volte la domanda di materiale (tipicamente proveniente dalla Cina) di silicio policristallino per fare i pannelli, le terre rare per i magneti, etc. Domanda che fará esplodere i prezzi in alto. Occhio e croce chi vende pneumatici e fa freni vedrá un aumento del fatturato visto che le auto elettriche pesano come elefanti di ghisa, ma per gli altri la vedo dura. 

Senza parlare del problema dello smaltimento delle batterie, che finora pare si riciclino da sole a fine vita. Qualcuno ne parla, a parte citare scassatissimi report della Tesla in cui si parla di prototipi per il riciclo? Metteranno pure delle tasse per il riciclo, tasse salva pianeta. Poco ma sicuro. E per quanto riguarda la produzione dei pannelli solari? O delle pale eoliche? Senza parlare del rame necessario, la gomma per l'isolamento dei cavi, etc etc. Tutto in pochi ANNI. 

Che dire? se le cose sono confermate, prepariamoci a costi dell'energia che quelli attuali sono risibili a confronto. E bisogna capire bene come e dove investire nel lungo termine. Sicuramente il dollaro se la passerá benissimo rispetto all'euro. 


Torneró sull'argomento. 




lunedì 6 giugno 2022

Sará un nuovo 1929? no. Un nuovo 2009? no. Sará qualcosa di nuovo? Sí

 Nel 1929, ad inizio Ottobre, per ogni dollaro prestato dalle banche, 47 centesimi erano "investiti"(emh emh..) per essere usati a margine per comprare azioni, che venivano usate come garanzia. 

Mi spiego meglio: John Smith aveva 1000 dollari da investire, andava in banca, e ne chiedeva altri 1000 in prestito. Con quali garanzie? "semplice, compro duemila dollari di azioni di una bella compagnia ferroviaria, quelle saliranno, e ripago il prestito e mi tengo pure in saccoccia un bel po' di guadagno". E la banca: "accordato!"

E parliamo di investitori retail, non di grossi fondi.

Nel 2009, la leva usata riguardava mutui subprime. In altri termini, John Smith andava in banca, diceva "compro una quarta casa, datemi i soldi, tanto il mercato immobiliare é solo destinato a salire, quando la rivendo ripago il prestito e mi tengo in saccoccia un bel po' di guadagno". E la banca: "accordato!"

Nel 1929, il boom era stato innescato dai bond obbligazionari per pagare le spese di guerra, i "Liberty bonds". A farla breve, nel mondo erano stati venduti a palate bond per finanziare le spese di guerra, che pagavano una bella cedola. Questa enorme massa monetaria era stata messa a disposizione perché in tempo di guerra le valute erano state sganciate dall'oro. Insomma, stampa che ti passa.

Quindi come investire tutti questi soldi nei primi anni Venti? In borsa, che all'epoca era stata resa accessibile anche a famiglie, pensionati, etc etc. Ed ecco nati i ruggenti anni 20, quelli della emancipazione femminile, del pagamento a rate, del consumismo e del mio adorato Charleston. Nel 2008, si pensava di contenere il rischio con la cartolarizzazione, cioé spalmando il rischio di vari mutui di solventi e possibili insolventi in una miriade di "pezzettini" che venivano poi conglomerati in robaccia che veniva venduta a lauto prezzo perché qualche corrotto delle agenzie di rating vi apponeva una AAA. Ovviamente, alla fine i primi insolventi causarono il crollo.

Veniamo ad oggi. 

Se chiedi un mutuo, ti contano i peli del culo. Decisamente non é il 2008.

Se provi a chiedere un prestito per comprare azion", ti prendono a calci nel culo nella direzione della porta di uscita. Decisamente non é il 1929.

Cosa c'é di diverso? 

Il Quantitative Tightening. Cioé la sistematica distruzione di liquiditá, cioé di denaro in giro, operata dalla FED per la prima volta nella Storia, con la S maiuscola. E questo in aggiunta all'aumento dei tassi di interesse. 

Significa tante cose. Ma proprio tante. 

1] Le compagnie che prevedevano crescita a go-go, tipicamente le hi-tech, che contavano su prestiti a interessi dell'1% per assumere programmatori strapagati, ora fanno marcia indietro. Due esempi? Coinbase e Tesla. 

2] Le compagnie che viaggiano su altissimi multipli di P/E, vedono crollare i propri valori in borsa, anche se sono ottime compagnie ( quelle che consegnano pizze e si considerano hi-tech perché dicono ai corridori dove andare a consegnare manco le considero...). Due esempi? AMD e nVidia.

3] Lo smart working, il "lavora ndo te pare basta che produci risultati" subirá un estremo giro di vite. Questo perché bisognerá tenere i costi bassi e aumentare la produttivitá, e la produttivitá se lavori in spiaggia e non ti vedi mai con il tuo team la vedo dura da mantenere. I salari verranno ridimensionati, specie per coloro che per 12 anni se la sono spassata nella Silicon Valley.

4] Riassisteremo alla sindacalizzazione. Due esempi? Apple e Intel. 

Poi potrei parlare di de-globalizzazione, impatti sul deficit governativo e sulle spese di Welfare, effetti sull'immobiliare, sul gap generazionale, investimenti in difesa, etc etc. ma penso di avere buttato giú qualche spunto per vostre riflessioni e commenti. 



sabato 4 giugno 2022

Oro e Bitcoin...ma smettiamola con le cazzate!

 Com'era la storia?

Il bitcoin é oro digitale.

Il bitcoin protegge dall'inflazione.

Il bitcoin protegge dalla stampa monetaria delle Banche Centrali

L'oro é l'Asset (con la A maiuscola) che protegge da alta inflazione

L'oro é l'Asset (con la A maiuscola) che protegge dalle conseguenze delle guerre


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Carissimi, il mondo é cambiato. Sono anni che lo scrivo.

Al momento c'é una guerra (vera) in corso, c'é inflazione altissima nel mondo e infatti l'oro non si é mosso e il bitcoin é collassato. I vostri mantra riportati sopra non contano una ceppa di niente.

Tutto previsto, e prevedibile. 

