venerdì 24 maggio 2019

La morale col portafoglio degli altri

Mi ricollego al breve e ottimo post di Alessia.

In sostanza, scrive Alessia, la BCE, Banca Centrale Europea, ha comprato

1) obbligazioni di stato
2) obbligazioni di societá private
3) titoli azionari di societá private

Dovete sapere che:

Il punto 1) rientra nella normale attivitá di una Banca Centrale.

Il punto 2) esce dal perimetro della normale attivitá.

Il punto 3) é cagare fuori dal vaso.

In altri termini, la BCE sta tenendo in piedi, artificialmente, delle societá private (multinazionali? quali? non é dato sapere) finanziandole con credito a basso tasso di interesse.

Per i diversamente economisti: questo significa che se io, azienda, cerco di trovare qualcuno che mi offra un prestito a un tasso di interesse basso, ricorro alla banca centrale anziché al mercato che magari a me non mi si fila. Anziché essere costretto a finanziarmi con un alto tasso di interesse perché sono un creditore poco fidato e chi mi presta il denaro mi chiede un alto tasso di interesse, ho l'amichetto BCE che mi tiene in piedi la baracca.
Quindi ho una sorta di paracadute che mi impedisce di fracassarmi il culo contro una roccia: se il finanziatore privato non c'é, ho qualche santo nella banca centrale europea che mi tiene i piedi sollevati da terra.

La FED questa cosa NON PUO' farla. Da questo punto di vista, gli Americani sono molto piú seri di noi.

E perché questa cosa della BCE é dannosa?
E'dannosa perché agevola alcune aziende coi grossi capitali e i giusti contatti in Europa, rispetto alle altre. Non solo: impedisce che aziende poco affidabili non vadano in bancarotta ma continuino ad avere bilanci sporchi che danneggiano le aziende sane.

Alla faccia della tanto sbandierata meritocrazia, trasparenza, produttivitá ed efficienza con cui ci fracassano i cabbasisi un giorno sí e l'altro pure.

Uno direbbe: beh, rendiamo pubblici i nomi delle aziende che hanno goduto di queste enormi agevolazioni.

Scrive Alessia: no, é secretato, dietro la scusa che questo creerebbe turbolenze nei mercati.

Belli miei, siete voi della BCE che avete alterato i mercati selezionando chi aiutare e chi no senza rendere conto a nessuno e ora fate la morale?

Ma perché la BCE si sarebbe sputtanata nel suo ruolo di arbitro imparziale facilitando alcune imprese anziché altre?

Per una ragione semplice.

AUSTERITA'. Promotrici: Germania e Olanda e Austria.

Facciamo un esempio.
La vostra casa passa dal valere, che so, 300mila euro a valere 500mila euro.
In poco meno di cinque anni.

E questo aumento non si é verificato perché vi hanno aperto accanto una fermata metro, un museo che attrae visitatori,o  hanno migliorato la viabilitá costruendo nuove strade, o creato un grande parco o aree verdi intorno a voi.

No. L'economia REALE, cioé la situazione intorno a voi, é rimasta pressoché immutata negli ultimi cinque anni. C'é austerity.

Quindi? Perché un tale aumento di valore dell'immobile?

Semplicemente la Banca Centrale ha concesso prestiti a basso tasso di interesse alle banche dietro collaterale di titoli di stato (cioé le banche hanno detto alla banca centrale: "se non riesco a ripagare i prestiti tanto hai i titoli di Stato che ho comprato io a garanzia del prestito") e con questa MONTAGNA di soldi (chiamata quantitative easing) le banche hanno acquistato immobili e azioni.

Hanno cominciato a comprare immobili al centro della grande cittá; siccome le case hanno preso ad acquistare valore, perché ce ne erano meno a disposizione, la gente si é affrettata a comprare, prima al centro, poi, quando i prezzi al centro erano diventati impossibili, in periferia.

L'onda lunga della speculazione, attivata dalla banca centrale, é arrivata fino al vostro quartiere.

Le banche hanno prestato soldi a imprese? no, vedete negozi che chiudono e le aziende assumono solo con contratti precari perché esse stesse non sanno se sopravviveranno.
Lo stato ha migliorato i servizi con i soldi raccolti? no, non puó fare investimenti perché c'é austerity.

Peró le case sono aumentate di valore oppure hanno tenuto botta rispetto ai salari che sono rimasti al palo o sono crollati.

La gente, quelli che hanno casa, si sente piú ricca (o meno povera) e spende di piú nei consumi perché mantiene un po'di fiducia nel futuro.


Questo nuovo mondo in cui viviamo non é piú capitalismo, dove il capitale viene raccolto e REINVESTITO (qua gli investimenti non si fanno piú), ma CREDITISMO. Se c'é credito a basso tasso di interesse, si va avanti, a VISTA. Come i marinai che scrutavano il mare in cerca di Iceberg nel film Titanic.
Si va avanti, ma senza progetti a lungo termine, senza grandi investimenti, senza una vera prospettiva, nell'ansia della prossima crisi che verrá.

Alla prossima.






domenica 19 maggio 2019

Cos'è la globalizzazione e come é nata?

Si fa un gran parlare di globalizzazione.

La si accosta a:

1) Grandi banche
2) Emigrazione di talenti
3) Soros
4) Immigrazione di africani e poveri
5) Sinistra vs. destra
6) Progressisti a favore e Nazionalisti contro
7) Delocalizzazione
8) Licenziamenti
9) Debiti irripagabili
10) Precariato

e via discorrendo.

Questo post è sintetico. Potrei scrivere per ore su ognuno dei punti sopra. Vi fornisco una definizione di globalizzazione da usare con i vostri amici, parenti e conoscenti. E vi mostrerò come spiegare, in modo organico e coerente, tutti e 10 i punti sopraelencati. Almeno inizierete a farli ragionare.

In una sola frase: la globalizzazione é il trasferimento di tanto denaro da un punto all'altro del pianeta senza ostacoli.

Quando si trasferiscono milioni o miliardi di dollari, o euro, da un continente all'altro, si creano asimmetrie enormi. Il capitale che prima serviva a costruire infrastrutture e fabbriche nel paese di origine, esempio Italia o USA, improvvisamente "evapora" nel posto in cui veniva solitamente prodotto e distribuito. Esso finisce all'altro capo del mondo, esempio Thailandia o Cina, e sarà laggiù che verranno costruite infrastrutture e fabbriche. Tanti operai in Italia non serviranno più perché non ci sono più le fabbriche.

Ecco spiegati i punti 7) Delocalizzazione e 8) Licenziamenti.

I pochi capitali rimasti nel paese inizialmente ricco, per esempio Italia o USA, per trovare decenti margini di profitto hanno bisogno di avere un basso costo del lavoro. I capitali sono pochi per investire in ricerca e sviluppo, ma se pago poco l'operaio riesco comunque ad avere margini di profitto, seppur esigui.
Quindi ho bisogno di manodopera a basso costo.

Ecco spiegato il punto 4) Immigrazione di gente povera, che si accontenta di salari minimi e di lavorare senza costose garanzie per il datore di lavoro.

Per spostare i grandi capitali occorrono grandi banche che abbiano le risorse per gestire negoziazioni internazionali. Non solo, le banche raccolgono capitale da poter investire in strumenti finanziari laddove questi sono piú redditizi, magari dall'altro capo del pianeta.

Ecco spiegato il punto 1) Grandi banche.

La classe media del paese di origine ha studiato e mandato i figli a scuola per imparare a fare l'ingegnere o l'operaio specializzato. Ma se le fabbriche chiudono, che fanno questi qua?
Emigrano o sono precari, spostandosi di volta in volta dove c'é un po'di buco di lavoro da coprire.

Ecco spiegato i punti 2) emigrazione di talenti (chiamata fuga di cervelli) e 10) Precariato locale.

LA sinistra ha sempre mandato i figli ad occupare posti da impiegati nella PA. La globalizzazioni li ha toccati marginalmente. Occupano posti dirigenziali nella PA italiana ed Europea. Quelli della destra, per definizione sono piccoli imprenditori e sono stati massimamente colpiti dalla globalizzazione in Italia e in tutti gli altri paesi occidentali.

Ecco spiegati i punti 5) e 6): DX. vs. SX, progressisti vs. nazionalisti.

I grandi imprenditori fanno affari producendo dove il costo del lavoro é bassissimo (fai una Nike in Vietnam con 5 dollari) per poi rivendere in paesi dove c'è ancora ricchezza privata (rivendi la Nike in Italia o USA a 110 dollari o 110 euro).

Ecco spiegato il punto 3): Soros e i grandi finanzieri e imprenditori sono a STRA-favore della globalizzazione.

Per mantenere uno stile di vita cui erano abituati con il loro genitori, i nuovi figli della "classe media" sono costretti ad indebitarsi. Il loro reddito non consente di ripagare i costi ora esorbitanti di universitá, case e affitti.

Ecco spiegato il punto 9), Debiti irripagabili.

La globalizzazione ha mandato in frantumi i classici sindacati, che sono accentratori, basati sul posto fisico della fabbrica, mentre i nuovi lavori sono spesso nei servizi o addirittura "virtuali".
Il sindacato promuove la globalizzazione (accogliamo i migranti e diamo loro telefono, medicine, cibo e un tetto) ma ne è da questa divorato. Sono così stupidi che non ci arrivano. Ecco perché ormai solo i pensionati ne fanno parte, o quelli della PA.

Un sindacato debole ha consentito ai grandi imprenditori e finanzieri di fare il brutto e cattivo tempo e di ricattare gli Stati; il Soros o l'Agnelli o il Krupp di turno tuona contro il politico, cui ha pagato la campagna elettorale:  "Se non mi abbassi le tasse, delocalizzo in Vietnam o Slovacchia e tu politico stai col culo per terra perché la gente incazzata ti viene a cercare sotto casa".
Da qui la guerra fra stati persino appartenenti ad una stessa comunità economica, es. l'Unione Europea, di fare a gara a chi abbassa di più le tasse alle imprese, vedi Irlanda o Olanda, accettando immigrazione incontrollata e aumentando i disordini sociali.


Come é nata la globalizzazione?

In realtà c'é sempre stata, anche se su scale diverse. Prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, il mondo era più globalizzato di oggi (rispetto al PIL). Vedi milioni di europei semi-analfabeti che andavano a LAVORARE (ripeto: lavorare e senza garanzie di sorta) negli USA o in America Latina Le asimmetrie economiche che ne nacquero concorsero allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
La Prima Guerra Mondiale decretò la fine della Sterlina e la nascita del Dollaro come valuta di riserva.

