martedì 6 aprile 2021

Alcune societá esaminate con un occhio al Value Investing

Prima di leggere, considerate che io investo per piacere e passione, ma faccio altro nella vita. Sono molto attivo nell'ingegneria aerospaziale, che mi ha dato grosse soddisfazioni professionali e mi ha consentito di cambiare paese e lavoro piú volte.

Tuttavia, ho scoperto la passione per l'economia anni dopo la laurea e quindi sono diventato un piccolo investitore retail. Il punto é che per limiti di tempo non posso seguire i mercati giorno per giorno, quindi seguo l'analisi fondamentale per valutare le compagnie. Mi piace, é impegnativa, ma quando unita a conoscenze ingegneristiche e macroeconomiche, che sto affinando, regala molte soddisfazioni.

Come retail investor, quando investo, guardo a vari input: situazione macroeconomica, trend tecnologico, trend notiziario, compagnie che decidono di investire nel medio/lungo termine, compagnie apparentemente sottoquotate.

Al momento, é praticamente TUTTO sovraquotato, rispetto alle medie storiche.

Un buon indice per veder capire se una compagnia é sottoquotata é l'EV/EBITDA, ovvero il valore della compagnia in termini di capitali presi a prestito dalle banche e dagli azionisti (EV), rispetto ai guadagni prima che i giochetti di ammortamenti, deprezzamenti, variazioni delle tasse del fisco entrino in gioco.

In linea di massima, l'EV/EBITDA é un po'un P/E ma piú accurato e attendibile.

Al momento, Tutti i P/E delle compagnie che mi interessano sono superiori ai corrispettivi EV/EBITDA.

Nel reparto semiconduttori, ho esaminato alcune ottime compagnie, as es TSMC, ASML, Applied Materials, Micron. Il P/E per tutte queste si attesta intorno a 35. Storicamente alto. In termini di EV/EBITDA, stanno tutte intorno a 25, con l'eccezione di Micron, che sembra piú appetibile, visto che l'EV/EBITDA é solo 11. E' anche quella con redditivitá inferiore rispetto alle altre.

Sono in genere macchine da utili, con indebitamento bassissimo, nonostante gli enormi investimenti impiegati in strutture e ricerca e sviluppo. Ad esempio, TSMC che ha appena annunciato un piano triennale di investimenti per 100 miliardi di dollari, ha un quick ratio di 2. Significa che é in grado di coprire con la liquiditá i debiti a breve per ben due volte. 

Vogliamo fare un confrono con un altro settore capital intensive? prendiamo il settore automotive. E consideriamo BMW e VW, con quest'ultima che é recentemente schizzata in alto solo per aver ANNUNCIATO l'intenzione di costruire fabbriche di batterie a stato solido, che richiederanno anni prima di diventare operative. 

Ebbene, il P/E é "solo" intorno a 15 (Tesla per confronto é DUE ordini di grandezza piú costosa, ma lá siamo su Marte), l'EV/EBITDA é anch'esso intorno a 15, segno che abbiamo a che fare con un prezzo che tutto sommato sembra "fair", ma se guardiamo all'indebitamento di queste aziende, ebbene, l'indebitamento a lungo termine é spaventosamente alto. Si salva quello a breve. La profittabilitá é bassissima, peró. Tipo CINQUE volte meno che non nell'industria dei semiconduttori.

La domanda sorge spontanea: conviene produrre automobili in Germania? Viene da pensare che se non avessero avuto un marco sottovalutato, chiamato euro, VW e BMW sarebbero fallite da qualche anno.

Il settore di sviluppo SW é, al pari di quello dei semiconduttori, un settore ad altissimo ritorno. Microsoft e Google hanno bassissimo debito, e specialmente Microsoft é una macchina da guerra per quanto riguarda la profittabilitá. Decisamente piú di Google. Entrambe le compagnie sono pochissimo indebitate. Quando il prezzo di MSFT scende, compreró qualche pacchetto.

Veniamo ad un settore consolidato e capital intensive. Il settore della prospezione, estrazione, raffinazione e distribuzione petrolifera, e guardiamo ad una ottima compagnia nel settore in questione: Chevron. 

Qua finalmente il P/E crolla, causa covid addirittura é negativo ma quello atteso é intorno a 15, con un EB/EBITDA di 0.78. Chevron é sottoquotata in modo incredibile. L'indebitamento a breve é un po' alto e quello a lungo termine pure, ma nulla in confronto al settore automotive. E'un confronto interessante.

PErsonalmente penso che aspetto che Chevron scenda sotto i 100 per comprare un po' di azioni, considerando che ha dividendi nell'ordine del 5%.

__________________________________________________

In tutto ció, ho omesso di considerare i trend tecnologici e le analisi macro. Il post diventerebbe troppo lungo. Ho giá parlato delle attese di inflazione, che per me non ci sará (se non rispetto al 2020, ovviamente!). Questo perché molta gente é ancora senza lavoro, e se anche riprendono i consumi, i consumi saranno dirottati verso merci e servizi provenienti dall'Asia. Gli impatti sulla economie domestiche saranno marginali. Quindi non mi aspetto aumento dei salari nelle economie occidentali, con l eccezione dei profili altamente specializzati in settori di punta, i soliti: chimico, farmaceutico, ingegneria del SW, etc.

Mi aspetto peró enormi stimoli del governo USA. Oltre gli 1.9 T$. Questo potrebbe far esplodere l'azionariato, ma anche la paura di inflazione potrebbe far correggere occasionalmente gli indici. Io aspetto la correzione e mi tengo per buona parte liquido, sfruttando (spero nei modi e tempi giusti) la volatilitá che ci attende. 



Nessun commento:

Posta un commento