Nel 2011, l'allora presidente Barack Obama partecipó ad a una cena privata nella Silicon Valley. A un certo punto si rivolse all'uomo alla sua sinistra. "Cosa ci vorrebbe", Obama chiese a Steve Jobs, "perché Apple producesse i suoi iPhone negli Stati Uniti invece che in Cina?" Jobs fu inequivocabile: "Quei lavori non torneranno".
Nel 2017, il CEO di Apple Tim Cook, parlando al Fortune Global a Guangzhou in Cina, disse: "la Cina è già "incredibilmente innovativa" nel settore del software e così tante applicazioni e idee possono essere create solo qui. La Cina ha anche un grande pool di professionisti dell'informatica con competenze che sono molto rare da trovare ovunque. Le competenze, piuttosto che il basso costo del lavoro, sono ciò che attirano le aziende straniere in Cina.
I prodotti di cui abbiamo bisogno necessitano di strumenti avanzati. Negli Stati Uniti, non sono sicuro che i nostri ingegneri informatici possano riempire una stanza. In Cina, si possono riempire più campi da calcio."
TESLA ha aperto nel 2019 una Giga Factory, a Shangai. Ci produce la Model Y.
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Bene, questo per dire che ormai l'hi-tech delocalizza in Cina non piú per il basso costo del lavoro, ma perché i cinesi hanno una montagna di ingegneri, informatici e professionisti di altissima caratura e preparazione. Il mio Huawei Mate10 pro, vecchio di due anni e mezzo, ancora é una scheggia ed é il migliore telefonino che io abbia mai avuto, per il prezzo cui l'ho pagato.
A quanti fra di voi dicono che noi ingegneri italiani siamo richiestissimi all'estero, rispondo con una sonora risata e una pernacchia: in Italia la crisi é cosí grave le compagnie di consulenza rivendono ingegneri italiani pagandoli un pezzo di pane in giro per l'Europa pescandoli con la rete a strascico. Li pagano un tanto al chilo e vanno in tutto il mondo. Lo so perché io ero uno di quelli e perché io stesso ho contribuito a reclutare ingegneri italiani.
Siete dei poveri coglioni se credete che i migliori ingegneri siano italiani, e che la nostra formazione scolastica sia la migliore. Certo, come no, guardate la nostra classe dirigente.
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Shangai é costosissima. La Cina ha messo in piedi un imponente sistema finanziato dal governo attraverso il quale si investe in istruzione, ricerca e sviluppo.
Gli stati europei sono bloccati da una aristocrazia decadente che si é riciclata occupando posti strapagati dai contribuenti europei, e la qualitá di vita continua a scendere.
Gli USA si sono DEINDUSTRIALIZZATI.
Orbene, di quanto si sono deindustrializzati gli USA? Voi italiani che leggete solo i quotidiani italiani pensate che il problema delle fabbriche chiuse sia solo in Italia. Mancate, al solito, di visione GENERALE, di cultura storica e tecnologica. Non é colpa vostra: i professori del liceo vi hanno insegnato a imparare le nozioni, non a coltivare lo spirito critico. E confondete la critica e la diffidenza verso il governo con uno spirito critico.
Gli USA uscirono vincitori dalla seconda guerra mondiale, pieni di oro (ce l'avevano solo loro e dovettero creare Bretton Woods apposta), con le fabbriche intatte che producevano a pieno ritmo i beni da rivendere alla disastrata Europa attraverso il Piano Marshall. Ah, i meravigliosi anni 50 americani! Quelli delle pin-up, degli Happy Days, dei Ritorno al Futuro.
La superpotenza dell'America è stata realizzata con le fabbriche. E'l'industria che fa ricco un paese. La grande capacità industriale della nazione l'ha portata alla vittoria nella seconda guerra mondiale e le ha dato un vantaggio di comando sull'Unione Sovietica. Già nei primi anni 2000, gli iMac, simbolo del dominio high-tech americano, venivano ancora prodotti a Elk Grove, in California. Ma dagli anni Settanta, più di 7 milioni di posti di lavoro nel settore manifatturiero americano sono svaniti - più di un terzo dell'intera forza lavoro manifatturiera del paese. Nel primo decennio del XXI secolo, più di 66.000 impianti di produzione hanno chiuso o si sono trasferiti all'estero. La quota americana della produzione mondiale di circuiti stampati è scesa del 70% dal 2000; la Cina rappresenta oggi circa la metà della produzione globale. L'industria dell'alta tecnologia non fa eccezione: dal 2015, le fabbriche cinesi producono il 28% delle automobili del mondo, il 41% delle navi, oltre il 60% dei televisori e uno sbalorditivo 90% dei telefoni cellulari. In effetti, lo stabilimento di Apple Elk Grove è ora un call center AppleCare.