Oggi è grazie ad Internet che la globalizzazione ha raggiunto le vette che ha raggiunto, e per mezzo della tecnologia si è arrivati ad un eccesso di produzione dappertutto.
Seguite ora il ragionamento, per passi:

A) Con internet, l'informazione non ha confini.
B) La globalizzazione si basa su capitale che viene spostato senza problemi di confini.
C) Il capitale, cioè i soldi,  viene creato dalle banche come vi ho spiegato in altri post. E'semplice informazione, creata digitando sulla tastiera di un computer.

A) + B+ C) = Enormi quantità di capitale creato dalle banche e distribuito sotto forma di informazione senza confini grazie a internet  = Globalizzazione


giovedì 16 maggio 2019

Andarsene dall'Italia


Post pubblicato e commentato su OraZero.

Ci tengo subito a chiarire un punto importante.

Quelli che dicono "io resto per il mio Paese" sono dei bugiardi ipocriti. Semplicemente, o non hanno trovato il lavoro giusto all'estero, o stanno bene come stanno (e fanno benissimo a restare), o stanno male dove stanno ma non vogliono eradicarsi da una situazione scomoda ma "comoda". In ogni caso, sono scelte personali.

Per tutti quelli che, come me, considerano l'Italia invivibile per
1) qualitá dell'istruzione ai fini della ricerca di un lavoro non sottopagato
2) burocrazia
3) tasse
4) difficoltá di farsi valere senza ricorrere alle raccomandazioni
5) difficoltá a trovare un posto di lavoro ben remunerato senza avere alle spalle parenti e amicizie giuste nella Pubblica Amministrazione
6) Magistratura (non perché siete condannati, ma perché vi fa schifo la magistratura italiana per come decide le sorti politiche di un paese)

ho preparato un vademecum, una checklist di osservazioni e domande da porsi prima del grande passo.

Mi rivolgo in particolare a chi ha famiglia e non é una carica libera che puó muoversi come gli pare tanto ha/hanno le spalle coperte da mamma e papá e se le cose vanno male torna in Italia mentre scopa in giro per il mondo. Quindi, non ci interessiamo di ragazzi che fanno stage qua e lá o lavoretti qua e lá in Europa per "fare esperienza". Fanno benissimo, ma sono "out of scope" in questo mio post.

Inoltre, NON considero quelli che lavorano con le ambasciate o hanno il culo protetto dall'azienda che li manda per qualche anno all'estero, tutto pagato.

No! Voi vi licenziate dall'attuale posizione in Italia, cambierete lavoro, societá e paese. Sarete soli e conterete solo sulle vostre forze.

Se le cose all'estero vanno male rischiate di finire col culo per terra ed é bene che ragioniate su tutti i contro e i pro prima di lasciare una situazione che conoscete (anche se vi va stretta) per una situazione nuova che non conoscete.


1) Non pensate di essere troppo vecchi per andarvene. Non date retta alle persone negative intorno a voi. La domanda corretta semmai é: per gli obiettivi che mi prefiggo di ottenere in un altro paese, ho i requisiti giusti, inclusa l'etá?

2) Ho una famiglia: se parto e vado da solo, i costi di vitto e alloggio, e i costi emotivi per la lontananza, sono giustificati dai benefici economici e dal nuovo lavoro?

3) Ho una famiglia e me la porto dietro perché non posso vivere senza i miei affetti. Conosco il sistema scolastico del paese dove vado a vivere? Siccome mia moglie non troverá subito lavoro ma dovrá imparare la lingua del posto, con il mio solo reddito ce la facciamo a vivere bene per i primi 5 anni?

4) Ho figli piccoli: nessun problema per l'adattamento. Anche in paesi con lingua ostica per gli italiani (Olanda, Germania, Polonia, Ungheria).

5) Hai figli adolescenti? Questa é difficile. Perché i ragazzi hanno giá amicizie e costruito radici, e parlare una nuova lingua in un nuovo ambiente, a meno che non si frequentino da tempo scuole internazionali, puó portare a crisi familiari importanti. E'un rischio che non va preso sotto gamba. In questo caso, suggerisco di andare da soli e considerare i rientri nel fine settimana. Ovviamente il nuovo lavoro deve giustificare gli extra-costi dei viaggi e della nuova sistemazione. Parlatene con i vostri figli e ascoltateli attentamente. Spaventateli anche, informandoli delle difficoltá (ma anche delle opportunitá) che attraverserete per testare la loro determinazione a seguirvi.

6) Hai un partner/una partner con spirito di adattamento? questo é importantissimo. Tu lavorerai, tua moglie/marito no per alcuni anni, va messo in conto. Magari penserá solo ai figli. E sará sola/solo la maggior parte del tempo a casa. Specie se hai un partner che ha difficoltá a fare amicizie, ci possono essere crisi familiari dietro l'angolo. Conosco coppie che sono ritornate in Italia perché quello che non lavorava non reggeva la situazione. Specie se é la donna ad avere trovato lavoro  mentre l'uomo no e sta dietro ai bambini.

7) Sei pronto a dover affrontare le difficoltá senza una famiglia o una rete di amicizie storiche di appoggio? quando il bimbo sta male non ci sono i nonni o altri amici (specie i primi anni) ad aiutarvi, se avete difficoltá e volete parlare con un amico VERO davanti ad una birra non é possibile. C'é Whatsapp, c'é Skype, certo, ma sono palliativi. Di fatto se, come me, tendete a soffrire la solitudine lontano dagli amici, dovete parlare con voi stessi apertamente.

8) Sei disposto a lasciare l'Italia per tutto il resto della tua vita lavorativa o é solo un tentativo? Questo é importante. Se la risposta é affermativa, allora partite col piede giusto perché vi mettete in gioco davvero. Altrimenti, il rischio é che alla fine del periodo all'estero avete sí arricchito il curriculum, ma la vostra famiglia sará stata sballottolata qua e lá. E non é piacevole con figli non piú piccoli.

9) Con il tuo partner, fate l'elenco delle cose che non digerite proprio nella vostra attuale situazione, e le vostre aspettative future e, una per una, valutate se c'é possibilitá di miglioramento con il nuovo lavoro all'estero.

10) Hai abbastanza risparmi da coprire eventualmente le spese se stai due anni senza lavoro? Ragazzi, i risparmi sono importantissimi, sono un cuscinetto contro i problemi e gli imprevisti. Se la risposta é no, aspettate un po' prima di andarvene, mettete soldi da parte, a meno che non abbiate la MATEMATICA certezza che il posto di lavoro che vi aspetta oltreconfine offra tante (ma tante!) garanzie contro il licenziamento improvviso.

11) Con il tuo partner, fate un sopralluogo del posto dove pensate di andarare ad abitare. Spendete qualche giorno per trovare una sistemazione decente, per la vostra famiglia, PRIMA di muovervi dall'Italia definitivamente. Vedetela come una breve vacanza. Non sono soldi e tempo buttati. Sono un investimento! In pochi giorni spesi sul posto, prima di trasferirvici definitivamente, avrete la possibilitá di capire il VERO costo della vita, la qualitá delle strade, i tempi del traffico, il "mood"della gente, del possibile vicinato. Intervistate le persone, le mamme coi passeggini, i baristi, i taxisti. Piú informazioni raccoglierete, meglio sará per voi.

12) Conoscete il sistema sanitario del nuovo Paese? Un'assicurazione vi coprirebbe adeguatamente a costi sensati?

13) Con il lordo che sapete di ottenere, o pensate di ottenere, ci campate BENE tenendo conto di tasse, assicurazioni, spese di trasloco, spese sui consumabili, rinnovo targa auto, costi dell'auto, costi per lo sport di vostro figlio, costi del doposcuola, babysitter, etc?

14) Come é il trattamento pensionistico del paese di destinazione? Non é banale avere queste informazioni, ma saperlo in anticipo vi aiuta a capire i VERI costi della vita, perché potreste aver bisogno di una assicurazione o un piano pensione supplementare che in Italia non é contemplato. Questa cosa a me era sfuggita, per esempio, quando sono partito dall'Italia.

Infine, considerate questo: i vostri figli parleranno sí italiano, ma questo diventerá la loro seconda lingua. Se frequentano le scuole locali, avranno amicizie locali, parleranno per il 95% del loro tempo la lingua locale, e, come nel caso di mio figlio di 9 anni, tiferanno l'Ajax e non la Roma.

Se decidete di lasciare l'Italia, lo fate per i vostri figli, per dare piú opportunitá a loro che se foste rimasti in Italia. Lo fate piú per loro che per voi stessi. Sia chiaro.

mercoledì 1 maggio 2019

[Video] Debunking di una fake news: il contante NON é un problema

Nella prima puntata di Economia for Dummies abbiamo visto, usando semplicemente la logica e senza rimbalzare fra un documento o un video di questo o quel supposto esperto economista, che le banche commerciali NON prestano un bel niente: le banche creano denaro dal nulla.

Piú precisamente, creano credito.

Cosa é il credito? é denaro emesso da una sorgente, chiamata creditore, ad un destinatario, chiamato debitore, con sopra un tasso di interesse che il debitore é chiamato a pagare. Niente di piú.

Spesso useró il termine denaro, credito e debito in modo intercambiabile. Infatti sono la stessa cosa, da punti di vista diversi.

Tutto il denaro creato oggi é CREDITO. Si porta dietro un interesse.

Ripetiamolo insieme (repetita juvant):
  • il denaro che usiamo é CREDITO.
  • il denaro che usiamo é DEBITO.
  • il denaro che usiamo sono NUMERI in un registro con associato un NUMERELLO che é il tasso di interesse
Le banche creano denaro dal nulla quando erogano prestiti o mutui.

Ora, a quale DENARO stiamo facendo riferimento?

contanti? numeri in un conto corrente? banconote? le mitologiche riserve bancarie citate spesso a sproposito nei giornali e che nessuno capisce?

Oggi ci occuperemo di CONTANTI, e mostreremo:
1) perché i contanti hanno essi stessi un interesse nascosto. Questo lo dico io, ma non ho sentito in giro nessuno usare le mie argomentazioni. Vedremo...
2) perché i contanti NON rappresentano un problema per l'economia nazionale e mondiale
3) quali sono le probabili ragioni per cui si vogliono bannare i contanti nel mondo (sono molteplici, alcune molto sottili).

Tralasciamo oro, argento, metalli preziosi e criptovalute perché, ripeto, sono strumenti di investimento o speculazione, e non ce ne frega NIENTE per il nostro vivere quotidiano. Cé chi ha messo su societá di consulenza su questa fuffa delle criptovalute viste come il solo e possibile futuro. Al solito, i primi che sono entrati hanno fatto i soldi, quelli che sono entrati tardi (quando il bitcoin era a 20mila) hanno perso un sacco di soldi. Ma chi chiedeva commissioni per consulenze sul Bitcoin ha fatto comunque i soldi.
Questa storia vale per QUALSIASI nuova tecnologia alle prime fasi della sua introduzione. Un esempio terra terra é il seguente.
All'inizio del 2010  molta gente ha comprato azioni di un colosso della stampa 3D, 3D Systems Corporation, che aveva raggiunto i 100 dollari dai dieci verdoni iniziali (+1000%!). Molto hype, molta isteria, ma poi 3D Systems Corporation é ritornata velocemente ai 10 dollari ad azione iniziali.