Se non l'avete capito, peggio per voi e per i vostri "investimenti". A quelli che hanno perso fantastilioni in minchiavalute come le "stablecoins", che stabili non sono per niente, dico che siccome siete speculatori che vi credete investitori, e prendevate per il culo tutti noi altri dicendo che eravamo dei trogloditi ancorati al mesozoioco economico, prendete la cosa come lesson learned a ricalibratevi il cervello. Ancora mi ricordo di quando mi insultavate sui miei post sul valore di bitcoin.

A quelli che pensano che l'oro sia la panacea, rispondo: auguri, non produce cash flow, dovete dare soldi ad ALTRI per tenervelo al sicuro (gli altri sí che fanno cashflow grazie ai vostri soldi) e non produce nemmeno informazione (il denaro é informazione, al giorno d'oggi). Anche il cavallo é stato usato per n-mila anni come mezzo di trasporto. Quindi?

Ah, per inciso, a coloro che ritengono che siamo in un dip....qua di dip c'é solo il cervello di quelli che non capiscono di macroeconomia finanziaria: siamo appena agli INIZI di un tracollo. Se persino il twittarolo Musk che confonde Tesla con la salvezza del mondo scrive incazzato che o tornate a casa o vi licenzio, anzi no vi licenzio e basta (20mila dipendenti messi in strada dal divo salvifico Musk), vuol dire che la sveglia é arrivata. Il motivo? l'ho spiegato nei post passati. 

Io mi sono tenuto liquido e investito in compagnie di commodities che producono dividendi e azioni di compagnie della difesa. E sto in guadagno da inizio anno. 

Continuate pure a comprare sui vostri "dips". 

Poi, se vi piace investire sull'arte frazionaria per cui comprate una frazione di un quadro di valore condifando che "tanto sale", beh, che dirvi, continuate cosí. 




venerdì 27 maggio 2022

State lontani dalla Cina, in ogni forma

 LA Cina, come scrivo ormai da tanto tempo, imploderá.

Non é se, é quando.

Parlavo la scorsa settimana con colleghi che mi guardavano sbalorditi mentre esprimevo i miei pensieri, ma loro non seguono l'economia, non la capiscono, non si interessano di sociologia delle masse, per cui capisco il loro stupore.

Provo a riassumere in pochi punti il mio pensiero:

1] La Cina non ha un vaccino efficace contro il Covid --> questo comporta che appena aprono mezzo porto, c'é un esplosione di omicron, che se non confinata porta a milioni di morti. Da qui nasce l'esigenza della politica ZERO covid, costi quel che costi. Il Partito Comunista Cinese, dopo aver falsificato in ogni aspetto i numeri delle vittime, non puó perdere la faccia mostrando che non é in grado di avere un vaccino decente con milioni di morti, difficile da non rendicontare anche falsificando ogni possibile statistica. 

2] A causa della chiusura di porti e fabbriche, la manifattura cinese sta implodendo, e con essa il reddito di milioni di cinesi.

3] Il cittadino cinese medio é oberato da debiti immobiliari impensabili persino per un americano che ha vissuto nel pieno del botto del 2008. Di fatto l'immobiliare in Cina é stato l'unico veicolo di investimento per i cinesi, visto che comprare azioni é sconsigliatissimo per l'ingerenza del partito, le cripto sono bannate, e comprare valuta straniera impossibile col controllo dei capitali in vigore.

4] La Cina é importatore netto di derrate alimentari perché ha un suolo inquinatissimo e i terreni coltivabili sono stati espropriati con la forza dai governi regionali per fare cassa e venderli a lauto prezzo ai palazzinari cinesi. 

5] In Cina ormai il libero pensiero é bandito. C'é il culto di Xi. L'educazione ha subito un terribile giro di vite. Senza istruzione, non c'é valore aggiunto nella ricerca, e anche copiare come hanno finora fatto, diventa arduo. La produttivitá cinese é bassissima. Le universitá sono al collasso.

6] LA demografia é a pezzi. Il numero di uomini sopravanza enormemente quello delle donne. E la popolazione é vecchissima. Poiché le giovani coppie cinesi lavorano dalle 9 alle 9 per sei giorni a settimana, e devono pure occuparsi di QUATTRO genitori anziani, con costi immobiliari altissimi, esse non possono permettersi di fare figli. 

7] Moltissime compagnie hanno GIA' lasciato la Cina. Sony, Samsung, Panasonic,....l'elenco é lunghissimo. Di fatto il PCC ha fatto in modo che non potessero fare business, dopo essersi appropriato del know-how. A mio avviso, la stessa sorte toccherá a Tesla.

8] Il PCC sta spingendo per avere una popolazione meno istruita, meno esigente, che possa lavorare a basso costo nelle fabbriche. Stiamo assistendo ad una incredibile involuzione. Al PCC non frega nulla se la Cina implode, per loro al potere l'importante é avere il controllo. 

L'elenco é ancora lungo, potrei riempire due pagine, ma penso di aver fornito il quadro generale. 


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Di contro, i grandi vincitori sono gli USA, che si stanno reindustrializzando alla velocitá della luce. E ci sará di conseguenza una crisi di manodopera specializzata che potrebbe perdurare ANNI. Con relativa inflazione. E tassi di interesse piú alti. Stavolta la FED non abbasserá i tassi per anni a venire perché DEVE tenere l'inflazione sotto controllo, in modo soft, ma senza deragliare. 

Come investire in questo nuovo scenario? Io mi sto muovendo da tempo. Chi mi legge sa che:

1] non credo nell'oro come riserva di valore, perché non produce cashflow. E a chi dice che é stato usato per migliaia di anni, beh, rispondo che anche il cavallo é stato usato per migliaia di anni come mezzo di trasporto. Il punto é che l'oro va bene se scappi da un paese in guerra. 

2] non credo nelle criptovalute come investimento, e chi vi dice il contrario lo reputo o un ingenuo o un venditore che sta facendo i suoi interessi perché ci ha investito tempo, denaro, o ci ha dato corsi. E 'pura speculazione. 

Non pretendo di avere ragione, sono le mie opinioni. 

Quindi resto investito in compagnie ad alto dividendo, basso rischio, e/o compagnie che geopoliticamente sono messe molto bene in uno scenario di guerre commerciali che perdureranno ANNI. 

