mercoledì 18 dicembre 2019

[Economia] Le mitiche riserve bancarie - cosa sono e a che servono?

Le riserve bancarie sono dei particolari conti correnti che le banche tengono presso la Banca Centrale.
Sono analoghe ai conti correnti che noi persone comuni, o aziende, teniamo presso le Banche Commerciali.

Quando effettuo un bonifico al sig. Paolo Rossi, di fatto c'é un trasferimento di riserve, dalla mia banca alla banca dove il sig. Rossi ha il suo conto corrente.

Poiché in una giornata possono esserci centinaia di migliaia di trasferimenti di denaro fra banche diverse, di fatto a fine giornata lavorativa le banche fanno  il "clearing", cioé si registrano le transazioni nette occorse fra banche diverse e si aggiornano le riserve di ogni banca.

Ad esempio, se la mia banca tra le uscite le entrate in giornata ha un saldo negativo, per esempio 10 milioni, di fatto le riserve che tiene presso la banca centrale subiranno un taglio di 10 milioni.
Se le riserve a inizio giornata ammontavano a 100 milioni, a fine giornata saranno 100 - 10 cioé 90 milioni. Altre banche avranno a fine giornata un saldo positivo ammontante, nel complesso, ai 10 milioni che la mia banca ha perso.

Le riserve bancarie sono un circuito chiuso, normato dalla Banca Centrale. Né i comuni cittadini, né le imprese, né gli stati, possono accedervi.

Le banche centrali (italiana, spagnola, etc) hanno a loro volta riserve presso la Banca Centrale Europea.

Anche quando prelevo i soldi contanti dal mio conto corrente presso un bancomat, per esempio 200 euro, le riserve della mia banca presso la banca centrale subiranno una riduzione di 200 euro.

Quindi, le riserve hanno lo scopo di essere dei "cuscinetti di liquiditá" cui le banche attingono giornalmente per funzionare, per trasferimenti bancari, per prelievi, per ricevere e muovere denaro fra banche senza ricorrere a furgoni blindati con i contanti dentro che girano per le vie della cittá.

Lo scopo primigenio delle riserve bancarie era garantire liquiditá in caso di prelievi agli sportelli. Parliamo dell'era pre-telematica. All'epoca ci si recava dal cassiere e si prelevavano, che so, 100mila lire. Le riserve servivano a garantire che la Banca Commerciale avesse sufficiente liquiditá da GARANTIRE il normale funzionamento di prelievo agli sportelli.

Poiché una banca ha solo una minima percentuale in riserve rispetto al totale dei soldi che tiene in bilancio, é chiaro che se una folla richiedesse improvvisamente di ritirare i propri soldi dai conti correnti, la banca andrebbe in crisi di liquiditá, cioé non potrebbe pagare i suoi creditori, e richierebbe di diventare insolvente.

Maggiore é la quota che una banca tiene sotto forma di riserve, maggiore é la soliditá della banca.

Almeno in teoria.

Giá, perché le banche centrali nel mondo hanno ridotto sempre piú l'ammontare delle riserve OBBLIGATORIE, cioé le riserve MINIME che le banche commerciali devono tenere presso la banca centrale del proprio paese.

Perché?

1) l'uso del contante si sta riducendo in tutto il mondo.
2) le banche si fondono. Aumenta la probabilitá che i pagamenti interbancari avvengano all'interno della stessa banca, senza scomodare trasferimenti di riserve fra banche diverse.
3) i depositi sono garantiti fino a 100 mila euro dalla banca centrale o da un fondo interbancario. In soldoni, c'è la banca centrale che garantisce. Tranne in Europa, dove tutto è contorto. Ora si parla di MES.
4) Si sta diffondendo (solo in Europa) la policy per cui se una banca fallisce, a RIMETTERCI non  sono solo azionisti e obbligazionisti, ma pure i correntisti (policy del bail-in) oltre una data soglia, che sta diminuendo ed è già molto più bassa che negli USA. Per i promotori di questa politica, essa serve a spronare la gente a CRESCERE in termini di cultura finanziaria. Ovviamente i detrattori contestano che si tratta di salvare pochi banchieri coi soldi della collettivitá. Fate voi.