Ora, io credo fermamente nell'Additive Manufacturing Layer (per i profani, 3D printing) perché rivoluzionerá l'industria, il retail e la logistica, cosí come credo nei benefici dello sviluppo dell'intelligenza artificiale, ma ció NON significa che mi ci butto a capofitto e che la considero IL futuro. Altri esempi sono le start-up per batterie che implementano il grafene, le industrie farmaceutiche che lavorano per curare l'Alzheimer, etc.

Idem, non ho nulla contro le criptovalute e l'oro, anzi, ben venga una sana diversificazione di portafoglio e la sperimentazione di nuove tecnologie come strumenti di investimento ad alto rischio, ma oggi adoperiamo ANCORA conti correnti e contanti per fare aquisti e pagare le bollette.

Nella puntata di oggi consideriamo come denaro solo i numeri nel nostro conto corrente e la cartamoneta (i contanti, cioé banconote e monete).

Useremo, per dimostrare le nostre tesi, pura e semplice logica suffragata da dati. L'economia deve essere cosa semplice, per non dare troppo credito alle sortite dei banchieri centrali. Sapete una cosa? a me questi banchieri centrali ricordano la Sibilla Cumana, che trascriveva le sue predizioni sul futuro, ispirate da comunicazioni con le divinitá, su foglie di palma che venivano disperse dal vento. La Sibilla di oggi é il banchiere centrale, le foglie di palma sono le interviste rilasciate e il vento é dato dalle parole spese dai giornalisti e dalle loro interpretazioni. Quando un banchiere centrale tossisce o cambia un punto e virgola, i giornalisti si affrettano a "interpretare" salvo poi non dire mai nulla. Parole al vento, appunto. Leccaculi fino allo sfinimento.

Buona visione. Iscrivetevi al canale ExitEconomics su Youtube e tenetevi aggiornati su OraZero.




lunedì 29 aprile 2019

[Video] Da dove viene il denaro - primo mito da sfatare

Post pubblicato su OraZero.

Il denaro.
Questo mistero.

Vi siete mai chiesti come viene creato al giorno d'oggi?

E se viene creato, ovvero nasce, può anche essere distrutto, ovvero morire?

Ho scritto in passato una serie di articoli, dal titolo "Money series" (a questo link l'indice) su come il denaro viene creato, distribuito e distrutto. Era il biennio 2016/2017. Inizialmente erano in inglese, poi li ho pubblicati in italiano sul sito di Rischio Calcolato.

Iniziai questo lavoro perché mi rendevo conto che l'argomento mi attraeva: avevo iniziato a studiare economia da zero, perché volevo rispondere a domande apparentemente semplici, anzi ad UNA domanda apparentemente semplice, la seguente:

"Perché quando i miei genitori avevano trent'anni non soffrivano il precariato dei giovani di oggi, trovavano facilmente lavoro in Italia, pur non avendo la laurea come molti giovani, e le loro pensioni erano sicure?".

Le risposte che trovavo cercando nei giornali che leggevo o sentivo erano di questo tipo:
"Colpa del debito pubblico italiano, che ha trapato le ali ai giovani";
"Colpa dei mancati investimenti, che fa sì che anche per i laureati  i lavori siano pochi e sottopagati rispetto al passato";
"Colpa delll'euro, che ha scaricato sui salari l'aggiustamento dei cambi";
"Colpa della globalizzazione, per cui le imprese hanno delocalizzato e ci sono meno posti di lavoro, quindi la gente pur di lavorare accetta salari bassi";
"Colpa della finanza, che socializza le perdite e privatizza i profitti sfruttando ritardi normativi e pagando i politici";

Potrei andare avanti, ma la migliore risposta è questa: 

"Se so' magnati tutto!". 

ExitEconomics é nato per parlare di economia alla gente comune, per prendere decisioni quali se e dove comprare casa, se e dove cambiare lavoro, cosa e dove studiare prima di entrare nel mondo del lavoro, cosa aspettarsi nell'immediato futuro.

Capire come viene creato, distribuito e distrutto il denaro é fondamentale, altrimenti non si é in grado di ANTICIPARE le bolle immobiliari, le crisi, ledelocalizzazioni e la disoccupazione,  come mai la Cina é diventata quello che é e come mai l'euro é un fallimento epocale, rispetto ai sogni iniziali. 

Quindi, intendiamoci: non saremo in grado di fare scelte economiche e finanziarie sensate o capire come funziona il mondo OGGI se non capiamo come viene creato il denaro OGGI.
Non ci occuperemo né di oro né di criptovalute: non ci servono. Per fare la spesa non adoperiamo né bitcoin né monete d'oro.

Penso che i video siano dalle dieci alle cento volte più efficaci di post scritti sulla bacheca di un blog, quindi ho deciso di fare il grande salto: usare Youtube per aumentare la visibilità dei miei contenuti e per migliorare la fruibilitá del messaggio. Ci metto la faccia, ci sono maggiori  responsabilitá e maggiore attenzione al contenuto. Ma anche molti piú commenti e feedback che non su un post. E il tipo di argomento si presta ad essere commentato da persone che vogliono capire e si pongono domande, quindi per definizione intelligenti. Voi.

E'una scommessa. Vediamo di vincerla insieme. 

Ho scritto troppo. Vi lascio al video. Ad majora!



giovedì 18 aprile 2019

I do-gooders

All'estero, in particolare in UK, hanno tradotto il disprezzante "buonista" nostrano con "do-gooder".

C'é un problema in questa stiracchiata traduzione anglofona: c'é un verbo, il "to do" (fare) , che non c'entra nulla nella definizione di buonista.

Il buonista nostrano non FA, il buonista nostrano al limite COMMENTA o fa i selfie.
Una traduzione potrebbe essere comment-gooder, cioé commentare per il meglio. Dove per meglio ovviamente, nell'interpretazione inglese, é anteporre gli interessi degli altri ai propri.
Giá, ma quali altri? e in che modo? Qua i giornalisti inglesi, che cercano di capire come mai i populisti italiani come la Lega fanno breccia tra gli elettori del Belpaese, arrancano con la logica e chiamano "far right", destra estrema, anche le famiglie con figli e passeggini che si mangiano il cono gelato ai comizi del leader della Lega.

L'architrave italiano dei giornalisti-commentatori buonisti poggia su due pilastri, Gad Lerner e Massimo Gramellini.

Riconosco a Gramellini che scrive bene ed é alle volte divertente. Piace molto alle signore attempate, é ironico e ..... tranquillizzante. Tanto tranquillizzante.
Gad Lerner invece é semplicemente odioso. Uno che vuole i migranti ma a casa degli altri, altrimenti, come per sua stessa ammissione, le sue proprietá immobiliari in quartieri di grido come i Parioli o in localitá come Capalbio, perderebbero di valore, é semplicemente inqualificabile.

Il buonista Lerner cosa fa per i migranti? caccia un euro? no. Indossa magliette rosse, scordandosi di levarsi il rolex. Cosa fa il buonista Lerner per gli sfruttati? li ospita a casa sua, fornisce loro un tetto o un riparo, provvede a finanziare l'educazione dei giovani? No, promuove la spesa pubblica per l'accoglienza. Con le tasse e il debito pubblico degli altri.

Il buonista italiano, cari inglesi, é quello che dice di preoccuparsi per gli altri promuovendo le spese statali, quindi piú debito pubblico, piú tasse e meno servizi per tutti. Queste spese non sono spese in Ricerca e Sviluppo, o infrastrutture. Sono spese correnti per fornire tetto e cibo a persone che arrivano con zero istruzione, cultura diversa, in un paese con altissima disoccupazione giovanile.

Voi, cari inglesi, siete il popolo piú assicurato della terra, ma in Italia la assicurazione ultima, specie sanitaria, la fornisce lo Stato. E i premi assicurativi sono pagati sotto forma di tasse. Da pochi milioni di contribuenti.

Io stimo e porto rispetto per chi decide, con spirito di abnegazione, di aiutare gli altri di persona (volontariato) mettendoci il proprio tempo e richiedendo al massimo un minimo di rimborso spese.


Altro peró é che questo volontariato diventi un lavoro, perché a quel punto scatta il conflitto di interesse: ho bisogno dei migranti altrimenti la cooperativa non mi assume e non mi paga. E quindi mi metto a perorare la causa migratoria altrimenti non so che altro fare nella vita. Ovviamente, significa che i costi se li sobbarca la societá tutta.

La baby sitter olandese che ha tenuto mio figlio si é fatta qualche mese di volontariato da qualche parte in Asia: posto magnifico. Si é pagata il viaggio e l'alloggio da sola. Aiutava bambini con deficit cognitivi importanti. Questo le ha fornito punti per il praticantato all'universitá come pedagogista qua in Olanda. Tanto di cappello.

Vedere uno skipper, figlio del ministro dell'economia, che in un giorno lavorativo per la gente comune fornisce supporto in barca a vela per recupero dei migranti, sotto il sole del Mediterraneo (ma non ne trasborda nel suo vascello nemmeno uno) fa sorgere la domanda: ma questi, come diavolo si finanziano? Come fanno a campare, a pagare le bollette, o il conto della rimessa al porto? Le pagano le tasse come noi comuni mortali?

Ecco, cari inglesi, il buonista é il do-gooder con le risorse altrui: lui ci mette la coscienza, ma il lavoro sporco lo lascia al resto della comunitá.

Come definiremmo una persona che ci mette solo le parole, che sfrutta i buoni sentimenti degli igenui, che dice quello che gli altri dovrebbero fare e lascia i costi e i problemi delle sue scelta alla collettivitá?

Un parassita.

Ecco, il buonista é un parassita.

Si lava la sua coscienza con i detergenti pagati dagli altri.











mercoledì 3 aprile 2019

Elogio dell'egoismo

Per carattere, considero il sottoscritto votato spesso allo stoicismo.
Spesso accetto lavori che altri rifiutano perché "va fatto" ed é bene non lamentarsi troppo.

Lo stoicismo impone che quasi sempre le emozioni passino in secondo piano rispetto alla ragione, e il trionfo di "ció che é giusto" sulle banalitá votandosi all'azione.

"Va fatto" perché "é corretto" fare cosí.

Lo stoicismo é rivolto a se stessi: non si cerca il plauso esterno, ma la soddisfazione personale per aver fatto le cose al meglio. Un individuo votato allo stoicismo é in genere fiscale, molto duro con se stesso, non sopporta le cose fatte "alla bell'e meglio" e disprezza dal profondo i carrieristi leccaculo, perché li considera un danno al "sistema".

