sabato 22 dicembre 2018

Iniziate a farvelo piacere

La macchina della contro-propaganda inizia a muoversi.
E hanno trovato il loro campione.

Il terzo presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, finirà il suo incarico alla guida della BCE a fine 2019.

Come cantava il grande Lucio Dalla:

"L'anno che sta arrivando
tra un anno passerá
io mi sto preparando
é questa la novitá"

Ecco, siamo a fine 2018.
A fine 2019 Draghi dovrá trovare una nuova poltrona.
Il presidente Mattarella rimane in carica fino al 2022. Il governo Lega-M5S vedremo quanto durerà: sembra precipitare ogni settimana, a dar retta ai giornali, ma tutto sommato risulta stabile e stanno finalmente cambiando i "tecnici" del governo, cioè gli altissimi funzionari che fanno girare la macchina statale.

Quali tecnici?
Questo qua, per incominciare. Roberto Garofalo, magistrato, capo di gabinetto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, nominato da Pier Carlo Padoan, Ministro dell'Economia sotto Renzi. Abbiamo un magistrato nominato da un precedente ministro di un governo del PD per gestire . Magistrato  del PD. Non mi pare proprio una novità.

Poi c'é quest'altro. Daniele Franco. Nominato Ragioniere Generale dello Stato all'inizio del Governo Letta. Anch'egli quindi in salsa PD.
Cosa é la Ragioneria Generale dello Stato? E'una parte del Ministero dell'economia che si occupa, tra le varie cose,  di redigere il bilancio di previsione e del bilancio consuntivo dello Stato.

Bilancio dello Stato. Ministero dell'economia, il più importante dicastero del governo. Roba grossa.

Abbiamo quindi che due altissimi funzionari del dicastero dell'economia erano di orbita PD.

Il PD é pro-euro, il governo in carica é fortemente critico verso l' assetto attuale dell' eurozona, e abbiamo due altissimi funzionari nominati da uomini del PD che hanno visioni diametralmente opposte a quelle del governo attuale.

Il siluramento è il minimo sindacale, per come la vedo io, per lavorare sinergicamente all'interno del Dicastero dell'Economia con una squadra affiatata.

Al Parlamento Europeo hanno paura. A Maggio molti parlamentari non verranno riconfermati. Stipendi e benefit da sogno, puff!, spariti. Rimarranno ottime pensioni, sicuramente, ma non certo i soldi a palate di prima. Probabilmente non ci sarà un ribaltone euroscettico a Strasburgo a Maggio 2019, ma un forte ridimensionamento delle attuali rappresentanze parlamentari, sì.

Ora, immaginate un Parlamento con molti euroscettici dentro, e un nuovo presidente della BCE tedesco. Weidmann. Quello de "La Grecia deve essere piú competitiva"e "le attuali politiche monetarie della BCE sono troppo permissive". 

Avremo da un lato politici che lavoreranno per smantellare l'attuale assetto dell'Euro o come minimo per una riduzione delle politiche di austerità, e dall'altro un campione dell'austerità che controlla il rubinetto monetario di un CONTINENTE. Due fronti opposti come non si era mai visto prima in Europa.

Torniamo a Draghi. Un campione di intelligenza e scaltrezza come lui (mica come quel frescone di Trichet) va sfruttato fino alla fine. In Germania lo odiano, in Francia non può certo riciclarsi come un professore sfigato qualsiasi come Letta, quindi rimane l'Italia. E come preparare un mediatico tappeto rosso?

Abbiamo qualche indizio?

Forse.


Ecco uno screenshot dal sito on line di Repubblica, 22 Dicembre 2018, cioé oggi.

Draghi fra i comuni sfigati in economy a combattere con le cappelliere

Vedete? Draghi sale in economy! come un "normale passeggero". Altri su Twitter: "Siamo fieri di lui". Altri ancora: "Non si é vantato del suo gesto". Essendo il moderno Carlo V d'Europa, la gente rimane ammaliata nel vedere l'imperatore prendere un normale aereo di linea.

L'immagine va curata. Draghi é apparso finora troppo distante. E' professionale, nel grande pubblico nessuno sa esattamente cosa faccia ma ha l'aria tremendamente importante. E poi appare sempre sobrio, che tra le fila dei superburocrati europei non é cosa da poco. A differenza di Monti. é un economista vero. Draghi fa troppo membro degli "Illuminati"e "Reggenti del Mondo". Non mi stupirei se in una delle prossime foto lo vedremo distribuire caramelle ai bambini per farcelo risultare più umano. Ah no aspetta! Ha già distribuito qualcosa, ma non erano caramelle!

Ve lo ricordate? Era Maggio 2013.



Era in Slovacchia, il presidente BCE ad autografare le nuove banconote da 5 euro per i bambini. Ronaldo firma magliette, cappellini e diari, Draghi firma banconote.

A fine 2019 dovrete farvelo piacere. Ricordatevelo.

Intanto auguro a tutti voi auguri di buone feste e scorpacciate di torrone con i vostri familiari.

Ad majora!









venerdì 21 dicembre 2018

Reverse Engineering degli studi scientifici

Domanda: come hanno fatto i Medici a fare quel che hanno fatto? Cosa avevano i Medici di diverso rispetto ad altri banchieri prima di loro? Come ha fatto il povero Cristoforo Colombo ad essere ricevuto dai Reali Spagnoli ed essere finanziato per veleggiare verso le Indie? Come é scoppiata la Prima Guerra mondiale (solo perché un anarchico ha sparato ad un arciduca?! siamo seri...)? Come mai ci sono stati i Ruggenti anni '20 e poi il crollo di Wall Street?

Fermiamoci qua.

Tante, tante domande. Alle superiori non spiegano niente di tutto ciò. E i documentari di Alberto Angela, che in Italia ha monopolizzato e appiattito la divulgazione scientifica come nessun altro, si concentrano su storia antica che non serve a niente per spiegare il presente. Alberto Angela piace tanto alle signore di mezza età. Rassicurante. Belloccio. Ma non fa informazione storica utile per capire il presente. Alberto Angela sta all'informazione scientifica come Gramellini sta al giornalismo. Rilassa ma non fa riflettere criticamente.

Da quando ho iniziato a studiare economia e finanza ho dovuto anche fare "reverse engineering" della storia che mi hanno insegnato alle superiori.
Alcuni esempi:

1. Dovendo capire come nasce il denaro oggi, ho studiato gli accordi di Bretton Woods ieri. Bretton Woods non viene insegnato alle superiori.

2. Dovendo capire come mai il Dollaro la fa da padrone oggigiorno, ho studiato il meccanismo delle riserve valutarie, e ho capito che la Prima Guerra Mondiale ha segnato, di fatto, il tramonto della Sterlina e l'esplosione del Dollaro. Come? a causa del gold standard. A scuola non se ne fa menzione.

3. Dovendo capire cosa sono i minibot proposti dalla Lega, ho dovuto cercare l'equivalente dei minibot tedeschi, che consentirono ad Hitler di far risorgere la depressa economia tedesca e passare da una disoccupazione a due cifre a disoccupazione inesistente. Ne avete mai sentito parlare a scuola? Zero.

La dispersione scolastica italiana é figlia degli inutili nozionismi che ancora ci impartiscono nelle scuole dello Stivale. Impari la nozione, passi l'interrogazione, e finisce là. Non sapendo ragionare, e non sapendo comprendere il presente, non trovi lavoro e quindi pensi che tanto vale mollare la scuola.

Un altro esempio sulla storia della filosofia? Il paradosso di Achille e la Tartaruga. Ho chiesto a studenti delle superiori, bravi a scuola, dove fosse nascosto l'errore. Non hanno saputo rispondere. Uso della logica: zero.

ExitEconomics nasce e si sviluppa nell'uso compulsivo della logica e del fact checking.

Una eccezione in mezzo al pantano degli insegnanti italiani va a Pietro Ratto, grandissimo, coraggiosissimo e VERO intellettuale italiano che rimette in discussione, prove alla mano, tantissima storia insegnata alle superiori. Il suo pensiero é perfettamente allineato al mio quando si parla di insegnamento della storia nella scuola italiana.

Volete le risposte alle domande di inizio articolo?
Iniziate a studiare e seguite ExitEconomics. Sto lavorando alla produzione di video che rafforzino le spiegazioni fornite nel blog.










mercoledì 19 dicembre 2018

Inflazione: come manipolare il prezzo di uno smartphone

Post pubblicato anche su OraZero.

Preambolo: questo post contiene un po' di matematica: siccome la matematica é la base per capire come vi fottono le banche, le assicurazioni, l'ISTAT, e in genere quelle entità che gestiscono il rischio finanziario e i grandi numeri, è bene che capiate i principi base di certe meccaniche altrimenti starete sempre, per dirla alla Pitagora, a 90 gradi (visto che Pitagora era greco diciamo a pigreco/2?) con le istituzioni.
Ripeto: cercate di capire i principi base, non i dettagli. I dettagli sono per gli addetti ai lavori, noi facciamo altro per vivere, e ci accontentiamo di avere le idee chiare sui principi generali.
Capire i principi base di tante cose ci consente di unire i puntini e di capire come si muovono le banche centrali e i governi in periodi di interessi bassissimi e boom dell'immobiliare (fuori dall'Italia e dalla Grecia).

Ho giá spiegato l'importanza della stima dell'inflazione a questa pagina. Ho anche sottolineato come sia stata l'inflazione dei prezzi del pane a scatenare la primavera araba, e in Cina la rivolta culminata nella mediatica piazza Tienanmen: il popolo si ribella quando l'inflazione sale molto più dell'aumento dei salari.

Una conquista fondamentale della scuola austriaca di economica é la comprensione del legame inflazione-creazione di moneta. La creazione di moneta crea vincitori e vinti. Ne ho scritto qua.

A partire dal 1971, e con le liberalizzazioni finanziarie selvagge degli anni '90, é stato possibile creare moneta soprattutto per fare speculazione finanziaria, anziché finanziare attività produttive. La moneta é finita soprattutto in azioni, immobiliare, e NON negli investimenti. L'inflazione misura i consumi, non azioni, titoli di stato e immobili.

Ricordate sempre la prima legge di ExitEconomics: le banche creano credito dal nulla, con gli interessi, e distruggono il denaro quando il debito viene ripagato, con gli interessi. Quali banche? le banche commerciali, quelle presso le quali avete il vostro conto corrente e da cui vi scalano i soldi quando pagate le bollette. Per tirare avanti l'economia ha bisogno sempre di nuovo credito, quindi l'inflazione é connessa con la creazione del credito. Per esserci crescita, occorre credito, il credito si tira dietro interessi, per ripagare i quali occorre piú moneta. Se la crescita di beni e servizi va di pari passo con la crescita della moneta, l'inflazione é bassa. Ma ci saranno sempre quelli che avranno vantaggi dalla creazione di moneta. Se invece si crea troppa moneta (ad esempio per operare speculazioni finanziarie) l'eccesso di moneta causerá inflazione laddove la moneta va ad accumularsi (al giorno d'oggi, in Borsa e nell'immobiliare nei paesi normali, non interessati come l'Italia dall'effetto Monti).

