venerdì 30 novembre 2018

Primavera araba causata dalla speculazione finanziaria

Siria, Libia, Egitto, Tunisia, Yemen, Algeria, Iraq, Giordania e tanti altri.

Cosa li accomuna?

Nella storia recente, sono stati gli stati in cui é nata la "Primavera Araba", ovvero uno "spontaneo moto di protesta", secondo i giornali italiani, dei giovani arabi contro gli oppressivi stati nazionali dei paesi summenzionati, avvenuti tra il 2010 e il 2011.

Dopo alcuni anni, visto il disastro dopo i cambi di regime, viene da domandarsi se queste agitazioni popolari fossero realmente  spontanee.

Moti di protesta spontanei o spintanei?

Mettetevi nei panni di uno povero che vive del proprio lavoro, é scarsamente istruito, ha una religione che gli dice come vivere, e al quale della differenza fra Stato Laico e Potere Religioso non gliene puó fregare di meno. Vede la TV satellitare, le partite della Champions, Al Jazeera, non parla inglese ma francese e arabo.

Bene, secondo voi il cittadino arabo in questione si solleva contro il proprio regime (che fino ad allora gli aveva garantito il pane a buon prezzo) perché vuole avere la democrazia come in Europa (dove le donne sono libere di girare in minigonna e si laureano e diventano dirigenti di azienda) o perché non ha i soldi per comprare il pane per dar da mangiare ai suoi figli (la moglie non lavora, cresce i bambini e indossa il velo)?

Al netto della CIA americana che promuove i cambi di regime a ritmo stagionale in ogni parte del pianeta, sappiamo che la fame smuove piú dell'intelletto. 

Cosa successe in quegli anni (ripeto: tra il 2010 e il 2011) al prezzo delle materie prime agricole come grano, orzo, riso, che forniscono la base per l'alimentazione della popolazione povera araba?
Giusto per darvi un'idea, in Egitto il pane si chiama "aish" e aish significa vita. E l'Egitto importa grano. Strano scherzo del destino: una volta la mezzaluna fertile e l'Egitto erano i grandi produttori di grano. Lo studiavamo nei libri di scuola. I romani volevano l'Egitto per assicurarsi il grano.
Ora quegli stessi paesi sono importatori netti di grano e la loro sopravvivenza é legata al prezzo dei cereali, che dipende dalla speculazione finanziaria. E'come mettersi il cappio al collo e dare il controllo dello sgabello su cui si sta in piedi agli USA.

Quindi, capito che l'Egitto campa sul pane e che il pane viene importato perché il grano viene importato, cosa successe tra il 2010 e il 2011 al prezzo del grano? 
Successe questo:



Guarda caso, tra il 2010 e il 2011 il prezzo del cibo, principalmente frumento, esplose un po' in tutto il mondo (linea blu). La prima grossa botta avvenne a ridosso del biennio 2007-2008. Siccome i grossi capitali scappavano dall'immobiliare che in America era al tracollo, investirono nelle commodities tra cui le materie prime alimentari. Questo portó il loro prezzo alle stelle. Non solo. Siccome i grandi capitali scappavano da valute a rischio dei paesi emergenti per rifugiarsi in valute piú sicure, questo portó inflazione nei paesi piú poveri, come l'Egitto appunto. 
Altra grossa botta fu nel biennio 2010-2011. Questo é il periodo del Quantitative Easing della FED. In altri termini, creazione di denaro con bassissimi tassi di interesse che hanno facilitato la speculazione finanziaria sulle commodities. Perché? perché prendi denaro in prestito a bassissimi tassi di interesse per controllare il futuro, in particolare il futuro del mercato del grano che é alimento base per milioni di persone.
Chi controlla il mercato del frumento? Tre giganti americani made in USA: Cargill, ADM e Bunge. Insieme controllano il 90% del mercato mondiale del frumento. Non sto dicendo che gli USA sono brutti e cattivi. Io dico solo le cose per come stanno. Penso che gli USA abbiano fatto i loro interessi, proteggendo e arricchendo il loro popolo, e che i politici di altri paesi si siano fatti corrompere per accettare di diventare da produttori netti di grano degli importatori netti di grano. Chapeau agli USA e alla loro classe dirigente.

Riepiloghiamo: tra il 2010 e il 2011 la gente pativa la fame. Non poteva comprare il pane, perché costava troppo e il governo non ce la faceva a tenere basso il prezzo del pane perché importava troppo frumento e il frumento era troppo caro. Il frumento costava troppo perché la grande speculazione aveva tirato su il prezzo del frumento coi futures (contratti derivati finanziari), e la grande speculazione era stata favorita dal basso costo del denaro messo a disposizione delle banche centrali.

Il mondo oggi é interconnesso. Abbassi i tassi di interesse negli USA, e il prezzo del frumento in Egitto schizza alle stelle.

Con buona pace dei buonisti che vedono sempre e solo i  bravi studenti coraggiosi a far le rivoluzioni e dei complottisti che vedono sempre e solo la CIA a far scoppiare le rivolte.


Nota: anche la rivolta cinese di Tienanmen avvenne perché il prezzo del riso esplose in Cina a causa della pesante inflazione che colpí la Cina in quegli anni.



Dopo lo sconquasso Nord Africano e tutti i cambiamenti di regime che hanno portato a guerra, povertá, morti, bambini orfani ed epidemie, ora ci troviamo con un problema ENORME di immigrazione incontrollata e di conseguenti bombe sociali nei paesi europei.
Quindi possiamo concludere che la globalizzazione, intesa come spostamento senza freni di capitali enormi da un paese all'altro e di contratti derivati (i futures, appunto, sui prezzi del grano) ha avuto un ruolo attivo, per non dire il PRINCIPALE ruolo, nell'emigrazione di massa dal Nord Africa.
Quel cretino di Sarkozy ci ha messo poi il suo in Libia.


giovedì 29 novembre 2018

Un mondo superfluido

Parlando con colleghi ed amici, italiani e non, capisco che a dispetto del titolo di studio e delle esperienze lavorative, nessuno di loro capisce il profondo cambiamento che é in atto da anni.

Gli italiani vogliono tenersi stretto l'euro, ma non vogliono disoccupazione: vogliono avere un ritorno al lavoro sicuro, pensioni sicure, diritto alla salute, ma non vedono l'immigrazione come uno dei problemi del crollo della classe media, o del potere finanziario come causa principale dell'aumento del debito delle famiglie.

In altri termini: non capiscono niente.

E non é colpa loro.

O meglio: non é interamente colpa loro.

E'colpa del politically correct. In Italia lo traduciamo con "buonismo", ovvero propendere a tutti costi a soluzioni "eticamente carine" a problemi complessi.

Vedete, politically correct, globalizzazione e immigrazione sono strettamente collegati.
Il politically correct impedisce al sig. Rossi di dire: "vedo periferie sporche, neri che dormono per strada, fanno pipí in metropolitana, ma non posso dirlo perché altrimenti suono "razzista".
Quindi il politically correct impedisce di dire che l'immigrazione per come é stata non gestita é un problema.

L'immigrazione é di ausilio alla globalizzazione. L'immigrazione é l'aspetto poveraccio della globalizzazione. Perché una immigrazione spinta serve a tenere basso il costo del lavoro. Una alta disoccupazione fa accettare alla gente lavori pagati poco. Qua in Olanda i costi altissimi di una ristrutturazione di una casa da personale olandese ha facilitato enormemente l'uso di manodopera polacca. In Italia é successo lo stesso, solo che la manodopera é rumena.

Peró parliamo sempre di manodopera ESPERTA in qualcosa. Romania e Polonia hanno storia, cultura e know-how tecnico. Un barcone carico di africani, che tipo di know-how porta che possa essere di aiuto all'Europa? Non pretendo ingegneri o contabili o infermieri, ma almeno idraulici o muratori.
Niente di tutto ció, da quanto vedo girando in Italia. In genere sono persone il cui mantenimento e supporto é interamente pagato dalla collettivitá. Occorrono PRIMA scuole in Africa e poi emigrazione in Europa, altrimenti avremo generazioni di analfabeti con cultura tribale che per decenni cercheranno di sbarcare il lunario attraversando il Mediterraneo.

Se l'immigrazione é il fluido umano povero della globalizzaione, il capitale che si muove senza confini é il fludio intangibile ricco della globalizzazione.
Vedete, fusioni, acquisizioni industriali e bancarie constono a grandi societá di spostare capitali dove meglio conviene e pagare le tasse ove meglio conviene. All'uomo della classe media questo é precluso, perché deve pagare le tasse nel paese in cui vive.
Come si mantiene il supercredito che permette alle banche di continuare a sopravvivere e fare utili e ai ricchi di comprare i beni che i poveracci sono costretti a vendere perché non ce la fanno a tirare avanti? Grazie all'azione delle banche centrali.

L'attivitá di iniezione di denaro con bassissimi tassi di interessi da parte delle banche centrali é un altro aspetto della globalizzazione. Consente alle multinazionali di rifinanziarsi ricomprandosi le proprie azioni e facendo felici gli azionisti senza vera crescita.

Quindi giá capiamo che l'uomo medio vive in periferie rese peggiori da stabili occupati abusivamente da immigrati in genere africani che non posseggono altro mezzo di sostentamento se non la caritá di Stato oppure ricorrono a prostituzione e spaccio (e la morte di una adolescente a San Lorenzo a Roma ne é solo l'ultimo caso). Le periferie turche e africane ad Amsterdam o Rotterdam sono un altro esempio. E l'uomo medio vede decrescere il proprio salario perché i posti di lavoro che pagano bene sono stati spostati all'estero ovvero perché i capitali si sono spostati dove il costo del lavoro é piú basso (Cina) o dove si pagano meno tasse (paesi dell'Est Europa, Olanda e Irlanda).
Nel frattempo i ricchi che detengono azioni o case da affittare fanno soldi a palate. E la disuguaglianza aumenta. Non é un caso che se una compagnia USA decide di licenziare 14mila persone le sue azioni salgono. Non venderanno auto in USA, ma all'estero le stesse auto saranno piú convenienti e l'azienda fará piú profitti.