E ora sfatiamo un FALSO MITO che gira molto nei blog e nei siti cosiddetti di controinformazione


A coloro che sostengono che in questa maniera la banca puó creare tutto il denaro che vuole, perché non ha l'obbligo della riserva frazionaria, faccio presente che sono rimasti molto indietro.
PRIMO: esistono paesi in cui non esiste nemmeno l'obbligo di tenere riserve presso la banca centrale
SECONDO: é la banca commerciale che DECIDE di espandere o contrarre il proprio bilancio concedendo o meno credito a chi ne fa domanda (i privati). Non é che prima viene la riserva e POI si crea credito. E'il contrario: prima la banca CREA credito e POI aggiunge la riserva. La banca centrale periodicamente controlla il bilancio della banca commerciale e decide quanta riserva la banca commerciale deve aggiungere o diminuire. Giusto per mettere le cose nella giusta prospettiva e nel corretto ordine causa-effetto.
Dire y = x non é la stessa cosa che dire x = y, perché il nesso di causalitá non é evidente.

In merito al punto PRIMO, non lo scrivo io, lo scrive la Banca Centrale Europea a questa pagina:
Reserve requirements are a standard monetary policy tool in central banking. However, some central banks do not have them at all, for example those in Australia, Canada and Sweden.

Siccome verifico le mie deduzioni, se esse sono corrette, allora Australia, Canada e Svezia dovrebbero essere quasi cashless.
E'vero?
Direi di sí. Canada prima, Svezia seconda e Australia settima al mondo per essere cashless.

Se volete sapere come viene creato e distrutto il denaro del comune cittadino quando chiede prestiti e mutui presso le banche commerciali, potete rileggervi i miei post su come le bance centrali creano e distruggono denaro. Con due video a corredo.
Se volete sapere come il denaro viene creato e distrutto dalle banche centrali intervenendo sui titoli di stato, cercate nel mio sito. I link non ve li do, dovete leggervi il materiale con pazienza. Magari mi aiutate pure a trovare degli errori. Ho iniziato a scrivere tre anni fa e qualche inesattezza posso averla scritta all'epoca.

Fine del Falso Mito.

Per chi mi segue, ho giá scritto che considero la lotta al contante un falso problema, tipicamente italiano, per cui se il problema della mancanza di soldi non puó imputarsi alla burocrazia e al pessimo pubblico servizio, giocoforza la colpa é del privato, che é evasore a prescindere.
Si tratta di fumo negli occhi. Ma la gente ci crede e chi siamo noi per obbligarli a informarsi?
Mai dire ad un bambino piccolo che Babbo Natale non esiste.


Bene, per oggi é tutto. Anzi no.
Abbiamo appena intaccato la superficie dell'affascinante mondo delle riserve bancarie, per le quali il denaro viene prestato ad interessi nell'ordine di una....notte (cui sono connessi il famoso Federal Funds Rate, o il Libor, o l'Euribor, i tassi RePo..). Ma questa é un'altra storia. E' meccanica quantistica bancaria e non penso possa interessare il lettore medio-avanzato.

Vale sempre il solito principio: le banche fanno i soldi creando i soldi su cui ricevono interessi. Se in qualsiasi settore gli interessi salgono, vuol dire che chi crea o presta denaro NON si fida dell'altra parte e quindi chiede un interesse piú alto. Questo succede molto prima che le notizie di crack bancari importanti arrivino sui giornali.

Cercate su Google "repo interest rate spikes September 2019". 
Tre mesi fa c'é stato un enorme problema mondiale: le banche americane improvvisamente non si fidavano piú di prestare denaro ad altre banche per consentire a queste ultime di raggiungere il livello obbligatorio di riserve a fine giornata, al momento del "clearing". Crisi mondiale bancaria in vista? chissá. Qualche mega banca al collasso e il pubblico ne era all'oscuro? Forse non lo sapremo mai. Quel che é certo é che il governatore della FED ha fatto una C-L-A-M-O-R-O-S-A inversione a U e anziché continuare a distruggere denaro, ha iniziato a crearne di nuovo a botte di miliardi al giorno per impedire che i tassi di interesse su mutui e prestiti schizzassero verso l'alto per...carenza di liquiditá in un mare di liquiditá!  Draghi invece ha tenuto la barra a dritta nonostate gli arrabbiatissimi tedeschi: avanti con il quantitative easing. La FED ha dovuto riconoscere che Draghi aveva ragione.

Noi pensiamo di vivere tranquilli, ma cosí non é. E' un mondo difficile.

Saluti.







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