In questo post, ci occupiamo del credito concesso ai consumatori dalle banche, e quindi alla creazione di inflazione al consumo, misurata dal CPI, consumer price index, ovvero indice dei prezzi al consumo.

Se volete capire come il denaro viene creato, distribuito e distrutto potete leggere gli articoli su ExitEconomics elencati a questa pagina [in italiano e inglese]. Sono principi ignoti alle universitá ma sono spiegati bene nei documenti della Banca d'Inghilterra e della Federal Reserve Americana.

In Europa, scopo della BCE (Banca Centrale Europea) é quello di mantenere la stabilitá dei prezzi. In altri termini, lo scopo é quello di tenere sotto controllo l'inflazione. Lo scopo della BCE non é quello di promuovere sviluppo, non é quello di tenere bassa la disoccupazione (come per la FED americana). NO! L'unico scopo della BCE é quello di controllare l'inflazione. L'Europa é talmente stabile da essere imbalsamata e non cresce da due decenni.

Veniamo al post di oggi: visto che l'inflazione è così importante, é altrettanto importante capire come puó essere manipolata.

A questa pagina, vedete un esempio di come l'ISTAT calcoli l'inflazione. E'un esempio terra terra, buono per studenti delle superiori.

Si fa l'esempio di un insieme composto da pane (bene tangibile, prodotto finito), giacca (bene tangibile, prodotto finito), taglio di capelli (servizio) e caffè (bene tangibile, materia prima).
Valutando la variazione del prezzo nel corso degli anni di questo assortimento chiamato "paniere", si calcola l'inflazione.
L'esempio è molto semplice, ai limiti del banale, ma non sono riuscito a trovare tra le pagine dell'ISTAT niente di meglio.

Leggendo l'esempio dell'Istat, tutto sommato calcolare l'inflazione é un gioco da ragazzi.
Bene o male, nel corso dei decenni tutti mangiano pane, si tagliano i capelli, acquistano giacche, e pertanto é possibile fare il confronto dei prezzi tra periodi diversi.

Ma cosa succede se, per esempio, nel nostro "paniere"di riferimento entrano ed escono beni e servizi, oggetti che nascono e muoiono nel loro uso per effetto dell'obsolescenza tecnologica, per moda o per cambiamenti sociali?

Un esempio per chiarire le idee: negli anni 80 tutte le famiglie italiane avevano un televisore a casa.
Oggi, a distanza di trent'anni, tutte le famiglie italiane hanno ancora un televisore a casa.
Con una differenza: é cambiata la tecnologia.
Negli anni '80 il televisore mainstream, cioé di largo uso, era un televisore a colori a tubo catodico a fosfori. Oggi, il televisore mainstream é LCD o LED (OLED sono ancora di nicchia). Siamo passati dall'analogico al digitale.

Ora, come diavolo si fa a confrontare due oggetti che hanno due tecnologie completamente differenti, ingombri differenti, pesi differenti, consumi differenti, funzioni differenti (uno smart tv ha accesso a internet, radio IP, navigazione web, etc che il vecchio ingombrante TV anni 80 non aveva)?
Come si fa a dire che il televisore oggi é aumentato di costo del 20% rispetto al televisore di 30 anni fa se un televisore oggi é diverso da quello di 30 anni fa?

Una zucchina resta  una zucchina, il pane resta pane, ma i navigatori satellitari venti anni fa non erano stati inventati, gli smartphone non esistevano.

Malignamente potremmo chiederci: "Ma visto che la BCE tiene al guinzaglio le economie dei paesi dell'euro zona con la storia dell'inflazione target del 2%, non sarà che fa comodo alla BCE avere una inflazione che figura bassa in modo tale da tenere il costo del denaro basso altrimenti molte aziende vanno in bancarotta e ci sono fallimenti a go-go?".

L'inflazione non tiene conto del costo delle abitazioni. Eppure sappiamo che l'acquisto di una abitazione é la spesa che ti condiziona tutta la vita. L'inflazione non tiene conto delle tasse, ma indirettamente sappiamo che se il governo incentiva l'acquisto di una vettura elettrica, il costo della componentistica per fare veicoli elettrici schizza verso l'alto mentre per i produttori di marmitte catalitiche si mette male. Il costo della vita non tiene conto delle tasse.
L'inflazione piace allo stato perché consente di abbassare il costo del debito. L'inflazione non piace ai creditori perché diminuisce il valore del denaro.

Insomma, diamine! l'inflazione è onnipresente per prendere decisioni sulla gestione dell'economia, dei tassi di interesse, nella ripartizione della ricchezza. Decide le nostre vite, indirettamente, attraverso le scelte sui tassi di interesse operate dalle Banche Centrali.

Ma nessuno in giro sa esattamente come si calcola. Che senso ha un singolo numero che dovrebbe condensare informazione proveniente da migliaia di beni e servizi? che senso ha un singolo numero nel descrivere le scelte di spesa di milioni di cittadini? come si fa a essere sicuri che la computazione di questo numero non sia fatta apposta per assecondare i bisogni della politica o della grande finanza, anziché per informare il popolo della realtà delle cose?

Le risposte sono semplici: l'inflazione é un singolo numero e pertanto NON rappresenta la situazione di milioni di consumatori. E'un "best fit", e qua il "best" va letto nelle intenzioni di chi controlla gli uffici di statistica.

Per capire come il CPI. consumer price index, indice dei prezzi al consumo, o misuratore dell'inflazione come ci dicono i telegiornali, sia un numero afflitto dalla peggiore delle disinformazioni, facciamo l'esempio di uno smartphone. E'uno status symbol, é utile, é onnipresente, é sempre piú smart e sempre meno phone.

Come si fa a confrontare due smarthone di fascia media a distanza di qualche anno per capire come é variato il prezzo se le performances sono completamente differenti?

Il trucco sta in un artificio matematico noto come regressione.

Regressione nel linguaggio comune possiede una connotazione negativa: evoluzione é sinonimo di progresso, miglioramento, felicitá. Regressione é sinonimo di involuzione, regresso, peggioramento, infelicità.

In matematica la regressione ha un altro significato: è un metodo per stimare, date le informazioni disponibili oggi, quale sarà la situazione futura o per aggiustare il presente per confrontarlo col passato. Questa definizione è terra terra, ma introduce il concetto. Abbiamo a che fare con tante variabili, cioè oggetti del paniere, che cambiano di continuo, e vogliamo capire come calcolare la variazione dei prezzi con un solo numero.

Siccome lo smartphone integra sempre più funzioni di anno in anno, come si fa a comparare il costo di un smartphone di 5 anni fa con uno attuale? in generale, si parla di qualità. Qualità  maggiore significa funzionalità percepite come migliori. Migliore risoluzione dello schermo, migliore durata della batteria, migliore fotocamera, ecc. Occorre trovare un modo per quantificare la qualitá. E' dura, se ci pensate.

Sette anni fa gli smartphone non avevano le funzionalità o le performance degli smartphone attuali, quindi bisogna cercare di trovare un modo per confrontare i prezzi prima e dopo l'introduzione delle nuove caratteristiche.

Si usa l' Aggiustamento Edonistico di Qualita (Hedonic Quality Adjustment). Hedonic in inglese significa edonisitico, cioé "che dá piacere". Quindi, se il nuovo modello ti piace piú del vecchio modello, il nuovo modello ha a un valore aggiunto e una qualitá migliore del vecchio. Il prezzo del nuovo modello deve essere "aggiustato" rispetto al precedente modello per tenere conto delle nuove funzionalitá. Quando dico aggiustato, intendo dire ribassato. Giá, l'aggiustamento é al ribasso, e quindi all'aumentare delle funzionalitá, anche se gli smartphone costano di piú, ai fini dell'inflazione il loro costo é considerato molto piú basso di quello pagato in negozio per comprarlo.

Domanda di Piero lo sfigato: "Lorenzo, fammi capire, lo smartphone di fascia media mi costa di piú OGGI rispetto all'anno SCORSO ma ai fini del calcolo dell'inflazione costa MENO???"

Esatto.

Prezzo Secondo il CPI = Prezzo che paghi / qualitá

Siccome a denominatore la "qualitá" é maggiore di 1, il prezzo secondo il CPI é piú basso del prezzo reale di acquisto


Confusi?

Facciamo un esempio.
Supponiamo che il nostro smartphone venga misurato attraverso quattro sole variabili: risoluzione del monitor, velocità del processore, quantità di memoria e risoluzione della fotocamera.
Nota: uno smartphone oggi ha altre caratteristiche tecniche: ricezione MIMO, quad band, display OLED, gestione bilanciata della batteria, ecc. ma il nostro é un modello semplificato.

Vogliamo capire come si muove il prezzo tra un anno e quello successivo. Se non vi piace la matematica, saltate pure alle conclusioni in calce al post.
Questo il confronto fra le specifiche tecniche del nuovo vs. il vecchio telefonino.

Smartphone Mainstream vecchio (oggi fuori produzione)  Nuovo Modello Mainstream oggi
Prezzo400  500
Monitor 2160*1080 OLED 1280*720 LED
Processore 2 GHz - quad core 1.5 GHz - single core
Memoria 6 GB 1 GB
Fotocamera 16 Mpixel 4 Mpixel


Se consideriamo P il prezzo come variabile dipendente dalle caratteristiche del modello, abbiamo che il logaritmo del prezzo é dato da:


Log P = c0 + c1*x1 + c2*x2 +c3*x3 +…..+ cN*xN

secondo una regressione ai minimi quadrati. I coefficienti c sono prese da tabelle dell'ufficio di statistica per ogni variabile dello smartphone. Nel nostro caso, N = 4 perché abbiamo 4 variabili (monitor, processore, memoria e fotocamera).

Per avere un'idea di che numeri parliamo, potete andare a pagina 10 di questo documento dell'ufficio di statistica UK. Abbiamo a che fare con un largo numero di coefficienti

Vi risparmio i conti, ma di fatto il vecchio smartphone puó passare, secondo un aggiustamento pari a 1.5 (si arriva anche fino a 4 per vecchi televisori), da 400 euro a 400*1.5 = 600 euro.

Quindi per l'ufficio di statistica lo smartphone non é incrementato di 100 euro (da 400 agli attuali 500 euro), ma é passato da 600 (prezzo del vecchio "aggiustato"con la regressione) agli attuali 500.
In altri termini, é diminuito di 100 euro.
Anziché inflazione, abbiamo deflazione. Chiaro, é su un singolo bene di consumo, lo smartphone, ma intanto capite il principio, o no?

