venerdì 1 dicembre 2017

Il fallimento italiano passa anche dalla giustizia

Dopo le balle sulle statistiche del perché gli italiani fanno sempre meno figli, anche se gli indicatori indicherebbero ripresa (sará il caso di cambiare indicatori, o di imparare a leggerli bene?), riflettevo oggi su alcune notizie che riguardano la giustizia italiana.

1. La "giustizia"toglie ai genitori naturali la figlia perché sono troppo anziani. Dopo qualche anno, e con la figlia affidata ad altri, ancora la "giustizia"decide di riaffidare la bambina ai genitori naturali.
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/12/1/Genitori-nonni-Monferrato-bimba-tolta-a-mamma-e-papa-perche-anziani-Cassazione-deve-tornare-con-loro-/795291/
Provate a calarvi nei panni di due genitori che si vedono strappare la figlia dalle braccia da un giudice, e poi un altro giudice decide che non era corretto...nel frattempo la figlia te l'hanno cresciuta altri. Per i media é un "caso spinoso". Io dico che era uno schifo, e lo dico da essere umano.

Se pensate che questi giudici si ergono a Dio in Terra e non hanno diritto di decidere in nessuna maniera a chi togliere i genitori, se questi danno comunque amore e affetto a un ragazzino, non siete i soli. Anche perché quando la cantante Gianna Nannini divenne mamma a 54 anni, o Mike Bongiorno ebbe l'ultimo figlio a...udite udite!!-- sessantaquattro anni, non mi pare nessun giudice si sia mosso per sottrar loro i ragazzini. Due pesi, due misure.


2. La "giustizia"condanna un padre per aver menato un ladro che rubava in casa, sorpreso dalla figlia che si era messa ad urlare avendo sorpreso il ladro nascosto nel bagno di casa, di ritorno dopo un gelato in piazzetta. Il ladro era un rom, un gitano, un sinti (ora va di moda chiamarli cosí) ma nel mio quartiere tutti li chiamavano zingari. Il ladro libero di delinquere, un padre agli arresti domiciliari, una bambina di 10 anni traumatizzata, un giudice che ha sentenziato che cosí ha da essere.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/difende-sua-figlia-ladro-giudice-condanna-padre-1469685.html


Ora, sono casi diversi, ma onestamente ce ne sono a decine tutte le settimane e sono spesso sentenze che fanno rivoltare lo stomaco. Chiamarla giustizia é troppo, onestamente. Al limite, applicazione della legge "ad personam" a seconda del tizio che occupa la cattedra del tribunale.

Vi state domandando perché la gente inizia a votare l'estrema destra, con recrudescenze che speravamo di avere dimenticato? Perché forse, dico forse, si sente abbandonata non solo dalla politica, dai giornalisti che raccontano la cronaca, dagli intellettuali che discutono sul sesso degli angeli, ma anche dalla magistratura.
Visto che sono curioso, ho cercato di capire quanto lavorano questi magistrati italiani: voglio dire, per decidere sulla vita di cosí tante persone, lo stato sceglierá persone in grado di leggere centinaia di pagine di rapporti al giorno, tutti i giorni, e di decidere sulla base di una fredda disamina dei fatti. Devono essere dei fenomeni, questi! o no? Io mi sentirei schiacciato dal peso della responsabilitá di infliggere una pena ad un padre di famiglia che ha sorpreso un ladro in casa.

E io ai fenomeni non ho mai creduto. Seguo Diogene il cinico.

