Immaginate di non avere il diploma di maturitá.
Immaginate di essere ministro (o ministra, se siete donne) della Pubblica Istruzione.
Immaginate di essere a capo di un Dicastero che é il pilastro del controllo sulla formazione delle nuove generazioni (queste, sí!, che ci pagheranno le pensioni).
Immaginate di avere...come dire....piegato un tantino il vostro CV in merito alla formazione ..emh emh...accademica.
Immaginate di aver avuto una folgorante carriera nel sindacato e che, bilancio 2017, dichiariate quasi 200 mila euro l'anno.
Non siate amareggiati: se non siete ministro dell'istruzione con la terza media da 200 mila euro l'anno (esclusi i benefit, quelli stanno a parte), potete sempre ambire a diventare ministro dei lavori pubblici, prendere circa 100mila euro l'anno, avere un bel diploma di tecnico agrario, e dire in TV che i laureati che fuggono dall'Italia in cerca di migliore fortuna stanno bene dove stanno e fanno bene a non essere tra i piedi di chi é rimasto (magari con posto fisso, raccomandazione, pensione pagata, benefit etc). Ministro che ovviamente parla una sola lingua, perché, si sa, per parlare (non dico scrivere) inglese é necessario avere relazioni con l'estero. Ma che si riempie la bocca di Europa.
Notare che questi ministri sono anche quelli che insistono NON sulla produttivitá, per ridurre l'orario di lavoro dei comuni mortali, ma su una generica formazione dei giovani. Generica formazione a casa mia fa rima con inadeguatezza della preparazione (i laureati in ingegneria che se ne vanno, in effetti, sono giá preparati, e nemmeno i migliori). Se questa storia della formazione vi riporta all'idea del Movimento 5 Stelle sui corsi di riqualificazione per avere diritto al reddito di cittadinanza, sappiate che non siete i soli. Da questo punto di vista, le "geniali" intuizioni di un ministro del lavoro di un partito uscito perdente dalle elezioni 2018 e i "geniali" programmi di riqualificazione del cittadino messi in atto dal partito uscito vincente dalle ultime elezioni sono perfettamente sulla stessa lunghezza d'onda.
Bisogna che tutto cambi perché nulla cambi. Questa del lavoro (reddito di cittadinanza, corsi di formazione...) ne é l'emblema: cambiano le persone, ma le idee che ci sono dietro sono sempre le stesse. Vaghe idee su cosa serva nel mondo del lavoro, impreparazione, pressappochismo, supponenza, ignoranza.
Il nulla assoluto infarcito di tante belle intenzioni e presentazioni PowerPoint arlecchine.
Pensateci: l'istruzione delle giovani leve messa in mano ad una sindacalista con la terza media.
Poi, quando le giovani leve entrano nel mondo del lavoro (se ci riescono) si infilano nelle mani di un ministro perito agrario che sputa sentenze sui laureati emigrati. E che sproloquia di digitalizzazione, nuove tecnologie, riqualificazioni, norme europee...norme dall'Europa sul mondo del lavoro perché l'Italia non ha la minima idea di come affrontare il problema?
Gli italiani, per cambiare, votano il programma economico assurdo di un comico, che vaneggia di fine del lavoro, e propongono un premier che non ha mai lavorato, con studi universitari incompleti, che faceva lo steward negli stadi accogliendo i vip, e che se ne esce che per rilanciare l'Italia, ci vogliono un milione di auto elettriche entro il 2020. Un milione di auto elettriche. In Italia. Nel 2020.
Come si fa a pensare che l'Italia cambi se la gente vota queste IDEE? Non parlo dei partiti, parlo delle idee.
Prepariamoci alla Troika tra il 2019 e il 2020. Ce la siamo meritata.
venerdì 16 marzo 2018
Sicilia: il buco nero
La notizia che ha fatto scattare la mia curiositá é questa, e riguarda l'indagine per peculato dell'ex PM Ingroia. Io mi ricordo quando i miei lo osannavano come paladino della legalitá. Aspettiamo la fine delle indagini, ma insomma...se si muovono sequestrando centocinquantamila euro ad un ex magistrato, ora avvocato, vuole dire che qualche base esiste.
Sapete che io ho giá pessime opinioni sui magistrati italiani in generale. E' veramente un settore che se solo provi a scalfirlo arrivano ritorsioni a non finire. I magistrati italiani sono strapagati e non hanno uno straccio di metrica di valutazione dell'operato. Almeno un politico, se sbaglia, ha il rischio di non venire riconfermato durante le votazioni. Un magistrato praticamente non corre rischi.
Oggi vorrei parlare di quel buco nero monetario che é la Regione Sicilia. E siccome vorrei separare il concetto di Sicilia geografica dalla popolazione siciliana, ci tengo a precisare che la Sicilia come ricchezza naturale e architettonica é forse la regione piú bella d'Italia. Qua mi riferisco al siciliano medio. Anzi, mediano.
Il reddito mediano lordo di una famiglia siciliana é di 22mila euro all'anno. Basso, diremmo. Poco per tirare su una famiglia di due genitori con un figlio.
Quando si leggono le notizie sulla Sicilia si ha la sensazione che esistano ancora le aristocrazie di una volta, con i nobili che percepiscono rendite e i poveracci che si arrangiano come possono cercando la protezione del nobilotto di turno.
Elenchiamo alcuni fatti:
8 miliardi e 35 milioni di debito al 31 dicembre del 2016
La regione Sicilia, tra quello che prende dallo Stato e quello che dá allo Stato, ogni santo anno si prende 8.9 miliardi.
Considerando che la popolazione é di 5 milioni, significa che ogni donna, uomo, adulto, bambino o neonato riceve un bel regalo dalle regioni virtuose pari a:
8.900000/5000 = 1780 euro.
Una famiglia di tre persone (con bimbo piccolo) cioé, ha un regalo di 5340 euro all'anno. ALL'ANNO!
Poi la gente si meraviglia perché con la storia del reddito di cittadinanza (ne ho scritto qui)il M5S ha fatto cappotto con il 50% in Sicilia.
Al che, uno potrebbe obiettare: sono soldi utilizzati per realizzare infrastrutture e investimenti stimolando l'impresa privata.
No. In Sicilia un dipendente su cinque é nel pubblico (20%).
Ricordo che la Sicilia é una regione a statuto speciale, quindi gode di parecchie agevolazioni fiscali. Le regioni a statuto speciale sono una manna per i dipendenti pubblici.
Ora, con una tale mole di agevolazioni (tra soldi netti presi dal resto dell'Italia, enormitá di posti fissi ultragarantiti con pensione, maternitá, permessi, malattia retribuita etc.) come se la passa il siciliano mediano?
A dar retta a questi dati (del 2006, piú recente organizzata per regione non l'ho trovata) se la passa pure male!
L'indice di Ghini (o Gini) é una misura della disuguaglianza del reddito: piú alto é, maggiore é la disparitá fra chi ha e chi non ha.
Dal diagramma scatter qua sopra si vede che il siciliano mediano percepisce un reddito di merda (il piú basso di Italia) e convive con concittadini che se la passano molto ma molto meglio di lui. Ricorda un po' l'aristocrazia descritta nel Gattopardo.
L'aristocrazia da latifondiaria si é trasferita nei gangli della Regione Sicilia. Dalle decime che percepiva dai raccolti alle decime di Stato.
E calcolate che la crisi dal 2009 ha colpito duro nel Mezzogiorno! Quindi oggi i siciliani stanno decisamente peggio di quando que. Evidentemente ha colpito quelli che non erano al riparo del pubblico impiego.
Un altro modo per vedere la stessa informazione é con questo istogramma.
Ci dice che ci sono un sacco di poveri in Sicilia, molto piú percentualmente che nel resto di Italia.
Conclusione? Centocinquant'anni di Italia unita non sono serviti a nulla alla Sicilia, che é cresciuta molto meno di tutte le altre zone europee. In questi 150 anni, si é solo impoverita rispetto a tutto il resto d'Europa.
Quindi, potete metterla come volete: reddito di cittadinanza (altri soldi oltre a quelli che giá percepiscono con lo Statuto Speciale), Cassa per il Mezzogiorno, Piano di emergenza per la Sicilia...non cambierá niente. Perché una volta che la gente é assuefatta alla droga di Stato in cambio di voti politici, non é certo stimolata a cambiare.
Io la penso come Luttwak: che la Sicilia si sganci dall'Italia. Provocazione? Mica tanto, considerati i pessimi risultati socioeconomici degli ultimi anni. A mali estremi, estremi rimedi. Altrimenti per altri 150 anni sentiremo parlare di emergenza, ovviamente perenne.
Sapete che io ho giá pessime opinioni sui magistrati italiani in generale. E' veramente un settore che se solo provi a scalfirlo arrivano ritorsioni a non finire. I magistrati italiani sono strapagati e non hanno uno straccio di metrica di valutazione dell'operato. Almeno un politico, se sbaglia, ha il rischio di non venire riconfermato durante le votazioni. Un magistrato praticamente non corre rischi.
Oggi vorrei parlare di quel buco nero monetario che é la Regione Sicilia. E siccome vorrei separare il concetto di Sicilia geografica dalla popolazione siciliana, ci tengo a precisare che la Sicilia come ricchezza naturale e architettonica é forse la regione piú bella d'Italia. Qua mi riferisco al siciliano medio. Anzi, mediano.
Il reddito mediano lordo di una famiglia siciliana é di 22mila euro all'anno. Basso, diremmo. Poco per tirare su una famiglia di due genitori con un figlio.
Quando si leggono le notizie sulla Sicilia si ha la sensazione che esistano ancora le aristocrazie di una volta, con i nobili che percepiscono rendite e i poveracci che si arrangiano come possono cercando la protezione del nobilotto di turno.
Elenchiamo alcuni fatti:
8 miliardi e 35 milioni di debito al 31 dicembre del 2016
La regione Sicilia, tra quello che prende dallo Stato e quello che dá allo Stato, ogni santo anno si prende 8.9 miliardi.
Considerando che la popolazione é di 5 milioni, significa che ogni donna, uomo, adulto, bambino o neonato riceve un bel regalo dalle regioni virtuose pari a:
8.900000/5000 = 1780 euro.
Una famiglia di tre persone (con bimbo piccolo) cioé, ha un regalo di 5340 euro all'anno. ALL'ANNO!
Poi la gente si meraviglia perché con la storia del reddito di cittadinanza (ne ho scritto qui)il M5S ha fatto cappotto con il 50% in Sicilia.
Al che, uno potrebbe obiettare: sono soldi utilizzati per realizzare infrastrutture e investimenti stimolando l'impresa privata.
No. In Sicilia un dipendente su cinque é nel pubblico (20%).
Ricordo che la Sicilia é una regione a statuto speciale, quindi gode di parecchie agevolazioni fiscali. Le regioni a statuto speciale sono una manna per i dipendenti pubblici.
Ora, con una tale mole di agevolazioni (tra soldi netti presi dal resto dell'Italia, enormitá di posti fissi ultragarantiti con pensione, maternitá, permessi, malattia retribuita etc.) come se la passa il siciliano mediano?
A dar retta a questi dati (del 2006, piú recente organizzata per regione non l'ho trovata) se la passa pure male!
L'indice di Ghini (o Gini) é una misura della disuguaglianza del reddito: piú alto é, maggiore é la disparitá fra chi ha e chi non ha.
Dal diagramma scatter qua sopra si vede che il siciliano mediano percepisce un reddito di merda (il piú basso di Italia) e convive con concittadini che se la passano molto ma molto meglio di lui. Ricorda un po' l'aristocrazia descritta nel Gattopardo.
L'aristocrazia da latifondiaria si é trasferita nei gangli della Regione Sicilia. Dalle decime che percepiva dai raccolti alle decime di Stato.
E calcolate che la crisi dal 2009 ha colpito duro nel Mezzogiorno! Quindi oggi i siciliani stanno decisamente peggio di quando que. Evidentemente ha colpito quelli che non erano al riparo del pubblico impiego.
Un altro modo per vedere la stessa informazione é con questo istogramma.
Ci dice che ci sono un sacco di poveri in Sicilia, molto piú percentualmente che nel resto di Italia.
Conclusione? Centocinquant'anni di Italia unita non sono serviti a nulla alla Sicilia, che é cresciuta molto meno di tutte le altre zone europee. In questi 150 anni, si é solo impoverita rispetto a tutto il resto d'Europa.
Quindi, potete metterla come volete: reddito di cittadinanza (altri soldi oltre a quelli che giá percepiscono con lo Statuto Speciale), Cassa per il Mezzogiorno, Piano di emergenza per la Sicilia...non cambierá niente. Perché una volta che la gente é assuefatta alla droga di Stato in cambio di voti politici, non é certo stimolata a cambiare.
Io la penso come Luttwak: che la Sicilia si sganci dall'Italia. Provocazione? Mica tanto, considerati i pessimi risultati socioeconomici degli ultimi anni. A mali estremi, estremi rimedi. Altrimenti per altri 150 anni sentiremo parlare di emergenza, ovviamente perenne.
mercoledì 7 marzo 2018
Reddito di cittadinanza - idiozia pentastellata
Nello scorso post ho parlato del fatto che il M5S, che ha stravinto le politiche 2018, é stato figlio della disoccupazione, della rabbia del ceto povero meridionale e dell'idea del reddito di cittadinanza che sostituirebbe gli storici trasferimenti a fondo perduto (e pioggia di posti pubblici) nel meridione. Il M5S ha incanalato questa rabbia e l'ha portata in parlamento.
A mio avviso fra 5 anni il Movimento 5 Stelle sará quasi sparito o fortemente ridimensionato, questo perché le loro proposte sono, sempre a mio parere, inattuabili e si scontreranno con quella stronza della realtá.
Seguiránno probabilmente la parabola di Podemos in Spagna.
Su Rischio Calcolato, ho letto in massima parte i soliti commenti da stadio:
1. Non ho capito una fava del reddito di cittadinanza
2. Io sarei a favore dell'euro (!!??) -
Un po'di ordine. Ma prima, due righe sull'euro.
L'euro é stato un progetto che é nato male, sviluppato peggio, ha fatto arricchire una piccola tecnocrazia, e ha avvantaggiato paesi a scapito di altri. La Germania é arrivata preparata, l'Italia al solito come l'armata brancaleone. Quindi, prendiamoci le nostre responsabilitá.
REDDITO DI CITTADINANZA
Questo é il programma 5 Stelle del reddito di cittadinanza. Universal income. Leggetelo. E'una pagina e sembra di leggere una fiaba. La copertina é pure carina: tanti ragazzi colorati che sembrano abbracciarti evitandoti di sfracellarti al suolo.
1. Si tratta di alzare le pensioni minime. Fin qui, semplice.
2. Si tratta di fornire reddito a chi é disoccupato. Questi, di suo, deve dimostrare di essere iscritto al collocamento, di fare corsi di recupero/reintroduzione/riqualifica nel mondo del lavoro.
E deve accettare uno dei tre primi lavori che gli vengono offerti.
Se giá vi lamentavate delle coop che gestivano i migranti, preparatevi alle miriadi di societá, finanziate dalla parte produttiva del paese, che proporrano corsi di reinserimento nel mondo del lavoro. Corsi in excel, word, saldatura ad arco, protocollo TCP/IP v.6, crittografia, blockchain, contabilitá nel web 3.0? eh, mi sa giá che sto esagerando. Anche perché si tratterebbe di vere e proprie mini corsi universitari, se dovessero fare le cose per bene, o ultraspecialistici (saldature, lavorazioni meccaniche) che invece sono tipicamente fatte "in house"dalle aziende, perché proprio per loro natura ultraspecialistici.
Come la rigirate, sinceramente, la vedo soltanto come un enorme spreco di risorse che non risolvono un bel niente, salvo arricchire queste nuove coop della riqualifica. Potrei aprirne una io stesso, ora che ci penso.
3. Poi c'é il volontariato, obbligatorio. 8 ore la settimana. Per progetti di utilitá sociale. Primo caso di volontariato obbligatorio, ma tant'é....di fatto si tratta di tempo sottratto a famiglia e lavoro, visto che é obbligatorio, e non remunerato.
Viene da pensare che se per pulire le strade non troviamo le aziende, perché troppo costose (che avide!!), mettiamo i 56enni disoccupati che sicuramente puliranno meglio, per buona volontá. A costo zero.
Decrescita felice. Idem per cura giardini, fogne, impianti elettrici? boh, non si sa.
4. C'é la paga minima oraria. 9 euro l'ora.
Se lavori part time, il governo ti paga la cifra rimasta per arrivare a 780 euro netti mese. Al sud Italia fai la vita non dico da signore, ma una coppia che lavora part time, non sposata, prenderebbe quasi 1600 al mese e avrebbe tempo libero a go go.
Mi fermo qua.
Capite da soli che questa é un programma da stato socialista.
Notare che i soldi che prenderesti sarebbero indipendenti dal costo della vita del posto dove ti trovi. Milano come a Catania o Roma o Lecce.
Ovviamente chi lavora sodo, dovrá vedersi le tasse aumentare per finanziare questi redditi da cittadinanza. Soprattutto, chi glielo fa fare, se tira su 1600 al mese sgobbando, a tenere aperta l'attivitá, pagare tasse, la benzina per andare al lavoro, il commercialista, la baby sitter perché a casa non ci sei mai?
Ovunque vi siano stati socialisti, questi sono andati in bancarotta.
Peró suona figo e facile: stanziamenti pronti (16 miliardi), aggiornamenti, nessuno indietro, lavoro che sicuramente verrá, anzi TRE scelte!
Il M5S é solo un altro chiodo sulla bara Italia.
A mio avviso fra 5 anni il Movimento 5 Stelle sará quasi sparito o fortemente ridimensionato, questo perché le loro proposte sono, sempre a mio parere, inattuabili e si scontreranno con quella stronza della realtá.
Seguiránno probabilmente la parabola di Podemos in Spagna.
Su Rischio Calcolato, ho letto in massima parte i soliti commenti da stadio:
1. Non ho capito una fava del reddito di cittadinanza
2. Io sarei a favore dell'euro (!!??) -
Un po'di ordine. Ma prima, due righe sull'euro.
L'euro é stato un progetto che é nato male, sviluppato peggio, ha fatto arricchire una piccola tecnocrazia, e ha avvantaggiato paesi a scapito di altri. La Germania é arrivata preparata, l'Italia al solito come l'armata brancaleone. Quindi, prendiamoci le nostre responsabilitá.
