domenica 31 maggio 2020

Perché non ho fiducia nell'Italia

Questo post non é polemico. E' un elenco di constatazioni

Ho vissuto in Italia per la maggior parte della mia vita, lí mi sono laureato, sposato, ho messo su famiglia e ho a lungo lavorato. Spesso in missione all'estero.
Ho quindi avuto modo di vedere come lavora il privato, il pubblico, come é impostata la scuola italiana, la mentalitá educativa e ho potuto fare i confronti con altri paesi.

Nel 2014 mi sono trasferito in Olanda. Non ero felice a Roma, non vedevo sufficienti sbocchi professionali, mia moglie non trovava lavoro, non mi piaceva persino l'educazione che davano ai bambini dell'asilo, basata sulla punizione e non sulla comprensione dell'errore!
La dipartita dall'Italia era stata molto ragionata: avevo iniziato a studiare economia e avevo capito che l'Italia nell'euro ci poteva solo perdere, si stava deindustrializzando e tuttavia era cosí cieca che non capiva che il nemico NON era esterno (lEUROPA kattifa), né interno (siamocattivievasori), ma era un problema di atteggiamento.

L'Italia che io critico é quell'Italia che ha un atteggiamento nichilista e tafazziano, tipicamente attendista degli aiuti di un ente terzo, il governo.

E metto su qualche esempio perché le chiacchiere stanno a zero. Devo fare confronti per farvi capire le differenze fra un atteggiamento di un popolo positivo, e un popolo attendista e passivo che vive di aspettative statali.

L'italiano medio é finanziariamente analfabeta. Le donne italiane stanno messe ancora peggio degli uomini. Questo comporta che puoi anche essere laureato, ma se sei finanziariamente debole farai la fine di un istruito che fa la vita da povero.

Possibile obiezione: i giovani hanno una migliore cultura finanziaria dei padri.
Mia risposta: no, i giovani italiani sono messi malissimo, per confronto i 15enni olandesi stracciano i 15enni italiani. https://www.truenumbers.it/test-pisa-conoscenze-finanziarie/

Quindi le nuove generazioni finiranno piú povere delle generazioni precedenti, perché erediteranno un debito piú alto dei loro genitori e non avranno la cultura finanziaria per gestirlo e venirne fuori.

Questo é colpa del sistema scolastico, che in Italia FA SCHIFO. Senza se e senza ma.
Ragazzini con zaini pesantissimi (in Olanda usano i tablet dati dalla scuola), spese enormi per i libri (in Olanda li passa lo Stato, persino le matite, e hai il dovere di tenere i libri in ordine. Certo, alcuni libri vanno acquistati, ma mio figlio va alle elementari e non porta libri negli zaini) e docenti che insegnano materie che non servono a niente nel mercato del lavoro. E'compito della famiglia portare i bambini nei musei in Olanda. La famiglia DEVE compensare per le materie che la scuola NON PUO' coprire.

I ragazzi olandesi studiano meno, hanno piú tempo libero, sono tra i giovani piú felici al mondo secondo varie statistiche, e sono istruiti. E hanno competenze finanziarie giá da ragazzini.

Quindi, di che parliamo?

Cambiamo argomento: mercato del lavoro.
NON ESISTE il concetto di reddito di cittadinanza come lo si intende in Italia. Ci sono i sussidi di disoccupazione quando perdi il lavoro, ma poi li devi rimborsare quando lo ritrovi, il lavoro. Ci sono pesone che abusano del sistema, ovvio, ma non parliamo di milioni di persone! Anche in Olanda esiste il lavoro nero, sfatiamo il mito del problema del lavoro nero solo piaga italiana, ma tanto i contanti prima o poi verranno aboliti, quindi questo é un falso problema. Diciamo che qua puoi pagare con carta anche per 50 centesimi, in Italia é un disastro.
Parliamo del modo di comunicare.
L'olandese va dritto al punto, se vi stampo un foglio di comunicazione dell'ufficio delle tasse, suona cosí: "Caro lorenzo, tu DEVI pagare ENTRO questa data...."due righe due. Tutto viene fatto con app e internet. Zero carta. Tutto é chiaro. Contratto del lavoro? poche pagine, pochi punti. Apertura di partita IVA? 30 minuti on line presso il sito della Camera di Commercio e 50 euro. Fatto. Io le tasse so quando pagarle e quanto. Tutto on line.
ITALIA: avete visto il sito dell'INPS? patetici.
EQUITALIA: ho chiesto la mia posizione debitoria da ricevere in formato PDF. Mi é arrivata una montagna di carta. Pagine su pagine incasinatissime per dire che dovevo pagare ben 23 euro. La missiva gli sará costata almeno la metá.

Rimborsi coronavirus. Qua i soldi ARRIVANO direttamente sui conti correnti. Niente proclami a vanvera. Fino al 90% del fatturato perso stimato sulla base delle dichiarazionei fiscali degli anni precedenti. Niente scartoffie su scartoffie. O promesse di 600 euro poi cancellate e moduli da ricompilare con siti inaccessibili.

Mia moglie ha fatto corsi intensivi di lingua e ora ha trovato il lavoro che voleva. Tra l'altro part time e a 10 minuti da casa in bicicletta. A Roma era pagato in nero e ci volevano due ore di macchina la mattina e due ore la sera.

Quando la Meloni si infuria per una copertina di un settmanale olandese che si arrabbia per l'aumento del debito olandese per i trasferimenti ai paesi del Sud Europa, manca bersaglio completamente.
Dovrebbe infuriarsi per i disservizi italiani PRIMA e solo DOPO prendersela per una copertina di un settimanale. La copertina é solo l'EVIDENZA di un malcontento generale del pubblico olandese. La Meloni guarda al dito (una copertina) e non alla luna (l'idea continua italiana della necessitá di trasferimenti a fondo perduto).

Agli olandesi non frega niente: loro sono molto diretti, al limite della maleducazione, ma se non altro dicono quello che pensano. Senza bizantinismi come un Di Maio che dice che lo Stato non ha pagato un riscatto perché non l'ha fatto direttamente ma solo per mezzo di terzi. Come si fa dico io? Perché un popolo accetta di essere preso in giro cosí platealmente? Quando il premier Rutte parla alla nazione, lo fa senza giri di parole: "stiamo messi male, ogni cittadino deve dare il suo, ma non chiudo tutto perché é la soluzione peggiore e oltre tre settimane di previsione non sono in grado di vedere."

Mi fermo qua: non ho fiducia nell'Italia NON per il debito pubblico, non per lo spread, non per le differenze fra Nord e Sud.

No, non ho fiducia nell'Italia per la mancanza di un atteggiamento COSTRUTTIVO e POSITIVAMETE CRITICO verso ció che non funziona, per cui ogni disservizio é tollerato. Ci si lamenta, ma si tollera. Quindi non si cambia nulla.

Chi non ci sta, é costretto a emigrare. Chi ha le competenze e non vede sbocchi, deve emigrare. Chi non ha le spalle coperte o i soldi di famiglia per cui eredita casa al centro ma ha un reddito basso (in Italia 1200 euro al mese é ormai visto come ottimo stipendio se si va a chiedere un mutuo...), fa la vita da povero ma istruito.

Non ho fiducia nell'Italia per l'atteggiamento solo POLEMICO e non costruttivo di tanti italiani, che si aspettano gli aiuti di stato, cioé si aspettano gli aiuti dagli ALTRI cittadini, e non si impegnano a cambiare loro per primi.

E' l'atteggiamento dell'individuo che cambia una nazione, non il governo. L'italiano medio aspetta aiuti di governo, critica il governo, ma non vuole cambiare veramente il governo perché altrimenti sa che deve cambiare atteggiamento lui per primo. In realtá é invidioso di chi occupa le posizioni di governo e appena ne ha l'occasione le sfrutta nello stesso identico modo di chi prima criticava. Ogni riferimento ai 5 Stelle e alla casta che doveva sostituire, all'Europa che doveva combattere, é assolutamente casuale. Il M5S ha preso oltre il 30% dei voti.

Chiaro che ci sono le eccezioni. Gente che lavora, e che rimane in Italia, che alza la serranda la mattina presto e paga il 60% di tasse. Ma la media é quella. Altrimenti non saremmo ultimi in cultura finanziaria, con una disoccupazione alle stelle, con il M5S che ha preso il 30% di voti, e con un governo che é passato dal centro destra alla sinistra nel giro di 15 giorni, mantenendo lo stesso presidente del consiglio. Premier che ha emanato una sequenza ininterrotta di decreti legge per l'emergenza coronavirus che farebbero invidia a un bel regime dittatoriale. E tutti zitti e muti. Pure in Olanda, ligia alle regole, e sottoposta all'osservanza di misure di contenimento che rispetto a quelle italiane sono acqua di rose, la gente si é arrabbiata ed é scesa in piazza. In Italia, zero. Ora, in Italia la fame inizia a farsi sentire, ma non puó essere SOLO la fame a farti scendere in piazza.