La cultura di sinistra, vecchia di decenni, e il politically correct che la cultura di sinistra si porta dietro impediscono ad un lavoratore che vive di stipendio di riconoscere (non dico accettare, ma almeno riconoscere) queste realtá. Ha strumenti culturali inadatti. La scuola in Italia é vecchia nelle materie che insegna (e infatti c'é incremento  dell'abbandono scolastico: se non puoi permetterti di studiare ingegneria, e come diplomato non c'é lavoro, meglio iniziare da subito a fare i camerieri o gli ascensoristi piuttosto che stare tra i banchi di scuola a studiare Sumeri e Risorgimento con tutte le balle che la Storia insegnata sui libri si porta dietro).

I figli della vecchia classe media devono diventare fluidi pure loro. Emigrare dove possono, cambiare lavoro spesso etc. In queste condizioni, fanno meno figli perché sono precari e questo rafforza il circolo vizioso del politically correct: se loro fanno meno figli, a livello numerico occorrono gli immigrati per compensare la perdita.

Il problema é che in genere questi immigrati che servono a copertura della mancanza delle nascite degli autoctoni sono mussulmani.

Questo é la variabile che non fa quadrare l'equazione della perfetta immigrazione nel mondo superfluido globalizzato occidentale: l'Islam.

L'Islam non é iperfluido. Crea comunitá che si riconoscono e vivono intorno alle moschee, dove si parla l'arabo e dopo tre generazioni (vedi la Francia) non si sono ancora integrate. Integrarsi significa rinunciare alla propria cultura di partenza e vivere secondo i modi della cultura del paese di arrivo.
Queste persone, anche dopo TRE generazioni, in genere non si integrano. Basta girare in metro a Monaco o Parigi. Questa é la realtá. Sfacciata, benedetta realtá.

I disordini sociali, per ora nascosti sotto il tappeto a Colonia in Germania o a Rotherham nel Regno Unito (andate su Google e digitate "Rotherham violenze")sono solo la prima scintilla di un incendio che é pronto a scoppiare, ancora una volta, in Europa. Sono conseguenza della globalizzazione, del politically correct, della immigrazione spinta e dell'esaurirsi della classe media.

A chi obietta che questa visione é parziale, io rispondo: quale altra spiegazione di insieme sapete dare VOI alla sparizione della classe media, ai disordini delle periferie in piú paesi, all'aumento della disoccupazione giovanile che é una piaga in Europa e al fatto che uno 0.4% di deficit in piú allarma Bruxelles piú di un attentato?

Veniamo a Bruxelles: in Europa l'euro ha aggravato ulteriormente le disuguaglianze indotte dalla globalizzaione nel mondo. Ha acuito queste disuguaglianze mondiali a livello europeo, piú locale. L'euro ha ulteriormente aggravato la situazione perché ha reso i ricchi in Germania ancora piú ricchi. Non TUTTI i tedeschi, beninsteso. Ma i paesi mediterranei sono stati in massima parte penalizzati. Normale che i cosidetti populisti (termine spregiativo coniato dalla sinistra) acquistino consenso: i fatti dimostrano che le politiche europee sono fallimentari e chi le ha portate avanti se ne é fregato delle conseguenze. In Europa, chi continua imperterrito in queste politiche fallimentari é Macron che con il suo entourage vive in un mondo scollegato dalla realtá. I cittadini che incazzati scendono in piazza a manifestare cercano di riportarlo coi piedi per terra, ma sembra inutile.

L'euro ha facilitato l'emigrazione di personale qualificato dai paesi mediterranei a quelli del Nord Europa. Questa á una tragedia! Il Sud Italia, con l'emigrazione spinta per 150 anni sta molto peggio oggi che cento anni fa rispetto al Nord. L'emigrazione dei migliori porta un paese a perdere linfa vitale, a sparire, a vivere di sussidi.

Chiudo questo post con una speranza: e cioé che quando i cosiddetti populisti andranno al governo (perché é matematicamente certo che ci arriveranno) in piú di un paese chiave del Mediterraneo, inizieranno a INVESTIRE denaro pubblico, a deficit, per infrastrutture (per far lavorare la gente) e formazione (per far crescere classi di professionisti e dirigenti) per far risollevare i paesi europei. Collaborazione spinta con l'África per far cessare l'emigrazione di massa e, soprattutto, niente piú guerre per procura in Africa e Medio Oriente.

Se queste azioni non saranno portate avanti, prepariamoci a insegnere l'arabo ai nostri figli e nipoti, ad emigrare o a prepararsi all'eventualitá di conflitti in Europa.






mercoledì 15 agosto 2018

Ponte Morandi - Costi e colpe delle autostrade: falsa informazione della Gabanelli e dei politici no-euro a tutti i costi

Dopo il casino che é successo con il maledetto Ponte Morandi a Genova, é un fiorire di servizi giornalistici a dir poco "imprecisi". 

A questo link del Corriere della Sera potete leggere che:

"In Germania, Olanda e Belgio le autostrade sono gratuite"

Vi posso dire che, almeno per quanto riguarda l'Olanda, é falso.
Chiunque possegga un'auto in Olanda, paga la "road tax". 
Come spiegato in quest'altro post, in cui ho fatto un documentato raffronto fra i costi di possesso di un'auto in Olanda e Italia, possedere un'auto in Olanda costa fino a TRE volte tanto che in Italia. 
Per una berlina media familiare, diciamo una Ford Focus, sono 655 euro l'anno, in Olanda sono 1337 se é benzina, e 2113 se é un diesel.


Questo perché la road tax per veicoli diesel é altissima (140 euro mensili) mentre per una vettura benzina é molto meno (76 euro mensili).

Con la road tax ci si pagano le autostrade e i pedaggi.
Quindi, le autostrade olandesi sono gratuite per gli stranieri che le usano, non per chi vive in Olanda.
Chiariamo che le autostrade olandesi sono eccellenti e la road tax copre anche i costi di manutenzione dell'immenso sistema di strade su diga, insieme alla water tax.

Al solito, non esistono pasti gratis. Una manutenzione richiede analisi, studi,  operai, ingegneri, materiali e processi. Quello che é gratis per qualcuno, nella fattispecie per la Gabanelli, é pagato da un altro. In Italia preferite avere i costi di manutenzione autostradale inclusi nel bollo o pagarli a parte coi pedaggi? é questa la domanda da farsi, non dire che l'autostrada é gratis.

E, beninteso, dire come scrivono su alcuni blog (che hanno ospitato interventi anche di Paolo Savona) che é colpa dell'Europa e dell'austeritá se il ponte Morandi (un ingegnere che ha toppato di brutto il design di moltissimi viadotti che ora cadono a pezzi a distanza di pochi anni) é crollato, é una stronzata pazzesca. Io sono a sfavore dell'euro, ma, come ribadisco, usando la semplice LOGICA che fa difetto a molti giornalisti e politici, in questo specifico caso abbiamo a che fare con:


1. un ponte mal progettato, vecchio come design già negli anni Sessanta. Anelastico e soggetto a corrosione avanzata, ben oltre le aspettative. 
2. un ponte pericolante da oltre vent'anni, con pezzi di calcinacci che piovevano in testa alla popolazione, in continua manutenzione e non per segnaletica o colonnine SOS, ma per problemi strutturali continui, che richiedevano interventi costosissimi e continuativi. Il ponte andava sostituito.
3. un ponte la cui manutenzione é a carico di una societá PRIVATA, che sono anni che continua ad aumentare i prezzi dei biglietti autostradali a fronte di totale mancanza di trasparenza nella gestione dei proventi. C'é stata una interrogazione parlamentare a riguardo.
4. Hanno assegnato ad Autostrade per l'Italia il controllo di un asset, quello della viabilitá nazionale, in modo indiscriminato, lasciando il monopolio ad una società che manca di trasparenza da ANNI. Monopolio, altro che libero mercato. Con il placet della politica.


Qua l'euro non c'entra una beneamata mazza e questa è disinformazione. C'é stata privatizzazione, anzi, monopolizzazione e non liberalizzazione. Cosa dobbiamo fare? caricare sullo Stato le spese di manutenzione di un ponte gestito da una società privata che ha lesinato su controlli e materiali? Che ha assunto ingegneri e contractors assolutamente non idonei al lavoro che dovevano svolgere? Adesso lo stato, per tutte le spese e gli uomini messi in gioco, dovrebbe chiedere i danni a Società Autostrade, cacciare i Benetton, venderla a pezzi o cartolarizzarla per garantire pluralità di investimenti e trasparenza. Sono morte decine di persone, danni per miliardi di euro (a carico dei contribuenti) per colpa di una società privata che gestisce in monopolio un asset di rilevanza strategica per una nazione. E con un danno di immagine enorme per il Paese. Profitti a pochi miliardari apolidi e danni e morti per tutti gli altri.
Il peggio del peggio di questo schifo di Paese alla deriva da anni per incompetenza, pressapochismo, filosofia del tirare a campare e tolleranza di illegalità diffusa.
Genova è stata amministrata per decine di anni dal PD e non c'è lustro che passi senza una tragedia.


giovedì 12 luglio 2018

Inflazione: bugie, balle e menzogne

Mi sono trovato a rispondere sul blog del Presidente di Commissione Finanze al Senato, sen. prof. Bagnai, a questa pagina, sul concetto austriaco di inflazione. C'é qualcuno che ha apprezzato, molti che non ci hanno capito niente, e un altro intervento che ho inviato per chiarire alcuni punti su cui dei commentatori chiedevano giustamente lumi non é stato pubblicato. Pace.
Riconosco invece a Paolo Rebuffo di Rischio Calcolato il merito di non bannare nulla, a meno di commenti pieni di insulti. E fa bene, in quel caso.
Veniamo all'oggetto del post.

Avevo giá scritto, in inglese a questo indirizzo, sulle insidie della definizione di inflazione. Se consideriamo l'inflazione dei beni di consumo (televisore, carote, farina, cellulare, benzina, gas, etc) siamo d'accordo che in Italia e in genere nell' eurozona é bassa. Se però guardiamo allo stimolo monetario, concludiamo che tutti i soldi che la BCE ha creato negli ultimi 3 anni attraverso il Quantitative Easing, promosso di concerto con la FED, la BoJ e la BoE, da qualche parte devono essere finiti, visto che non li abbiamo bruciati in un vulcano o gettati nella fossa delle Marianne. Precisamente tutti quei soldi sono finiti nel mercato immobiliare e nei mercati finanziari, che sono anni che crescono senza sosta.
In altri termini, le banche centrali hanno pompato soldi in una stanza, ma il manometro monetario per misurare questa "pressione" stava in un'altra stanza, e segnava zero. Il manometro monetario si chiama CPI (consumer price index) e segna zero virgola qualcosa. Se il manometro monetario fosse stato messo nella stanza giusta, avrebbe segnato una pressione altissima (prezzi dei titoli di stato, delle azioni, degli immobili).

