giovedì 27 febbraio 2020

Come difendere i propri investimenti con il coronavirus

Chiariamo un punto, per non essere tacciati di sciacallaggio.

Qua su ExitEconomics avevamo previsto, ai primi di Febbraio, che la situazione sarebbe degenerata.
Avevo iniziato a seguire l'evolversi della vicenda da metá Gennaio, leggendo blogger di controinformazione.

Quindi sapevo che era solo questione di tempo prima che il bubbone scoppiasse in Europa.

In quella occasione, avevo pensato alcune cose:
1) Saranno le aziende farmaceutiche, in particolare Biotech, a fare i soldi in una fase di panico da ricerca di cure e vaccini.
2) L'oro sarebbe schizzato verso l'alto
3) Il petrolio sarebbe sprofondato

Perché? perché la "grande finanza"che legge tutti gli stessi giornali, non aveva ancora "prezzato"il significato dell'epidemia. Erano troppo ottimisti, chiusi nei loro grattacieli di Wall Street puzzolenti di disinfettante.

E' notizia di un paio di giorni fa che Gilead Science (GLD) sta facendo performance stellari mentre gli altri indici sprofondano. Questo perché alcuni farmaci retrovirali inizialmente pensati per curare Ebola e Sars pare funzionino per la cura (non vaccino, ma cura!) di pazienti gravi afflitti da polmonite da Coronavirus.

GLD faceva parte del mio piccolo portafoglio azionario.
Idem un paio di aziende minerarie che, purtroppo, avevano sottoperformato durante il recente boom dell'oro. Ora stanno recuperando terreno velocemente. Tuttavia, in futuro, avró meno esposizione sull'oro.

Perché?

Per una ragione semplice: sono CONVINTO che le grandi Banche Centrali (FED e BCE) inizieranno ad acquistare non solo titoli di stato di paesi con un rating non troppo basso come fanno ora, ma anche, nell'ordine:
1) Bond di compagnie aventi rating di investimento
2) Bond di compagnie aventi rating di spazzatura (se necessario)
3) Azioni di compagnie private, magari iniziando con degli ETF
4) Azioni di singole compagnie private, es. Apple, McDonalds, etc.

In altri termini, poiché una banca centrale puó creare denaro dal nulla, non finisce mai le munizioni.
Immaginate di combattere una guerra con fucili che non si scaricano mai.
Coloro che pensano che cosí l'inflazione schizzerebbe verso l'alto, e il denaro avrebbe meno valore, rispondo nel seguente modo: per caso vi risulta inflazione negli ultimi dieci anni, che hanno visto una espansione monetaria senza uguali nella storia della Terra?

Ovviamente coloro che mi ribattono che una cosa é il CPI, un'altra l'inflazione nascosta nell'aumento del valore di case e titoli azionari, hanno ragione: ma questa é accademia. Ho giá coperto ampiamente i trucchi e le bugie sull'inflazione su queste pagine.

Non credo affatto che le banche centrali metteranno contante nei conti correnti di imprese e famiglie: quello farebbe schizzare in alto l'inflazione. E farebbe decollare bitcoin e oro. Che verrebbero bannati il giorno dopo, come successe all'oro nel 1933. Non fatevi illusioni.

Il Deleveraging, cioé la riduzione del debito, sarebbe garantita dal fatto che il debito verrebbe monetizzato. Lo stato, per mezzo della banca centrale, farebbe debito con se stesso. E la situazione potrebbe perdurare per molti anni, vedi Giappone. A proposito del Giappone, la Banca del Giappone (BOJ) ha giá da tempo nazionalizzato il mercato dei bond sovrani ed é giá in procinto di nazionalizzare tutti gli ETF, visto che giá ha comprato l'80% degli ETF giapponesi.


Detto in termini ancora piú chiari, sono convinto che, passato lo shock da coronavirus, i mercati ESPLODERANNO. E l'oro sprofonderá. Quindi aspetto che le mie azioni minerarie salgano quel tanto che basta per coprire le perdite o avere un piccolo guadagno, per sbarazzarmene.
Definitivamente.

Non credo minimamente nell'oro come investimento. Serve solo come copertura ed un 5% di allocazione nel proprio portafoglio basta e avanza in condizioni normali. Sono un bastian contrario a riguardo, lo ammetto. Ho cambiato radicalmente il mio approccio verso l'oro negli ultimi 4 anni. Mi ero fatto infinocchiare dai cultori del valore intrinseco dell'oro. Il vero investimento é nellá informazione, cioé in compagnie che detengono brevetti e tecnologia. Oppure se si punta ai dividendi, in compagnie che sono sul mercato da decenni e il cui prodotto non perde mai di appeal (Coca Cola, Mc Donald, ad esempio).

Al solito, come nella crisi del 2009, chi é ben piazzato e conscio dei possibili sviluppi futuri, reagirá meglio a qualsiasi shock, prevedibile per inciso. Anche a persone qualunque come me.




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