Funziona, oggigiorno, essere stoici?

No.

Grandi esempi di stoici nella Storia, come Zenone o Marco Aurelio, erano persone con le spalle coperte, che hanno prosperato grazie alle rendite (terreni e schiavi o addirittura imperi). In altri termini, non hanno mai dovuto rispondere delle proprie azioni ad un superiore per guadagnarsi il pane.

In una societá votata all'immagine, quindi all'informazione "orientata al successo"che un individuo veicola verso il mondo esterno attraverso vestiario, TV, Youtube, Twitter, etc. lo stoicismo perde inevitabilmente appeal.

Diventi il rompicoglioni perfettino e analitico che serve quando ci sono "mission impossible" da gestire. Sei utilissimo in azienda ma non fai particolare carriera o, se la fai, lavori il decuplo di chi investe il suo tempo creandosi "gli agganci"giusti ed é cintura nera di Power Point.

Un aspetto trascurato, quasi un corollario, dello stoicismo é una sua degenerazione, ovvero il buonismo.
In altri termini, é giusto comportarsi bene "qualunque sia il contesto". E'il whatever it takes del politically correct.

E chi stabilisce la "policy" sulla base della quale un comportamento é corretto o meno? La risposta ce l'ho subito: i profitti aziendali e gli introiti fiscali.

Riflettevo su due cose: la prima é che, lavorando in grossi enti e compagnie, il management ripete sempre le stesse cose nelle slides Powerpoint: collaborazione, proattivitá, assertivitá, forward guidance, team spirit. Viene meno l'individuo, la compagnia diventa un ente in cui tutti astrattamente collaborano al suo successo.
Va da sé che poi, osservando le scelte fatte su chi promuovere a manager e chi no, questa disinteressata e nobile prospettiva viene completamente disattesa,perché dominano logiche partitiche.

La seconda cosa é olistica: fateci caso:

Noi in Occidente tendiamo a sobbarcarci le colpe di tutta la nostra storia passata, senza contestualizzare. 

Ci sono i neri in America poveri? colpa nostra che ce li abbiamo portati trecento anni fa e che non li abbiamo mai aiutati come si deve. Ci sono gli zingari che non hanno una casa? colpa nostra che abbiamo paura del diverso. Ci sono i barconi pieni di africani che approdano in Italia? colpa nostra (di chi, non é chiaro) perché sfruttiamo l'Africa e abbiamo creato fame e miseria.

Quindi, DOBBIAMO sobbarcarci le pene del mondo e dare credito alle organizzazioni internazionali come ONU, FAO, UNESCO, UE, etc che ci dicono come comportarci.
A chi fa comodo questo? a chi, grazie a manodopera importata a basso costo, abbassa i salari e alza i margini di profitto. Quindi, ancora, gli azionisti.

Recentemente, Tesla ha licenziato centinaia di persone e ha chiesto ai rimanenti lavoratori di fare straordinari gratuiti per consegnare le macchine in tempo. Motivazione:" perché siamo tutti responsabili dell'andamento dell'azienda e dobbiamo lottare per l'ambiente" (!). Questo é un tipico esempio di lavaggio del cervello da buonismo eterodiretto che avvantaggia gli azionisti di Tesla e peggiora la qualitá di vita di un ingegnere o di un operaio. 

Credo che il buonismo sia in realtá una forma di comportamento supportata ad arte da Stato e Imprese; il primo, vuole cittadini obbedienti, la seconda vuole alti margini di profitto.
Come si conciliano le due cose?
Attraverso la fusione del cittadino politically correct- cittadino consumer.

Il cittadino politically correct é consumatore perfetto e contribuente perfetto. 

Unisce la paura dello Stato e la paura di schierarsi egoisticamente fuori dal coro, con le esigenze delle imprese di avere lavoratori a basso costo o di accettare che i cittadini solidarizzino con chi sta cento volte peggio. Accetta di pagare le tasse muto e obbediente. Sí, talvolta si incazza sui social, ma niente piú. Inconsapevolmente, accettando "gli altri", il bravo cittadino finisce per vivere male ma trova conforto nella convinzione di essere "un bravo cittadino".

No, non sei un bravo cittadino, coglione, sei solo un bravo consumatore e contribuente.
Un bravo cittadino é chi arricchisce la comunitá con la propria diversitá e il proprio intelletto, che richiede di pensare a soluzioni non ortodosse. Pensiero critico, alle volte cinico.

Quando i cittadini ne hanno le scatole piene, come é successo in un quartiere di Roma dove gli abitanti si sono visti recapitare famiglie di rom, e solo perché a quel punto hanno la prova tangibile che la qualitá di vita é veramente compromessa, ecco che alzano le barricate e danno fuoco ai cassonetti per protesta. Ovviamente, cosa fa la Magistratura, braccio "armato"dello Stato? Indaga per istigazione all'odio razziale. In altri termini, caro cittadino, devi essere buono. Whatever it takes.

A chi servono le madri surrogate? in fondo, esiste l'adozione da millenni, anche le adozioni eccellenti. Chiedere a Ottaviano Augusto, figlio adottivo di Gaio Giulio Cesare. Bene, in Olanda le cliniche che si occupano di problemi di fertilitá fanno soldi a palate. Tra le coppie che annoverano "problemi di fertilitá", ci sono coppie lesbiche e gay. L'Olanda é talmente tanto "avanti" sui diritti dell'individuo che é per l'accettazione dell'eutanasia per chi soffre di depressione (anche minori!). Tutti costi in meno per la collettivitá. E' banalmente una questione di mercato. Individui singoli, famiglie "fai da te", madri surrogate etc. consentono enormi incassi e aumentano i consumi di pappe, pannolini, introiti per medici pediatri, per cliniche, venditori di passeggini, lettini, vestitini e tutti gli -ini che potete immaginare.

Il bravo_cittadino-consumatore viene supportato dal politicamente corretto : "sei omofobo se non sei per le madri surrogate o per i figli in coppie gay". Sei cattivo, quindi nocivo. Sei egoista.

In Nuova Zelanda, quelli che "il Primo Ministro ha indossato il velo per solidarietá durante i funerali delle vittime della moschea", hanno rifiutato una famiglia dall'Inghilterra, con madre avente regolare contratto da 140mila dollari per lavorare in quel paese, perché una delle figlie é affetta da sindrome di Down. Quindi, un COSTO per il sistema sanitario neozelandese inaccettabile. Povera ragazzina, era colpa sua.

Il buonismo é tale solo quando i costi o sono nascosti, o quando li pagano "gli altri".

Il buonismo é un cancro della societá occidentale, perché impedisce il libero pensiero.
Ma é esso stesso figlio della societá occidentale, basata sul consumo. Per incrementare i consumi, occorre avere atomizzato individui e famiglie, e aver ampliato al massimo la platea di quelli "che vogliono e possono acquistare e indebitarsi". Quindi é necessario considerarci tutti uguali, whatever it takes. Perché cosí tutti consumiamo di piú, e perché cosí i costi del lavoro rimangono bassi.
I consumi servono per far sí che le imprese sopravvivano, e facciano maggiori utili. Maggiori consumi significano maggiori debiti, e i debiti sono creati dalle banche, che promuovono societá multi etniche in tutti i loro depliant.

E' un loop. Un loop che i populisti non accettano, anche se non ne hanno chiara la dinamica, ma che percepiscono come una gabbia sempre piú stretta  che mina la propria qualitá di vita. Da qui il fatto che i populisti siano per la famiglia tradizionale, il rispetto dei confini, e delle proprie tradizioni. Sono per definizione no-global. E quindi, politically incorrect e contro le multinazionali.
Una multinazionale é eterea, non la tocchi, non ha legami con il territorio, non ne soffre gli scontri sociali. Quindi per definizione supporta il buonismo, perché il buonismo incrementa a dismisura i profitti. Gli stati a loro volta hanno bisogno delle multinazionali, cui concedono enormi agevolazioni fiscali, perché hanno paura della disoccupazione e del crollo delle entrate fiscali. E quindi indirettamente supportano anch'essi il buonismo, e usano la magistratura per punire chi non é politically correct.

Penso che da questo punto di vista, ogni democrazia occidentale abbia in sé il germe della propria autodistruzione.












venerdì 29 marzo 2019

Spesa Pubblica Produttiva e Crescita

Questa é la terza parte di un approfondimento che ho voluto fare per mettere in relazione la crescita di lungo periodo di un Paese con gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&D).

Nella prima parte, vi ho mostrato che tra le prime trenta compagnie che fanno massicciamente investimenti in Ricerca e Sviluppo veiamo imprese tedesche, sudcoreane e, in misura molto minore, olandesi. Per il resto, é un predominio assoluto statunitense.

Finora.

Dico finora perché, nella seconda parte, vi ho fatto vedere gli investimenti in Ricerca Base nel mondo, con la Cina che ormai ha sorpassato gli USA. Abbiamo altresí visto che gli investimenti in R&D sono massicciamente finanziati dagli stati: leggasi debito pubblico, spesa in deficit e tasse.

Quindi, sfatiamo il primo mito:
Non sono le imprese private che fanno R&D. E'il governo che sovvenziona le imprese private che fanno R&D! Il governo le sovvenziona direttamente (per esempio, con commesse miliardarie) o indirettamente.
Sovvenzionare direttamente significa aprire appalti miliardari.
Sovvenzionare indirettamente significa che, per esempio, tutte le spese in Ricerca e Sviluppo sono deducibili, e i relativi ammortamenti per gli asset acquistati sono deducibili anch'essi: é questa la ragione per cui Amazon non ha pagato un singolo dollaro di tasse al governo degli USA nel 2018 - guardatevi il video, é spiegato benissimo); oppure come nel caso SpaceX, il governo USA mette soldi nella NASA, che storna una quota di questo enorme flusso di denaro verso SpaceX di Elon Musk.

Senza rubinetti del credito aperti, non si fa né scienza né tecnologia.

E siccome gli investimenti in R&D richiedono anni, talvolta decadi, prima di diventare remunerativi (pensate al GPS, agli schermi OLED, ad internet, ai transistor, alle comunicazioni digitali) ecco che generalmente é il governo che scende in campo per garantire investimenti di questa portata. E lo fa principalmente per assicurarsi un predominio militare. Si vis pacem, para bellum.