Sto aspettando una ulteriore, FORTE, correzione del mercato per comprare compagnie (la lista é pronta) che hanno tecnologie che non sono replicabili se non in anni, per cui ci sará sempre una fortissima domanda, e che sono stabili finanziariamente. 

A mio avviso, la forte correzione ancora non c'é stata ed é inevitabile che ci sará: banalmente, quando la FED inizierá a distruggere denaro, é come rimuovere le fiches da un tavolo di gioco con una padella: meno soldi per tutti, e il bottino per i giocatori si decimerá.



giovedì 19 maggio 2022

Crypto che?

 Sono sempre stato diffidente sulla utilitá di avere un database distribuito, pesantissimo, e con costi energetici assurdi per operare transizioni, quale la blockchain di Bitcoin.

Ho scritto articoli anche sulla matematica dietro Bitcoin, quindi dico da subito che non é il caso mi veniate a dire che non capisco di Bitcoin. 

Ho sempre ripetuto che Bitcoin é per speculatori. Chi ha cavalcato l'onda, ha fatto i soldi, chi é arrivato tardi, e spera che poi risalirá e raggiungerá 100 mila e oltre, é a mio avviso nella migliore delle ipotesi, un illuso. 

Alcune osservazioni:

  • Il bitcoin é salito in concomitanza con i quantitative easing 
  • Le stablecoin non sono stabili, proprio perché si basano su panieri retti da elementi speculativi

La cosa divertente é che quelli che compravano bitcoin dicevano che erano contro il sistema, perché la FED stampava troppo. Ora che la FED leva le fiches dal tavolo, cioé non solo ha smesso di stampare, ma distrugge denaro, ed é finita la cuccagna, i giocatori rimangono con meno fiches da spartirsi, scoprono che il bitcoin era di fatto tenuto in piedi indirettamente dalla FED. 

Se l'inflazione nominale é all'11%, e il bitcoin é anti inflattivo, anzi deflattivo, perché non corrono tutti a comprare bitcoin? semplicemente perché chi compra bitcoin non vede un ritorno di valore intrinseco, ma spera di venderlo a prezzo maggiore ad un altro. Si chiama speculazione. Idem per i casermoni inoccupati cinesi, la bolla dei tulipani, le dot com etc.

Semplicemente é un asset speculativo, e chi ha paura del crollo, vende. Incassa, e tanti saluti. Senza ideologie.

E quei paesi che hanno ancorato la propria valuta col bitcoin e hanno visto un 50% di perdita valutaria? cazzi loro, mi viene da dire. Politici criminali che sostituiscono l'ideologia e l'adorazione al totem tecnologico alla valuazione della realtá. 








mercoledì 11 maggio 2022

[INTEL] Manca poco per entrare a gamba tesa

 Pro Micro:

1] Massicci investimenti in R&D, specie sul fronte fabs

2] Cambio dei vertici: Gelsinger ha messo persone coi coglioni

3] Diversificazione e apertura a RISC V e alla produzione di chip per conto terzi

4] Spinta sul fronte AI e gaming

5] Intel non se la caga nessuno, ancora tutti dietro a nVidia e AMD che hanno un modello di business inevitabilmente in declino e prezzi assurdi rispetto agli earnings.

Pro Macro:

1] gli USA devono spinger per l'in-shoring della produzione di componenti elettronici avanzati

2] gli USA dovranno sostenere la produzione interna di semiconduttori con incentivi, detassazione degli utili reinvestiti, agevolazioni

3] Intel é l'unica grossa compagnia OCCIDENTALE a sviluppo verticale per design, produzione, packaging, test, validazione e distribuzione. 

4] Intel é piú resiliente di altri competitors alla de-globalizzazione

Contro:

1] per effetto di quantitative tightening della FED, TUTTO il settore tech é destinato a scendere, e Intel non fará eccezione. Ci saranno occasionali boom e bust, ma mediamente il settore scenderá.

2] Intel scende, e scenderá, MENO della concorrenza ma di fatto scenderá

3] Al momento é ai minimi storici sul fronte P/E, ma non sul fronte P/FCF, causa massici investimenti in capex.

4] Il dollaro é fortissimo, il che era prevedibile (l'ho scritto per anni), visto che in Europa ci sono 27 teste che ragionano come pare a loro, i tassi in USA sono in rialzo, c'é una guerra alle porte dell'Europa in corso (che a mio avviso durerá mesi se non anni con vari strascichi). Chi compra Intel deve ricordarsi che acquistando in dollari, il cambio di questo periodo é forse irrepetibilmente costoso. A mio avviso, euro e dollaro andranno in paritá presto se la Lagarde non si decide ad alzare i tassi.

5] Intel é per long term investors. Quindi, per coloro che hanno PAZIENZA e DETERMINAZIONE e LUCIDITA' per vedere valore dove altri vedono solo il solito dinosauro in via di estinzione.

6] Il mercato dei semiconduttori é parzialmente ciclico. Potremmo arrivare nel 2024 ad una sovraofferta, e l'industria della difesa potrebbe non compensare la domanda di un calo sul fronte civile. 


________________________-


Tirando le somme, direi che tenendo conto del fattore cambio eur/usd, Intel dovrebbe scendere sotto i 40 USD per essere ultra appetibile. Lo é giá se uno é un investitore che compra direttamente in dollari americani. Personalmente aspetterei il Q3/Q4 2022 per vedere cosa succede all'euro. 

Ho giá azioni Intel, comprate prima che il dollaro schizzasse, ma per incrementare la quota, aspetteró. 


Al momento sono molto piú esposto su fertilizzanti, mid stream oil and gas companies, e upstream oil and gas companies. Oltre al settore della difesa. 


venerdì 6 maggio 2022

Nasdaq - 21%, S&P -14%, ed io?

 Finora sto a piú 4%. 

Il periodo considerato é dal primo gennaio di quest'anno ad oggi.


Brevi riflessioni.

Stavo perdendo ai primi di febbraio oltre il 7%. Ho capito dove sbagliavo, e ho ruotato completamente portafoglio. Ho coperto le perdite in 15 giorni e poi a partire dai primi di Marzo sono tornato in attivo.

