martedì 21 gennaio 2020

[Economia] E' la disuguaglianza il VERO problema?

Leggiamo che il mondo é diseguale. 
Sentiamo che l'1% della popolazione detiene il 50% della ricchezza del pianeta. 

Tutto questo sembra ingiusto. La situazione va invertita, giusto? Il capitalismo per come funziona oggi non puó perdurare per sempre, corretto?

Bene, siccome siamo persone istruite che ragionano e analizzano cambiamo punto di vista. 
Sforziamoci di farlo.

PRIMO
La legge di Pareto. Dice in buona sostanza che l'80% degli effetti che si osservano sono riconducibili al 20% delle cause. Per estensione, l'80% della ricchezza é concentrata nelle mani del 20% dei piú ricchi. 
Vero. Era vero a fine 800, era vero prima dello scoppio della crisi del '29.

Se riapplichiamo Pareto altre due volte, viene fuori che l'1% dei piú ricchi ha il 50% della ricchezza.

E'sempre stato cosí, piú o meno nella storia del mondo. 

Il punto é che vivendo in un mondo globalizzato, fra l'1% dei piú ricchi nel pianeta finiamo per esserci anche noi. Magari non nell'1%, ma nel 5% sí. Noi appartenenti alla media borghesia, o ceto medio, dei paesi occidentali. 

Questo perché la maggior parte dei poveri del pianeta vive con due dollari due al giorno. 

Quindi iniziamo a capire che una prima questione é la PERCEZIONE delle disuguaglianze. Grazie ai media, e grazie alle nuove tecnologie, ecco che persone geniali con intuizioni vincenti, e gran lavoratori come Bill Gates, Jeff Bezos, Elon Musk hanno costruito imperi in pochi anni. 
Internet é pervasivo e brand come Microsoft, Amazon, Tesla sono cosí ripetuti che di fatto é come ricordarci quanto siamo poveri ogni giorno.

SECONDO
La ricchezza disponibile nelle mani della popolazione non é una torta di dimensioni immutabili. La torta aumenta di grandezza perché il capitalismo, nonostate le sue storture, ha migliorato la qualitá di vita di centinaia di milioni di persone, migliorando i redditi laddove é entrato. 
Se credete nel socialismo o comunismo, domandatevi come mai l'Unione Sovietica é collassata.

Tornando all'esempio della torta che rappresenta la ricchezza, la torta aumenta di dimensioni, e se la gente ottiene anno dopo anno una fetta piú grossa, quindi aumenta il proprio tenore di vita, non si sta tanto a preoccupare se qualcuno ha una fetta ancora piú grossa. 

Il problema nasce quando la fetta diventa piú piccola, cioé quando anno dopo anno la ricchezza pro-capite diminuisce. 

Questo é ció che sta succedendo in Italia da venti anni a questa parte. Ecco perché personaggi impresentabili come molti dei politici italiani, con la storia del reddito di cittadinanza in un paese quasi in recessione, sono riusciti a cavalcare l'onda del malcontento. 

Quindi il problema é che la torta non aumenta di dimensioni. Anzi, per le nuove generazioni, molti dei diritti dei loro genitori sono di fatto privilegi che ormai spettano solo a chi lavora nel pubblico

TERZO
Il pubblico protegge se stesso e divora il privato. 
Quando l'intraprendenza umana viene mortificata con tasse e sistemi educativi inadeguati, che NON preparano i giovani al mondo del lavoro, ma li formano secondo una ottica da dipendente pubblico, la ricchezza NON viene prodotta. La scuola non insegna a prepararsi secondo una ottica di rischio, spingendo su materie dove l'allievo eccelle. No, punisce l'allievo se non raggiunge la sufficienza su materie in cui egli ha disinteresse e non é portato. Il pubblico é essenziale per alcune cose (sicurezza, sanitá, giustizia, educazione di base) ma poi deve lasciare ampio spazio alla creativitá di impresa. Che punta al merito, perché con i migliori si efficentizzano le risorse disponibili. Invece il pubblico mira alla stabilitá per tutti, e i peggiori sono livellati verso i migliori, e i migliori sono demotivati. 

Di fatto, in Italia, il privato é punito dal pubblico. Basta vedere il trattamento che il governo M5S-PD riserva alle partite IVA.