Guardate questo grafico (per gentile concessione di Richard Duncan), che dovrebbe campeggiare sulla prima pagina del Sole24h, altro che i "fate presto" o le inutili sortite dei vari Boeri e Cottarelli.



In blu vedete la variazione anno per anno della creazione di denaro.
In rosso vedete l'inflazione.
Il grafico copre 16 anni, quindi non prende un paio di anni e fa estrapolazioni "ad catzum". No, sedici anni sedici.
Blu e Rosso sono decorrelate, cioé in termini popolari "non c'azzeccano niente l'una con l'altra".
Significa che io, Banca Centrale, creo denaro dal nulla, ma il sig. Rossi non vede aumentare i prezzi al consumo. Che bello eh? soldi in tasca da spendere senza che i ristoranti diventino più costosi? pasti gratis per tutti?

Perché questo?
Due ragioni.
Iniziamo dalla prima.

Prima ragione:
Globalizzazione. Quando sentite globalizzazione, attivate questa catena di uguaglianze

Globalizzazione = precariato = stipendio di merda per la maggior parte dei lavoratori e zero tutele

Siccome le industrie delocalizzano, cioé spostano la produzione all'estero, e simultaneamente in Italia (e in Olanda, Germania etc) arrivano persone da paesi piú poveri, questi ultimi accettano di lavorare per stipendi che un italiano in media rifiuta.
Se c'è tanta gente in fila per un posto di panettiere a tre euro l'ora, o per lavorare nelle cave di marmo con contratto a sei giorni, o in Fincantieri con i caporali che vigilano sulla darsena, inevitabilmente chi offre lavoro può abbassare la paga oraria tanto di disperati da cui attingere per il lavoro è pieno.
Ormai tra i disperati si annoverano pure i laureati, inclusi i laureati in ingegneria, medicina, architettura etc. Non faranno la fila nei campi di pomodori, ma lavorano in nero 50-60 ore a settimana in studi, malpagati e con contratti a termine.

Se hai pochi soldi in tasca, ricorri al debito per pagarti le vacanze, l'auto, il motorino, il cellulare etc. In questo senso, i bassi tassi di interesse (ancora una volta dovuti all'intervento della BCE), facilitano l'indebitamento del sig. Rossi.
Non pensate che siano gli italiani a essere schizzinosi (choosy). I giovani olandesi sono anche peggio, ma qua lavoro almeno c'è e a 25 anni ti fai famiglia.

In termini più tecnici, la globalizzazione è il fattore che ha decorrelato la creazione di moneta dall' inflazione.
Qualcuno lo spieghi a Bagnai e Borghi. Anche se l'Italia attivasse spesa a deficit per investimenti, nell'attuale contesto europeo la Germania ringrazierebbe (altre auto da vendere sottoprezzo in Italia), e la massa di migranti o figli di immigrati di prima generazione accetterebbero stipendi di merda per lavorare in imprese trainate dal pubblico.
Certo, sarebbe un miglioramento, ma temporaneo, mentre posti fittizi creati in questo modo ce li dovremmo tenere per trent'anni minimo e creerebbe l'illusione che c'é lavoro per gli immigrati africani. Scenario sociale apocalittico, per come la vedo io.

Seconda ragione
Il CPI (area in rosso), cioè l'indice che misura l'inflazione al consumo, è un numerello che suppone di riuscire a mettere insieme la variazione di prezzo di affitti, carote, mortadella, hard disk, computer, cellulari, etc in una sola cifra, senza contare che ogni persona ha esigenze diverse e fa acquisti diversi .Insomma, mette insieme cose diversissime tra loro. Non solo. La tecnologia cambia: se un televisore passa dal tubo a raggi catodici all'OLED, e incrementa di prezzo del 400%, tramite artifici matematici il CPI ti fa credere che il prezzo é sceso del 7%. Scriverò un post a riguardo, perché nemmeno io potevo crederci finché non ho visto i numeri coi miei occhi. Richiede conoscenze di matematica.
In altri termini, il CPI é finto, falso, é una balla, non serve a niente.

Anzi no: è il numero cardine intorno al quale é impostata la politica monetaria della BCE!
Cioè stiamo dicendo: la BCE ha come unico mandato quello della stabilità dei prezzi, con un target di inflazione intorno al 2%.
Ma:
1. Abbiamo visto che per quanta moneta crei, l'inflazione "non si move".
2. Abbiamo visto che l'indice che adopera é soggetto a infinite manipolazioni e non dice la verità.
3. Abbiamo una Banca Centrale che crea denaro senza smuovere un indice che per di più è finto.

Capite tutti che è un grande inganno.
D'altronde se nel calcolo di un PIL ci mettono le stime dei proventi da droga, contrabbando e prostituzione, e queste vengono viste come parte della ricchezza creata in un paese, capiamo tutti che c'è qualcosa di profondamente sbagliato in ogni cifra riportata nei giornali su una supposta "crescita". 
In uno dei prossimi post vedremo come l'inflazione vi frega quando viene aggiornata.
In un altro post vedremo come il Quantitative Easing é cancellazione del debito, e come questa situazione schifosa potrebbe perdurare anni ed anni. E capiremo che le banche italiane non sono così malmesse come quelle tedesche, e che il debito pubblico italiano non è quel grosso problema che i giornaletti come il Sole24h vogliono farvi credere.
Capito questo, ognuno sarà meglio informato per capire quali scelte fare: affitto o acquisto della casa? trasferirsi all'estero o rimanere?
Come ripeto sempre: l'economia é troppo importante per lasciarla gestire dagli "economisti di professione" che sembrano animali in uno zoo: ad ogni gabbia corrisponde un economista con la sua visione delle cose.
Il cittadino deve informarsi di suo. Studiare, non leggere.
E come dico alla gente: ancora con destra e sinistra? esiste il vero o il falso. La verità non ha colore ed è figlia dello studio e di una mente aperta.

lunedì 9 luglio 2018

I libri di storia

Post originale pubblicato su ExitEconomics.
"Nel 2018 i populisti ottennero la maggioranza nel Parlamento italiano. Questo risultato fu causato dalla crisi migratoria ed economica che attraversò l'Italia a partire dalla Grande Crisi Finanziaria Globale del 2008.
I populisti, così chiamati perché fautori di programmi demagogici considerati inattuabili dagli esperti ma di facile presa sul popolo, non erano un gruppo omogeneo: la coalizione di governo era formata da M5S e Lega che portavano avanti idee diametralmente opposte su diversi temi (vedi appendice A.2 per approfondimenti).
La Lega imputava principalmente agli accordi Europei e alla immigrazione dall'Africa la causa principale dei problemi italiani. Questo atteggiamento ricorda per certi versi l'ascesa del Nazismo nella Germania negli anni '30; come in quel caso, la propaganda nazista ottenne il consenso delle masse grazie all'uso del "nemico unico esterno". Mentre per i Nazisti la causa dei mali della Germania erano gli ebrei, per i Leghisti la causa dei mali dell'Italia erano gli immigrati africani e la valuta euro.
Per il M5S, la causa principale dei mali italiani era la corruzione nella Pubblica Amministrazione, la mancanza di meritocrazia nelle nomine dei dirigenti pubblici, le ingiustizie sociali dovute ai privilegi maturati dalle precedenti generazioni (pensioni d'oro, vedasi Box B.13) a scapito delle generazioni più giovani.
Gli intellettuali dell'epoca (scrittori, giornalisti, editori, opinion-makers etc) cercarono di mobilitarsi per contrastare il fenomeno del populismo, sia a livello nazionale (campagne stampa contro discriminazioni razziali, girotondi, magliette rosse, vedasi Box B.14) che transnazionale (Condanna di diversi paesi dell'eurozona, Francia e Germania in primis, contro i respingimenti delle ONG presso i porti italiani). Largo uso dei social media caratterizzó il periodo in questione. La massiccia campagna di fake news portate avanti dalla compagine populista, attraverso i social, fece leva sulle paure delle fasce più povere e disinformate della popolazione, già in difficoltà per la crisi economica, amplificando la paura della popolazione e sottraendo consensi verso una classe dirigente accusata, dai populisti, di lavorare non per il popolo ma per mai definite elites finanziarie globali"
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Mi fermo qui.

Ho provato a immaginare un libro di testo delle Superiori scritto fra trent'anni dall'intellettame (crasi di intellettuale e letame) di sinistra analogo a quello che scrisse i libri di storia su cui ho studiato io 25 anni fa.
Quindi con lo stesso mix di verità, mezze verità, incongruenze e falsità che ha caratterizzato i libri di storia che ho studiato io al liceo scientifico.
Dai libri di storia delle superiori, ricordo che:
1. I bravi ragazzi di Weimar erano stati cancellati dal Nazismo.
2. C'era stata iperinflazione in Germania, e Hitler trovò facile convincere le masse istupidite dalla campagna di informazione nazista che la colpa era di qualcun altro (gli ebrei)
3. Russi e Americani lavoravano benissimo fino al 1945 contro i nazisti poi però divennero acerrimi avversari (perché??)
4. Le bombe atomiche  lanciate sopra le teste di mamme e bambini su Hiroshima e Nagasaki avevano lo scopo di convincere i giapponesi a finire la guerra e furono la ritorsione dei cattivi USA  per l'episodio di Pearl Harbor.
5. Non si capiva bene se l'Italia era uscita vittoriosa dalla Grande Guerra (grazie ai partigiani) o perdente (per colpa dei fascisti)
Ora, quante cazzate mi sono bevuto a 18 anni? Tantissime.
Vivendo questi anni e informandomi sui blog e su libri snobbati dagli intellettuali (sempre di Sinistra, ovviamente, perché solo loro sono intelligenti, aperti, sensibili, e.... Giusti) ho scoperto che:
1. Weimar aveva portato ad una situazione assolutamente temporanea voluta da Francesi e Inglesi per riparare i debiti di guerra
2. Fu la deflazione, causando migliaia di morti per denutrizione nella popolazione tedesca, la vera causa del successo di Hitler.
3. Punto ovvio...I russi erano bolscevichi quindi incompatibili con un sistema capitalistico
4. Le bombe furono un avvertimento ai Russi (se entrate in Giappone vi facciamo il culo)
5. Stendiamo un pietoso velo. Abbiamo perso. Punto. Gli americani ce lo ricordano ogni volta che si parla di NATO.