Se volete approfondire, c'é un libro scritto da una professoressa italiana residente in UK da una vita, Mariana Mazzucato, dal titolo  The Entepreneurial State, nel quale analizza varie tecnologie che non sarebbero state possibili senza massicci interventi statali. Parlo di VERA ricerca base, non di migliorie di un telefonino con una durata della batteria maggiore. Mi pare sia disponibile anche in lingua italiana. Non sono d'accordo su tutto, ma vale la pena dargli una letta sommaria perché sfata diverse idiozie tipo "solo i privati fanno innovazione". Stupidaggini. Il privato migliora ed efficenta tecnologie nate con il finanziamento pubblico. Proprio perché un privato non puó permettersi di fare scienza per la scienza. Perderebbe milioni prima di imboccare la via giusta, e potrebbe fallire.
Uno stato non puó fallire (...emh..quasi mai) e puó, e deve, permettersi di investire in ricerca pura.

In parole povere: la spesa pubblica produttiva é quella che finisce in universitá, centri di ricerca e industria. Senza se e senza ma. Perché garantisce un aumento della produttivitá, impieghi meglio remunerati, ritorni da brevetti e copyrights, popolazione piú istruita, universitá che richiamano l'eccellenza. E' un circolo virtuoso che si autoalimenta.
L'alternativa é mantenre un'industria asfittica, che paga per usare brevetti altrui, diventa un centro manufatturiero mentre il vero know-how resta in mani estere, e rimane competitiva solo perché abbassa i salari.
Vi ricorda un paese in particolare?

Torniamo all'oggetto del post. Tendo a divagare perché godo per aver capito, dopo 7 anni che studio economia e finanza, il legame tra deficit delle partite correnti USA, riserve estere cinesi e numero di brevetti, con conseguente variazione della produttivitá e pernicioso legame tra basso costo del denaro e imprese che non innovano. E perché é aumentata tanto la disuguaglianza in Europa e USA negli ultimi dieci anni.

Mi devo decidere ad aprire un canale Youtube, quando ho tempo. Tra i vantaggi, c'é la possibilitá di filtrare via i commenti che non c'entrano una mazza col post/video in oggetto. Se a qualcuno fischiano le orecchie....

ORA, esiste un'altra metrica, oggettiva, che consenta di capire i ritorni industriali dovuti ad investimenti in Ricerca e Sviluppo?
Certo che esiste, ed é il numero dei brevetti che un paese produce.
Un brevetto, patent in inglese, non é un pezzo di carta con sopra descritta una invenzione: se la tecnologia che c'é sotto é vincente, assicura ritorni finanziari per anni e anni e anni a venire. Oltre ad un vantaggio strategico che diventa difficile colmare per gli altri competitor (solo quel frescone di Nikola Tesla poteva gettare alle ortiche le sue geniali invenzioni dando via per quattro soldi i brevetti a squali finanziari come Edison, Westinghouse e JP Morgan: non l'avesse fatto, sarebbe stato l'uomo piú ricco della sua epoca, piú di Rockfeller).


Guardate questo grafico:



E'il numero di brevetti nel 2016 certificati, per ogni paese. La Cina fa sparire tutti gli altri.
Il Giappone, comq, nonostante una popolazione che é un terzo di quella americana, se la batte con gli USA. Impressionanti i coreani, in relazione alla popolazione. EPO non é la droga dei ciclisti, ma é l'ufficio brevetti europeo (la sede é poco lontano da casa mia, qua in Olanda).

E ora le cose si fanno interessanti.
Ecco il trend dei brevetti, per paese.



Notare la crescita verticale dei cinesi.

Ed ora i soldi in R&D che ogni paese mette a disposizione (dalla scorsa puntata).


Anche in questo caso, la Cina ha una traiettoria micidiale verso l'alto (curva rosa)

In altri termini: la Cina investe massicciamente, attraverso enti pubblici, universitá e aiuti alle grandi imprese, in tecnologia, e i brevetti registrati esplodono.

Sic et simpliciter.

Come fa la Cina? E'un sistema complesso. Strategie di lungo periodo in primis: la Cina manda i giovani piú promettenti a studiare nelle migliori universitá, spesso straniere, e lo Stato finanzia i migliori, anche se nati da famiglie povere; sfrutta la manodopera a basso costo per inondare il mercato americano di prodotti; con i dollari che ottiene compra i titoli di stato americani, li riconverte in Yuan, tiene il tasso di cambio basso stampando Yuan, costruisce e reinveste nel territorio. Ha vocazione fortemenre nazionalistica, il bene comune viene prima dell'interesse individuale, sposta centiania di milioni di persone dalle aree interne rurali alla costa.
Si sta comprando l'Africa: leggete il mio articolo Mandarini Neri per farvi un'idea.

La Cina é democratica? per i nostri standard, no.
Facciamoci due domande: le nostre supposte superiori democrazie, reggeranno il passo? o la crescita della Cina é solo fumo, e destinata a implodere, come il modello giapponese degli anni '80 (quello che sotto sotto speriamo tutti noi europei e americani)?






giovedì 28 marzo 2019

USA, EU e Cina: chi vince in Ricerca e Sviluppo

La scorsa volta abbiamo visto che tra le prime trenta imprese che fanno innovazione al mondo, ce ne sono pochissime europee.
La Corea del Sud piazza Samsung ed LG, la Cina non é facile da quantificare.
Italia assente.
Gli USA sembrano dominare. Perché?

Due ragioni;

1) gli USA investono quantitá enormi di risorse in Ricerca e Sviluppo (R&D)
2) negli USA puoi fallire, riaccordarti con la banca sulla modalitá di pagamento del prestito precedentemente contratto, e ripartire. Il tutto senza avere la stigma del perdente come in Italia e in buona parte dell'Europa. Henry Ford fallí DUE volte prima di imboccare la strada del successo. Pensate voi se fosse stato castrato dalle leggi italiane. Thomas Edison, Walt Disney sono altri nomi eccellenti che fallirono prima di conseguire il meritato successo.


Quindi, da un lato negli USA c'é un forte supporto normativo per le start-up: per darvi un'idea, solo una start-up su dieci sopravvive dopo 5 anni. Dopo altri 5 anni, di quelle giá, sopravvissute ne sopravvive solo una su cinque. I primi dieci anni per una start-up sono equivalgono all'attraversamento della valle della morte.

Ma in questo post siamo interessati ai soldi che il Governo degli USA, e le imprese private, mettono in R&D.
E faremo il confronto con la situazione in Europa e Cina.

Chiariamo un punto importante: Ricerca e Sviluppo é un termine vago.
La parte piú importante, é la ricerca base (basic research, BS). Venticinque anni fa, quando c'erano ancora i tubi a raggio catodico e gli schermi LCD erano ancora costosi e poco performanti,  LG si mise a studiare le proprietá degli schermi OLED. Ricerca base: capire le proprietá e valutare se era possibile sfruttarne le potenzialitá.
Venti anni fa gli OLED divennero ricerca applicata (applied research): cioé si era capito come sfruttare gli OLED. Il problema era l'abbattimento dei costi di produzione, capirne le performance in chiave di scalabilitá. Date un'occhiata a questo articolo del 2003, scritto da un mio collega per il sito di Lithium.it (in italiano, eravamo forti, ci trovate articoli di tecnologia scritti anche dal sottoscritto).

Si é passati poi alla fase di sviluppo sperimentale: cioé venivano costruiti modelli matematici supportati da prototipi, costruiti decine di modelli di qualifica, per il test, la verifica e la validazione.

Pensate che LG abbia fatto un dollaro durante quegli anni? no. Erano COSTI. Enormi costi. Ma costi con un ottimo ritorno di investimento: guardate al ritorno di oggi, dove LG domina incontrastata nel mercato dei TV OLED in un mercato da decine di miliardi di dollari.

La Cina, una volta,prendeva i prodotti sviluppati dall'Occidente, li copiava e sfruttava il basso costo della manodopera per produrre copie meno affidabili da rivendere all'Occidente. Ora la situazione é cambiata: la Cina investe in ricerca base, ricerca applicata e ricerca sperimentale. E'leader nell'IA e nel 5G, e pure nella manifattura dei circuiti integrati.

Guardiamo questo grafico.

Il grafico ci dice quanto ogni paese ha speso in Ricerca e Sviluppo dal 1981 al 2015, in dollari.
Primi, gli USA, da sempre. L'EU segue (seconda curva dall'alto, a partire dal '95).
Guardate peró la Cina: ha una salita quasi PARABOLICA. E'probabile che giá nel 2018 abbia agganciato gli USA.

Ora, chi ci mette i soldi in Ricerca e Sviluppo? il governo o i privati?
Gli USA hanno costruito la loro supremazia tecnologica principalmente a cavallo della Seconda Guerra Mondiale (radar, missilistica, energia nucleare) fino alla conquista della Luna.
All'epoca, era il governo a finanziare la quasi totalitá della R&D: pensiamo ai fantastici Bell Labs che hanno partorito le basi dell'ingegneria delle telecomunicazioni digitale (sia lode a Shannon!). Pensiamo ad Arpanet, la madre di internet per come la conosciamo oggi.

Quella é stata spesa pubblica straproduttiva.

Ora la situazione sta cambiando. Il governo americano ancora finanzia indirettamente (vedi Space X di Elon Musk) la ricerca e lo sviluppo, ma adesso il peso si é piú spostato verso compagnie (o meglio, multinazionali) private. Guardate quest'altro grafico.


La curva blu mostra che a partire dalla crisi finanziaria del 2007, il governo sta cedendo il passo al privato nel finanziamento della ricerca base.
La ricerca base é quella piú a rischio di fallimento nel breve ma che procura un vantaggio strategico nei decenni futuri.
Un errore strategico MADORNALE, che minerá la possibilitá degli USA di mantenere il primato tecnologico nei prossimi lustri. Non c'é dazio che tenga, Trump o meno.

Pensate che gli USA stiano bannando il 5G di Huawei perché i cinesi sono spioni? sará, ma io sono dell'idea che fanno cosí semplicemente perché 1) non potrebbero piú essere loro a spiare gli altri e 2) perché tecnologicamente stanno dietro i cinesi sul 5G. E hanno bisogno di tempo per recuperare il terreno perduto. Una banale forma di protezionismo.

Il XXI secolo é il secolo cinese. Questi numeri non lasciano spazio ad altre interpretazioni. Anziché mettere dazi, gli USA dovrebbero ricominciare a spendere e spandere in Ricerca e Sviluppo.




mercoledì 27 marzo 2019

Europa tecnologicamente indietro e senza idee?


Il titolo é abusato, lo so, ma il punto é la fine dell’Europa delle idee.
Fatevi la seguente domanda: perché tra le maggiori imprese mondiali, quelle che operano nel settore dell’alta tecnologia e che innovano, non ce ne sta nemmeno una europea?
In Europa siamo diventati tutti cretini?

Sto per darvi un link.

Prima di aprire il link, dovete sapere che la metrica secondo cui una impresa é CONSIDERATA innovativa, puó essere o meno opinabile.