REDDITO DI CITTADINANZA
Questo é il programma 5 Stelle del reddito di cittadinanza. Universal income. Leggetelo. E'una pagina e sembra di leggere una fiaba. La copertina é pure carina: tanti ragazzi colorati che sembrano abbracciarti evitandoti di sfracellarti al suolo.
1. Si tratta di alzare le pensioni minime. Fin qui, semplice.
2. Si tratta di fornire reddito a chi é disoccupato. Questi, di suo, deve dimostrare di essere iscritto al collocamento, di fare corsi di recupero/reintroduzione/riqualifica nel mondo del lavoro.
E deve accettare uno dei tre primi lavori che gli vengono offerti.
Se giá vi lamentavate delle coop che gestivano i migranti, preparatevi alle miriadi di societá, finanziate dalla parte produttiva del paese, che proporrano corsi di reinserimento nel mondo del lavoro. Corsi in excel, word, saldatura ad arco, protocollo TCP/IP v.6, crittografia, blockchain, contabilitá nel web 3.0? eh, mi sa giá che sto esagerando. Anche perché si tratterebbe di vere e proprie mini corsi universitari, se dovessero fare le cose per bene, o ultraspecialistici (saldature, lavorazioni meccaniche) che invece sono tipicamente fatte "in house"dalle aziende, perché proprio per loro natura ultraspecialistici.
Come la rigirate, sinceramente, la vedo soltanto come un enorme spreco di risorse che non risolvono un bel niente, salvo arricchire queste nuove coop della riqualifica. Potrei aprirne una io stesso, ora che ci penso.
3. Poi c'é il volontariato, obbligatorio. 8 ore la settimana. Per progetti di utilitá sociale. Primo caso di volontariato obbligatorio, ma tant'é....di fatto si tratta di tempo sottratto a famiglia e lavoro, visto che é obbligatorio, e non remunerato.
Viene da pensare che se per pulire le strade non troviamo le aziende, perché troppo costose (che avide!!), mettiamo i 56enni disoccupati che sicuramente puliranno meglio, per buona volontá. A costo zero.
Decrescita felice. Idem per cura giardini, fogne, impianti elettrici? boh, non si sa.
4. C'é la paga minima oraria. 9 euro l'ora.
Se lavori part time, il governo ti paga la cifra rimasta per arrivare a 780 euro netti mese. Al sud Italia fai la vita non dico da signore, ma una coppia che lavora part time, non sposata, prenderebbe quasi 1600 al mese e avrebbe tempo libero a go go.
Mi fermo qua.
Capite da soli che questa é un programma da stato socialista.
- Lo stato ti offre lavoro.
- Lo stato ti fa il corso di aggiornamento (sará da ridere)
- Lo stato ti paga, ma se accetti il lavoro che ti viene proposto. Giá mi immagino quanta gente "non riuscirá"a trovare lavoro. Conosciamo tutti il Sud Italia. Nel frattempo, peró, il reddito di cittadinanza sará diventato "diritto acquisito".
Notare che i soldi che prenderesti sarebbero indipendenti dal costo della vita del posto dove ti trovi. Milano come a Catania o Roma o Lecce.
Ovviamente chi lavora sodo, dovrá vedersi le tasse aumentare per finanziare questi redditi da cittadinanza. Soprattutto, chi glielo fa fare, se tira su 1600 al mese sgobbando, a tenere aperta l'attivitá, pagare tasse, la benzina per andare al lavoro, il commercialista, la baby sitter perché a casa non ci sei mai?
Ovunque vi siano stati socialisti, questi sono andati in bancarotta.
Peró suona figo e facile: stanziamenti pronti (16 miliardi), aggiornamenti, nessuno indietro, lavoro che sicuramente verrá, anzi TRE scelte!
Il M5S é solo un altro chiodo sulla bara Italia.
martedì 6 marzo 2018
Povertá, Movimento 5 Stelle e Spesa pubblica a venire
Alle volte le immagini dicono piú di mille parole.
Mappa della disoccupazione in Italia
Mappa dei voti in Italia
Notare la "leggerissima" correlazione tra Movimento 5 Stelle e tasso di disoccupazione al Sud Italia?
Ora, chi mi legge sa che penso che quelli del 5 stelle non sono buoni nemmeno ad allacciarsi le scarpe, ma ero convinto che avrebbero vinto, specie al Sud, dove la povertá dilaga e tutti si attendono l'aiuto dello Stato, con la S maiuscola, che fa rima con reddito di cittadinanza, alias reddito universale, alias soldi gratis nel conto in banca.
Veniamo agli altri vincitori, la Lega: tra i ripescati ci sono Alberto Bagnai e Claudio Borghi Aquilini, esperti del settore economico della Lega. Due keynesiani di ferro, piú keynesiani di Keynes, quelli della spesa pubblica e del moltiplicatore del PIL in regime di cambi flessibili. Quelli del "se eravamo corrotti in passato, ma stavamo bene, perché se siamo sempre corrotti ora stiamo male?". Quelli che "la colpa é soprattutto dell'euro". Ma trascurano che la globalizzazione e la demografia sono driver molto piú forti dell'euro nella crisi italiana.
Purtroppo anche a costoro, che sono molto piú intelligenti di me, sfugge l'ovvia constatazione che la corruzione nella pubblica amministrazione produce danni enormi che si aggravano anno dopo anno.
E non c''é "causa esterna europea che tenga".
Per esempio, in nome dei vincoli europei, ci dicono che non possiamo investire in infrastrutture (fare deficit per investimenti). Bene, date un'occhiata a questa tabella, presa dall'eccellente post di Ugo Arrigo su LaVoce.info
La spesa per km di rete ferroviaria in Italia (155) é due volte e mezza quella (155)della Francia, che fa della Spesa Pubblica un cardine di crescita e welfare.
Vedete voi qualche possibilitá, anche remota, per cui i conti in Italia possano migliorare con queste elezioni? Io é da tempo che osservo la politica e i giornalisti italiani come un biologo osserva i batteri. Senza tifo, solo studio.
Mappa della disoccupazione in Italia
Mappa dei voti in Italia
Notare la "leggerissima" correlazione tra Movimento 5 Stelle e tasso di disoccupazione al Sud Italia?
Ora, chi mi legge sa che penso che quelli del 5 stelle non sono buoni nemmeno ad allacciarsi le scarpe, ma ero convinto che avrebbero vinto, specie al Sud, dove la povertá dilaga e tutti si attendono l'aiuto dello Stato, con la S maiuscola, che fa rima con reddito di cittadinanza, alias reddito universale, alias soldi gratis nel conto in banca.
Veniamo agli altri vincitori, la Lega: tra i ripescati ci sono Alberto Bagnai e Claudio Borghi Aquilini, esperti del settore economico della Lega. Due keynesiani di ferro, piú keynesiani di Keynes, quelli della spesa pubblica e del moltiplicatore del PIL in regime di cambi flessibili. Quelli del "se eravamo corrotti in passato, ma stavamo bene, perché se siamo sempre corrotti ora stiamo male?". Quelli che "la colpa é soprattutto dell'euro". Ma trascurano che la globalizzazione e la demografia sono driver molto piú forti dell'euro nella crisi italiana.
Purtroppo anche a costoro, che sono molto piú intelligenti di me, sfugge l'ovvia constatazione che la corruzione nella pubblica amministrazione produce danni enormi che si aggravano anno dopo anno.
E non c''é "causa esterna europea che tenga".
Per esempio, in nome dei vincoli europei, ci dicono che non possiamo investire in infrastrutture (fare deficit per investimenti). Bene, date un'occhiata a questa tabella, presa dall'eccellente post di Ugo Arrigo su LaVoce.info
La spesa per km di rete ferroviaria in Italia (155) é due volte e mezza quella (155)della Francia, che fa della Spesa Pubblica un cardine di crescita e welfare.
Vedete voi qualche possibilitá, anche remota, per cui i conti in Italia possano migliorare con queste elezioni? Io é da tempo che osservo la politica e i giornalisti italiani come un biologo osserva i batteri. Senza tifo, solo studio.
domenica 25 febbraio 2018
Italiano mmafioooso
Titolo da leggersi assolutamente con accento palemmitano.
Allora, vivendo all'estero, quando si scherza e ci si piglia in giro fra stranieri, immancabilmente siccome sono italiano viene fuori il discorso pizza mafia sole. Manca il mandolino perché oggettivamente poche persone sanno cosa sia il mandolino.
I commenti sono bene o male i seguenti
"voi italiani vi lamentate troppo"
"voi italiani vi lamentate troppo del cibo non italiano"
"voi italiani vi lamentate troppo delle condizioni meteo"
"voi italiani vi preoccupate troppo della salute dei bambini e delle malattie in generale"
"voi italiani esportate mafia"
Chiariamo subito che ci sono tanti tipi di mafie: quella tedesca, che vive di nazionalismo; quella francese, che vive di supponenza. Bene o male, tutte le persone che vengono da uno specifico paese tendono a fare fronte comune e a supportarsi l'un altro. A fare squadra. Me ne sono pesantemente accorto lavorando con francesi e americani.
Avete presente quando escono quei sondaggi dove si dice che noi siamo i piú corrotti dell'universo, dopo i Ferengi di Star Trek? Bene, vi dico una cosa: sono sondaggi falsati.
Semplicemente, l'italiano si lamenta molto piú di altri popoli, e quindi tende a sparlare molto piú dei propri connazionali.
Esistono episodi di malasanitá agghiacciante qua in Olanda. Ad una collega di mia moglie hanno amputato una gamba per sbaglio per una infezione mal curata. A meno che non stai veramente ma veramente male non ti danno antibiotici. Per quasi tutti i dolori, somministrano paracetamolo. Non sto scherzando. Ormai scherziamo fra di noi e diciamo che a meno che non stai per tirare le cuoia, basta che prendi paracetamolo e ti passa.
Eppure, a leggere i sondaggi, gli olandesi sono contentissimi del loro sistema di healthcare. Lo reputano tra i migliori del mondo. E i sondaggi ringraziano.
Vai dal medico di famiglia, e quello cerca i tuoi sintomi su Google. Non sto scherzando. Questo i sondaggi non lo dicono.
Noi italiani se fa freddo non facciamo giocare fuori i ragazzini. Gli olandesi, se esce un micro raggio di sole e fanno -3, calciano i ragazzini fuori casa a giocare. Di qualsiasi etá siano i ragazzini.
Giusto o sbagliato, sono differenze enormi. Culturali, di atteggiamento. Noi siamo troppo apprensivi o loro sono troppo faciloni? non é questo il punto.
Il punto é che l'atteggiamento di un popolo falsa statistiche e sondaggi.
Ma torniamo alla mafia.
Cerco di spiegare sempre ai miei colleghi stranieri che la mafia italiana non é la causa di tanti problemi, ma l'effetto di una mentalitá. Quella stessa mentalitá che ha creato uno stato parassitario, iperburocratizzato, perché per dare stipendi alla gente hanno dovuto inventarsi dei lavori nella pubblica amministrazione inutili. Ogni lavoro inutile, doveva produrre carta per essere giustificato. Da qui l'esplosione della burocrazia italiana. Simile alle burocrazie dei paesi arabi. Questo perché abbiamo avuto Borboni e Vaticano? Forse, ma dopo 150 anni la dobbiamo piantare con le giustificazioni.
E'la mentalitá del "meglio un uovo oggi che una gallina domani"; la mentalitá del "ha da passá a nuttata"; la mentalitá del "che mi frega se cementifico il litorale blocco la brezza marina e il panorama, vuoi mettere avere casa vista mare?". Pensare a se stessi, perché degli altri non c'é da fidarsi. Meglio essere primi che secondi.
Esistono mafie di tutti i tipi nel mondo: quella finanziaria americana, quella industriale tedesca con le loro mega tangenti per vincere appalti in tutto il mondo (il caso Siemens é esemplare).
La mafia italiana, quella che si percepisce, é di piú basso profilo, é micro, ma é dappertutto in certe regioni. E'quella della spazzatura, della lupara, della riserva naturale dove ci fanno i bisogni i clandestini ma che un privato non puó pulire perché serve il permesso.
In Olanda hanno fatto fisicamente fuori, anni fa, un esponente politico che aveva nel suo programma quello di cambiare la gestione assicurativa della sanitá. Omicidio di stampo mafioso, direbbero in Italia. Ma la parola mafia é riservata solo all'Italia.
Gli olandesi, i tedeschi, gli americani sono diversi: hanno fiducia nello Stato. Gli italiani, specie al Sud, credono nelle relazioni familiari, nell'aggancio, nell'amicizia importante, nel contatto personale.
Un problema che riscontro nei miei connazionali é l'emotivitá. Usano poco la ragione per dire "mi serve o non mi serve?". Questo é piú tipico dei paesi del Nord. E'un popolo diviso e debole, perché spera che le soluzioni siano facili. Ieri mani pulite, poi il mega imprenditore, oggi M5 stelle. Ogni decade ha il suo salvatore, in Italia.
Ed é sempre colpa di qualcun altro. Di chi c'era prima, dello Stato, o dell'Europa, degli americani, dei russi.
Che poi alla fine lo Stato siamo noi e in Europa ci siamo entrati volontariamente.
Nota: odio Bruxelles e i tirapiedi europei, ma non si puó incolpare i tedeschi se loro fanno scelte a beneficio del proprio popolo e noi facciamo i Tafazzi. E'colpa nostra se avviene questo. Conosco casi in cui uno spagnolo aiutava una signora anziana tedesca, sua vicina, e la portava all'ospedale quasi tutti i giorni. Mai un centesimo per le spese. Bene, suddetta signora un giorno chiede ad un vicino tedesco di accompagnarla, e quello pretende di essere pagato. La signora non fa una piega e caccia i soldi. Al che lo spagnolo le dice"ma come, io ti accompagnato tante volte, mai un centesimo!" E lei "tu hai fatto un favore, di tua sponte, lui ha fatto un lavoro, quindi va pagato!"
Capito? la nostra "europeitudine"é vista come cosa da coglioni dai tedeschi. Siamo buoni di cuore, quindi fregnoni, e se non lo siamo piú, siamo diventati razzisti. Siamo piagnoni. Per loro saremo SEMPRE piagnoni. Mettiamocelo in testa.
Sapete una cosa? all'estero muoiono di invidia per l'Italia.
Butti un seme per terra, e cresce qualcosa. Se lo getti in Germania o Olanda, non cresce niente.
C'é quasi sempre il sole. In UK, un sogno.
Ovunque vai, c'é arte. Si mangia bene. Si beve bene. La gente ha stile nel vestire. All'estero, ci si nutre e ci si copre. E'diverso.
Quindi, sarebbe il caso che gli italiani, quelli che vogliono sentirsi orgogliosi delle proprie tradizioni e cultura, vivessero all'estero, smettessero di lamentarsi, prendessero il meglio della fattivitá e semplicitá nordiche, e tornassero nel loro Paese, l'Italia appunto, con la CONSAPEVOLEZZA dello spreco che la mentalitá dell'emergenza continua, della mentalitá "ha da passá a nuttata"comporta.
Allora, vivendo all'estero, quando si scherza e ci si piglia in giro fra stranieri, immancabilmente siccome sono italiano viene fuori il discorso pizza mafia sole. Manca il mandolino perché oggettivamente poche persone sanno cosa sia il mandolino.
I commenti sono bene o male i seguenti
"voi italiani vi lamentate troppo"
"voi italiani vi lamentate troppo del cibo non italiano"
"voi italiani vi lamentate troppo delle condizioni meteo"
"voi italiani vi preoccupate troppo della salute dei bambini e delle malattie in generale"
"voi italiani esportate mafia"
Chiariamo subito che ci sono tanti tipi di mafie: quella tedesca, che vive di nazionalismo; quella francese, che vive di supponenza. Bene o male, tutte le persone che vengono da uno specifico paese tendono a fare fronte comune e a supportarsi l'un altro. A fare squadra. Me ne sono pesantemente accorto lavorando con francesi e americani.
Avete presente quando escono quei sondaggi dove si dice che noi siamo i piú corrotti dell'universo, dopo i Ferengi di Star Trek? Bene, vi dico una cosa: sono sondaggi falsati.
Semplicemente, l'italiano si lamenta molto piú di altri popoli, e quindi tende a sparlare molto piú dei propri connazionali.
Esistono episodi di malasanitá agghiacciante qua in Olanda. Ad una collega di mia moglie hanno amputato una gamba per sbaglio per una infezione mal curata. A meno che non stai veramente ma veramente male non ti danno antibiotici. Per quasi tutti i dolori, somministrano paracetamolo. Non sto scherzando. Ormai scherziamo fra di noi e diciamo che a meno che non stai per tirare le cuoia, basta che prendi paracetamolo e ti passa.
Eppure, a leggere i sondaggi, gli olandesi sono contentissimi del loro sistema di healthcare. Lo reputano tra i migliori del mondo. E i sondaggi ringraziano.
Vai dal medico di famiglia, e quello cerca i tuoi sintomi su Google. Non sto scherzando. Questo i sondaggi non lo dicono.
Noi italiani se fa freddo non facciamo giocare fuori i ragazzini. Gli olandesi, se esce un micro raggio di sole e fanno -3, calciano i ragazzini fuori casa a giocare. Di qualsiasi etá siano i ragazzini.
Giusto o sbagliato, sono differenze enormi. Culturali, di atteggiamento. Noi siamo troppo apprensivi o loro sono troppo faciloni? non é questo il punto.
Il punto é che l'atteggiamento di un popolo falsa statistiche e sondaggi.
Ma torniamo alla mafia.
Cerco di spiegare sempre ai miei colleghi stranieri che la mafia italiana non é la causa di tanti problemi, ma l'effetto di una mentalitá. Quella stessa mentalitá che ha creato uno stato parassitario, iperburocratizzato, perché per dare stipendi alla gente hanno dovuto inventarsi dei lavori nella pubblica amministrazione inutili. Ogni lavoro inutile, doveva produrre carta per essere giustificato. Da qui l'esplosione della burocrazia italiana. Simile alle burocrazie dei paesi arabi. Questo perché abbiamo avuto Borboni e Vaticano? Forse, ma dopo 150 anni la dobbiamo piantare con le giustificazioni.
E'la mentalitá del "meglio un uovo oggi che una gallina domani"; la mentalitá del "ha da passá a nuttata"; la mentalitá del "che mi frega se cementifico il litorale blocco la brezza marina e il panorama, vuoi mettere avere casa vista mare?". Pensare a se stessi, perché degli altri non c'é da fidarsi. Meglio essere primi che secondi.
Esistono mafie di tutti i tipi nel mondo: quella finanziaria americana, quella industriale tedesca con le loro mega tangenti per vincere appalti in tutto il mondo (il caso Siemens é esemplare).