Ora, proviamo ad applicare un po' di semplice logica.

Io sono un tipo che si potrebbe definire ordinario, che ha fatto scuole pubbliche, si è laureato in università pubbliche, e che ha testardamente continuato a informarsi cercando di comprendere le incongruenze fra la "realtà reale" e la "realtà riportata" nei giornali e nei talk-show.
Ho la fortuna di poter vivere questi anni e di constatare (con sconcerto) che i giornali mainstream non hanno capito nulla delle cause della crisi pluriennale che viviamo, delle sfide che ci aspettano nei prossimi mesi, dello stato in cui versa la popolazione italiana.
E l'intellighenzia costituita da questi "intellettuali stupidi" è la stessa che scrive i libri di storia su cui si formano generazioni di studenti e futuri dirigenti, operai, impiegati, forze dell'ordine etc.
Per semplice associazione posso concludere: ma se gli "intellettuali di sinistra"non capiscono un cazzo del periodo che viviamo ma scrivono i libri di storia, quante puttanate hanno scritto per spiegare gli avvenimenti degli ultimi 120 anni?
Voi avete mai capito alle Superiori perché scoppió la Prima Guerra Mondiale? Ammazzano uno e scoppia una guerra planetaria?
Avete mai capito perché ci sono stati i Ruggenti Anni 20, tanto idolatrati da certi scrittori?
E perché poi improvvisamente la crisi del '29?
Avete mai capito perché nacque Bretton Woods (nemmeno nominata nei libri di storia alle superiori, tra l'altro)? E cosa successe nel 1971? e perché immediatamente dopo l'esplosione dell'inflazione e la nascita del petrodollaro?
Ci spaccano le palle con i Sumeri e Napoleone, obbligano i ragazzi a investire centinaia di ore di studio su un interminabile elenco di battaglie sul Risorgimento e poi fanno uscire dalle scuole superiori falangi di studenti assuefatti alle verità di Stato senza minime capacità di logica per collegare eventi fra loro discordanti degli ultimi 100 anni. La Prima guerra mondiale ha segnato uno spartiacque fra Prima e Dopo ben più importante della Seconda Guerra Mondiale.
La scuola italiana va riformata, ed è urgentissimo sfornare studenti capaci di ragionamenti induttivi, deduttivi, associativi, abduttivi. Basta con l'insegnare Storia della Filosofia e pretendere di chiamarla Filosofia. Intere generazioni di studenti studiano il paradosso di Zenone e non sanno dove sta l'errore. Ma lo ripetono a pappardella per ottenere l'otto all'interrogazione. Bisogna ritornare agli insegnamenti della logica e dialettica e creare giovani menti critiche e aperte. Questo bisogna fare, fra le tante altre cose, per salvare l'Europa dal politicamente corretto e dal pensiero unico che stanno inquinando, anzi, avvelenando il pensiero critico occidentale e aprendo la via all'Islam e agli estremismi.

venerdì 6 luglio 2018

Galera Europa

Non bastava una moneta unica che ha creato enormi squilibri economici fra le nazioni aderenti al progetto Euro.
Non bastava un progetto inteso a riempire l'Europa di manovalanza a bassissimo costo proveniente dall'Africa martoriata da guerre recenti e neo-colonialismo.
Non bastava avere politiche economiche portate avanti dalla BCE che vanno bene per alcuni e sono assolutamente nefaste per altri.
Non bastava avere la commissione europea che è un potentissimo organo esecutivo afflitto da mancanza cronica di trasparenza per 400 milioni di cittadini.

No, adesso si vuole anche imbavagliare internet. Non è lecito avere opinioni discordanti dai giornali mainstream (Repubblica, Corriere, etc) e la caccia all'opinione diversa dal Pensiero Unico prende si maschera dietro il nobile intento di "riforma del copyright".

Quando si sente il termine "riforma", si è ingenuamente portati a credere che sia qualcosa di bello, volto a migliorare la vita delle persone comuni. Del popolo.
"Tutela del copyright" conduce il cittadino istruito a pensare alla difesa del povero scrittore o artista squattrinato che senza questo ombrello protettivo non potrebbe campare e avere una famiglia.

Ho giá scritto come é nato Salvini. E'stata la risposta del popolo ad una situazione insostenibile (precariato, disoccupazione, crollo del PIL, periferie disintegrate, assenza di regole del vivere civile), la cui forma ideologica è stata plasmata nei blog indipendenti, curati da economisti, esperti di diritto, esperti di finanza etc.
Quel mio post é stato letto da Claudio Borghi Aquilini ed é rimbalzato sul blog Goofynomics, di Alberto Bagnai. Borghi é presidente della Commissione Bilancio e Tesoro; Bagnai é Presidente della Commissione Finanze. E' nelle Commissioni che prendono forma le leggi prima che vengano votate dal Parlamento.
Come vedete, i blog indipendenti sono diventati, in Italia, un attivissimo e nobile centro di scambio culturale, fluido, immateriale e dinamico. Caso unico al mondo. Dobbiamo esserne fieri. E'una delle espressioni del genio italiano, quella di saper ragionare trasversalmente e di trovare soluzioni assolutamente non ortodosse ai problemi.

Ora, i blog si basano su pagine di ipertesti, cioé un mix di normale testo scritto, di link ad altri siti, e di contenuti multimediali incapsulati nella pagina web del blog (ad esempio un video Youtube cliccabile dentro una pagina internet).

Arriviamo al punto: immaginate che "Leuropa" ratifichi una legge secondo la quale:
1. articolo 13: non potete più mettere un link ad un video su Youtube senza correre il rischio che passate guai legali. Immaginate un video della RAI, riportato su Youtube, e voi lo linkate commentandolo. No, niet, non si può fare. Ovviamente Youtube é pieno di video di famiglie coi cani e gatti, o di interviste private, usate a man bassa dalla RAI.
2. articolo 11: una bella tassa per linkare in un blog materiale coperto da copyright. Praticamente tutti i blog chiudono.

Non solo, immaginate un bel potenziamento dei filtri originariamente creati per pescare contenuto che potrebbe essere protetto da copyright; il potenziamento lo chiamano in neolingua "salviamo l'armonia"e ti dicono che se critichi ad esempio Mattarella, pensando che sia un incompetente che non fa l'interesse degli italiani, allora inneggi all'odio e sei pure perseguibile penalmente. A quel punto il filtro, costruito con criteri che provengono dagli studi fatti sull'intelligenza artificiale, è già stato creato, verificato e validato; sono stati spesi milioni in database con tutti i vostri dati e i vostri link. Il passo da compiere per usare questi filtri a scopo di controllo e indirizzamento del pensiero espresso in forma scritta è breve.

Non solo: immaginate quante belle cause internazionali da gestire per azzeccagarbugli altrimenti disoccupati.

Esagero?
Fatevi una risata (amara): i filtri di Facebook hanno concluso giorni fa che interi stralci della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti sono "hate speech", cioé promuovono l'odio.

Lucio Dalla cantava che il pensiero, come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare.
E' vero: ma se la velocità di diffusione del pensiero è rallentata da artifici burocratici e tecnologici, e il volume del pensiero é sommerso dal rumore di fondo dei media mainstream, di fatto sei riuscito a bloccare il pensiero, almeno nella sua diffusione nella generazione attuale.


martedì 3 luglio 2018

Il colloquio di lavoro in Italia e in Olanda

E' un passo fondamentale nella crescita della persona.
E' quello che i raccomandati non conosceranno mai, i figli di papá non conosceranno mai. E'quello che gli applicanti seriali ai "concorsoni" italiani per il pubblico impiego non conosceranno mai.

E per chi ha vissuto in Italia e all'estero, sostenendo "job interviews" in italiano in Italia e in inglese all'estero consente di trarre alcune interessanti osservazioni sulla cultura di un popolo.

Ma oggi parlo dell'intervista di lavoro di mia moglie.

Italia, 2013:

Datore di lavoro (DL): " quindi lei vorrebbe lavorare per noi. Come mai?
Intervistata(I): "Mi sono informata, ho trovato l'annuncio su internet, ho visitato il vostro sito, e penso che il profilo che state cercando si sposi molto bene con le mie competenze".
DL: "Ha giá fatto questo lavoro in passato?"
I: "non esattamente questo lavoro, no. Ma ho ricoperto mansioni in ruoli simili."

[ segue elenco di mansioni  ]
DL (soddisfatto): "beh, ottimo. Vive in zona?"
I: "non distante. Certo, un po'di traffico, ma é normale. Semmai il problema é stato trovare parcheggio qua vicino!"
(segue qualche risata, si parla del piú e del meno...)

DL: "beh, molto bene. Sa, qui peró abbiamo orari anche lunghi. Quale é la sua disponibilitá?
I: "Ho una famiglia, quindi come puó immaginare sono anche madre e cerco di conciliare lavoro e famiglia. Mio marito lavora in [omissis] e pertanto é spesso all'estero, in trasferta. Finora ci siamo sempre organizzati con le baby sitters, visto che i nonni vivono lontani. Peró sto cercando anche un lavoro che mi permetta di stare piú vicino alla mia famiglia, senza passare ore nel traffico di Roma. Vorrei essere io a crescere i figli, non le baby sitters. Al momento esco alle sette di mattina e torno alle 7 e mezza di sera"
DL: "scusi eh, ma se lei si é presa una laura in architettura perché ha deciso di mettere su famiglia?"

[  gelo ]

I( innervosita): "ho sempre amato l'architettura, mi piace il lavoro che faccio, penso di essere brava e non capisco cosa c'entri questa domanda con il profilo che richiedete. Non riporta "non cerchiamo madri".
DL (infastidito): "saprá sicuramente che per il tipo di lavoro che svolgiamo avere una donna con figli é un problema. Anche l'etá infatti non aiuta. Capisco che il momento é difficile per una donna con figli, ma noi cerchiamo personale giovane per avere massima flessibilitá.
I: "Capisco perfettamente. Arriverci"
DL : "Arrivederci"

Olanda, 2016:
DL: "grazie per averci inviato il suo CV. L'ho trovato molto interessante. Purtroppo peró, se posso permettermi un consiglio, deve migliorare il suo olandese. Nel lavoro che sarebbe chiamata a svolgere, il solo inglese non é sufficiente. I clienti sono in maggioranza olandesi, per cui l'olandese é un asset. Non abbiamo specificato questa cosa nel profilo richiesto perché la davamo per scontata. Ci scusiamo per questa incomprensione.
I : "Certo, capisco perfettamente. Forse sono stata un po' affrettata ma desidero rimettermi al lavoro il prima possibile"
DL: "ma no, ma no, si figuri. Ha un profilo molto buono; migliori il suo olandese e ritorni da noi magari quando é piú pronta. Le auguro in bocca al lupo!"