Arriva il link: Date un’occhiata a questa lista, stilata da Forbes. 
  • Tre le prime DIECI imprese, otto sono americane.
  • Tre le prime VENTI imprese, quindici sono americane. 
  • La prima impresa europea é la francese Hermes International, in 29a posizione.


Fa strano che una impresa come Intel non figuri nemmeno fra le prime cento e una impresa come Google (Alphabet) sia solo in 79esima posizione. Eppure é protagonista assoluta negli investimenti in intelligenza artificiale. L’italiana Luxottica, che fa lenti e occhiali, sta in 61esima posizione ed é l’unica italiana. Pensare che Luxottica faccia piú innovazione di un gigante come Google o di Intel é ridicolo.
E’evidente che la classifica é ridicola o, meglio, che sono opinabili i criteri per il ranking e le metriche utilizzate. Sembra piú seguire l’Hype del momento in Borsa o il fashion design che la vera innovazione tecnologica.
Decisamente piú attendibile é la classifica stilata da BCG.


  • Tre le prime DIECI imprese, otto sono americane (Google, Amazon, Apple, Microsoft guidano la classifica)
  • Tre le prime VENTI imprese, tredici sono americane.La prima impresa europea é la tedesca Adidas, in decima posizione. Sempre tedesche, Siemens (16a), Basf (12a), T-mobile (13a). I tedeschi piazzano 4 multinazionali fra le prime 20 nel mondo.
  • Tra le prime VENTI figurano le sud-coreane Samsung (5a) ed LG (18a)


Notare chi la fa da padrona, in termini di trend: l’intelligenza artificiale (AI), con impatti devastanti nel Supply Chain Management, nelle comunicazioni, nel manufacturing, nel retailing e nei servizi finanziari. 

Quindi, preparate I vostri figli a studiare materie differenti da quelle che noi abbiamo studiato e preparate voi stessi a vederli emigrare dall’Italia.

In linea generale, possiamo dire che chi investe in R&D lo fa soprattutto nel settore AI. Elaborazione dati su larga scala, modelli predittivi basati su machine learning, guide autonome, robotica, etc.
Ora, é imbarazzante vedere che se USA e Sud-est Asiatico se la battono, a noi europei a parte i tedeschi (Siemens, Bayer, BMW, Basf) non rimanga pressoché niente tra le prime trenta posizioni.
Italiani non pervenuti: ci battono pure i piccolo olandesi (Shell, Philips).
Il problema NON é italiano o, meglio, non é solo domestico.

Prima domanda: i cinesi dove sono?

Alibaba é in 23sima poizione, Huawei é in 48 esima posizione. Penso ció sia dovuto al fatto che la Cina é ancora un mercato piuttosto chiuso, e le informazioni che trapelano sono abbastanza poche. Ho giá scritto del Social Credit System cinese, che di fatto richiede un integratissimo e sofisticatissimo Sistema di gestione dell’intelligenza artificiale (riconoscimento facciale, dell’andatura nella camminata, uso dei social, della carta di credito, della puntualitá di pagamento di multe, bollette, esposti del vicinato al comune..). Eppure poco trapela fuori dai loro confini. I cinesi, per dirne un’altra, controllano la Volvo, pioniera nei sistemi di guida automatica.
Semplicemente, queste classifiche sono scritte da chi ha accesso all’informazione dei prodotti e tecnologie di imprese occidental: quelle cinesi (a parte Alibaba e Huawei) sono ancora poco note. Come per la reale quantitá di riserve in oro stoccate nei cavau della loro Banca Centrale,  i cinesi non amano fare troppa pubblicitá sul loro stato tecnologico.

Seconda e piú importante domanda: perché l’Europa é cosí sottorappresentata?

La spiegazione é semplice: burocrazia, tasse e mancanza di investimenti governativi in R&D. L’Europa delibera sulla curvature delle zucchine, ma deve rivolgersi ai cinesi per le piattaforme 5G. Sentiamo sempre parlare di banche, banche, banche, banche ma MAI di imprese che fanno autentica innovazione (Google, Facebook, Whatsapp, Amazon, Apple, Netflix,  hanno di fatto cambiato le nostre vite e abitudini sociali). Di fatto gli USA sono tra I posti migliori sul pianeta terra per avviare una start-up, eventualmente fallire, ricominciare daccapo, rifallire, e ricominciare.
In un prossimo articolo approfondiremo gli investimenti in Ricerca e Sviluppo in Asia, Europa e USA. E vedremo come i cinesi ci stiano facendo letteralmente a pezzi (nel “ci” ci metto anche gli americani). Questi massicci investimenti cinesi, se proseguono a questo ritmo, faranno della Cina per il resto del XXI secolo quello che gli USA sono stati nel mondo durante il XX secolo: i padroni del pianeta. Non ci sono dazi che tengano.

lunedì 25 marzo 2019

Battaglie di civilità: perché sto con Salvini

Abbiamo un vice Primo Ministro e capo partito che in meno di un anno ha:

1) Ridotto gli sbarchi di oltre il 90%
2) Aumentato le espulsioni
3) Ottenuto l'estradazione in Italia un terrorista pluriomicida (Cesare Battisti) dopo trentacinque anni di insuccessi dei governi precedenti. E'notizia di oggi che Battisti ha ammesso quattro omicidi.
4) Lavorato per smantellare la Legge Fornero che si era portata dietro l'orribile e indegna (per un paese che si vuol dire civile) quota degli esodati, cioé cittadini italiani che erano fuori dal mercato del lavoro e dalla pensione.
5) Lavorato per la Flat Tax e per la semplificazione fiscale
6) Lavorato per la Legge sulla Legittima Difesa

In tutto ció, macina successi elettorali e viene studiato all'estero.
In tutto ció, ha contro, in ordine di importanza:

1) Magistratura
2) Giornali (Repubblica, La Stampa, Sole 24ore in primis)
3) Talk show e telegiornali
4) Think Tank di Sinistra
5) Commissione Europea ed Europarlamento (vedi trattemento riservato a Conte)
6) Centri Sociali


Dice quello che pensa e fa quello che dice. Quindi, per definizione della sinistra, é un rozzo sempliciotto affabulatore della pubblica piazza con derive fasciste.

Bene, io non sono ne mai saró fascista e penso che é grazie a uomini come Salvini, che agiscono canalizzando verso la politica di governo il malumore del Paese che produce, che non abbiamo gilet gialli o auto incendiate da immigrati di nuova o vecchia generazione come in Francia e Svezia. O movimenti neofascisti che si ispirano al secolo scorso, come in Germania.

Ha utilizzato il governo attuale, a maggioranza M5S, come "fionda gravitazionale" per far passare la visione leghista del Sistema Paese, un paese ostaggio della Magistratura e degli Avvocati che NON vogliono un sistema giuridico efficiente e al passo coi tempi altrimenti perdono potere e denaro.
Un Paese che ha bisogno estremo di infrastrutture strategiche e di manutenere quelle esistenti.
Un Paese che ha necessaitá di meno vincoli europei per il proprio sviluppo.
Un Paese che ha necessitá di cambiare i fondamenti dell'istruzione, visto che la Scuola é completamente distaccata dal mondo moderno e gli studenti, anziché adoperarsi per avere piú pc per studiare, e corsi di computer, di intelligenza artificiale e di nuovi materiali, perdono tempo a manifestare per accoglienza quando, usciti da scuola e universitá, non hanno uno straccio di lavoro e devono emigrare. E se fanno figli, li fanno a quarant'anni.

Un Ministro che ha fatto il nome di Soros in Parlamento, nero su bianco.
Un Ministro che ha detto chiaro in faccia alla Commissione Europea che preferisce italiani che facciano figli, che lavora perché possano permetterseli, anziché importare nuovi schiavi senza istruzione e con culture tribali dall'Africa che NON possono integrarsi in pochi anni.

A livello internazionale, promuove le alleanze trasversali con partiti di centro-destra, a forte vocazione nazionalista, che i think tank di sinistra con schifo chiamano fascistoidi e ultra-destra.

Ho giá scritto su come é nato Salvini. Quel post fu ripreso da Claudio Borghi Aquilini e Alberto Bagnai. I blog e i pensatori pragmatici e originali gli hanno fornito la base culturale; la Lega la base politica; la rabbia dei cittadini l'humus da cui attingere per cambiare il paese. Il M5S é un compagno di viaggio scomodo ma necessario, in questa fase. Le alternative sono peggiori, almeno finché il governo produce leggi. Se si blocca, allora giocoforza si andrá alle urne.

Questo mio post é per esprimere il mio totale sostegno a quest'uomo che ha dimostrato un coraggio da leone e una strategia politica fuori dal comune: nei fatti, non nelle chiacchiere.


PS: per quelli che mi criticano non per le idee ma per gli accenti, sappiate che ho tastiera inglese. Quindi circostanziate le osservazioni mirando alla sostanza, non alla forma.

lunedì 4 marzo 2019

Internet e la fine delle rendite di posizione

Sviluppatasi durante la fine degli anni Sessanta negli USA con il nome di Arpanet (la proof of concept risale al 1967), l'odierna Internet, basata sull'onnipresente protocollo TCP/IP (proof of concept nel 1975) ha cambiato il mondo in modalitá che nessuno si aspettava. Il premio Nobel per l'economia Krugman, nel 1998, in piena bolla dot-com, ebbe a scrivere: "La crescita di internet diminuirá drasticamente, come stabilito dalla legge di Metcalfe: il numero delle potenziali connessioni in una rete é proporzionale al quadrato dei partecipanti. La maggior parte della gente non ha nulla da dirsi! Entro il 2005, sará chiaro che l'impatto di internet sull'economia non sará stato maggiore di quello del fax."

Notare due cose: 1) Krugman non aveva capito l'applicabilitá della legge di Metcafe, peró la usa per dare fondamento scientifico alla sua cazzata (tipico dei premi nobel in economia)
2) Il fax é stato soppiantato dalle email e dalle email certificate, dai protocolli PGP e altri.
Qua in Olanda non ho mai visto un fax, per esempio.

Sebbene i concetti fondanti di Internet siano datati, é stato solo negli anni Novanta del secolo scorso che, per mezzo dei progressi nella miniaturizzazione della microelettronica e il conseguente crollo verticale dei costi di produzione dell'hardware e della fibra ottica, Internet é diventata ubiqua.

Internet ha spazzato via intere industrie, dalla piccola alla grande, ad esempio.
1. Agenzie di viaggio
2. Enciclopedie
3. Librerie
4. Produttori di mappe geografiche, tuttocittá, mappe turistiche
5. Videonoleggi
6. Riviste porno
7. Negozi di dischi e CD
8) Pagine gialle e pagine bianche
9) produttori di telefoni fissi (io non ne uso uno da anni)


E sta seriamente "amazonando" i piccoli e medi retailer, grazie alle vendite online; le sale cinematografiche; anche IKEA comincia a soffrire...

