sabato 22 dicembre 2018

Iniziate a farvelo piacere

La macchina della contro-propaganda inizia a muoversi.
E hanno trovato il loro campione.

Il terzo presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, finirà il suo incarico alla guida della BCE a fine 2019.

Come cantava il grande Lucio Dalla:

"L'anno che sta arrivando
tra un anno passerá
io mi sto preparando
é questa la novitá"

Ecco, siamo a fine 2018.
A fine 2019 Draghi dovrá trovare una nuova poltrona.
Il presidente Mattarella rimane in carica fino al 2022. Il governo Lega-M5S vedremo quanto durerà: sembra precipitare ogni settimana, a dar retta ai giornali, ma tutto sommato risulta stabile e stanno finalmente cambiando i "tecnici" del governo, cioè gli altissimi funzionari che fanno girare la macchina statale.

Quali tecnici?
Questo qua, per incominciare. Roberto Garofalo, magistrato, capo di gabinetto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, nominato da Pier Carlo Padoan, Ministro dell'Economia sotto Renzi. Abbiamo un magistrato nominato da un precedente ministro di un governo del PD per gestire . Magistrato  del PD. Non mi pare proprio una novità.

Poi c'é quest'altro. Daniele Franco. Nominato Ragioniere Generale dello Stato all'inizio del Governo Letta. Anch'egli quindi in salsa PD.
Cosa é la Ragioneria Generale dello Stato? E'una parte del Ministero dell'economia che si occupa, tra le varie cose,  di redigere il bilancio di previsione e del bilancio consuntivo dello Stato.

Bilancio dello Stato. Ministero dell'economia, il più importante dicastero del governo. Roba grossa.

Abbiamo quindi che due altissimi funzionari del dicastero dell'economia erano di orbita PD.

Il PD é pro-euro, il governo in carica é fortemente critico verso l' assetto attuale dell' eurozona, e abbiamo due altissimi funzionari nominati da uomini del PD che hanno visioni diametralmente opposte a quelle del governo attuale.

Il siluramento è il minimo sindacale, per come la vedo io, per lavorare sinergicamente all'interno del Dicastero dell'Economia con una squadra affiatata.

Al Parlamento Europeo hanno paura. A Maggio molti parlamentari non verranno riconfermati. Stipendi e benefit da sogno, puff!, spariti. Rimarranno ottime pensioni, sicuramente, ma non certo i soldi a palate di prima. Probabilmente non ci sarà un ribaltone euroscettico a Strasburgo a Maggio 2019, ma un forte ridimensionamento delle attuali rappresentanze parlamentari, sì.

Ora, immaginate un Parlamento con molti euroscettici dentro, e un nuovo presidente della BCE tedesco. Weidmann. Quello de "La Grecia deve essere piú competitiva"e "le attuali politiche monetarie della BCE sono troppo permissive". 

Avremo da un lato politici che lavoreranno per smantellare l'attuale assetto dell'Euro o come minimo per una riduzione delle politiche di austerità, e dall'altro un campione dell'austerità che controlla il rubinetto monetario di un CONTINENTE. Due fronti opposti come non si era mai visto prima in Europa.

Torniamo a Draghi. Un campione di intelligenza e scaltrezza come lui (mica come quel frescone di Trichet) va sfruttato fino alla fine. In Germania lo odiano, in Francia non può certo riciclarsi come un professore sfigato qualsiasi come Letta, quindi rimane l'Italia. E come preparare un mediatico tappeto rosso?

Abbiamo qualche indizio?

Forse.


Ecco uno screenshot dal sito on line di Repubblica, 22 Dicembre 2018, cioé oggi.

Draghi fra i comuni sfigati in economy a combattere con le cappelliere

Vedete? Draghi sale in economy! come un "normale passeggero". Altri su Twitter: "Siamo fieri di lui". Altri ancora: "Non si é vantato del suo gesto". Essendo il moderno Carlo V d'Europa, la gente rimane ammaliata nel vedere l'imperatore prendere un normale aereo di linea.

L'immagine va curata. Draghi é apparso finora troppo distante. E' professionale, nel grande pubblico nessuno sa esattamente cosa faccia ma ha l'aria tremendamente importante. E poi appare sempre sobrio, che tra le fila dei superburocrati europei non é cosa da poco. A differenza di Monti. é un economista vero. Draghi fa troppo membro degli "Illuminati"e "Reggenti del Mondo". Non mi stupirei se in una delle prossime foto lo vedremo distribuire caramelle ai bambini per farcelo risultare più umano. Ah no aspetta! Ha già distribuito qualcosa, ma non erano caramelle!