La mafia italiana, quella che si percepisce, é di piú basso profilo, é micro, ma é dappertutto in certe regioni. E'quella della spazzatura, della lupara, della riserva naturale dove ci fanno i bisogni i clandestini ma che un privato non puó pulire perché serve il permesso.
In Olanda hanno fatto fisicamente fuori, anni fa, un esponente politico che aveva nel suo programma quello di cambiare la gestione assicurativa della sanitá. Omicidio di stampo mafioso, direbbero in Italia. Ma la parola mafia é riservata solo all'Italia.
Gli olandesi, i tedeschi, gli americani sono diversi: hanno fiducia nello Stato. Gli italiani, specie al Sud, credono nelle relazioni familiari, nell'aggancio, nell'amicizia importante, nel contatto personale.
Un problema che riscontro nei miei connazionali é l'emotivitá. Usano poco la ragione per dire "mi serve o non mi serve?". Questo é piú tipico dei paesi del Nord. E'un popolo diviso e debole, perché spera che le soluzioni siano facili. Ieri mani pulite, poi il mega imprenditore, oggi M5 stelle. Ogni decade ha il suo salvatore, in Italia.
Ed é sempre colpa di qualcun altro. Di chi c'era prima, dello Stato, o dell'Europa, degli americani, dei russi.
Che poi alla fine lo Stato siamo noi e in Europa ci siamo entrati volontariamente.
Nota: odio Bruxelles e i tirapiedi europei, ma non si puó incolpare i tedeschi se loro fanno scelte a beneficio del proprio popolo e noi facciamo i Tafazzi. E'colpa nostra se avviene questo. Conosco casi in cui uno spagnolo aiutava una signora anziana tedesca, sua vicina, e la portava all'ospedale quasi tutti i giorni. Mai un centesimo per le spese. Bene, suddetta signora un giorno chiede ad un vicino tedesco di accompagnarla, e quello pretende di essere pagato. La signora non fa una piega e caccia i soldi. Al che lo spagnolo le dice"ma come, io ti accompagnato tante volte, mai un centesimo!" E lei "tu hai fatto un favore, di tua sponte, lui ha fatto un lavoro, quindi va pagato!"
Capito? la nostra "europeitudine"é vista come cosa da coglioni dai tedeschi. Siamo buoni di cuore, quindi fregnoni, e se non lo siamo piú, siamo diventati razzisti. Siamo piagnoni. Per loro saremo SEMPRE piagnoni. Mettiamocelo in testa.
Sapete una cosa? all'estero muoiono di invidia per l'Italia.
Butti un seme per terra, e cresce qualcosa. Se lo getti in Germania o Olanda, non cresce niente.
C'é quasi sempre il sole. In UK, un sogno.
Ovunque vai, c'é arte. Si mangia bene. Si beve bene. La gente ha stile nel vestire. All'estero, ci si nutre e ci si copre. E'diverso.
Quindi, sarebbe il caso che gli italiani, quelli che vogliono sentirsi orgogliosi delle proprie tradizioni e cultura, vivessero all'estero, smettessero di lamentarsi, prendessero il meglio della fattivitá e semplicitá nordiche, e tornassero nel loro Paese, l'Italia appunto, con la CONSAPEVOLEZZA dello spreco che la mentalitá dell'emergenza continua, della mentalitá "ha da passá a nuttata"comporta.
giovedì 22 febbraio 2018
La rivoluzione della sensoristica prossima ventura (parte 1)
Ce n'é bisogno.
Ce n'é assolutamente bisogno.
Mi sto riferendo ai sensori per le rilevazione di:
1. micro-inquinamento atmosferico
2. micro-inquinamento elettromagnetico
2. auto diagnostica dello stato di salute: pressione sanguigna, livello di globuli bianchi, globuli rossi, piastrine
e tanto altro.
Veniamo al micro inquinamento atmosferico.
Immaginate di voler comprare casa, ne visitate una non recentissima e non sapete se c'é amianto. Mi sono trovato con questo dilemma quando cercavo casa qua in Olanda tra il 2016 e il 2017. L'asbesto ha proprietá eccezionali, ma purtroppo é altamente tossico. Il problema é che se ne é fatto larghissimo uso nell'edilizia fino agli anni 80. Capire se c'é asbesto, che tende a disperdersi nell'ambiente, non é banale. Oggi, o lo vedi subito (sotto i tetti, nelle canne fumarie), o lo scopri dopo l'acquisto e devi bonificare l'abitazione. Altrimenti te lo respiri per anni.
Stesso dicasi per la formaldeide, che tende ad accumularsi ed é onnipresente (colle per carta da parati, vestiti, mobili). Anche la formaldeide é tossica.
Idem per gli ossidi di azoto, o il radon, vero problema per le abitazioni in pozzolana costruite a Roma.
Oggigiorno, attraverso i satelliti é possibile rivelare le concentrazioni a diverse altitudini di tantissimi fluidi e contaminanti, incluso ozono, formaldeide, asbesto.
Nell'immagine che segue potete osservare la concentrazione di diossido di azoto sopra l'Europa, presa dalla strumentazione di Sentinel 5. La Pianura Padana, causa conformazione geografica, ne é particolarmente affetta.
Quello che peró manca, per cui vedo un enorme mercato, é quello di sensori integrati in uno smartphone che rilevino le concentrazioni di contaminanti (particolato o molecolare) e attraverso delle app mettano in comunicazione gli utenti fra di loro. Quali sono i quartieri dove si respira meglio? in quali abitazioni? Quali sono le stanze dove la concentrazione di contaminanti é maggiore? Questo avrebbe ripercussioni anche sui costi dei premi assicurativi per la salute, sui prezzi delle abitazioni, oltre a favorire la nascita di figure professionali dedicate a bonifiche mirate nelle abitazioni.
Internet ha portato ad avere accesso ad una enorme quantità di informazioni, senza passare per intermediari. Queste informazioni verrebbero rese disponibili grazie a semplici app da installare su smartphone. In questo caso non ci sarebbero posti di lavoro persi, ma una maggiore efficienza e trasparenza sui prezzi di mercato delle abitazioni e verrebbero create nuove figure professionali.
Gli ingegneri che lavorano sui satelliti non avrebbero da temere: i satelliti continuerebbero a monitorare l'atmosfera a varie altezze procurando dati "macro".
Veniamo al micro inquinamento elettromagnetico
Qua le cose si fanno piú semplici ma anche piú complesse.
Piú semplici perché rivelatori di campo (elettrico e magnetico a basse frequenze ed elettromagnetico a piú alte frequenze) esistono da tempo e tendono ad essere sempre piú miniaturizzati. Piú complessi perché mancano chiari dati che correlino con un basso margine di errore l'esposizione al campo EM con l'insorgenza di patologie nel lungo termine. Sembra comunque che l'esposizione prossima (poche decine di metri) alla 50Hz dei tralicci, che stanno a centinaia di migliaia di volt, porti all'insorgenza di tumori. Questo perché minore é la frequenza, maggiore é la penetrazione nel corpo umano del segnale elettromagnetico: in altri termini, basse frequenza penetrano meglio negli organi interni, mentre alte frequenze (router wi-fi a 2.4 o 5 GHz) si fermano a frazioni di mm sull'epidermide.
In ogni caso, avere dispositivi che raccolgono dati sull'intensitá EM, favorirebbe almeno tre settori
1. Enorme numero di dati che consentano di mettere in correlazione le patologie con l'esposizione ai campi em (ogni persona avrebbe un proprio record storico dell'esposizione, in relazione ad un account email, che deciderebbe se mettere o meno a disposizione della comunità scientifica).
2. Impulso a costruire secondo norme che migliorino la qualitá em dell'ambiente
3. Nascita di figure professionali atte a bonificare l'ambiente da rumore EM dannoso per la salute
Anche in questo caso, vedo nuovi posti di lavoro e figure professionali di spicco.
Costerebbero molto questi sensori?
Allora, sapete quanto costa un sensore di prossimitá, di quelli montati sui paraurti delle vetture?
pochi centesimi di euro. Se comprate una scheda di sviluppo Arduino, quella per fini amatoriali, con venti euro vi portate a casa decine di sensori (umiditá, del tipo usato dalle auto per attivare i tergicristalli; prossimitá, usato nei sensori di parcheggio; crepuscolare, usato per attivare in automatico gli anabbaglianti; pressione, per rilevare la presenza del passeggero; effetto hall, usato nelle stampanti per capire se manca la carta, etc).
Se li volete in un'auto, pagate migliaia di euro (costi di installazione, verifica, progetto, validazione, margini di profitto...)
Si tratta ora di miniaturizzare. E per farlo occorrono tempo e investimenti.
In un prossimo post parleremo dei sensori per l'autodiagnostica del proprio stato di salute. Mirato alla prevenzione.
Ce n'é assolutamente bisogno.
Mi sto riferendo ai sensori per le rilevazione di:
1. micro-inquinamento atmosferico
2. micro-inquinamento elettromagnetico
2. auto diagnostica dello stato di salute: pressione sanguigna, livello di globuli bianchi, globuli rossi, piastrine
e tanto altro.
Veniamo al micro inquinamento atmosferico.
Immaginate di voler comprare casa, ne visitate una non recentissima e non sapete se c'é amianto. Mi sono trovato con questo dilemma quando cercavo casa qua in Olanda tra il 2016 e il 2017. L'asbesto ha proprietá eccezionali, ma purtroppo é altamente tossico. Il problema é che se ne é fatto larghissimo uso nell'edilizia fino agli anni 80. Capire se c'é asbesto, che tende a disperdersi nell'ambiente, non é banale. Oggi, o lo vedi subito (sotto i tetti, nelle canne fumarie), o lo scopri dopo l'acquisto e devi bonificare l'abitazione. Altrimenti te lo respiri per anni.
Stesso dicasi per la formaldeide, che tende ad accumularsi ed é onnipresente (colle per carta da parati, vestiti, mobili). Anche la formaldeide é tossica.
Idem per gli ossidi di azoto, o il radon, vero problema per le abitazioni in pozzolana costruite a Roma.
Oggigiorno, attraverso i satelliti é possibile rivelare le concentrazioni a diverse altitudini di tantissimi fluidi e contaminanti, incluso ozono, formaldeide, asbesto.
Nell'immagine che segue potete osservare la concentrazione di diossido di azoto sopra l'Europa, presa dalla strumentazione di Sentinel 5. La Pianura Padana, causa conformazione geografica, ne é particolarmente affetta.
Quello che peró manca, per cui vedo un enorme mercato, é quello di sensori integrati in uno smartphone che rilevino le concentrazioni di contaminanti (particolato o molecolare) e attraverso delle app mettano in comunicazione gli utenti fra di loro. Quali sono i quartieri dove si respira meglio? in quali abitazioni? Quali sono le stanze dove la concentrazione di contaminanti é maggiore? Questo avrebbe ripercussioni anche sui costi dei premi assicurativi per la salute, sui prezzi delle abitazioni, oltre a favorire la nascita di figure professionali dedicate a bonifiche mirate nelle abitazioni.
Internet ha portato ad avere accesso ad una enorme quantità di informazioni, senza passare per intermediari. Queste informazioni verrebbero rese disponibili grazie a semplici app da installare su smartphone. In questo caso non ci sarebbero posti di lavoro persi, ma una maggiore efficienza e trasparenza sui prezzi di mercato delle abitazioni e verrebbero create nuove figure professionali.
Gli ingegneri che lavorano sui satelliti non avrebbero da temere: i satelliti continuerebbero a monitorare l'atmosfera a varie altezze procurando dati "macro".
Veniamo al micro inquinamento elettromagnetico
Qua le cose si fanno piú semplici ma anche piú complesse.
Piú semplici perché rivelatori di campo (elettrico e magnetico a basse frequenze ed elettromagnetico a piú alte frequenze) esistono da tempo e tendono ad essere sempre piú miniaturizzati. Piú complessi perché mancano chiari dati che correlino con un basso margine di errore l'esposizione al campo EM con l'insorgenza di patologie nel lungo termine. Sembra comunque che l'esposizione prossima (poche decine di metri) alla 50Hz dei tralicci, che stanno a centinaia di migliaia di volt, porti all'insorgenza di tumori. Questo perché minore é la frequenza, maggiore é la penetrazione nel corpo umano del segnale elettromagnetico: in altri termini, basse frequenza penetrano meglio negli organi interni, mentre alte frequenze (router wi-fi a 2.4 o 5 GHz) si fermano a frazioni di mm sull'epidermide.
In ogni caso, avere dispositivi che raccolgono dati sull'intensitá EM, favorirebbe almeno tre settori
1. Enorme numero di dati che consentano di mettere in correlazione le patologie con l'esposizione ai campi em (ogni persona avrebbe un proprio record storico dell'esposizione, in relazione ad un account email, che deciderebbe se mettere o meno a disposizione della comunità scientifica).
2. Impulso a costruire secondo norme che migliorino la qualitá em dell'ambiente
3. Nascita di figure professionali atte a bonificare l'ambiente da rumore EM dannoso per la salute
Anche in questo caso, vedo nuovi posti di lavoro e figure professionali di spicco.
Costerebbero molto questi sensori?
Allora, sapete quanto costa un sensore di prossimitá, di quelli montati sui paraurti delle vetture?
pochi centesimi di euro. Se comprate una scheda di sviluppo Arduino, quella per fini amatoriali, con venti euro vi portate a casa decine di sensori (umiditá, del tipo usato dalle auto per attivare i tergicristalli; prossimitá, usato nei sensori di parcheggio; crepuscolare, usato per attivare in automatico gli anabbaglianti; pressione, per rilevare la presenza del passeggero; effetto hall, usato nelle stampanti per capire se manca la carta, etc).
Se li volete in un'auto, pagate migliaia di euro (costi di installazione, verifica, progetto, validazione, margini di profitto...)
Si tratta ora di miniaturizzare. E per farlo occorrono tempo e investimenti.
In un prossimo post parleremo dei sensori per l'autodiagnostica del proprio stato di salute. Mirato alla prevenzione.
mercoledì 21 febbraio 2018
Elezioni italiane 2018, viste da un expat
Oggi ho letto questo interessante pezzo
su ZeroHedge, tratto dal blog Thesovereignman.
Invito i lettori a leggerlo.
Si parla della tassazione in Italia e si fa un interessante
parallelo con l’Editto di Diocleziano, promulgato nel 301 dC. In parole povere,
all’epoca per combattere una crisi economica senza precedenti, si pensó di
fissare un tetto ai prezzi delle merci, e di censire tutto quello che produceva
ricchezza (capi di bestiame, terreni, fattorie, etc). Vennero create nuove
monete, con bassissime percentuali di argento e oro, molto piú basse rispetto
al conio precedente, che portarono ad una feroce inflazione. Venne quindi
promulgato un altro editto, l’Editto di Afrodisiade, sempre del 301 dC, che
puniva a morte gli speculatori.
L’Editto di Diocleziano puniva con la morte chi superava i
tetti massimi per i prezzi. Siccome i commercianti, i grossisti e i produttori
non potevano vendere sottocosto, causa inflazione, chi non poteva tirare avanti
anziché incorrere nella pena capitale, chiudeva i battenti.
Oggi gli speculatori sono diventati i professionisti, le
partite IVA, chi ha una seconda casa da dare in affitto.
E chi non riesce a sopravvivere che fa? Chiude i battenti, (s)vende. Se
ha competenze, etá e coraggio, va all’estero. Oppure, se è anziano, si ritira
in pensione, se ne ha la possibilitá, cercando di prendere l’ultimo tram che
rimane.
Come ai tempi di Diocleziano, non sapendo come e dove agire, il governo ha messo in moto una infernale
macchina fiscale che fa uso dell’informatica e della telematica, sconosciute ai
tempi dell’antica Roma, per correlare il presunto ammontare di spese e ..udite
udite!...di risparmi per capire se spendi troppo rispetto al dichiarato o se
RISPARMI troppo. Avete idea di quanto sforzo ci vuole per un simile controllo?
Quante risorse vengono drenate che potrebbero essere usate diversamente?
Siamo alla polizia fiscale.
Il problema principale dell’Italia, come
ho giá scritto, è la pubblica amministrazione. Gli USA e la Gran Bretagna sono
abitati da gente mediamente molto piú ignorante e sempliciotta di noi italiani,
ma la classe dirigente è ben formata, almeno rispetto alla nostra, e le regole
sono rispettate.
A seguire, il secondo problema in Italia è
la magistratura.
Il politico italiano non ha saputo prevedere le conseguenze
dell’euro e della globalizzazoine applicata a casa nostra. Le conseguenze sono
i licenziamenti e gli spostamenti delle fabbriche una volta in Cina o in
Vietnam, e ora in Slovacchia e Polonia (dietro casa).
Il politico italiano non ha saputo valutare le conseguenze
del Pareggio di Bilancio in un paese come il nostro. E nella sua sesquipedale
ignoranza ne ha fatto un architrave da sistemare addirittura nella
costituzione.
Il politico italiano non ha capito cosa significa vivere in
un regime di fiat money, e cosa succede quando viene decisa la politica
monetaria (quanti soldi mettere a disposizione della gente, in estrema sintesi)
oltreconfine, tra Belgio, Lussemburgo e Germania.
Il politico italiano non ha capito cosa significava per un
paese industrialmente debole, basato sulla piccola e media impresa, entrare e
scontrarsi contro la corazzata franco tedesca.
Il politico italiano ignora
il legame tra partite correnti, disoccupazione, delocalizzazione e costo del
lavoro e non capisce perché la povertá è in aumento.
Il politico italiano, che spesso, vedi Movimento 5 Stelle,
non ha mai lavorato, è quello che ha il posto sicuro e pretende di legiferare
su temi che coinvolgono tutti gli altri che hanno molte meno garanzie delle sue.
Un paio di impietosi confronti: la Svizzera è abitata da
gente che tiene al suo piccolo paese, informata, che ha scelto il referendum
per decidere su dove aprire un pascolo o una galleria, e se avere una moneta
coperta dall’oro o meno. Gli olandesi badano al singolo centesimo, si indignano
se uno ruba 1 euro di soldi pubblici, e tengono i rifugiati delle guerre o
colpi di stato (Iran e Libano, e parlo perché conosco della gente scappata da
quei paesi negli anni 80) per anni entro condomini controllati finché non
dimostrano di parlare la lingua, avere un lavoro e saper badare a se stessi.
Aggiungiamo una cosa: con la cessione di sovranitá, ha anche
meno senso avere tutti questi deputati e senatori, e portaborse al guinzaglio.
