lunedì 9 luglio 2018

I libri di storia

Post originale pubblicato su ExitEconomics.
"Nel 2018 i populisti ottennero la maggioranza nel Parlamento italiano. Questo risultato fu causato dalla crisi migratoria ed economica che attraversò l'Italia a partire dalla Grande Crisi Finanziaria Globale del 2008.
I populisti, così chiamati perché fautori di programmi demagogici considerati inattuabili dagli esperti ma di facile presa sul popolo, non erano un gruppo omogeneo: la coalizione di governo era formata da M5S e Lega che portavano avanti idee diametralmente opposte su diversi temi (vedi appendice A.2 per approfondimenti).
La Lega imputava principalmente agli accordi Europei e alla immigrazione dall'Africa la causa principale dei problemi italiani. Questo atteggiamento ricorda per certi versi l'ascesa del Nazismo nella Germania negli anni '30; come in quel caso, la propaganda nazista ottenne il consenso delle masse grazie all'uso del "nemico unico esterno". Mentre per i Nazisti la causa dei mali della Germania erano gli ebrei, per i Leghisti la causa dei mali dell'Italia erano gli immigrati africani e la valuta euro.
Per il M5S, la causa principale dei mali italiani era la corruzione nella Pubblica Amministrazione, la mancanza di meritocrazia nelle nomine dei dirigenti pubblici, le ingiustizie sociali dovute ai privilegi maturati dalle precedenti generazioni (pensioni d'oro, vedasi Box B.13) a scapito delle generazioni più giovani.
Gli intellettuali dell'epoca (scrittori, giornalisti, editori, opinion-makers etc) cercarono di mobilitarsi per contrastare il fenomeno del populismo, sia a livello nazionale (campagne stampa contro discriminazioni razziali, girotondi, magliette rosse, vedasi Box B.14) che transnazionale (Condanna di diversi paesi dell'eurozona, Francia e Germania in primis, contro i respingimenti delle ONG presso i porti italiani). Largo uso dei social media caratterizzó il periodo in questione. La massiccia campagna di fake news portate avanti dalla compagine populista, attraverso i social, fece leva sulle paure delle fasce più povere e disinformate della popolazione, già in difficoltà per la crisi economica, amplificando la paura della popolazione e sottraendo consensi verso una classe dirigente accusata, dai populisti, di lavorare non per il popolo ma per mai definite elites finanziarie globali"
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Mi fermo qui.

Ho provato a immaginare un libro di testo delle Superiori scritto fra trent'anni dall'intellettame (crasi di intellettuale e letame) di sinistra analogo a quello che scrisse i libri di storia su cui ho studiato io 25 anni fa.
Quindi con lo stesso mix di verità, mezze verità, incongruenze e falsità che ha caratterizzato i libri di storia che ho studiato io al liceo scientifico.
Dai libri di storia delle superiori, ricordo che:
1. I bravi ragazzi di Weimar erano stati cancellati dal Nazismo.
2. C'era stata iperinflazione in Germania, e Hitler trovò facile convincere le masse istupidite dalla campagna di informazione nazista che la colpa era di qualcun altro (gli ebrei)
3. Russi e Americani lavoravano benissimo fino al 1945 contro i nazisti poi però divennero acerrimi avversari (perché??)
4. Le bombe atomiche  lanciate sopra le teste di mamme e bambini su Hiroshima e Nagasaki avevano lo scopo di convincere i giapponesi a finire la guerra e furono la ritorsione dei cattivi USA  per l'episodio di Pearl Harbor.
5. Non si capiva bene se l'Italia era uscita vittoriosa dalla Grande Guerra (grazie ai partigiani) o perdente (per colpa dei fascisti)
Ora, quante cazzate mi sono bevuto a 18 anni? Tantissime.
Vivendo questi anni e informandomi sui blog e su libri snobbati dagli intellettuali (sempre di Sinistra, ovviamente, perché solo loro sono intelligenti, aperti, sensibili, e.... Giusti) ho scoperto che:
1. Weimar aveva portato ad una situazione assolutamente temporanea voluta da Francesi e Inglesi per riparare i debiti di guerra
2. Fu la deflazione, causando migliaia di morti per denutrizione nella popolazione tedesca, la vera causa del successo di Hitler.
3. Punto ovvio...I russi erano bolscevichi quindi incompatibili con un sistema capitalistico
4. Le bombe furono un avvertimento ai Russi (se entrate in Giappone vi facciamo il culo)
5. Stendiamo un pietoso velo. Abbiamo perso. Punto. Gli americani ce lo ricordano ogni volta che si parla di NATO.


Ora, proviamo ad applicare un po' di semplice logica.