Ve lo ricordate? Era Maggio 2013.



Era in Slovacchia, il presidente BCE ad autografare le nuove banconote da 5 euro per i bambini. Ronaldo firma magliette, cappellini e diari, Draghi firma banconote.

A fine 2019 dovrete farvelo piacere. Ricordatevelo.

Intanto auguro a tutti voi auguri di buone feste e scorpacciate di torrone con i vostri familiari.

Ad majora!









venerdì 21 dicembre 2018

Reverse Engineering degli studi scientifici

Domanda: come hanno fatto i Medici a fare quel che hanno fatto? Cosa avevano i Medici di diverso rispetto ad altri banchieri prima di loro? Come ha fatto il povero Cristoforo Colombo ad essere ricevuto dai Reali Spagnoli ed essere finanziato per veleggiare verso le Indie? Come é scoppiata la Prima Guerra mondiale (solo perché un anarchico ha sparato ad un arciduca?! siamo seri...)? Come mai ci sono stati i Ruggenti anni '20 e poi il crollo di Wall Street?

Fermiamoci qua.

Tante, tante domande. Alle superiori non spiegano niente di tutto ciò. E i documentari di Alberto Angela, che in Italia ha monopolizzato e appiattito la divulgazione scientifica come nessun altro, si concentrano su storia antica che non serve a niente per spiegare il presente. Alberto Angela piace tanto alle signore di mezza età. Rassicurante. Belloccio. Ma non fa informazione storica utile per capire il presente. Alberto Angela sta all'informazione scientifica come Gramellini sta al giornalismo. Rilassa ma non fa riflettere criticamente.

Da quando ho iniziato a studiare economia e finanza ho dovuto anche fare "reverse engineering" della storia che mi hanno insegnato alle superiori.
Alcuni esempi:

1. Dovendo capire come nasce il denaro oggi, ho studiato gli accordi di Bretton Woods ieri. Bretton Woods non viene insegnato alle superiori.

2. Dovendo capire come mai il Dollaro la fa da padrone oggigiorno, ho studiato il meccanismo delle riserve valutarie, e ho capito che la Prima Guerra Mondiale ha segnato, di fatto, il tramonto della Sterlina e l'esplosione del Dollaro. Come? a causa del gold standard. A scuola non se ne fa menzione.

3. Dovendo capire cosa sono i minibot proposti dalla Lega, ho dovuto cercare l'equivalente dei minibot tedeschi, che consentirono ad Hitler di far risorgere la depressa economia tedesca e passare da una disoccupazione a due cifre a disoccupazione inesistente. Ne avete mai sentito parlare a scuola? Zero.

La dispersione scolastica italiana é figlia degli inutili nozionismi che ancora ci impartiscono nelle scuole dello Stivale. Impari la nozione, passi l'interrogazione, e finisce là. Non sapendo ragionare, e non sapendo comprendere il presente, non trovi lavoro e quindi pensi che tanto vale mollare la scuola.

Un altro esempio sulla storia della filosofia? Il paradosso di Achille e la Tartaruga. Ho chiesto a studenti delle superiori, bravi a scuola, dove fosse nascosto l'errore. Non hanno saputo rispondere. Uso della logica: zero.

ExitEconomics nasce e si sviluppa nell'uso compulsivo della logica e del fact checking.

Una eccezione in mezzo al pantano degli insegnanti italiani va a Pietro Ratto, grandissimo, coraggiosissimo e VERO intellettuale italiano che rimette in discussione, prove alla mano, tantissima storia insegnata alle superiori. Il suo pensiero é perfettamente allineato al mio quando si parla di insegnamento della storia nella scuola italiana.

Volete le risposte alle domande di inizio articolo?
Iniziate a studiare e seguite ExitEconomics. Sto lavorando alla produzione di video che rafforzino le spiegazioni fornite nel blog.










mercoledì 19 dicembre 2018

Inflazione: come manipolare il prezzo di uno smartphone

Post pubblicato anche su OraZero.