Ho chiuso il gruppo di investimento Telegram. Non stava portando ai risultati che mi aspettavo.

C'é una importante lesson learned in questo caso: gestire un gruppo da remoto, con persone che non si conoscono, con background e competenze diverse, che vivono in nazioni diverse, é una impresa difficilissima. Ti capita il cazzaro, la persona competente ma con poco tempo, quello che si iscrive "per imparare" e che non produce, quello intuitivo che si lascia trasportare dalla mania di fare il bastian contrario, etc. Un portafoglio assortito, assolutamente, di persone intelligenti e curiose, ma alla fine era un "herd of cats", un gregge di gatti, e io di fare il pastore evidentemente non ho la pazienza né la stoffa.

A me interessa una sola regola: non perdere soldi in qualunque situazione macro economica mi posso trovare. Se li faccio, ho ragione, se non li faccio, ho torto. Sic et simpliciter.

Io lavoro con analisi macroeconomiche, storiche e geopolitiche per individuare i settori interessanti.

Individuato un settore, isolo un pool di aziende che mi danno fiducia sulla base di metriche precise, che cambiano a seconda del settore. Questa cosa richiede molto studio ma c'é un enorme vantaggio: capite le metriche, tra venti anni le usi come oggi.

Isolato un pool di aziende, ne isolo una o due su cui mi sento di investire, dopo aver incrociato opinioni con persone competenti che scrivono in altri siti, in inglese. 

Diversifico poco. Per scelta.

Commetto errori. Gli errori (due) commessi nel 2021 me li tengo in portafoglio per ricordarmi di non lasciarmi trasportare dall'entusiamo del momento. Sono i due errori che mi hanno impedito di fare guadagni ragguardevoli da inizio anno. Stanno lá come una fotografia a ricordarmi "non fare cazzate". 

Veniamo un po'alla situazione macro finanziaria.

1] La borsa scenderá fino a tutto il 2022, e forse anche nel 2023. Ci sará un momento in cui rientreró massicciamente, e sará quando la FED dichiarerá concluso il monetary tightening. Fino ad allora, prepariamoci alle montagne russe in borsa con discesa consistente. L'entitá della discesa dipenderá da quanto denaro la FED distruggerá. Ovviamente ci sono settori e compagnie che reggeranno bene, o meno peggio di altre. Io ho putato su difesa, fertilizzanti, compagnie midstream di oil and gas.

2] A coloro che pensano che il dollaro sia finito, beh, auguri. Non avete capito un cazzo.

3] A coloro che pensano che la Cina si riprenderá, e che é un ottimo investimento a questi prezzi, auguri, non avete capito un cazzo. L'ho scritto per due anni, non insisto.

4] A coloro che pensano che le cripto mostreranno di che pasta sono fatte dico auguri, avete vissuto le cripto quando c'era il quantitative easing, con soldi piovuti dal cielo per adolescenti e ragazzi annoiati che vedono nel "sistema" il nemico. Vediamo ora che la massa monetaria collassa e c'é inflazione come reggono le cripto. Sono curioso. Io, me ne tengo alla larga.

5] A coloro che pensano che il modello di sviluppo esternalizzato di molte big tech sia ancora possibile (AMD, nVidia, Apple, etc) dico, auguri, io sono mesi che ho puntato sulla manifattura USA, specie hi tech.

6] A coloro che pensano che gli USA stiano collassando, dico, capisco le vostre paure/speranze, ma vi rispondo che gli USA stanno solamente attraversando una fase di transizione. Succede, ad un paese giovane e con molte idee ed etnicamente variegato. 

Sull'Europa non mi esprimo piú. E'mal governata, miope, lenta, burocratica, piccola di mente e di visione. Ma ha dalla sua un enorme potenziale di culture diverse e creativitá. Vedremo ora che il commercio non tiene piú in piedi la baracca e tutti si vogliono riarmare e creare un po' piú di autarchia come cambieranno le cose. Forse il politically correct subirá una brusca frenata, fará retromarcia e potremo riconcentrarci sulle cose importanti.



lunedì 29 novembre 2021

La ruota del criceto

 Perdonatemi se non mi faccio piú molto vivo su queste pagine, ma il gruppo di investimento Telegram mi assorbe molto.

Venerdi abbiamo fatto la prima videocall in cui abbiamo preparato slides e considerazioni su compagnie attive nella difesa. Finalmente abbiamo superato i primi problemi di gioventú. Coloro i quali si erano sganciati dal gruppo all'inizio perché era ancora agli esordi e mancava di focus, beh, mi spiace per voi. La pazienza e la fiducia pagano se investite nella persona giusta: me. 

Potrá anche darsi che se i frutti di questo gruppo non si materializzano nei prossimi due anni, lo sciolgo e mi tengo 3-4 persone al massimo. Si vedrá.

Accetto nel gruppo ora solo persone con esperienza di investimento. Se la gente cerca un corso di economia, o simili, esistono tante soluzioni gratuite e a pagamento in Rete.

Per quanto riguarda la Cina, penso che una fortissima correzione sia inevitabile, alla luce di tante considerazioni che i media occidentali non riportano, e non é solo l'immobiliare cinese. Vi suggerisco di andare cauti su Tesla.

Riflettevo che ho cambiato mentalitá diversi anni fa, diciamo intorno al 2014, quando alla luce di considerazioni macroeconomiche per l'Italia e sugli sbocchi professionali per il sottoscritto, decisi di mollare il belpaese.

A 7 anni di distanza, mi trovo con mia moglie che fa il lavoro che ha sempre sognato (in Italia era disoccupata o con contratti pessimi di natura temporanea con tante ore lavorate non riconosciute), mio figlio di 12 anni parla tre lingue, e io mi occupo di mansioni di alto profilo (ad aprile 2014 mi stavano demansionando per crisi interna e per tre settimane coprii turni notturni per test di satellite, praticamente passando 8 ore a notte davanti a equipment di test).

Questo per dire che le decisioni drastiche, molto sofferte, se ben ragionate, nel medio/lungo periodo pagano sempre.

Nel 2016 ho aperto questo blog, exiteconomics.