Olanda, 2017 [ presso una compagnia della stessa dimensione e dello stesso settore di quella italiana nel 2013]
DL: "grazie per averci concesso il suo tempo. Allora, abbiamo visionato il suo CV, e vorremmo rivolgerle alcune domande.
I: "prego."
 [ segue elenco di domande e di risposte]
DL: "Benissimo, grazie. Ha particolari necessità in termini di orario?
I (diffidente): "Ho una famiglia. Mio figlio va a scuola pubblica, mio marito lavora a [omissis]. Ci siamo trasferiti qui in Olanda non da molto. E' il primo impiego per cui applico in Olanda.
DL:"dal suo olandese si capisce che é straniera, peró é un buon olandese. Dove ha studiato?
I: "ad Harlem, ci sono corsi intensivi. Certo, non sono gratis, ma gli insegnanti sono ottimi ed é stata anche una occasione per conoscere molti altri expat di altre nazionalità.
DL:"benissimo. Complimenti. Si, va ancora migliorato ma questo verrá col tempo, lavorando, ne sono sicuro. Senta, parlavamo della sua disponibilità. Essendo lei madre, immagino che voglia stare vicino a suo figlio e cercheremo nel caso di venirle incontro con le sue esigenze. Gli orari possono essere flessibili, ci sono colleghe come lei con le sue stesse esigenze che potrebbero coprirla quando non può venire a lavoro perché per esempio suo figlio si prende l'influenza.
I [ sbigottita e senza parole]: "beh, sarebbe fantastico...sa, in Italia ho avuto un colloquio simile e il risultato é stato completamente diverso..."
DL: "ovvero?"
I: [ racconta il colloquio in Italia]

DL: "Capisco. in Olanda é illegale fare domande di quel genere e avrei passato i guai se gliele avessi rivolte. Avrei fatto discriminazione. Lei avrebbe avuto tutto il diritto di denunciarmi.Inoltre se la dipendente é contenta, lavora meglio, si ammala di meno, é piú serena. E sono piú contento anche io se lavoro con personale motivato e felice.
Ora, per me il colloquio é andato bene. Se vuole, posso mostrarle il contratto. E' in olandese tecnico, le darei una copia cosí puó farla esaminare ad un suo esperto di fiducia. Apprezzerei peró se ce ne potesse restituire copia firmata entro una settimana, altrimenti considereró che .
I: "no certo, si figuri. Capisco benissimo. Grazie mille!
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Ora, non é che l'Olanda sia il Bengodi.
Ma quando hai a che fare con datori di lavoro italiani  che sono teste di cazzo al cubo, che discriminano le madri italiane, mentre la politica sbraita soltanto di diritti dei migranti che vengono dall'Africa per favorire le cooperative di gestione dei disperati. Quando senti un Saviano onnipresente su tutti i giornali, che pontifica che "mettere prima gli italiani é uno slogan stupido e vuoto"; un Saviano che viene difeso dalla "sinistra" perché quest'ultima, come dice il filosofo Diego Fusaro, ancora attinge all'enorme bacino di consenso ideologico costruito tra il 1945 e fine anni Ottanta, ma di fatto tifa per i tipi del Financial Times, ecco, capisci perfettamente perché la gente vota Salvini e le persone con coraggio ( o disperazione o rabbia ) e competenza rivendibile altrove e  sono costrette ad emigrare da questo paese sfasciato dalla sinistra dei salotti e del posto pubblico strapagato e stragarantito.





sabato 30 giugno 2018

Come é nato Salvini?

Lo ammetto.
Ammiro dal profondo quest'uomo.
Parla chiaro, dice quello che pensa e pensa quello che dice.
Si é circondato di persone competenti, più intelligenti di lui, e molto preparate in vari campi.
Non si fida dell'Europa, si prepara su ogni argomento che deve affrontare, bypassa i normali canali di comunicazione governativi per rivolgersi direttamente ai cittadini, rendendo loro conto dell'operato del suo ministero. Lavora come un ossesso: finisce un discorso in una cittá la sera e la mattina dopo alle 6:55 prende un aereo militare destinazione Libia. Ritorna a Rona lo stesso giorno, conferenza stampa la sera. E il giorno dopo in un'altra cittá.

Bene. Fini qui l'ammirazione.

Ora usiamo il cervello.
Come si é sviluppato "Salvini"?

Salvini, checché ne dicano i giornali, semplicemente ha studiato. E ha fatto propria la massima del filosofo Herbert Spencer: "Lo scopo dello studio non é la semplice conoscenza, ma l'azione".

Salvini ha lavorato nell'Europarlamento per anni e ha capito che le cose non andavano. Tuttavia non capiva esattamente perché non andassero. Di economia, banche e finanza era digiuno.
Poi si é imbattuto in un libro: "Il tramonto dell'Euro". Di Bagnai. E fu luce. Per lui, e per molti altri (Foa, Giordano, per dirne un paio). Uno dei pochi libri divulgativi di economia che ti strappa qualche risata.

Nel frattempo inizió una fitta rete di scambi culturali con Claudio Borghi Aquilini, che a sua volta lo introdusse in altri ambienti euroscettici. Bagnai e Borghi organizzavano convegni, con molta gente comune, e invitavano politici di destra e sinistra. L'unico che dette loro credito e ascolto fu...indovinate chi? da sinistra non se li filava nessuno, Bagnai e Borghi. Va dato loro credito di averci creduto e lottato fino alla fine.

Chiariamo un punto qua: NULLA di tutto ció circolava nei salottini bene, quelli dei cosiddetti intellettuali. Salottini del PD, per intenderci.
No. Si andava avanti a colpi di blog (Goofynomics di Bagnai, Orizzonte48 di Barra Caracciolo, VocidallEstero, Scenari Economici di Rinaldi, IcebergFinanza di Mazzalai, il Blog di Marcello Foa, per citarne alcuni) e letture non banali (Giacché). Ho vissuto da vicino lo sviluppo di quei blog in quegli anni perché scrivevo a Bagnai ( ci ho litigato in un paio di occasione, mi definiva "austri-ano") , mi ha pubblicato alcune lettere, decine di interventi, e leggevo tutte le sere quei blog, mentre studiavo sui libri.
Io stesso ho iniziato a studiare e ad appassionarmi all' economia e alla finanza a partire da Agosto 2012. E fu proprio nel 2012 che capii che l'economia é una scienza sociale, che i cosiddetti prof di economia seguono solo linee di pensiero anche se spacciano quello che dicono per verità oggettive.


Qualunque sia la scuola di pensiero, é evidente che l'Europa per come é concepita oggi é solo un salottino costoso per persone incolte, raccomandate spocchiose e super raccomandate (e in alcuni casi pure alcoliste).

Quindi, grazie al lavoro di alcuni autori e scrittori Salvini ha capito una cosa. Un punto chiave: inutile parlare di Federalismo se sotto l'Europa anche le Regioni sono schiacciate in una morsa. Prima é necessario liberarsi di questa Europa. Il Federalismo deve venire dopo.
Da qui l'impostazione di far diventare la Lega una realtá nazionale.
E'maturato, l'uomo. Ha chiesto scusa lá dove ha sbagliato (vedi Napoli e Sud Italia) per le uscite di quando era ragazzo e, con le idee chiare e un programma ben definito in testa, ha portato un partito in via di estinzione ad una falange che macina consensi a destra e sinistra (gli ultimi sondaggi danno la Lega al 31% - un unicum nella storia repubblicana italiana come crescita dopo una tornata elettorale).

Ora la "sinistra" é nel panico. Dileggiano, cercano di screditare l'avversario, mostrano foto di bimbi annegati, sporchi, disidradati dopo una traversata col gommone: ma non hanno idee. Non hanno capito un cazzo negli ultimi 9 anni perché hanno letto i libri sbagliati, seguito giornalisti sbagliati: erano chiusi nella loro presunzione di essere i buoni, e gli altri i cattivi. Dividendo il mondo in giusti e sbagliati, con l'accetta., trasversalmente fottendosene di culture diverse, lingue diverse, abitudini diverse. Tutto omologato. Un Pensiero Unico italiano e per estensione europeo.
Hanno occupato i posti pubblici migliori lavorando il minimo, e guardando la gggente dall'alto dei loro attici a Piazza Navona a Roma.

Veramente dei cretini egoisti. E i cretini per la legge di Darwin statisticamente si riducono di numero, fino ad estinguersi, nel caso.

Se non si hanno le idee chiare, non si va da nessuna parte. Se si é ricattabili e deboli, vedi Tsipras, vedi Berlusconi, non si va da nessuna parte.

E dopo la sinistra italiana, é l'Europa ad essere andata nel panico. Checché se ne dica sul successo o l'insuccesso, Conte ha dimostrato (non mostrato, ma DImostrato) che il re é nudo all'ultimo vertice di Bruxelles. L'Europa é disunita, ognuno guarda i propri confini ed é terrorizzato dal perdere consensi interni; manca una strategia, e si stanno sviluppando alleanze fuori dal controllo di Bruxelles (paesi di Visegrad, ministri degli interni di Austria, Germania e Italia che fanno fronte comune).

Ringraziamo il cielo che esista un Salvini in Italia, che ha reso il nostro Paese nuovamente il centro politico del Mondo. E' in Italia che si sta riscrivendo la storia d'Europa. Oggi. Non domani o dopodomani. Oggi.

