Qeusto post e' la continuazione del mio precedente post in cui avevo promesso che avrei parlato dello stato della tecnologia russa. E' basato su informazioni liberamente disponibili in rete, ma e' necessaria competenza tecnica per metterle insieme.
Innanzitutto, quando si parla di approvvigionamento (supply) di componenti elettronici, bisogna fare un po' di chiarezza. Un componente in genere arriva (all' assemblatore della scheda) racchiuso in un package plastico o ceramico, e non c'e' (perdonate gli accenti, ma scrivo con tastiera americana) alcuna, ripeto alcuna possibilita' di riconoscere ad occhio se un componente dentro e' falso (counterfeit, cioe' hanno messo una etichetta farlocca e magari il package dentro e' persino vuoto), se e' malfunzionante o altro.
Insomma, non e' come nei film dove il tizio prende un panetto di cocaina a caso, lo apre, e sniffa il contenuto e dice se e' merce buona o cattiva. Il concetto di sampling, cio'e di campionamento a caso di un prodotto, vale come per i film dei narcos cosi' come per la certificazione dei semiconduttori, ma le analogie si fermano qua.
Non voglio entrare nei dettagli tecnici che mi richiederebbe decine di pagine ed e' una piccola parte della mia professione. Questo e' un blog amatoriale. Ma vorrei fornire un quadro generale.
Quando si parla di componenti elettronici bisogna sapere di cosa si parla e, soprattutto, capire il lessico dietro i concetti di DPA (destructive physical analysis), NDI (non destructive inspection), component screening, lot screening, batch, classi di componenti, standard di qualifica, classi di qualifica, produttori certificati, agenzie di acquisti certificate, e via discorrendo. E' una filiera, dalla produzione alla vendita, normata, ispezionata, validata e certificata.
In genere identificare fornitori (sources) di componenti elettronici e' costoso. Effettuare test di verifica che il componente funzioni a specifica (screening tests) e' ancora piu' costoso, e se si vuole indagare a fondo e verificare che il cuore del chip (il die) non sia stato soggetto a modifiche da parte del produttore (manufacturer) negli anni, porta i costi a livelli altissimi. Si attivano processi cosi' complessi e costosi per evitare di incorrere in problemi come il seguente:
E' notizia recente che il 40% dei chip forniti dalla Cina alla Russia, che sta soffrendo per mancanza di componenti per la propria industria civile e militare, sia o malfunzionante o addirittura contraffatta.
E questo e' successo PRIMA che fossero entrate in vigore le sanzioni sui semiconduttori imposte dagli USA alla Cina di cui ho parlato nel mio precedente post.
In una tale situazione, non c' e' alcun modo di attivare la produz)ione su scala industriale di moduli elettronici funzionanti. Nessuna. Per l' approvvigionamento esiste il mercato nero, ma i costi, i tempi e i rischi di acquistare produzione contraffatta o malfunzionante salgono enormemente.
Quindi, gli USA hanno tagliato le gambe alla Cina, che dovrebbe fornire alla Russia i chip, che gia' oggi non funzionano.
Iniziate a capire dove vado a parare.
Sono state effettuate analisi su missili russi inesplosi in Ucraina. Un dettagliato report lo trovate pubblicato da RUSI, Silicon Lifeline, nell' agosto 2022. E' un report approfondito, tecnico, scritto molto bene, da personale competente in materia di design, produzione e logistica.
Ecco un breve riassunto:
1] piu' di 450 tipi diversi di componenti elettronici sono stati recuperati dalle armi russe recuperate in Ucraina. Le armi esaminate includono 27 dei sistemi russi piu' avanzati, quali missili da crociera, sistemi di comunicazione e sistemi di guerra elettronica. La Russia ha acquistato questi componenti ANNI prima dell' invasione. Chiariamo che questi componenti sono stati acquistati DOPO che i produttori russi avevano giustificato al Ministero della Difesa Russo che il loro design non poteva essere realizzato con alternative domestiche.
2] la Russia non e' in grado di produrre internamente una gran quantita' di questi componenti, che sono chiave per sistemi a guida autonoma ad alta precisione. Questo include l' Iskander 9M727, uno dei missili russi piu' avanzati.
3] Gli Iskander inesplosi sono stati aperti, ispezionati, disassemblati ed e' stato confermato che sono impacchettati di tecnologia americana, principalmente processori per signal processing, memorie flash, memorie RAM statiche. Cioe' componenti ad alte prestazioni e bassi consumi.
4] I produttori di questi componenti sono principlamente Texas Instruments (TI), AMD e Cypress Semiconductor. Riguardo i cablaggi, si tratta di industrie europee e americane.
5] i due terzi di componenti esteri sono di fabbricazione statunitense. Di fatto, la tecnologia militare russa dipende dalla tecnologia americana.
Mi fermo qua, potrei andare avanti ma vi suggerisco di leggere il report per capire che le sanzioni dell' amministrazione Biden sortiranno un effetto indiretto, ma enorme, sull' industria militare russa. Divertitevi a leggere pagina 8, 9 e 10 per capire come un drone di ricognizione, una centrale di comando e un missile dipendano tutte da tecnologia occidentale: semiconduttori avanzati, elettronica commerciale COTS (commercial off the shelf), persino motori e meccanismi di precisione.
Con questo secondo post concludo su Exit Economics l' argomento semiconduttori, di cui ho molto parlato in passato, anticipando di mesi le notizie poi diffuse sui media nazionali riguardo la carenza globale di processori, memorie, schede grafiche, etc.
Vorrei che di tutti questi post rimanesse un solo concetto chiave: il dominio mondiale si gioca sul controllo di design, produzione e packaging dei semiconduttori, che sono oggigiorno considerati il nuovo petrolio (New Oil). USA, Taiwan, Corea giocano in serie A. Gli altri, in serie B o C.
Senza semiconduttori, non c'e' sviluppo di supercomputer ne' di intelligenza artificiale (e quindi di modelli predittivi avanzati, dalla farmaceutica alla previsione dei terremoti alla progettazione di missili ipersonici), quantum computing, crittografia, cyber warfare, e in generale di aerospazio e difesa. Ogni area aprirebbe un capitolo a parte, ma i fondamentali sono comuni a tutti: circuiti integrati monolitici avanzati. E qua poi si aprirebbe il capitolo Taiwan vs. Intel. Ho le mie scommesse a riguardo.