In fondo, si legifera altrove. A Bruxelles. Idem per i dipendenti della Banca d’Italia.
In fondo, si legifera altrove. A Francoforte.
Non parliamo poi del concetto di produttivitá: ci scassano i
maroni col rapporto output creato rispetto all’input, produzione rispetto ai
costi. Ma qualcuno ha mai menzionato una metrica per misurare la produttivitá
dei politici e dei magistrati e regolare cosí i loro stipendi e avanzamenti di
carriera? In mancanza di una tale metrica, un politico e un magistrato che
lavorano sodo sono premiati quanto un brocco parassita. E il livello medio si
abbassa.
Ora ci dicono per l’ennesima volta che queste elezioni sono
un punto di svolta, un punto di non ritorno per cambiare l’Italia.
Qualche osservazione:
- · Berlusconi ha oltre 80 anni.
- · Salvini è contro l’euro ma ha detto che se vince Berlusconi e propongono Draghi come premier, lui non obietterá.
- · Il PD ha disintegrato l’Italia a partire da Monti ma ha oltre un quinto dell’elettorato.
- · Il Movimento5Stelle, i jihadisti dell’onestá, si rilevano un cumulo di incompetenti, pressapochisti, arroganti che scaricano sempre la colpa sugli altri.
- · Al lato opposto degli europeisti, ci sono i sovranisti, e poi quelli tipo Forza Nuova che invece vogliono riprendersi i quartieri delle cittá “infettati” dalle nuove risorse. A Roma, all’Esquilino, ex chinatown, ci sono commercianti che vorrebbero riavere indietro gli Spada…
Voi davvero vedete un punto di svolta?
lunedì 19 febbraio 2018
Il denaro é creato dal nulla dalle banche e dalle banche viene distrutto
Questo é un post semplice semplice ma che intere schiere di studenti di economia ignorano.
Lo scriveró in modo semplice semplice. Il post fa parte della "money series" che un certo numero di commenti ha sollevato. Cliccando al link avrete accesso a parecchio materiale che spiega la meccanica della creazione del denaro, che é un argomento interessantissimo e che non stanca mai, perché complesso nel modo in cui é gestito oggi.
Partiamo dai presupposti.
Leggetevi questo libro se avete voglia di capire come viene creato il denaro.
Si trova su Amazon, oppure anche in rete con torrent se volete solo darci un'occhiata prima di decidervi a comprarlo.
Se avete buona dimestichezza con l'inglese, c'é Modern Money Mechanics, pubblicato dalla Federal Reserve. Si trovano copie in Rete.
Oppure, se vi piace Zero Hedge e il suo stile irriverente, date un'occhiata a questo articolo.
Se aspettate di trovare materiale in italiano, scordatevelo. Siete piú preparati della mediana della popolazione, e dovete studiare e soffire per imparare.
Iniziate ad accettare questo principio:
Il denaro viene creato dalle banche.
Il denaro viene creato dalle banche dal nulla.
Il denaro viene creato dalle banche quando erogano mutui e prestiti.
Quando il denaro viene creato, per esempio viene dato un prestito di 20mila euro al sig. Rossi, questo si compra la macchina. I soldi cosí creati, entrano nell'economia REALE, cioé quella a cui siamo abituati, l'economia di tutti i giorni. Il concessionario con i ventimila sistema il punto vendita pagando un carpentiere o l'elettricista, paga le bollette, fa la spesa, etc.
I soldi cosí creati, diventano POTERE di acquisto per l'uomo di strada.
Mano a mano che il prestito viene ripagato dal sig. Rossi, il sig. Rossi vede diminuire il proprio debito con la banca. Giá, ma i soldi che il sig. Rossi ripaga mese dopo mese, che fine fanno?
Semplicemente, vengono distrutti. La banca sottrae con un bel segno "meno 1000 euro" al capitale che il sig. Rossi deve pagare per quel mese, e questo denaro, nato con la banca, nella banca muore.
From craddle to grave. Dalla culla alla tomba. Dalla banca alla banca.
Se per esempio ci vogliono venti mesi per ripagare ventimila euro, e quindi ogni mese il sig. Rossi deve rimborsare 1000 euro, significa che ogni mese 1000 euro vengono distrutti, cioé eliminati dal circolante.
Se vi domandate perché in Italia c'é crisi perdurante, sappiate tra i millemila problemi di cui soffre il martoriato ex Belpaese, ce n'é uno che si chiama accesso al credito. Siccome le banche non fanno piú credito per esempio per l'acquisto della prima casa, mano a mano che i vecchi debiti vengono ripagati, e quindi il denaro viene distrutto, e non ne vengono creati di nuovi (e quindi nuovo denaro non viene creato) quindi la gente ha meno soldi da spendere e si va in deflazione.
Volete veder schizzare l'inflazione al consumo? date i soldi alla gente e vedrete a che prezzo arrivano le carote e la carne e le case.
In Olanda le banche concedono ancora mutui al 100%. E i prezzi sdelle case sono schizzati alle stelle, quindi la gente ha preso a rinnovare a man bassa le case per venderle, una quantitá enorme di soldi ha preso a girare e l'inflazione ha ripreso a crescere.
Chiariamo un punto: NON sto dicendo che bisogna dare i soldi a chicchessia cosí il sig. Chicchessia mette in moto l'economia.
Sto peró dicendo che per come é strutturata la meccanica monetaria moderna, le banche fanno il buono o il cattivo tempo se si tratta di strangolare o dare ossigeno al sig. Rossi.
Ora, vi ho detto una parte della veritá.
E cioé che il sig. Rossi rimborsa i mille euro del capitale piú gli interessi: avevo omesso gli interessi.
Ma aggiungono poco al quadro generale. Gli interessi sono stati creati dal reddito (che poi alla fine é un debito bancario anche quello) di qualcun altro. Qualcuno ha cioé dato i soldi al sig. Rossi per ripagare capitale + interessi.
Questo denaro gli é stato dato da altri, per esempio chi gli paga lo stipendio (debito del datore di lavoro), o le cedole dei buoni del tesoro (debito di Stato e tasse, cioé reddito di altri o delle future generazioni). In ogni caso é sempre denaro che é stato creato da qualche altra parte, in un altro momento, in un'altra banca.
E siccome gli interessi si pagano sul capitale, si capisce che il debito, per come é fatto il mondo oggigiorno, non puó che aumentare, a meno che non si vada in recessione.
Qualunque persona che vi dica che le cose non stanno cosí, vi sta raccontando fandonie. Se vi dicono che le banche amministrano i RISPARMI e non creano denaro, fatevi la domanda sul "da dove vengono i risparmi?"
Se vi dicono che la banca gira i risparmi agli imprenditori per fare investimenti, chiedete "e i risparmi da dove venivano?". Chiedete loro se il denaro viene creato dal nulla, e come viene distrutto. Alla fine li mandate al tappeto.
Ora, io sono un ingegnere. Come forma mentis, ho quella della verifica. Sono un cultore dell'uso della logica, e se sono arrivato a smontare tutte le boiate che raccontano i giornali e sedicenti economisti, é perché l'economia di per sé é cosa semplicissima. La fanno diventare complicata quando non vogliono farci capire nulla.
Capire come viene creato il denaro é il primo passo per la libertá finanziaria. Ed é un percorso lunghissimo.
Lo scriveró in modo semplice semplice. Il post fa parte della "money series" che un certo numero di commenti ha sollevato. Cliccando al link avrete accesso a parecchio materiale che spiega la meccanica della creazione del denaro, che é un argomento interessantissimo e che non stanca mai, perché complesso nel modo in cui é gestito oggi.
Partiamo dai presupposti.
Leggetevi questo libro se avete voglia di capire come viene creato il denaro.
Si trova su Amazon, oppure anche in rete con torrent se volete solo darci un'occhiata prima di decidervi a comprarlo.
Se avete buona dimestichezza con l'inglese, c'é Modern Money Mechanics, pubblicato dalla Federal Reserve. Si trovano copie in Rete.
Oppure, se vi piace Zero Hedge e il suo stile irriverente, date un'occhiata a questo articolo.
Se aspettate di trovare materiale in italiano, scordatevelo. Siete piú preparati della mediana della popolazione, e dovete studiare e soffire per imparare.
Iniziate ad accettare questo principio:
Il denaro viene creato dalle banche.
Il denaro viene creato dalle banche dal nulla.
Il denaro viene creato dalle banche quando erogano mutui e prestiti.
Quando il denaro viene creato, per esempio viene dato un prestito di 20mila euro al sig. Rossi, questo si compra la macchina. I soldi cosí creati, entrano nell'economia REALE, cioé quella a cui siamo abituati, l'economia di tutti i giorni. Il concessionario con i ventimila sistema il punto vendita pagando un carpentiere o l'elettricista, paga le bollette, fa la spesa, etc.
I soldi cosí creati, diventano POTERE di acquisto per l'uomo di strada.
Mano a mano che il prestito viene ripagato dal sig. Rossi, il sig. Rossi vede diminuire il proprio debito con la banca. Giá, ma i soldi che il sig. Rossi ripaga mese dopo mese, che fine fanno?
Semplicemente, vengono distrutti. La banca sottrae con un bel segno "meno 1000 euro" al capitale che il sig. Rossi deve pagare per quel mese, e questo denaro, nato con la banca, nella banca muore.
From craddle to grave. Dalla culla alla tomba. Dalla banca alla banca.
Se per esempio ci vogliono venti mesi per ripagare ventimila euro, e quindi ogni mese il sig. Rossi deve rimborsare 1000 euro, significa che ogni mese 1000 euro vengono distrutti, cioé eliminati dal circolante.
Se vi domandate perché in Italia c'é crisi perdurante, sappiate tra i millemila problemi di cui soffre il martoriato ex Belpaese, ce n'é uno che si chiama accesso al credito. Siccome le banche non fanno piú credito per esempio per l'acquisto della prima casa, mano a mano che i vecchi debiti vengono ripagati, e quindi il denaro viene distrutto, e non ne vengono creati di nuovi (e quindi nuovo denaro non viene creato) quindi la gente ha meno soldi da spendere e si va in deflazione.
Volete veder schizzare l'inflazione al consumo? date i soldi alla gente e vedrete a che prezzo arrivano le carote e la carne e le case.
In Olanda le banche concedono ancora mutui al 100%. E i prezzi sdelle case sono schizzati alle stelle, quindi la gente ha preso a rinnovare a man bassa le case per venderle, una quantitá enorme di soldi ha preso a girare e l'inflazione ha ripreso a crescere.
Chiariamo un punto: NON sto dicendo che bisogna dare i soldi a chicchessia cosí il sig. Chicchessia mette in moto l'economia.
Sto peró dicendo che per come é strutturata la meccanica monetaria moderna, le banche fanno il buono o il cattivo tempo se si tratta di strangolare o dare ossigeno al sig. Rossi.
Ora, vi ho detto una parte della veritá.
E cioé che il sig. Rossi rimborsa i mille euro del capitale piú gli interessi: avevo omesso gli interessi.
Ma aggiungono poco al quadro generale. Gli interessi sono stati creati dal reddito (che poi alla fine é un debito bancario anche quello) di qualcun altro. Qualcuno ha cioé dato i soldi al sig. Rossi per ripagare capitale + interessi.
Questo denaro gli é stato dato da altri, per esempio chi gli paga lo stipendio (debito del datore di lavoro), o le cedole dei buoni del tesoro (debito di Stato e tasse, cioé reddito di altri o delle future generazioni). In ogni caso é sempre denaro che é stato creato da qualche altra parte, in un altro momento, in un'altra banca.
E siccome gli interessi si pagano sul capitale, si capisce che il debito, per come é fatto il mondo oggigiorno, non puó che aumentare, a meno che non si vada in recessione.
Qualunque persona che vi dica che le cose non stanno cosí, vi sta raccontando fandonie. Se vi dicono che le banche amministrano i RISPARMI e non creano denaro, fatevi la domanda sul "da dove vengono i risparmi?"
Se vi dicono che la banca gira i risparmi agli imprenditori per fare investimenti, chiedete "e i risparmi da dove venivano?". Chiedete loro se il denaro viene creato dal nulla, e come viene distrutto. Alla fine li mandate al tappeto.
Ora, io sono un ingegnere. Come forma mentis, ho quella della verifica. Sono un cultore dell'uso della logica, e se sono arrivato a smontare tutte le boiate che raccontano i giornali e sedicenti economisti, é perché l'economia di per sé é cosa semplicissima. La fanno diventare complicata quando non vogliono farci capire nulla.
Capire come viene creato il denaro é il primo passo per la libertá finanziaria. Ed é un percorso lunghissimo.
sabato 3 febbraio 2018
Istruiti ma poveri: davvero sono liberi nelle loro scelte?
Lo scorso post, pubblicato anche su Rischio Calcolato, era incentrato sulla questione "é la societá ad essere troppo complessa o la scuola ad essere troppo inadeguata?" ed ha sollevato molte questioni e commenti.
Alcuni di questi mi hanno colpito perché mi hanno offerto punti di vista che non avevo considerato, e altri hanno evidenziato che non sono stato abbastanza chiaro in quello che ho scritto.
Cominciamo dai chiarimenti, con esempi ripresi dal precedente post.
1. L'Esempio di Zenone su Achille e la Tartaruga non era rivolto a sminuire l'importanza del concetto sollevato dal filosofo presocratico. Anzi. Sottolineava l'incapacità dei professori di filosofia a spiegare dove si annida l'errore. Spiacente ragazzi, ma al liceo la filosofia viene insegnata ad catzum, un continuum di "Socrate diceva questo, Platone quest'altro". Non viene insegnato il ragionamento, cosa che invece Socrate insegnava. Teniamo presente che, a dispetto di quanto ci spaccano le palle sulla gloriosa storia di Roma, i romani hanno de facto bloccato lo sviluppo di matematica, geometria, biologia, logica etc. Ci sono voluti duemila anni, fino a Fibonacci, per rivedere un po'di sviluppo della matematica in Occidente. Fibonacci é uno dei pilastri anche dello sviluppo della ricchezza dei Medici e della nascita del Rinascimento. In compenso la storia é insegnata da 80 anni allo stesso modo: un'accozzaglia di date di battaglie senza capire come le guerre venivano finanziate in ogni epoca. No money, no war. Basterebbe poco.
2. Studio dei principi di programmazione ad oggetti e database. La scuola alle medie dovrebbe fornire le basi. E, onestamente, l'informatica per come l'ho studiata e applicata io é quanto di piú vicino alla logica pura che esista (linguaggio, associazioni, semantica, ottimizzazione delle poche risorse a disposizione, etc.). Altro che latino! Ero stupito dalla profonditá di queste implicazioni quando ho fatto ingegneria. Tutto rappresentabile in UNI e ZERI. Impressionante. Indipendentemente dal fatto che poi uno diventi programmatore professionista. Mi si dice che l'IA soppianterá l'uomo nella programmazione...E chi programma l'IA? Il C e il C++ sono strausati nell'industria. Il bitcoin é stato sviluppato in C e C++. Quindi, per favore, rimaniamo coi piedi per terra. L'IT é sempre richiesto.
3. Basi di economia. Spiacenti, ma non sapere cosa é un tasso di interesse, il capitale, legge della domanda e dell'offerta, ritorno di investimento, significa uscire completamente disarmati dalla scuola superiore quando si affronta la vita. Non consente di scrivere un CV, capire i trend del lavoro. Significa essere spettatori passivi della vita lá fuori.
Tutto puó essere riassunto in una semplice constatazione.
Non esiste lo sbagliato o il giusto assoluto, esistono solo alternative. E le alternative vanno misurate sulla base dell'efficacia e del tempo a disposizione.
L'efficacia é misurabile con un parametro quantitativo: il ROI, o ritorno di investimento. Quanti soldi/tempo/sforzi/debiti avete profuso per la vostra istruzione (chiamata education, in inglese) rispetto al reddito che vi ha garantito?
Tempo a disposizione: se studiate ittiti e sumeri non avete per esempio il tempo da dedicare al problema della semantica di un linguaggio di programmazione, estensibile a TUTTI i linguaggi di programmazione. Se vi caricano di compiti di operazioni banali di aritmetica, non avete il tempo di fare sport e sviluppare interazioni sociali in una squadra. Oltre a diventare obesi.
Altra osservazione: mi scrivono che gli ingegneri italiani sono apprezzati all'estero, grazie alla loro formazione classica. E' assolutamente campato per aria. Un'industria guarda al fatto se sai fare il compito che ti é stato assegnato. Basta. Stop. Non c'é altro.
Chiariamo un punto: conosco ingegneri italiani DISOCCUPATI qua in Olanda. Vale sempre la legge della domanda e dell'offerta. Quelli bravi e fortunati trovano lavoro, gli altri tornano in Italia o fanno altri lavori per cui la laurea in ingegneria non serve a niente (assicuratori, bancari, etc) se non come pezzo di carta per un concorso. Conosco ingegneri che fanno i poliziotti e i vigili urbani. La spiegazione la fornisce, come sempre, la legge della Domanda e dell'Offerta: semplicemente, il numero di ingegneri formati in Olanda o Germania non copre le necessitá dell'industria locale, quindi prendono dall'estero. Cosí come prendono ingegneri da Polonia e Serbia. Costano poco. Un salario medio in Polonia sono 700 euro.
Quindi, volete far fare il classico come negli ultimi 80 anni ai vostri figli? va benissimo, ma sappiate che é necessario che poi facciano l'universitá, escano se va benissimo a 24-25 anni e sono giá in ritardo di tre anni rispetto ai laureati in Francia, Olanda, Inghilterra, Norvegia che nel frattempo avranno fatto anche laboratorio mentre in Italia non se ne fa quasi nulla.
Estremo opposto: volete far fare scuola a casa, con insegnanti scelti ad hoc per matematica, informatica etc? va bene, ma vostro figlio svilupperá scarsissime interazioni sociali, non capirá come confrontarsi nella gabbia della vita mentre altri, avendo fatto scuola pubblica o privata, saranno meglio attrezzati. Per non parlare della mancata felicitá di fare amicizie coi compagni di classe e le prime cotte, che mettono un bambino nelle condizioni di conoscersi.
Ultima osservazione di questo verboso post: non ragionate sul vostro particolare caso. Magari siete super intelligenti, oppure avete avuto la fortuna di avere bravissimi prof, di crescere in un ambiente familiare colto, solido, aperto. Astraete, estendete le vostre osservazioni su un campione significativo e prendete una mediana, il caso generale. Vedrete che il sistema scolastico italiano produce disoccupati, in media: disoccupati istruiti. In genere vero per tutto il mondo occidentale.
