Quindi investite in compagnie PRODUTTRICI di oil and gas.
Capisco che essere green va di moda, ma la dura realtá é che per anni ci siamo abituati alla deflazione, causa globalizzazione e ottimizzazione della catena di forniture.
Tradotto: prezzi bassi e no ridondanza in caso di problemi di approvvigionamento, piú smantellamento del nucleare bruttobrutto, tasse a go go sulla benzina, sul diesel, etc.
Ora il vento é cambiato: causa covid, e gestione della pandemia pessima a livello globale, nessuno si fida piú di nessuno. LA globalizzazione sta rallentando perché la sicurezza nazionale inizia a entrare prepotentemente nella filiera di fornitura. Le forniture sono bloccate, porti congestionati, personale insufficiente nella logistica, la domanda é riesplosa dopo un anno e mezzo chiusi a casa incentivati a stare sul divano, ed ecco che i prezzi di oil and gas sono saliti.
Resto sempre dell'idea che si tratti un episodio transiente, non pluriennale, ma alla fine le bollette a fine mese bisogna pagarle.
Come controbilanciare? investendo il oil and gas.
Lo scrivo da mesi. Tecnologia stabile, dividendi pressoché certi, e investimenti moderati in R&D per testare nuove tecnologie alternative a solare (che non funziona se non c'é il sole), eolico (che non funziona se non c'é vento), soggetti ai capricci del meteo.
Noi europei (olandesi in primis), siamo anche i primi della classe sull'elettrico, ma 5 miliardi di persone vivono in povertá e molti adoperano i generatori per avere elettricitá nei villaggi, il carbone, e non hanno acqua potabile. Per miliardi di persone, la Tesla é lontana quanto Marte per me.
La realtá bussa sempre alla porta.
Nessun commento:
Posta un commento