Sono favorevole alle criptovalute.
Come idea che va peró sviluppata meglio.
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Il punto é che come ingegnere resto molto scettico sul protocollo bitcoin.
Un matematico ha tutti i diritti di pensare a nuove soluzioni algoritmiche per risolvere un problema, indipendentemente dal costo termodinamico associato.
Per costo termodinamico intendo il consumo energetico in termini di Watt-ora a fronte del beneficio. NON dollari o euro, perché se fai girare le mining farm in Cina o Iran con impianti alimentati a carbone o petrolio il costo é diverso rispetto allo stato della California o il Belgio dove vigono rigidissimi tetti alle emissioni di CO2.
Un ingegnere che lavora ad un prodotto, deve pensare alla scalabilitá. Generalmente, maggiore la penetrazione di mercato, minori i costi per prodotto, perché i processi industriali di manufacturing, la catena di approvvigionamento, le competenze etc. vengono raffinati e spalmati su una produzione piú ampia.
Col Bitcoin é tutto l'opposto. Strano, ma vero. Maggiore la penetrazione di mercato (leggasi acquirenti di bitcoin), maggiori i costi per prodotto! il prodotto nel nostro caso é la validazione di una transazione: Tizo A che manda soldi a Tizio B. Di fatto serve ad impedire che tizio A manda piú volte i soldi a tizio B ma la cosa viene contabilizzata una sola volta. Visa e Mastercard gestiscono da sé questo problema a costi irrisori.
Il costo termodinamico, watt-ora, dipende dal protocollo bitcoin e dall'hardware impiegato. Non considero nemmeno il costo per produrre le schede su cui girano gli ASIC che fanno i conticini per azzeccare il numerello prodotto dal protocollo prima di tutti gli altri. Sono costi iniziali, importantissimi, ma per ora considero solo i costi variabili di corrente.
Ora, non immaginate nemmeno per un istante che il protocollo bitcoin richieda calcoli "complessi": sono semplicemente somme e moltiplicazioni fini a se stesse, non aspettatevi che siano calcoli che servono a decodificare il DNA di un bambino nato con una malattia genetica per cercare i geni responsabili e intervenire con una terapia genica adeguata, simulare l'interazione 3D di amminoacidi nell'mRNA, o cercare segnali da civiltá aliene. Nemmeno per niente! E'trial and error.
Un ingegnere deve implementare soluzioni che abbiano un costo accettabile.
Il costo di bitcoin é difficile da giustificare. Sta diventando inaccettabile perché insostenibile per l'ambiente.
Volevo fare i conti per capire quanto COSTA la validazione di una SINGOLA transazione in bitcoin, quello che con Visa o Mastercard fai in una frazione di secondo, per intenderci, con costi di pochi centesimi.
Avrei semplicemente dovuto dividere il consumo annuale in blocchi da dieci minuti, e siccome una validazione di un blocco di dieci minuti performa circa 2000 transazioni, erano un paio di divisioni. I numeri non sarebbero stati accurati, perché chiaramente la dimensione del blocco cambia un po' nel tempo, e poi perché maggiore é il valore di bitcoin, maggiore il numero di utenti che collegano il sistema alla rete e vanno ad annaffiare i gerani in balcone aspettando che il bitcoin aumenti di valore, e maggiore il numero di conticini che gli ASIC devono performare, con conseguente maggiore consumo di corrente. Ma avrebbe fornito una idea dei numeri in gioco.
Poi. come c'era da aspettarsi, scopro che qualcun altro ha fatto i conti al posto mio, e molto meglio perché accurati, e viene fuori che il costo di una singola transazione é quello che segue.
I numeri in gioco sono PEGGIORI di quanto immaginassi, nemmeno nel mio worst case scenario.
Una singola transazione, OGGI, costa in termini di energia quanto segue
Quindi il sistema per mandare, che so, 100 euro in bitcoin da A a B, spende quanto una famiglia media spende in un MESE in corrente.