Chiudo con una provocazione: un laureato che si vanta della propria consapevolezza e libertá mentale perché formato "umanistiamente" quando non arriva a fine mese, dipende dai genitori, non puó permettersi una famiglia, se divorzia finisce sotto i ponti, ed é schiavo del debito, é veramente libero? O é solo un'illusione dettata dalla presunzione della propria formazione "classica"? Sará forse che l'indipendenza finanziaria, acquisita con competenze utili per il mondo del lavoro, é prerequisito essenziale per sviluppare la libertá e quel tempo libero in eccesso che consente POI di poter vivere pienamente la propria vita?
Alcuni di questi mi hanno colpito perché mi hanno offerto punti di vista che non avevo considerato, e altri hanno evidenziato che non sono stato abbastanza chiaro in quello che ho scritto.
Cominciamo dai chiarimenti, con esempi ripresi dal precedente post.
1. L'Esempio di Zenone su Achille e la Tartaruga non era rivolto a sminuire l'importanza del concetto sollevato dal filosofo presocratico. Anzi. Sottolineava l'incapacità dei professori di filosofia a spiegare dove si annida l'errore. Spiacente ragazzi, ma al liceo la filosofia viene insegnata ad catzum, un continuum di "Socrate diceva questo, Platone quest'altro". Non viene insegnato il ragionamento, cosa che invece Socrate insegnava. Teniamo presente che, a dispetto di quanto ci spaccano le palle sulla gloriosa storia di Roma, i romani hanno de facto bloccato lo sviluppo di matematica, geometria, biologia, logica etc. Ci sono voluti duemila anni, fino a Fibonacci, per rivedere un po'di sviluppo della matematica in Occidente. Fibonacci é uno dei pilastri anche dello sviluppo della ricchezza dei Medici e della nascita del Rinascimento. In compenso la storia é insegnata da 80 anni allo stesso modo: un'accozzaglia di date di battaglie senza capire come le guerre venivano finanziate in ogni epoca. No money, no war. Basterebbe poco.
2. Studio dei principi di programmazione ad oggetti e database. La scuola alle medie dovrebbe fornire le basi. E, onestamente, l'informatica per come l'ho studiata e applicata io é quanto di piú vicino alla logica pura che esista (linguaggio, associazioni, semantica, ottimizzazione delle poche risorse a disposizione, etc.). Altro che latino! Ero stupito dalla profonditá di queste implicazioni quando ho fatto ingegneria. Tutto rappresentabile in UNI e ZERI. Impressionante. Indipendentemente dal fatto che poi uno diventi programmatore professionista. Mi si dice che l'IA soppianterá l'uomo nella programmazione...E chi programma l'IA? Il C e il C++ sono strausati nell'industria. Il bitcoin é stato sviluppato in C e C++. Quindi, per favore, rimaniamo coi piedi per terra. L'IT é sempre richiesto.
3. Basi di economia. Spiacenti, ma non sapere cosa é un tasso di interesse, il capitale, legge della domanda e dell'offerta, ritorno di investimento, significa uscire completamente disarmati dalla scuola superiore quando si affronta la vita. Non consente di scrivere un CV, capire i trend del lavoro. Significa essere spettatori passivi della vita lá fuori.
Tutto puó essere riassunto in una semplice constatazione.
Non esiste lo sbagliato o il giusto assoluto, esistono solo alternative. E le alternative vanno misurate sulla base dell'efficacia e del tempo a disposizione.
L'efficacia é misurabile con un parametro quantitativo: il ROI, o ritorno di investimento. Quanti soldi/tempo/sforzi/debiti avete profuso per la vostra istruzione (chiamata education, in inglese) rispetto al reddito che vi ha garantito?
Tempo a disposizione: se studiate ittiti e sumeri non avete per esempio il tempo da dedicare al problema della semantica di un linguaggio di programmazione, estensibile a TUTTI i linguaggi di programmazione. Se vi caricano di compiti di operazioni banali di aritmetica, non avete il tempo di fare sport e sviluppare interazioni sociali in una squadra. Oltre a diventare obesi.
Altra osservazione: mi scrivono che gli ingegneri italiani sono apprezzati all'estero, grazie alla loro formazione classica. E' assolutamente campato per aria. Un'industria guarda al fatto se sai fare il compito che ti é stato assegnato. Basta. Stop. Non c'é altro.
Chiariamo un punto: conosco ingegneri italiani DISOCCUPATI qua in Olanda. Vale sempre la legge della domanda e dell'offerta. Quelli bravi e fortunati trovano lavoro, gli altri tornano in Italia o fanno altri lavori per cui la laurea in ingegneria non serve a niente (assicuratori, bancari, etc) se non come pezzo di carta per un concorso. Conosco ingegneri che fanno i poliziotti e i vigili urbani. La spiegazione la fornisce, come sempre, la legge della Domanda e dell'Offerta: semplicemente, il numero di ingegneri formati in Olanda o Germania non copre le necessitá dell'industria locale, quindi prendono dall'estero. Cosí come prendono ingegneri da Polonia e Serbia. Costano poco. Un salario medio in Polonia sono 700 euro.
Quindi, volete far fare il classico come negli ultimi 80 anni ai vostri figli? va benissimo, ma sappiate che é necessario che poi facciano l'universitá, escano se va benissimo a 24-25 anni e sono giá in ritardo di tre anni rispetto ai laureati in Francia, Olanda, Inghilterra, Norvegia che nel frattempo avranno fatto anche laboratorio mentre in Italia non se ne fa quasi nulla.
Ultima osservazione di questo verboso post: non ragionate sul vostro particolare caso. Magari siete super intelligenti, oppure avete avuto la fortuna di avere bravissimi prof, di crescere in un ambiente familiare colto, solido, aperto. Astraete, estendete le vostre osservazioni su un campione significativo e prendete una mediana, il caso generale. Vedrete che il sistema scolastico italiano produce disoccupati, in media: disoccupati istruiti. In genere vero per tutto il mondo occidentale.
Chiudo con una provocazione: un laureato che si vanta della propria consapevolezza e libertá mentale perché formato "umanistiamente" quando non arriva a fine mese, dipende dai genitori, non puó permettersi una famiglia, se divorzia finisce sotto i ponti, ed é schiavo del debito, é veramente libero? O é solo un'illusione dettata dalla presunzione della propria formazione "classica"? Sará forse che l'indipendenza finanziaria, acquisita con competenze utili per il mondo del lavoro, é prerequisito essenziale per sviluppare la libertá e quel tempo libero in eccesso che consente POI di poter vivere pienamente la propria vita?
giovedì 1 febbraio 2018
Societá complessa o scuola inadeguata?
Qualche giorno fa pranzavo con un collega ultracinquantenne, ingegnere americano con vasta esperienza nella qualità applicata all'ingegneria aerospaziale. Mi raccontava che si considerava fortunato per appartenere all'ultima generazione con un po' di sicurezza sul lavoro.
E, soprattutto, diceva che la societá é molto piú complessa oggi che venti anni fa.
Preciso che il mio collega ha girato il mondo e ora lavora in Europa, quindi non é certamente il prototipo da "posto fisso" per 40 anni fino alla pensione.
Leggo nei blog indipendent (nei giornali italiani non vi é traccia se non delle solite querelles politiche) che le aziende vengono "amazonate", cioé specie quelle aziende che lavorano nel retail (ovvero nella vendita al dettaglio), ma anche nella grande distribuzione, i megamercati (chiamati malls, in inglese) stanno sparendo piano piano.
E quei pochi posti di lavoro che creano in larga misura (magazzinieri, commessi di basso profilo) sono facilmente rimpiazzabili da robot.
Nel caso di Amazon la cosa é eclatante, ma facciamo un piccolo esempio.
Qualche giorno fa, dovevo informarmi su una questione tecnica (i vantaggi del polyimide rispetto alla FR4 per la fabbricazione di circuiti stampati), per lavoro. Bene, sono andato su Google, ho scritto la chiave di ricerca, e ho letto un po' di materiale introduttivo. Poi, sono andato su Youtube (proprietá di Google) e ho cercato dei filmati. Quindi, sono andato su Amazon per cercare dei libri.
Tutto rigorosamente in lingua inglese.
Ho comprato un libro versione digitale su Amazon (ovviamente se l'avessi trovato con Torrent, gratis e in formato PDF editabile, sarebbe stato un atto di pirateria), pagato con carta di debito, on line. Di questo libro mi servivano sí e no 20 pagine.
Tutte queste azioni, venti anni fa, non sarebbero state possibili. Avrei speso 100 volte il tempo che ho speso in quei pochi minuti, per cercare un tizio esperto, andare in biblioteca/libreria al centro di Roma a prendere un libro, capire se mi serviva, magari ordinarlo e ritornare, portare il libro a casa, e fotocopiare le pagine necessarie se mi servivano anche in ufficio.
Io ne ho un vantaggio, ma sono ingegnere e lavoro in un settore di nicchia.
Tutti gli altri (librai, commessi, magazzinieri, commercianti al dettaglio) hanno perso o stanno perdendo il lavoro. Globalizzazione e sviluppo tecnologico hanno reso questi mestieri superati. Che é un eufemismo per dire, purtroppo, inutili.
La domanda sorge spontanea: la scuola fa in tempo a creare figure professionali che tengono il passo con questi cambiamenti, sempre piú veloci?
La risposta, almeno per l'Italia, é un NO categorico.
Domanda successiva: é la societá ad essere complessa o é la scuola (inclusa l'universitá e i dottorati, beninteso) ad essere inadeguata a spiegare dei fondamentali quotidiani?
A mio avviso non é la societá ad essere complessa. E'la preparazione delle giovani generazioni ad esserlo rispetto ai problemi quotidiani. La societá sará sempre piú complessa.
Facciamo alcuni esempi.
1. Blockchain é una delle piú grandi invenzioni degli ultimi 100 anni. Vi risulta che ad Economia o Informatica abbiano almeno "sfiorato" questa tecnologia?
2. Le banche creano denaro dal nulla e nel nulla lo distruggono, poiché il denaro é una notazione puramente contabile in un registro elettronico: gli ingegneri lo ignorano, pace, ma che siano studenti di economia spesso ad ignorarlo e campino col solo modello della riserva frazionaria fa un po' piangere. Keynes e le sue dottrine idiote regnano ovunque, per inciso.
3. L'effetto delle partite correnti negative negli USA a partire dagli anni '80 e la creazione di strumenti finanziari cartolarizzati ha fatto esplodere la globalizzazione e la disuguaglianza nei paesi occidentali. Impattando sul lavoro. Sugli ANNUNCI di lavoro disponibili! Se non si capisce questo, é inutile parlare di "crisi periodiche". Questo dovrebbe essere insegnato nelle scuole superiori, al quinto anno.
4. Alle medie non si insegnano i fondamenti di informatica (programmazione ad oggetti e principi di database), che richiedono un uso estensivo della logica induttiva, deduttiva e associativa (quindi rudimenti di problem solving), ma ancora i Sumeri e gli Ittiti.
5. Ai licei superiori si insegnano i paradossi di Achille e la Tartaruga, ma senza spiegare le ragioni dell'errore di Zenone. Basterebbe un foglio di carta piegato per mostrare l'errore logico. Giusto per far capire che razza di professori abbiamo.
6. Alle superiori si insegna il latino, nei licei SCIENTIFICI. Ma la fisica é ridotta a zero, studio dei materiali (ceramici/metallici/compositi) zero, esperimenti in laboratorio ZERO e sfido chiunque a tradurre una lapide del piffero in quinta liceo. Migliaia di ore sprecate leggendo brevi estratti di libri che interessano solo uno storiografo, per lavoro.
7. Alle superiori non spiegano come mai i Medici presero il sopravvento e NACQUE il Rinascimento. Furono le loro innovazioni finanziarie a finanziare il tutto. Quale fu il loro trucco? perché ebbero successo dove altri fallirono? Boh! chi lo spiega? peró ci piacciono tanto i quadri di quel periodo, sono facili da ripetere a memoria.
Ecco perché la societá é "complessa". Mancano nozioni finanziarie, nozioni matematiche, nozioni di programmazione, nozioni di fisica e chimica. Si ripetono gli stessi programmi da 80 anni.
Tra venti anni, sentiremo sempre molti che diranno che la colpa é della complessitá della societá. Che sará ancora piú complessa di oggi, ovviamente.
Io stesso ne sono una vittima: uscii da ingegneria col massimo dei voti senza aver praticamente mai fatto un'ora, dicesi un'ora! di vero laboratorio. E sapete quale era la mia specializzazione? elettronica.
Dovetti imparare tutto lavorando come un mulo nell'industria, con mestieri per i quali formalmente ero sovraqualificato, all'inizio.
E, soprattutto, diceva che la societá é molto piú complessa oggi che venti anni fa.
Preciso che il mio collega ha girato il mondo e ora lavora in Europa, quindi non é certamente il prototipo da "posto fisso" per 40 anni fino alla pensione.
Leggo nei blog indipendent (nei giornali italiani non vi é traccia se non delle solite querelles politiche) che le aziende vengono "amazonate", cioé specie quelle aziende che lavorano nel retail (ovvero nella vendita al dettaglio), ma anche nella grande distribuzione, i megamercati (chiamati malls, in inglese) stanno sparendo piano piano.
E quei pochi posti di lavoro che creano in larga misura (magazzinieri, commessi di basso profilo) sono facilmente rimpiazzabili da robot.
Nel caso di Amazon la cosa é eclatante, ma facciamo un piccolo esempio.
Qualche giorno fa, dovevo informarmi su una questione tecnica (i vantaggi del polyimide rispetto alla FR4 per la fabbricazione di circuiti stampati), per lavoro. Bene, sono andato su Google, ho scritto la chiave di ricerca, e ho letto un po' di materiale introduttivo. Poi, sono andato su Youtube (proprietá di Google) e ho cercato dei filmati. Quindi, sono andato su Amazon per cercare dei libri.
Tutto rigorosamente in lingua inglese.
Ho comprato un libro versione digitale su Amazon (ovviamente se l'avessi trovato con Torrent, gratis e in formato PDF editabile, sarebbe stato un atto di pirateria), pagato con carta di debito, on line. Di questo libro mi servivano sí e no 20 pagine.
Tutte queste azioni, venti anni fa, non sarebbero state possibili. Avrei speso 100 volte il tempo che ho speso in quei pochi minuti, per cercare un tizio esperto, andare in biblioteca/libreria al centro di Roma a prendere un libro, capire se mi serviva, magari ordinarlo e ritornare, portare il libro a casa, e fotocopiare le pagine necessarie se mi servivano anche in ufficio.
Io ne ho un vantaggio, ma sono ingegnere e lavoro in un settore di nicchia.
Tutti gli altri (librai, commessi, magazzinieri, commercianti al dettaglio) hanno perso o stanno perdendo il lavoro. Globalizzazione e sviluppo tecnologico hanno reso questi mestieri superati. Che é un eufemismo per dire, purtroppo, inutili.
La domanda sorge spontanea: la scuola fa in tempo a creare figure professionali che tengono il passo con questi cambiamenti, sempre piú veloci?
La risposta, almeno per l'Italia, é un NO categorico.
Domanda successiva: é la societá ad essere complessa o é la scuola (inclusa l'universitá e i dottorati, beninteso) ad essere inadeguata a spiegare dei fondamentali quotidiani?
A mio avviso non é la societá ad essere complessa. E'la preparazione delle giovani generazioni ad esserlo rispetto ai problemi quotidiani. La societá sará sempre piú complessa.
Facciamo alcuni esempi.
1. Blockchain é una delle piú grandi invenzioni degli ultimi 100 anni. Vi risulta che ad Economia o Informatica abbiano almeno "sfiorato" questa tecnologia?
2. Le banche creano denaro dal nulla e nel nulla lo distruggono, poiché il denaro é una notazione puramente contabile in un registro elettronico: gli ingegneri lo ignorano, pace, ma che siano studenti di economia spesso ad ignorarlo e campino col solo modello della riserva frazionaria fa un po' piangere. Keynes e le sue dottrine idiote regnano ovunque, per inciso.
3. L'effetto delle partite correnti negative negli USA a partire dagli anni '80 e la creazione di strumenti finanziari cartolarizzati ha fatto esplodere la globalizzazione e la disuguaglianza nei paesi occidentali. Impattando sul lavoro. Sugli ANNUNCI di lavoro disponibili! Se non si capisce questo, é inutile parlare di "crisi periodiche". Questo dovrebbe essere insegnato nelle scuole superiori, al quinto anno.
4. Alle medie non si insegnano i fondamenti di informatica (programmazione ad oggetti e principi di database), che richiedono un uso estensivo della logica induttiva, deduttiva e associativa (quindi rudimenti di problem solving), ma ancora i Sumeri e gli Ittiti.
5. Ai licei superiori si insegnano i paradossi di Achille e la Tartaruga, ma senza spiegare le ragioni dell'errore di Zenone. Basterebbe un foglio di carta piegato per mostrare l'errore logico. Giusto per far capire che razza di professori abbiamo.
6. Alle superiori si insegna il latino, nei licei SCIENTIFICI. Ma la fisica é ridotta a zero, studio dei materiali (ceramici/metallici/compositi) zero, esperimenti in laboratorio ZERO e sfido chiunque a tradurre una lapide del piffero in quinta liceo. Migliaia di ore sprecate leggendo brevi estratti di libri che interessano solo uno storiografo, per lavoro.
7. Alle superiori non spiegano come mai i Medici presero il sopravvento e NACQUE il Rinascimento. Furono le loro innovazioni finanziarie a finanziare il tutto. Quale fu il loro trucco? perché ebbero successo dove altri fallirono? Boh! chi lo spiega? peró ci piacciono tanto i quadri di quel periodo, sono facili da ripetere a memoria.
Ecco perché la societá é "complessa". Mancano nozioni finanziarie, nozioni matematiche, nozioni di programmazione, nozioni di fisica e chimica. Si ripetono gli stessi programmi da 80 anni.
Tra venti anni, sentiremo sempre molti che diranno che la colpa é della complessitá della societá. Che sará ancora piú complessa di oggi, ovviamente.
Io stesso ne sono una vittima: uscii da ingegneria col massimo dei voti senza aver praticamente mai fatto un'ora, dicesi un'ora! di vero laboratorio. E sapete quale era la mia specializzazione? elettronica.