Nel 2020 ho iniziato ad investire seriamente. 

Nel 2021 ho creato un gruppo Telegram. Siamo in 8, di cui 4 expat sparsi in Europa e America.

Come stanno messi colleghi ed amici rimasti in Italia?

Con le dovute fortunate eccezioni, purtroppo essi fanno la vita del criceto nella ruota.

Cioé, corrono sempre, lavorano tanto, e non hanno il TEMPO FISICO né la voglia di incrementare le proprie competenze.

Ricordo sempre che, a meno di essere raccomandati o venire da famiglie "bene", l'unico modo che c'é per migliorare la propria situazione finanziaria é incrementare la produttivitá, cioé il reddito per ora lavorata (in una grande azienda si chiama "fare carriera"). E l'unico modo per aumentare la produttivitá é aumentare le proprie competenze, in settori che il mercato o l'azienda riconoscono come utili. 

Bisogna sempre avere in testa la legge della domanda e dell'offerta quando si prende una decisione importante. 

Purtroppo, molte delle persone rimaste in Italia lavorano per pagare le bollette e le tasse, e non hanno il tempo materiale per studiare e lavorare per SE STESSE. 

E diventa la classica ruota del criceto. Stai sempre a correre, a sbrigare faccende, porta i figli qua, occupati di tua madre anziana lá, caricati di responsabilitá che magari manco stanno scritte nel tuo mansionario e le accetti perché cosí deve essere. 

E non hai tempo né energie per investire su TE STESSO.

Cosa ti rimane poi quando vai avanti con gli anni? Aspettare la pensione. Le energie ti mollano, subentra la rassegnazione e si attende l'uscita dal lavoro.

Che é una immagine bruttissima, se uno ci pensa. Hai lavorato per l'azienda, per lo Stato, e ora aspetti che lo Stato si ricordi di te. Per poi lamentarti che la pensione viene erosa dall'inflazione e dagli aggiustamenti annuali. 

Hai lavorato una vita per gli ALTRI, e alla fine della tua vita ti lamenti che gli ALTRI non ti hanno riconosciuto il dovuto. Questo perché tu sei uno degli ALTRI per un altro.

Ecco perché ho aperto questo blog prima e telegram poi. Incrementare le proprie competenze in materia finanziaria. In primis le mie.

Puoi non capire nulla di economia e finanza, ma fidati: esse busseranno alla tua porta prima o poi, ricordandoti quanto é stato tragico il costo pagato per la tua ignoranza.

 


giovedì 4 novembre 2021

Europa - scontro finale fra tedeschi e sud Europa?

Sapete che sono molto conciso, e lo sono ancora di piú oggi e lo saró ancora di piú nei prossimi mesi. 

I miei interventi in questo spazio si stanno rarefacendo. Questo perché investo molto piú tempo nel gruppo Telegram di ExitEconomics. 

Ció detto, vorrei sottolineare che, visto che si parla di inflazione e gli occhi sono puntati sulla FED, in Europa succede che:


1] I tedeschi hanno l'orrore dell'inflazione perché da piccoli si ricordano l'iperinflazione del 1922

2] Il sud Europa ha l'orrore che salgano i tassi di interesse sul loro giá elevatissimo debito

La Germania vuole una politica monetaria "stretta", cioé rendere il costo del denaro prestato alto e quindi tenere a bada l'inflazione. 

Nota: Hitler salí al potere NON con l'iperinflazione, che anzi era stata tenuta sotto controllo, ma con la terribile DEflazione dei primi anni 30. Magari le scuole in Germania dovrebbero insegnare meglio la storia invece di fermarsi alle fotografie in b/n delle banconote buttate per strada nei primi anni '20.

Il sud Europa vuole una politica monetaria "larga", cioé vuole il costo del denaro basso, per rifinanziare il grosso debito a costi irrisori.

La BCE se alza i tassi favorisce i tedeschi, se li tiene bassi favorisce il sud Europa.

Per venti anni non c'é stata inflazione causa globalizzazione, e denaro che é finito nei circuiti finanziari e nell'immobiliare. Ha creato un illusorio "effetto ricchezza" perché gli asset si gonfiavano di valore. Questa illusione é stata necessaria per tenere in piedi il sistema, dopo la crisi del 2008, che peró é stata creata dal sistema finanziario stesso. Insomma, la Banca Centrale prima crea problemi, poi dice che risolve i problemi che ha creato...ma qua divaghiamo. Questo é il sistema in cui viviamo e prosperiamo per cui prendiamone atto e fine della polemica.

Come penso finirá? di concerto le bance centrali diminuiranno gli acquisti di titoli di stato, facendo alzare i tassi, ma non troppo. Si creerá un "corridoio" in cui i tassi di interesse oscilleranno fra un max e un minimo, oltre e sotto i quali le BC intereverranno con acquisti chirurgici di titoli di stato per riportare i tassi di interesse nel range voluto. 

Raccoglieranno dati sul CPI e sul core CPI e vedranno come la situazione evolverá. 

Intanto l'incremento credito mondiale sta diminuendo, con la fine degli stimoli governativi e a breve anche con il tapering delle BC. 

Significa rallentamento della crescita dei mercati e inversione. Significa diminuzione dell'inflazione.

Che dará nuovi dati alle BC per decidere sulle politiche monetarie. Ormai si naviga a vista.


Tornando all'Europa, questa sará l'ennesima crisi fra Germania/Olanda etc e resto del continente. Vedremo che salti mortali si inventeranno stavolta per tenere in piedi l'euro. Avranno finito le stampelle?

mercoledì 22 settembre 2021

Cosa ci aspetta?

Risposta: un gran bel casino.

Mi spiego: quello che vedete qua sotto é il grafico che illustra la crescita media della globalizzazione, in termini di (export + import)/PIL dei paesi di tutto il mondo, dal 1870.


Source: https://voxeu.org

Se vi piacciono i grafici interattivi, andate qua



Insomma, la globalizzazione si é appiattita dal 2009, o comunque sta rallentando.