Avete idea per quanti beni di consumo si applica questo artificio statistico? fosse solo per smartphone, o vecchi scassati tubi a raggi catodici rimpiazzati dai TV LED, passi. Ma in realtá si applica anche a:

Mutande, vestiti, felpe, calzature, macchine fotografiche e accessori, abbigliamento, affitti, elettrodomestici.
Mi sfugge il senso dell'enorme innovazione in campo dell'abbigliamento e delle mutande e delle canottiere, ma tralasciamo.


Alla luce di questo post, spero di avervi fatto capire, non intuire, ma capire, che il calcolo dell'inflazione è un enorme BLUFF e che, se vi risulta che anche in un Paese afflitto secondo l'Istat da bassa inflazione, o deflazione, sia in realtá oggetto di caro vita perché benzina, bollette etc costano di piú anno dopo anno, sappiate che avete ragione. Semplicemente, correggono gli aumenti dei prezzi con artifici matematici.


martedì 4 dicembre 2018

Global compact - analisi

Si fa un gran parlare del global compact.

Siccome si perde meno tempo a leggere la bozza che non a seguire l'intellettame (crasi di intellettuali e letame) nei vari talk show, mi sono preso la briga di leggerlo. E di farvi un riassunto diverso da quello che vi propinano i giornali i cui giornalisti non hanno voglia di spulciarselo.

Qua lo potete scaricare, in versione inglese. Non fatevi spaventare dalla dimensione. E' un documento delle Nazioni Unite, quindi pieno di aggettivi, avverbi, pompositá, insomma un sacco di bla bla e di poca sostanza. Per trovare la sostanza, bisogna usare il crivello di Eratostene. Ma siccome questo documento viene proposto per la ratificazione da centinaia di paesi, tanto vale perderci del tempo e capirne i contenuti.
E' l'ennesimo chiodo sulla bara delle Nazioni Unite.

Vengo ai punti salienti.

A cosa serve? Se leggete la prima pagina, ancora non é chiaro. Un documento scritto seriamente presuppone uno "Scope"(ambito di applicazione) e un "Purpose"(finalitá del documento). Qua purtroppo siamo davanti ad un documento ampolloso e ripetitivo.
Comunque, alla seconda pagina capiamo due cose:
1. E'un accordo non legalmente vincolante (significa che é una dichiarazione di intenti. Tipo "mi impegno a fare questo...." ma se poi non lo faccio non posso essere perseguito da un magistrato).

2. Si occupa di migranti, e NON di rifugiati. Quindi, si occupa di migranti economici, non di persone che scappano dalla guerra.

3. Non ha un piano di sviluppo, un cronoprogramma. Dovrebbero spiegare a chi ha scritto questo documento la differenza fra intenzione (non quantificabile) e obiettivo (quantificabile). Se questa é la classe digerent..ops, dirigente dell'ONU si spiegano perché le cose nel mondo non vanno proprio come dovrebbero.

Ma tant'é....


Abbiamo un "accordo basato sulla buona volontá" di gestire migranti economici senza una scadenza precisa di applicazione. Ancora non sappiamo  chi fa chi, chi fa che cosa e in che tempi.

Andiamo avanti con la lettura.
Pagina 2/3/4 sono "guiding vision". Ancora intenzioni. Leggiamo la pagina una riga ogni tre giusto per vedere se qualcosa di interessante c'é dentro.
Ecco il primo chiarimento.  Punto 12. Traduco per i diversamente inglesi:

"[Questo documento] cerca di affrontare le legittime preoccupazioni delle comunitá, riconoscendo al contempo che le societá stanno attraversando cambiamenti demografici, economici sociali ed ambientali su scala differente che potrebbero avere implicazioni e conseguenze dalla migrazione. Cerca di creare le condizioni che consentanto a TUTTI (NdT: sottolineo tutti) i migranti di arricchire le nostre societá attraverso le loro capacitá umane, economiche e sociali, e quindi facilitare il loro contributo allo sviluppo sostenibile a libello locale, nazionale, regionale e globale."


Insomma l'immigrazione é vista in ogni caso come ricchezza. Vale l'equazione

diversitá = ricchezza.

Quindi l'immigrazione é bella. Va solo disciplinata.

Finalmente dopo "sei pagine sei" siamo introdotti agli obiettivi di questo accordo.
Obiettivo 1. Prendere, condividere ed analizzare dati per indirizzare la politica. Insomma, i migranti vanno schedati...ops, censiti, per sesso, etá, ma non viene menzionata la religione (problema di privacy, c'é scritto cosí). Quindi non sapremo se sono islamici, cristiano ortodossi o buddisti quelli che attraversano il Mediterraneo. Saranno contenti i migranti dell'ISIS che esiste la privacy sulla religione in Europa cosí nessuno li disturba con domande sconvenienti.
Obiettivo 2. Minimizzare quei fattori che spingono i popoli a mollare il paese di origine. Insomma, lotta alla povertá, alla fame (ma non avevamo giá UNESCO, FAO, e millemile associazioni strapagate col denaro pubblico ed esentasse per questi problemi?), alla guerra (l'ONU allora a che serve), e udite udite!! ai cambiamenti climatici!! Gli onnipresenti e sempre vaghi cambiamenti climatici! Ma non ci sono giá gli accordi di Kyoto, Parigi e altri sul fronte del clima? Insomma, esistono GIA' le organizzazioni preposte e gli accordi climatici. O dobbiamo creare ALTRE organizzazioni che fanno le stesse cose?
Obiettivo 3: Procurare informazioni dettagliate e aggiornate sulla migrazione.
Non capisco la differenza col punto 1, sinceramente.... il punto due é sostanzialmente una replica...Ah no, stavolta creano i siti web per fornire le info sui paesi di arrivo: moneta usata, come applicarsi per i permessi di lavoro etc. E'un nuovo obiettivo, altroché.
Obiettivo 4: Assicurarsi che i migranti forniscano vere generalitá. Questo riprende l'Obiettivo 1. Ma se i documenti identificativi non sono forniti dai migranti che si fa? boh, il doc non lo spiega.
Obiettivo 5: Rafforzare la disponibilitá e la flessibilitá di corridoi per la migrazione regolare.
Insomma: rafforziamo i corridoi per i migranti che cercano lavoro. Quindi, a pagina 12 ormai é chiaro l'oggetto del documento: il documento si occupa di fornire i mezzi per aiutare a gestire la migrazione economica su vasta scala. Ma se il lavoro nela paesi di arrivo non c'é, come si fa? ah, il doc non lo spiega. Anzi, non é non che lo spiega, non menziona proprio la disoccupazione nei paesi di arrivo. Menziona due volte i problemi della disoccupazione nei paesi di partenza e basta. Siamo al teatro dell'assurdo.

Obiettivo 6: questa é bellissima!! stupenda!! da incorniciare!! Ecco la traduzione letterale.

Semplificare assunzioni etiche e corrette e salvaguardare le condizioni che assicurino un lavoro decente

Dove si firma!?? Mi sembra un proclama della moribonda CGIL. Mi pare di ricordare che in tutto l'Occidente é esploso il precariato, i millennials spesso fanno lavori sottopagati e hanno difficoltá enormi di accesso al credito bancario. Per i migranti sará tutto diverso, ora c'é questa bellissima comunione di intenti di tutti i paesi verso il global compact. Vuoi mettere??

Il contenuto é qualcosa che é talmente una ripetizione di normali principi di diritto del lavoro, per cui l'Occidente si é battuto per tutto l'Ottocento e tutto il Novecento che manco vale la pena di tradurlo. E'un'offesa all'intelligenza.


Obiettivo 7: affrontare e ridurre le vulnerabilitá della migrazione
Si tratta di fornire assistenza ai migranti durante il loro viaggio e la loro permanenza nel paese di origine. Include aiuto per evitare di cadere nel precariato. Suggerirei di creare una cosa simile per i giovani precari italiani.

Obiettivo 8: salvare vite in un'ottica di sforzo coordinato internazionale
Leggendo tra le righe: soccorrere i barconi comunque (le ONG ringraziano). Fornire ai migranti i mezzi per contattare le loro famiglie. Assicurarsi che i percorsi pericolosi per i migranti vengano evitati da questi ultimi in modo proattivo. Insomma, autostrade per l'Europa

Obiettivo 9: combattere il traffico di migranti
Questa é interessante! come si fa a dissuadere gli scafisti dal provarci? vediamo un po':
a) i paesi firmano dei trattati...ok
b) i paesi condividono le informazioni...di nuovo!.
c)  i bambini sono assistiti (???????? sacrosanto, ma che c'entra con l'obiettivo? )
d) si promuovono leggi nazionali contro il traffico di esseri umani... ok, cooperiamo tutti!
e) si separano i trafficanti dai migranti..
f) si coopera con gli altri paesi. Di nuovo!

Ma ci rendiamo conto che questo obiettivo, per come é scritto, é l'apoteosi della scoperta dell'acqua calda? Se nei miei documenti tecnici, di assicurazione di qualitá, di valutazione del personale e delle aziende dovessi scrivere tante parole con cosí poco contenuto, mi prenderebbero a calci. E qua si parla di un trattato internazionale per la gestione di un fenomento epocale!

Obiettivo 10: copia incolla obiettivo 9
Obiettivo 11: gestire i confini in modo integrato, sicuro e coordinato.
Come? gli stati collaborano. Massí, basta collaborare e si supera tutto! Collaborazione/condivisione é il leit-motiv di questo documento.
Qua si menzionano anche sanzioni per quesi paesi che non schedano o attuano politiche discriminatorie sui migranti. Tipico il caso delle sanzioni europee per come abbiamo gestito Lampedusa. Abbiamo visto come va a finire. La popolazione si incazza ancora di piú.
Obiettivo 12: copia incolla degli obiettivi 1, 2 e 3.

Mi fermo qua. E'abbastanza. Sono 23 le buone intenzioni che qui chiamano pomposamente obiettivi.

Questo documento é una solenne cazzata. Il nulla assoluto. Pieno di buone intenzioni, nessuna linea guida dettagliata, nessun accenno alle capacitá di uno stato di sopportare il fenomeno migratorio, nessun accenno ai problemi di integrazione nelle metropoli. Niente.
E' il manuale delle giovani marmotte per l'accettazione e gestione dell'immigrazione.
Anzi, nemmeno un manuale. Un manuale contiene istruzioni operative. Questo é solo una ripetizione infinita di intenti volti a: proteggere i corridoi migratori, aiutare i migranti nell'integrazione, spingere per la cooperare  fra paesi che hanno appena ora iniziato a scannarsi su chi si accolla l'ultimo barcone (vero Malta?) senza considerare minimamente l'entita del fenomeno migratorio. Dobbiamo gestire una immigrazione di centiania di miglia di persone, oppure di milioni o  centinaia di milioni di persone e applichiamo le stesse linee guida?