Dovetti imparare tutto lavorando come un mulo nell'industria, con mestieri per i quali formalmente ero sovraqualificato, all'inizio.
mercoledì 10 gennaio 2018
Disastro Italia: parte tutto dalla Pubblica Amministrazione
Se andate sul sito internazionale di uno dei principali quotidiani olandesi, https://www.telegraaf.nl/, osserverete che di politica interna si parla molto poco. Ci sono molte notizie di cronaca e sport, e poche news internazionali.
L'opposto dei giornali italiani, dove la politica interna la fa da padrone, e ogni sortita di ogni mezzo squilibrato politico (Di Maio candidato premier che parla prima di Referendum sull'Europa e ora prima delle elezioni fa marcia indietro, al pari di un Salvini) finisce in prima pagina e alimenta dibattiti, che finiscono in polemiche, che alimentano altri dibattiti, all'infinito. Le notizie di politica interna letteralmente annullano tutto il resto, che é semplice rumore di fondo.
Vorrei farvi osservare quanto segue, in merito alla ripresa italiana.
1. L'Italia e' tra i paesi che cresce meno in Europa
2. L'ex premier Renzi non fa altro che rimarcare la paternitá del suo governo (Jobs Act, per dirne una) per tale crescita.
A sostegno del primo punto, ecco la crescita italiana nel 2017, in un bella mappa a colori che la rapporta alla crescita di altri paesi. Per crescita qua si intende crescita del PIL.
Se vi piace giocare con i numeri, andate a questa pagina, sito della commissione europea, e cliccate su ognuno dei paesi.
In Olanda il PIL cresce di oltre il 3%, e la disoccupazione giovanile é tra le piú basse in Europa. L'italia é fra i paesi che fa in assoluto peggio. Ma di queste notizie, di queste mappe, sui giornali italiani non c'é traccia.
Veniamo al salario minimo. Renzi parla di 10 euro l'ora. Mario Seminerio, sempre informato e brillante, scrive che un tale salario metterebbe l'Italia fuori mercato, e tira fuori questo grafico.
In altri termini, rispetto al salario mediano, il salario minimo orario sarebbe altissimo,tipo l'80%, roba da paese sudamericano. Complimenti a Mario Seminerio per essere riuscito a trovare i salari mediani in Italia e in altri paesi. In genere trovi solo quelli medi cercando su internet.
In Olanda c'é il salario minimo. Eccolo qua (dal sito del governo olandese):
Trattasi di 10 euro lordi orari, su cui si applica una tassazione tra il 10 e il 20%, per 36 ore settimanali. Il salario medio, non mediano (i dati mediani non si trovano!), é di 2855 euro al mese.
Quindi il salario minimo é il 52% del salario medio (considero 21 giorni lavorativi al mese). Se prendessimo il mediano, sarebbe ancora piú alto (questo perché il salario medio include il reddito degli ultra ricchi, mentre il mediano no, considera proprio il sig. Rossi).
Quindi non so dove Seminerio, per i Paesi Bassi, abbia considerato nella tabella un 45%. Dai miei calcoli, il salario minimo é molto piú alto, intorno al 60%.
E i Paesi Bassi sono fra i 5 paesi piú produttivi al mondo, nonostante abbiano salario minimo alto.
E il paese con il reddito per ora lavorata tra i maggiori al mondo (vedi grafico a dx).
Ripeto: il problema in Italia sono le "guerre di religione" fra fazioni politiche contrapposte, che dicono tutto e il contrario di tutto, con giornali che non fanno alcun fact checking. ZERO. Questo perché devono tenere a galla un sistema clientelare, storicamente clientelare, che crea nella PA posti di lavoro fittizi e artificiali, e i problemi seri vengono scaricati sul governo che verrá.
Il vero problema italiano? La pubblica amministrazione. Assolutamente inefficiente, assenteista e corrotta. Il privato italiano é assolutamente migliore di quello olandese: é piú reattivo, piú sveglio, piú professionale. Ecco perché un privato italiano che emigra ha successo all'estero. Smette di avere le ali tarpate. Ma la PA italiana é un cancro in metastasi che disintegra ogni possibilitá di ripresa e di creativitá dell'Italia. Piú vivo all'estero, dove la PA funziona, piú me ne convinco.
E siccome intorno alla PA, in particolare ai politici italiani, gravitano magistratura e giornalisti, i primi immischiati con la politica e i secondi che dovrebbero essere occhi e orecchie del popolo, ecco spiegato come mai ogni possibilitá di ripresa culturale in Italia é effimera.
Aggiungiamoci ignoranza finanziaria stellare e capiamo come mai la gente crede che il Movimento 5 Stelle possa cambiare qualcosa. Poveri illusi.
L'opposto dei giornali italiani, dove la politica interna la fa da padrone, e ogni sortita di ogni mezzo squilibrato politico (Di Maio candidato premier che parla prima di Referendum sull'Europa e ora prima delle elezioni fa marcia indietro, al pari di un Salvini) finisce in prima pagina e alimenta dibattiti, che finiscono in polemiche, che alimentano altri dibattiti, all'infinito. Le notizie di politica interna letteralmente annullano tutto il resto, che é semplice rumore di fondo.
Vorrei farvi osservare quanto segue, in merito alla ripresa italiana.
1. L'Italia e' tra i paesi che cresce meno in Europa
2. L'ex premier Renzi non fa altro che rimarcare la paternitá del suo governo (Jobs Act, per dirne una) per tale crescita.
A sostegno del primo punto, ecco la crescita italiana nel 2017, in un bella mappa a colori che la rapporta alla crescita di altri paesi. Per crescita qua si intende crescita del PIL.
Se vi piace giocare con i numeri, andate a questa pagina, sito della commissione europea, e cliccate su ognuno dei paesi.
In Olanda il PIL cresce di oltre il 3%, e la disoccupazione giovanile é tra le piú basse in Europa. L'italia é fra i paesi che fa in assoluto peggio. Ma di queste notizie, di queste mappe, sui giornali italiani non c'é traccia.
Veniamo al salario minimo. Renzi parla di 10 euro l'ora. Mario Seminerio, sempre informato e brillante, scrive che un tale salario metterebbe l'Italia fuori mercato, e tira fuori questo grafico.
In Olanda c'é il salario minimo. Eccolo qua (dal sito del governo olandese):
Trattasi di 10 euro lordi orari, su cui si applica una tassazione tra il 10 e il 20%, per 36 ore settimanali. Il salario medio, non mediano (i dati mediani non si trovano!), é di 2855 euro al mese.
Quindi il salario minimo é il 52% del salario medio (considero 21 giorni lavorativi al mese). Se prendessimo il mediano, sarebbe ancora piú alto (questo perché il salario medio include il reddito degli ultra ricchi, mentre il mediano no, considera proprio il sig. Rossi).
Quindi non so dove Seminerio, per i Paesi Bassi, abbia considerato nella tabella un 45%. Dai miei calcoli, il salario minimo é molto piú alto, intorno al 60%.
E i Paesi Bassi sono fra i 5 paesi piú produttivi al mondo, nonostante abbiano salario minimo alto.
E il paese con il reddito per ora lavorata tra i maggiori al mondo (vedi grafico a dx).
Ripeto: il problema in Italia sono le "guerre di religione" fra fazioni politiche contrapposte, che dicono tutto e il contrario di tutto, con giornali che non fanno alcun fact checking. ZERO. Questo perché devono tenere a galla un sistema clientelare, storicamente clientelare, che crea nella PA posti di lavoro fittizi e artificiali, e i problemi seri vengono scaricati sul governo che verrá.
Il vero problema italiano? La pubblica amministrazione. Assolutamente inefficiente, assenteista e corrotta. Il privato italiano é assolutamente migliore di quello olandese: é piú reattivo, piú sveglio, piú professionale. Ecco perché un privato italiano che emigra ha successo all'estero. Smette di avere le ali tarpate. Ma la PA italiana é un cancro in metastasi che disintegra ogni possibilitá di ripresa e di creativitá dell'Italia. Piú vivo all'estero, dove la PA funziona, piú me ne convinco.
E siccome intorno alla PA, in particolare ai politici italiani, gravitano magistratura e giornalisti, i primi immischiati con la politica e i secondi che dovrebbero essere occhi e orecchie del popolo, ecco spiegato come mai ogni possibilitá di ripresa culturale in Italia é effimera.
Aggiungiamoci ignoranza finanziaria stellare e capiamo come mai la gente crede che il Movimento 5 Stelle possa cambiare qualcosa. Poveri illusi.
venerdì 1 dicembre 2017
Il fallimento italiano passa anche dalla giustizia
Dopo le balle sulle statistiche del perché gli italiani fanno sempre meno figli, anche se gli indicatori indicherebbero ripresa (sará il caso di cambiare indicatori, o di imparare a leggerli bene?), riflettevo oggi su alcune notizie che riguardano la giustizia italiana.
1. La "giustizia"toglie ai genitori naturali la figlia perché sono troppo anziani. Dopo qualche anno, e con la figlia affidata ad altri, ancora la "giustizia"decide di riaffidare la bambina ai genitori naturali.
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/12/1/Genitori-nonni-Monferrato-bimba-tolta-a-mamma-e-papa-perche-anziani-Cassazione-deve-tornare-con-loro-/795291/
Provate a calarvi nei panni di due genitori che si vedono strappare la figlia dalle braccia da un giudice, e poi un altro giudice decide che non era corretto...nel frattempo la figlia te l'hanno cresciuta altri. Per i media é un "caso spinoso". Io dico che era uno schifo, e lo dico da essere umano.
Se pensate che questi giudici si ergono a Dio in Terra e non hanno diritto di decidere in nessuna maniera a chi togliere i genitori, se questi danno comunque amore e affetto a un ragazzino, non siete i soli. Anche perché quando la cantante Gianna Nannini divenne mamma a 54 anni, o Mike Bongiorno ebbe l'ultimo figlio a...udite udite!!-- sessantaquattro anni, non mi pare nessun giudice si sia mosso per sottrar loro i ragazzini. Due pesi, due misure.
2. La "giustizia"condanna un padre per aver menato un ladro che rubava in casa, sorpreso dalla figlia che si era messa ad urlare avendo sorpreso il ladro nascosto nel bagno di casa, di ritorno dopo un gelato in piazzetta. Il ladro era un rom, un gitano, un sinti (ora va di moda chiamarli cosí) ma nel mio quartiere tutti li chiamavano zingari. Il ladro libero di delinquere, un padre agli arresti domiciliari, una bambina di 10 anni traumatizzata, un giudice che ha sentenziato che cosí ha da essere.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/difende-sua-figlia-ladro-giudice-condanna-padre-1469685.html
Ora, sono casi diversi, ma onestamente ce ne sono a decine tutte le settimane e sono spesso sentenze che fanno rivoltare lo stomaco. Chiamarla giustizia é troppo, onestamente. Al limite, applicazione della legge "ad personam" a seconda del tizio che occupa la cattedra del tribunale.
Vi state domandando perché la gente inizia a votare l'estrema destra, con recrudescenze che speravamo di avere dimenticato? Perché forse, dico forse, si sente abbandonata non solo dalla politica, dai giornalisti che raccontano la cronaca, dagli intellettuali che discutono sul sesso degli angeli, ma anche dalla magistratura.
Visto che sono curioso, ho cercato di capire quanto lavorano questi magistrati italiani: voglio dire, per decidere sulla vita di cosí tante persone, lo stato sceglierá persone in grado di leggere centinaia di pagine di rapporti al giorno, tutti i giorni, e di decidere sulla base di una fredda disamina dei fatti. Devono essere dei fenomeni, questi! o no? Io mi sentirei schiacciato dal peso della responsabilitá di infliggere una pena ad un padre di famiglia che ha sorpreso un ladro in casa.
E io ai fenomeni non ho mai creduto. Seguo Diogene il cinico.
Avete idea di quanto guadagni un magistrato, pagato con le tasse degli italiani?
2200 euro netti al mese, il primo anno
3600 euro netti al mese, dopo tre anni
5800 euro netti al mese, dopo 7 anni
Fino a 7500 euro al mese, dopo 20 anni
Ma parliamo di un magistrato ordinario! Con avanzamenti di carriera AUTOMATICI. Cioé, lasci il pedale della frizione in folle, l'auto va in discesa da sola e fai cassa! Lasciamo stare poi quelli che fanno vera carriera, o i giudici della corte di cassazione. In quei casi parliamo di 15000 euro netti (non 1500, ma qundicimila) al mese...senza contare tutti i benefit, pagati sempre dai "contribuenti" (nota: in inglese contribuente si dice taxpayer, cioé pagatore di tasse, il che é piú corretto a mio avviso visto che "contribuire"sottende la possibilitá di farlo su base volontaria, mentre le tasse si pagano e basta).
Un "ordinario"ingegnere, profilo di alto livello, quelle cifre probabilmente non le vedrá mai, per non parlare della cifra stratosferica delle pensioni che gli ex magistrati percepiscono.
Calcolate anche che se un ingegnere lavora male, non fa carriera, i progetti falliscono. Se un giudice condanna un innocente, non c'é alcuna sanzione.
Un Dio in terra, insomma.
Un sogno da difendere con mantellina e martelletto.
Uno dirá: vabbé, magari sgobbano 16 ore al giorno, 7 giorni su 7. Avranno notti tormentate, roba che manco Cartesio quando urló nel cuore della notte il suo cogito ergo sum, in preda alla paranoia.
Macché. Al di lá dei giudici che combattono le mafie (e vivono sotto scorta una vita difficile, ma sono una esigua minoranza, e a loro va tutto il mio rispetto) un magistrato ordinario non lavora piú di 40 ore settimanali. Vita di ufficio. E sappiamo come si configura la vita di ufficio di un dipendente pubblico. Basta entrare in un qualsiasi ufficio pubblico.
Non subiscono controlli, non hanno obbligo di orario, la produttivitá non é soggetta a valutazione.
Io, come ingegnere, sono sottoposto a valutazioni annuali sull'operato, leggo centinaia di documenti tecnici in inglese, per avere un aumento devo dimostrare di essermelo meritato.
Notare che tutti i giorni i giornali e i telegiornali ci martellano le santissime con la storia che dobbiamo essere piú produttivi. Piú output a paritá di tempo di lavoro. Noi dobbiamo essere piú produttivi, mica i magistrati.
La gente si indigna se un calciatore prende 200 milioni di euro per un ingaggio. Ragazzi, sveglia!, quelli sono soldi privati, ci si pagano le tasse sopra, un giocatore é un asset di investimento. C'é il rischio che si faccia male, che venga squalificato, che non giochi per mesi. O che giochi male. E la societá, gli azionisti, gli sponsor, perderebbero soldi. I loro soldi. Soldi PRIVATI.
Con i magistrati si parla di soldi PUBBLICI che finiscono in un tritacarne costosissimo, lento, farragisono, senza possibilitá di valutare i rendimenti di questi funzionari dello Stato.
Io mi inalbero molto piú per duemila euro di soldi pubblici dati alla pene di segugio che per duecento milioni di denaro privato investito male.
Parliamo di gente, i magistrati, che ha 45 giorni di ferie l'anno, piú altre 8 di festivitá varie.
Vogliamo iniziare a valutare l'operato di questi custodi della giustizia e a pagarli in relazione ai risultati (decidessero loro stessi la metrica di valutazione, almeno si comincia) o anche questo é populismo?
Mi diranno: non si puó fare. E perché? Esistono indicatori per ogni cosa, anche gli Invalsi per le scuole, gli stipendi dei neolaureati a seconda della facoltá che hanno seguito, ma non per i magistrati?
Apro una parentesi: Cari prof, odiate gli Invalsi, eh? chissá perché....forse perché sono metriche obiettive?
Cari giudici, scendete dalla....cattedra, appunto, del tribunale. E cominciate a guadagnare a seconda dei vostri risultati e del numero dei casi che risolvete.
E in Europa? va persino peggio! o meglio, se chi legge queste righe é un magistrato.
1. La "giustizia"toglie ai genitori naturali la figlia perché sono troppo anziani. Dopo qualche anno, e con la figlia affidata ad altri, ancora la "giustizia"decide di riaffidare la bambina ai genitori naturali.
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/12/1/Genitori-nonni-Monferrato-bimba-tolta-a-mamma-e-papa-perche-anziani-Cassazione-deve-tornare-con-loro-/795291/
Provate a calarvi nei panni di due genitori che si vedono strappare la figlia dalle braccia da un giudice, e poi un altro giudice decide che non era corretto...nel frattempo la figlia te l'hanno cresciuta altri. Per i media é un "caso spinoso". Io dico che era uno schifo, e lo dico da essere umano.
Se pensate che questi giudici si ergono a Dio in Terra e non hanno diritto di decidere in nessuna maniera a chi togliere i genitori, se questi danno comunque amore e affetto a un ragazzino, non siete i soli. Anche perché quando la cantante Gianna Nannini divenne mamma a 54 anni, o Mike Bongiorno ebbe l'ultimo figlio a...udite udite!!-- sessantaquattro anni, non mi pare nessun giudice si sia mosso per sottrar loro i ragazzini. Due pesi, due misure.
2. La "giustizia"condanna un padre per aver menato un ladro che rubava in casa, sorpreso dalla figlia che si era messa ad urlare avendo sorpreso il ladro nascosto nel bagno di casa, di ritorno dopo un gelato in piazzetta. Il ladro era un rom, un gitano, un sinti (ora va di moda chiamarli cosí) ma nel mio quartiere tutti li chiamavano zingari. Il ladro libero di delinquere, un padre agli arresti domiciliari, una bambina di 10 anni traumatizzata, un giudice che ha sentenziato che cosí ha da essere.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/difende-sua-figlia-ladro-giudice-condanna-padre-1469685.html
Ora, sono casi diversi, ma onestamente ce ne sono a decine tutte le settimane e sono spesso sentenze che fanno rivoltare lo stomaco. Chiamarla giustizia é troppo, onestamente. Al limite, applicazione della legge "ad personam" a seconda del tizio che occupa la cattedra del tribunale.
Vi state domandando perché la gente inizia a votare l'estrema destra, con recrudescenze che speravamo di avere dimenticato? Perché forse, dico forse, si sente abbandonata non solo dalla politica, dai giornalisti che raccontano la cronaca, dagli intellettuali che discutono sul sesso degli angeli, ma anche dalla magistratura.
Visto che sono curioso, ho cercato di capire quanto lavorano questi magistrati italiani: voglio dire, per decidere sulla vita di cosí tante persone, lo stato sceglierá persone in grado di leggere centinaia di pagine di rapporti al giorno, tutti i giorni, e di decidere sulla base di una fredda disamina dei fatti. Devono essere dei fenomeni, questi! o no? Io mi sentirei schiacciato dal peso della responsabilitá di infliggere una pena ad un padre di famiglia che ha sorpreso un ladro in casa.
