giovedì 12 luglio 2018

Inflazione: bugie, balle e menzogne

Mi sono trovato a rispondere sul blog del Presidente di Commissione Finanze al Senato, sen. prof. Bagnai, a questa pagina, sul concetto austriaco di inflazione. C'é qualcuno che ha apprezzato, molti che non ci hanno capito niente, e un altro intervento che ho inviato per chiarire alcuni punti su cui dei commentatori chiedevano giustamente lumi non é stato pubblicato. Pace.
Riconosco invece a Paolo Rebuffo di Rischio Calcolato il merito di non bannare nulla, a meno di commenti pieni di insulti. E fa bene, in quel caso.
Veniamo all'oggetto del post.

Avevo giá scritto, in inglese a questo indirizzo, sulle insidie della definizione di inflazione. Se consideriamo l'inflazione dei beni di consumo (televisore, carote, farina, cellulare, benzina, gas, etc) siamo d'accordo che in Italia e in genere nell' eurozona é bassa. Se però guardiamo allo stimolo monetario, concludiamo che tutti i soldi che la BCE ha creato negli ultimi 3 anni attraverso il Quantitative Easing, promosso di concerto con la FED, la BoJ e la BoE, da qualche parte devono essere finiti, visto che non li abbiamo bruciati in un vulcano o gettati nella fossa delle Marianne. Precisamente tutti quei soldi sono finiti nel mercato immobiliare e nei mercati finanziari, che sono anni che crescono senza sosta.
In altri termini, le banche centrali hanno pompato soldi in una stanza, ma il manometro monetario per misurare questa "pressione" stava in un'altra stanza, e segnava zero. Il manometro monetario si chiama CPI (consumer price index) e segna zero virgola qualcosa. Se il manometro monetario fosse stato messo nella stanza giusta, avrebbe segnato una pressione altissima (prezzi dei titoli di stato, delle azioni, degli immobili).

Guardate questo grafico (per gentile concessione di Richard Duncan), che dovrebbe campeggiare sulla prima pagina del Sole24h, altro che i "fate presto" o le inutili sortite dei vari Boeri e Cottarelli.



In blu vedete la variazione anno per anno della creazione di denaro.
In rosso vedete l'inflazione.
Il grafico copre 16 anni, quindi non prende un paio di anni e fa estrapolazioni "ad catzum". No, sedici anni sedici.
Blu e Rosso sono decorrelate, cioé in termini popolari "non c'azzeccano niente l'una con l'altra".
Significa che io, Banca Centrale, creo denaro dal nulla, ma il sig. Rossi non vede aumentare i prezzi al consumo. Che bello eh? soldi in tasca da spendere senza che i ristoranti diventino più costosi? pasti gratis per tutti?

Perché questo?
Due ragioni.
Iniziamo dalla prima.

Prima ragione:
Globalizzazione. Quando sentite globalizzazione, attivate questa catena di uguaglianze

Globalizzazione = precariato = stipendio di merda per la maggior parte dei lavoratori e zero tutele

Siccome le industrie delocalizzano, cioé spostano la produzione all'estero, e simultaneamente in Italia (e in Olanda, Germania etc) arrivano persone da paesi piú poveri, questi ultimi accettano di lavorare per stipendi che un italiano in media rifiuta.
Se c'è tanta gente in fila per un posto di panettiere a tre euro l'ora, o per lavorare nelle cave di marmo con contratto a sei giorni, o in Fincantieri con i caporali che vigilano sulla darsena, inevitabilmente chi offre lavoro può abbassare la paga oraria tanto di disperati da cui attingere per il lavoro è pieno.
Ormai tra i disperati si annoverano pure i laureati, inclusi i laureati in ingegneria, medicina, architettura etc. Non faranno la fila nei campi di pomodori, ma lavorano in nero 50-60 ore a settimana in studi, malpagati e con contratti a termine.

Se hai pochi soldi in tasca, ricorri al debito per pagarti le vacanze, l'auto, il motorino, il cellulare etc. In questo senso, i bassi tassi di interesse (ancora una volta dovuti all'intervento della BCE), facilitano l'indebitamento del sig. Rossi.
Non pensate che siano gli italiani a essere schizzinosi (choosy). I giovani olandesi sono anche peggio, ma qua lavoro almeno c'è e a 25 anni ti fai famiglia.