Mi voglio soffermare sulla carta stampata.
In particolare sui giornali cosiddetti di "informazione".

In Europa, dove si cerca di normare tutta l'informazione (i blogger fanno fake news mentre Repubblica é seria...sí sí come no), sopravvivono dinosauri come i giornali (e i film) sovvenzionati dai contribuenti.

Vediamo un esempio, e cioé i contributi dati ai giornali (trattasi di tasse che noi paghiamo e che servono a finanziare giornali privati che rispondono ad azionisti privati).
Nel 2017 i contributi DIRETTI all'editoria (lasciamo stare pure l'iva agevolata, tariffe telefoniche agevolate, spedizioni tramite corriere agevolate, etc) italiana sono stati di CINQUANTA milioni di euro.
Ecco i top four:

Avvenire (dei preti): 2,5 milioni (sono quelli che facevano la guerra a Salvini)
Italia Oggi (4,8 milioni) - economia
Libero (3.7 milioni) - destra
Manifesto (3 milioni) - siistra


E'giusto finanziare i giornali? In tempi lontani, credo fosse giusto. Dare la possibilitá a piccoli editori di fare contro-informazione era sacrosanto. Ma, al solito, il sistema é stato distorto producendo una larga ragnatela di abusi (e spesso truffe).
Oggi come oggi, ti apri un blog gratis.
Con pochi euro al mese, ti garantisci una connessione internet che ti offre accesso non al resoconto del giornalista sul discorso del premier: no, vai su Youtube, ti cerchi il discorso del Premier, e te lo ascolti per i fatti tuoi. Twitter consente, come ha insegnato Trump, di bypassare agenzie di stampa e normali filtri governativi.

Ai giornalisti scotta la sedia sotto il culo. Perché i veri giornalisti, quelli che fanno inchieste, che vanno sul posto (esemplare la rubrica del Giornale "gli Occhi della Guerra", pluripremiata) sono sempre di meno e tutti gli altri fanno "opinione"sugli stessi dati approssimativi che circolano ovunque. C'é un GRANDE bisogno di giornalismo di inchiesta. Ma é costoso, politically incorrect e fa paura ai politici.

Il livello dell'informazione é bassissimo, spesso inferiore a quello che si trova on line spulciando fra le news in inglese su Russia Today o Zero Hedge, che sono ottimi aggregatori di contro-informazione.

Ho visto Bagnai mentre facevo correvo in palestra, sul cellulare, l'altro giorno. Era intervistato dalla Gruber e da altri due giornalisti il cui QI non assommava a 100. Hanno il capo della commissione finanze in Senato al tavolo ma facevano domande da gossip politico (Salvini stacca la spina? la famo o no sta TAVVE? Ancora volemo uscí da sto euro? Visegrad non ci supporta) tranne che su questioni finanziarie e sul contesto su cui si basa il DEF.

Penoso.

E sono gli stessi giornalisti che godono di enormi privilegi anche in ambito pensionistico. Sono ovviamente a favore della globalizzazione (se tocca i posti di lavoro degli altri, mica i loro).

Internet, non un governo gialloverde, decreterá la fine di questo tipo di giornalismo. Perché l'utente pagherá per informazione di qualitá, attendibile, in grado di fornirgli elementi per decidere del proprio futuro, non questo brodo di informazione rimescolata e annacquata e spacciata per "opinioni".

Spielberg ce l'ha con Netflix perché dall'alto della sua boria non puó accettare che io mi veda il suo splendidissimissimo Jurassik Park seduto sulla tazza del cesso, e lo metto in pausa per pulirmi. No, é arte, devo andare al cinema. Pagare il parcheggio, pagare 8 euro per i pop corn. Quella é arte, mica the Punisher, vuoi mettere? Se é arte lo decido io, la collettivitá  e la Storia, non chi la produce.
Parimenti non é che se vuoi gareggiare per lo Strega non puoi far leggere il libro in metro perché non ci si concentra come si dovrebbe.

Spielberg, come la Gruber, sono per la globalizzazione, sí, ma degli altri.







mercoledì 6 febbraio 2019

Cina 2020: tecnologie futuristiche e credito sociale

Pechino, 2020

Cliente: "Salve, vorrei un biglietto per Shenzen, treno alta velocitá, seconda classe"

Addetto: "Certo, signore. Puó darmi un suo documento?"

Cliente: "Ecco qua".

.....

Addetto: "Mi spiace, signore, ma non posso prenotarle il treno. Il suo merito di credito non le consente di prenotare un posto di seconda classe né di prima".

Cliente: "Come sarebbe a dire? il documento é in regola e ho i soldi per pagare il biglietto!"

Addetto: "Non si tratta di merito di credito perché non ha i soldi per pagarsi i biglietti. Non é quel tipo di credito. E' credito di fiducia da parte del Governo. Lei é considerato un cittadino con un pessimo social rating e la sua libertá di movimento le viene limitata. Mi spiace, ma non posso prenotarle un posto sul treno."

Cliente: "E ora? come faccio? Ho un colloquio di lavoro a Shenzen! va beh, puó prenotarmi un volo? pazienza pago di piú ma é troppo importante per me!"

Addetto: "spiacente, non le é consentito nemmeno quello. Lei é considerato un cattivo cittadino e i suoi soldi non possono essere spostati dal suo conto corrente a quello di una compagnia aerea."

Cliente: "ma come é possibile? scusi eh, io vengo da una piccola città  a 2500 km da qui. Non sono pratico di Pechino! cosa posso aver fatto di male? "

Addetto (sospirando): "Probabile che abbia attraversato col rosso, il sistema di riconoscimento facciale l'ha riconosciuta e l'ha inserita nel database. Magari ha anche sporcato per terra, non ha raccolto la cacca del cane, e magari, ciliegina sulla torta, ha pure sparlato del nostro amato Governo su qualche social!! Tutte queste cattive azioni hanno recato un danno alla collettività ed ecco perché é stato inserito nella lista dei cattivi cittadini della Repubblica Popolare Cinese"

Cliente (un brivido gli corre lungo la schiena): "Beh, sicuramente non sono il miglior cittadino della Cina, ma sono un onesto lavoratore. Non é un po' eccessivo tutto ciò?"

Addetto (indurendosi): "Senta, io non faccio le leggi, le applico. Se lei, oltre ad aver contravvenuto alle norme che un bravo cittadino deve rispettare, si mette anche a protestare e fa allungare la fila dietro di lei, causando un danno agli altri cittadini che devo servire, dovrò segnare anche questo suo cattivo comportamento alle autorità. Ci siamo capiti?"

Il Cliente saluta, curvo sulle spalle, e si allontana, domandandosi come diavolo può fare per ritornare ad essere un bravo cittadino.

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Un racconto di George Orwell ambientato in Cina? Solita solfa di un futuro distopico?
No, Cina, fra un anno.

Ho giá scritto della rivoluzione della sensoristica prossima ventura. Si trattava di un breve articolo introduttivo, ma fa capire come le nuove  nano tecnologie, abbinate ai grandi data server, e agli algoritmi predittivi del comportamento umano, possono trasformare le nostre vite in meglio, o nel peggiore inferno possibile.
Di fatto, disintegrando qualsiasi concetto di privacy residua e della libertà di azione e movimento a questa associata.
Ho anche scritto della Cina alla conquista dell'Africa orientale, e di come l'Africa sia destinata a diventare la Cina della Cina, ricca di quelle terre rare di cui la Cina ha estremo bisogno per le proprie tecnologie.  Ho spiegato anche in dettaglio come la Cina sia diventata quello che é grazie al fenomeno della globalizzazione e alla miopia strategica industriale del mondo occidentale.

Ora, non intendo fare la paternale: gli USA hanno implementato Echelon e altri strumenti di sorveglianza globale, quindi l'Occidente ha messo in campo per primo le tecnologie per spiare tutti i cittadini, nessuno escluso, e davvero non puó permettersi di fare la paternale alla Cina, come invece ha fatto l'iperattivo George Soros qualche settimana fa. L'invettiva di Soros nasconde altri piani, che sono peró off-topic nel post odierno.

Nota: Io personalmente navigo in incognito sfruttando una VPN, ma il mio nome é nero su bianco su questo blog, su Youtube, su Linkedin e basta un hacker appena ubriaco e mediamente impasticcato per risalire al mio traffico IP. Di fatto, la mia privacy é zero.

La Cina ha realizzato qualcosa che va ben oltre Echelon. Ha di fatto creato il primo "citizen rating" globale. Al momento é un esperimento condotto su piccola scala (piccola scala quando si parla di Cina significa pochi milioni di persone che hanno aderito al programma su base volontaria), ma a breve sará esteso su buona parte del territorio cinese e nel 2020 diventerá obbligatorio per tutti i cittadini.

Vediamo di che si tratta.

Sistemi di riconoscimento facciale consentiranno di capire se, per esempio, non hai attraversato sulle strisce pedonali. Il riconoscimento della targa ti fornirá un ingresso gratuito nella lista dei bad guys se passi col rosso. Se paghi le bollette nei termini stabiliti sei a posto, altrimenti vieni segnalato come cattivo pagatore (esistono giá oggi app cinesi per smartphone che consentono di capire chi fra i tuoi vicini di casa ha pendenze col fisco o con banche). Se sei attivo sui social, e vieni riconosciuto colpevole di diffondere (non creare, ma diffondere) fake news o di parlare male del governo, scendi di graduatoria.
Attraverso i badge di lavoro, i badge per accedere alla metro o al tram, il governo conosce i tuoi spostamenti e capisce, tramite la tua carta di credito, se passi troppo tempo al bar a bere.
Se fumi nei posti pubblici, se sporchi a terra o se viaggi senza biglietto, il tuo credito sociale sprofonderà. Anche fare troppi acquisti "sciocchi" e giocare troppo ai video games fará scendere il credito sociale.

Conoscete la 996 cinese? Significa lavorare dalle 9 di mattina alle 9 di sera per 6 giorni la settimana.
Ovviamente la settimana lavorativa ufficiale é molto piú vicina a quella europea, 40 ore, ma i cinesi "spintaneamente" fanno straordinari su base volontaria, senza essere pagati. Ora, se sgarrano fuori dall'orario di lavoro, vengono pure additati come cattivi cittadini e sanzionati.


E in cosa consistono queste sanzioni?
Alcuni esempi:

1. Il governo ti impedisce di prendere il treno o l'aereo (da questo esempio ho preso spunto per il racconto nell'incipit del post) o, se ti va bene, ti impedisce solo di viaggiare in business class.
2. Il governo puó tagliarti l'accesso a internet.
3. Il governo puó impedire ai tuoi figli di accedere alle scuole migliori...eh, lo so, le colpe dei padri ricadono sempre sui figli!
4. Il governo ti puó impedire di accedere a ruoli di responsabilitá ben pagati in azienda
5. Il governo puó impedirti di prenotare le vacanze negli hotel
6. Il governo puó levarti il cane se questo crea fastidi alla gente (pure il cane!)