Finisco con l'ultima osservazione, la più importante:  l'Italia è l'unico Paese del mondo che ha partorito le idee portate avanti dalla nuova classe governativa usando i blog indipendenti di economia, e libri da questi tratti e divulgati, come piattaforma di pensiero. Mentre Casaleggio e Grillo hanno sprecato una idea rivoluzionaria, livellando verso il basso il loro blog, Bagnai/Borghi/Rinaldi/Giordano hanno mirato in alto. E con che risultati! E ora Salvini ha ANNI di vantaggio culturale rispetto agli avversari.




giovedì 17 maggio 2018

Vecchi, automazione, moneta, assicurazioni, povertá

Il titolo sembra un'accozzagli di concetti distanti tra loro ma c'é un filo comune che li lega, e che a mio avviso delineerà il trend nei paesi ad alto reddito nei prossimi anni.
Questo post é un po' figlio della discussione che ho avuto con Alessia la Kazara in questo post su ExitEconomics e dopo aver letto l'eccellente post di Maurizio Blondet sulla monetizzazione del debito operabile dalle Banche Centrali (andava peró specificato in regime di bassa inflazione o deflazione): quest'ultimo é un  concetto strano per molti, ma non per il sottoscritto, perché seguo Richard Duncan da tre anni pur non essendo economista.

Vecchi: é inevitabile che i paesi ad alto reddito (non li chiamerei industrializzati, perché l'industria fa pensare a grossi stabilimenti mentre il reddito puó venire dal terziario avanzato, vedi la City di Londra per la finanza) facciano meno figli. Non siamo piú contadini né minatori, i figli non servono come una volta ("auguri e figli maschi" perché le braccia maschili lavoravano la terra) e costano molto di piú. Centinaia di migliaia di euro prima che raggiungano la maggiore etá, in taluni casi. Istruzione, sanitá, baby sitter, sport, cibo, arredamento della stanzetta, xbox, etc. Un figlio non lo misuri certo per i costi, chiariamo questo punto!!, ma é normale che se una famiglia non naviga nell'oro, dopo il primo figlio deve pensarci due volte prima di farne un altro.

Aggiungiamo che la superficie di uno territorio abitabile é quella che é e, a meno di non coprire un paese di palazzoni, con la conseguente pessima qualitá della vita che ne consegue, non ha senso pensare di "aumentare la popolazione" all'infinito. E'da idioti. E'una mentalitá contadina e polarizzata dalla stupida religione del "piú é meglio".

Quindi ci saranno sempre piú vecchi rispetto ai giovani. E allora? qual é il problema? il problema nasce per coloro che pensano che per garantire una vita decente ad una persona anziana occorre che i giovani lavorino. Per produrre reddito.

Reddito. Da cui pagare le tasse per pagare i servizi agli anziani.

Spiace ma questa é una equazione semplicistica. Non tiene conto del fattore produttivitá. E qui entra in gioco l'automazione. Se per assurdo fosse sufficiente, grazie all'automazione, un solo uomo in un paese per produrre il necessario (il necessario cambia ogni secondo ma giusto per fare un esempio...) tutti gli altri dovranno fare altro. Il reddito é svincolato da quanta gente lavora. E'dal 1971 che i soldi si creano dal nulla. Dal NULLA.

Prendete il Giappone. Non vogliono immigrati giovani. Ma invecchiano. Chi pulirá il culo agli anziani? o li porterá in giro al parco? secondo voi perché spingono tanto sull'automazione? Lo faranno i robot. I robot sostituiranno i "giovani" per attivitá legate all'invecchiamento. Non parliamo di Intelligenza Artificiale, é un termine da marketing. Parliamo di automazione spinta.
E il debito pubblico giapponese? stratosferico rispetto al PIL. La disoccupazione? bassissima. Eppure lo stato dovrebbe chiedere tasse altissime per pagare gli interessi su un debito cosí mostruoso.
Come si spiega cio'? si spiega perché il debito é solo un numero in un registro della banca centrale. Il Paese crea e presta denaro a se stesso, e poi lo distrugge. Mentre l'economia gira.
E poi perché la produttivitá in Giappone  é altissima. Altissima rispetto agli ALTRI paesi industrializzati.

Obiezione: Eh ma i giapponesi non fanno figli. Anzi, non scopano proprio, pare. Si ubriacano tutte le sere coi colleghi.
Nessun paese é "perfetto". Intendiamoci. Ma evidentemente i giapponesi preferiscono la cultura del lavoro, un robot pulito e asettico ad un immigrato che arriva col barcone e che porta una cultura diversa da quella del giapponese. Sono gusti.

Obiezione: e come campano i vecchi se non ci sono i giovani a lavorare, a pagare le tasse?

Saranno le banche centrali a produrre moneta. Sará reddito di cittadinanza. Io mi ribello a questo concetto, ma sono perdente. Sará cosí. Sará possibile generare moneta senza causare inflazione grazie a due fattori:
1. Automazione --> deflattiva
2. Globalizzazione --> deflattiva.

E tutte e due sono rese possibili dalla telematica e dalla microelettronica.
E sinceramente: arrivare a 80 anni in salute grazie alla automazione e alla sensoristica, ha i suoi indubbi vantaggi.

Capitolo assicurazioni: le assicurazioni cambieranno. Grazie alla microsensoristica, avremo un checkup completo ogni istante. Livelli di pressione, frequenza cardiaca, globuli rossi, globuli bianchi (stato di una infezione), colesterolo saranno monitorati grazie a mini sensori vestibili o immessi nel circolo sanguigno. Questo impatterá il mercato assicurativo. L'assicurazione é figlia dell'incertezza. Minore l'incertezza, minore il bisogno di pagare costi elevati all'assicurazione.
La privacy? Sará inesistente, peggio di adesso. Abbiamo perso. La sicurezza si paga con la privacy. Sicurezza e privacy sono antitetiche.

A differenza di tutte le altre societá che producono qualcosa (beni o servizi), le assicurazioni prima prendono i soldi e poi pagano. Secondo i loro criteri. Oggi! Ma grazie al crowdfunding, ci sará la possibilitá di avere assicurazioni "distribuite" fra migliaia di utenti. Le assicurazoini sono nate nel XVII secolo come societá di mutuo soccorso fra armatori che se perdevano un carico dalle Americhe finivano in bancarotta. Distribuivano il rischio fra piú soggetti. Ecco, il principio é lo stesso. Immaginate peró di estendere il mutuo soccorso tra migliaia o milioni di utenti grazie alla telematica. Persone con particolari patologia avranno il loro programma assicurativo.

La povertá? solo gli scienziati sono cosí ingenui da pensare che se basta produrre cibo per tutti e avere case prefabbricate per tutti allora la povertá sará estinta. Un uomo ha desideri, e i desideri costano. E siccome il prezzo dei beni dipende dalla allocazione della moneta in regime di automazione spinta, se uno ha un reddito inferiore rispetto al prezzo degli asset soggetti a inflazione della moneta, sará POVERO. Se una casa costa un capitale perché la moneta creata é finita nel mercato immobiliare, un capofamiglia sará comq povero. Mangerá e vivrá grazie al reddito di cittadinanza, avrá copertura sanitaria di base grazie al meccanismo assicurativo distribuito, ma sará povero. Nel senso che stará parecchio sotto la media del reddito.

Ci sará SEMPRE povertá secondo certi criteri. Perché siamo diversi e abbiamo storie diverse.

Il problema MONDIALE di oggi é come la moneta viene creata, distribuita, allocata e infine distrutta. E'un problema da ingegneri, per come la vedo io, non da economisti. Perché si inquadra nella cornice dei sistemi complessi. Questa é la vera sfida mondiale. Non certo la conquista di Marte. E lo dico da uno che lavora nel settore aerospaziale da anni.

Gli andrá bene essere al nostro futuro sig. Rossi o Mr. Smith essere"povero", ma avere tempo libero? la povertá é un concetto relativo. Un povero di oggi non muore per una infezione come un ricco del XV secolo. La povertá é la limitazione alla possibilitá di fare accadere le cose che si desiderano: casa migliore, cure sanitarie migliori, frigo migliore, macchina migliore, istruzione migliore.

Il costo dell'istruzione con la telematica sta crollando ma ancora esistono sacche ridicole di costi altissimi di universitá che lasciano solo il titolo. Tutto questo cambierá.

Giá oggi i millennials preferiscono il tempo libero e i social al reddito, in molte circostanze. Non é un caso. Si inquadra nei cambiamenti che ho appena descritto.



lunedì 14 maggio 2018

Dall'hardware ai servizi

Finalmente ci siamo.
Qua in Olanda a meno di 30 euro al mese hai accesso a internet 4G illimitato. Con un operatore decente di telefonia, questo significa una velocità di download di circa 100-120 Mbit effettivi.

Il che significa una cosa: chiudere col cavo, con la storia "ma la fibra arriva o no?" e con i giramenti di balle legati ai disservizi degli operatori di fonia fissa, piú tutta la solita trafila della consegna degli apparati quando cambi provider.

Io non ho un telefono a casa. Adopero solo il cellulare. In genere in Olanda i telefoni di casa sono VoIp e conosco solo persone che usano il cell.

Riflettevo sui costi dei servizi che pago:

1. Antivirus - 30 euro anno per un ottimo antivirus
2. Netflix - 10 euro mese
3. ExpressVPN - 6 euro mese (garantisce un mascheramento dell'IP, che consente di vedere anche i canali RAI)
4. Xbox Live - 9 euro mese
5. Spotify - 10 euro mese

Con il cellulare, per avere dati e chiamate senza limiti in Europa pago 35 euro mese.

Quindi, mensilmente, pago 130 euro mese, incluso internet senza limiti per casa, internet senza limiti per cellulare, servizi TV, giochi multiplayer per mio figlio, e VPN, e servizi video e audio on-demand.

Tutti questi, sono costi fissi mensili.
I costi una tantum sono quelli dell'hardware, che di seguito elenco.
A parte il cellulare, su cui c'é ampia scelta (io ho optato per un Huawei Mate 10 Pro che ben si sposa con le mie necessitá), si ha bisogno:
1. di una chiavetta wi-fi 802.11n usb (una quindicina di euro) per collegare il PC di casa al wi-fi,
2. un modem sim card 4G (una ventina di euro, non serve per le prestazioni wi-fi)
3. un ottimo router wi-fi, su cui invece é bene investire (minimo 100 euro), soprattutto se si desidera coprire piú piani, un'ampia superficie, un giardino, etc. Tipicamente un set da duecento euro comprende un router piú il satellite, che aiuta per una perfetta copertura della casa. Il set ha tecnologia proprietaria nel collegamento tra base e satellite, altamente performante (per chi mastica di tecnologia: MIMO + beamforming). Ecco perché sconsiglio di prendere un router wifi economico e di comprare un extender da pochi spiccioli.
Poi, chiaramente, ogni casa ha le sue geometrie e ogni utente le proprie esigenze e magari con 30 euro in totale vivi benissimo.