Preambolo: questo post contiene un po' di matematica: siccome la matematica é la base per capire come vi fottono le banche, le assicurazioni, l'ISTAT, e in genere quelle entità che gestiscono il rischio finanziario e i grandi numeri, è bene che capiate i principi base di certe meccaniche altrimenti starete sempre, per dirla alla Pitagora, a 90 gradi (visto che Pitagora era greco diciamo a pigreco/2?) con le istituzioni.
Ripeto: cercate di capire i principi base, non i dettagli. I dettagli sono per gli addetti ai lavori, noi facciamo altro per vivere, e ci accontentiamo di avere le idee chiare sui principi generali.
Capire i principi base di tante cose ci consente di unire i puntini e di capire come si muovono le banche centrali e i governi in periodi di interessi bassissimi e boom dell'immobiliare (fuori dall'Italia e dalla Grecia).

Ho giá spiegato l'importanza della stima dell'inflazione a questa pagina. Ho anche sottolineato come sia stata l'inflazione dei prezzi del pane a scatenare la primavera araba, e in Cina la rivolta culminata nella mediatica piazza Tienanmen: il popolo si ribella quando l'inflazione sale molto più dell'aumento dei salari.

Una conquista fondamentale della scuola austriaca di economica é la comprensione del legame inflazione-creazione di moneta. La creazione di moneta crea vincitori e vinti. Ne ho scritto qua.

A partire dal 1971, e con le liberalizzazioni finanziarie selvagge degli anni '90, é stato possibile creare moneta soprattutto per fare speculazione finanziaria, anziché finanziare attività produttive. La moneta é finita soprattutto in azioni, immobiliare, e NON negli investimenti. L'inflazione misura i consumi, non azioni, titoli di stato e immobili.

Ricordate sempre la prima legge di ExitEconomics: le banche creano credito dal nulla, con gli interessi, e distruggono il denaro quando il debito viene ripagato, con gli interessi. Quali banche? le banche commerciali, quelle presso le quali avete il vostro conto corrente e da cui vi scalano i soldi quando pagate le bollette. Per tirare avanti l'economia ha bisogno sempre di nuovo credito, quindi l'inflazione é connessa con la creazione del credito. Per esserci crescita, occorre credito, il credito si tira dietro interessi, per ripagare i quali occorre piú moneta. Se la crescita di beni e servizi va di pari passo con la crescita della moneta, l'inflazione é bassa. Ma ci saranno sempre quelli che avranno vantaggi dalla creazione di moneta. Se invece si crea troppa moneta (ad esempio per operare speculazioni finanziarie) l'eccesso di moneta causerá inflazione laddove la moneta va ad accumularsi (al giorno d'oggi, in Borsa e nell'immobiliare nei paesi normali, non interessati come l'Italia dall'effetto Monti).

In questo post, ci occupiamo del credito concesso ai consumatori dalle banche, e quindi alla creazione di inflazione al consumo, misurata dal CPI, consumer price index, ovvero indice dei prezzi al consumo.

Se volete capire come il denaro viene creato, distribuito e distrutto potete leggere gli articoli su ExitEconomics elencati a questa pagina [in italiano e inglese]. Sono principi ignoti alle universitá ma sono spiegati bene nei documenti della Banca d'Inghilterra e della Federal Reserve Americana.

In Europa, scopo della BCE (Banca Centrale Europea) é quello di mantenere la stabilitá dei prezzi. In altri termini, lo scopo é quello di tenere sotto controllo l'inflazione. Lo scopo della BCE non é quello di promuovere sviluppo, non é quello di tenere bassa la disoccupazione (come per la FED americana). NO! L'unico scopo della BCE é quello di controllare l'inflazione. L'Europa é talmente stabile da essere imbalsamata e non cresce da due decenni.

Veniamo al post di oggi: visto che l'inflazione è così importante, é altrettanto importante capire come puó essere manipolata.

A questa pagina, vedete un esempio di come l'ISTAT calcoli l'inflazione. E'un esempio terra terra, buono per studenti delle superiori.

Si fa l'esempio di un insieme composto da pane (bene tangibile, prodotto finito), giacca (bene tangibile, prodotto finito), taglio di capelli (servizio) e caffè (bene tangibile, materia prima).
Valutando la variazione del prezzo nel corso degli anni di questo assortimento chiamato "paniere", si calcola l'inflazione.
L'esempio è molto semplice, ai limiti del banale, ma non sono riuscito a trovare tra le pagine dell'ISTAT niente di meglio.

