La settimana che si é appena conclusa mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Per lavoro e per attitudine mentale, ogni volta che sbaglio qualcosa, scrivo e cerco di trarne degli insegnamenti. Se questi insegnamenti sono applicabili a piú situazioni, cerco di trasformarli in "principi".
Il post che sto scrivendo é per riordianare le idee insieme a voi, "real time".
Vediamo il contesto:
a metá della passata settimana avevo visto un mercato fortemente rialzista, che non mi riuscivo a spiegare. Non secondo le mie metriche, per lo meno. Quindi mercoledi avevo deciso di vendere, nella paura che poi ci sarebbe stata una forte correzione al ribasso.
Scelta sbagliata.
Il mercato é salito ulteriormente. E le azioni che avevo venduto mercoledi sarebbero state tutte dei best winners con ulteriori guadagni compresi tra il 15% e il 30% in due giorni. Occasione persa.
Venerdi, ieri, sono stato impegnatissimo al lavoro, e non ho avuto un attimo di tempo per aprire le notizie finanziarie. Un mio lettore mi ha scritto in privato e mi ha detto che il mercato era ammattito.
In realtá una SOLA notizia ha colto il mio interesse. Ricordo a chi mi legge che io faccio una distinzione importantissima fra informazione e rumore, e l'informazione é tanto piú pregiata quanto é improbabile. Leggete il mio post a riguardo, di quattro anni fa. E'in inglese e riassume il problema di avere troppa informazione inutile e riuscire a prelevare l'informazione utile in un tale ingorgo.
L'unica notizia di interesse ieri era stata che c'era stata negli USA una enorme quanto inattesa ripresa del lavoro. Due righe di notizie utili.
In mezzo secondo capivo che le mie previsioni erano sbagliate, che la gente avrebbe ripreso a pagare affitti, a fare comprere nei centri commerciali, etc. Nel successivo mezzo secondo ho pensato a Simon Property Group, e ho pensato di fare un ALL IN in SPG. Problema: nel pre-market giá stava a +13%. Altri grossi investitori erano entrati prima di me con le mie stesse idee.
Alla fine ho comprato, ad un prezzo alto, una mezza vittoria, ma anche una mezza sconfitta.
Ho imparato una lezione, credo:
PRINCIPIO: in un mercato fortemente bull, NON vendere per paura che poi vi sia una correzione.
COROLLARIO: non accontentarti di guadagni a doppia cifra nell'ordine del 20% per vendere.
Ora, spingiamo il ragionamento nell'assurdo per vedere se il principio tiene.
Scenario: ho fatto una buona analisi, l'azione SPG ha ottimi fondamentali. E'salita del 20%, é in ascesa fortissima. Supponiamo che la tengo e supero la paura del crollo. Sale di un altro 10-20%. Poi arriva una correzione. Magari consistente, del 5-10%. Decido di vendere. Intanto ho realizzato un ULTERIORE 10-15%.
Scenario ancora peggiore: l'azione sale, e poi crolla a precipizio. C'é stato un movimento speculativo dietro. Ok. Puó succedere. Ma parliamo di una compagnia con alta capitalizzazione, spostarne cosí tanto i prezzi richiede manovratori con le tasche gonfie; non solo, devono spargere cattive notizie per fare magari vendite allo scoperto perché i piccoli investitori abbocchino alle cattive notizie e vendano (Ho detto Warren Buffet che spargeva merda sulla ottima Delta Airlines, per esempio 😄?).
Ok, ho perso virtualmente denaro, ma i fondamentali sono solidi perché credo nelle mie analisi. Cosí é successo con Delta. E in ogni caso SPG e Delta producono grassi dividendi, quindi nell'attesa che passi la buriana, che puó durare da qualche giorno a qualche settimana, mi tengo una azione che nella peggiore delle ipotesi rilascia dividendi nell'intorno del 4-8% al prezzo per cui l'ho pagata.
Direi che il principio tiene.
Quindi, un ulteriore principio é il seguente:
PRINCIPIO: compra azioni che rilasciano dividendi, ad un buon prezzo. Se riesci a specularci sopra, bene.
COROLLARIO: Se non riesci a specularci, hai in portafoglio una azione che produce comunque grassi dividendi.
Ricordo a chi mi legge che quando compro una azione faccio analisi di vario tipo. Vedi i miei post su Tesla, Qualcomm, Delta Airlines, Simon Property, etc. Quindi non prendo mai robaccia.
Pensate alla cosa seguente: supponiamo che avete preso 100 azioni di una compagnia al prezzo di 20 euro per azione. la compagnia sale a 60, che é il suo range di prezzo ottimale, e rilascia dividendi per il 4% in condizioni normali. Beh, al prezzo per cui l'avete presa, il vostro ritorno in termini di dividendi é 12%. Tre volte tanto e oltre sei volte i tanto decantati BTP Italia.
Ci sono altre lezioni da trarre da questa esperienza? che ne pensate?
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