La pandemia, con la distruzione delle supply chain ordinarie, ha accelerato un processo giá in corso: ovvero lo spostamento della produzione di componenti chiave per l'industria entro confini per rendere la catena di approvvigionamento piú resiliente alle interruzioni. Inoltre, in tema di semiconduttori e farmaceutica, c'é anche una chiave strategica in ottica Difesa per le nazioni. Non solo: l'impoverimento della classe media nell'Occidente sta spingendo i politici a "richiudersi" per soddisfare l'elettorato: autarchia, protezione dei brand nazionali, sovranismo...vanno nella stessa direzione.

In soldoni, cosa comporta questo? 

Inflazione. 

C'é un peró: il credito, a dispetto di quanti commentatori si ostinano a dire, si sta contraendo. Eh giá, quello che sta succedendo é che gli stimoli monetari e le politiche fiscali ultraespansive messe in atto da banche centrali e governi per bilanciare lo shock di domanda causato dal COVID, si stanno esaurendo e quindi inizia una fase di contrazione, o per lo meno di decremento, della creazione di nuovo credito ( debito, é la stessa cosa).

Guardate questo grafico, dice piú di mille commentatori.


Source: RichardDuncaneconomics.org

Il reddito medio disponibile degli americani, é ritornato nella media, molto rapidamente. 

Quindi é da attendersi una diminuzione dell'inflazione al consumo. E infatti:

Source: RichardDuncaneconomics.org

Quello che vedete in arancio é l'inflazione, negli USA. Per confronto con il blu, che é la base monetaria. Notate che l'inflazione, a dispetto della enorme quantitá di credito creato nel 2009 e nel biennio 2020/2021, é bassissima, anche nel 2021. E sta diminuendo mese dopo mese, almeno in US.

Cosa significa questo?

Deflazione.


Quindi? quindi, cari miei, saranno anni turbolenti. 

La mia personale previsione, al momento, é che nel breve ci sará un po'di inflazione, e poi si tornerá nel giro di un anno, quando le supply chains verranno ripristinate, a parlare di nuovo di rischio deflazione. Questo perché non é che si cambiano produzione e logistica in un anno. La globalizzazione possiede una enorme inerzia. E un efficientamento delle catene di approvvigionamento potrebbe portare ad un aumento del rate della globalizzazione, non il contrario. Non solo: si affaccia l'India come nuovo grande paese produttore a basso costo.

Variabili impazzite che possono cambiare questo scenario? Ce ne sono tante. Una forte recrudescenza del Covid (shock di domanda), implosione della Cina (shock di domanda e di offerta) , la Cina che muove guerra a Taiwan (shock di offerta), le Banche Centrali che intervengono con nuove iniezioni di liquiditá, moti di rivolta per l'aumento dei prezzi dell'energia in Europa (NON in Cina né in USA), fate voi.

Il fatto che gli eventi di cui sopra siano possibili, non significa che gli stessi siano probabili, e io cerco di attenermi ai dati.


martedì 21 settembre 2021

Le bollette sono troppo care....quindi?

 Quindi investite in compagnie PRODUTTRICI di oil and gas.


Capisco che essere green va di moda, ma la dura realtá é che per anni ci siamo abituati alla deflazione, causa globalizzazione e ottimizzazione della catena di forniture.

Tradotto: prezzi bassi e no ridondanza in caso di problemi di approvvigionamento, piú smantellamento del nucleare bruttobrutto, tasse a go go sulla benzina, sul diesel, etc.


Ora il vento é cambiato: causa covid, e gestione della pandemia pessima a livello globale, nessuno si fida piú di nessuno. LA globalizzazione sta rallentando perché la sicurezza nazionale inizia a entrare prepotentemente nella filiera di fornitura. Le forniture sono bloccate, porti congestionati, personale insufficiente nella logistica, la domanda é riesplosa dopo un anno e mezzo chiusi a casa incentivati a stare sul divano, ed ecco che i prezzi di oil and gas sono saliti.

Resto sempre dell'idea che si tratti un episodio transiente, non pluriennale, ma alla fine le bollette a fine mese bisogna pagarle.

Come controbilanciare? investendo il oil and gas. 

Lo scrivo da mesi. Tecnologia stabile, dividendi pressoché certi, e investimenti moderati in R&D per testare nuove tecnologie alternative a solare (che non funziona se non c'é il sole), eolico (che non funziona se non c'é vento), soggetti ai capricci del meteo. 

Noi europei (olandesi in primis), siamo anche i primi della classe sull'elettrico, ma 5 miliardi di persone vivono in povertá e molti adoperano i generatori per avere elettricitá nei villaggi, il carbone, e non hanno acqua potabile. Per miliardi di persone, la Tesla é lontana quanto Marte per me. 

La realtá bussa sempre alla porta.


giovedì 9 settembre 2021

Cina: Vietato fallire

 Avrete sentito parlare del crackdown in Cina, e magari seguendo i TG serali avete sentito dire che l'export cinese é ai massimi?

Sono notizie contraddittorie? all'apparenza una é cattiva, la seconda é eccellente (per i cinesi e per l'economia mondiale in generale)

In realtá sono due lati della stessa medaglia.

Come spiego dal 2016, sono i paesi importatori che guidano l'economia mondiale (non mi va di ripescare i post, scusate ma vado di fretta :)

Oggigiorno funziona cosí:

  • Biden col suo governo ha messo in tasca agli americani un sacco di soldi, pagandoli anche per stare a casa e non lavorare
  • le FED, le BCE e le banche centrali hanno pompato tanto credito (cioé soldi) a tasso zero nei mercati finanziari

Questa enorme massa di liquiditá ha tenuto la baracca in piedi durante lo shock da crollo di domanda di famiglie e imprese durante il periodo del covid, tra il 2020 e il 2021.

  • Gli USA hanno quindi cominciato a rispendere e a comprare dalla Cina, infatti il deficit commerciale USA é esploso
Questo spiega il boom dell'export cinese. Con i vaccini, la gente occidentale ha iniziato a riuscire, a spendere, a comprare, e quindi a finanziare il boom dell'export cinese. 
Tutto bello per la Cina? No. Ad ogni azione, corrisponde una reazione. Tanto facile denaro ha creato malinvestimenti enormi in Cina.