Leggendo l'esempio dell'Istat, tutto sommato calcolare l'inflazione é un gioco da ragazzi.
Bene o male, nel corso dei decenni tutti mangiano pane, si tagliano i capelli, acquistano giacche, e pertanto é possibile fare il confronto dei prezzi tra periodi diversi.

Ma cosa succede se, per esempio, nel nostro "paniere"di riferimento entrano ed escono beni e servizi, oggetti che nascono e muoiono nel loro uso per effetto dell'obsolescenza tecnologica, per moda o per cambiamenti sociali?

Un esempio per chiarire le idee: negli anni 80 tutte le famiglie italiane avevano un televisore a casa.
Oggi, a distanza di trent'anni, tutte le famiglie italiane hanno ancora un televisore a casa.
Con una differenza: é cambiata la tecnologia.
Negli anni '80 il televisore mainstream, cioé di largo uso, era un televisore a colori a tubo catodico a fosfori. Oggi, il televisore mainstream é LCD o LED (OLED sono ancora di nicchia). Siamo passati dall'analogico al digitale.

Ora, come diavolo si fa a confrontare due oggetti che hanno due tecnologie completamente differenti, ingombri differenti, pesi differenti, consumi differenti, funzioni differenti (uno smart tv ha accesso a internet, radio IP, navigazione web, etc che il vecchio ingombrante TV anni 80 non aveva)?
Come si fa a dire che il televisore oggi é aumentato di costo del 20% rispetto al televisore di 30 anni fa se un televisore oggi é diverso da quello di 30 anni fa?

Una zucchina resta  una zucchina, il pane resta pane, ma i navigatori satellitari venti anni fa non erano stati inventati, gli smartphone non esistevano.

Malignamente potremmo chiederci: "Ma visto che la BCE tiene al guinzaglio le economie dei paesi dell'euro zona con la storia dell'inflazione target del 2%, non sarà che fa comodo alla BCE avere una inflazione che figura bassa in modo tale da tenere il costo del denaro basso altrimenti molte aziende vanno in bancarotta e ci sono fallimenti a go-go?".

L'inflazione non tiene conto del costo delle abitazioni. Eppure sappiamo che l'acquisto di una abitazione é la spesa che ti condiziona tutta la vita. L'inflazione non tiene conto delle tasse, ma indirettamente sappiamo che se il governo incentiva l'acquisto di una vettura elettrica, il costo della componentistica per fare veicoli elettrici schizza verso l'alto mentre per i produttori di marmitte catalitiche si mette male. Il costo della vita non tiene conto delle tasse.
L'inflazione piace allo stato perché consente di abbassare il costo del debito. L'inflazione non piace ai creditori perché diminuisce il valore del denaro.

Insomma, diamine! l'inflazione è onnipresente per prendere decisioni sulla gestione dell'economia, dei tassi di interesse, nella ripartizione della ricchezza. Decide le nostre vite, indirettamente, attraverso le scelte sui tassi di interesse operate dalle Banche Centrali.

Ma nessuno in giro sa esattamente come si calcola. Che senso ha un singolo numero che dovrebbe condensare informazione proveniente da migliaia di beni e servizi? che senso ha un singolo numero nel descrivere le scelte di spesa di milioni di cittadini? come si fa a essere sicuri che la computazione di questo numero non sia fatta apposta per assecondare i bisogni della politica o della grande finanza, anziché per informare il popolo della realtà delle cose?

Le risposte sono semplici: l'inflazione é un singolo numero e pertanto NON rappresenta la situazione di milioni di consumatori. E'un "best fit", e qua il "best" va letto nelle intenzioni di chi controlla gli uffici di statistica.

Per capire come il CPI. consumer price index, indice dei prezzi al consumo, o misuratore dell'inflazione come ci dicono i telegiornali, sia un numero afflitto dalla peggiore delle disinformazioni, facciamo l'esempio di uno smartphone. E'uno status symbol, é utile, é onnipresente, é sempre piú smart e sempre meno phone.

Come si fa a confrontare due smarthone di fascia media a distanza di qualche anno per capire come é variato il prezzo se le performances sono completamente differenti?

Il trucco sta in un artificio matematico noto come regressione.

Regressione nel linguaggio comune possiede una connotazione negativa: evoluzione é sinonimo di progresso, miglioramento, felicitá. Regressione é sinonimo di involuzione, regresso, peggioramento, infelicità.

