All'estero, in particolare in UK, hanno tradotto il disprezzante "buonista" nostrano con "do-gooder".
C'é un problema in questa stiracchiata traduzione anglofona: c'é un verbo, il "to do" (fare) , che non c'entra nulla nella definizione di buonista.
Il buonista nostrano non FA, il buonista nostrano al limite COMMENTA o fa i selfie.
Una traduzione potrebbe essere comment-gooder, cioé commentare per il meglio. Dove per meglio ovviamente, nell'interpretazione inglese, é anteporre gli interessi degli altri ai propri.
Giá, ma quali altri? e in che modo? Qua i giornalisti inglesi, che cercano di capire come mai i populisti italiani come la Lega fanno breccia tra gli elettori del Belpaese, arrancano con la logica e chiamano "far right", destra estrema, anche le famiglie con figli e passeggini che si mangiano il cono gelato ai comizi del leader della Lega.
L'architrave italiano dei giornalisti-commentatori buonisti poggia su due pilastri, Gad Lerner e Massimo Gramellini.
Riconosco a Gramellini che scrive bene ed é alle volte divertente. Piace molto alle signore attempate, é ironico e ..... tranquillizzante. Tanto tranquillizzante.
Gad Lerner invece é semplicemente odioso. Uno che vuole i migranti ma a casa degli altri, altrimenti, come per sua stessa ammissione, le sue proprietá immobiliari in quartieri di grido come i Parioli o in localitá come Capalbio, perderebbero di valore, é semplicemente inqualificabile.
Il buonista Lerner cosa fa per i migranti? caccia un euro? no. Indossa magliette rosse, scordandosi di levarsi il rolex. Cosa fa il buonista Lerner per gli sfruttati? li ospita a casa sua, fornisce loro un tetto o un riparo, provvede a finanziare l'educazione dei giovani? No, promuove la spesa pubblica per l'accoglienza. Con le tasse e il debito pubblico degli altri.
Il buonista italiano, cari inglesi, é quello che dice di preoccuparsi per gli altri promuovendo le spese statali, quindi piú debito pubblico, piú tasse e meno servizi per tutti. Queste spese non sono spese in Ricerca e Sviluppo, o infrastrutture. Sono spese correnti per fornire tetto e cibo a persone che arrivano con zero istruzione, cultura diversa, in un paese con altissima disoccupazione giovanile.
Voi, cari inglesi, siete il popolo piú assicurato della terra, ma in Italia la assicurazione ultima, specie sanitaria, la fornisce lo Stato. E i premi assicurativi sono pagati sotto forma di tasse. Da pochi milioni di contribuenti.
Io stimo e porto rispetto per chi decide, con spirito di abnegazione, di aiutare gli altri di persona (volontariato) mettendoci il proprio tempo e richiedendo al massimo un minimo di rimborso spese.
Altro peró é che questo volontariato diventi un lavoro, perché a quel punto scatta il conflitto di interesse: ho bisogno dei migranti altrimenti la cooperativa non mi assume e non mi paga. E quindi mi metto a perorare la causa migratoria altrimenti non so che altro fare nella vita. Ovviamente, significa che i costi se li sobbarca la societá tutta.
La baby sitter olandese che ha tenuto mio figlio si é fatta qualche mese di volontariato da qualche parte in Asia: posto magnifico. Si é pagata il viaggio e l'alloggio da sola. Aiutava bambini con deficit cognitivi importanti. Questo le ha fornito punti per il praticantato all'universitá come pedagogista qua in Olanda. Tanto di cappello.
Vedere uno skipper, figlio del ministro dell'economia, che in un giorno lavorativo per la gente comune fornisce supporto in barca a vela per recupero dei migranti, sotto il sole del Mediterraneo (ma non ne trasborda nel suo vascello nemmeno uno) fa sorgere la domanda: ma questi, come diavolo si finanziano? Come fanno a campare, a pagare le bollette, o il conto della rimessa al porto? Le pagano le tasse come noi comuni mortali?
Ecco, cari inglesi, il buonista é il do-gooder con le risorse altrui: lui ci mette la coscienza, ma il lavoro sporco lo lascia al resto della comunitá.
Come definiremmo una persona che ci mette solo le parole, che sfrutta i buoni sentimenti degli igenui, che dice quello che gli altri dovrebbero fare e lascia i costi e i problemi delle sue scelta alla collettivitá?
Un parassita.
Ecco, il buonista é un parassita.
Si lava la sua coscienza con i detergenti pagati dagli altri.
Nessun commento:
Posta un commento