Stendo poi un velo pietoso sulla magistratura italiana. Veramente, una tragedia. Mi ricorda una stanza piena di muffa, ragnatele, e agenti patogeni da ucciderti se solo apri la porta. Scuola e magistratura sono i due esempi lampanti del declino italiano.

Forse per cambiare gli italiani hanno BISOGNO di una VERA crisi, ma le crisi non portano cambiamenti ragionati, ma solo reazioni di pancia. La crisi ora, dopo essere partita dal basso, sta raggiungendo il ponte di comando, ma un cambiamento VERO lo vedo in ogni caso duro. Perché i cambiamenti culturali richiedono decenni.

mercoledì 27 maggio 2020

[Criptovalute] E Bitcoin? come se la passa in tempi cosí difficili?

Ad Agosto dello scorso anno scrissi un post che catturó l'attenzione di parecchi e mi procuró anche diversi insulti dei gattini da tastiera.

https://exiteconomics.blogspot.com/2019/08/bitcoin-e-una-frode.html

Bitcoin é una frode.
Avevo iniziato a studiare la matematica dietro le criptovalute e mi stavo convincendo che il protocollo della Block Chain era sí interessante, ma il fatto che fosse interessante non significava che fosse utile.

Ho poi approfondito la questione, da ingegnere e da discreto matematico, nei mesi successivi. Ho scritto vari post su come funzionano le curve ellittiche per la generazione della chiave privata, come funziona la funzione hash per indovinare la firma del blocco, etc.

E sapete una cosa?
Non ho comprato nemmeno un singolo bitcoin.
Io non compro niente se non capisco quello che compro. E' la mia regola #1.

Perché? voglio dire, ho studiato in dettaglio i protocolli, il mercato degli ASIC, il costo dell'energia per blocco minato, e tuttavia non ho comprato?

Infatti non ho comprato non perché non capisco come funziona il protocollo bitcoin, ma per ragioni banalmente riconducibili a quella scienza sociale becera che risponde al nome di economia.

Una economia di fatto é solo la somma di miliardi di transazioni (compro e vendo) che accadono ogni ora. Le transazioni possono essere per beni reali, come le merci, per beni intangibili come i servizi, o per beni intangibili e finanziari, cioé si compra e si vende denaro o flussi finanziari futuri (BTP, derivati).

Cosa serve ad una moneta per essere utilizzata nella transazioni?

1) deve conservare valore, ma non troppo, un po'di inflazione é necessaria: il bitcoin secondo il protocollo matematico acquista valore, perché la disponibilitá dovrebbe essere molto piú scarsa della domanda. Problema: se una cosa acquista valore, io non la adopero, ma la conservo. E per comprare il pane devo adoperare qualcos altro.

2) chi mi garantisce che la moneta a corso legale é pure a corso forzoso? lo stato. E secondo voi lo stato accetta che enti sconosciuti creino moneta e facciano i soldi lucrando sulla differenza della bolletta elettrica della centrale a carbone cinese e i dollari comprati in USA? Siamo seri...mi aspetto a breve che parecchi stati bannino i bitcoin. Sta iniziando la Russia.

3) Una moneta deve essere creata alla bisogna, non secondo un algoritmo che ne stabilisce la quantitá ogni dieci minuti, completamente slegato dalla legge della domanda e dell'offerta. E'come dire che l'essere umano deve commerciare secondo un protocollo scritto nel 2009. Mi sembra una idiozia.

4) Il consumo abnorme dell'elettricitá solo per far girare server che fanno calcoli su calcoli dove solo uno risulta vincitore e gli altri hanno solo buttato alle ortiche la corrente. Davvero green!

Bene, queste le mie riflessioni.
Come sta messo Bitcoin a quasi un anno da quelle mie osservazioni? E dopo un halving (a Maggio) che dicevano ne avrebbe fatto schizzare ancora piú in alto il valore? E dopo trilioni stampati alla bisogna da parte delle Banche Centrali per contrastare i default privati da coronavirus. che i venditori di padelle criptate dicevano avrebbe fatto schizzare all'infinito il valore di bitcoin perché la gente avrebbe sfanculato l'attuale sistema monetario?

Ecco qua, plasticamente, la situazione di Bitcoin da un anno a questa parte.


Cioé il prezzo é rimasto fermo da un anno a questa parte e nonostante

  1. halving
  2. trilioni stampati dalle banche centrali
  3. guerra fredda USA Cina
  4. Rischio implosione Eurozona
Per coloro che considerano bitcoin "oro digitale", ecco l'andamento dell'oro nello stesso periodo.




Un anno non é certo venti anni, ma nemmeno venti giorni. Dire che bitcoin é oro digitale é quanto meno azzardato.

Poi, se vogliamo comprare e vendere bitcoin per specularci, va benissimo. Ma non pensate nemmeno lontanamente che rimpiazzerá l'attuale sistema. E' tarato internamente nella sua concezione originale.


[Investimenti] Stato

Al momento gli acquisti sono tutti in area positiva.
Anche Delta Airlines sta ora sul +10%, dopo il tracollo che ebbe quando Warren Buffet furbescamente dichiaró che stava liberandosi di azioni di compagnie aeree (salvo poi comprare proprio azioni Delta...). Solo i fessi credono alle dichiarazioni "spintanee" di un Tycoon della finanza.

RDS é +4%, stabile, Simon Property + 6%, in buona ripresa, Waste Management + 2%, in salita. Ho molta fiducia in tutte e tre queste compagnie.

Ho appena preso Tesla, di nuovo. Ho appena approfittato di una flessione del prezzo per rientrare.
Per inciso, il competitor in ramo spaziale Virgin Galactic ha appena fallito un lancio.

Come giá detto altrove, ogni volta che una azione viene venduta, la plusvalenza viene reinvestita o nella stessa azione quando di nuovo cala, oppure in una azione dello stesso comparto (es: automotive). Spesso, la liquiditá rimane parcheggiata un bel po'di tempo in attesa di qualche evento che catturi la mia attenzione.

Inoltre, la scelta delle azioni é basata su un worst case scenario; se anche il mercato dovesse rimanere fermo, ho comprato azioni di compagnie che producono dividendi.
Se anche il mercato dovesse collassare, collasserebbero prima altre compagnie perché buona parte di quelle che ho nel portafoglio saranno oggetto di aiuti di stato, perché sono too big to fail. Vedi il ragionamento che feci a suo tempo su Lufthansa, Broadcom e Qualcomm. Non ho ancora comprato Broadcom né Qualcomm perché la situazione della guerra dei semiconduttori con la Cina deve DEGENERARE per bene prima di attivarmi. Tra l'altro Broadcom e Qualcomm sono l'una l'immagine speculare dell'altra in borsa quindi tanto vale prenderne una sola basandosi sulla storia dei dividendi negli ultimi 5 anni.

Anche se io vado sempre e solo "long" di lunga durata, nessuno mi vieta di vendere quando vedo percentuali di guadagno a doppia cifra, per poi rientrare quando il prezzo scende. Non mi aspetto di comprare e vendere piú di quindici volte per anno.

Purtroppo non sono riuscito a prendere Lufthansa (qualche mio lettore ce l'ha fatta e mi ringrazia) né Airbus perché sono stato troppo conservativo (al limite del cocciuto) sul prezzo, a suo tempo. This is a lesson learned.




lunedì 25 maggio 2020

Come il Coronavirus impatterá le supply chain di tutto il mondo

Come ho giá detto in altri post, non sono un complottista. Un conto é organizzare un attentato, un altro é organizzare un new world order mettendo d'accordo centinaia di uomini potenti, alcuni che cambiano per effetto di nuove elezioni, che hanno interessi spesso discordanti, per ANNI e ANNI.

No, credo personalmente che sciatteria, impreparazione ed egoismo a breve termine siano ragioni piú che sufficienti per spiegare come mai il mondo oggi sia cosí disfunzionale da averci fatto precipitare in un nuovo scenario da Guerra Fredda.

Uno degli architravi della globalizzazione é il supply chain, cioé la rete di approvvigionamento. Se produci le banane in Ecuador dove non costano quasi niente, ma i costi di trasporto sono altissimi, non puoi vendere le banane nel mercato di Den Haag in Olanda a prezzi concorrenziali.

L'attuale network di Supply Chain é di una complessitá spaventosa.
E pensare che basta qualche sparata di Trump che dice che la globalizzazione é morta per spostare indietro le lancette della storia é molto naif.

L'invenzione del container, storicamente parlando, é stata l'innovazione disruptive che ha consentito all'attuale sistema di smistamento delle merci di essere così dannatamente cheap che di fatto il costo del trasporto delle merci, anche quando queste sono prodotte a migliaia di km di distanza, diventa quasi trascurabile rispetto al prezzo del prodotto finale. Un paio di scarpe vendute a 100 euro hanno un costo di trasporto dal Vietnam nell'ordine di qualche decina di centesimi di euro. Questo giusto per mettere i numeri in prospettiva.

Il Coronavirus ha messo nero su bianco un problema: dipendiamo enormemente dalla Cina. Per mascherine, ventilatori, viti, computer, telefonini, schede elettroniche. Tutto.