Su un arco di 5 anni di vita operativa (perché poi subentrerà il 5g e nuove tecnologie wi-fi), significa avere un costo di 4 euro al mese per avere un'ottima copertura tutta wireless, flessibile, affidabile. Ricordo che per i servizi che adopero spendo 130 euro mese, cioé TRENTA volte tanto.

Discorso a parte meritano gli smartphone: io non adopero Facebook o altri social media, ma adopero Whatsapp come il pane. Musica, film, libri, giornali, giochi on line, pagamenti, email, documenti...tutto, ripeto, TUTTO, passa attraverso lo smartphone, che é quindi giocoforza diventato piú smart di me. Se perdo il cell, sono fritto. Triste, ma vero. E mi rendo conto che piú l'adopero, piú Google o Amazon o altri sanno tutto di me. E diventa il single failure point: se qualcuno lo hackera, si prende la mia vita privata e professionale.

La privacy, intesa come tale nel XX secolo, non esiste piú. E' morta e sepolta.

Il rapporto fra costi dei servizi e costi dell'hardware (inteso anche come supporto, come CD e libro cartaceo) sta esplodendo a favore dei servizi che garantiscono ubiquità nell'accesso e condivisione.
Niente CD musicali, solo musica on line; leggo la maggior parte dei libri su display, con l'eccezione dei libri che mi serve consultare per lavoro - questi li tengo in versione cartacea. Nella mia libreria, a partire dal 2013, praticamente non ci sono romanzi nuovi.
Tutto questo si traduce in perdita di posti di lavoro per molta gente. Ne ho giá discusso altrove.

Ma il punto fondamentale rimane valido:
1. Infrastruttura di rete affidabile al 100%
2. Smartphone non crackabile











lunedì 9 aprile 2018

I tuoi soldi sono i miei soldi

Esistono tre modi in cui i soldi sono creati in un Paese

1. I soldi sono creati dalla banca centrale quando acquista titoli di stato
2. I soldi sono creati dalla banca commerciale quando concede un prestito o un mutuo
3. I soldi arrivano dall'estero

Vediamo le conseguenze.
1. Quando i soldi sono creati dalla banca centrale, e questa acquista titoli di stato, lo Stato puó teoricamente indebitarsi "ad libitum", senza troppi scossoni, e a bassissimi tassi di interesse.
Attualmente: Giappone ed Eurozona. L'Eurozona é molto piú complessa del Giappone perché é una somma di Paesi con economie completamente differenti l'una con l'altra, quindi ci sono fortissimi squilibri interni.

2. Quando i soldi sono creati dalla banca commerciale, il sig. Rossi inizia a spendere. I soldi entrano nel giro dell'economia reale.

Nel caso 2, c'é una ulteriore variabile di amplificazione del credito. Ed é la riserva frazionaria. Le banche sono tenute a tenere riserve obbligatorie presso la Banca Centrale. Queste riserve obbligatorie servono per i pagamenti interbancari e per il contante prelevato ai bancomat. Siccome a partire dagli anni 80 e 90 (con la liberalizzazione finanziaria)le riserve sono diventate una frazione sempre piú piccola, le banche hanno l'obbligo di tenere una frazione risibile del credito che erogano.
Credito facile é una manna per chi gestisce il risparmio: tanti, tanti soldi da gestire.

Apparentemente il sig. Rossi si puó indebitare piú facilmente, a bassi tassi di interesse, per comprare casa o l'auto. Il punto é che se la banca NON concede il prestito, il credito si inceppa. In Italia si fa poco credito ai giovani con contratti di lavoro temporanei, ma chi puó permettersi casa fa un affarone oggigiorno. In Olanda il credito é piú accessibile che in Italia, e c'é stata una esplosione della bolla immobiliare. Amsterdam é fuori dalla portata di famiglie medio alte.

3. Il punto 3 é interessante, e dipende da quanto si importa. Se importo dalla Cina, la Cina si fa pagare in euro. Questi euro che la Cina ottiene con il suo export, vanno reinvestiti in asset denominati in euro. Quindi sono reinvestiti in titoli di stato Europei, possibilmente Bund tedeschi, a basso rischio. Se il sig. Trump mette i dazi, crollano le importazioni negli USA, e crollano gli investimenti dalla Cina agli USA. Matematico.

Cosa aspettarci quindi? Tutto dipende
1. dai tassi di interesse
2. dai dazi

Se salgono entrambi, shock in borsa e crollo dei valori immobiliari, o una bella frenata.

Preparatevi che come si inverte il trend di Borsa si ricorrerá ad un altro quantitative easing, per tenere in piedi il valore delle case. Oppure si ricorrerá a nuovi strumenti: reddito di cittadinanza. Il cammino é tracciato.

venerdì 16 marzo 2018

Il vuoto delle idee

Immaginate di non avere il diploma di maturitá.

Immaginate di essere ministro (o ministra, se siete donne) della Pubblica Istruzione.

Immaginate di essere a capo di un Dicastero che é il pilastro del controllo sulla formazione delle nuove generazioni (queste, sí!, che ci pagheranno le pensioni).

Immaginate di avere...come dire....piegato un tantino il vostro CV in merito alla formazione ..emh emh...accademica.

Immaginate di aver avuto una folgorante carriera nel sindacato e che, bilancio 2017, dichiariate quasi 200 mila euro l'anno.

Non siate amareggiati: se non siete ministro dell'istruzione con la terza media da 200 mila euro l'anno (esclusi i benefit, quelli stanno a parte), potete sempre ambire a diventare ministro dei lavori pubblici, prendere circa 100mila euro l'anno, avere un bel diploma di tecnico agrario, e dire in TV che i laureati che fuggono dall'Italia in cerca di migliore fortuna stanno bene dove stanno e fanno bene a non essere tra i piedi di chi é rimasto (magari con posto fisso, raccomandazione, pensione pagata, benefit etc). Ministro che ovviamente parla una sola lingua, perché, si sa, per parlare (non dico scrivere) inglese é necessario avere relazioni con l'estero. Ma che si riempie la bocca di Europa.

Notare che questi ministri sono anche quelli che insistono NON sulla produttivitá, per ridurre l'orario di lavoro dei comuni mortali, ma su una generica formazione dei giovani.  Generica formazione a casa mia fa rima con inadeguatezza della preparazione (i laureati in ingegneria che se ne vanno, in effetti, sono giá preparati, e nemmeno i migliori). Se questa storia della formazione vi riporta all'idea del Movimento 5 Stelle sui corsi di riqualificazione per avere diritto al reddito di cittadinanza, sappiate che non siete i soli. Da questo punto di vista, le "geniali" intuizioni di un ministro del lavoro di un partito uscito perdente dalle elezioni 2018 e i "geniali" programmi di riqualificazione del cittadino messi in atto dal partito uscito vincente dalle ultime elezioni sono perfettamente sulla stessa lunghezza d'onda.

Bisogna che tutto cambi perché nulla cambi. Questa del lavoro (reddito di cittadinanza, corsi di formazione...) ne é l'emblema: cambiano le persone, ma le idee che ci sono dietro sono sempre le stesse. Vaghe idee su cosa serva nel mondo del lavoro, impreparazione, pressappochismo, supponenza, ignoranza.

Il nulla assoluto infarcito di tante belle intenzioni e presentazioni PowerPoint arlecchine.

Pensateci: l'istruzione delle giovani leve messa in mano ad una sindacalista con la terza media.
Poi, quando le giovani leve entrano nel mondo del lavoro (se ci riescono) si infilano nelle mani di un ministro perito agrario che sputa sentenze sui laureati emigrati. E che  sproloquia di digitalizzazione, nuove tecnologie, riqualificazioni, norme europee...norme dall'Europa sul mondo del lavoro perché l'Italia non ha la minima idea di come affrontare il problema?

Gli italiani, per cambiare, votano il programma economico assurdo di un comico, che vaneggia di fine del lavoro, e propongono un premier che non ha mai lavorato, con studi universitari incompleti, che faceva lo steward negli stadi accogliendo i vip, e che se ne esce che per rilanciare l'Italia, ci vogliono un milione di auto elettriche entro il 2020. Un milione di auto elettriche. In Italia. Nel 2020.

Come si fa a pensare che l'Italia cambi se la gente vota queste IDEE? Non parlo dei partiti, parlo delle idee.

Prepariamoci alla Troika tra il 2019 e il 2020. Ce la siamo meritata.







Sicilia: il buco nero

La notizia che ha fatto scattare la mia curiositá é questa, e riguarda l'indagine per peculato dell'ex PM Ingroia. Io mi ricordo quando i miei lo osannavano come paladino della legalitá. Aspettiamo la fine delle indagini, ma insomma...se si muovono sequestrando centocinquantamila euro ad un ex magistrato, ora avvocato, vuole dire che qualche base esiste.

Sapete che io ho giá pessime opinioni sui magistrati italiani in generale. E' veramente un settore che se solo provi a scalfirlo arrivano ritorsioni a non finire. I magistrati italiani sono strapagati e non hanno uno straccio di metrica di valutazione dell'operato. Almeno un politico, se sbaglia, ha il rischio di non venire riconfermato durante le votazioni. Un magistrato praticamente non corre rischi.

Oggi vorrei parlare di quel buco nero monetario che é la Regione Sicilia. E siccome vorrei separare il concetto di Sicilia geografica dalla popolazione siciliana, ci tengo a precisare che la Sicilia come ricchezza naturale e architettonica é forse la regione piú bella d'Italia. Qua mi riferisco al siciliano medio. Anzi, mediano.

Il reddito mediano lordo di una famiglia siciliana é di 22mila euro all'anno. Basso, diremmo. Poco per tirare su una famiglia di due genitori con un figlio.

Quando si leggono le notizie sulla Sicilia si ha la sensazione che esistano ancora le aristocrazie di una volta, con i nobili che percepiscono rendite e i poveracci che si arrangiano come possono cercando la protezione del nobilotto di turno.

Elenchiamo alcuni fatti:
8 miliardi e 35 milioni di debito al 31 dicembre del 2016
La regione Sicilia, tra quello che prende dallo Stato e quello che dá allo Stato, ogni santo anno si prende 8.9 miliardi.
Considerando che la popolazione é di 5 milioni, significa che ogni donna, uomo, adulto, bambino o neonato riceve un bel regalo dalle regioni virtuose pari a:
8.900000/5000 = 1780 euro.
Una famiglia di tre persone (con bimbo piccolo) cioé, ha un regalo di 5340 euro all'anno. ALL'ANNO!

