E' da un po' che non scrivo sulle criptovalute; non per disinteresse, ma mi sono occupato di modelli di produzione industriali recentemente, e le criptovalute le ho messe in freezer.
Il problema con le criptovalute, al pari di altre nuove tecnologie - come le auto elettriche di cui sto iniziando ad occuparmi- é che c'é talmente tanto hype e tanta disinformazione in giro che é dura separare il segnale utile dal rumore di fondo e scrivere qualcosa di utile per me e per voi richiede tempo.
D'altronde, se fosse facile, lo farebbero tutti e non in pochi.
Allora, quale é la situazione per Bitcoin e cugini come Ethereum o Litecoin?
Il grafico seguente mostra molto plasticamente la distribuzione del mercato fra le varie criptovalute, aggiornato a Gennaio 2020.
Vediamo che Ethereum, a dispetto di tante promesse, sta colando a picco. Insieme a tutte le altre criptovalute basate su blockchain.
Con l'eccezione di Bitcoin che, tutto sommato, non se la passa male in termini di penetrazione di mercato.
Ho giá scritto che per come la vedo io Bitcoin é una grandissima fregatura se viene dato ad intendere a chi la compra che soppianterá l'attuale sistema di pagamenti e generazione del credito basato su fiat money.
Bitcoin é un asset speculativo. E lo sará ancora per parecchi anni.
A quelli che dicono:
"Eh ma in Venezuela l'hanno usato come riserva di valore...eh con la guerra in Iran il BTC é salito di valore..." io sommessamente rispondo: "Vero. E allora?"
E'verissimo che durante una fase iperinflazionistica (Venezuela) anche la carta igienica diventa un asset che acquista di valore minuto dopo minuto.
E'altresí verissimo che per paura di un conflitto mondiale (USA-Iran) si diversificano i patrimoni spostando gli investimenti verso altri asset, inclusi oro e bitcoin.
Focalizzarsi solo sul Bitcoin, senza guardare cosa succede ad altri asset e al contesto di un crollo o di una risalita, é a mio avviso un atteggiamento miope che rischia di portare a decisioni sbagliate.
Una valuta, per essere considerata fruibile dalla gente, deve godere di due proprietá fondamentali.
1) Essere un mezzo di scambio per beni e servizi, riconosciuto e accettato dalle parti, e dallo Stato
2) Agire da riserva di valore.
Sul punto 1), siamo veramente lontanissimi dalle roboanti promesse fatte dagli sviluppatori. Aspettiamo fiduciosi.
Sul punto 2), il BTC é enormemente volatile, cioé puó salire o scendere di valore anche del 15% in una sola giornata! L'ideale per chi fa speculazione, pessimo per chi vede in una valuta una riserva di valore.
Sempre in merito al punto 1) il bitcoin soffre attualmente di ritardi inaccettabili per i pagamenti. Si stanno lavorando a soluzioni (lightning network, una estensione del protocollo bitcoin) per acceleare i micropagamenti ma sono ancora allo stato sperimentale.
Ora vi spiego perché, secondo me, il bitcoin é destinato a fallire nelle sue promesse nel lungo periodo
Primo: é deflazionistico, cioé aumenta di valore con il tempo. Una moneta che viene tenuta in tasca, ovvero su una chiavetta USB, e non spesa di fatto é una moneta la cui utilitá é opinabile.
Secondo: consuma una quantitá abnorme di corrente solo per validare le transazioni. In un periodo in cui essere green va di moda, e si contestano le auto a combustione interna, consumare l'energia di un intero stato per validare poche migliaia di transazioni al minuto fa alzare piú di un sopracciglio. Scusate, ma l'energia puó essere spesa per altro.
Terzo: é pseudoanonimo, o anonimo per i primissimi che vi hanno avuto accesso (nessuno sa chi sia Satoshi Nakamoto, il creatore di Bitcoin). Di fatto uno Stato non consentirá mai di non pagare le tasse perché si é anonimi. Finora Bitcoin é una moda, ma se prende piede, verrá tassato e centralizzato. Come si fa a centralizzare bitcoin? Facile, basta che lo stato abbia il controllo della potenza di calcolo per fare il mining. A tutti gli altri miners, privati, rimarrebbero spiccioli.
Quarto: una moneta deve poter essere creata e distrutta a seconda delle necessitá della popolazione. Non ESISTE che una moneta venga creata da un algoritmo in modo sistematico, indipendentemente dalle necessitá. A coloro che obiettano che si possono utilizzare i sottomultipli del Bitcoin, e che questi cambieranno valore a seconda della domanda e dell'offerta, ritorno al punto Primo. Chi diavolo si disferebbe di quantitá importanti di Bitcoin se poi quest'ultimo aumenta di valore?
Sono contro il bitcoin? No, niente affatto. E'una sanissima boccata di aria fresca che ha messo insieme tecnologie esistenti in modo intelligente pensando di controbilanciare lo strapotere dei governi e delle banche centrali, delocalizzando e decentralizzando la creazione del credito.
Nuove soluzioni sono sempre benvenute.
Penso che dalle sue idee nasceranno cose buone.
Per ora, la Cina pensa ad una sua criptovaluta (la chiamano cripto, ma secondo me non é minimamente basata su blockchain, figuriamoci!) e Facebook a Libra.
In altri termini, si cerca di ovviare all'inconveniente di avere una valuta che oscilla troppo (si vogliono stablecoins), di eliminare l'anonimato, ma di avere una emissione svincolata dalle Banche Centrali e Commerciali. Soprattutto, si cerca di diminuire i costi delle tariffe per micropagamenti. Nel business ci si stanno fiondando anche Google e Amazon.
Nel caso della criptovaluta cinese, sarebbe la Banca Centrale Cinese insieme alle altre banche commerciali a controllarne l'emissione. La Russia probabilmente adotterá un approccio simile.
E'probabile che Cina e Russia spingano per l'adozione delle loro criptovalute per disimpegnarsi dal dollaro come riserva mondiale.
E'tutto un divenire. Tutte queste nuove valute sono appellate con il prefisso "cripto", ma di fatto si tratta di soluzioni molto differenti che ai giornalisti fanno solo venire il mal di testa e di conseguenza il lettore medio é talmente disinformato da gettare la spugna appena legge due righe.
Infine, qualche dato. Ad 11 anni dalla sua creazione, il valore totale di tutti i bitcoin in circolo ammonta a 133 miliardi di dollari. Il controvalore di tutto l'oro del mondo é 8000 miliardi. Il controvalore di tutto il denaro del mondo (conti correnti, cash, depositi) é di 91mila miliardi di dollari.
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