In termini più tecnici, la globalizzazione è il fattore che ha decorrelato la creazione di moneta dall' inflazione.
Qualcuno lo spieghi a Bagnai e Borghi. Anche se l'Italia attivasse spesa a deficit per investimenti, nell'attuale contesto europeo la Germania ringrazierebbe (altre auto da vendere sottoprezzo in Italia), e la massa di migranti o figli di immigrati di prima generazione accetterebbero stipendi di merda per lavorare in imprese trainate dal pubblico.
Certo, sarebbe un miglioramento, ma temporaneo, mentre posti fittizi creati in questo modo ce li dovremmo tenere per trent'anni minimo e creerebbe l'illusione che c'é lavoro per gli immigrati africani. Scenario sociale apocalittico, per come la vedo io.

Seconda ragione
Il CPI (area in rosso), cioè l'indice che misura l'inflazione al consumo, è un numerello che suppone di riuscire a mettere insieme la variazione di prezzo di affitti, carote, mortadella, hard disk, computer, cellulari, etc in una sola cifra, senza contare che ogni persona ha esigenze diverse e fa acquisti diversi .Insomma, mette insieme cose diversissime tra loro. Non solo. La tecnologia cambia: se un televisore passa dal tubo a raggi catodici all'OLED, e incrementa di prezzo del 400%, tramite artifici matematici il CPI ti fa credere che il prezzo é sceso del 7%. Scriverò un post a riguardo, perché nemmeno io potevo crederci finché non ho visto i numeri coi miei occhi. Richiede conoscenze di matematica.
In altri termini, il CPI é finto, falso, é una balla, non serve a niente.

Anzi no: è il numero cardine intorno al quale é impostata la politica monetaria della BCE!
Cioè stiamo dicendo: la BCE ha come unico mandato quello della stabilità dei prezzi, con un target di inflazione intorno al 2%.
Ma:
1. Abbiamo visto che per quanta moneta crei, l'inflazione "non si move".
2. Abbiamo visto che l'indice che adopera é soggetto a infinite manipolazioni e non dice la verità.
3. Abbiamo una Banca Centrale che crea denaro senza smuovere un indice che per di più è finto.

Capite tutti che è un grande inganno.
D'altronde se nel calcolo di un PIL ci mettono le stime dei proventi da droga, contrabbando e prostituzione, e queste vengono viste come parte della ricchezza creata in un paese, capiamo tutti che c'è qualcosa di profondamente sbagliato in ogni cifra riportata nei giornali su una supposta "crescita". 
In uno dei prossimi post vedremo come l'inflazione vi frega quando viene aggiornata.
In un altro post vedremo come il Quantitative Easing é cancellazione del debito, e come questa situazione schifosa potrebbe perdurare anni ed anni. E capiremo che le banche italiane non sono così malmesse come quelle tedesche, e che il debito pubblico italiano non è quel grosso problema che i giornaletti come il Sole24h vogliono farvi credere.
Capito questo, ognuno sarà meglio informato per capire quali scelte fare: affitto o acquisto della casa? trasferirsi all'estero o rimanere?
Come ripeto sempre: l'economia é troppo importante per lasciarla gestire dagli "economisti di professione" che sembrano animali in uno zoo: ad ogni gabbia corrisponde un economista con la sua visione delle cose.
Il cittadino deve informarsi di suo. Studiare, non leggere.
E come dico alla gente: ancora con destra e sinistra? esiste il vero o il falso. La verità non ha colore ed è figlia dello studio e di una mente aperta.