Poi la gente si meraviglia perché con la storia del reddito di cittadinanza (ne ho scritto qui)il M5S ha fatto cappotto con il 50% in Sicilia.

Al che, uno potrebbe obiettare: sono soldi utilizzati per realizzare infrastrutture e investimenti stimolando l'impresa privata.

No. In Sicilia un dipendente su cinque é nel pubblico (20%).
Ricordo che la Sicilia é una regione a statuto speciale, quindi gode di parecchie agevolazioni fiscali. Le regioni a statuto speciale sono una manna per i dipendenti pubblici.

Ora, con una tale mole di agevolazioni (tra soldi netti presi dal resto dell'Italia, enormitá di posti fissi ultragarantiti con pensione, maternitá, permessi, malattia retribuita etc.) come se la passa il siciliano mediano?

A dar retta a questi dati (del 2006, piú recente organizzata per regione non l'ho trovata) se la passa pure male!

L'indice di Ghini (o Gini) é una misura della disuguaglianza del reddito: piú alto é, maggiore é la disparitá fra chi ha e chi non ha.
Dal diagramma scatter qua sopra  si vede che il siciliano mediano percepisce un reddito di merda (il piú basso di Italia) e convive con concittadini che se la passano molto ma molto meglio di lui. Ricorda un po' l'aristocrazia descritta nel Gattopardo.
L'aristocrazia da latifondiaria si é trasferita nei gangli della Regione Sicilia. Dalle decime che percepiva dai raccolti alle decime di Stato.

E calcolate che la crisi dal 2009  ha colpito duro nel Mezzogiorno! Quindi oggi i siciliani stanno decisamente peggio di quando que. Evidentemente ha colpito quelli che non erano al riparo del pubblico impiego.

Un altro modo per vedere la stessa informazione é con questo istogramma.




Ci dice che ci sono un sacco di poveri in Sicilia, molto piú percentualmente che nel resto di Italia.

Conclusione? Centocinquant'anni di Italia unita non sono serviti a nulla alla Sicilia, che é cresciuta molto meno di tutte le altre zone europee. In questi 150 anni, si é solo impoverita rispetto a tutto il resto d'Europa.
Quindi, potete metterla come volete: reddito di cittadinanza (altri soldi oltre a quelli che giá percepiscono con lo Statuto Speciale), Cassa per il Mezzogiorno, Piano di emergenza per la Sicilia...non cambierá niente. Perché una volta che la gente é assuefatta alla droga di Stato in cambio di voti politici, non é certo stimolata a cambiare.

Io la penso come Luttwak: che la Sicilia si sganci dall'Italia.  Provocazione? Mica tanto, considerati i pessimi risultati socioeconomici degli ultimi anni. A mali estremi, estremi rimedi. Altrimenti per altri 150 anni sentiremo parlare di emergenza, ovviamente perenne.














mercoledì 7 marzo 2018

Reddito di cittadinanza - idiozia pentastellata

Nello scorso post ho parlato del fatto che il M5S, che ha stravinto le politiche 2018, é stato figlio della disoccupazione, della rabbia del ceto povero meridionale e dell'idea del reddito di cittadinanza che sostituirebbe gli storici trasferimenti a fondo perduto (e pioggia di posti pubblici) nel meridione. Il M5S ha incanalato questa rabbia e l'ha portata in parlamento.
A mio avviso fra 5 anni il Movimento 5 Stelle sará quasi sparito o fortemente ridimensionato, questo perché le loro proposte sono, sempre a mio parere, inattuabili e si scontreranno con quella stronza della realtá.
Seguiránno probabilmente la parabola di Podemos in Spagna.
Su Rischio Calcolato, ho letto in massima parte i soliti commenti da stadio:
1. Non ho capito una fava del reddito di cittadinanza
2. Io sarei a favore dell'euro (!!??) -

Un po'di ordine. Ma prima, due righe sull'euro.
L'euro é stato un progetto che é nato male, sviluppato peggio, ha fatto arricchire una piccola tecnocrazia, e ha avvantaggiato paesi a scapito di altri. La Germania é arrivata preparata, l'Italia al solito come l'armata brancaleone. Quindi, prendiamoci le nostre responsabilitá.

REDDITO DI CITTADINANZA
Questo é il programma 5 Stelle del reddito di cittadinanza. Universal income. Leggetelo. E'una pagina e sembra di leggere una fiaba. La copertina é pure carina: tanti ragazzi colorati che sembrano abbracciarti evitandoti di sfracellarti al suolo.

1. Si tratta di alzare le pensioni minime. Fin qui, semplice.
2. Si tratta di fornire reddito a chi é disoccupato. Questi, di suo, deve dimostrare di essere iscritto al collocamento, di fare corsi di recupero/reintroduzione/riqualifica nel mondo del lavoro.
E deve accettare uno dei tre primi lavori che gli vengono offerti.

Se giá vi lamentavate delle coop che gestivano i migranti, preparatevi alle miriadi di societá, finanziate dalla parte produttiva del paese, che proporrano corsi di reinserimento nel mondo del lavoro. Corsi in excel, word, saldatura ad arco, protocollo TCP/IP v.6, crittografia, blockchain, contabilitá nel web 3.0? eh, mi sa giá che sto esagerando. Anche perché si tratterebbe di vere e proprie mini corsi universitari, se dovessero fare le cose per bene, o ultraspecialistici (saldature, lavorazioni meccaniche) che invece sono tipicamente fatte "in house"dalle aziende, perché proprio per loro natura ultraspecialistici.

Come la rigirate, sinceramente, la vedo soltanto come un enorme spreco di risorse che non risolvono un bel niente, salvo arricchire queste nuove coop della riqualifica. Potrei aprirne una io stesso, ora che ci penso.

3. Poi c'é il volontariato, obbligatorio. 8 ore la settimana. Per progetti di utilitá sociale. Primo caso di volontariato obbligatorio, ma tant'é....di fatto si tratta di tempo sottratto a famiglia e lavoro, visto che é obbligatorio, e non remunerato.
Viene da pensare che se per pulire le strade non troviamo le aziende, perché troppo costose (che avide!!), mettiamo i 56enni disoccupati che sicuramente puliranno meglio, per buona volontá. A costo zero.
Decrescita felice. Idem per cura giardini, fogne, impianti elettrici? boh, non si sa.

4. C'é la paga minima oraria. 9 euro l'ora.
Se lavori part time, il governo ti paga la cifra rimasta per arrivare a 780 euro netti mese. Al sud Italia fai la vita non dico da signore, ma una coppia che lavora part time, non sposata, prenderebbe quasi 1600 al mese e avrebbe tempo libero a go go.

Mi fermo qua.

Capite da soli che questa é un programma da stato socialista.

  • Lo stato ti offre lavoro. 
  • Lo stato ti fa il corso di aggiornamento (sará da ridere)
  • Lo stato ti paga, ma se accetti il lavoro che ti viene proposto. Giá mi immagino quanta gente "non riuscirá"a trovare lavoro. Conosciamo tutti il Sud Italia. Nel frattempo, peró, il reddito di cittadinanza sará diventato "diritto acquisito". 

Notare che i soldi che prenderesti sarebbero indipendenti dal costo della vita del posto dove ti trovi. Milano come a Catania o Roma o Lecce.
Ovviamente chi lavora sodo, dovrá vedersi le tasse aumentare per finanziare questi redditi da cittadinanza. Soprattutto, chi glielo fa fare, se tira su 1600 al mese sgobbando, a tenere aperta l'attivitá, pagare tasse, la benzina per andare al lavoro, il commercialista, la baby sitter perché a casa non ci sei mai?

Ovunque vi siano stati socialisti, questi sono andati in bancarotta.
Peró suona figo e facile: stanziamenti pronti (16 miliardi), aggiornamenti, nessuno indietro, lavoro che sicuramente verrá, anzi TRE scelte!

Il M5S é solo un altro chiodo sulla bara Italia.








martedì 6 marzo 2018

Povertá, Movimento 5 Stelle e Spesa pubblica a venire

Alle volte le immagini dicono piú di mille parole.

Mappa della disoccupazione in Italia




Mappa dei voti in Italia





Notare la "leggerissima" correlazione tra Movimento 5 Stelle e tasso di disoccupazione al Sud Italia?


Ora, chi mi legge sa che penso che quelli del 5 stelle non sono buoni nemmeno ad allacciarsi le scarpe, ma ero convinto che avrebbero vinto, specie al Sud, dove la povertá dilaga e tutti si attendono l'aiuto dello Stato, con la S maiuscola, che fa rima con reddito di cittadinanza, alias reddito universale, alias soldi gratis nel conto in banca.

Veniamo agli altri vincitori, la Lega: tra i ripescati ci sono Alberto Bagnai e Claudio Borghi Aquilini, esperti del settore economico della Lega. Due keynesiani di ferro, piú keynesiani di Keynes, quelli della spesa pubblica e del moltiplicatore del PIL in regime di cambi flessibili. Quelli del "se eravamo corrotti in passato, ma stavamo bene, perché se siamo sempre corrotti ora stiamo male?". Quelli che "la colpa é soprattutto dell'euro". Ma trascurano che la globalizzazione e la demografia sono driver molto piú forti dell'euro nella crisi italiana.
Purtroppo anche a costoro, che sono molto piú intelligenti di me, sfugge l'ovvia constatazione che la corruzione nella pubblica amministrazione produce danni enormi che si aggravano anno dopo anno.
E non c''é "causa esterna europea che tenga".
Per esempio, in nome dei vincoli europei, ci dicono che non possiamo investire in infrastrutture (fare deficit per investimenti). Bene, date un'occhiata a questa tabella, presa dall'eccellente post di Ugo Arrigo su LaVoce.info


La spesa per km di rete ferroviaria in Italia (155) é due volte e mezza quella (155)della Francia, che fa della Spesa Pubblica un cardine di crescita e welfare.

Vedete voi qualche possibilitá, anche remota, per cui i conti in Italia possano migliorare con queste elezioni? Io é da tempo che osservo la politica e i giornalisti italiani come un biologo osserva i batteri. Senza tifo, solo studio.