E io ai fenomeni non ho mai creduto. Seguo Diogene il cinico.
2200 euro netti al mese, il primo anno
3600 euro netti al mese, dopo tre anni
5800 euro netti al mese, dopo 7 anni
Fino a 7500 euro al mese, dopo 20 anni
Ma parliamo di un magistrato ordinario! Con avanzamenti di carriera AUTOMATICI. Cioé, lasci il pedale della frizione in folle, l'auto va in discesa da sola e fai cassa! Lasciamo stare poi quelli che fanno vera carriera, o i giudici della corte di cassazione. In quei casi parliamo di 15000 euro netti (non 1500, ma qundicimila) al mese...senza contare tutti i benefit, pagati sempre dai "contribuenti" (nota: in inglese contribuente si dice taxpayer, cioé pagatore di tasse, il che é piú corretto a mio avviso visto che "contribuire"sottende la possibilitá di farlo su base volontaria, mentre le tasse si pagano e basta).
Un "ordinario"ingegnere, profilo di alto livello, quelle cifre probabilmente non le vedrá mai, per non parlare della cifra stratosferica delle pensioni che gli ex magistrati percepiscono.
Calcolate anche che se un ingegnere lavora male, non fa carriera, i progetti falliscono. Se un giudice condanna un innocente, non c'é alcuna sanzione.
Un Dio in terra, insomma.
Un sogno da difendere con mantellina e martelletto.
Uno dirá: vabbé, magari sgobbano 16 ore al giorno, 7 giorni su 7. Avranno notti tormentate, roba che manco Cartesio quando urló nel cuore della notte il suo cogito ergo sum, in preda alla paranoia.
Macché. Al di lá dei giudici che combattono le mafie (e vivono sotto scorta una vita difficile, ma sono una esigua minoranza, e a loro va tutto il mio rispetto) un magistrato ordinario non lavora piú di 40 ore settimanali. Vita di ufficio. E sappiamo come si configura la vita di ufficio di un dipendente pubblico. Basta entrare in un qualsiasi ufficio pubblico.
Non subiscono controlli, non hanno obbligo di orario, la produttivitá non é soggetta a valutazione.
Io, come ingegnere, sono sottoposto a valutazioni annuali sull'operato, leggo centinaia di documenti tecnici in inglese, per avere un aumento devo dimostrare di essermelo meritato.
Notare che tutti i giorni i giornali e i telegiornali ci martellano le santissime con la storia che dobbiamo essere piú produttivi. Piú output a paritá di tempo di lavoro. Noi dobbiamo essere piú produttivi, mica i magistrati.
La gente si indigna se un calciatore prende 200 milioni di euro per un ingaggio. Ragazzi, sveglia!, quelli sono soldi privati, ci si pagano le tasse sopra, un giocatore é un asset di investimento. C'é il rischio che si faccia male, che venga squalificato, che non giochi per mesi. O che giochi male. E la societá, gli azionisti, gli sponsor, perderebbero soldi. I loro soldi. Soldi PRIVATI.
Con i magistrati si parla di soldi PUBBLICI che finiscono in un tritacarne costosissimo, lento, farragisono, senza possibilitá di valutare i rendimenti di questi funzionari dello Stato.
Io mi inalbero molto piú per duemila euro di soldi pubblici dati alla pene di segugio che per duecento milioni di denaro privato investito male.
Parliamo di gente, i magistrati, che ha 45 giorni di ferie l'anno, piú altre 8 di festivitá varie.
Vogliamo iniziare a valutare l'operato di questi custodi della giustizia e a pagarli in relazione ai risultati (decidessero loro stessi la metrica di valutazione, almeno si comincia) o anche questo é populismo?
Mi diranno: non si puó fare. E perché? Esistono indicatori per ogni cosa, anche gli Invalsi per le scuole, gli stipendi dei neolaureati a seconda della facoltá che hanno seguito, ma non per i magistrati?
Apro una parentesi: Cari prof, odiate gli Invalsi, eh? chissá perché....forse perché sono metriche obiettive?
Cari giudici, scendete dalla....cattedra, appunto, del tribunale. E cominciate a guadagnare a seconda dei vostri risultati e del numero dei casi che risolvete.
E in Europa? va persino peggio! o meglio, se chi legge queste righe é un magistrato.
sabato 4 novembre 2017
Dialogo sui minimi sistemi
A me viene da ridere.
Dico, sul serio, pensando al livello dei giornali italiani (non che altrove siano migliori, quelli francesi e inglesi sono forse peggiori).
Ho immaginato un dialogo tra due persone. Inizia cosí.
Visto? prima si parla di inflazione, che é brutta, ora si dice che se é troppo poca é peggio. Non ci vogliono far capire nulla. Lo fanno apposta.
Se leggi i giornaletti tipo Sole24ore, non puoi capire nulla: ti dicono che l'inflazione é inseguita dalle banche centrali, ma nonostante abbiano stampato fantastiliardi, voi quei soldi non li avete visti in uguale quantitá quindi non siete usciti a correre a svuotare Euronics e comprarvi TV OLED, a IKEA a comprare nuovi armadi, e Leroy Merlin a rifarvi i bagni. Questo dovreste chiedere a chi votate. Dove finiscono i soldi stampati dalle banche visto che a voi le tasse continuano ad aumentare.
Perché é cosí importante?
Perché quei soldi sono rimasti confinati nelle banche.
E come mai?
Perché le banche ci hanno comprato titoli di Stato e altre cose.
E quindi?
E quindi i titoli di stato hanno rendimenti bassissimi.
E allora?
E allora il risparmiatore medio non vede un euro se compra i BTP e i fondi di investimento preferiscono investire in azioni che a loro rendono di piú. Calcola che quando la banca ti propone un fondo ti fregano su commissioni su commissioni.
Mica ho capito...ma alla fine dove vanno tutti quei soldi creati dalle banche?
A finanziare lo Stato che puó indebitarsi pagando bassi tassi di interesse. E le azioni delle compagnie quotate in borsa. Che a loro volta comprano case investendo nel mattone e tirando su i prezzi dell'immobiliare. I soldi sono come un fiume, quando li crei, come l'acqua da qualche parte vanno a finire.
E'un bene no? Voglio dire: azioni che vanno su, la mia casa che acquista valore, lo Stato che si indebita con poco!
Dipende: serve a chi ha giá i soldi, che puó investire in borsa e comprare una casa da mettere in affitto. E'deleterio per i giovani che escono dalle universitá (americane, irlandesi, inglesi, per dirne alcuni) con enormi debiti e non possono comprarsi nemmeno la casa e ricorrono agli affitti.
Ma lo stato cosí puó investire in progetti importanti!
Vedi, l'uomo sempre uomo é, e i politici vedono un orizzonte di 5 anni, se va bene. Insomma, esaudiscono promesse elettorali, mentre gli investimenti di lungo termine richiedono sacrificio, rinunce, risparmiare oggi per guadagnare domani, pensare ai propri nipoti anziché a se stessi. Se si hanno due spicci in piú, i governi li vanificano in mance elettorali. Non tutti, ma é la media. Fa comodo aumentare la spesa pubblica per assicurarsi i voti.
Ok, allora ognuno per sé! A me che me ne frega! Ho il mio stipendio, no?
Se sei dipendente pubblico, o pensionato, stai meglio di tutti gli altri in questo momento. Hai un gruzzoletto, il reddito fisso, e siccome i soldi girano poco, c'é poca inflazione. Se sei giovane, lo prendi in quel posto. Se hai un figlio, é probabile che con le tue "rendite"di posizione anagrafica lo aiuti a pagarsi l'affitto.
Vabbé,. é la storia che la classe media di una volta si dice stia sparendo...
Chiariamo che la classe media sta sparendo nei vecchi paesi industrializzati (occidentali). In quelli orientali (Cina, Thailandia, o India), o nei paesi emergenti (Messico, Brasile, per dirne due..) si sta espandendo!
Ah! mica lo dicono! della Cina dicono solo dell'inquinamento e che si compra il Milan. Ma perché qua la classe media sparisce? Non hanno piú voglia di lavorare come i nostri nonni?
Lunga da spiegare. Diciamo che noi occidentali abbiamo preferito spostare le fabbriche in Cina, Taiwan, Messico, India etc, con tutto quel che ne consegue per le lauree in ingegneria, lavori da tecnici specializzati, servizi del terziario, etc. In genere sono (erano..) posti di lavoro ben remunerati.
Ora quei posti si sono in buona parte trasferiti nei paesi in via di sviluppo.
Vabbé, ma chi glieli dá i soldi a quei paesi per fare fabbriche, aprire universitá etc?
Bella domanda...negli ultimi 45 anni soprattutto gli USA.
Ma che diamine dici?
Vedi, facciamo un esempio. Io sono gli USA. Compro un frullatore. Siccome il frullatore americano costa troppo, lo compro dai cinesi che lavorano come cinesi, appunto, per quattro spicci di Yuan.
I cinesi vendono il frullatore a me che sono americano, che pago in dollari. E loro sono contenti.
Siccome i dollari a Pechino non sanno come spenderli, li convertono nella loro valuta, il Renmimbi, o Yuan, che sono creati dalla banca centrale..
Fermo!!! e che la banca centrale crea i soldi dal nulla??
Certo. A partire dal 1971. TUTTE le banche centrali. Prima non si poteva. Anche le banche commerciali creano soldi dal nulla. Ma questa é un'altra storia..ora lasciami finire. Dicevo, Chang il cinese mi ha venduto il frullatore, porta i dollari guadagnati alla banca locale, che glieli converte in Yuan, e quindi inizia a spendere quei soldini in Cina. Mettici milioni di cinesi, e capisci che con quei soldi tirano su fabbriche, universitá, ponti etc.
Vabbe', aspetta, ammesso che sia vero quello che dici, mi stai dicendo che cosí l'operaio che faceva il frullatore in America ora é disoccupato, mette casa all'asta, e va a fare il cameriere? Mentre il cinese dalla ciotola di riso e la carriola é passato ai ravioli al vapore e alla macchina?
Esatto.
Mica puó durare in eterno!! cioé, gli USA i dollari non li finiscono?
No, anche loro stampano dollari all'infinito. Finché qualcuno glieli compra, tirano avanti.
Assurdo. Ma chi ci guadagna in tutto questo?
Chi stampa i dollari e li fa girare, comprando e vendendo gli asset (azioni, titoli di stato, immobili, porti, autostrade, etc) che i dollari possono comprare.
Ma non é giusto! cioé, io non voglio che mio figlio debba lavorare in Cina per fare l'ingegnere fra dieci anni!
Giusto o no, é legale. Cosí stanno le cose.
Vabbé, ne riparliamo! Le cose che mi dici non le dice nessun altro, per me sei un po' un cospirazionista. Cina, USA, dollari dal nulla, Sud Est asiatico, banche centrali!!
All'inizio quello che parlava di complotti eri tu. Ora sarei io? Pensala come ti pare. Peró io posso fornirti spiegazioni e dati per suffragare quello che affermo, mentre tu?
Sí. Hai studiato, ma non significa mica che hai ragione! i giornali non dicono queste cose.
Fatti una domanda e datti una risposta.
Dico, sul serio, pensando al livello dei giornali italiani (non che altrove siano migliori, quelli francesi e inglesi sono forse peggiori).
Ho immaginato un dialogo tra due persone. Inizia cosí.
Visto? prima si parla di inflazione, che é brutta, ora si dice che se é troppo poca é peggio. Non ci vogliono far capire nulla. Lo fanno apposta.
Se leggi i giornaletti tipo Sole24ore, non puoi capire nulla: ti dicono che l'inflazione é inseguita dalle banche centrali, ma nonostante abbiano stampato fantastiliardi, voi quei soldi non li avete visti in uguale quantitá quindi non siete usciti a correre a svuotare Euronics e comprarvi TV OLED, a IKEA a comprare nuovi armadi, e Leroy Merlin a rifarvi i bagni. Questo dovreste chiedere a chi votate. Dove finiscono i soldi stampati dalle banche visto che a voi le tasse continuano ad aumentare.
Perché é cosí importante?
Perché quei soldi sono rimasti confinati nelle banche.
E come mai?
Perché le banche ci hanno comprato titoli di Stato e altre cose.
E quindi?
E quindi i titoli di stato hanno rendimenti bassissimi.
E allora?
E allora il risparmiatore medio non vede un euro se compra i BTP e i fondi di investimento preferiscono investire in azioni che a loro rendono di piú. Calcola che quando la banca ti propone un fondo ti fregano su commissioni su commissioni.
Mica ho capito...ma alla fine dove vanno tutti quei soldi creati dalle banche?
A finanziare lo Stato che puó indebitarsi pagando bassi tassi di interesse. E le azioni delle compagnie quotate in borsa. Che a loro volta comprano case investendo nel mattone e tirando su i prezzi dell'immobiliare. I soldi sono come un fiume, quando li crei, come l'acqua da qualche parte vanno a finire.
E'un bene no? Voglio dire: azioni che vanno su, la mia casa che acquista valore, lo Stato che si indebita con poco!
Dipende: serve a chi ha giá i soldi, che puó investire in borsa e comprare una casa da mettere in affitto. E'deleterio per i giovani che escono dalle universitá (americane, irlandesi, inglesi, per dirne alcuni) con enormi debiti e non possono comprarsi nemmeno la casa e ricorrono agli affitti.
Ma lo stato cosí puó investire in progetti importanti!
Vedi, l'uomo sempre uomo é, e i politici vedono un orizzonte di 5 anni, se va bene. Insomma, esaudiscono promesse elettorali, mentre gli investimenti di lungo termine richiedono sacrificio, rinunce, risparmiare oggi per guadagnare domani, pensare ai propri nipoti anziché a se stessi. Se si hanno due spicci in piú, i governi li vanificano in mance elettorali. Non tutti, ma é la media. Fa comodo aumentare la spesa pubblica per assicurarsi i voti.
Ok, allora ognuno per sé! A me che me ne frega! Ho il mio stipendio, no?
Se sei dipendente pubblico, o pensionato, stai meglio di tutti gli altri in questo momento. Hai un gruzzoletto, il reddito fisso, e siccome i soldi girano poco, c'é poca inflazione. Se sei giovane, lo prendi in quel posto. Se hai un figlio, é probabile che con le tue "rendite"di posizione anagrafica lo aiuti a pagarsi l'affitto.
Vabbé,. é la storia che la classe media di una volta si dice stia sparendo...
Chiariamo che la classe media sta sparendo nei vecchi paesi industrializzati (occidentali). In quelli orientali (Cina, Thailandia, o India), o nei paesi emergenti (Messico, Brasile, per dirne due..) si sta espandendo!
Ah! mica lo dicono! della Cina dicono solo dell'inquinamento e che si compra il Milan. Ma perché qua la classe media sparisce? Non hanno piú voglia di lavorare come i nostri nonni?
Lunga da spiegare. Diciamo che noi occidentali abbiamo preferito spostare le fabbriche in Cina, Taiwan, Messico, India etc, con tutto quel che ne consegue per le lauree in ingegneria, lavori da tecnici specializzati, servizi del terziario, etc. In genere sono (erano..) posti di lavoro ben remunerati.
Ora quei posti si sono in buona parte trasferiti nei paesi in via di sviluppo.
Vabbé, ma chi glieli dá i soldi a quei paesi per fare fabbriche, aprire universitá etc?
Bella domanda...negli ultimi 45 anni soprattutto gli USA.
Ma che diamine dici?
Vedi, facciamo un esempio. Io sono gli USA. Compro un frullatore. Siccome il frullatore americano costa troppo, lo compro dai cinesi che lavorano come cinesi, appunto, per quattro spicci di Yuan.
I cinesi vendono il frullatore a me che sono americano, che pago in dollari. E loro sono contenti.
Siccome i dollari a Pechino non sanno come spenderli, li convertono nella loro valuta, il Renmimbi, o Yuan, che sono creati dalla banca centrale..
Fermo!!! e che la banca centrale crea i soldi dal nulla??
Certo. A partire dal 1971. TUTTE le banche centrali. Prima non si poteva. Anche le banche commerciali creano soldi dal nulla. Ma questa é un'altra storia..ora lasciami finire. Dicevo, Chang il cinese mi ha venduto il frullatore, porta i dollari guadagnati alla banca locale, che glieli converte in Yuan, e quindi inizia a spendere quei soldini in Cina. Mettici milioni di cinesi, e capisci che con quei soldi tirano su fabbriche, universitá, ponti etc.
Vabbe', aspetta, ammesso che sia vero quello che dici, mi stai dicendo che cosí l'operaio che faceva il frullatore in America ora é disoccupato, mette casa all'asta, e va a fare il cameriere? Mentre il cinese dalla ciotola di riso e la carriola é passato ai ravioli al vapore e alla macchina?
Esatto.
Mica puó durare in eterno!! cioé, gli USA i dollari non li finiscono?
No, anche loro stampano dollari all'infinito. Finché qualcuno glieli compra, tirano avanti.
Assurdo. Ma chi ci guadagna in tutto questo?
Chi stampa i dollari e li fa girare, comprando e vendendo gli asset (azioni, titoli di stato, immobili, porti, autostrade, etc) che i dollari possono comprare.
Ma non é giusto! cioé, io non voglio che mio figlio debba lavorare in Cina per fare l'ingegnere fra dieci anni!
Giusto o no, é legale. Cosí stanno le cose.
Vabbé, ne riparliamo! Le cose che mi dici non le dice nessun altro, per me sei un po' un cospirazionista. Cina, USA, dollari dal nulla, Sud Est asiatico, banche centrali!!
All'inizio quello che parlava di complotti eri tu. Ora sarei io? Pensala come ti pare. Peró io posso fornirti spiegazioni e dati per suffragare quello che affermo, mentre tu?
Sí. Hai studiato, ma non significa mica che hai ragione! i giornali non dicono queste cose.
Fatti una domanda e datti una risposta.
giovedì 28 settembre 2017
Integrarsi in un paese straniero
In un precedente post, ho parlato della questione della responsabilizzazione dell’individuo e
ho fatto un confronto tra i sistemi scolastici italiano e olandese.
Ho posto l’accento su un particolare importante: e cioè che
mentre la scuola olandese è “assertiva”, quella italiana è soprattutto “punitiva”.