Ma di che cosa parliamo??

Un documento scritto coi piedi non fa bene a nessuno. Primo, perché scredita chi l'ha scritto (le Nazioni Unite, al solito). Secondo, perché fa perdere tempo a chi lo legge (me, in questo caso, e voi, che mi leggete). Terzo, perché non propone soluzioni, propone intenzioni e lascia la patata bollente al legislatore. Ritorniamo cioé al punto di partenza dopo aver letto il documento. Il legislatore si trova disarmato davanti a problemi enormi, attuali, che richiedono soluzioni OGGI, non soluzioni tipo creiamo domani "l'agenzia XXX per il migrante" e ulteriori strati e sovrastrati  di burocrazia nazionale e sovranazionale.
Agenzie buone per i figli di diplomatici e dei ricchi che fanno le scuole internazionali e che girano il mondo pagati coi soldi pubblici.


Non c'é una riga, nemmeno UNA, sul controllo delle nascite nei paesi di provenienza. L' Africa é una perenne fabbrica di bombe demografiche. Non c'é alcun accenno alla definizione di investimenti nei paesi di origine. Come affrontiamo il colonialismo mascherato da liberismo economico? Che fare con i francesi con il loro franco africano? che fare con le multinazionali che controllano interi settori di commodities africane?


CONCLUSIONI
Alla luce della interessantissima e illuminante lettura, concludiamo che questo Global Compact non serve ad una mazza se non a dare l'ennesima lustrata di politically correct alle attuali (e prossime alla scomparsa) amministrazioni nazionali europee, e a una trasferta ottimamente pagata a Marrakech per le nostre giá strapagate delegazioni.
E'un canto di morte che suggella il fallimento delle politiche migratorie portate avanti sinora dalla classe dirigente europea e non.

Dimenticavo: serve anche ai nostri politici per discutere su quanti angeli stanno sulla capocchia di uno spillo. E ai giornalisti per riprendere le loro inutili dichiarazioni.


Se rinasco faccio il diplomatico. O almeno ci provo.






venerdì 30 novembre 2018

Primavera araba causata dalla speculazione finanziaria

Siria, Libia, Egitto, Tunisia, Yemen, Algeria, Iraq, Giordania e tanti altri.

Cosa li accomuna?

Nella storia recente, sono stati gli stati in cui é nata la "Primavera Araba", ovvero uno "spontaneo moto di protesta", secondo i giornali italiani, dei giovani arabi contro gli oppressivi stati nazionali dei paesi summenzionati, avvenuti tra il 2010 e il 2011.

Dopo alcuni anni, visto il disastro dopo i cambi di regime, viene da domandarsi se queste agitazioni popolari fossero realmente  spontanee.

Moti di protesta spontanei o spintanei?

Mettetevi nei panni di uno povero che vive del proprio lavoro, é scarsamente istruito, ha una religione che gli dice come vivere, e al quale della differenza fra Stato Laico e Potere Religioso non gliene puó fregare di meno. Vede la TV satellitare, le partite della Champions, Al Jazeera, non parla inglese ma francese e arabo.

Bene, secondo voi il cittadino arabo in questione si solleva contro il proprio regime (che fino ad allora gli aveva garantito il pane a buon prezzo) perché vuole avere la democrazia come in Europa (dove le donne sono libere di girare in minigonna e si laureano e diventano dirigenti di azienda) o perché non ha i soldi per comprare il pane per dar da mangiare ai suoi figli (la moglie non lavora, cresce i bambini e indossa il velo)?

Al netto della CIA americana che promuove i cambi di regime a ritmo stagionale in ogni parte del pianeta, sappiamo che la fame smuove piú dell'intelletto. 

Cosa successe in quegli anni (ripeto: tra il 2010 e il 2011) al prezzo delle materie prime agricole come grano, orzo, riso, che forniscono la base per l'alimentazione della popolazione povera araba?
Giusto per darvi un'idea, in Egitto il pane si chiama "aish" e aish significa vita. E l'Egitto importa grano. Strano scherzo del destino: una volta la mezzaluna fertile e l'Egitto erano i grandi produttori di grano. Lo studiavamo nei libri di scuola. I romani volevano l'Egitto per assicurarsi il grano.
Ora quegli stessi paesi sono importatori netti di grano e la loro sopravvivenza é legata al prezzo dei cereali, che dipende dalla speculazione finanziaria. E'come mettersi il cappio al collo e dare il controllo dello sgabello su cui si sta in piedi agli USA.

Quindi, capito che l'Egitto campa sul pane e che il pane viene importato perché il grano viene importato, cosa successe tra il 2010 e il 2011 al prezzo del grano? 
Successe questo:



Guarda caso, tra il 2010 e il 2011 il prezzo del cibo, principalmente frumento, esplose un po' in tutto il mondo (linea blu). La prima grossa botta avvenne a ridosso del biennio 2007-2008. Siccome i grossi capitali scappavano dall'immobiliare che in America era al tracollo, investirono nelle commodities tra cui le materie prime alimentari. Questo portó il loro prezzo alle stelle. Non solo. Siccome i grandi capitali scappavano da valute a rischio dei paesi emergenti per rifugiarsi in valute piú sicure, questo portó inflazione nei paesi piú poveri, come l'Egitto appunto. 
Altra grossa botta fu nel biennio 2010-2011. Questo é il periodo del Quantitative Easing della FED. In altri termini, creazione di denaro con bassissimi tassi di interesse che hanno facilitato la speculazione finanziaria sulle commodities. Perché? perché prendi denaro in prestito a bassissimi tassi di interesse per controllare il futuro, in particolare il futuro del mercato del grano che é alimento base per milioni di persone.
Chi controlla il mercato del frumento? Tre giganti americani made in USA: Cargill, ADM e Bunge. Insieme controllano il 90% del mercato mondiale del frumento. Non sto dicendo che gli USA sono brutti e cattivi. Io dico solo le cose per come stanno. Penso che gli USA abbiano fatto i loro interessi, proteggendo e arricchendo il loro popolo, e che i politici di altri paesi si siano fatti corrompere per accettare di diventare da produttori netti di grano degli importatori netti di grano. Chapeau agli USA e alla loro classe dirigente.

Riepiloghiamo: tra il 2010 e il 2011 la gente pativa la fame. Non poteva comprare il pane, perché costava troppo e il governo non ce la faceva a tenere basso il prezzo del pane perché importava troppo frumento e il frumento era troppo caro. Il frumento costava troppo perché la grande speculazione aveva tirato su il prezzo del frumento coi futures (contratti derivati finanziari), e la grande speculazione era stata favorita dal basso costo del denaro messo a disposizione delle banche centrali.

Il mondo oggi é interconnesso. Abbassi i tassi di interesse negli USA, e il prezzo del frumento in Egitto schizza alle stelle.

Con buona pace dei buonisti che vedono sempre e solo i  bravi studenti coraggiosi a far le rivoluzioni e dei complottisti che vedono sempre e solo la CIA a far scoppiare le rivolte.


Nota: anche la rivolta cinese di Tienanmen avvenne perché il prezzo del riso esplose in Cina a causa della pesante inflazione che colpí la Cina in quegli anni.



Dopo lo sconquasso Nord Africano e tutti i cambiamenti di regime che hanno portato a guerra, povertá, morti, bambini orfani ed epidemie, ora ci troviamo con un problema ENORME di immigrazione incontrollata e di conseguenti bombe sociali nei paesi europei.
Quindi possiamo concludere che la globalizzazione, intesa come spostamento senza freni di capitali enormi da un paese all'altro e di contratti derivati (i futures, appunto, sui prezzi del grano) ha avuto un ruolo attivo, per non dire il PRINCIPALE ruolo, nell'emigrazione di massa dal Nord Africa.
Quel cretino di Sarkozy ci ha messo poi il suo in Libia.


giovedì 29 novembre 2018

Un mondo superfluido

Parlando con colleghi ed amici, italiani e non, capisco che a dispetto del titolo di studio e delle esperienze lavorative, nessuno di loro capisce il profondo cambiamento che é in atto da anni.

Gli italiani vogliono tenersi stretto l'euro, ma non vogliono disoccupazione: vogliono avere un ritorno al lavoro sicuro, pensioni sicure, diritto alla salute, ma non vedono l'immigrazione come uno dei problemi del crollo della classe media, o del potere finanziario come causa principale dell'aumento del debito delle famiglie.

In altri termini: non capiscono niente.

E non é colpa loro.

O meglio: non é interamente colpa loro.

E'colpa del politically correct. In Italia lo traduciamo con "buonismo", ovvero propendere a tutti costi a soluzioni "eticamente carine" a problemi complessi.

Vedete, politically correct, globalizzazione e immigrazione sono strettamente collegati.
Il politically correct impedisce al sig. Rossi di dire: "vedo periferie sporche, neri che dormono per strada, fanno pipí in metropolitana, ma non posso dirlo perché altrimenti suono "razzista".
Quindi il politically correct impedisce di dire che l'immigrazione per come é stata non gestita é un problema.

L'immigrazione é di ausilio alla globalizzazione. L'immigrazione é l'aspetto poveraccio della globalizzazione. Perché una immigrazione spinta serve a tenere basso il costo del lavoro. Una alta disoccupazione fa accettare alla gente lavori pagati poco. Qua in Olanda i costi altissimi di una ristrutturazione di una casa da personale olandese ha facilitato enormemente l'uso di manodopera polacca. In Italia é successo lo stesso, solo che la manodopera é rumena.

Peró parliamo sempre di manodopera ESPERTA in qualcosa. Romania e Polonia hanno storia, cultura e know-how tecnico. Un barcone carico di africani, che tipo di know-how porta che possa essere di aiuto all'Europa? Non pretendo ingegneri o contabili o infermieri, ma almeno idraulici o muratori.
Niente di tutto ció, da quanto vedo girando in Italia. In genere sono persone il cui mantenimento e supporto é interamente pagato dalla collettivitá. Occorrono PRIMA scuole in Africa e poi emigrazione in Europa, altrimenti avremo generazioni di analfabeti con cultura tribale che per decenni cercheranno di sbarcare il lunario attraversando il Mediterraneo.

Se l'immigrazione é il fluido umano povero della globalizzaione, il capitale che si muove senza confini é il fludio intangibile ricco della globalizzazione.
Vedete, fusioni, acquisizioni industriali e bancarie constono a grandi societá di spostare capitali dove meglio conviene e pagare le tasse ove meglio conviene. All'uomo della classe media questo é precluso, perché deve pagare le tasse nel paese in cui vive.
Come si mantiene il supercredito che permette alle banche di continuare a sopravvivere e fare utili e ai ricchi di comprare i beni che i poveracci sono costretti a vendere perché non ce la fanno a tirare avanti? Grazie all'azione delle banche centrali.