In matematica la regressione ha un altro significato: è un metodo per stimare, date le informazioni disponibili oggi, quale sarà la situazione futura o per aggiustare il presente per confrontarlo col passato. Questa definizione è terra terra, ma introduce il concetto. Abbiamo a che fare con tante variabili, cioè oggetti del paniere, che cambiano di continuo, e vogliamo capire come calcolare la variazione dei prezzi con un solo numero.

Siccome lo smartphone integra sempre più funzioni di anno in anno, come si fa a comparare il costo di un smartphone di 5 anni fa con uno attuale? in generale, si parla di qualità. Qualità  maggiore significa funzionalità percepite come migliori. Migliore risoluzione dello schermo, migliore durata della batteria, migliore fotocamera, ecc. Occorre trovare un modo per quantificare la qualitá. E' dura, se ci pensate.

Sette anni fa gli smartphone non avevano le funzionalità o le performance degli smartphone attuali, quindi bisogna cercare di trovare un modo per confrontare i prezzi prima e dopo l'introduzione delle nuove caratteristiche.

Si usa l' Aggiustamento Edonistico di Qualita (Hedonic Quality Adjustment). Hedonic in inglese significa edonisitico, cioé "che dá piacere". Quindi, se il nuovo modello ti piace piú del vecchio modello, il nuovo modello ha a un valore aggiunto e una qualitá migliore del vecchio. Il prezzo del nuovo modello deve essere "aggiustato" rispetto al precedente modello per tenere conto delle nuove funzionalitá. Quando dico aggiustato, intendo dire ribassato. Giá, l'aggiustamento é al ribasso, e quindi all'aumentare delle funzionalitá, anche se gli smartphone costano di piú, ai fini dell'inflazione il loro costo é considerato molto piú basso di quello pagato in negozio per comprarlo.

Domanda di Piero lo sfigato: "Lorenzo, fammi capire, lo smartphone di fascia media mi costa di piú OGGI rispetto all'anno SCORSO ma ai fini del calcolo dell'inflazione costa MENO???"

Esatto.

Prezzo Secondo il CPI = Prezzo che paghi / qualitá

Siccome a denominatore la "qualitá" é maggiore di 1, il prezzo secondo il CPI é piú basso del prezzo reale di acquisto


Confusi?

Facciamo un esempio.
Supponiamo che il nostro smartphone venga misurato attraverso quattro sole variabili: risoluzione del monitor, velocità del processore, quantità di memoria e risoluzione della fotocamera.
Nota: uno smartphone oggi ha altre caratteristiche tecniche: ricezione MIMO, quad band, display OLED, gestione bilanciata della batteria, ecc. ma il nostro é un modello semplificato.

Vogliamo capire come si muove il prezzo tra un anno e quello successivo. Se non vi piace la matematica, saltate pure alle conclusioni in calce al post.
Questo il confronto fra le specifiche tecniche del nuovo vs. il vecchio telefonino.

Smartphone Mainstream vecchio (oggi fuori produzione)  Nuovo Modello Mainstream oggi
Prezzo400  500
Monitor 2160*1080 OLED 1280*720 LED
Processore 2 GHz - quad core 1.5 GHz - single core
Memoria 6 GB 1 GB
Fotocamera 16 Mpixel 4 Mpixel


Se consideriamo P il prezzo come variabile dipendente dalle caratteristiche del modello, abbiamo che il logaritmo del prezzo é dato da:


Log P = c0 + c1*x1 + c2*x2 +c3*x3 +…..+ cN*xN

secondo una regressione ai minimi quadrati. I coefficienti c sono prese da tabelle dell'ufficio di statistica per ogni variabile dello smartphone. Nel nostro caso, N = 4 perché abbiamo 4 variabili (monitor, processore, memoria e fotocamera).

Per avere un'idea di che numeri parliamo, potete andare a pagina 10 di questo documento dell'ufficio di statistica UK. Abbiamo a che fare con un largo numero di coefficienti

Vi risparmio i conti, ma di fatto il vecchio smartphone puó passare, secondo un aggiustamento pari a 1.5 (si arriva anche fino a 4 per vecchi televisori), da 400 euro a 400*1.5 = 600 euro.

Quindi per l'ufficio di statistica lo smartphone non é incrementato di 100 euro (da 400 agli attuali 500 euro), ma é passato da 600 (prezzo del vecchio "aggiustato"con la regressione) agli attuali 500.
In altri termini, é diminuito di 100 euro.
Anziché inflazione, abbiamo deflazione. Chiaro, é su un singolo bene di consumo, lo smartphone, ma intanto capite il principio, o no?