Ma questa é una constatazione piuttosto banale. Il salto di qualitá di una analisi di questo tipo sarebbe produrre una stima quantitativa (in ingegneria la chiamiamo sensitivity analysis) che consenta di avere una idea di cosa succederebbe se, che so, il 20% della produzione industriale tornasse negli USA.

E'un compito impossibile da portare avanti senza un esame complesso di tantissime variabili: industriali, economiche, finanziarie, financo sociali.

Mi sono imbattuto in un paper piuttosto interessante, a questo indirizzo. Il paper discute l'impatto del coronavirus sulle catene di approvvigionamento nel mondo.
Lo studio parte da un assunto a mio avviso discutibile, e cioé che:

Il commercio internazionale è stato essenziale per gli sforzi delle nazioni di tutto il mondo per combattere le pandemie. Ad esempio, durante la fase critica delle loro epidemie, le nazioni occidentali sono state in grado di importare milioni di maschere e altri dispositivi di protezione individuale (DPI) dalle nazioni asiatiche che si stavano riprendendo dalle epidemie iniziali e dai blocchi (Bown 2020a, Fiorini et al 2020). La Cina è stata la fonte di circa la metà delle importazioni di DPI statunitensi prima di Covid. Le esportazioni cinesi di DPI verso gli Stati Uniti sono diminuite del 19% (rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso) quando la Cina ha subito la peggiore epidemia, ma con il ritorno dei lavoratori nelle fabbriche a partire da marzo, la Cina ha rapidamente aumentato la produzione e le esportazioni. Alla fine di marzo, stava facendo 12 volte più maschere di quante ne facesse nel 2019 (Bown 2020b). Inoltre, gli acquirenti in Occidente hanno potuto importare da esportatori non tradizionali come Sri Lanka, Tailandia, Repubblica Dominicana, Honduras e Vietnam (Bamber et al 2020).


L'assunto é discutibile in quanto non dice che proprio a causa dell'esternalizzazione pressoché totale della produzione industriale in Cina, i paesi europei e gli USA si sono trovati in mutande quando si é trattato di produrre DPI a casa propria. Semplicemente, non avevano mezzi produttivi né personale tecnico per farlo.

Il paper peró ha il grande pregio di mostrare cifre e tempi. Ed ecco i numeri plasticamente rappresentati su una bella matrice.


Senza entrare troppo nel dettaglio (vi invito a leggere il paper), gli autori qua hanno preso i dati del commercio estero dei vari paesi e li hanno ordinati per bene. I numeri rappresentano la differenza in punti percentuali delle quote di dipendenza totali tra il 2015 e il 2009 per la produzione industriale. Ad esempio, il 3,0 nella riga per il Canada (CAN) e nella colonna per gli USA indica che il Canada è più dipendente dagli input statunitensi di quanto lo fosse nel 2009, con un aumento di 3,0 punti percentuali nella misura della dipendenza totale. Per cui trovate 3.0 evidenziato in rosso chiaro.
Guardiamo alla riga USA (la prima) e incrociamo con la colonna CHN (Cina): in 6 anni gli USA hanno aumentato a loro sfavore di ben 4.5 punti percentuali la loro dipendenza dalla Cina. L'Italia del 3.4%, la Korea del 6.3%...insomma, chi piú chi meno siamo tutti in rosso verso la Cina. che si conferma la grande factory del XXI secolo.
Importare cose tangibili e servizi dalla Cina significa avere un afflusso enorme di capitali cinesi nei paesi importatori. Questi enormi capitali sono investiti nella valuta dei paesi importatori in titoli di stato, azioni, terreni, immobili, fabbriche (investimenti diretti e indiretti).

Cosa significa questo? significa che riavvolgere il nastro e spostare in-shore la produzione industriale sará estremamente complesso e richiederá anni. Ci sono aspetti relativi ai finanziamenti, ai derivati, alla logistica da riprogrammare, alle skills prodotte in numero insufficiente per numero delle universitá occidentali, ai controlli qualitá da spostare, ai terreni e alle industrie da costruire o riconvertire.

Bisogna stare coi piedi per terra: é un discorso molto complesso ed é assolutamente prematuro e sciocco pensare che sia suonata la campana a morto per la globalizzazione. Lasciamo questi slogan ai politici. Per investire e capire, occorre essere cauti. Non solo: Trump ha dichiarato guerra commerciale alla Cina, ma a mio avviso é fuori tempo massimo. Gli USA dovevano pensarci giá negli anni 90. Ormai é tardi, per come la vedo io.



sabato 23 maggio 2020

Perché non scenderó in Italia questa estate

Sono anni che ogni estate scendo in Italia con la mia famiglia.
E spendo un bel po'di soldini, in 

  • Hotel
  • Auto a noleggio
  • Benzina 
  • Assicurazione auto a noleggio
  • Ristoranti e pizzerie
  • luoghi di intrattenimento
  • sedie, sdraio

Lo faccio soprattutto per visitare parenti e amici che altrimenti non potrei vedere.
Non sopporto peró la calca nelle spiagge, per cui ogni 5 giorni mediamente sclero :-) e devo farmi km per trovare una caletta non troppo affollata.

Quest'anno ho deciso di non scendere in Italia.
Daró i miei soldi ad un PAESE CHE HA MESSO IN PIEDI STRUTTURE DEGNE DI QUESTO NOME PER DIMINUIRE IL RISCHIO DI CONTAGIO DA CORONAVIRUS.

Sono andato sul sito del comune dove in genere trascorro le villeggiature estive.
Non c'é NIENTE, ripeto niente, in merito alle misure che il Comune ha adottato per affrontare l'emergenza coronavirus nelle sue varie marine.
Nessuna informazione per i turisti, per chi é di passaggio, per chi cerca informazioni.

Nella home page, ci sono due documenti pdf. Ecco uno screenshot

E sapete quali sono queste linee guida del presidente regione Puglia sulla riapertura delle spiagge?

Faccio copia-incolla della parte in cui si parla delle spiagge libere.

Per  quanto  riguarda  le  ​spiagge  libere​,  si  ribadisce  l’importanza 
dell’informazione  e  della  responsabilizzazione  individuale  da  parte  degli 
avventori  nell’adozione  di  comportamenti  rispettosi  delle  misure  di 
prevenzione.  Al  fine  di  assicurare  il  rispetto  della  distanza  di  sicurezza  di 
almeno  1  metro  tra  le  persone  e  gli  interventi  di  pulizia  e  disinfezione  dei 
servizi  eventualmente  presenti  si  suggerisce  la  presenza  di un addetto alla 
sorveglianza.  Anche  il  posizionamento  degli  ombrelloni  dovrà  rispettare  le 
indicazioni sopra riportate.  .


Bene, secondo voi il Comune in questione come ha deciso di affrontare il discorso spiagge libere? Siamo a fine Maggio. 

Bene, non c'é NIENTE. Nessuna indicazione. Niente info sui parcheggi, niente info su come accedere alle spiagge, nessun dettaglio su come mantenere la distanza, come eventualmente prenotare, nulla di nulla.

Ma questi del comune mi risulta che lo stipendio lo prendano, o mi sbaglio? che lavorano a fare? per caricare i DPCM in formato PDF sui server comunali? Glielo faccio io gratis, se serve. 

Per inciso, ecco una foto di una parte della spiaggia in periodo estivo.




Certo, ce la vedo proprio la gente a rispettare la zona di sicurezza quest'anno.
Non solo: due sdraio e un ombrellone a TRENTA euro al giorno per stare in quelle condizioni??
Ma stiamo scherzando? 

Dovró spostarmi in auto, perché non posso correre il rischio, causa recrudescenza virale in una zona, di dovermene stare in quarantena all'arrivo o prendere un aereo o di rimanere bloccato in un paese.

Anziché lamentarsi contro "i croati e i greci che ce rubbano li turisti", gli italiani dovrebbero incazzarsi con se stessi e con i loro dipendenti pubblici che non fanno una mazza per organizzare le vacanze a chi ha anche soldi da spendere ma vuole minimizzare i rischi. 

Probabile che spenderó i miei soldi in un resort tedesco o polacco con piscina e spa.


venerdì 22 maggio 2020

Si ritorna agli anni Trenta?

Riassumiamo la situazione oggi.
  • Disoccupazione alle stelle
  • Debito pubblico e privato altissimi
  • Stampante monetaria che stampa a go-go per ridurre il rischio deflazione per creare nuovo debito per ripagare il debito contratto precedentemente.
  • Corsa agli armamenti con USA e Cina che aumentano per l'ennesimo anno di fila.
  • Strappo alla globalizzazione
A parte gli attori (Cina e USA oggi, UK e Germania allora) di fatto globalmente la situazione é simile a quella degli anni Trenta del Novecento.

Lockeed Martin continua a produrre e testare gli F-35 e non credo proprio che il programma verrá cancellato, anzi. Gli USA faranno rientrare molta della loro produzione entro i confini di casa.

Questo é inflazionistico.
Che é un bene per l'oro.
C'é peró la forte disoccupazione, che é deflazionistica. La globalizzazione attuale, anche se ridotta, si avvale di supply chain e costo del lavoro bassissimo in tutto il mondo che sono enormemente deflazionistiche.
Anche ammettendo che la globalizzazione prenda una mazzata, c'é da considerare che la rivoluzione robotica prossima ventura cancellerá altri milioni di posti di lavoro. Ancora, deflazione. 