L'attivitá di iniezione di denaro con bassissimi tassi di interessi da parte delle banche centrali é un altro aspetto della globalizzazione. Consente alle multinazionali di rifinanziarsi ricomprandosi le proprie azioni e facendo felici gli azionisti senza vera crescita.

Quindi giá capiamo che l'uomo medio vive in periferie rese peggiori da stabili occupati abusivamente da immigrati in genere africani che non posseggono altro mezzo di sostentamento se non la caritá di Stato oppure ricorrono a prostituzione e spaccio (e la morte di una adolescente a San Lorenzo a Roma ne é solo l'ultimo caso). Le periferie turche e africane ad Amsterdam o Rotterdam sono un altro esempio. E l'uomo medio vede decrescere il proprio salario perché i posti di lavoro che pagano bene sono stati spostati all'estero ovvero perché i capitali si sono spostati dove il costo del lavoro é piú basso (Cina) o dove si pagano meno tasse (paesi dell'Est Europa, Olanda e Irlanda).
Nel frattempo i ricchi che detengono azioni o case da affittare fanno soldi a palate. E la disuguaglianza aumenta. Non é un caso che se una compagnia USA decide di licenziare 14mila persone le sue azioni salgono. Non venderanno auto in USA, ma all'estero le stesse auto saranno piú convenienti e l'azienda fará piú profitti.

La cultura di sinistra, vecchia di decenni, e il politically correct che la cultura di sinistra si porta dietro impediscono ad un lavoratore che vive di stipendio di riconoscere (non dico accettare, ma almeno riconoscere) queste realtá. Ha strumenti culturali inadatti. La scuola in Italia é vecchia nelle materie che insegna (e infatti c'é incremento  dell'abbandono scolastico: se non puoi permetterti di studiare ingegneria, e come diplomato non c'é lavoro, meglio iniziare da subito a fare i camerieri o gli ascensoristi piuttosto che stare tra i banchi di scuola a studiare Sumeri e Risorgimento con tutte le balle che la Storia insegnata sui libri si porta dietro).

I figli della vecchia classe media devono diventare fluidi pure loro. Emigrare dove possono, cambiare lavoro spesso etc. In queste condizioni, fanno meno figli perché sono precari e questo rafforza il circolo vizioso del politically correct: se loro fanno meno figli, a livello numerico occorrono gli immigrati per compensare la perdita.

Il problema é che in genere questi immigrati che servono a copertura della mancanza delle nascite degli autoctoni sono mussulmani.

Questo é la variabile che non fa quadrare l'equazione della perfetta immigrazione nel mondo superfluido globalizzato occidentale: l'Islam.

L'Islam non é iperfluido. Crea comunitá che si riconoscono e vivono intorno alle moschee, dove si parla l'arabo e dopo tre generazioni (vedi la Francia) non si sono ancora integrate. Integrarsi significa rinunciare alla propria cultura di partenza e vivere secondo i modi della cultura del paese di arrivo.
Queste persone, anche dopo TRE generazioni, in genere non si integrano. Basta girare in metro a Monaco o Parigi. Questa é la realtá. Sfacciata, benedetta realtá.

I disordini sociali, per ora nascosti sotto il tappeto a Colonia in Germania o a Rotherham nel Regno Unito (andate su Google e digitate "Rotherham violenze")sono solo la prima scintilla di un incendio che é pronto a scoppiare, ancora una volta, in Europa. Sono conseguenza della globalizzazione, del politically correct, della immigrazione spinta e dell'esaurirsi della classe media.

A chi obietta che questa visione é parziale, io rispondo: quale altra spiegazione di insieme sapete dare VOI alla sparizione della classe media, ai disordini delle periferie in piú paesi, all'aumento della disoccupazione giovanile che é una piaga in Europa e al fatto che uno 0.4% di deficit in piú allarma Bruxelles piú di un attentato?

Veniamo a Bruxelles: in Europa l'euro ha aggravato ulteriormente le disuguaglianze indotte dalla globalizzaione nel mondo. Ha acuito queste disuguaglianze mondiali a livello europeo, piú locale. L'euro ha ulteriormente aggravato la situazione perché ha reso i ricchi in Germania ancora piú ricchi. Non TUTTI i tedeschi, beninsteso. Ma i paesi mediterranei sono stati in massima parte penalizzati. Normale che i cosidetti populisti (termine spregiativo coniato dalla sinistra) acquistino consenso: i fatti dimostrano che le politiche europee sono fallimentari e chi le ha portate avanti se ne é fregato delle conseguenze. In Europa, chi continua imperterrito in queste politiche fallimentari é Macron che con il suo entourage vive in un mondo scollegato dalla realtá. I cittadini che incazzati scendono in piazza a manifestare cercano di riportarlo coi piedi per terra, ma sembra inutile.

L'euro ha facilitato l'emigrazione di personale qualificato dai paesi mediterranei a quelli del Nord Europa. Questa á una tragedia! Il Sud Italia, con l'emigrazione spinta per 150 anni sta molto peggio oggi che cento anni fa rispetto al Nord. L'emigrazione dei migliori porta un paese a perdere linfa vitale, a sparire, a vivere di sussidi.

Chiudo questo post con una speranza: e cioé che quando i cosiddetti populisti andranno al governo (perché é matematicamente certo che ci arriveranno) in piú di un paese chiave del Mediterraneo, inizieranno a INVESTIRE denaro pubblico, a deficit, per infrastrutture (per far lavorare la gente) e formazione (per far crescere classi di professionisti e dirigenti) per far risollevare i paesi europei. Collaborazione spinta con l'África per far cessare l'emigrazione di massa e, soprattutto, niente piú guerre per procura in Africa e Medio Oriente.

Se queste azioni non saranno portate avanti, prepariamoci a insegnere l'arabo ai nostri figli e nipoti, ad emigrare o a prepararsi all'eventualitá di conflitti in Europa.






mercoledì 15 agosto 2018

Ponte Morandi - Costi e colpe delle autostrade: falsa informazione della Gabanelli e dei politici no-euro a tutti i costi

Dopo il casino che é successo con il maledetto Ponte Morandi a Genova, é un fiorire di servizi giornalistici a dir poco "imprecisi". 

A questo link del Corriere della Sera potete leggere che:

"In Germania, Olanda e Belgio le autostrade sono gratuite"

Vi posso dire che, almeno per quanto riguarda l'Olanda, é falso.
Chiunque possegga un'auto in Olanda, paga la "road tax". 
Come spiegato in quest'altro post, in cui ho fatto un documentato raffronto fra i costi di possesso di un'auto in Olanda e Italia, possedere un'auto in Olanda costa fino a TRE volte tanto che in Italia. 
Per una berlina media familiare, diciamo una Ford Focus, sono 655 euro l'anno, in Olanda sono 1337 se é benzina, e 2113 se é un diesel.


Questo perché la road tax per veicoli diesel é altissima (140 euro mensili) mentre per una vettura benzina é molto meno (76 euro mensili).

Con la road tax ci si pagano le autostrade e i pedaggi.
Quindi, le autostrade olandesi sono gratuite per gli stranieri che le usano, non per chi vive in Olanda.
Chiariamo che le autostrade olandesi sono eccellenti e la road tax copre anche i costi di manutenzione dell'immenso sistema di strade su diga, insieme alla water tax.

Al solito, non esistono pasti gratis. Una manutenzione richiede analisi, studi,  operai, ingegneri, materiali e processi. Quello che é gratis per qualcuno, nella fattispecie per la Gabanelli, é pagato da un altro. In Italia preferite avere i costi di manutenzione autostradale inclusi nel bollo o pagarli a parte coi pedaggi? é questa la domanda da farsi, non dire che l'autostrada é gratis.

E, beninteso, dire come scrivono su alcuni blog (che hanno ospitato interventi anche di Paolo Savona) che é colpa dell'Europa e dell'austeritá se il ponte Morandi (un ingegnere che ha toppato di brutto il design di moltissimi viadotti che ora cadono a pezzi a distanza di pochi anni) é crollato, é una stronzata pazzesca. Io sono a sfavore dell'euro, ma, come ribadisco, usando la semplice LOGICA che fa difetto a molti giornalisti e politici, in questo specifico caso abbiamo a che fare con:


1. un ponte mal progettato, vecchio come design già negli anni Sessanta. Anelastico e soggetto a corrosione avanzata, ben oltre le aspettative. 
2. un ponte pericolante da oltre vent'anni, con pezzi di calcinacci che piovevano in testa alla popolazione, in continua manutenzione e non per segnaletica o colonnine SOS, ma per problemi strutturali continui, che richiedevano interventi costosissimi e continuativi. Il ponte andava sostituito.
3. un ponte la cui manutenzione é a carico di una societá PRIVATA, che sono anni che continua ad aumentare i prezzi dei biglietti autostradali a fronte di totale mancanza di trasparenza nella gestione dei proventi. C'é stata una interrogazione parlamentare a riguardo.
4. Hanno assegnato ad Autostrade per l'Italia il controllo di un asset, quello della viabilitá nazionale, in modo indiscriminato, lasciando il monopolio ad una società che manca di trasparenza da ANNI. Monopolio, altro che libero mercato. Con il placet della politica.


Qua l'euro non c'entra una beneamata mazza e questa è disinformazione. C'é stata privatizzazione, anzi, monopolizzazione e non liberalizzazione. Cosa dobbiamo fare? caricare sullo Stato le spese di manutenzione di un ponte gestito da una società privata che ha lesinato su controlli e materiali? Che ha assunto ingegneri e contractors assolutamente non idonei al lavoro che dovevano svolgere? Adesso lo stato, per tutte le spese e gli uomini messi in gioco, dovrebbe chiedere i danni a Società Autostrade, cacciare i Benetton, venderla a pezzi o cartolarizzarla per garantire pluralità di investimenti e trasparenza. Sono morte decine di persone, danni per miliardi di euro (a carico dei contribuenti) per colpa di una società privata che gestisce in monopolio un asset di rilevanza strategica per una nazione. E con un danno di immagine enorme per il Paese. Profitti a pochi miliardari apolidi e danni e morti per tutti gli altri.
Il peggio del peggio di questo schifo di Paese alla deriva da anni per incompetenza, pressapochismo, filosofia del tirare a campare e tolleranza di illegalità diffusa.
Genova è stata amministrata per decine di anni dal PD e non c'è lustro che passi senza una tragedia.


giovedì 12 luglio 2018

Inflazione: bugie, balle e menzogne

Mi sono trovato a rispondere sul blog del Presidente di Commissione Finanze al Senato, sen. prof. Bagnai, a questa pagina, sul concetto austriaco di inflazione. C'é qualcuno che ha apprezzato, molti che non ci hanno capito niente, e un altro intervento che ho inviato per chiarire alcuni punti su cui dei commentatori chiedevano giustamente lumi non é stato pubblicato. Pace.
Riconosco invece a Paolo Rebuffo di Rischio Calcolato il merito di non bannare nulla, a meno di commenti pieni di insulti. E fa bene, in quel caso.
Veniamo all'oggetto del post.

