Quella del: "lo stato non ci aiuta, tiriamo a campare, etc"
Non si tratta di fare banale razzismo o luogocomunismo, ma c'é un abisso fra l'atteggiamento di una persona che vive in Emilia Romagna o Veneto, e uno che vive in Campania o Sicilia.
Purtroppo buona parte della classe politica italiana di governo é meridionale. Con quel tipo di atteggiamento. Il premier Conte é campione di bizantinismi, che nel Nord Europa detestano nel profondo del loro essere. Olandesi e tedeschi sono DIRETTI, se c'é un problema, bisogna dirlo, la trasparenza é apprezzata. I giri di parole non li sopportano.
Il governo attuale é composto soprattutto da M5S, e il M5S é stato votato in massima parte dal Sud ITalia, dove la disoccupazione era alle stelle. Soluzone alla povertá del M5S? Il reddito di cittadinanza, che fece dire a Di Maio, all'epoca vicepremier: "abbiamo sconfitto la povertá".
Capite bene il legame tra slogan, ignoranza economica, preparazione personale, mentalitá assistenziale in massima parte meridionale.
Queste sono le ragioni che in un post di qualche giorno fa mi hanno portato a concludere che NON ho fiducia nel sistema Italia.
Ma un conto é dire non avere fiducia nella CRESCITA di un Paese, un altro pensare che il paese fallirá.
Infatti, i ragionamenti sopra esposti sono generilistcamente portati avanti da molti blogger e commentatori per dire che l'Italia fallirá. Specie ai tempi del Covid in cui molti piccoli privati stanno affrontando una crisi di liquiditá pesantissima.
Chiariamo un punto: fallire, per uno stato, significa non essere capace di rimborsare in pieno e nei tempi dovuti le cedole dei buoni del tesoro, o restituire il capitale investito se il buono é arrivato a scadenza. Molti politici e giornalisti non sanno il significato del termine "fallire". Fallire non é non pagare gli stipendi, o la Pubblica Amministrazione che rimborsa i privati dopo 3 anni. Fallire é non onorare il debito contratto con i propri INVESTITORI, domestici o esterni che siano.
Qualsiasi stato teoricamente puó fallire, ma é possibile che l'Italia fallisca? che faccia la fine, che so, della solita Argentina che fallisce un anno si e l'altro no?
No, l'Italia non fallirá, ha una economia diversificata, regioni come la Lombardia ricchissime, con una mentalitá votata al lavoro, non all'assistenzialismo, ha un tessuto industriale, un terziario avanzato, NON dipende dalla domanda estera di materie prime, come il Venezuela per il petrolio.
Infine, ha un enorme bacino di risparmio privato, in euro.
No, quello che penso succederá sará un taglio dei servizi, e patrimoniali nascoste a vario titolo.
In soldoni, un peggioramento della qualitá di vita e dell'aspettativa di vita su uno span pluriennale.
I tagli dei servizi comportano inevitabilmente un calo dell'aspettativa di vita, specie per le fasce sociali piú basse.
I tagli dei servizi comportano inevitabilmente un calo dell'aspettativa di vita, specie per le fasce sociali piú basse.
Questo comporterá l'ascesa dei movimenti cosiddetti populisti? Beh, per come la vedo io la disoccupazione ha portato all'ascesa dei 5 Stelle, che sono l'essenza del populismo, per i quali uno vale uno: impreparati, ignoranti, voltagabbana, buoni a stringere alleanze ora con questo, ora con quello, a distanza di settimane. Il peggio del peggio del trasformismo politico. Per i quali l'onestá é solo quella di dichiarare gli scontrini ma lá si fermano: non hanno idea della onestá intellettuale e della coerenza programmatica.
Quindi, riformuliamo la domanda: la crisi produrrá l'ascesa delle "destre" populiste? forse. Ma le destre, anche ammesso che arrivassero al potere per i prossimi anni, si troveranno a dover prendere scelte impopolari, con manovre a deficit se non vogliono alzare le tasse, e con la mannaia dello spread sopra la testa. Dovranno trovare un nemico esterno (l'Olanda, la Germania, di cui non capiscono un tubo in merito al loro mantra sulla serietá del mantenere i conti pubblici in ordine), o interno (magistratura e PD, fortemente interallacciati) per mantenere il consenso popolare. Salvini ha fatto marcia indietro sul suo odio per l'Europa, salvo periodicamente ritirarlo fuori alla bisogna. Atteggiamento ondivago e inconcludente.
Ripeto: non ho fiducia nell'Italia per il suo atteggiamento passivo. Ma l'Italia non fallirá. L'Italia non é mai fallita a partire dall'Unitá nel 1861. La Germania é fallita almeno due volte nello stesso periodo, se non ricordo male, l'Italia mai.
L'Italia si impoverirá, questo sí, e la qualitá di vita si abbasserá ulteriormente per il taglio ai servizi. La scuola italiana é pessima, la magistratura é un macigno di cemento armato che impedisce di fare investimenti. Vedi vicenda ex ILVA. Chi lavora alle dipendenze statali vedrá accrescere la propria ricchezza relativamente a tutti gli altri.
Vi faccio anche notare che al di lá dei proclami nessuno parla di INVESTIMENTI in settori strategici come intelligenza artificiale, 5G, elettrico. Significa non guardare al futuro, ma sempre all'immediato. L'Italia diventerá sempre di piú una nazione di camerieri e di B&B. Ottima per passarci le vacanze, ma non parliamo di mettere su impresa. Con una tassazione del 60%, un ginepraio di regole e controlli, una magistratura inefficiente, una scuola che non prepara ma sforna generazioni pieni di vaghe nozioni scollegate fra di loro, non é possibile pensare ad una ripresa per i prossimi 5-10 anni.
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