C'é peró una variabile cui pochi hanno pensato.

Cosa ci fai con centinaia di migliaia, o milioni, di disoccupati da Coronavirus che affolleranno le strade quando i sussidi statali cesseranno? E'probabile che il 40% di questa gente che ha perso lavoro non lo ritroverá mai piú, per lo meno non nelle attivitá che svolgeva prima (link: https://thesoundingline.com/steven-davis-42-of-layoffs-may-be-permanent/). La soluzione piú facile, storicamente parlando, é mettere queste schiere di lavoratori disoccupati a lavorare per industrie e servizi privati o parastatali che prendono i soldi dallo stato: il governo emette titoli, cioé fa debito pubblico, la Banca Centrale li acquista creando denaro dal nulla, e questo denaro finisce prima nei circoli della finanza e POI nel tessuto economio reale. 

Considerando che la pandemia viene dalla Cina, che la Cina é una vita che ruba knowledge dagli USA senza pagarne i diritti (per non parlare dei brand copiati..), che la Cina sta per soffocare ulteriormente le poche libertá rimaste a Honk Kong, io prevedo una corsa agli armamenti e una escalation della guerra fredda tra USA e CINA. Quest'ultima vuole scalzare gli USA dal ruolo di potenza egemone economica E militare per il XXI secolo. 

Quindi?

Quindi prevedo che la borsa salirá e inizieró a vedere quali compagnie attive nel ramo militare con grosse commesse del DoD americano promettono bene. 
Mi riferisco a tecnologie quali cybersecurity, AI, 5G, ricerca sui vaccini.

Probabile che nei prossimi anni assisteremo ad un confronto serrato USA vs Cina e una grossa spesa per accaparrarsi le migliori tecnologie. Ne va del controllo del pianeta. Il primo che arriva all'AI, avrá un vantaggio enorme sull'avversario, al pari se non piú delle tecnologie atomiche della metá del secolo scorso. Questo perché la AI é pervasiva in ogni campo. 

Pensiamo ad un altro aspetto: a Wall Street la deindustrializzazione americana ha giovato, perché gli USA hanno importato enormi quantitá di beni dalla Cina. Questo, per la legge della bilancia commerciale, ha creato un enorme afflusso di denaro dalla Cina negli USA, che é stato gestito dai colletti bianchi di Wall Street per comprare terreni, immobili, titoli, azioni americane.
Solo che ora il gioco, che durava da trent'anni, pare essersi rotto. 

Quindi, la borsa potrebbe collassare, i titoli di stato americani avere rendimenti molto piú alti, che genererebbe crollo dei mercati immobiliari. 
Come fare? Beh, la parola d'ordine sarebbe COMPENSARE. Il governo centrale investirebbe massicciamente in compagnie e industrie domestiche creando denaro dal nulla e la borsa terrebbe botta, perché le assunzioni e gli stipendi tirerebbero su il mercato immobiliare, il mercato delle auto etc. 

Gli USA possono farcela. E noi dipendiamo dal loro successo. 

martedì 19 maggio 2020

Europa: it is now or never!


Soldi gratis!

Questa é la mutualizzazione del debito. I prestiti non andranno mai ripagati. Piú chiaro di cosí.
La banca centrale comprerá debito italiano e non chiederá mai all'Italia di pagare gli interessi o di rimborsare il capitale a scadenza. Sono soldi gratis. E' ció che la FED fa negli USA da anni, o qualsiasi banca centrale di un paese sovrano. Prendendo a modello il Giappone. Con la differenza che il costo verrá girato ai paesi piú virtuosi perché i paesi piú virtuosi pagherebbero un tasso di interesse sui mercati maggiore rispetto alle proprie potenzialitá.

Immaginate un paese come l'Olanda che sente parlare di dare denaro gratis ad un Paese come l'Italia. Di fatto é il grimaldello per la mutualizzazione del debito. "MA come?"ragione il governo olandese: "io sto tirando la cinghia da anni per portare il rapporto debito Pil sotto il 60% e ora devo pagare per questi qua? ma stiamo scherzando? ho sempre speso meno di quanto potessi per rientrare nell'esplosione del debito pubblico seguito alle nazionalizzazioni del 2008/2009"

  • Passerá? l'Europa tiene. Trattasi di trasferimenti a fondo perduto. Il costo é sull'intera collettivitá europea.
  • Non passerá? l'Europa implode. L'attuale assetto continuerá ad impoverire i Paesi del Sud Europa in modo insostenibile.

Meno male che la Merkel era considerata un falco! Ora si apriranno frizioni fra la Germania e gli altri paesi del Nord Europa.

Sará interessante vedere se la proposta troverá attuazione. Onestamente, questo annuncio non me lo aspettavo. 


Il problema della memoria corta

Per natura sono curioso.
Per atteggiamento mentale tendo a essere pessimista, e cerco di correggere questo mio bias con lo scrivere. In particolare, ricerco pattern passati in cui pensavo le cose sarebbero andate male ma poi le mie paure si sono rivelate errate.

Scrivere é importante, perché mi consente di osservare me stesso come se venissi da Marte e guardare alle decisioni che prendo nel contesto in cui vivo. A distanza di mesi, se rileggo quanto riportato nei miei taccuini, capisco meglio me stesso e cerco di essere piú obiettivo nelle valutazioni presenti.

Noto peró che questo mio atteggiamento non é minimamente praticato da giornalisti ed economisti che invece pretendono di insegnarci "la via", focalizzandosi solo sugli ultimi avvenimenti.

Credo che stiamo vivendo un momento di grossa incertezza che il CoronaVirus ha solo acuito.

Mi spiego: ogni 70-80 anni un periodo di crescita del debito raggiunge il suo picco.
Questo conclude una fase di crescita iniziata quando i nostri nonni erano giovani e i nostri genitori (io ho appena compiuto 47 anni) nascevano.
Di fatto, nel 1944-1948 il Mondo si riprendeva dalla botta della Seconda Guerra Mondiale con i debiti azzerati. La stessa Germania ebbe il proprio debito di guerra condonato. 
Poiché bisognava ricostruire, la produttivitá esplose.

E' la produttivitá che crea ricchezza. Sostare la produzione all'estero non crea ricchezza, la redistribuisce soltanto e piuttosto malamente, come abbiamo visto. La delocalizzazione abbassa i costi, ma non aumenta la produttivitá. I paesi occidentali, in piena crisi coronavirus, non avevano le fabbriche per produrre mascherine, ventilatori. Mancavano proprio tecnici e ingegneri e strutture!

Il debito nel tempo é aumentato fino al punto in cui non era piú possibile essere servito, cioé ripagato.
Esplose la crisi del 2008, e le conseguenti nazionalizzazioni e salvataggi di stato. Con un fardello per le future generazioni. 

Di fatto, da allora, é sempre stato come calciare un barattolo, e rinnovare il debito, renderlo piú "cheap", abbassando i tassi di interesse, oppure stimolare gli stati perché le banche centrali compravano debito, monetizzandolo.

Ma la produttivitá non é particolarmente cresciuta. 

Ora le cose stanno per cambiare, e stiamo all'alba di un salto di produttivitá per mezzo di un mix di Intelligenza Artificiale, Robotica, connettivitá ubiqua, Stampa 3D. 
Il fatto che non lo vediamo, é come per il coronavirus: si tratta di cambiamenti che avvengono con legge esponenziale, che all'inizio passano sottotraccia, per poi esplodere e sembrare improvvisi e inaspettati.

E questo cambio di produttivitá sta avvenendo in un momento di picco del debito. 

Purtroppo i nostri economisti non vedono tutto questo. Hanno una visione limitata, miope. 

Non so quello che succederá, ma credo che assisteremo ad una lotta titanica fra

  • forze deflattive: globalizzazione e nuova industria 4.0, altamente automatizzata
  • forze inflattive: ritorno della produzione nei confini nazionali e produzione di moneta da parte delle banche centrali, fin nelle tasche della gente.

Personalmente, credo che prevaranno forze deflattive. In altri termini, l'inflazione se misurata con l'indice dei prezzi al consumo (non con la misura di asset finanziari o con l'immobiliare) sará sempre bassissima nel medio lungo termine. Tralasciamo lo spike del coronavirus che ha disintegrato le supply chain di mezzo mondo per cui magari le banane prodotte in Ecuador aumentano di prezzo.

Ritorniamo al titolo del post. C'é un problema di memoria corta degli economisti perché questi super cicli di debiti di lungo termine durano anche ottant'anni, e quindi una persona puó vivere tutta la sua vita (come mio padre) non capendo in che fase fortunata della sua vita ha vissuto, in termini economici. 
I cambi di paradigma, purtroppo, sono dolorosi per chi manca degli strumenti conoscitivi per affrontarli.






sabato 16 maggio 2020

La PIU' grande idiozia: lo Stato non é come una famiglia.