Avevo giá scritto, in inglese a questo indirizzo, sulle insidie della definizione di inflazione. Se consideriamo l'inflazione dei beni di consumo (televisore, carote, farina, cellulare, benzina, gas, etc) siamo d'accordo che in Italia e in genere nell' eurozona é bassa. Se però guardiamo allo stimolo monetario, concludiamo che tutti i soldi che la BCE ha creato negli ultimi 3 anni attraverso il Quantitative Easing, promosso di concerto con la FED, la BoJ e la BoE, da qualche parte devono essere finiti, visto che non li abbiamo bruciati in un vulcano o gettati nella fossa delle Marianne. Precisamente tutti quei soldi sono finiti nel mercato immobiliare e nei mercati finanziari, che sono anni che crescono senza sosta.
In altri termini, le banche centrali hanno pompato soldi in una stanza, ma il manometro monetario per misurare questa "pressione" stava in un'altra stanza, e segnava zero. Il manometro monetario si chiama CPI (consumer price index) e segna zero virgola qualcosa. Se il manometro monetario fosse stato messo nella stanza giusta, avrebbe segnato una pressione altissima (prezzi dei titoli di stato, delle azioni, degli immobili).

Guardate questo grafico (per gentile concessione di Richard Duncan), che dovrebbe campeggiare sulla prima pagina del Sole24h, altro che i "fate presto" o le inutili sortite dei vari Boeri e Cottarelli.



In blu vedete la variazione anno per anno della creazione di denaro.
In rosso vedete l'inflazione.
Il grafico copre 16 anni, quindi non prende un paio di anni e fa estrapolazioni "ad catzum". No, sedici anni sedici.
Blu e Rosso sono decorrelate, cioé in termini popolari "non c'azzeccano niente l'una con l'altra".
Significa che io, Banca Centrale, creo denaro dal nulla, ma il sig. Rossi non vede aumentare i prezzi al consumo. Che bello eh? soldi in tasca da spendere senza che i ristoranti diventino più costosi? pasti gratis per tutti?

Perché questo?
Due ragioni.
Iniziamo dalla prima.

Prima ragione:
Globalizzazione. Quando sentite globalizzazione, attivate questa catena di uguaglianze

Globalizzazione = precariato = stipendio di merda per la maggior parte dei lavoratori e zero tutele

Siccome le industrie delocalizzano, cioé spostano la produzione all'estero, e simultaneamente in Italia (e in Olanda, Germania etc) arrivano persone da paesi piú poveri, questi ultimi accettano di lavorare per stipendi che un italiano in media rifiuta.
Se c'è tanta gente in fila per un posto di panettiere a tre euro l'ora, o per lavorare nelle cave di marmo con contratto a sei giorni, o in Fincantieri con i caporali che vigilano sulla darsena, inevitabilmente chi offre lavoro può abbassare la paga oraria tanto di disperati da cui attingere per il lavoro è pieno.
Ormai tra i disperati si annoverano pure i laureati, inclusi i laureati in ingegneria, medicina, architettura etc. Non faranno la fila nei campi di pomodori, ma lavorano in nero 50-60 ore a settimana in studi, malpagati e con contratti a termine.

Se hai pochi soldi in tasca, ricorri al debito per pagarti le vacanze, l'auto, il motorino, il cellulare etc. In questo senso, i bassi tassi di interesse (ancora una volta dovuti all'intervento della BCE), facilitano l'indebitamento del sig. Rossi.
Non pensate che siano gli italiani a essere schizzinosi (choosy). I giovani olandesi sono anche peggio, ma qua lavoro almeno c'è e a 25 anni ti fai famiglia.

In termini più tecnici, la globalizzazione è il fattore che ha decorrelato la creazione di moneta dall' inflazione.
Qualcuno lo spieghi a Bagnai e Borghi. Anche se l'Italia attivasse spesa a deficit per investimenti, nell'attuale contesto europeo la Germania ringrazierebbe (altre auto da vendere sottoprezzo in Italia), e la massa di migranti o figli di immigrati di prima generazione accetterebbero stipendi di merda per lavorare in imprese trainate dal pubblico.
Certo, sarebbe un miglioramento, ma temporaneo, mentre posti fittizi creati in questo modo ce li dovremmo tenere per trent'anni minimo e creerebbe l'illusione che c'é lavoro per gli immigrati africani. Scenario sociale apocalittico, per come la vedo io.

Seconda ragione
Il CPI (area in rosso), cioè l'indice che misura l'inflazione al consumo, è un numerello che suppone di riuscire a mettere insieme la variazione di prezzo di affitti, carote, mortadella, hard disk, computer, cellulari, etc in una sola cifra, senza contare che ogni persona ha esigenze diverse e fa acquisti diversi .Insomma, mette insieme cose diversissime tra loro. Non solo. La tecnologia cambia: se un televisore passa dal tubo a raggi catodici all'OLED, e incrementa di prezzo del 400%, tramite artifici matematici il CPI ti fa credere che il prezzo é sceso del 7%. Scriverò un post a riguardo, perché nemmeno io potevo crederci finché non ho visto i numeri coi miei occhi. Richiede conoscenze di matematica.
In altri termini, il CPI é finto, falso, é una balla, non serve a niente.

Anzi no: è il numero cardine intorno al quale é impostata la politica monetaria della BCE!
Cioè stiamo dicendo: la BCE ha come unico mandato quello della stabilità dei prezzi, con un target di inflazione intorno al 2%.
Ma:
1. Abbiamo visto che per quanta moneta crei, l'inflazione "non si move".
2. Abbiamo visto che l'indice che adopera é soggetto a infinite manipolazioni e non dice la verità.
3. Abbiamo una Banca Centrale che crea denaro senza smuovere un indice che per di più è finto.

Capite tutti che è un grande inganno.
D'altronde se nel calcolo di un PIL ci mettono le stime dei proventi da droga, contrabbando e prostituzione, e queste vengono viste come parte della ricchezza creata in un paese, capiamo tutti che c'è qualcosa di profondamente sbagliato in ogni cifra riportata nei giornali su una supposta "crescita". 
In uno dei prossimi post vedremo come l'inflazione vi frega quando viene aggiornata.
In un altro post vedremo come il Quantitative Easing é cancellazione del debito, e come questa situazione schifosa potrebbe perdurare anni ed anni. E capiremo che le banche italiane non sono così malmesse come quelle tedesche, e che il debito pubblico italiano non è quel grosso problema che i giornaletti come il Sole24h vogliono farvi credere.
Capito questo, ognuno sarà meglio informato per capire quali scelte fare: affitto o acquisto della casa? trasferirsi all'estero o rimanere?
Come ripeto sempre: l'economia é troppo importante per lasciarla gestire dagli "economisti di professione" che sembrano animali in uno zoo: ad ogni gabbia corrisponde un economista con la sua visione delle cose.
Il cittadino deve informarsi di suo. Studiare, non leggere.
E come dico alla gente: ancora con destra e sinistra? esiste il vero o il falso. La verità non ha colore ed è figlia dello studio e di una mente aperta.

lunedì 9 luglio 2018

I libri di storia

Post originale pubblicato su ExitEconomics.
"Nel 2018 i populisti ottennero la maggioranza nel Parlamento italiano. Questo risultato fu causato dalla crisi migratoria ed economica che attraversò l'Italia a partire dalla Grande Crisi Finanziaria Globale del 2008.
I populisti, così chiamati perché fautori di programmi demagogici considerati inattuabili dagli esperti ma di facile presa sul popolo, non erano un gruppo omogeneo: la coalizione di governo era formata da M5S e Lega che portavano avanti idee diametralmente opposte su diversi temi (vedi appendice A.2 per approfondimenti).
La Lega imputava principalmente agli accordi Europei e alla immigrazione dall'Africa la causa principale dei problemi italiani. Questo atteggiamento ricorda per certi versi l'ascesa del Nazismo nella Germania negli anni '30; come in quel caso, la propaganda nazista ottenne il consenso delle masse grazie all'uso del "nemico unico esterno". Mentre per i Nazisti la causa dei mali della Germania erano gli ebrei, per i Leghisti la causa dei mali dell'Italia erano gli immigrati africani e la valuta euro.
Per il M5S, la causa principale dei mali italiani era la corruzione nella Pubblica Amministrazione, la mancanza di meritocrazia nelle nomine dei dirigenti pubblici, le ingiustizie sociali dovute ai privilegi maturati dalle precedenti generazioni (pensioni d'oro, vedasi Box B.13) a scapito delle generazioni più giovani.
Gli intellettuali dell'epoca (scrittori, giornalisti, editori, opinion-makers etc) cercarono di mobilitarsi per contrastare il fenomeno del populismo, sia a livello nazionale (campagne stampa contro discriminazioni razziali, girotondi, magliette rosse, vedasi Box B.14) che transnazionale (Condanna di diversi paesi dell'eurozona, Francia e Germania in primis, contro i respingimenti delle ONG presso i porti italiani). Largo uso dei social media caratterizzó il periodo in questione. La massiccia campagna di fake news portate avanti dalla compagine populista, attraverso i social, fece leva sulle paure delle fasce più povere e disinformate della popolazione, già in difficoltà per la crisi economica, amplificando la paura della popolazione e sottraendo consensi verso una classe dirigente accusata, dai populisti, di lavorare non per il popolo ma per mai definite elites finanziarie globali"
____________________________________________________

Mi fermo qui.

Ho provato a immaginare un libro di testo delle Superiori scritto fra trent'anni dall'intellettame (crasi di intellettuale e letame) di sinistra analogo a quello che scrisse i libri di storia su cui ho studiato io 25 anni fa.
Quindi con lo stesso mix di verità, mezze verità, incongruenze e falsità che ha caratterizzato i libri di storia che ho studiato io al liceo scientifico.
Dai libri di storia delle superiori, ricordo che:
1. I bravi ragazzi di Weimar erano stati cancellati dal Nazismo.
2. C'era stata iperinflazione in Germania, e Hitler trovò facile convincere le masse istupidite dalla campagna di informazione nazista che la colpa era di qualcun altro (gli ebrei)
3. Russi e Americani lavoravano benissimo fino al 1945 contro i nazisti poi però divennero acerrimi avversari (perché??)
4. Le bombe atomiche  lanciate sopra le teste di mamme e bambini su Hiroshima e Nagasaki avevano lo scopo di convincere i giapponesi a finire la guerra e furono la ritorsione dei cattivi USA  per l'episodio di Pearl Harbor.
5. Non si capiva bene se l'Italia era uscita vittoriosa dalla Grande Guerra (grazie ai partigiani) o perdente (per colpa dei fascisti)
Ora, quante cazzate mi sono bevuto a 18 anni? Tantissime.
Vivendo questi anni e informandomi sui blog e su libri snobbati dagli intellettuali (sempre di Sinistra, ovviamente, perché solo loro sono intelligenti, aperti, sensibili, e.... Giusti) ho scoperto che:
1. Weimar aveva portato ad una situazione assolutamente temporanea voluta da Francesi e Inglesi per riparare i debiti di guerra
2. Fu la deflazione, causando migliaia di morti per denutrizione nella popolazione tedesca, la vera causa del successo di Hitler.
3. Punto ovvio...I russi erano bolscevichi quindi incompatibili con un sistema capitalistico
4. Le bombe furono un avvertimento ai Russi (se entrate in Giappone vi facciamo il culo)
5. Stendiamo un pietoso velo. Abbiamo perso. Punto. Gli americani ce lo ricordano ogni volta che si parla di NATO.