lunedì 9 luglio 2018

I libri di storia

Post originale pubblicato su ExitEconomics.
"Nel 2018 i populisti ottennero la maggioranza nel Parlamento italiano. Questo risultato fu causato dalla crisi migratoria ed economica che attraversò l'Italia a partire dalla Grande Crisi Finanziaria Globale del 2008.
I populisti, così chiamati perché fautori di programmi demagogici considerati inattuabili dagli esperti ma di facile presa sul popolo, non erano un gruppo omogeneo: la coalizione di governo era formata da M5S e Lega che portavano avanti idee diametralmente opposte su diversi temi (vedi appendice A.2 per approfondimenti).
La Lega imputava principalmente agli accordi Europei e alla immigrazione dall'Africa la causa principale dei problemi italiani. Questo atteggiamento ricorda per certi versi l'ascesa del Nazismo nella Germania negli anni '30; come in quel caso, la propaganda nazista ottenne il consenso delle masse grazie all'uso del "nemico unico esterno". Mentre per i Nazisti la causa dei mali della Germania erano gli ebrei, per i Leghisti la causa dei mali dell'Italia erano gli immigrati africani e la valuta euro.
Per il M5S, la causa principale dei mali italiani era la corruzione nella Pubblica Amministrazione, la mancanza di meritocrazia nelle nomine dei dirigenti pubblici, le ingiustizie sociali dovute ai privilegi maturati dalle precedenti generazioni (pensioni d'oro, vedasi Box B.13) a scapito delle generazioni più giovani.
Gli intellettuali dell'epoca (scrittori, giornalisti, editori, opinion-makers etc) cercarono di mobilitarsi per contrastare il fenomeno del populismo, sia a livello nazionale (campagne stampa contro discriminazioni razziali, girotondi, magliette rosse, vedasi Box B.14) che transnazionale (Condanna di diversi paesi dell'eurozona, Francia e Germania in primis, contro i respingimenti delle ONG presso i porti italiani). Largo uso dei social media caratterizzó il periodo in questione. La massiccia campagna di fake news portate avanti dalla compagine populista, attraverso i social, fece leva sulle paure delle fasce più povere e disinformate della popolazione, già in difficoltà per la crisi economica, amplificando la paura della popolazione e sottraendo consensi verso una classe dirigente accusata, dai populisti, di lavorare non per il popolo ma per mai definite elites finanziarie globali"
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Mi fermo qui.

Ho provato a immaginare un libro di testo delle Superiori scritto fra trent'anni dall'intellettame (crasi di intellettuale e letame) di sinistra analogo a quello che scrisse i libri di storia su cui ho studiato io 25 anni fa.
Quindi con lo stesso mix di verità, mezze verità, incongruenze e falsità che ha caratterizzato i libri di storia che ho studiato io al liceo scientifico.
Dai libri di storia delle superiori, ricordo che:
1. I bravi ragazzi di Weimar erano stati cancellati dal Nazismo.
2. C'era stata iperinflazione in Germania, e Hitler trovò facile convincere le masse istupidite dalla campagna di informazione nazista che la colpa era di qualcun altro (gli ebrei)
3. Russi e Americani lavoravano benissimo fino al 1945 contro i nazisti poi però divennero acerrimi avversari (perché??)
4. Le bombe atomiche  lanciate sopra le teste di mamme e bambini su Hiroshima e Nagasaki avevano lo scopo di convincere i giapponesi a finire la guerra e furono la ritorsione dei cattivi USA  per l'episodio di Pearl Harbor.
5. Non si capiva bene se l'Italia era uscita vittoriosa dalla Grande Guerra (grazie ai partigiani) o perdente (per colpa dei fascisti)
Ora, quante cazzate mi sono bevuto a 18 anni? Tantissime.
Vivendo questi anni e informandomi sui blog e su libri snobbati dagli intellettuali (sempre di Sinistra, ovviamente, perché solo loro sono intelligenti, aperti, sensibili, e.... Giusti) ho scoperto che:
1. Weimar aveva portato ad una situazione assolutamente temporanea voluta da Francesi e Inglesi per riparare i debiti di guerra
2. Fu la deflazione, causando migliaia di morti per denutrizione nella popolazione tedesca, la vera causa del successo di Hitler.
3. Punto ovvio...I russi erano bolscevichi quindi incompatibili con un sistema capitalistico
4. Le bombe furono un avvertimento ai Russi (se entrate in Giappone vi facciamo il culo)
5. Stendiamo un pietoso velo. Abbiamo perso. Punto. Gli americani ce lo ricordano ogni volta che si parla di NATO.


Ora, proviamo ad applicare un po' di semplice logica.