Ci sentiamo ripetere che uno Stato é come una famiglia.

Non puó spendere di piú di quanto incassa.


In altri termini, non dovrebbe fare deficit.

Questa é una SOLENNE stronzata.


Una famiglia non ha una banca centrale.
Una famiglia non puó creare credito dal nulla e darlo alle persone da spendere o per prestarlo.

Di fatto, per mezzo di questo sistema, non é possibile per uno stato andare in bancarotta. 


Il debito mangia la liquiditá, il denaro paga il debito, e denaro viene creato dalle banche centrali. 

Questo sistema regge nel medio e lungo periodo se

1) la Banca Centrale agisce in sinergia con il governo centrale creando denaro per combattere la deflazione da alto debito ma non cosí tanto da ingenerare inflazione al consumo

2) Il debito viene comprato dalla banca centrale che lo rinnova di continuo generando credito di continuo.

Il punto 1) é il problema dell'euro. Di fatto, la moneta viene creata mediando sulle necessitá degli stati.L'euro é una moneta parzialmente straniera per tutti i paesi membri. Parzialmente perché l'adoperano per i pagamenti interni, ma di fatto non é creata a misura delle necessitá dello stato. 

Il punto 2) é il quantitative easing continuo. Il problema é che gonfia le azioni, solo indirettamente il valore delle case, e NON agisce sulla produttivitá nella benché minima maniera.
In altri termini, il denaro creato in questa maniera non viene usato per finanziare attivitá produttive (in 10 anni di stimoli monetari ci ritroviamo a non avere nemmeno le industrie per fare stupide mascherine..).

La prossima volta che un politico pagato dai contribuenti vi viene a dire che lo stato é come una famiglia tirategli i pomodori.

Il mio spostamento in Olanda in cifre

Cominciamo con qualche definizione.

Reddito familiare disponibile (reddito disponibile) = reddito al netto di imposte e contributi. Insomma, quello che rimane dopo aver pagato le tasse, e che rimane disponibile per i consumi, pagare le bollette, pagare il mutuo, l'affitto, e mettere da parte in risparmi. Include tutti i membri della famiglia che producono reddito e che vivono sotto lo stesso tetto. 
Debito di lungo termine = stock residuo di mutui, finanziamenti oltre i 5 anni. 
Debito a breve = stock residuo di finanziamenti sotto i 5 anni

Agosto 2014:

Rapporto debito lungo termine/ reddito disponibile = 230%
Rapporto debito breve termine/ reddito disponibile = 0%
Percentuale della rata del debito di lungo termine su reddito disponibile = 17%

Agosto 2017

Rapporto debito lungo termine/ reddito disponibile = 542%
Rapporto debito breve termine/ reddito disponibile = 0%
Percentuale della rata del debito di lungo termine su reddito disponibile = 28%

Maggio 2020

Rapporto debito lungo termine/ reddito disponibile = 305%
Rapporto debito breve termine/ reddito disponibile = 0%
Percentuale della rata del debito di lungo termine su reddito disponibile = 20%


Osserviamo una cosa: il 2017 é stato l'anno in cui ho preso casa in Olanda. Il costo dell'immobiliare é altissimo nei Paesi Bassi e, nonostante io sia riuscito a comprare casa poche settimane prima dell'esplosione del mercato immobiliare, di fatto mi sono indebitato per bene. All'epoca decisi che la rata non doveva superare il 28% del mio solo reddito netto (escludevo quello di mia moglie che ancora si barcamenava in lavori precari). 

C'é un peró: mia moglie stava facendo corsi intensivi di lingua, il che le ha permesso di aumentare il reddito negli anni successivi al 2017. Io a mia volta ho ricambiato lavoro (ho scritto un post su come prepararsi ad un colloquio nel migliore dei modi e su come investire in conoscenza) e ho aumentato il mio di reddito.

Questo ha consentito di far scendere il rapporto debito (stock) su reddito (flusso). Pago una casa di proprietá, non l'affitto che é reddito di qualcun altro. E pago una rata che é grosso modo equivalente all'affitto che pagavo quando sono venuto in Olanda in piena depressione immobiliare. Non ho di che lamentarmi.

Non ho considerato reddito da dividendi di azioni o da plusvalenze. Di fatto incidono ancora poco nel computo generale.
Non ho considerato i risparmi, che fanno da cuscinetto in caso di crisi. 
Non ho considerato gli asset: case, investimenti, automobili. 

In breve, ho molto piú debito ma anche molto piú reddito. 
Direi che é una situazione normalissima. Come ho spiegato in post precedenti, non é il debito la cosa importante, é per cosa si FA debito e, soprattutto, se si é in condizioni di onorare i pagamenti se le cose dovessero non andare troppo bene.

Io non ho debito a breve. Non ho cioé finanziamenti che mi costano un interesse superiore al 2%. Tutti i miei mutui hanno un tasso compreso fra l'1% e il 2%. 
Io sto lontano da debiti a breve, debiti contratti per comprare l'auto fighetta o il televisore 60 pollici.
Se me li posso permettere, li pago coi risparmi. Nemmeno con finanziamenti a tasso zero, a meno che non sia un VERO tasso zero. Ma un'auto che si svaluata del 10% ogni anno é per me una enorme liability. E risparmi spesi per una TV ultima generazione che si svaluta del 30% ogni anno per me é una follia. Almeno l'auto ti consente di spostarti per andare al lavoro e di fare reddito, ma la TV ultima generazione? ZERO utilitá. La mia casa, anche se dovesse svalutarsi del 30%, mi consente di ripagarmi il mutuo in pieno e di ripartire con ZERO debito di lungo termine.

Conclusioni: venirei in Olanda, con un mercato del lavoro vivace, la possibilitá per tutti di fare part time, un basso tasso di disoccupazione, un mercato del lavoro che non guarda all'etá e puoi cambiare mansione anche a 50 e passa anni, e regole chiare quando si compra e si vende casa, si é rivelata una scelta giusta. Importantissime sono state le mie nozioni di economia per prevedere il boom immobiliare come conseguenza delle azioni della BCE. Posso fare il confronto con i miei ex colleghi rimasti in Italia che dopo 5 anni non hanno migliorato le loro posizioni se non molto marginalmente in pochi sporadici casi. 


martedì 12 maggio 2020

I due motivi per cui penso che Bitcoin fallirá

1) Una moneta non puó essere deflattiva: se é scarsa, la gente anziché usarla, preferisce risparmiarla. Se una moneta é scarsa, si trovano altre monete che meglio funzionano per gli scambi.

2) Una moneta non puó essere creata solo sulla base di un algoritmo, ad un rate costante, che non tiene conto delle necessitá fluttuanti e randomiche di una economia fatta da esseri umani. 


Questi sono i due pilastri logici che a mio avviso minano nelle fondamenta qualsiasi credibilitá di una criptovaluta per come é creata oggi.

Il concetto che siccome é scarsa allora aumenterá di valore se piú gente la usa, é sbagliato. Semplicemente la quantitá é quella che chi ne ha di piú la vende a chi ne ha di meno, se proprio si vogliono accumulare bitcoin. Idem per l'oro, o per qualsiasi altra commodity. Il punto é un altro: una economia in espansione ha bisogno di una moneta che venga creata alla bisogna, non una moneta con un tetto fissato da un algoritmo predefinito. 
Il mondo é sempre piú popoloso, la produttivitá é in aumento, il benessere si diffonde. Che senso ha una moneta creata  come una linea retta? che ci facciamo?

Ora, io resto dell'avviso che bitcoin sia o uno strumento speculativo, oppure un banale strumento finanziario per diversificare il proprio portafoglio.
Siccome si chiama "cripto", la gente pensa che faccia figo, e quindi ne parla. 

Non ho poi nemmeno menzionato l'assurdo consumo di quantitá enormi di corrente elettrica solo per creare moneta, che una banca centrale puó fare con pochi colpi di click. Come avrebbe bitcoin gestito una crisi di liquiditá come quella vista in queste settimane con il Covid? In nessun modo avrebbe potuto gestirla. Le banche centrali hanno invece assolto al loro dovere. 

Bitcoin é per una persona con la mentalitá da programmatore che pensa che il mondo possa essere ridotto ad un complesso algoritmo, comunque predicibile.

Sorry, it's much more complex than that. 



domenica 10 maggio 2020

Cultura finanziaria e storica a costo zero

La rete consente di farsi una cultura finanziaria veramente investendo una inezia in termini monetari, ma molto in termini di tempo e impegno. D'altronde, non siamo nati ricchi, non io almeno, e quindi per migliorare il nostro tenore di vita ci tocca lavorare.

Il punto é aumentare la produttivitá, cioé il reddito a paritá di tempo e risorse impiegate.

E'inutile guadagnare il doppio se bisogna lavorare il doppio. Finisci per bruciarti la testa e la vita.

Per aumentare la produttivitá bisogna investire in modo mirato, non ci sono scorciatoie.
Investire il proprio tempo per studiare, per sbagliare e imparare dai propri errori, per trovare gli autori che ci cambiano la vita aprendoci la mente con la forze per farci prendere le decisioni migliori.