Ora, proviamo ad applicare un po' di semplice logica.

Io sono un tipo che si potrebbe definire ordinario, che ha fatto scuole pubbliche, si è laureato in università pubbliche, e che ha testardamente continuato a informarsi cercando di comprendere le incongruenze fra la "realtà reale" e la "realtà riportata" nei giornali e nei talk-show.
Ho la fortuna di poter vivere questi anni e di constatare (con sconcerto) che i giornali mainstream non hanno capito nulla delle cause della crisi pluriennale che viviamo, delle sfide che ci aspettano nei prossimi mesi, dello stato in cui versa la popolazione italiana.
E l'intellighenzia costituita da questi "intellettuali stupidi" è la stessa che scrive i libri di storia su cui si formano generazioni di studenti e futuri dirigenti, operai, impiegati, forze dell'ordine etc.
Per semplice associazione posso concludere: ma se gli "intellettuali di sinistra"non capiscono un cazzo del periodo che viviamo ma scrivono i libri di storia, quante puttanate hanno scritto per spiegare gli avvenimenti degli ultimi 120 anni?
Voi avete mai capito alle Superiori perché scoppió la Prima Guerra Mondiale? Ammazzano uno e scoppia una guerra planetaria?
Avete mai capito perché ci sono stati i Ruggenti Anni 20, tanto idolatrati da certi scrittori?
E perché poi improvvisamente la crisi del '29?
Avete mai capito perché nacque Bretton Woods (nemmeno nominata nei libri di storia alle superiori, tra l'altro)? E cosa successe nel 1971? e perché immediatamente dopo l'esplosione dell'inflazione e la nascita del petrodollaro?
Ci spaccano le palle con i Sumeri e Napoleone, obbligano i ragazzi a investire centinaia di ore di studio su un interminabile elenco di battaglie sul Risorgimento e poi fanno uscire dalle scuole superiori falangi di studenti assuefatti alle verità di Stato senza minime capacità di logica per collegare eventi fra loro discordanti degli ultimi 100 anni. La Prima guerra mondiale ha segnato uno spartiacque fra Prima e Dopo ben più importante della Seconda Guerra Mondiale.
La scuola italiana va riformata, ed è urgentissimo sfornare studenti capaci di ragionamenti induttivi, deduttivi, associativi, abduttivi. Basta con l'insegnare Storia della Filosofia e pretendere di chiamarla Filosofia. Intere generazioni di studenti studiano il paradosso di Zenone e non sanno dove sta l'errore. Ma lo ripetono a pappardella per ottenere l'otto all'interrogazione. Bisogna ritornare agli insegnamenti della logica e dialettica e creare giovani menti critiche e aperte. Questo bisogna fare, fra le tante altre cose, per salvare l'Europa dal politicamente corretto e dal pensiero unico che stanno inquinando, anzi, avvelenando il pensiero critico occidentale e aprendo la via all'Islam e agli estremismi.

venerdì 6 luglio 2018

Galera Europa

Non bastava una moneta unica che ha creato enormi squilibri economici fra le nazioni aderenti al progetto Euro.
Non bastava un progetto inteso a riempire l'Europa di manovalanza a bassissimo costo proveniente dall'Africa martoriata da guerre recenti e neo-colonialismo.
Non bastava avere politiche economiche portate avanti dalla BCE che vanno bene per alcuni e sono assolutamente nefaste per altri.
Non bastava avere la commissione europea che è un potentissimo organo esecutivo afflitto da mancanza cronica di trasparenza per 400 milioni di cittadini.

No, adesso si vuole anche imbavagliare internet. Non è lecito avere opinioni discordanti dai giornali mainstream (Repubblica, Corriere, etc) e la caccia all'opinione diversa dal Pensiero Unico prende si maschera dietro il nobile intento di "riforma del copyright".

Quando si sente il termine "riforma", si è ingenuamente portati a credere che sia qualcosa di bello, volto a migliorare la vita delle persone comuni. Del popolo.
"Tutela del copyright" conduce il cittadino istruito a pensare alla difesa del povero scrittore o artista squattrinato che senza questo ombrello protettivo non potrebbe campare e avere una famiglia.

Ho giá scritto come é nato Salvini. E'stata la risposta del popolo ad una situazione insostenibile (precariato, disoccupazione, crollo del PIL, periferie disintegrate, assenza di regole del vivere civile), la cui forma ideologica è stata plasmata nei blog indipendenti, curati da economisti, esperti di diritto, esperti di finanza etc.
Quel mio post é stato letto da Claudio Borghi Aquilini ed é rimbalzato sul blog Goofynomics, di Alberto Bagnai. Borghi é presidente della Commissione Bilancio e Tesoro; Bagnai é Presidente della Commissione Finanze. E' nelle Commissioni che prendono forma le leggi prima che vengano votate dal Parlamento.
Come vedete, i blog indipendenti sono diventati, in Italia, un attivissimo e nobile centro di scambio culturale, fluido, immateriale e dinamico. Caso unico al mondo. Dobbiamo esserne fieri. E'una delle espressioni del genio italiano, quella di saper ragionare trasversalmente e di trovare soluzioni assolutamente non ortodosse ai problemi.

Ora, i blog si basano su pagine di ipertesti, cioé un mix di normale testo scritto, di link ad altri siti, e di contenuti multimediali incapsulati nella pagina web del blog (ad esempio un video Youtube cliccabile dentro una pagina internet).

Arriviamo al punto: immaginate che "Leuropa" ratifichi una legge secondo la quale:
1. articolo 13: non potete più mettere un link ad un video su Youtube senza correre il rischio che passate guai legali. Immaginate un video della RAI, riportato su Youtube, e voi lo linkate commentandolo. No, niet, non si può fare. Ovviamente Youtube é pieno di video di famiglie coi cani e gatti, o di interviste private, usate a man bassa dalla RAI.
2. articolo 11: una bella tassa per linkare in un blog materiale coperto da copyright. Praticamente tutti i blog chiudono.

Non solo, immaginate un bel potenziamento dei filtri originariamente creati per pescare contenuto che potrebbe essere protetto da copyright; il potenziamento lo chiamano in neolingua "salviamo l'armonia"e ti dicono che se critichi ad esempio Mattarella, pensando che sia un incompetente che non fa l'interesse degli italiani, allora inneggi all'odio e sei pure perseguibile penalmente. A quel punto il filtro, costruito con criteri che provengono dagli studi fatti sull'intelligenza artificiale, è già stato creato, verificato e validato; sono stati spesi milioni in database con tutti i vostri dati e i vostri link. Il passo da compiere per usare questi filtri a scopo di controllo e indirizzamento del pensiero espresso in forma scritta è breve.

Non solo: immaginate quante belle cause internazionali da gestire per azzeccagarbugli altrimenti disoccupati.

Esagero?
Fatevi una risata (amara): i filtri di Facebook hanno concluso giorni fa che interi stralci della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti sono "hate speech", cioé promuovono l'odio.

Lucio Dalla cantava che il pensiero, come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare.
E' vero: ma se la velocità di diffusione del pensiero è rallentata da artifici burocratici e tecnologici, e il volume del pensiero é sommerso dal rumore di fondo dei media mainstream, di fatto sei riuscito a bloccare il pensiero, almeno nella sua diffusione nella generazione attuale.


martedì 3 luglio 2018

Il colloquio di lavoro in Italia e in Olanda

E' un passo fondamentale nella crescita della persona.
E' quello che i raccomandati non conosceranno mai, i figli di papá non conosceranno mai. E'quello che gli applicanti seriali ai "concorsoni" italiani per il pubblico impiego non conosceranno mai.

E per chi ha vissuto in Italia e all'estero, sostenendo "job interviews" in italiano in Italia e in inglese all'estero consente di trarre alcune interessanti osservazioni sulla cultura di un popolo.

Ma oggi parlo dell'intervista di lavoro di mia moglie.

Italia, 2013:

Datore di lavoro (DL): " quindi lei vorrebbe lavorare per noi. Come mai?
Intervistata(I): "Mi sono informata, ho trovato l'annuncio su internet, ho visitato il vostro sito, e penso che il profilo che state cercando si sposi molto bene con le mie competenze".
DL: "Ha giá fatto questo lavoro in passato?"
I: "non esattamente questo lavoro, no. Ma ho ricoperto mansioni in ruoli simili."

[ segue elenco di mansioni  ]
DL (soddisfatto): "beh, ottimo. Vive in zona?"
I: "non distante. Certo, un po'di traffico, ma é normale. Semmai il problema é stato trovare parcheggio qua vicino!"
(segue qualche risata, si parla del piú e del meno...)

DL: "beh, molto bene. Sa, qui peró abbiamo orari anche lunghi. Quale é la sua disponibilitá?
I: "Ho una famiglia, quindi come puó immaginare sono anche madre e cerco di conciliare lavoro e famiglia. Mio marito lavora in [omissis] e pertanto é spesso all'estero, in trasferta. Finora ci siamo sempre organizzati con le baby sitters, visto che i nonni vivono lontani. Peró sto cercando anche un lavoro che mi permetta di stare piú vicino alla mia famiglia, senza passare ore nel traffico di Roma. Vorrei essere io a crescere i figli, non le baby sitters. Al momento esco alle sette di mattina e torno alle 7 e mezza di sera"
DL: "scusi eh, ma se lei si é presa una laura in architettura perché ha deciso di mettere su famiglia?"

