domenica 7 marzo 2021

Disruptive technologies

Quanto segue sono alcune mie personali osservazioni, che ho deciso di riportare dopo aver letto l'articolo su OraZero (ho scritto qualche commento in proposito in calce a quel post) Il dubbio- parte 1

Personalmente considero una sola rivoluzione scientifica quella operata da Galileo. Riporto il mio commento: "C'è stata una sola rivoluzione scientifica. Quella di Galileo che prevede che una serie di test suffraghi una teoria. Altrimenti stavamo ancora ad Aristotele. Il resto sono scoperte rivoluzionarie, per come la vedo io.

Per inciso, persino le tre leggi della dinamica newtoniane NON possono essere dimostrate poiché non esiste un sistema perfettamente inerziale visto che la gravità è onnipresente. Ci fidiamo di loro perché continuamente la ns ingegneria le sfrutta.

per quanto riguarda l mRna, nuovi studi promettono addirittura la cura per la sclerosi multipla. Per mezzo di un vaccino. È rivuluzione scientifica? No, rivuluzione in ambito medico. Il metodo scientifico ha consentito di arrivarci. Onore a Galileo."


Chiaramente ci sono scoperte e invenzioni che consentono di fare salti quantistici. Solo nel XX secolo, menziono il transistor e la scoperta del DNA.


Ma il transistor, il cui primo prototipo funzionante risale al 1947, non sarebbe stato possibile senza gli studi sulla meccanica quantistica. Facciamo conto che facciamo partire gli studi "seri" sulla meccanica quantistica con i primi anni '20 del XX secolo (l'equazione di Schroedinger é del 1926). 

Ci sono voluti 25 anni per passare da studi generali alla prima vera applicazione pratica.

Il transistor poi divenne "mainstream" negli anni 50 con le prime radioline portatili.

Ma la VERA esplosione si ebbe negli anni 70 con l'introduzione dei circuiti integrati monolitici.

Insomma, dai primi studi di meccanica quantistica ad applicazioni in grado di cambiare il mondo sono occorsi 50 anni.


Veniamo al DNA. Scoperto negli anni 50, non si sapeva quale fosse il Mr. X che consentiva di passare le istruzioni del DNA alle catene di montaggio delle proteine nelle cellule. NEgli anni 60 fu scoperto, era l'mRNA.

Dagli anni 60 fino a tutti gli anni 90 creare mRNA sintetico che potesse essere somministrato agli umani senza generare enormi reazioni immunitarie si riveló fallimentare.

Nei primi anni 2000, i primi passi avanti. Enormi. Sia perché si lavoró su nanolipidi che potevano proteggere l'mRNA, sia grazie ad avanzamenti nel campo della robotica  e del SW di simulazione per costruire mRNA partendo da composti chimici di base con la necessaria qualitá per la safety delle persone, sia il SW per prevedere il comportamento chimico dell'mRNA sintetico (e si usano algoritmi di IA)

Oggi, complice accelerazione da COVID, abbiamo il primo "transistor" della tecnologia mRNA: il vaccino Covid 19 di Moderna e Biontech.


Dai primi studi sull'mRNA alla prima vera applicazione pratica di successo, sono occorsi circa 60 anni.

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Postulato: maggiore é il tempo necessario per arrivare a creare un prodotto dominando una tecnologia a partire dai primi studi scientifici e osservazioni sulla natura, maggiore sará la ricaduta sulla civiltá.

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Chi aveva il knowhow sul design e produzione di transistor, circuiti integrati etc é arrivato, letteralmente, a dominare il mondo. 


La stessa sorte toccherá a chi sapra dominare le tecnologie che sfruttano mRNA. Siamo all'alba di una nuova era per la cura delle malattie. 


Potrei scrivere per ora sul transistor, Bell Labs, tecnologie di fabbricazione di integrati, prototipazione, etc, o di Moderna e della bellissima storia dietro la fatica di arrivare a cure mediche che sfruttano mRNA, ma non é questo l'obiettivo del post. 

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