Non ho avuto la fortuna di conoscere dal vivo personaggi e uomini da cui imparare a certi livelli.

Ma ho potuto leggere i loro libri e, in qualche caso, scambiare informazioni anche per email. Il bello dei libri, delle interviste, dei podcast, é che puoi "entrare in contatto"con uomini di grande spessore mentale anche se vivi a 10mila km di distanza e non entri nel loro circolo di conoscenze.

Gli autori piú importanti che hanno cambiato il mio modo di vedere il mondo, e mi hanno aiutato altresí a comprendere i meccanismi di fondo, sono tre: in ordine temporale, Robert Kyosaki, Richard Duncan e Ray Dalio.

In particolare, Ray Daio sta mettendo a disposizione nella rete e su Linkedin i suoi libri, gratuitamente. Ne consiglio l'acquisto in versione cartacea, perché ogni pagina che quest'uomo scrive va letta e riletta, per farsela entrare nel DNA mentale.

Ecco i link al suo ultimo libro, The Changing World Order, che sta scrivendo in questi mesi.
Ray Dalio

Capitolo 1: breve excursus storico.

Capitolo 2: importante per capire la differenza fra debito, credito e denaro.


Richard Duncan rilascia moltissime interviste su pdocast, ma é anche presente suYoutube; ci sono ottimi interventi, soprattutto quando spiega come il credito ha plasmato il mondo negli ultimi 50 anni, anche se i testi universitari ancora fanno riferimento a modelli di fine '800.

Richard Duncan

Sopravvivere alla crisi del Coronavirus - https://www.youtube.com/watch?v=YfYodpxq01Y

I paralleli e le differenza nel mondo degli anni 30 e il periodo che stiamo vivendo, partendo dalla Prima Guerra mondiale - https://www.youtube.com/watch?v=mgG3ZFJAXrk

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Aggiorneró questo post per includere materiale di primissa qualitá che si trova gratuitamente in rete.

giovedì 7 maggio 2020

Un altro passo in avanti verso la fine dell'euro

Per avere un'area valutaria comune che funzioni decentemente, occorrono poche cose, ma sono tutte essenziali:

1) una banca centrale che agisca in sinergia con, ma indipendeza dal, governo
2) trasferimenti a fondo perduto dalle regioni piú sviluppate a quelle meno sviluppate
3) una politica fiscale armonizzata

Finora, i punti 2) e 3) sono stati chimere. Sono venti anni che si blatera sugli eurobond (punto 2), e su una politica fiscale comune che eviti di avere paradisi fiscali e inferni fiscali (punto 3)

Rimaneva in piedi solo il punto 1), con la BCE che acquistava titoli di stato a go-go dei vari paesi europei, Italia inclusa.
Ora peró, con la crisi da pandemia che sta devastando il privato in tutto il mondo, la BCE ha deciso anche di acquistare titoli di paesi considerati ad alto rischio, titoli spazzatura, o junk bonds. Che poi é un implicito riferimento a paesi che potrebbero vedere il loro debito considerato junk dalle agenzie di rating. Leggasi Italia. Se la BCE non faceva questo, di fatto il rischio per  la fine dell'eurozona si faceva piú che concreto.

Questo peró é stato troppo per i tedeschi: pure i junk bonds?? scherziamo? ormai sono stanchi di questa Europa, insieme agli Olandesi che hanno dovuto recitare la parte dei cattivi per gli stupidi e ingenui giornalisti italiani, e sono per una uscita o una riforma delle regole a loro vantaggio.
E'chiaro a tutti. Solo ai giornalisti italiani la cosa sfugge. Conte e Gualtieri lo sanno benissimo ma recitano la parte.

Cosa hanno fatto i tedeschi? di fatto hanno messo sotto processo la BCE per azioni che violano la costituzione tedesca. Insomma, argomentano, se la BCE compra titoli di paesi non virtuosi, di fatto monetizzandone il debito, il costo indirettamente ricade anche sui contribuenti tedeschi perché l'abbassamento coatto degli interessi sui bond ammazza i rendimenti dei fondi pensione.
Non solo: se l'acquisto é eccessivo, si genera troppa moneta, e secondo la vetusta scuola di politica monetaria, questo genera inflazione al consumo, che é una tassa nascosta.

In soldoni, giá l'euro non funzionava perché mancano i punti 2 e 3.
Ora rischia di funzionare ancora peggio se si limita l'acquisto di titoli al punto 1.

Questa pandemia ha mostrato ancora piú chiaramente di che pasta sono fatti gli economisti come Schauble e i politici tedeschi come la Merkel. Appello agli italiani: levatevi i prosciutti dagli occhi che vi hanno messo i vari Prodi, Ciampi, Napolitano, Mattarella, etc. e guardate la realtá per quello che é. Affrontate la realtá e prendete le decisioni necessarie.

martedì 5 maggio 2020

[Aggiornamento Investimenti] Ho venduto Simon Property e ricomprato Dutch Shell

Aggiornamento del 9 Maggio:
Airbus é schizzata in alto, troppo costosa.
Lufthansa ancora troppo costosa.
Ho ricomprato Simon a 58. Penso risalirá perché i contagi stanno diminuendo di intensitá e c'é un enorme sforzo mondiale per trovare cure e vaccini.
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Warren Buffet ha scaricato di colpo la sua esposizione sulle compagnie aeree e quindi la mia posizione su Delta ne sta soffrendo. Al momento é - 4% dopo un bagno di sangue durato ben due giorni.

Ieri ho venduto Simon Property Group realizzando una plusvalenza del 20.5 %.
Si aggiunge alla plusvalenza di RDS del 10 e passa % di qualche giorno fa e del 50% di Tesla.

Ho ricomprato Dutch Shell a 14.4 euro. Aspetto per Airbus e Lufthansa. Rimango vigile, in attesa.


domenica 3 maggio 2020

[Aggiornamento] Come sto investendo - strategia


Aggiornamento del 4 Maggio


Non ho parlato della ripartizione del portafoglio.
C'é una ragione ben precisa. Non ho ancora ragionato sulla quantitá, ma solo sulla diversificazione.
Cioé per esempio ho deciso di investire su Automotive (Tesla), Energia (RDS), Real Estate (Simon Property) ma non ho ancora deciso se mettere, che so, 100 su Tesla, 200 su RDS e 150 su Simon.

Per ora seguo un principio semplice: piú una azione é volatile, quindi rischiosa, meno ci investo.
Piú una azione ha rendimenti affidabili, piú ci investo. Piú una azione é crollata, ma vedo buoni margini di crescita nel medio periodo, piú ci investo.
Al solito, seguo il mio carattere: bassa propensione al rischio.

Altro aspetto importante: ogni mese investiró una quota dei miei risparmi. Quota che non eccede mai una certa percentuale, ancora da definire.
Ancora: se con Tesla ho fatto circa + 50%, allora vorrá dire che se prima avevo messo 100, ora metteró 150 sull' automotive, magari ancora su Tesla quando il prezzo scende di nuovo. Paziento.

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Non esiste una strategia di investimento che vada bene per tutti.
E non copio nessuno, semplicemente perché il mio carattere e la mia conoscenza non sono quelle degli altri. Al limite posso prendere qualche spunto, qualche idea da investitori che sono considerati piú esperti di me. Ma anche in questo caso, quanto é deformata l'informazione che mi arriva attraverso i giornalisti? quanto é deformata l'informazione perché magari i grandi investitori VOGLIONO che arrivi deformata e loro fanno l'esatto opposto?
Tanto vale fidarmi di me stesso e imparare solo dai miei errori.
Ogni persona é diversa, e in particolare quando ho pensato a come posso investire ho riflettuto sui punti seguenti.

TEMPO

  1. Quanto tempo posso dedicarci al giorno?
  2. Poiché per lavoro ho molte riunioni, teleconferenze, videoconferenze, missioni, é ragionevole pensare che posso seguire ogni giorno i miei investimenti?
Le conseguenze di questi due punti mi hanno fatto capire che NON posso in nessuna maniera fare day trading. 
Rimangono swing trader e cassettista.

RISCHIO

  1. Quale é la mia propensione al rischio?
  2. Riesco ad accettare perdire superiori, che so, a qualche centinaio di euro senza entrare in uno stato di ansia che mi impedisce di lavorare e dormire tranquillamente?
  3. Saprei reggere lo stress di andare in short?
La risposta a queste domande é che la mia tolleranza al rischio é bassa, molto bassa. Quindi, shortare non é per me. Vado sempre long. Non solo, non posso diversificare eccessivamente il mio basket azionario perché non avrei tempo di seguire tutte le mie azioni, per via della mia limitata disponibilitá di tempo. Leggendo Ray Dalio ho scoperto che diversificare oltre 12 porta un ritorno marginale che non giustifica lo sforzo. Nel mio caso, 8-10 azioni sono sufficienti e mi tengono giá piuttosto impegnato. 