[  gelo ]

I( innervosita): "ho sempre amato l'architettura, mi piace il lavoro che faccio, penso di essere brava e non capisco cosa c'entri questa domanda con il profilo che richiedete. Non riporta "non cerchiamo madri".
DL (infastidito): "saprá sicuramente che per il tipo di lavoro che svolgiamo avere una donna con figli é un problema. Anche l'etá infatti non aiuta. Capisco che il momento é difficile per una donna con figli, ma noi cerchiamo personale giovane per avere massima flessibilitá.
I: "Capisco perfettamente. Arriverci"
DL : "Arrivederci"

Olanda, 2016:
DL: "grazie per averci inviato il suo CV. L'ho trovato molto interessante. Purtroppo peró, se posso permettermi un consiglio, deve migliorare il suo olandese. Nel lavoro che sarebbe chiamata a svolgere, il solo inglese non é sufficiente. I clienti sono in maggioranza olandesi, per cui l'olandese é un asset. Non abbiamo specificato questa cosa nel profilo richiesto perché la davamo per scontata. Ci scusiamo per questa incomprensione.
I : "Certo, capisco perfettamente. Forse sono stata un po' affrettata ma desidero rimettermi al lavoro il prima possibile"
DL: "ma no, ma no, si figuri. Ha un profilo molto buono; migliori il suo olandese e ritorni da noi magari quando é piú pronta. Le auguro in bocca al lupo!"

Olanda, 2017 [ presso una compagnia della stessa dimensione e dello stesso settore di quella italiana nel 2013]
DL: "grazie per averci concesso il suo tempo. Allora, abbiamo visionato il suo CV, e vorremmo rivolgerle alcune domande.
I: "prego."
 [ segue elenco di domande e di risposte]
DL: "Benissimo, grazie. Ha particolari necessità in termini di orario?
I (diffidente): "Ho una famiglia. Mio figlio va a scuola pubblica, mio marito lavora a [omissis]. Ci siamo trasferiti qui in Olanda non da molto. E' il primo impiego per cui applico in Olanda.
DL:"dal suo olandese si capisce che é straniera, peró é un buon olandese. Dove ha studiato?
I: "ad Harlem, ci sono corsi intensivi. Certo, non sono gratis, ma gli insegnanti sono ottimi ed é stata anche una occasione per conoscere molti altri expat di altre nazionalità.
DL:"benissimo. Complimenti. Si, va ancora migliorato ma questo verrá col tempo, lavorando, ne sono sicuro. Senta, parlavamo della sua disponibilità. Essendo lei madre, immagino che voglia stare vicino a suo figlio e cercheremo nel caso di venirle incontro con le sue esigenze. Gli orari possono essere flessibili, ci sono colleghe come lei con le sue stesse esigenze che potrebbero coprirla quando non può venire a lavoro perché per esempio suo figlio si prende l'influenza.
I [ sbigottita e senza parole]: "beh, sarebbe fantastico...sa, in Italia ho avuto un colloquio simile e il risultato é stato completamente diverso..."
DL: "ovvero?"
I: [ racconta il colloquio in Italia]

DL: "Capisco. in Olanda é illegale fare domande di quel genere e avrei passato i guai se gliele avessi rivolte. Avrei fatto discriminazione. Lei avrebbe avuto tutto il diritto di denunciarmi.Inoltre se la dipendente é contenta, lavora meglio, si ammala di meno, é piú serena. E sono piú contento anche io se lavoro con personale motivato e felice.
Ora, per me il colloquio é andato bene. Se vuole, posso mostrarle il contratto. E' in olandese tecnico, le darei una copia cosí puó farla esaminare ad un suo esperto di fiducia. Apprezzerei peró se ce ne potesse restituire copia firmata entro una settimana, altrimenti considereró che .
I: "no certo, si figuri. Capisco benissimo. Grazie mille!
__________________________________________________

Ora, non é che l'Olanda sia il Bengodi.
Ma quando hai a che fare con datori di lavoro italiani  che sono teste di cazzo al cubo, che discriminano le madri italiane, mentre la politica sbraita soltanto di diritti dei migranti che vengono dall'Africa per favorire le cooperative di gestione dei disperati. Quando senti un Saviano onnipresente su tutti i giornali, che pontifica che "mettere prima gli italiani é uno slogan stupido e vuoto"; un Saviano che viene difeso dalla "sinistra" perché quest'ultima, come dice il filosofo Diego Fusaro, ancora attinge all'enorme bacino di consenso ideologico costruito tra il 1945 e fine anni Ottanta, ma di fatto tifa per i tipi del Financial Times, ecco, capisci perfettamente perché la gente vota Salvini e le persone con coraggio ( o disperazione o rabbia ) e competenza rivendibile altrove e  sono costrette ad emigrare da questo paese sfasciato dalla sinistra dei salotti e del posto pubblico strapagato e stragarantito.





sabato 30 giugno 2018

Come é nato Salvini?

Lo ammetto.
Ammiro dal profondo quest'uomo.
Parla chiaro, dice quello che pensa e pensa quello che dice.
Si é circondato di persone competenti, più intelligenti di lui, e molto preparate in vari campi.
Non si fida dell'Europa, si prepara su ogni argomento che deve affrontare, bypassa i normali canali di comunicazione governativi per rivolgersi direttamente ai cittadini, rendendo loro conto dell'operato del suo ministero. Lavora come un ossesso: finisce un discorso in una cittá la sera e la mattina dopo alle 6:55 prende un aereo militare destinazione Libia. Ritorna a Rona lo stesso giorno, conferenza stampa la sera. E il giorno dopo in un'altra cittá.

Bene. Fini qui l'ammirazione.

Ora usiamo il cervello.
Come si é sviluppato "Salvini"?

Salvini, checché ne dicano i giornali, semplicemente ha studiato. E ha fatto propria la massima del filosofo Herbert Spencer: "Lo scopo dello studio non é la semplice conoscenza, ma l'azione".

Salvini ha lavorato nell'Europarlamento per anni e ha capito che le cose non andavano. Tuttavia non capiva esattamente perché non andassero. Di economia, banche e finanza era digiuno.
Poi si é imbattuto in un libro: "Il tramonto dell'Euro". Di Bagnai. E fu luce. Per lui, e per molti altri (Foa, Giordano, per dirne un paio). Uno dei pochi libri divulgativi di economia che ti strappa qualche risata.

Nel frattempo inizió una fitta rete di scambi culturali con Claudio Borghi Aquilini, che a sua volta lo introdusse in altri ambienti euroscettici. Bagnai e Borghi organizzavano convegni, con molta gente comune, e invitavano politici di destra e sinistra. L'unico che dette loro credito e ascolto fu...indovinate chi? da sinistra non se li filava nessuno, Bagnai e Borghi. Va dato loro credito di averci creduto e lottato fino alla fine.

Chiariamo un punto qua: NULLA di tutto ció circolava nei salottini bene, quelli dei cosiddetti intellettuali. Salottini del PD, per intenderci.
No. Si andava avanti a colpi di blog (Goofynomics di Bagnai, Orizzonte48 di Barra Caracciolo, VocidallEstero, Scenari Economici di Rinaldi, IcebergFinanza di Mazzalai, il Blog di Marcello Foa, per citarne alcuni) e letture non banali (Giacché). Ho vissuto da vicino lo sviluppo di quei blog in quegli anni perché scrivevo a Bagnai ( ci ho litigato in un paio di occasione, mi definiva "austri-ano") , mi ha pubblicato alcune lettere, decine di interventi, e leggevo tutte le sere quei blog, mentre studiavo sui libri.
Io stesso ho iniziato a studiare e ad appassionarmi all' economia e alla finanza a partire da Agosto 2012. E fu proprio nel 2012 che capii che l'economia é una scienza sociale, che i cosiddetti prof di economia seguono solo linee di pensiero anche se spacciano quello che dicono per verità oggettive.


Qualunque sia la scuola di pensiero, é evidente che l'Europa per come é concepita oggi é solo un salottino costoso per persone incolte, raccomandate spocchiose e super raccomandate (e in alcuni casi pure alcoliste).

Quindi, grazie al lavoro di alcuni autori e scrittori Salvini ha capito una cosa. Un punto chiave: inutile parlare di Federalismo se sotto l'Europa anche le Regioni sono schiacciate in una morsa. Prima é necessario liberarsi di questa Europa. Il Federalismo deve venire dopo.
Da qui l'impostazione di far diventare la Lega una realtá nazionale.
E'maturato, l'uomo. Ha chiesto scusa lá dove ha sbagliato (vedi Napoli e Sud Italia) per le uscite di quando era ragazzo e, con le idee chiare e un programma ben definito in testa, ha portato un partito in via di estinzione ad una falange che macina consensi a destra e sinistra (gli ultimi sondaggi danno la Lega al 31% - un unicum nella storia repubblicana italiana come crescita dopo una tornata elettorale).

Ora la "sinistra" é nel panico. Dileggiano, cercano di screditare l'avversario, mostrano foto di bimbi annegati, sporchi, disidradati dopo una traversata col gommone: ma non hanno idee. Non hanno capito un cazzo negli ultimi 9 anni perché hanno letto i libri sbagliati, seguito giornalisti sbagliati: erano chiusi nella loro presunzione di essere i buoni, e gli altri i cattivi. Dividendo il mondo in giusti e sbagliati, con l'accetta., trasversalmente fottendosene di culture diverse, lingue diverse, abitudini diverse. Tutto omologato. Un Pensiero Unico italiano e per estensione europeo.
Hanno occupato i posti pubblici migliori lavorando il minimo, e guardando la gggente dall'alto dei loro attici a Piazza Navona a Roma.

Veramente dei cretini egoisti. E i cretini per la legge di Darwin statisticamente si riducono di numero, fino ad estinguersi, nel caso.

Se non si hanno le idee chiare, non si va da nessuna parte. Se si é ricattabili e deboli, vedi Tsipras, vedi Berlusconi, non si va da nessuna parte.

E dopo la sinistra italiana, é l'Europa ad essere andata nel panico. Checché se ne dica sul successo o l'insuccesso, Conte ha dimostrato (non mostrato, ma DImostrato) che il re é nudo all'ultimo vertice di Bruxelles. L'Europa é disunita, ognuno guarda i propri confini ed é terrorizzato dal perdere consensi interni; manca una strategia, e si stanno sviluppando alleanze fuori dal controllo di Bruxelles (paesi di Visegrad, ministri degli interni di Austria, Germania e Italia che fanno fronte comune).

Ringraziamo il cielo che esista un Salvini in Italia, che ha reso il nostro Paese nuovamente il centro politico del Mondo. E' in Italia che si sta riscrivendo la storia d'Europa. Oggi. Non domani o dopodomani. Oggi.

Finisco con l'ultima osservazione, la più importante:  l'Italia è l'unico Paese del mondo che ha partorito le idee portate avanti dalla nuova classe governativa usando i blog indipendenti di economia, e libri da questi tratti e divulgati, come piattaforma di pensiero. Mentre Casaleggio e Grillo hanno sprecato una idea rivoluzionaria, livellando verso il basso il loro blog, Bagnai/Borghi/Rinaldi/Giordano hanno mirato in alto. E con che risultati! E ora Salvini ha ANNI di vantaggio culturale rispetto agli avversari.