Contestare la disuguaglianza per andare verso un approccio socialista, di fatto distrugge ricchezza, distrugge creativitá, e finisce per creare tanta gente piú povera che mira al basso, alla "sicurezza di stato", piuttosto che ad investire nelle proprie potenzialitá. Economicamente, se la passano bene solo gli alti dirigenti pubblici perché, per loro, studiare nei licei classici PAGA perché hanno le spalle protette da una buona rete di conoscenze nel settore pubblico (posti da diplomatici, dirigenti, giudici, politici, giornalisti etc). E siccome sono loro che gestiscono l'informazione, di sicuro fa loro comodo insistere sul problema della disuguaglianza sociale. Faccio presente a questa gente che un magistrato, col suo stipendio pubblico e i benefits,  é giá nell'1% dei piú ricchi in Italia. Per non parlare di parlamentari di lungo corso. Sono ricchi di stato, senza il rischio di impresa. Senza l'incubo di finire in bancarotta. E si lamentano della disuguaglianza sociale in TV. 

QUARTO
Il problema é la disuguaglianza oppure il fatto che in Italia é difficilissimo che un povero possa diventare ricco? In altri termini, é agevolato chi vuole fare impresa, contare sulle proprie forze, aprirsi partita IVA, lavorare sodo, oppure é piú agevolato un vigile urbano che fa il concorsone?
Di fatto il Pubblico protegge se stesso. Gli assenteisti conclamati, registrati su video, non vengono puniti, non vengono licenziati. In questo modo, ricchezza non puó essere creata perché  l'ascensore sociale NON FUNZIONA. Lo scarso viene premiato. Il dinosesto non viene sanzionato. E 'la magistratura, la LEGGE, che fallisce ma si contestano i ricchi che hanno innovato. Chi ha le competenze, il coraggio, o é frustrato, EMIGRA. Cerca successo altrove. E i giornali sono pieni di italiani che si sono fatti una bella vita all'estero, con fatica e determinazione, senza raccomandazioni o reti di conoscenze. 

QUINTO
Supponiamo che tutti nasciamo con lo stesso reddito. Zero disuguaglianza. Bene, nel tempo c'é chi avrá gozzovigliato, chi invece avrá lavorato sodo. I primi, in genere, finiscono poveri, i secondi prosperano. 
Ovviamente non é giusto che i figli dei primi debbano scontare in toto l'ereditá dei genitori, e infatti io PUNTO TANTISSIMO SU UNA ISTRUZIONE PUBBLICA DI QUALITA', che non sia OSTAGGIO della Sinistra, che ha rovinato intere generazioni di studenti, ma é buon senso pensare che in genere il figlio riesca a mantenere, se non migliorare, il patrimonio di famiglia perché seguirá gli insegnamenti paterni e materni. 
Nel tempo,si creerá comunque disuguaglianza. 

SESTO
Il problema é la disuguaglianza o il POTERE che nasce dai soldi? Di fatto, il problema é che chi ha i soldi, ha il potere di corrompere o di decidere le carriere di questo e quello, di fatto impedendo ai meritevoli meno abbienti di accedere a istruzione di qualitá. Ma il PRIVATO vuole le eccellenze, vuole ingegneri bravi, medici bravi; é il PUBBLICO a non volerne, perché il PRIVATO mira al profitto, il pubblico a creare posti di lavoro, quindi NON cerca l'efficienza, e non c'é niente di peggio di uno troppo bravo che lavora in una struttura pubblica. 
Quindi il problema é, di nuovo, di tipo meritocratico ed educativo, insito nel pubblico.

La scuola pubblica italiana é stata affossata dagli stessi insegnanti, non certo dall'industria o dai privati. Che invece vorrebbero una scuola meglio funzionante. Le scuole tecniche sono state rase al suolo in termini di qualitá. Tutti ad investire nei licei, come se potessero sfornare tutti dirigenti pubblici. E dai licei escono perfetti ignoranti in matematica, informatica, fisica, economia.
Niente di sorprendente se i nostri politici non hanno la minima idea dei problemi tecnologici futuri e non capiscono nulla di economia, nemmeno le basi. 


CONCLUSIONI
Anziché lamentarvi della disuguaglianza, cercate i motivi per cui la ricchezza pro-capite diminuisce e i motivi sociali per cui, in caso di calo del prodotto interno lordo, essa viene polarizzata, e guardate quanto guadagna un dirigente pubblico, un magistrato, un altro funzionario statale rispetto ad un suo omologo di una societá privata di medie dimensioni che ha responsabilitá trasparenti quando non fa utili. 
Scoprireste DOVE sta la VERA disuguaglianza.



 

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