TECNICA

  1. So maneggiare l'analisi tecnica?
  2. Capisco i legami banche centrali, tassi di interesse, oro, cripto, guerra dei dazi, in altri termini ho buone nozioni di macroeconomia e politica monetaria?
Non so maneggiare l'analisi tecnica e personalmente la vedo utile per day traders. Non sono un day trader quindi l'analisi tecnica non mi serve piú di tanto. Peró sono ferrato, diciamo molto sopra la media usando come asticella di riferimento giornalisti ed opinionisti del Sole24h, Bloomberg, blogger su ZeroHedge e MishTalk, in temi macro finanziari. D'altronde seguo Richard Duncan da tre anni e mezzo. 

Studio continuamente, ho appena comprato un volume sulle opzioni, perché una volta che raffineró la mia tecnica di scelta delle azioni, inizieró ad andare long a leva sulle opzioni. Questa per ora é solo una intenzione, vedremo nel tempo se tradurró questa intenzione in un obiettivo con un piano di investimento. Per ora é prematuro.

PAZIENZA

  1. Sono un tipo analitico?
  2. Sono un tipo impulsivo?
  3. Sono un tipo paziente?
  4. Sono un tipo emotivo?
"Conosci te stesso" é una massima che vale in ogni contesto quando si tratta di prendere decisioni, ma quando si fanno investimenti la questione é ancora piú importante. 
Ho scritto giá in questo mio sito come ho affrontato importanti colloqui di lavoro, con successo, che mi hanno consentito di quadruplicare il mio reddito in cinque anni, migliorando al contempo il tempo libero a disposizione. Ora, sono emotivo quando si tratta di cercare un ritorno di immagine: mi piace essere apprezzato, e tendo ad agitarmi quando ho l'impressione che uno pensi  che non ho fatto bene il mio lavoro. Questo é un angolo cieco della mia persona, perché non mi consente di essere completamente freddo nella mia valutazoine personale. Di fatto é un'insicurezza del mio carattere dovuto a matrice educativa familiare, quindi é scolpita nel profondo del mio essere e devo conviverci. Sto imparando l'arte della pazienza, e vedo che i risultati sono ottimi. Essere paziente significa rimanere vigili senza agire, e saper cogliere l'occasione quando arriva. E' una qualitá di valore INESTIMABILE quando si investe. E richiede un autocontrollo eccezionale: é difficile non agire, non comprare, non vendere, non farsi prendere dalla fregola. 
Come sfrutto la pazienza?

Comprando ai minimi. Cerco le azioni che sono precipitate che fanno schifo ai day traders. Ma che sulla base delle mie analisi macro nel medio periodo rischizzeranno in alto. Unisco analisi e pazienza, e l'emotivitá viene tenuta sotto controllo dal fatto seguente:
se anche l'azione dovesse scendere nel breve periodo, SO che nel giro di qualche mese risalirá.
Non solo: prendo solo compagnie grandi, che NON possono andare in bancarotta, e che se le cose dovessero mettersi male sono cosí strategiche per un paese che verrebbero salvate iniettando liquiditá: Lufthansa, Delta, Broadcom, sono alcune di queste. 

Ancora: seguo le banche centrali. Di fatto quello che una banca centrale compra, sale. Direttamente o indirettamente. Questo riduce ulteriormente il rischio di caduta rovinosa. 

Svantaggio: chiaramente le occasioni capitano di rado, e quindi il ritorno annuale non potrá essere molto alto. Ma se riesco ad avere un ritorno superiore di 3-4 punti percentuali all'inflazione, posso dirmi soddisfatto. Oltre questo, molto soddisfatto. 

Finora, se dovessi mantenere il rate di ritorni di questo mese e mezzo, starei sul 30% di ritorno annuale, ma é obiettivamente difficilissimo mantenere un tale rate di successo. Inoltre, é da troppo poco tempo che investo secondo questi criteri per poterli considerare attendibili sulla base del ritorno sperato.

ISTRUZIONE


Come accennato, studio sempre, ma mi é successo di comprare un corso che si é rivelato una cagata, nel 2015. Come evitare il ripetersi di queste decisioni? Le azioni comprate all'epoca si sono rivelate essere un grosso errore. Quindi, come evitare di ricadere in questi erorri? Riposta: mantentendo un atteggiamento da marziano. Il corso che era una cagata, era stato preso perché avevo un rapporto personale con la persona che lo vendeva. Seguivo il suo sito, e mi fidavo. L'errore é fidarsi. Mai fidarsi. Nemmeno se te lo vende tuo padre. Bisogna Immaginare di essere sul pianeta Marte e pensare di comprare qualcosa solo sulla base di recensioni indipendenti e sull'analisi del contenuto. 
I venditori di professione sono tanti e sono BRAVISSIMI. Davvero. Uno di questi é Clay Trader. Ottima parlantina, ottima capacitá di spiegare cose complesse con linguaggio semplice su Youtube, ma se si entra nel suo prodotto si scopre che manca completamente di trasparenza. Cassato. Ero tentato, mi piaceva la persona, e quando ho pensato che mi piaceva la persona, ho capito che stavo ricadendo nel vecchio errore di scambiare la persona che vende il prodotto per il prodotto stesso
Errare é umano, e capire le root causes dei propri errori é difficile.

Quindi? la regola é avere pazienza, non comprare niente se non si conosce a fondo ció che si compra, e non dar retta alla speranza o al rapporto personale. Fidarsi solo di  logica e attenersi ai fatti, non alle vaghe opinioni. E'un percorso difficile da mantenere. Perché il desiderio dell'arricchimento facile fa gola, h24/7giornisu7/365 giorni l'anno. Come farlo? SCRIVENDO, MEttere nero su bianco pro e contro, quello che si sa e quello che non si sa, includendo le proprie aspettative. Scrivere aiuta, poi rileggendo, ad avere l'atteggiamento distaccato da marziano necessario.
Le tabelle con i pro e i contro sono efficacissime. 
Io poi uso i miei diagrammi vettoriali. Metto le varie voci come su radar chart, con le frecce che escono da un centro comune, e vedo quali frecce si annullano a vicenda, quali frecce vanno nella stessa direzione, rafforzandosi, e quali frecce invece si cancellano, o disperdono lo sforzo su aree inutili. 

LIBRI o CORSI

Conviene partire dai libri: il libro richiede impegno, é vero, ma consente di capire le meccaniche di base. Se il libro é una merda, pace, hai perso male che vada 30 o 50 euro, e non duemila di un corso. 
Non solo: un libro puó essere recensito, e confrontato con altri libri. E'difficile fare acquisti cosí sbagliati al giorno d'oggi. In piú, Youtube é una miniera di informazioni per iniziare a capire i funzionamenti di ció che si sta studiando usando opinioni e stili di persone diverse.

Quindi, anziché comprare un corso sulle opzioni (che ho puntato e che forse acquisteró in futuro) che costa 120 dollari americani al mese, ho iniziato con un libro, un best seller di cui ho letto molte recensioni. 40 euro di spesa. 1000 pagine. Arriva domani. Auguri Lorenzo!

MENTE APERTA

Non voglio avere ragione. Ma voglio fare decisioni giuste. Quindi é importante avere la mente aperta e cambiare opinione su ogni cosa, se la spiegazione non regge il confronto con la realtá. Anziché trovare conferme alle proprie teorie, bisogna trovare il modo di sconfessarle. In questa maniera ho cambiato idea su oro, banche centrali, criptovalute, politica monetaria, sovranisti e cosí via. In meno di un anno. Lasciando sconcertate le persone che mi conoscono. Leggetevi i miei post del 2016 in cui esaltavo il ruolo dell'oro o stigmatizzavo i deficit commerciali tout court. Sembra di leggere un altro Lorenzo. Leggetevi il mio post del 2018 in cui parteggiavo per Salvini, ripreso da Bagnai e Borghi. Ero cieco. Ideologizzato. Atteggiamento sbagliatissimo per fare investimenti. 

PERSONE

Ho bisogno di persone intelligenti che mettano al muro i miei difetti, le mie logiche, le mie conclusioni quando investo. Che mettano in luce i miei angoli bui, i miei limiti caratteriali. Con argomenti mirati. Finora non le ho trovate. Sicuramente a causa del mio ego e della mia presunzione frutto della debolezza di carattere nell'accettare le critiche. Ancora, un mio blind spot. 
Chiedo sempre ai colleghi che mi conoscono di essere critici in ció che faccio: se pensano che devo migliorare o cambiare questo e quello, li esorto a parlare apertamente. Questo mi é stato utilissimo nel preparare il mega colloquio di lavoro dell'anno scorso e per eliminare i blocchi da perfezionismo quando preparavo certi lavori sperimentali. 

Chiedo a tutti i miei lettori di essere severi valutatori dei miei ragionamenti. 

Se mi avete seguito fin qui, vuole dire che apprezzate quello che scrivo. E se lo apprezzate, siate liberi di criticarmi.

Grazie e alla prossima. 







sabato 2 maggio 2020

Industria 4.0 e globalizzazione moderna

La recente pandemia ha accelerato un cambiamento che giá era in atto, che impatterá pesantemente nella vita di tutti i giorni.
Mi riferisco all'arrivo della cosiddetta Industria 4.0.