Io sono un tipo che si potrebbe definire ordinario, che ha fatto scuole pubbliche, si è laureato in università pubbliche, e che ha testardamente continuato a informarsi cercando di comprendere le incongruenze fra la "realtà reale" e la "realtà riportata" nei giornali e nei talk-show.
Ho la fortuna di poter vivere questi anni e di constatare (con sconcerto) che i giornali mainstream non hanno capito nulla delle cause della crisi pluriennale che viviamo, delle sfide che ci aspettano nei prossimi mesi, dello stato in cui versa la popolazione italiana.
E l'intellighenzia costituita da questi "intellettuali stupidi" è la stessa che scrive i libri di storia su cui si formano generazioni di studenti e futuri dirigenti, operai, impiegati, forze dell'ordine etc.
Per semplice associazione posso concludere: ma se gli "intellettuali di sinistra"non capiscono un cazzo del periodo che viviamo ma scrivono i libri di storia, quante puttanate hanno scritto per spiegare gli avvenimenti degli ultimi 120 anni?
Voi avete mai capito alle Superiori perché scoppió la Prima Guerra Mondiale? Ammazzano uno e scoppia una guerra planetaria?
Avete mai capito perché ci sono stati i Ruggenti Anni 20, tanto idolatrati da certi scrittori?
E perché poi improvvisamente la crisi del '29?
Avete mai capito perché nacque Bretton Woods (nemmeno nominata nei libri di storia alle superiori, tra l'altro)? E cosa successe nel 1971? e perché immediatamente dopo l'esplosione dell'inflazione e la nascita del petrodollaro?
Ci spaccano le palle con i Sumeri e Napoleone, obbligano i ragazzi a investire centinaia di ore di studio su un interminabile elenco di battaglie sul Risorgimento e poi fanno uscire dalle scuole superiori falangi di studenti assuefatti alle verità di Stato senza minime capacità di logica per collegare eventi fra loro discordanti degli ultimi 100 anni. La Prima guerra mondiale ha segnato uno spartiacque fra Prima e Dopo ben più importante della Seconda Guerra Mondiale.
La scuola italiana va riformata, ed è urgentissimo sfornare studenti capaci di ragionamenti induttivi, deduttivi, associativi, abduttivi. Basta con l'insegnare Storia della Filosofia e pretendere di chiamarla Filosofia. Intere generazioni di studenti studiano il paradosso di Zenone e non sanno dove sta l'errore. Ma lo ripetono a pappardella per ottenere l'otto all'interrogazione. Bisogna ritornare agli insegnamenti della logica e dialettica e creare giovani menti critiche e aperte. Questo bisogna fare, fra le tante altre cose, per salvare l'Europa dal politicamente corretto e dal pensiero unico che stanno inquinando, anzi, avvelenando il pensiero critico occidentale e aprendo la via all'Islam e agli estremismi.

4 commenti:

  1. Ciao Lorenzo,
    mi complimento per il bell'articolo e per la tua opera in generale, spesso condivisibile nei contenuti, sempre interessante per i dibattiti che fa scaturire.
    Questo in particolare condivido molto: "Bisogna ritornare agli insegnamenti della logica e dialettica", e quindi ti chiedo da padre se hai qualcosa da segnalarmi per far approcciare i miei piccoli (5 e 9 anni) a questi temi... anche qualcosa che non sia per forza per fanciulli, io potrei volentieri dare loro una mano.

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  2. Ciao "unknown",

    semplicemente io sprono mio figlio a usare il cervello in ogni situazione: in amore, con gli amici, a scuola, quando si allena.
    Quando si è bambini si deve soprattutto giocare e frequentare i coetanei per formarsi il carattere. Sono assolutamente contro dare ai ragazzini tonnellate di compiti a casa per le vacanze, per esempio, trattandosi solo di esercizi frustranti che nulla aggiungono allo sviluppo del bambino, ANZI, lo privano del tempo libero per sperimentare con i coetanei e confrontarsi con loro.
    La scuola italiana é punitiva in tal senso, poco pedagogica e massimamente unidirezionale: la comunicazione va dall'insegnante all'allievo e poco nella direzione opposta.
    Lo sprone all'uso della logica viene dopo l'adolescenza, secondo me, quando si deve spiegare la vita reale e come regolarsi nel prendere decisioni sulla base dei (spesso pochi) dati a disposizione.

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  3. Ciao,
    Ho iniziato abseguite il tuo blog che è interessante.
    Bell'articolo. Ti segnalo un refuso:la Grande Guerra è ovviamente la prima, non lanseconda guerra mondiale.
    Claudio

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  4. Grazie.

    Ti segnalo la lettura della sezione Money Series, abbastanza unica nel suo genere. Spiega come viene creata la moneta ai giorni nostri.

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