domenica 14 luglio 2019

La testa fra le nuvole...


Una moderna nuvola...


Vi siete mai domandati cosa succede su internet in un minuto, al mondo?

Internet per certi aspetti é un po'come la Cina...i numeri sono talmente grandi che é difficile metterli in scala.
Per vostra informazione, 1 GB -gigabyte- é un miliardo di byte. Giusto per intenderci, un normale DVD sono circa 5 GB.

Mille GB fanno un terabyte, TB.
Mille TB fanno un petabyte, PB.

1 PB é quindi un milione di GB. Piú di 200 mila DVD.
Mentre scrivo, succede che:

  • In un minuto di internet, 3 TB sono creati su Facebook. Creati.
  • 188 milioni di mail vengono inviate.
  • 3.8 milioni di ricerche su Google vengono effettuate
Se vi interessa visualizzare il contenuto preciso, andate qua (ci trovate anche i dati su Whatsapp, Twitter, etc).

Questi dati trascurano un aspetto importante, mai menzionato da nessuna parte. Siccome siamo su ExitEconomics, ci piace scavare piú a fondo. 
La maggior parte degli "utenti"di internet sono automi, in gergo chiamati "bots". In genere si assestano intorno al 60% del totale degli utenti mondiali
Si tratta di SW che monitorano il traffico, capiscono i vostri gusti commerciali, scandagliano siti alla ricerca di parole chiave per migliorare i risultati delle ricerche, convertono i siti da modalitá desktop a modalitá mobile, consentono di causare disservizi, inondano i sociale con contenuti stupidi, etc.
Insomma, fanno di tutto, cose buone e cose cattive. 


Se tutto ció vi sembra tanto e vi intimorisce, sappiate che siamo agli inizi.

Agli inizi di cosa?

Del 5G e della robotica su vasta scala.

Perché con il 5G aumenteranno esponenzialmente i dispositivi connessi. Un'auto collegata su rete 5G, per guida automatica, genererá 4TB di dati ogni santo giorno. Aggiungiamoci i dispositivi indossabili, gli elettrodomestici collegati alla rete di casa, i televisori smart, e quant'altro.

Inizieranno anche ad andare di moda chip sottopelle...solo questione di tempo e di marketing.

Poi ci sono i robot e ovviamente le auto a guida automatica.

La robotica richiederá dispositivo connessi h24. Dal robottino che taglia l'erba in giardino, ai robottoni di warehousing (magazzino - la vedo brutta per i magazzinieri Amazon e Ikea, per citarne due di categorie), a quelli delle consegne, etc. sono tutti connessi on line. Altro traffico.

La chiave del successo di queste tecnologie é basata sullo stoccaggio delle informazioni e sulla velocitá di connessione.

La velocitá di connessione - e la affidabilitá della stessa- saranno affidate in buona parte alle reti 5G per il traffico locale, e a reti su fibra ottica per traffico di lunga distanza.
Per lo stoccaggio delle informazioni, stiamo messi maluccio.
E' vero che il costo per GB sta diminuendo giorno dopo giorno (una chiavetta da 32 GB oggi costa 10 euro) ma le tecnologie di memorizzazione ottica dell'informazione (hard disk ottici, non magnetici o a semiconduttore come la chiavetta USB) sono lontane, tecnologicamente molto lontane.

Per risparmiare sull'hardware, quindi sullo stoccaggio delle informazioni, si ricorre al "cloud". La nuvola. Di fatto si fanno viaggiare i dati su server remoti dove questi vengono immagazzinati o elaborati. Tutto questo per applicazioni in cui il real-time non é una assoluta prioritá. Traduco:
se la vostra auto sta in guida automatica, i dati sono processati dal computer dell'auto, non vengono inviati via 5G alla stazione base locale e da lá via fibra ottica ad un server in Alaska. La latenza sarebbe insopportabile. Ri-traduco: l'auto deve essere in grado di prendere decisioni su se frenare o sterzare in millisecondi o centinaia di microsecondi, non puó aspettare una risposta dall'Alaska.
Se peró lavoriamo in Word, lavoriamo su una copia in locale che va veloce, ma un sacco di copie intermedie vengono salvate in un serverino in Alaska.