Benvenuti nell'SCS, che sta per Social Credit System, sistema congegnato per classificare 1.4 miliardi di cinesi sulla base del loro essere "bravi cittadini".
Secondo il governo cinese, l'SCS "forgerá un ambiente sociale in cui il conseguimento della fiducia é glorioso. Rafforzerá la sinceritá nello stato, la sinceritá negli affari, la sinceritá sociale e la costruzione della credibilitá del sistema giudiziario".

Osserviamo ora la questione da un altro punto di vista, neutro.

Un tale sistema sarebbe inconcepibile senza i seguenti strumenti tecnologici:
1. Pattern recognition and Machine Learning(branche dell'IA, Intelligenza Artificiale)
2. Predictive Behaviour modeling
3. Big Data analytics
4. Data mining
5. Neural Networks
6. Nano technologies

Poi ci sarebbe anche da aggiungere che la Cina, tramite Huawei, é all'avanguardia nello sviluppo delle reti 5G.

La Cina ha sviluppato tutte queste tecnologie, ivi incluse tutta l'infrastruttura hardware e software per renderle operative su vasta scala, con diffusione capillare sul territorio. Tutto questo know-how ce l'ha in casa e non ha bisogno di comprarlo dagli americani, che fino a pochi anni fa erano ai vertici in termini di know-how tecnologico. I cinesi sono diventati spioni migliori degli americani. Per buona pace degli USA, gli americani sono stati superati dai cinesi in molti altri settori tecnologici di punta. Su questo il buon Soros, per una volta, ha ragione ed é preoccupatissmo perché i suoi amici la Cina non la controllano.

Ancora ci preoccupiamo degli hacker russi e della loro presunta influenza sulle elezioni politiche via Twitter?












martedì 22 gennaio 2019

Aquisgrana: in EU dove due membri sono piú uguali degli altri

Immaginate se negli Stati Uniti due Stati confinanti, per esempio California e Arizona, decidessero di siglare un trattato dove:

1. i due stati decidono di porre un freno ai movimenti populisti interni (stile Trump, per intenderci), sulla base di regole internazionali supervisionate dalle Nazioni Unite.

2. i due stati si impegnano affinché un proto-esercito a loro guida getti le basi per un nuovo esercito che coinvolga poi gli altri stati.

3. i due stati si impegnano per sostenere una valuta osteggiata da altri paesi.

Suonerebbe come follia. Per legiferare su argomenti cosí importanti esistono il Congresso e il Senato.

Bene, é successo ad Aquisgrana (Aachen per chi cerca notizie in inglese o tedesco, Aix-la-Chapelle per chi cerca notizie in francese) e il "trattato", che non sono ancora riuscito a reperire in formato PDF, riguarda Francia e Germania. Due membri chiave dell'Unione Europea.

Ai summenzionati punti bisogna aggiungere il quarto:

4. La Francia si impegna affinché la Germania diventi membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che attualmente conta Cina, Francia, UK, Russia e USA. L'appartenenza a tale Consiglio é basata sull'aver combattuto contro tedeschi, giapponesi e italiani nella Seconda Guerra Mondiale.

Nota: per inciso, giusto per mettere qualche puntino sulle i, queste 5 potenze sono tutte dotate di arsenale atomico; la Germania -finora- non dispone di arsenali atomici.

Ora, perché due stati membri della UE decidono di siglare un accordo di tale portata senza nemmeno passare per il parlamento europeo?
A pensare male, si potrebbe citare Orwell:

"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono piú uguali degli altri".

Questa celeberrima frase, tratta da Animal Farm, ed espressione dei maiali che erano saliti al potere, spiega bene la situazione europea. Formalmente siamo tutti uguali, ma di fatto due membri contano molto piú di tutti gli altri.

Notare che al punto 1 i due paesi in questione hanno menzionato l'ONU. Ho giá scritto sul Global Compact, sottolineando come documenti prodotti dall'ONU di fatto somigliano molto piú a copertine colorate di libri scritti da pochi che a veri documenti vincolanti. L'ONU ha fallito su tutta la linea su tantissimi fronti: guerra in Libia, in Yemen, Iraq (le famose armi di distruzione di massa....), Siria e chi piú ne ha, piú ne metta.

Quindi appellarsi all'ONU quando si bypassa il parlamento europeo é quantomeno risibile, specie se si parla di difendere la moneta unica, l'euro, e di lavorare ai prodromi di un esercito europeo.

Chi ha siglato quest'accordo, a mio avviso fallimentare in partenza? Macron, in discesa libera nei sondaggi che anziché occuparsi delle rivolte in casa sua si mette a firmare carte a favore della Germania, e la Merkel, ormai dimissionaria e pronta alla pensione.

Macron é alla frutta, la Merkel alla frutta. Eppure hanno la presunzione, a pochi mesi di distanza dalle elezioni europee, di dettare agenda e prioritá saldando l'asse franco-tedesco, come a dire alla Storia: "vedete, noi ci abbiamo provato". Eccome se ci avete provato, nientepopodimeno che nella storica cittá di Aquisgrana.
Sí, ci avete provato e fuori tempo massimo.

La Francia é un importatore netto, la Germania un esportatore netto. La Francia ha un rapporto debito/PIL crescente, la Germania decrescente. La Francia sta perdendo controllo sull'Africa Occidentale, la Germania (e soprattutto la Cina) stanno rafforzando la loro presenza commerciale e finanziaria. Questi accordi di Aquisgrana sono, di fatto, una resa della Francia alla Germania. Incredibile che il popolo francese accetti una tale idiozia.

La Francia ha problemi di rivolte interne, la Germania ha problemi enormi di integrazione migratoria della cui reale portata finora i mass media tedeschi hanno taciuto. E'guerra aperta tra Francia e Italia sul fronte migrazione: adesso l'Italia, giustamente, si scaglia contro il mini-euro africano, il Franco Africano, moneta straniera per tutti i paesi che l'adottano e difeso dal Corriere della Sera, Repubblica e Sole 24 ore. Il triumvirato dei "fate presto", dell'"euro non é un problema", del "Salvini é IL problema".
Continuano a non capire nulla. Avvilente. Ricevono una sberla dietro l'altra ma nulla, rimangono ancorati alle loro stantie convinzioni. E'notizia di qualche minuto fa che la Germania uscirá  dalla missione Sophia: poco male, missione costosissima per l'Italia, le navi tedesche scaricavano tutti i migranti in Italia, con accordi presi sottobanco da Renzi.

Aquisgrana é un altro chiodo sulla bara di una vera Europa dei popoli, perché crea ulteriori acrimonie e gelosie interne laddove invece ci vorrebbe molto piú ascolto e capacitá di negoziazione.
Ma una elite politica cresciuta nella bambagia, nella convinzione di essere nel giusto, di avere la veritá in tasca perché ha frequentato le universitá migliori, i circoli sociali migliori, non puó accettare di avere torto. Hanno preso le cattedre migliori di economia e scienze politiche alle universitá, hanno occupato i migliori posti nella Pubblica Amministrazione i cui salari sono pagati proprio dalle tasse di quel popolo che loro, i potenti europei, continuano a disprezzare. Macron, con le sue sortite pubbliche, é fuori dal mondo. La Merkel ha decretato la sua fine nel 2015 quando disse ai migranti di venire in Germania.

Il problema di questa Europa é culturale, si chiama politically correct (buonismo), e si manifesta in varie forme: le quote rosa, di cui ho scritto, il fatto che si parla sempre di diritti, ma mai di doveri e in ogni caso i doveri sono sbilanciati (io per farmi una casa contraggo un mutuo trentennale mentre un migrante economico, sotto protezione "umanitaria", ha accesso a vitto, alloggio, istruzione e cure mediche gratuite per anni e anni. Se mio figlio va sporco a scuola chiamano i servizi sociali ma i rom i i figli a scuola nemmeno ce li mandano e nessuno li tocca). Il politically correct impedisce di riconoscere che, dietro vaghi ma nobili principi di uguaglianza e fratellanza (paesi senza confini con libertá totale di migrazione e accoglienza a carico della collettivitá, vedi Global Compact), si celano enormi interessi finanziari volti a spolpare la classe media disintegrando diritti acquisiti in due secoli di lotte. I poveri fanno abbassare i salari, accettano condizioni di lavoro che una persona che ha studiato, e per il quale la famiglia ha speso denaro e tempo, giustamente rifiuta: che senso ha studiare e laurearsi se poi devi lottare per uno straccio di lavoro sottopagato? Tanto vale mollare la scuola e fare lavoretti.
L'abbandono scolastico é figlio del politically correct, come ho scritto qua: anziché parlare di questioni serie, attuali, di come funziona il mondo oggi, si preferisce ancora parlare della Cultura con la C maiuscola sganciandola dalla realtá perché fa comodo avere impiegati buoni per la Pubblica Amministrazione, mansueti e insicuri.

Il politically correct é quello che fa chiudere una testata media di contro informazione come SocialTV. In un mondo dove i media decidono sulla base del politically correct quali messaggi far passare e quali no (recente é la nascita del termine "hater", per indicare uno che usa i social come megafono della propria rabbia), come insegna Marcello Foa, é sufficiente bloccare i commenti ad un video, o limitarne la diffusione,  per annientare, ripeto annientare, qualsiasi voce di dissenso. E questo nella evoluta Europa dove tanto ci vantiamo della libertá di informazione.
Le Fake News sono quelle che ai Governi non vanno bene: se sono i giornali come Repubblica a scrivere scempiaggini, tutto bene. Ora poi si parla anche di complottisti, quando le cose non tornano come dovrebbero e sorgono dei dubbi su come siano andate effettivamente molte vicende storiche.

Il politically correct é l'anestetico del popolo nel 2019. E'distruzione della corteccia cerebrale.
Gli accordi di Aquisgrana di oggi sono un altro esempio di quel politically correct che non guarda la realtá europea per come é, ma ancora una volta si rifugia dietro specchi rotti come ONU, euro, anti-populismo per non tradire un totale vuoto di idee e di prospettive. Hanno la loro ragione d'essere nella difesa di simboli che ormai hanno fatto il loro tempo. Hanno fatto tanta di quella propaganda pro-Europa da riuscire a far odiare il solo concetto di Europa anche al piú incallito degli europeisti, come ero io. Perché non é questa l'Europa che io voglio. E benissimo fa Salvini a demolire questo edificio, con una maestria che tutti al mondo gli stanno riconoscendo, pezzo dopo pezzo.