  • La Cina sono decenni che investe in infrastrutture che non servono a niente: grattacieli vuoti, palazzi costruiti con la sabbia, ponti senza fiumi sotto, etc. 
  • Questi enormi malinvestimenti servono a garantire che il PIL cresca, e che quindi il governo centrale si trovi supportato dalla popolazione. Fa nulla che non vi sia libertá di espressione o di voto, finché tutti si possono arricchire.
  • I malinvestimenti, e l'enorme credito dovuto all'export, hanno fatto gonfiare a dismisura il bilancio di quelle compagnie (come EverGrande) che su una continua espansione immobiliare hanno prosperato usando un business model improntato alla crescita infinita (la Cina ha applicato lo stesso modello persino in Kenya, con enormi quartieri costruiti nel nulla e ora deserti).
  • Il governo non puó piú tollerare la rabbia del cinese medio che vede il costo delle case esplodere, che vede il salario perdere valore causa spese per il mutuo, per cui ha applicato un giro di vite al credito nel settore immobiliare cinese.
Credito inferiore, significa meno soldi in giro, quindi EverGrande non é in grado di pagare i fornitori, le banche etc, producendo un effetto domino nell'intera economia cinese. 
Questo spiega il perché alcuni chiamino questo momento il Lehman Brothers moment della Cina.

Aggiungo una cosa: il governo, anzi, il Partito Unico Cinese non sta solo contraendo il credito, ma sta allontanando gli stranieri che vogliono fare impresa in Cina. Giá prima era difficilissimo, ora é impossibile. Ne ho giá parlato.
Da qui la fuga di capitali stranieri, che rafforzano ulteriormente il credit crunch cinese, anche se la Cina é inondata dai dollari per l'export rinato. 

Politicamente, la Cina si sta richiudendo in se stessa, come ha fatto per secoli. 

Venendo al titolo del post: il governo cinese é combattuto fra impedire che il prezzo delle case salga ancora (richiede una stretta del credito), ma anche che grandi compagnie che sul Mattone hanno campato finiscano a gambe all'aria per mancanza di credito, creando una spirale deflazionistica. 
Questo fa capire l'entitá dei malinvestimenti cinesi nel mattone. 

In ogni caso, credo che la Banca Centrale Cinese salverá i grossi gruppi bancari, per evitare una esplosione di disoccupati, default del settore privato, crollo delle tasse etc etc. I cinesi hanno fiducia nel loro governo, a patto che consenta loro di diventare ricchi.

Vietato per le banche fallire. Calceranno il barattolo in avanti.




venerdì 27 agosto 2021

What are my gains in 2021 so far?

I have been changing my investment strategy lately, based on multiple assumptions.

Let me explain my reasonings in a nut shell.

1] First, when you are in the middle of a pandemic, it does not make so much sense to "diversify" your portfolio based on the usual methodologies. Therefore, I invested in:
  • Moderna since it is a highly scalable and integrated company, whose model I deeply covered in many previous articles in this blog
  • TSMC for semiconductor manufacturing
  • ASML as one key supplier of photolitographic machinery for cutting edge semiconductor production (I explained ASML's tech many months ago)
This is because the pandemic boosted the adoption of digital technologies at all levels. Very simple to understand, I guess.

2] Second, inflation. Now, inflation is caused when demand exceeds supply or there is a glut of money supply vs the available set of goods/assets and services.  Due to covid, there was a shortage of goods (not services), caused by the decreasing availability of containerships across the world. 
In addition, due to lockdowns, many workers could not go out to work. Furthermore, the Central Banks had injected huge amount of liquidity that had to find a route somewhere: for the most part they ended up into stocks and real estate, but some of this liquidity eventually poured into ordinary goods and services. In addition, when lockdowns were lifted, people literally assaulted beaches, resorts, hotels, camping sites, causing a huge surge in prices during the Summer time. 

I think this effect is temporary. Let me explain it better: in the long term, globalization will prevail, so prices will go down again. Of course, there are important "buts": a war between the USA and China over Taiwan, tariffs applied on exported/imported goods, which might lead to a collapse in the supply chains all over the globe, triggering high rates of inflation. Is this scenario likely? Well, I do not think so. Time will tell, though.

3] Third, rise of emerging countries, like India, which need energy. Despite the battle for the green energy, we have to realize that countries seek for cheap energy, especially when they have to develop new infrastructures from scratch. This means coal and oil. This is unfortunate but it is the bitter truth. During the heat wave that struck China a few weeks ago, China had increased the consumption of coal, and the price of coal went up. 
Natural gas will ramp up, of course, no doubt about that. 
All in all, I am long on Chevron, Gazprom etc. I bought Chevron, which also pays fat dividends (north of 5%).

So far, in 2021, my gains have been in the order of 30%. I am talking about REALIZED gains, that is the stocks I have already sold. Due to the titanic fight between these two forces (globalization which is deflationary, and money supply which is inflationary, plus the pandemic news that cause the market to go crazy overnight almost on a daily basis), there is a huge volatility around, therefore it is better to buy and sell in a short time interval some specific stocks, mainly semiconductors and biotechs, like Moderna and Biontech. I pile up cash waiting for 

I keep Chevron or Clean Energy Fuels for the long term (the latter is a small amount).

What do you think about this approach? comments are welcome.

sabato 14 agosto 2021

Continuo a investire - mercati azionari al rialzo

 Come scritto piú e piú volte, credo nella deflazione.

E credo che la recente fiammata inflazionistica si spegnerá come é nata. Quali sono le evidenze, mi direte?

Innanzitutto, la logica. Scrissi a suo tempo:

"Causa fiat money, a partire da metá anni 80 gli americani hanno scoperto che potevano comprare pagando in dollari "ad libitum" materiali e prodotti finiti dall'Asia. E si sono lentamente e progressivamente deindustrializzati.
La globalizzazione, intesa come apertura totale a merci e servizi in tutto il mondo, é stata la naturale conseguenza. Non essendo piú limitata dal mercato domestico, c'era l'intero pianeta a fornire forza lavoro a basso costo
."

Le forze in questione non si sono attenuate. Anzi. Ecco il grafico della bilancia commerciale degli USA.


source: tradingeconomics.com

Come vi avevo anticipato, sotto Biden la situazione per gli USA é peggiorata. Gli USA hanno ricominciato ad importare molto di piú. Tutto ció era prevedibile.