Huawei ha superato Samsung come produttore di telefonini.
Gli USA devono importare mascherine e ventilatori dalla Cina!
Ma il peggio é nei semiconduttori. E non lo dico perché sono ingegnere elettronico, lo dicono i dati.
E'nel campo dei semiconduttori che si gioca il futuro.
Con i semiconduttori (per gli amici: transistor e chip integrati) si fanno i sistemi che fanno girare internet, l'intelligenza artificiale, il 5G, blockchain, quantum computing, i SW da Windows ai puntamenti missilistici alla programmazione genetica, i computer dei satelliti...TUTTO.
Le relazioni tra Stati Uniti e Cina sono ora più volatili che mai dopo Tienanmen, ed è una questione aperta se il disaccoppiamento sarà lento e morbido o duro e veloce. Con l'ulteriore deterioramento delle relazioni bilaterali, le aziende americane si trovano ad affrontare un crescente rischio di subire ritardi improvvisi o interruzioni delle loro catene di fornitura, sia come ritorsione palese da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) nei confronti delle politiche statunitensi, sia sotto forma di tattiche di zona grigia per le aziende statunitensi e promuovere alternative cinesi per colmare il vuoto nella fornitura globale di beni chiave.
Questo rischio, una volta ritenuto inverosimile, si è recentemente manifestato quando ARM, il progettista di chip con sede nel Regno Unito, ha improvvisamente perso il controllo della sua filiale in joint-venture con sede in Cina, Arm China. Come riportato da Business Insider, "Arm ha licenziato Allen Wu, il capo di Arm China, ma Wu si è rifiutato di riconoscere la decisione e ha continuato a supervisionare le operazioni della business unit, secondo Bloomberg. Secondo quanto riferito, Arm China non permetterà ai membri dell'entità madre britannica di entrare nei suoi locali". Sono passati sette anni da quando l'Alliance for American Manufacturing ha pubblicato una lista di hardware militare critico, con applicazioni sia offensive che difensive, che sono suscettibili di interferenze nella catena di fornitura. I missili americani dipendono dal propellente cinese; gli occhiali per la visione notturna americani dipendono da terre rare cinesi.
ARM produce la tecnologia che sta dietro i nostri telefonini, i tablet...miliardi di dispositivi usano le sue tecnologie. ARM non fa i transistor o i chip, ma li disegna e lo fa nel modo migliore. Altre fabbriche (a TAIWAN, per esempio) realizzano i chip.
Quindi, potrebbe darsi che le società occidentali con sede in Cina potrebbero essere soggette a una doppia struttura di reporting e di corporate governance - da un lato i dirigenti della loro società e, dall'altro, una struttura di governance ombra che riporta ai funzionari del Partito comunista cinese. Le società con sede in Cina devono rispondere efficacemente a due padroni. I dirigenti dell'Arm's U.K.-based executive del Regno Unito hanno imparato questa lezione nel modo più duro possibile.
Gli USA con la pandemia hanno capito quanto sono fragili: sono fragili nelle catene di fornitura, troppo dipendenti dalla Cina; sono fragili in quanto a controllo del loro know how tecnologico; sono fragili perché i soldi creati dalle Banche Centrali non sono investiti in infrastrutture e R&D, ma in prodotti finanziari.
E se gli USA piangono, per l'Europa é una tragedia perché la nostra classe dirigente é assolutamente inadeguata alle sfide che deve affrontare; non solo non sa prendere decisioni, ma non sa proprio quali sono i problemi.
In Italia abbiamo Di Maio, Rocco Casalino e un oscuro avvocato diventato Primo Ministro. La Democrazia degenerata ad incompetenza sulla base del principio uno uguale l'altro.
Cosa puó mai andare storto?
Bene, io ho deciso di prendere per le corna la mia vita finanziaria. Gli altri, possono lamentarsi del governo.
Sapete cosa penso? che se deve scoppiare, una guerra USA e CINA scoppierá per Taiwan. Avete visto cosa ha fatto la Cina a Honk Kong, che era un decadente hub finanziario globale? Bene, immaginate cosa succederebbe se prendesse il controllo su Taiwan, dove si fabbricano i semiconduttori piú performanti del globo, con processi produttivi all'avanguardia.
Gli USA devono giocare d'astuzia una partita che non possono perdere, siglando alleanze con i nemici della Cina per contenere quest'ultima. India? Giappone? Corea? La Cina verrá in qualche maniera "cinturata".
Saranno anni interessanti.
Voi continuate a leggere del problema dei rimborsi dei 600 euro del bonus covid dei deputati, mi raccomando.
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