Io sono un tipo che si potrebbe definire ordinario, che ha fatto scuole pubbliche, si è laureato in università pubbliche, e che ha testardamente continuato a informarsi cercando di comprendere le incongruenze fra la "realtà reale" e la "realtà riportata" nei giornali e nei talk-show.
Ho la fortuna di poter vivere questi anni e di constatare (con sconcerto) che i giornali mainstream non hanno capito nulla delle cause della crisi pluriennale che viviamo, delle sfide che ci aspettano nei prossimi mesi, dello stato in cui versa la popolazione italiana.
E l'intellighenzia costituita da questi "intellettuali stupidi" è la stessa che scrive i libri di storia su cui si formano generazioni di studenti e futuri dirigenti, operai, impiegati, forze dell'ordine etc.
Per semplice associazione posso concludere: ma se gli "intellettuali di sinistra"non capiscono un cazzo del periodo che viviamo ma scrivono i libri di storia, quante puttanate hanno scritto per spiegare gli avvenimenti degli ultimi 120 anni?
Voi avete mai capito alle Superiori perché scoppió la Prima Guerra Mondiale? Ammazzano uno e scoppia una guerra planetaria?
Avete mai capito perché ci sono stati i Ruggenti Anni 20, tanto idolatrati da certi scrittori?
E perché poi improvvisamente la crisi del '29?
Avete mai capito perché nacque Bretton Woods (nemmeno nominata nei libri di storia alle superiori, tra l'altro)? E cosa successe nel 1971? e perché immediatamente dopo l'esplosione dell'inflazione e la nascita del petrodollaro?
Ci spaccano le palle con i Sumeri e Napoleone, obbligano i ragazzi a investire centinaia di ore di studio su un interminabile elenco di battaglie sul Risorgimento e poi fanno uscire dalle scuole superiori falangi di studenti assuefatti alle verità di Stato senza minime capacità di logica per collegare eventi fra loro discordanti degli ultimi 100 anni. La Prima guerra mondiale ha segnato uno spartiacque fra Prima e Dopo ben più importante della Seconda Guerra Mondiale.
La scuola italiana va riformata, ed è urgentissimo sfornare studenti capaci di ragionamenti induttivi, deduttivi, associativi, abduttivi. Basta con l'insegnare Storia della Filosofia e pretendere di chiamarla Filosofia. Intere generazioni di studenti studiano il paradosso di Zenone e non sanno dove sta l'errore. Ma lo ripetono a pappardella per ottenere l'otto all'interrogazione. Bisogna ritornare agli insegnamenti della logica e dialettica e creare giovani menti critiche e aperte. Questo bisogna fare, fra le tante altre cose, per salvare l'Europa dal politicamente corretto e dal pensiero unico che stanno inquinando, anzi, avvelenando il pensiero critico occidentale e aprendo la via all'Islam e agli estremismi.

venerdì 6 luglio 2018

Galera Europa

Non bastava una moneta unica che ha creato enormi squilibri economici fra le nazioni aderenti al progetto Euro.
Non bastava un progetto inteso a riempire l'Europa di manovalanza a bassissimo costo proveniente dall'Africa martoriata da guerre recenti e neo-colonialismo.
Non bastava avere politiche economiche portate avanti dalla BCE che vanno bene per alcuni e sono assolutamente nefaste per altri.
Non bastava avere la commissione europea che è un potentissimo organo esecutivo afflitto da mancanza cronica di trasparenza per 400 milioni di cittadini.

No, adesso si vuole anche imbavagliare internet. Non è lecito avere opinioni discordanti dai giornali mainstream (Repubblica, Corriere, etc) e la caccia all'opinione diversa dal Pensiero Unico prende si maschera dietro il nobile intento di "riforma del copyright".

Quando si sente il termine "riforma", si è ingenuamente portati a credere che sia qualcosa di bello, volto a migliorare la vita delle persone comuni. Del popolo.
"Tutela del copyright" conduce il cittadino istruito a pensare alla difesa del povero scrittore o artista squattrinato che senza questo ombrello protettivo non potrebbe campare e avere una famiglia.

Ho giá scritto come é nato Salvini. E'stata la risposta del popolo ad una situazione insostenibile (precariato, disoccupazione, crollo del PIL, periferie disintegrate, assenza di regole del vivere civile), la cui forma ideologica è stata plasmata nei blog indipendenti, curati da economisti, esperti di diritto, esperti di finanza etc.
Quel mio post é stato letto da Claudio Borghi Aquilini ed é rimbalzato sul blog Goofynomics, di Alberto Bagnai. Borghi é presidente della Commissione Bilancio e Tesoro; Bagnai é Presidente della Commissione Finanze. E' nelle Commissioni che prendono forma le leggi prima che vengano votate dal Parlamento.
Come vedete, i blog indipendenti sono diventati, in Italia, un attivissimo e nobile centro di scambio culturale, fluido, immateriale e dinamico. Caso unico al mondo. Dobbiamo esserne fieri. E'una delle espressioni del genio italiano, quella di saper ragionare trasversalmente e di trovare soluzioni assolutamente non ortodosse ai problemi.

Ora, i blog si basano su pagine di ipertesti, cioé un mix di normale testo scritto, di link ad altri siti, e di contenuti multimediali incapsulati nella pagina web del blog (ad esempio un video Youtube cliccabile dentro una pagina internet).