Cosa comporta questo? se importi piú di quanto esporti, devi chiedere denaro in prestito. Né piú né meno come per un nucleo familiare, anche se come stato hai la banca centrale. Significa quindi che devi vendere debito pubblico o azioni/obbligazioni di compagnie americane agli stranieri. Se gli stranieri vogliono continuare ad esportare negli USA, devono accettare di essere pagati in dollari, e devono reinvestire quei dollari in asset che sono denominati in dollari. Significa avere bassi tassi di interesse per gli USA perché i tuoi titoli di stato sono comunque comprati e avere il mercato azionario pompato.

Vediamo il rendimento del decennale USA.

 



Noterete il crollo nel primo trimestre del 2020. Attualmente, il rendimento dei treasuries é ancora SOTTO il livello pre-pandemia.

Significa bassi tassi di interesse. E il rendimento é nuovamente in discesa. Significa tanta liquiditá a basso costo, che viene indirizzata nei mercati finanziari in cerca di rendimento. Cioé, mercati azionari previsti in salita.

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E veniamo alla recente fiammata inflazionistica, che a mio avviso si sta spegnendo come un cerino.

La bolla delle auto usate, che insieme ai prezzi degli hotel e dei biglietti aerei aveva contato per oltre il 50% dell'aumento dell'inflazione USA, é ufficialmente esplosa. 

D'altronde anche questo era prevedibile. Causa mancanza di chip, le auto nuove non si trovavano, ma con le vaccinazioni di massa, e le riaperture, la gente aveva voglia di uscire, quindi si sono comprati auto usate, biglietti aerei e hanno prenotato hotel come se non ci fosse un domani per paura di nuovi lockdown. Vi sembra una situazione transitoria o perenne? Direi la prima.

La FED aveva ragione. L'inflazione é transitoria. Chiaramente, tra lockdown e cambi di vita incredibili che hanno dato schiaffi alla domanda in alcuni settori (petrolio per spostamenti, semiconduttori, etc) ci saranno delle oscillazioni. Mi sembra del tutto normale.

A questa pagina  l'incremento del prezzo delle auto usate nei passati mesi in USA. Siamo tornati a livelli pre-crisi.


Conclusioni

Discesa delle aspettative inflazionistiche, tanta liquiditá in giro, disoccupazione in calo ma non ai livelli pre-crisi, bilancia commerciale in profondo rosso, capitali in ingresso negli USA, bassi tassi di interesse. Quindi: io prevedo mercati in salita. Ergo: resto investito.



mercoledì 11 agosto 2021

Un momento storico unico

Al pari della Seconda Guerra Mondiale, dove gli investimenti governativi consentirono ad aziende private o semi-private di creare tecnologie che poi hanno cementato la supremazia USA in molti campi (nucleare, telecomunicazioni, radaristica, informatica, etc), oggi per combattere il Covid i governi hanno finanziato imprese che in tempo zero hanno messo in campo nel settore della medicina.

Come scrissi a suo tempo, maggiore é il tempo per cui una tecnologia diventa mainstream, maggiore é l'impatto sulla societá. Riporto un estratto di quel mio post:

"Oggi, complice accelerazione da COVID, abbiamo il primo "transistor" della tecnologia mRNA: il vaccino Covid 19 di Moderna e Biontech.


Dai primi studi sull'mRNA alla prima vera applicazione pratica di successo, sono occorsi circa SESSANTA anni.

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Postulato: maggiore é il tempo necessario per arrivare a creare un prodotto dominando una tecnologia a partire dai primi studi scientifici e osservazioni sulla natura, maggiore sará la ricaduta sulla civiltá."



Tornando al giorno d'oggi, ci troviamo in un momento storico unico, che mai l'umanitá ha sperimentato in precedenza: non tanto per la pandemia in sé (siamo stati flagellati da pandemie per migliaia di anni, chiamati genericamente pestilenze), quanto per la risposta alla emergenza. 

Di fatto, é stato come in tempo di guerra: investimenti governativi alle aziende che promettevano i risultati migliori. E due chiari vincitori in termine di know-how tecnologico: Moderna e Biontech.


Riporto qualche osservazione scritta nel canale Telegram di ExitEconomics. 


"Sono compagnie a bassissimo indebitamento: quindi sono resilienti ad un eventuale rialzo dei tassi di interesse.


Mancano le competenze nel mondo nel settore mRNA e terapie geniche. Ci vorranno anni per formare le nuove generazioni. Quindi si tratta di competenze che queste compagnie hanno sviluppato in casa. Ergo:


1] Non c'é possibilitá di concorrenza cinese a basso costo per anni a venire

2] ci sono altissimi margini di profitto poiché si tratta di tecnologie nuove vincenti


Inoltre, si tratta di un mercato nuovo, da creare da zero, a differenza di un mercato esistente solo da rimpiazzare. Tesla puó sostituire le automobili, non puó crearne di nuove. Alle nuove generazioni il possesso dell'auto interessa meno che alle vecchie generazioni."


Coloro i quali dicono che é stato il Covid a far balzare in avanti queste tecnologie e queste compagnie, rispondo: é vero.

Coloro i quali dicono che é stato per decisioni governative, nell'obbligo vaccinale, che queste compagnie hanno visto i loro profitti esplodere, rispondo: é vero.


In qualsiasi periodo storico i governi hanno finanziato questa o quella azienda (ricordate Fiat?) oppure questo o quel settore perché considerato STRATEGICO (ho detto Finmeccanica?). E'del tutto normale. 

Nel caso del Covid, é stato tutto accelerato per cui la percezione pubblica é stata maggiore che non in altri casi.

Pertanto, le polemiche lasciano il tempo che trovano. 


Come scritto nel mio precedente post, Biontech ora contribuisce per mezzo punto di PIL al PIL tedesco. Una singola compagnia! Noi in Italia compriamo il vaccino, quindi per noi é un costo. Per la Germania, un profitto. Non solo: il know-how accumulato da Biontech in Europa si fará sentire per anni e anni a venire, con ricadute nelle universitá tedesche e nell'industria tedesca.