Avete idea per quanti beni di consumo si applica questo artificio statistico? fosse solo per smartphone, o vecchi scassati tubi a raggi catodici rimpiazzati dai TV LED, passi. Ma in realtá si applica anche a:

Mutande, vestiti, felpe, calzature, macchine fotografiche e accessori, abbigliamento, affitti, elettrodomestici.
Mi sfugge il senso dell'enorme innovazione in campo dell'abbigliamento e delle mutande e delle canottiere, ma tralasciamo.


Alla luce di questo post, spero di avervi fatto capire, non intuire, ma capire, che il calcolo dell'inflazione è un enorme BLUFF e che, se vi risulta che anche in un Paese afflitto secondo l'Istat da bassa inflazione, o deflazione, sia in realtá oggetto di caro vita perché benzina, bollette etc costano di piú anno dopo anno, sappiate che avete ragione. Semplicemente, correggono gli aumenti dei prezzi con artifici matematici.


martedì 4 dicembre 2018

Global compact - analisi

Si fa un gran parlare del global compact.

Siccome si perde meno tempo a leggere la bozza che non a seguire l'intellettame (crasi di intellettuali e letame) nei vari talk show, mi sono preso la briga di leggerlo. E di farvi un riassunto diverso da quello che vi propinano i giornali i cui giornalisti non hanno voglia di spulciarselo.

Qua lo potete scaricare, in versione inglese. Non fatevi spaventare dalla dimensione. E' un documento delle Nazioni Unite, quindi pieno di aggettivi, avverbi, pompositá, insomma un sacco di bla bla e di poca sostanza. Per trovare la sostanza, bisogna usare il crivello di Eratostene. Ma siccome questo documento viene proposto per la ratificazione da centinaia di paesi, tanto vale perderci del tempo e capirne i contenuti.
E' l'ennesimo chiodo sulla bara delle Nazioni Unite.

Vengo ai punti salienti.

A cosa serve? Se leggete la prima pagina, ancora non é chiaro. Un documento scritto seriamente presuppone uno "Scope"(ambito di applicazione) e un "Purpose"(finalitá del documento). Qua purtroppo siamo davanti ad un documento ampolloso e ripetitivo.
Comunque, alla seconda pagina capiamo due cose:
1. E'un accordo non legalmente vincolante (significa che é una dichiarazione di intenti. Tipo "mi impegno a fare questo...." ma se poi non lo faccio non posso essere perseguito da un magistrato).

2. Si occupa di migranti, e NON di rifugiati. Quindi, si occupa di migranti economici, non di persone che scappano dalla guerra.

3. Non ha un piano di sviluppo, un cronoprogramma. Dovrebbero spiegare a chi ha scritto questo documento la differenza fra intenzione (non quantificabile) e obiettivo (quantificabile). Se questa é la classe digerent..ops, dirigente dell'ONU si spiegano perché le cose nel mondo non vanno proprio come dovrebbero.

Ma tant'é....


Abbiamo un "accordo basato sulla buona volontá" di gestire migranti economici senza una scadenza precisa di applicazione. Ancora non sappiamo  chi fa chi, chi fa che cosa e in che tempi.

Andiamo avanti con la lettura.
Pagina 2/3/4 sono "guiding vision". Ancora intenzioni. Leggiamo la pagina una riga ogni tre giusto per vedere se qualcosa di interessante c'é dentro.
Ecco il primo chiarimento.  Punto 12. Traduco per i diversamente inglesi:

"[Questo documento] cerca di affrontare le legittime preoccupazioni delle comunitá, riconoscendo al contempo che le societá stanno attraversando cambiamenti demografici, economici sociali ed ambientali su scala differente che potrebbero avere implicazioni e conseguenze dalla migrazione. Cerca di creare le condizioni che consentanto a TUTTI (NdT: sottolineo tutti) i migranti di arricchire le nostre societá attraverso le loro capacitá umane, economiche e sociali, e quindi facilitare il loro contributo allo sviluppo sostenibile a libello locale, nazionale, regionale e globale."


Insomma l'immigrazione é vista in ogni caso come ricchezza. Vale l'equazione

diversitá = ricchezza.

Quindi l'immigrazione é bella. Va solo disciplinata.