Arriviamo al punto: immaginate che "Leuropa" ratifichi una legge secondo la quale:
1. articolo 13: non potete più mettere un link ad un video su Youtube senza correre il rischio che passate guai legali. Immaginate un video della RAI, riportato su Youtube, e voi lo linkate commentandolo. No, niet, non si può fare. Ovviamente Youtube é pieno di video di famiglie coi cani e gatti, o di interviste private, usate a man bassa dalla RAI.
2. articolo 11: una bella tassa per linkare in un blog materiale coperto da copyright. Praticamente tutti i blog chiudono.

Non solo, immaginate un bel potenziamento dei filtri originariamente creati per pescare contenuto che potrebbe essere protetto da copyright; il potenziamento lo chiamano in neolingua "salviamo l'armonia"e ti dicono che se critichi ad esempio Mattarella, pensando che sia un incompetente che non fa l'interesse degli italiani, allora inneggi all'odio e sei pure perseguibile penalmente. A quel punto il filtro, costruito con criteri che provengono dagli studi fatti sull'intelligenza artificiale, è già stato creato, verificato e validato; sono stati spesi milioni in database con tutti i vostri dati e i vostri link. Il passo da compiere per usare questi filtri a scopo di controllo e indirizzamento del pensiero espresso in forma scritta è breve.

Non solo: immaginate quante belle cause internazionali da gestire per azzeccagarbugli altrimenti disoccupati.

Esagero?
Fatevi una risata (amara): i filtri di Facebook hanno concluso giorni fa che interi stralci della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti sono "hate speech", cioé promuovono l'odio.

Lucio Dalla cantava che il pensiero, come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare.
E' vero: ma se la velocità di diffusione del pensiero è rallentata da artifici burocratici e tecnologici, e il volume del pensiero é sommerso dal rumore di fondo dei media mainstream, di fatto sei riuscito a bloccare il pensiero, almeno nella sua diffusione nella generazione attuale.


martedì 3 luglio 2018

Il colloquio di lavoro in Italia e in Olanda

E' un passo fondamentale nella crescita della persona.
E' quello che i raccomandati non conosceranno mai, i figli di papá non conosceranno mai. E'quello che gli applicanti seriali ai "concorsoni" italiani per il pubblico impiego non conosceranno mai.

E per chi ha vissuto in Italia e all'estero, sostenendo "job interviews" in italiano in Italia e in inglese all'estero consente di trarre alcune interessanti osservazioni sulla cultura di un popolo.

Ma oggi parlo dell'intervista di lavoro di mia moglie.

Italia, 2013:

Datore di lavoro (DL): " quindi lei vorrebbe lavorare per noi. Come mai?
Intervistata(I): "Mi sono informata, ho trovato l'annuncio su internet, ho visitato il vostro sito, e penso che il profilo che state cercando si sposi molto bene con le mie competenze".
DL: "Ha giá fatto questo lavoro in passato?"
I: "non esattamente questo lavoro, no. Ma ho ricoperto mansioni in ruoli simili."

[ segue elenco di mansioni  ]
DL (soddisfatto): "beh, ottimo. Vive in zona?"
I: "non distante. Certo, un po'di traffico, ma é normale. Semmai il problema é stato trovare parcheggio qua vicino!"
(segue qualche risata, si parla del piú e del meno...)

DL: "beh, molto bene. Sa, qui peró abbiamo orari anche lunghi. Quale é la sua disponibilitá?
I: "Ho una famiglia, quindi come puó immaginare sono anche madre e cerco di conciliare lavoro e famiglia. Mio marito lavora in [omissis] e pertanto é spesso all'estero, in trasferta. Finora ci siamo sempre organizzati con le baby sitters, visto che i nonni vivono lontani. Peró sto cercando anche un lavoro che mi permetta di stare piú vicino alla mia famiglia, senza passare ore nel traffico di Roma. Vorrei essere io a crescere i figli, non le baby sitters. Al momento esco alle sette di mattina e torno alle 7 e mezza di sera"
DL: "scusi eh, ma se lei si é presa una laura in architettura perché ha deciso di mettere su famiglia?"