E che il discorso di non imporre compiti a casa a giovani studenti bambini va
inquadrato in un’ottica a largo spettro: non
significa diventare brocchi alla maggiore etá, significa che ogni bambino tende
a essere fortemente responsabilizzato (e quindi gli si accorda anche fiducia): è responsabile dei
quaderni e dei libri e dei pennarelli che la scuola gli fornisce gratuitamente,
perché poi deve passarli alla classe successiva l’anno dopo. Se non passa il
citotest, cioè un esame periodico volto a capire quali sono le attitudini del
bambino, si insiste per capire quali sono le lacune e si parla con la famiglia.
In Olanda un bambino puó ripetere un anno se non è ancora considerato idoneo.
Non è una colpa. Succede a molti bimbi anche olandesi: si ha bisogno di piú
tempo per masticare bene la lingua, consentire alla classe una formazione
omogenea, non avere bimbi frustrati perché faticano troppo con il programma.
Quando ho scritto questo, apriti cielo! Commenti di persone che pensano che i
bambini diventeranno futuri sfigati la cui autostima è stata distrutta!
Molti commentatori hanno preso il post come un match “Italia vs Olanda” ma non era la
mia intenzione. Sará che del calcio non me ne frega niente, ma ho considerato il
modo di rispondere di alcuni commentatori “antropologicamente” interessante,
fino a quando qualcuno non è passato alle offese personali gratuite.
Ma i
cretini sono dappertutto. Io scrivo per gli intelligenti.
La scuola pubblica olandese è di stampo montessoriano, e la
Montessori fu una geniale, illuminata e umanissima docente italiana: boicottata
nel Belpaese (chissá perché…), insegnó qua in Olanda. In Italia, abbiamo una
tradizione cattolica improntata sul senso di colpa e sul dovere. Non è un caso
che i bambini olandesi (i bambini, insisto) siano fra i piú felici del mondo. E
vorrei ben vedere: fanno tantissima attivitá fisica, hanno a disposizione la
bicicletta che moltiplica di dieci volte la loro libertá motoria, fanno pochi
compiti il pomeriggio, le insegnanti sono giovanissime. Fatevene una ragione.
Oggi voglio parlare del problema dell’integrazione in Olanda.
E mi baso sulla mia esperienza, sperando di fare cosa utile per chi ha voglia di confrontare la mia di esperienza con la sua, magari in un altro Paese.
Molti olandesi sono razzisti. Al di lá della apertura di
facciata, posso garantirvi che se una donna olandese si sposa con un italiano
(o viceversa), la cosa è malvista specialmente dalla vecchia generazione. Sono
apertissimi mentalmente finché l’integrazione riguarda altri.
Gli olandesi sono tirchi rispetto allo standard italiano. Ai
limiti del comico, o del tragico, a seconda dei punti di vista. Ho tonnellate
di esempi, personali e non. Non arrivano ai livelli tedeschi, per i quali se
sei gentile e non ti fai pagare per un favore sei un povero scemo, ma contano
il singolo centesimo. La differenza sostanziale è che l’olandese è allegro, il
tedesco è mediamente sempre incazzato.
Io ho avuto pochi problemi con l’integrazione. Altri italiani
ne hanno avuti di enormi. Ammetto che se un olandese tende a guardare me o la
mia famiglia con la puzza sotto al naso, io di puzza sotto al naso ne metto il
doppio. E lo faccio percepire. Ma sono problemi che si trovano anche in Italia. I razzisti sono ovunque, e i bambini respirano
aria razzista da piccoli, specie dalle madri e specie se sono femminucce. I
maschi meno: se tizio ti sta antipatico, gioca nella squadra avversaria, o si
fa a botte e la cosa lá finisce. Le femminucce invece attuano veri e propri
schemi di esclusione sociale ai danni delle sfortunate piccole straniere.
Sí, ma non con tutte
le straniere.
E qui sta il punto.
In Olanda devi saper badare a te stesso. Se sei italiano, ma
non ti lamenti, lavori sodo e ti integri, ottieni il rispetto. Io non parlo
olandese, parlo solo inglese, da tre anni ormai. Mia moglie parla olandese,
adesso. Dopo due colloqui, ha trovato lavoro. Bene, io me ne frego di non
parlare olandese, mi scuso e sorrido, dico sempre “il tempo è poco e, sorry, mi serve piú il francese dell’olandese
per lavoro, quindi sto studiando francese. E Poi lo parlate cosí bene voi l’inglese!
Davvero, siete bravissimi”. E con una sana leccata di culo lá finisce. Pago le
tasse, tengo pulito, non sopporto gli zozzoni, mando mio figlio a scuola
pubblica. Non sono religioso. Nessun problema.
Un’altra famiglia italiana invece ora vuole cambiare scuola
alla figlia. Bambina intelligente, era felicissima, ora dice che è infelice, le
compagne di classe l’avrebbero isolata. Sapete una cosa? La madre non parla con
la maestra (non capisce una parola, mastica pochissimo l'inglese), non parla con le madri
delle bambine che sembra abbiano isolato la figlia per sapere se ci sono
incomprensioni. Il padre non si vede mai, sempre al lavoro come cuoco. Cioè la famiglia
non ha contatti con altri olandesi. E la soluzione qual è? Scappare. Altra scuola.
Altro adattamento per la bambina. E i genitori fanno le vittime "contro il sistema". Io e mia
moglie quando nostro figlio era stato preso di mira da un paio di ragazzini piú
grandi (botte, per dirla tutta, perché c’erano un paio di stronzetti nel
giardino pubblico) ci siamo inviperiti: parlato coi genitori, e poi con la
maestra. Risultato: fine delle provocazioni. Poi, i ragazzini hanno fatto due gruppetti
che si stuzzicano e talvolta si menano ma lá finisce perché è lotta bilanciata.
Da ragazzino io facevo sempre a botte e sono cresciuto lo stesso. Ho spiegato a
mio figlio che se uno lo mena senza ragione, lui deve menare due volte, perché
altrimenti passa il messaggio che non sa difendersi. Sei in terra straniera,
fatti rispettare. Se stai in classe, rispondi come si deve e poi vai dalla
maestra, circostanziando i fatti. Impara ad andare bene a scuola, a farti
amici. Non a fare ghetto con altri italiani “perché cosí è facile”. Ora il bambino
è felice, fa sport, va bene a scuola e ha i suoi amichetti (per inciso per i
bambini olandesi il divano è un trampolino di lancio, anche quello degli amici
italiani che costa il triplo rispetto alla robaccia che si trova nelle case
olandesi).
La scuola olandese ha messo a disposizione per mio figlio
logopedista e tutor per il primo anno. Gratis. E specialista dal ministero dell’istruzione
per bambini figli di non-olandesi. Ora il mocciosetto non ne ha bisogno e si
approfitta largamente del suo olandese per non farsi capire da me quando non
vuole farsi capire J
Quindi: integrarsi è difficile, ma lo diventa a dismisura se
nel paese che ti ospita ricerchi le stesse cose che hai lasciato nel paese
natío. Cultura, cibo, meteo, donne, traffico, bar, caffè, rapporti coi
colleghi. E maestre stressate.
Ovunque vai, in un paese straniero, sarai sempre uno straniero. E'importante farsi accettare: e il primo passo é che é tuo dovere capire che sei un ospite, e non puoi accampare diritti se prima non ottemperi ai tuoi doveri.
E parliamoci chiaro: ci sono tantissime cose che ti mancano della tua
terra. Quando faccio il turista in Italia mi ingozzo di sole e caffè e mare. Abbraccio
gli amici di una vita. Mio padre. Ma poi dopo qualche settimana me ne voglio
tornare nella mia Olanda, serena,
ordinata e magari pure provinciale. Alla fine è tutta una questione di scelte
che vengono fatte mettendo le cose sui due piatti della stessa bilancia.
Reddito, prospettive, serenitá, TEMPO LIBERO.
domenica 24 settembre 2017
Il buonismo idiota: le quote rosa
Per motivi di lavoro non ho potuto aggiornare
il blog in inglese, e siccome gli impegni si stanno intensificando, ho
deciso che d'ora in avanti scriveró i miei post in italiano direttamente.
Oggi vorrei parlare di un aspetto non
marginale della vita lavorativa europea. Ripeto: europea, non solo italiana, anche se leggendo i loro
commenti, capisco che molti commentatori pensano che l'Italia sia il centro del
mondo e che quindi e i difetti e pregi italiani siano in qualche maniera
unici. Siamo i piú corrotti (falso), quelli che sanno meno l’inglese
(falso), quelli con il paese dove peró si vive meglio (falso), in riferimento
ad altri paesi europei avanzati.
Lavorando all’estero, ho scoperto che l'idiozia
é trasversale e non conosce confini geografici.Ogni paese eccelle per qualcosa
e fa schifo per qualcos altro. Gli italiani sono mediamente disorganizzati, gli
olandesi tendono mediamenti a fregarti in ogni trattativa commerciale, i
tedeschi considerano un atto di gentilezza come una debolezza propria di uno
sfigato che considerano come essere inferiore. E’un dato di fatto. Siamo tutti
diversi.
C’è peró una idiozia che ci accomuna tutti:
ed è il politicamente corretto.
Oggi mi soffermeró su una particolare
variante del politicamente corretto: le
quote rosa. E partiró da un esempio: gli alti stipendi nel settore
aerospaziale .
Preambolo: tempo fa parlavo con un mio
collega francese, il quale mi diceva che al CNES (centro nazionale di studi
spaziali francese) é in uso la politica di agevolare le donne in termini
di assuzioni e carriera dirigenziale.
Siccome vale la stessa cosa in generale nel
consorzio aerospaziale europeo (industria e agenzie governative e
paragovernative), ho deciso di esaminare la questione perché mi riguarda piú da
vicino.
Parliamo di societá private, ma soprattutto semipubbliche
o pubbliche dove gli stipendi sono molto al di sopra della mediana nazionale
(se non siete pratici della differenza fra mediana e media quando si parla di
salari, e come il governo e l’Istat vi fregano con le loro chiacchiere, vi
suggerisco di leggervi questo articolo che scrissi a suo tempo per evidenziare
come l’ignoranza della statistica é uno dei mali piú seri del nostro tempo
perché non siamo in grado di dare peso ai dati che vengono forniti dai
portavoce di governo).
Perché quegli stipendi sono molto al di sopra
della mediana nazionale? Perché parliamo di ingegneri, fisici, matematici, le
cui competenze si pagano visto che lavorano in settori chiave (aerospazio e
difesa) del governo. Sono posti che fanno gola a tanti: lavoro ai massimi
livelli tecnici, personale istruito, mensa, sindacato organizzato e potente,
visite mediche interne, ferie riconosciute e cumulabili, contributi pagati,
largo numero di trasferte all’estero per cui viene riconosciuta una extra
diaria, etc.
Capite quindi che dire “applichiamo le quote
rosa”, cioé minimo il 50% delle assunzioni devono riguardare le donne e la
carriera deve privilegiare il gentil sesso, causa di fatto una grossa
discriminante sociale di accesso a salari di un certo rilievo.
La domanda che uno con un po’di buon senso
dovrebbe porsi é la seguente: ma quanti ingegneri, matematici e fisici sono
donne rispetto al totale che esce dalle universitá?
La risposta richiede di scavare un po’nei
numeri e fare qualche considerazione a latere.
Innanzitutto, non tutte le lauree in materie
scientifiche hanno pari “peso”: ad esempio, ingegneria elettronica, meccanica,
aerospaziale, dei materiali hanno un peso diverso che non ingegneria ambiente e
territorio o gestionale. Le prime sono tecnicamente piú “hard”delle seconde, e
sono rivendibili molto piú che ambiente e territorio o gestionale. Le cose
vanno dette. Chiaramente c’é il laureato in ambiente e territorio che ha
trovato un ottimo lavoro in Finmeccanica, ma non fa media.
Quindi, concentriamoci su lauree tecniche “hard” ad
alta rivendibilitá e ad alta remunerazione. Mi concentro su ingegneria perché
conosco il mondo piú da vicino.
In Italia leggiamo che:
·
Ci sono troppo pochi laureati in generale, rispetto
all’Europa
· Non c’é lavoro per laureati
·
L’abbandono scolastico ha subito una impennata
·
Il tempo per trovare il primo lavoro é inferiore per gli
ingegneri che per altre categorie
·
Lo stipendio mediano di ingresso per un ingegnere nel
mondo del lavoro è tra i piú alti tra i laureati.
·
L’emigrazione italiana è stata di 150mila unitá nel 2015,
soprattutto di personale istruito. Ho giá scritto al riguardo. Si tratta di
numeri largamente sottostimati. L’emigrazione di qualitá è piú alta di almeno
il 30%.
Tutte queste informazioni sono apparentemente
contraddittorie (troppi pochi laureati ma non trovano lavoro?? Allora troppi
rispetto a che?? Lo stipendio è tra i piú alti…sí, ma perché i giovani
ingegneri vivono con i genitori?), contengono un po’di veritá ma di fatto sono
parziali.
La veritá é semplice, e si articola in pochi
punti
1.
In Italia non c’é crescita da oltre venti anni, e il tessuto industriale si é contratto del
25% in dieci anni. E’l’industria che traina l’economia in un paese
avanzato. Mancando veri investimenti in ricerca, sviluppo, produzione, qualitá,
logistica, etc. sono mancate le condizioni di impiego di un numero di ingegneri
che, per quanto ridotto, é superiore alle necessitá del mondo industriale
italiano, competitivo nel ramo spaziale con gli stipendi bassi anziché con la
produttivitá ottenuta con la ottimizzazione dei processi, nonostante la
presenza di menti brillanti. Parlo per esperienza vissuta sulla mia pelle: per
confronto, la vituperata Francia, regina della spesa pubblica, investe
enormemente nella innovazione di apparati di test, produzione e controllo della
qualitá (a partire dalla implementazione della lean production). Per la legge
della domanda e dell’offerta, che i miei colleghi ingegneri sembrano ignorare anche se è la piú
importante legge della vita, quello che accade é che si hanno stipendi bassissimi
in Italia anche per gli ingegneri (fatevi una ricerca su Glassdoor). Una mia
collega, precaria con rinnovo annuale in Selex e con dottorato sui materiali,
prendeva milleduecento euro al mese netti.
2.
In Italia c’é una enorme barriera fra le necessitá
dell’industria italiana e quello che l’universitá sforna. Questo é un
sottoprodotto della scuola italiana, per come é improntata. Prendere una laurea
”a prescindere” dalla situazione di mercato non serve a nulla. Il ritorno dell’investimento per la spesa
dell’istruzione, e blocco sui banchi di scuola per anni, rischia di essere
negativo. Moltissima teoria, poca o nulla pratica. E’chiaro che chi ha studiato
materie scientifiche e ha una mente aperta ha un vantaggio all’estero dove
invece ci sono stati molti piú investimenti nell’industria e queste competenze
vengono riconosciute e pagate.
3.
In Italia c’é un abominio di vantaggi del pubblico sul
privato, specie in questo periodo di deflazione salariale. Perdura da circa
venti anni. Quindi, anche potenziali buoni ingegneri sono piú portati a fare il
concorso in polizia o nelle forze armate che non ad entrare nell’industria,
dove rischi di fare il precario per anni, o aprire una attivitá, perché ti
massacrano di tasse e carte bollate, mentre nelle forze armate puoi fare
carriera rimanendo seduto su una sedia e aspettando che passi il tempo
necessario. Ho una collega che fa il vigile urbano ed é felicissima cosí. Il
posto fisso vince nell’immaginario collettivo. Una industria che chiude i
battenti obbliga l’ingegnere a trasferirsi altrove, con altissmi costi
personali. Uno con il posto pubblico non corre questi rischi e difenderá col
coltello fra i denti lo statu quo.
4.
La via di uscita, unica se consideriamo i grandi numeri,
per personale tecnico e scientifico specializzato italiano è l’emigrazione:
richiede coraggio, capitale familiare se giá non si lavora, e se si ha famiglia
bisogna avere le palle di mollare tutto e fare economia i primi tempi. Le
possibilitá di successo sono peró alte, se si ha l’umiltá di lavorare sodo. In
genere chi emigra queste qualitá le ha, e aumenta la confidenza in se stesso
quando riscuote i primi personali, anche se piccoli, successi. Ecco perché gli
italiani all’estero sono in genere ben visti.
Quindi, sí, in genere gli ingegneri trovano
prima degli altri lavoro in Italia, ma sono lavori che non consentono una
vera indipendenza economica almeno per i primi anni. Le lauree umanistiche,
a meno che non si abbiano le spalle coperte, sono inutili per costruirsi una
famiglia. Mediamente, ovvio, ci sono sempre le eccezioni. Se i laureati in discipline
umanistiche fossero pochi rispetto alle esigenze, prenderebbero stipendi alti.
Ma siccome sono troppi rispetto alle esigenze, sono disoccupati o lavorano nei
call center. Legge della domanda e dell’offerta.
Veniamo al punto del post. Le quote rosa.
Anche emigrare non protegge da questa piaga, figlia del buonismo imperante in Occidente.
In Italia l’80% dei laureati in ingegneria in
discipline “hard”sono uomini. Cosí come in Francia. Buon senso vorrebbe che
analogamente, per la legge dei grandi numeri, l’80% delle assuzioni fossero
maschili, l’80% dei dirigenti fossero uomini, e cosí via. Proprio perché
competenze e intelligenza dovrebbero essere equamente distribuite tra uomini e
donne.
Ebbene, ormani non é piú cosí. In nome delle
quote rosa, donne che magari non hanno le stesse competenze dei loro colleghi
maschi sono preferite nei percorsi di assunzione e carriera. E questa forma di
buonismo, che non privilegia i migliori, ma il sesso, sta giá facendo danni
nell’industria.
Uomini e donne hanno pari diritti e pari
doveri sul posto di lavoro. Hanno intelligenze diverse e complementari. Ma non
si puó tendere ad avere una dirigenza composta per il 50% da donne nell’Industria
aerospaziale e nella Difesa se poi i laureati in materie scientifiche sono per
l’80% uomini. Si introduce una inefficienza enorme nel mercato del lavoro per
ostentare alla politica e all’elettorato ignorante una uguaglianza di facciata.
Basta girare nel sottobosco di internet:
fatevi un giro per i blog di elettronica, meccanica, i forum tecnici di
informatica: scrivono quasi tutti uomini, per oltre il 95%. Apple l’ha creata un uomo, Amazon pure, Bitcoin
é promosso da una comunitá di sviluppatori composta in massima parte da uomini.
I blog finanziari sono scritti – e commentati - quasi tutti da uomini.
Le “Quote Rosa” sono un altro tassello di
questa idiozia collettiva che sostituisce al pragmatismo che faticosamente costruisce
e diversifica, l’ideologia stracciona che nichilisce e omologa. Un ennesimo esempio di diciotto politico.
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