Finalmente dopo "sei pagine sei" siamo introdotti agli obiettivi di questo accordo.
Obiettivo 1. Prendere, condividere ed analizzare dati per indirizzare la politica. Insomma, i migranti vanno schedati...ops, censiti, per sesso, etá, ma non viene menzionata la religione (problema di privacy, c'é scritto cosí). Quindi non sapremo se sono islamici, cristiano ortodossi o buddisti quelli che attraversano il Mediterraneo. Saranno contenti i migranti dell'ISIS che esiste la privacy sulla religione in Europa cosí nessuno li disturba con domande sconvenienti.
Obiettivo 2. Minimizzare quei fattori che spingono i popoli a mollare il paese di origine. Insomma, lotta alla povertá, alla fame (ma non avevamo giá UNESCO, FAO, e millemile associazioni strapagate col denaro pubblico ed esentasse per questi problemi?), alla guerra (l'ONU allora a che serve), e udite udite!! ai cambiamenti climatici!! Gli onnipresenti e sempre vaghi cambiamenti climatici! Ma non ci sono giá gli accordi di Kyoto, Parigi e altri sul fronte del clima? Insomma, esistono GIA' le organizzazioni preposte e gli accordi climatici. O dobbiamo creare ALTRE organizzazioni che fanno le stesse cose?
Obiettivo 3: Procurare informazioni dettagliate e aggiornate sulla migrazione.
Non capisco la differenza col punto 1, sinceramente.... il punto due é sostanzialmente una replica...Ah no, stavolta creano i siti web per fornire le info sui paesi di arrivo: moneta usata, come applicarsi per i permessi di lavoro etc. E'un nuovo obiettivo, altroché.
Obiettivo 4: Assicurarsi che i migranti forniscano vere generalitá. Questo riprende l'Obiettivo 1. Ma se i documenti identificativi non sono forniti dai migranti che si fa? boh, il doc non lo spiega.
Obiettivo 5: Rafforzare la disponibilitá e la flessibilitá di corridoi per la migrazione regolare.
Insomma: rafforziamo i corridoi per i migranti che cercano lavoro. Quindi, a pagina 12 ormai é chiaro l'oggetto del documento: il documento si occupa di fornire i mezzi per aiutare a gestire la migrazione economica su vasta scala. Ma se il lavoro nela paesi di arrivo non c'é, come si fa? ah, il doc non lo spiega. Anzi, non é non che lo spiega, non menziona proprio la disoccupazione nei paesi di arrivo. Menziona due volte i problemi della disoccupazione nei paesi di partenza e basta. Siamo al teatro dell'assurdo.

Obiettivo 6: questa é bellissima!! stupenda!! da incorniciare!! Ecco la traduzione letterale.

Semplificare assunzioni etiche e corrette e salvaguardare le condizioni che assicurino un lavoro decente

Dove si firma!?? Mi sembra un proclama della moribonda CGIL. Mi pare di ricordare che in tutto l'Occidente é esploso il precariato, i millennials spesso fanno lavori sottopagati e hanno difficoltá enormi di accesso al credito bancario. Per i migranti sará tutto diverso, ora c'é questa bellissima comunione di intenti di tutti i paesi verso il global compact. Vuoi mettere??

Il contenuto é qualcosa che é talmente una ripetizione di normali principi di diritto del lavoro, per cui l'Occidente si é battuto per tutto l'Ottocento e tutto il Novecento che manco vale la pena di tradurlo. E'un'offesa all'intelligenza.


Obiettivo 7: affrontare e ridurre le vulnerabilitá della migrazione
Si tratta di fornire assistenza ai migranti durante il loro viaggio e la loro permanenza nel paese di origine. Include aiuto per evitare di cadere nel precariato. Suggerirei di creare una cosa simile per i giovani precari italiani.

Obiettivo 8: salvare vite in un'ottica di sforzo coordinato internazionale
Leggendo tra le righe: soccorrere i barconi comunque (le ONG ringraziano). Fornire ai migranti i mezzi per contattare le loro famiglie. Assicurarsi che i percorsi pericolosi per i migranti vengano evitati da questi ultimi in modo proattivo. Insomma, autostrade per l'Europa

Obiettivo 9: combattere il traffico di migranti
Questa é interessante! come si fa a dissuadere gli scafisti dal provarci? vediamo un po':
a) i paesi firmano dei trattati...ok
b) i paesi condividono le informazioni...di nuovo!.
c)  i bambini sono assistiti (???????? sacrosanto, ma che c'entra con l'obiettivo? )
d) si promuovono leggi nazionali contro il traffico di esseri umani... ok, cooperiamo tutti!
e) si separano i trafficanti dai migranti..
f) si coopera con gli altri paesi. Di nuovo!