Una VISA con il costo energetico di una transazione bitcoin, valida 600mila transazioni. E'seicentomila volte piú efficiente.
Mai e poi mai nella storia umana un tale inefficiente sistema é stato concepito.
L'India, paese emergente affamato di energia e terrorizzata dal rischio di capitali che spariscono nella rete bitcoin, non a caso sta lavorando per bannare il mining e il possesso di Bitcoin. Pariamo di un miliardo di potenziali utenti che spariscono.
Una altra cosa opinabile é che l' asset considerato "green e anti-sistema" per eccellenza, TESLA, compra bitcoin che viene "minato"in buona parte col carbone in Cina per tenere il costo della corrente bassa. E TESLA é stata sussidiata per ANNI dai soldi dei contribuenti, con sgravi fiscali a detrimento degli altri costruttori, perché "green".
Io sono favorevole come ingegnere alle auto elettriche: esse sono piú efficienti, richiedono meno manutenzione, l'impatto ambientale é minore rispetto ad una auto convenzionale anche tenendo conto del ciclo vita completo se una auto guida per oltre 50mila km, e la tecnologia attuale (celle agli ioni di litio, SW, semiconduttori di potenza, magneti supercompatti) l'ha resa possibile. Ci sono inoltre enormi margini di miglioramento (vedi batterie), mentre le auto ordinarie hanno raggiunto il picco di sviluppo. Migliorare ulteriormente le prestazioni di un motore a combusione interna richiede una aggiunta di tale complessitá che non vale la pena, in termini di ritorni rispetto agli investimenti. Si cambia tecnologia e si fa prima.
Ma questa per me é una ubriacatura planetaria, dal punto di vista ambientale (Bitcoin) e in termini di concorrenza sleale (Tesla).
Alcuni policymakers stanno investigando se sia il caso di bannare Bitcoin e levare i sussidi a Tesla se pensa di usare la rete Bitcoin per comprare le auto elettriche o se intende investire i soldi dei contribuenti in asset speculativi.
Tesla al momento ha un p/E di 1000. Compagnie che macinano utili a palate, attive nell'Intelligenza Artificale, o nella fabbricazione di semiconduttori avanzati, hanno un P/E intorno a 36. Giusto per dare una idea.
La cosa peggiorerá nel breve periodo, perché i soldi che Biden distribuirá saranno usati da tanta gente che comprerá, o affitterá, i sistemi per spremere bitcoin. Inasprendo l'attuale carenza planetaria di semiconduttori.
Mi mette tristezza pensare a come si sprecano tante risorse.
Finalmente la questione sta diventando di dominio pubblico, e ne parlano i giornali mainstream.
Giusto qualche link. Suggerisco il terzo con il video del bravissimo Alex de Vries (credo sia olandese)
Link 1 : https://www.bbc.com/news/technology-56012952
Link 2 : https://www.independent.co.uk/climate-change/opinion/bitcoin-mining-environment-climate-change-b1822426.html
Link 3: https://www.independent.co.uk/tv/behind-the-headlines/how-is-bitcoin-fueling-climate-change-v25b41692
Il punto non é fare la guerra al "sistema"(identificato con le banche centrali), il punto é lavorare a qualcosa di utile a costi ambientali accettabili.
Si parla di ottimizzazione del protocollo (lightning network), uso di fonti energetiche sostenibili, ma di fatto il sistema poggia sulla proof of work e da lá non si schioda.
Confido che nel breve termine il protocollo venga ottimizzato, o che si faccia qualcosa per renderlo eco-compatibile. Al momento, é puramente speculativo e consuma una quantitá enorme di corrente, pari al consumo di un paese. Penso che in futuro si adopereranno altre criptovalute (Cardano?), e che bitcoin sparirá. Perché o si rinnova, o per come é ora richiederá il consumo di corrente di paesi di grandi dimensioni, assorbendo risorse da settori chiave per la popolazione.
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