Chiaramente sto semplificando molto (troppo....) ma é per farvi capire che il cloud computing é onnipresente al giorno d'oggi e aumenta a ritmo mostruoso. E fa da pilota per l'adozione di programmi di ricerca e sviluppo di machine learning, data warehousing, database, software security, calcolo distribuito, data analysis e tante altre belle cosine.

Chi é all'avanguardia nel cloud computing?

Al solito, Google e...sorpresa, Amazon.

Amazon Web Services (AWS) é una societá controllata di Amazon. Che cosa fa di preciso? mette a disposizione una enorme infrastruttura HW  e SW gestire dati su piattaforme cloud. E' la piú grande del mondo e fa soldi a palate. Altra genialata di Bezos che ha capito dove va il vento.

Concludiamo questa breve carrellata con una notizia che terrorizzerá i gretini di tutto il mondo! preparate lo XanaX! 
Siccome senza energia non si fa nulla, nemmeno le memorie dei telefonini di quelli che si scattano il selfie con Greta, avete idea di quanta CO2 viene immessa in atmosfera per produrre l'elettricitá che fa girare gli enormi server di Google sparsi in giro per il pianeta terra?

Tanta. Tantissima.

Andate a questa pagina. http://www.janavirgin.com/CO2/
Poi andate a quest'altra. http://www.janavirgin.com/CO2/DEFOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOREST.html

La prima é evidente, la seconda sono gli alberi "bruciati"in CO2 causa ricerca su Google.

Dite pure a Greta che il consumo energetico aumenterá, anche se usiamo tutti auto elettriche, se non altro per il traffico dati.

Ah giá, nessuno ne ha mai parlato nei tg.

E ora la chicca finale.
Ho omesso un altro dato importante, e me lo sono tenuto come chicca finale.


Le criptovaluteeeeeeeeeeeee.

Giá, la blockchain é ancora agli esordi, é basata su cloud computing e per di piú decentralizzato, e su una blockchain si baserá Libra, la nuova crittovaluta che Facebook vuole introdurre nel 2020. Perché questa crittovaluta? semplice: ci sono miliardi di consumatori al mondo che non hanno accesso alle banche ma sono potenziali acquirenti di merce. Per raggiungerli ci vuole un telefonino con un'app: Facebook Libra, appunto. Il lato buonista é che Facebook aiuta le popolazioni povere. Una novella ONG. Ma non divaghiamo.

Sapete quanto consuma una blockchain? Minare un bitcoin cambia a seconda del valore del bitcoin, ma stiamo sull'ordine di alcune migliaia di euro di energia elettrica. Cioé consumiamo energia elettrica per "minare"qualcosa che ancora non serve quasi a niente, se non per fare speculazione. La blockchain serve per validare le transazioni di pagamento. E quanto consuma? Una quantitá mostruosa di energia elettrica. Al momento é "solo"lo 0.32% del totale mondiale di consumo di elettricitá, ma come sappiamo tutti con internet le crescite sono esponenziali, NON lineari, NON paraboliche, MA esponenziali.

E il problema sarebbero le automobili? poveri gretini....

Con questo articolo, avete un po' di basi per capire quali sono i limiti FISICI per la diffusione della blockchain in tempi rapidi, perché l'energia sará un tema ancora piú importante nei prossimi 5 anni (a dispetto di quei fessi greto-comunisti dei 5stelle e Verdi tedeschi),  come si evolverá l'e-commerce, quali studi dovreste far fare ai vostri figli, quali studi evitare, e quali tipi di aziende tenere d'occhio se vi piace investire.

Alla prossima.









2 commenti:

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