lunedì 3 febbraio 2020

[Economia] Cultura finanziaria

Il recente schiaffo in piena faccia che molti risparmiatori italiani hanno preso da Poste italiane si puó riassumere in due principi:

1) quando uno stato cialtrone deve battere cassa, cambia le leggi.
2) quando uno stato cialtone deve spremere i cittadini, impedisce la diffusione di cultura finanziaria

Cosa é successo di preciso?

In un caso, dei risparmiatori avevano sottoscritto un buono postale della durata ventennale nel 2001, con interessi molto elevati. Poste italiane, poi, aveva di fatto considerato SCADUTO il buono. E avevano informato il sottoscrittore che il poveraccio (si fa per dire, il buono era da un milione di euro) doveva leggersi la Gazzetta Ufficiale se voleva tenersi aggiornato.

L'incredibile vicenda la trovate riassunta qua.

In un secondo caso, un risparmiatore aveva sottoscritto nel 1989 un buono fruttifero delle Poste, con un interesse, scaduti i 30 anni, nell'ordine dei 60mila euro. Di fatto, alla scadenza, l'amara sorpresa: gli hanno riconosciuto un interesse di 30 mila euro. Un taglio del 50%. Di nuovo, le poste avevano scritto tabelle di interessi non vere. Obsolete, dicono.

Le poste possono cambiare unilateralmente gli interessi applicati, usando "formule obsolete". In realtá il tasso reale é diventato ancora inferiore, perché il risparmiatore ha dovuto anche pagarsi un avvocato e tutte le carte bollate associate. Piú la perdita di tempo, di salute, di pazienza, di lavoro. Il risparmiatore dovrá andare in Tribunale contro Poste Italiane. Davide contro Golia.

Quest'altra vicenda la trovate spiegata molto bene qua.


E' chiaro che un risparmiatore che voglia assicurarsi il capitale contro l'inflazione, contro la diminuzione dei ritorni di interesse bancari, e che viene incentivato dallo Stato ad investire nel debito pubblico italiano per mezzo di una tassazione agevolata sui capital gain del 12%, DEVE POTERSI FIDARE dello Stato.

Se cosí non é, crolla il sistema.

Finora sono stati casi sporadici, ma gli esempi di cui sopra fanno intendere che la gente ancora si fida dello Stato italiano. E i risparmiatori diventano mucche da mungere.

Faccio un confronto: qua in Olanda avevo pagato 7 euro di troppo in tasse automobilistiche nel 2015, quando mi ero appena trasferito.
Mi arriva una lettera ufficiale in cui il Pubblico Registro Automobilistico olandese mi chiede l'IBAN dove rimborsarmi. Avrei dovuto scrivere l'IBAN nella lettera inviata, e inviare la comunicazione con la busta avente giá l'affrancatura.
Mi scordo di farlo. Erano solo 7 euro.
14 giorni dopo mi rinviano la lettera, con toni un tantino incazzati. Spedisco il plico.
Mi riaccreditano 7 euro sul c/c dopo tre gg.

A Roma avevo pagato IMU in eccesso. Nel 2015, questo perché mi stavo trasferendo in Olanda e avevo pagato l'IMU per tutto l'anno.
Anche se ho avanzato formale richiesta di rimborso, non mi é tornato indietro un euro. Ho rinunciato.

Direte: sono casi diversi. Poste in un caso, e PRA e Comune in un altro. Vero, ma ne potrei fare molti altri, di esempi.

Chi é lo Stato italiano? la maggioranza degli italiani, in particolare dei dipendenti pubblici italiani.
I dipendenti pubblici italiani non sono tanti rispetto al totale di chi lavora. True Numbers ha una eccellente infografica a riguardo.
Il problema é che sono spesso posti fittizi, creati per nessuna ragione,  dove la gente é assenteista, se badgi in mutande e sei ripreso dalle telecamere non vieni nemmeno licenziato, e il sistema é disfunzionale. Sono extra costi enormi per lo Stato che poi si rivale invece sulle piccole Partite IVA, che non possono difendersi, perché sono tanti piccoli Davide contro Golia.

A mio avviso, é la magistratura italiana l'organo dello stato piú disfunzionale in assoluto. Semplicemente perché non ha meccanismi di controllo retroattivi per migliorare la qualitá dell'output. Ritardi, ritardi, e ancora ritardi. Ritardi che hanno un impatto devastante sulla vita delle persone. Ma qua divaghiamo.


Come difendersi?

Con la cultura finanziaria. Una persona normale, che non vive di finanza, deve avere pochi punti fermi. Ripeto: non fate finanza per vivere, non campate coi corsi di finanza on line, non fate i promoter finanziari; fate altri lavori e la cultura economico-finanziaria vi serve per operare scelte nella vita, e non per subirle per incompetenza o malafede altrui.

PRIMO: investite in una casa di proprietá in una zona a forte domanda. La terra, intesa come land in inglese, é per definizione anelastica, nel senso che non puó cambiare. E'quella che é. Per cui se in una zona é previsto un aumento della popolazione, inevitabilmente il valore della terra sale, e con esso gli immobili che ci sono sopra. La rata cercate di tenerla al massimo intorno al 30% del vostro lordo.
Obiezione: la casa te la tassano con IMU e altro. Certo, ma un tetto ce lo devi avere, per cui tanto vale comprarsela e non starsene in affitto, a meno che non cambi lavoro e zona geografica di continuo.

SECONDO: investite in corsi di formazione mirati. Serve ad aumentare il vostro reddito. E'faticoso? certo. Se fosse facile lo farebbero tutti e l'Italia sarebbe un paese migliore, ve lo garantisco.

TERZO: trovate il tempo per studiare economia e finanza; ci sono newsletter gratuite di ottima qualitá e siti eccellenti dove tenersi aggiornati. In inglese, e indipendenti. Non leggete il Sole24h, il ritorno marginale della lettura di questo quotidiano non compensa il tempo speso.

QUARTO: evitate persone che sono pessimiste o che vi buttano giú, che vi ripetono "é sempre uguale, non cambia mai niente". Il mondo cambia, sono le loro condizioni a non cambiare proprio perché sono nichilisti. A me Vasco Rossi e la sua filosofia di vita mi hanno sempre fatto vomitare.

QUINTO: diversificate i vostri investimenti; per farlo, occorre investire prima nel TERZO punto per capire come fare. Sbaglierete, investite piccole somme in modo da imparare dai vostri errori, fallendo "bene", nel caso. Ci potranno volere anni, ma alla fine ce la farete. Mette in conto che sbaglierete.

SESTO: osservate i trend. Al lavoro, in politica, in economia. Se un settore "tira", evitatelo. Tanti altri ci si fionderanno e l'offerta supererá sempre la domanda, nel medio periodo. Voi investite su un settore che per di piú é ignorato ma promette bene secondo le vostre stime. Di nuovo: diversificate per coprirvi dal rischio dell'errore.






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