Avete idea di quanto guadagni un magistrato, pagato con le tasse degli italiani?
2200 euro netti al mese, il primo anno
3600 euro netti al mese, dopo tre anni
5800 euro netti al mese, dopo 7 anni
Fino a 7500 euro al mese, dopo 20 anni
Ma parliamo di un magistrato ordinario! Con avanzamenti di carriera AUTOMATICI. Cioé, lasci il pedale della frizione in folle, l'auto va in discesa da sola e fai cassa! Lasciamo stare poi quelli che fanno vera carriera, o i giudici della corte di cassazione. In quei casi parliamo di 15000 euro netti (non 1500, ma qundicimila) al mese...senza contare tutti i benefit, pagati sempre dai "contribuenti" (nota: in inglese contribuente si dice taxpayer, cioé pagatore di tasse, il che é piú corretto a mio avviso visto che "contribuire"sottende la possibilitá di farlo su base volontaria, mentre le tasse si pagano e basta).

Un "ordinario"ingegnere, profilo di alto livello, quelle cifre probabilmente non le vedrá mai, per non parlare della cifra stratosferica delle pensioni che gli ex magistrati percepiscono.
Calcolate anche che se un ingegnere lavora male, non fa carriera, i progetti falliscono. Se un giudice condanna un innocente, non c'é alcuna sanzione.
Un Dio in terra, insomma.
Un sogno da difendere con mantellina e martelletto.

Uno dirá: vabbé, magari sgobbano 16 ore al giorno, 7 giorni su 7. Avranno notti tormentate, roba che manco Cartesio quando urló nel cuore della notte il suo cogito ergo sum, in preda alla paranoia.
Macché. Al di lá dei giudici che combattono le mafie (e vivono sotto scorta una vita difficile, ma sono una esigua minoranza, e a loro va tutto il mio rispetto) un magistrato ordinario non lavora piú di 40 ore settimanali. Vita di ufficio. E sappiamo come si configura la vita di ufficio di un dipendente pubblico. Basta entrare in un qualsiasi ufficio pubblico.
Non subiscono controlli, non hanno obbligo di orario, la produttivitá non é soggetta a valutazione.
Io, come ingegnere, sono sottoposto a valutazioni annuali sull'operato, leggo centinaia di documenti tecnici in inglese, per avere un aumento devo dimostrare di essermelo meritato.
Notare che tutti i giorni i giornali e i telegiornali ci martellano le santissime con la storia che dobbiamo essere piú produttivi. Piú output a paritá di tempo di lavoro. Noi dobbiamo essere piú produttivi, mica i magistrati.

La gente si indigna se un calciatore prende 200 milioni di euro per un ingaggio. Ragazzi, sveglia!, quelli sono soldi privati, ci si pagano le tasse sopra, un giocatore é un asset di investimento. C'é il rischio che si faccia male, che venga squalificato, che non giochi per mesi. O che giochi male. E la societá, gli azionisti, gli sponsor, perderebbero soldi. I loro soldi. Soldi PRIVATI.
Con i magistrati si parla di soldi PUBBLICI che finiscono in un tritacarne costosissimo, lento, farragisono, senza possibilitá di valutare i rendimenti di questi funzionari dello Stato.
Io mi inalbero molto piú per duemila euro di soldi pubblici dati alla pene di segugio che per duecento milioni di denaro privato investito male.

Parliamo di gente, i magistrati, che ha 45 giorni di ferie l'anno, piú altre 8 di festivitá varie.
Vogliamo iniziare a valutare l'operato di questi custodi della giustizia e a pagarli in relazione ai risultati (decidessero loro stessi la metrica di valutazione, almeno si comincia) o anche questo é populismo?
Mi diranno: non si puó fare. E perché? Esistono indicatori per ogni cosa, anche gli Invalsi per le scuole, gli stipendi dei neolaureati a seconda della facoltá che hanno seguito, ma non per i magistrati?
Apro una parentesi: Cari prof, odiate gli Invalsi, eh? chissá perché....forse perché sono metriche obiettive?

Cari giudici, scendete dalla....cattedra, appunto, del tribunale. E cominciate a guadagnare a seconda dei vostri risultati e del numero dei casi che risolvete.


E in Europa? va persino peggio! o meglio, se chi legge queste righe é un magistrato.