Alessia di OraZero mi aveva chiesto chiarimenti sul perché io consideri l'inflazione altamente improbabile, in controtendenza con molti giornali o siti quali ZeroHedge.
Utilizzeró dei termini non accurati (es: denaro al posto di credito, inflazione al posto di inflazione al consumo) e ragionamenti semplificati al massimo, ma almeno spero di fornire un quadro generale.
Ragionamento classico:
"Siccome le banche centrali stampano soldi dal nulla, i prezzi dovranno salire perché la gente avrá piú soldi e quindi a paritá di merci in giro, le merci costeranno di piú".
Ecco, quello di sopra é il MANTRA che si ripete all'infinito nella vulgata popolare, ripetuto sui giornali, in TV, e persino in parlamento.
E provo a spiegare perché il ragionamento é fallace, per punti.
1] L'inflazione aumenta se aumenta il reddito che le famiglie sono disposte a spendere. Se il reddito delle famiglie é fermo, o se le famiglie hanno poca fiducia nel futuro e preferiscono risparmiare, le famiglie non spendono. Se le famiglie non spendono, le imprese non vendono, a dispetto dei soldi che il governo mette nelle tasche delle persone.
2] Per avere aumento dell'inflazione, con la gente che corre "a comprare", occorre che vi sia reddito in crescita. Stiamo scontando, negli USA, milioni di disoccupati che ancora non sono rientrati nel mondo del lavoro nel post pandemia. Questi milioni di persone dovranno prima essere riassorbiti per poi parlare di piena occupazione con salari in crescita.
3] Anche se c'é piena occupazione, e c'éra negli USA prima del Covid, i salari rimangono al palo perché gli USA comprano dall'ASIA pagando in dollari. Le fabbriche sono in ASIA. L'industria nostrana, USA ed Europa, é sottoutilizzata. Se non c'é pieno sfruttamento della capacitá industriale, significa che c'é un ECCESSO di produzione giá oggi.
4] Non fatevi ingannare dall'aumento del legname, del rame etc. Trattasi di commodities. Oggi fanno +70%, domani -50% perché l'anno dopo le imprese si fiondano sulla produzione di legname e rame e si ritorna ad un eccesso di produzione dopo 365 giorni, o anche meno. Diffidate dall'aumento di queste materie prime per pensare ad un aumento CONSOLIDATO dell'inflazione. In genere si tratta di speculazione sui futures.
5] Molti lavori di basso profilo stanno sparendo. Se prima era solo il turno della middle class (vedi colletti bianchi licenziati dalle banche causa home banking), ora é il turno nella classe bassa che bene o male si barcamenava con lavoretti o nella ristorazione o nei lavori stagionali. Il Covid ha accelerato il trend, la robotica (magazzinieri per esempio) dará il colpo di grazia nei prossimi anni. Questa é gente che NON puó essere ricollocata. Sará a carico del governo. Sará una sfida sociale epocale da affrontare.
6] Immigrazione: l'immigrazione di persone senza istruzione renderá il bacino dei lavori a basso reddito ulteriormente affollato. Quindi prevedo una esplosione di compagnie che producono junk food. In Italia si vedono i distributori automatici di pizza. Bisogna saper leggere i segni e unire i puntini..... Basso reddito e inflazione non sono compatibili. E'la middle class allargata che produce inflazione.
Mi fermo qua. Il punto 3], noto come globalizzazione, é la ragione principale per cui non c'é inflazione al consumo. Pagare un messicano 20 dollari al giorno anziché 200 come in Michigan (costo per la FORD), oppure 10 dollari al giorno anziché 100 per assemblare componenti per cellulari (Lenovo per Apple), fa sí che delocalizzare sia sempre conveniente per le imprese e per i consumatori che vogliono pagare poco per l'auto e il telefonino.
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