Ogni cambiamento produttivo ha ingenerato cambiamenti sociali, che a loro volta hanno condotto a nuove forme di organizzazione, nuovi sistemi fiscali, nuove tecnologie, nuove abitudini, nuove necessitá (cambio della domanda) e nuovo lavoro per psicanalisti, sociologi, politici e via discorrendo.

Di fondo, si tratta di agire su un incremento della produttivitá.
E mi riferisco a cambiamenti che fanno fare salti quantistici alla produttivitá, non semplici miglioramenti.

Possiamo identificare tre salti di produttivitá, legati alla produzione, negli ultimi 250 anni.

Prima rivoluzione industriale: introduzione di sistemi di produzione meccanizzati che traevano energia dal vapore. Nel 1784 venne introdotto il primo telaio meccanico. I cambiamenti sociali furono enormi, poiché migliaia di persone finirono disoccupate, i campi da coltivare si svuotarono mentre la gente, specie i ragazzini, finivano a lavorare in capannoni infernali. La produttivitá esplose, tuttavia, e iniziarono a nascere i moderni sindacati, le lotte di classe, e via discorrendo.

La Seconda rivoluzione industriale ebbe luogo per opera di Henry Ford, con l'introduzione del nastro trasportatore per l'assemblaggio delle automobili e con l'introduzione dell'industria verticale. Il nastro trasportatore venne impiegato per la prima volta nel 1870, e poi usato per la Model T nel 1908.

La Terza rivoluzione industriale inizia ad essere meno "visibile" e inizia negli anni 70 del XX secolo con l'introduzione dei microntrollori programmabili per i robot di produzione, assemblaggio e integrazione. Pensiamo per esempio alla produzione di circuiti stampati, saldatura e verniciatura di automobili. L'uso di robot ha migliorato enormemente la qualitá del prodotto finale perché di fatto la ripetibilitá, la precisione e l'accuratezza di una fresatrice a controllo numerico sono infinitamente superiori rispetto al controllo della mano umana.

Ora, la Globalizzazione per come la conosciamo noi é nata intorno agli anni '80 per diverse ragioni, che elenco qua brevemente e che sono un mix di tecnologia, finanza e politica monetaria.


  1. L'invenzione del container, che ha consentito di standardizzare la logistica dal paese di produzione al paese consumatore. Invece di avere casse, bauli, reti, anfore, etc. un container passa da un tir ad una nave ad un altro tir ad un treno senza mai essere nemmeno aperto, e tutto con sistemi automatici e a controllo numerico. Il container ha consentito di abbattere i costi cosí tanto che anche se produci in Bangladesh i costi di trasporto sono cosí bassi che nemmeno vengono considerati nel prezzo finale di un paio di jeans venduti in Italia.
  2. L'abolizione del gold standard tra il 1969 e il 1973, che ha consentito agli USA di avere enormi deficit di bilancio, e quindi di pagare con i dollari la merce proveniente dall'Est asiatico senza avere limiti legati al pegging con l'oro. 
  3. La creazione di denaro dal nulla da parte delle banche che hanno alimentato un' enorme massa di credito nel sistema bancario che ha a sua volta consentito agli USA, nonostante la deindustralizzazione causata dal punto 2, di pagare a debito quanto comprava dalla Cina, per trent'anni.
  4. L'invenzione della cartolarizzazione che ha consentito di spalmare il rischio di default da un paese a tutto il mondo, in un enorme sistema di vasi di liquiditá comunicanti. 
  5. L'ascesa della Cina che ha reinvestito l'enorme liquiditá (500 miliardi di dollari l'anno) proveniente dagli Stati Uniti per modernizzare il paese.
Qual é il problema di questo modello? 
Di fatto, la produttivitá é rimasta sempre la stessa, semplicemente si abbattono i costi producendo in paesi dove il costo del lavoro é piú basso. Se poi il costo del lavoro sale (produrre in Cina a Shangai é piú costoso che negli USA), ci si sposta in Bangladesh, Vietnam, Kenia, etc.

E' un sistema disfunzionale: 
  1. inquina moltissimo perché la merce consumata qua é stata prodotta a migliaia di km di distanza. 
  2. sfrutta lavoro minorile in zone del pianeta dove i diritti sono carta straccia
  3. deindustrializza il paese ricco che poi in caso di crisi non é in grado nemmeno di produrre mascherine e ventilatori perché mancano le industrie manufatturiere.
  4. Crea massicci squilibri sociali: il manufatturiero collassa, e chi invece ha potenti strumenti finanziari si arricchisce, perché puó delocalizzare. Sparisce, in sostanza, la classe media. E nascono i movimenti cosiddetti populisti che non capiscono nulla di quello che succede ma sparano ad alzo zero sui "nemici". 
  5. Sposta la popolazione in megalopoli favorendo la nascita di epidemie, povertá, sporcizia, delinquenza.
Qual é la soluzione?
Cambiare paradigma produttivo. La produzione deve essere a km zero.

Ed é qui che entra in gioco Industria 4.0. 

Nel prossimo post inizieró a spiegare di cosa si tratta.

venerdì 1 maggio 2020

Trump si é giocato le elezioni. Bye bye

Fino a pochi mesi fa, davo per certa la rielezione di Trump.
Dopo le numerose idiozie con cui se ne é uscito sulla gestione del Coronavirus, ho capito che la sua spacconaggine ha di fatto ritardato talmente tanto l'attuazione delle giuste contromisure negli USA (e nonostante prima la Cina e poi l'Italia ne avessero patito le conseguenze) che si é fottuto la rielezione.

Quando Trump non verrá rieletto, ci saranno enormi ripercussioni sulla guerra dei dazi con la Cina, con i progetti aerospaziali di cui ESA é partner della NASA, e via discorrendo.

Non mi interessa essere pro o contro Trump, a me interessa capire come funziona il mondo durante questa crisi. E sfruttare i cambiamenti a mio favore.

E, per come la vedo io, Rutte l'olandese ne é uscito vincitore, la Merkel ne é uscita vincitrice, l'Italia perdente, e gli USA con le ossa rotte.

Rutte e la Merkel hanno adoperato un approccio scientifico. La Merkel ha dimostrato, dati alla mano, che una mentalitá scientifica basata sui dati e non sull'emotivitá o sui proclami ad catzum (Trump e Conte uber alles) paga sempre. E lo dico convintamente da ingegnere con la passione per tecnologia e investimenti.

E infatti i sondaggi premiano la Merkel mentre Trump sprofonda.

Chiariamo un punto: tutti hanno commesso errori, ma c'é chi ne ha fatti di molto piú gravi rispetto a agli altri.
Ma i dati parlano chiaro.
La Germania ha mantenuto uno dei tassi di mortalità per coronavirus più bassi del mondo, e il numero di casi confermati sta crescendo a poco più della metà della velocità degli Stati Uniti. Tra le ragioni del successo della nazione, dicono gli esperti di sanità pubblica, è stato il testing a tappeto della popolazione. Quando l'epidemia ha preso piede, la Germania ha lanciato un aggressiva campagna di test aggressivo per tracciarla, come hanno fatto Corea ed Indonesia. Questi dati hanno aiutato a identificare più rapidamente le persone infette, limitandone la diffusione e consentendo interventi medici precoci che hanno impedito ai malati di peggiorare.
Fonte: Bloomberg

Ora, che Trump si scagli contro il WHO é comprensibile, io stesso ne ho detto peste e corna sull'Organizzazione Mondiale della Sanitá. Secondo me sono stati pesantemente assoggettati alla Cina nelle loro valutazioni sulla pandemia.
Peró Trump non puó nascondersi dietro un dito: il disastro negli USA porta il suo nome tra i corresponsabili. E per fortuna che ha la FED che gli ha parato il didietro, iniettando trilioni e trilioni di liquiditá, altrimenti ora gli USA starebbero con la disoccupazione al 50% e in depressione.

La Merkel ha parlato in pubblico di tassi esponenziali di contagio, chiarendo che un passaggio banale da 1.1 a 1.2 significa di fatto raddoppiare il tasso di contagio. Antintuitivo ma vero. Se prima occorrono 10 persone per infettarne una, ora ne occorrono solo cinque.

Trump se ne é uscito nell'ordine con:

  • prendete i disinfettanti, anzi, beveteli (e il senatore Biden ha dovuto precisare su Twitter: "americani, non bevete la varechina"....)
  • prendete il sole
  • prendete la choloquina
  • prendete la hydroxychloroquina


e la FDA si é affrettata per ordine del Presidente a comprare milioni di dosi delle medicine xxxquina sopracitate. Salvo poi precisare che causano problemi cardiaci in molti casi.

Capite le differenze?
E capite le differenze fra una Merkel e un Conte che ogni 5 minuti se ne esce con un decreto che sputtana il precedente?

Questi sono FATTI. Poi, mettetela sul piano lagnoso "ci rubano le spiagge, ci comprano le aziende, ci fottono con l'euro". O l'Italia propone una classe dirigente adeguata, oppure viene diretta da uno straniero che sfrutta l'incapacitá del politico nostrano di prendere le decisioni giuste. Lagnarsi non serve a nulla.

Come disse qualcuno: "Studiate, capre!"