[  gelo ]

I( innervosita): "ho sempre amato l'architettura, mi piace il lavoro che faccio, penso di essere brava e non capisco cosa c'entri questa domanda con il profilo che richiedete. Non riporta "non cerchiamo madri".
DL (infastidito): "saprá sicuramente che per il tipo di lavoro che svolgiamo avere una donna con figli é un problema. Anche l'etá infatti non aiuta. Capisco che il momento é difficile per una donna con figli, ma noi cerchiamo personale giovane per avere massima flessibilitá.
I: "Capisco perfettamente. Arriverci"
DL : "Arrivederci"

Olanda, 2016:
DL: "grazie per averci inviato il suo CV. L'ho trovato molto interessante. Purtroppo peró, se posso permettermi un consiglio, deve migliorare il suo olandese. Nel lavoro che sarebbe chiamata a svolgere, il solo inglese non é sufficiente. I clienti sono in maggioranza olandesi, per cui l'olandese é un asset. Non abbiamo specificato questa cosa nel profilo richiesto perché la davamo per scontata. Ci scusiamo per questa incomprensione.
I : "Certo, capisco perfettamente. Forse sono stata un po' affrettata ma desidero rimettermi al lavoro il prima possibile"
DL: "ma no, ma no, si figuri. Ha un profilo molto buono; migliori il suo olandese e ritorni da noi magari quando é piú pronta. Le auguro in bocca al lupo!"

Olanda, 2017 [ presso una compagnia della stessa dimensione e dello stesso settore di quella italiana nel 2013]
DL: "grazie per averci concesso il suo tempo. Allora, abbiamo visionato il suo CV, e vorremmo rivolgerle alcune domande.
I: "prego."
 [ segue elenco di domande e di risposte]
DL: "Benissimo, grazie. Ha particolari necessità in termini di orario?
I (diffidente): "Ho una famiglia. Mio figlio va a scuola pubblica, mio marito lavora a [omissis]. Ci siamo trasferiti qui in Olanda non da molto. E' il primo impiego per cui applico in Olanda.
DL:"dal suo olandese si capisce che é straniera, peró é un buon olandese. Dove ha studiato?
I: "ad Harlem, ci sono corsi intensivi. Certo, non sono gratis, ma gli insegnanti sono ottimi ed é stata anche una occasione per conoscere molti altri expat di altre nazionalità.
DL:"benissimo. Complimenti. Si, va ancora migliorato ma questo verrá col tempo, lavorando, ne sono sicuro. Senta, parlavamo della sua disponibilità. Essendo lei madre, immagino che voglia stare vicino a suo figlio e cercheremo nel caso di venirle incontro con le sue esigenze. Gli orari possono essere flessibili, ci sono colleghe come lei con le sue stesse esigenze che potrebbero coprirla quando non può venire a lavoro perché per esempio suo figlio si prende l'influenza.
I [ sbigottita e senza parole]: "beh, sarebbe fantastico...sa, in Italia ho avuto un colloquio simile e il risultato é stato completamente diverso..."
DL: "ovvero?"
I: [ racconta il colloquio in Italia]

DL: "Capisco. in Olanda é illegale fare domande di quel genere e avrei passato i guai se gliele avessi rivolte. Avrei fatto discriminazione. Lei avrebbe avuto tutto il diritto di denunciarmi.Inoltre se la dipendente é contenta, lavora meglio, si ammala di meno, é piú serena. E sono piú contento anche io se lavoro con personale motivato e felice.
Ora, per me il colloquio é andato bene. Se vuole, posso mostrarle il contratto. E' in olandese tecnico, le darei una copia cosí puó farla esaminare ad un suo esperto di fiducia. Apprezzerei peró se ce ne potesse restituire copia firmata entro una settimana, altrimenti considereró che .
I: "no certo, si figuri. Capisco benissimo. Grazie mille!
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Ora, non é che l'Olanda sia il Bengodi.
Ma quando hai a che fare con datori di lavoro italiani  che sono teste di cazzo al cubo, che discriminano le madri italiane, mentre la politica sbraita soltanto di diritti dei migranti che vengono dall'Africa per favorire le cooperative di gestione dei disperati. Quando senti un Saviano onnipresente su tutti i giornali, che pontifica che "mettere prima gli italiani é uno slogan stupido e vuoto"; un Saviano che viene difeso dalla "sinistra" perché quest'ultima, come dice il filosofo Diego Fusaro, ancora attinge all'enorme bacino di consenso ideologico costruito tra il 1945 e fine anni Ottanta, ma di fatto tifa per i tipi del Financial Times, ecco, capisci perfettamente perché la gente vota Salvini e le persone con coraggio ( o disperazione o rabbia ) e competenza rivendibile altrove e  sono costrette ad emigrare da questo paese sfasciato dalla sinistra dei salotti e del posto pubblico strapagato e stragarantito.