Ma ci rendiamo conto che questo obiettivo, per come é scritto, é l'apoteosi della scoperta dell'acqua calda? Se nei miei documenti tecnici, di assicurazione di qualitá, di valutazione del personale e delle aziende dovessi scrivere tante parole con cosí poco contenuto, mi prenderebbero a calci. E qua si parla di un trattato internazionale per la gestione di un fenomento epocale!

Obiettivo 10: copia incolla obiettivo 9
Obiettivo 11: gestire i confini in modo integrato, sicuro e coordinato.
Come? gli stati collaborano. Massí, basta collaborare e si supera tutto! Collaborazione/condivisione é il leit-motiv di questo documento.
Qua si menzionano anche sanzioni per quesi paesi che non schedano o attuano politiche discriminatorie sui migranti. Tipico il caso delle sanzioni europee per come abbiamo gestito Lampedusa. Abbiamo visto come va a finire. La popolazione si incazza ancora di piú.
Obiettivo 12: copia incolla degli obiettivi 1, 2 e 3.

Mi fermo qua. E'abbastanza. Sono 23 le buone intenzioni che qui chiamano pomposamente obiettivi.

Questo documento é una solenne cazzata. Il nulla assoluto. Pieno di buone intenzioni, nessuna linea guida dettagliata, nessun accenno alle capacitá di uno stato di sopportare il fenomeno migratorio, nessun accenno ai problemi di integrazione nelle metropoli. Niente.
E' il manuale delle giovani marmotte per l'accettazione e gestione dell'immigrazione.
Anzi, nemmeno un manuale. Un manuale contiene istruzioni operative. Questo é solo una ripetizione infinita di intenti volti a: proteggere i corridoi migratori, aiutare i migranti nell'integrazione, spingere per la cooperare  fra paesi che hanno appena ora iniziato a scannarsi su chi si accolla l'ultimo barcone (vero Malta?) senza considerare minimamente l'entita del fenomeno migratorio. Dobbiamo gestire una immigrazione di centiania di miglia di persone, oppure di milioni o  centinaia di milioni di persone e applichiamo le stesse linee guida?

Ma di che cosa parliamo??

Un documento scritto coi piedi non fa bene a nessuno. Primo, perché scredita chi l'ha scritto (le Nazioni Unite, al solito). Secondo, perché fa perdere tempo a chi lo legge (me, in questo caso, e voi, che mi leggete). Terzo, perché non propone soluzioni, propone intenzioni e lascia la patata bollente al legislatore. Ritorniamo cioé al punto di partenza dopo aver letto il documento. Il legislatore si trova disarmato davanti a problemi enormi, attuali, che richiedono soluzioni OGGI, non soluzioni tipo creiamo domani "l'agenzia XXX per il migrante" e ulteriori strati e sovrastrati  di burocrazia nazionale e sovranazionale.
Agenzie buone per i figli di diplomatici e dei ricchi che fanno le scuole internazionali e che girano il mondo pagati coi soldi pubblici.


Non c'é una riga, nemmeno UNA, sul controllo delle nascite nei paesi di provenienza. L' Africa é una perenne fabbrica di bombe demografiche. Non c'é alcun accenno alla definizione di investimenti nei paesi di origine. Come affrontiamo il colonialismo mascherato da liberismo economico? Che fare con i francesi con il loro franco africano? che fare con le multinazionali che controllano interi settori di commodities africane?


CONCLUSIONI
Alla luce della interessantissima e illuminante lettura, concludiamo che questo Global Compact non serve ad una mazza se non a dare l'ennesima lustrata di politically correct alle attuali (e prossime alla scomparsa) amministrazioni nazionali europee, e a una trasferta ottimamente pagata a Marrakech per le nostre giá strapagate delegazioni.
E'un canto di morte che suggella il fallimento delle politiche migratorie portate avanti sinora dalla classe dirigente europea e non.

Dimenticavo: serve anche ai nostri politici per discutere su quanti angeli stanno sulla capocchia di uno spillo. E ai giornalisti per riprendere le loro inutili dichiarazioni.


Se rinasco faccio il diplomatico. O almeno ci provo.